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    MotoGp, Bastianini: “Non sarà difficile capire la pista”

    ROMA – Sfida importante per Enea Bastianini al Gran Premio della Thailandia, una pista inedita per lui in MotoGp. Il pilota della Gresini si presenta però in conferenza stampa sicuro di poter essere sin da subito competitivo: “Non penso che sarà difficile comprendere il tracciato, nonostante sia la mia prima volta qui in MotoGp. Avremo più sessioni di libere rispetto a Motegi, e per me può essere un vantaggio”, ha infatti affermato. Il Gp della Thailandia arriva però dopo la tappa impegnativa in Giappone e la pioggia potrebbe complicare anche questo weekend.
    Le parole di Bastianini
    “La settimana scorsa è stata difficile per me – ha infatti aggiunto Bastianini. Venerdì ho fatto un errore, mentre sabato era tutto bagnato in qualifica, quindi non è stato facile. Però comunque sia questo è un altro circuito con condizioni simili a Motegi, e secondo me sarà così per tutto il weekend. Siamo pronti a fare qualcosa in più”. La lotta al Motomondiale nel frattempo è ancora aperta. Bastianini però è cauto: “Prendermi rischi? No. Non sono così vicino a Fabio, devo fare quello che ho sempre fatto e spingere in ogni sessione. Poi vedremo a che punto saremo all’ultima gara”, ha infatti concluso il futuro compagno di squadra di Bagnaia in Ducati. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini nono a Motegi: “Difficile superare Bagnaia e Quartararo”

    MOTEGI – Il Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento del mondiale di MotoGp, ha visto Enea Bastianini concludere al nono posto. Il pilota del Team Gresini è dovuto partire dal fondo dopo la caduta in qualifica, e non è riuscito, in gara, a rimontare in maniera significativa, chiudendo alle spalle di Fabio Quartararo, pur rosicchiando qualche punto nei confronti di Pecco Bagnaia ed Aleix Espargaro, entrambi a secco di punti. Ai microfoni di Sky Sport, Bastianini ha spiegato: “Ero abbastanza contento della scelta della gomma, ma purtroppo oggi ho fatto fatica a compiere bei sorpassi. Il mio punto forte, ovvero la staccata, oggi non è stato possibile da concretizzare. Non ho fatto niente di speciale. Bagnaia stacca molto forte ed è decisivo sul tratto finale, mentre Quartararo ha molta velocità”. 
    Le parole di Quartararo
    E a proposito del francese, questo è il suo commento sulla gara, sempre ai microfoni dell’emittente satellitare: “Mi aspettavo di andare molto meglio sul passo. In tanti facevano fatica a sorpassare, io compreso, ma mi attendevo più grip sulla moto e invece non sono nemmeno riuscito a provare un sorpasso. Alla fine abbiamo guadagnato un po’ di punti, anche se non è stato un piacere correre oggi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Giornata allucinante, ma per la gara non è ancora finita”

    MOTEGI – “Giornata allucinate, sono andato bene stamattina sul bagnato, ero fiducioso per il pomeriggio, ma purtroppo alla fine della Q1 sono caduto. C’avrei riprovato, avevo un buon ritmo, ma una scivolata stupida alla 5 mi ha escluso dai giochi”. Enea Bastianini ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il quindicesimo posto in qualifica al Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota del team Gresini, vincitore dell’ultima tappa ad Aragon, è scivolato nel Q1 e non è riuscito a strappare il pass per la seconda fase.
    Le parole di Bastianini
    “Riguardando i dati della telemetria, non è emerso nulla di anomalo, ma sul bagnato, si sa, sei sempre appeso a un filo – ha aggiunto Bastianini -. Domani penso che potrò venire su, i piloti più veloci sull’asciutto partono infatti indietro. Il mio obiettivo è agganciarmi e cercare di venirne fuori. Non è ancora finita”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Domani posso venire su, non è ancora finita”

    MOTEGI – Enea Bastianini ha parlato dopo il quindicesimo posto in qualifica al Gran Premio del Giappone, valevole per la sedicesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota del team Gresini, vincitore dell’ultima tappa ad Aragon, è scivolato nel Q1 e non è riuscito a strappare il pass per la seconda fase. “Giornata allucinate, sono andato bene stamattina sul bagnato, ero fiducioso per il pomeriggio, ma purtroppo alla fine della Q1 sono caduto – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. C’avrei riprovato, avevo un buon ritmo, ma una scivolata stupida alla 5 mi ha escluso dai giochi”. 
    Verso la gara
    “Riguardando i dati della telemetria, non è emerso nulla di anomalo, ma sul bagnato, si sa, sei sempre appeso a un filo – ha aggiunto Bastianini -. Domani penso che potrò venire su, i piloti più veloci sull’asciutto partono infatti indietro. Il mio obiettivo è agganciarmi e cercare di venirne fuori. Non è ancora finita”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Voglio dare il 100%, ma sarà dura”

