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    Nba: LeBron trascina i Lakers, cadono Nuggets e Grizzlies

    ROMA – Battuta di arresto nella notte italiana per le due battistrada della Western Conference di Nba. Dopo nove vittorie consecutive e per la seconda gara di fila senza Jokic, i Nuggets cedono in casa agli Okhahoma City Thunder che passano a Denver (99-101) trascinati dal canadese Gilgeous-Alexander (34 punti). Sconfitta esterna invece per i Memphis Grizzlies, battuti di misura a Phoenix dopo aver sfiorato un’incredibile rimonta (erano sotto di