    ROMA – “Siamo a Motegi, una pista bellissima con tante frenate molto decise come piace a me. Però sarà dura, perché non ho mai girato su questa pista in MotoGp”. Inizia con questa consapevolezza il Gran Premio del Giappone di Enea Bastianini, pilota Gresini. L’assenza causa Covid di due anni della pista giapponese dal calendario del Motomondiale non ha permesso al riminese di accumulare esperienza con questo storico circuito in classe regina. Ad oggi sono però quattro le tappe conquistate dal futuro pilota Ducati (l’ultima strappata a Francesco Bagnaia ad Aragon) che non vuole mollare la presa. “Dovrò utilizzare le FP1 per imparare dai più esperti. Titolo? La possibilità per me è piccolissima, vedremo cosa succederà. È importante fare bene le gare”, ha infatti affermato Baastianini in conferenza stampa.
    Le parole di Bastianini
    Il riminese è ancora in lotta per il Motomondiale, tuttavia è staccato 48 punti dal leader Fabio Quartararo a cinque tappe dal termine del campionato. “Penso che dopo la sosta – continua Bastianini – io sia stato in grado di fare bene fin dall’inizio dei weekend di gara. Cerco di dare meglio ogni settimana per essere competitivo”. Dopo i duelli con Bagnaia, c’è chi auspica che il muretto Ducati prenda la situazione in mano, dando ordini precisi alle sue moto in griglia per favorire il torinese sulla Desmosedici. “Per il momento va benissimo così. Ho una possibilità anche se molto piccola e io devo usarla dando il 100% in gara. Nell’ultima parte di campionato vedremo se arriveranno ordini dalla squadra”, ha risposto Bastianini circa questa eventualità. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Chance minime per il titolo, ma voglio lottare”

    ROMA – Enea Bastianini è pronto per un’altra gara da protagonista e il Gran Premio del Giappone, sedicesima di questa MotoGp, presenta per pilota Gresini un’ulteriore possibilità per dimostrare il suo valore. Ad oggi sono quattro le tappe conquistate dal futuro pilota Ducati (l’ultima strappata a Francesco Bagnaia ad Aragon) che non vuole mollare la presa. “Siamo a Motegi- ha detto in conferenza stampa Bastianini – una pista bellissima con tante frenate molto decise come piace a me. Però sarà dura, perché non ho mai girato su questa pista in MotoGp. Dovrò utilizzare le FP1 per imparare dai più esperti. Titolo? La possibilità per me è piccolissima, vedremo cosa succederà. È importante fare bene le gare”.
    Possibilità al minimo
    Il riminese è ancora in lotta per il Motomondiale, tuttavia è staccato 48 punti dal leader Fabio Quartararo a cinque tappe dal termine del campionato. “Penso che dopo la sosta – continua Bastianini – io sia stato in grado di fare bene fin dall’inizio dei weekend di gara. Cerco di dare meglio ogni settimana per essere competitivo”. Mentre sulla possibilità che arrivino ordini di scuderia per aiutare Bagnaia nel momento del bisogno, Bastianini afferma: “Per il momento va benissimo così. Ho una possibilità anche se molto piccola e io devo usarla dando il 100% in gara. Nell’ultima parte di campionato vedremo se arriveranno ordini dalla squadra”.  LEGGI TUTTO

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    Bagnaia-Bastianini, Rossi contro Biaggi in salsa Ducati

    «Enea Bastianini è come Casey Stoner». Firmato Carlo Pernat. L’opinione del manager del vincitore del GP di Aragon riporta al primo, e finora unico, ducatista campione del mondo in MotoGP. Ma anche all’uomo che per il grande pubblico italiano è stato il rivale di Valentino Rossi. Il nome di Stoner, quindi, è sinonimo di dualismi, quelli che infiammano il Paese dei guelfi e ghibellini, dei devoti a Coppi e Bartali, a Rivera e Mazzola o a Baggio e Del Piero. E dei tifosi di Rossi e Max Biaggi nell’era del boom del Motomondiale. E, magari, di chi freme per l’imperturbabile Pecco Bagnaia e chi invece sente il cuore battere per la guida appassionante di Bastianini, l’uomo che non vince mai le gare banali, lui che sembra nascondersi per lunghi tratti del GP per poi dare la zampata decisiva grazie a una gestione delle gomme ormai proverbiale.

    È ciclico che le sorti del Motomondiale si reggano su un dualismo italiano. Era accaduto a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70, quando il Campionissimo, Giacomo Agostini, trovò la sua perfetta nemesi in Renzo Pasolini, il campione della porta accanto, amato da chi per istinto simpatizzava per chi partiva svantaggiato e, magari, non vinceva. La perfetta antitesi tra il bergamasco, composto e attento anche alla forma come si conviene ai team ufficiali, e il riminese, senza peli sulla lingua in particolare parlando del rivale, finì purtroppo in un giorno tragico, con la scomparsa di Pasolini e Jarno Saarinen a Monza nel 1973.

    Ma è inevitabile pensare a Rossi-Biaggi come al duello tricolore per eccellenza, nonché locomotiva del movimento del motociclismo italiano post-Agostini. L’ arrivo di Biaggi e Rossi fu manna per le due ruote anche perché Max e Vale avevano tutto per vivere in antipatia reciproca: Biaggi veniva dalla metropoli, Roma, Rossi da un paesino sconosciuto sulle colline pesaresi, Tavullia. Biaggi aveva lottato per costruirsi il percorso nelle due ruote, Rossi era figlio di un pilota del Mondiale e fin da bambino aveva frequentato piste e piloti. Biaggi dichiarava di sentirsi “estraneo” in un movimento italiano che aveva la capitale nella Riders’ Land, tra Romagna e Pesaro, cioè il regno di Valentino. Biaggi ostentava amicizie VIP e fidanzamenti da rotocalchi, Rossi sfoggiava il finto sponsor “Polleria Osvaldo” e la bambola gonfiabile “Claudia Skiffer” per schernirlo. Mescolate gli ingredienti al clamoroso talento di cui entrambi erano in possesso, ed ecco che una volta in pista con lo stesso obiettivo, Biaggi e Rossi – in rigoroso ordine alfabetico – fecero deflagrare una rivalità che ha avuto un vincitore, il nove volte iridato Valentino, ma nessun vinto. In quel 1997 in cui la bambola gonfiabile rappresentò l’inizio della rivalità, sono nati Bagnaia e Bastianini. I protagonisti del dualismo italiano del terzo millennio, perché il sogno del confronto tra Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli – a proposito di top rider agli antipodi caratteriali – si infranse su un destino tragico per il SIC, il giovane campione più amato dagli italiani. Tra Enea e Pecco non c’è confronto generazionale (tra Biaggi e Rossi ci sono invece otto anni di differenza) né antipatie dichiarate, anche se il confronto su sponde opposte nasce da lontano, da quando Bagnaia nel 2013 entrò nella VR46 Riders Academy, struttura dedicata ai giovani talenti italiani alla quale è sembrato mancare davvero soltanto Bastianini.

    Tuttavia l’abitudine a confrontarsi, dalle Minimoto alle formule promozionali, fino al mondiale Moto3, che ha portato a confronti con toni entro i limiti, verrà messa a dura prova di fronte all’obiettivo supremo: il predominio in MotoGP. L’austero piemontese trapiantato a Pesaro e l’effervescente riminese si sono già confrontati quest’anno, e in modo assolutamente pulito, tra Le Mans, Misano e Aragon, mentre fuori pista finora ha prevalso il rispetto reciproco. La scelta della Ducati, comprensibile per chi ha voluto assicurarsi nel team ufficiale i migliori due piloti disponibili, può però diventare un’arma a doppio taglio: Bagnaia e Bastianini sono già rivali, e condividere il box, vestendo gli stessi colori e guidando la stessa moto, non farà che alimentare l’onda di un duello che non è più il futuro della MotoGP. È già il presente. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bastianini: “Questa vittoria è un sogno per me”

    ALCANIZ -Enea Bastianini ha parlato dopo la vittoria nel Gran Premio di Aragon, valevole per la quindicesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota riminese ha ottenuto il successo dopo aver superato all’ultimo giro il futuro compagno di squadra in Ducati, Pecco Bagnaia. “La gara è stata molto bella, in partenza ho toccato Espargaro e recuperare la posizione è stato difficile – ha detto -. Ho commesso degli errori durante la gara, ma ho ripreso Bagnaia e sono riuscito a vincere questa gara. E’ un sogno per me, ora cominceremo a pensare al Giappone”. 
    Il commento di Bastianini
    Bastianini è poi tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport: “In realtà è stato tutto molto complicato, perché anche qua Pecco era molto veloce e non faceva errori, mentre invece io ero un po’ al limite in certi punti. Sono andato abbastanza deciso e ho vinto. Oggi ero forte in ingresso curva, e riuscivo a fare perno sull’anteriore per girare quindi quando ho questa fiducia riesco ad esser veloce. direi che dopo la pausa estiva sono riuscito a trovare fiducia nella moto al 100%. ora devo cercarla di non perderla da qui a fine stagione. A Misano credo di non esser stato perfetto, fatto sta che ci sono rimasto male per qualche giorno e quando rivedevo la gara mi veniva il nervoso. Sono quei pochi millesimi che possono fare la differenza e vincere ha sempre un altro sapore”. LEGGI TUTTO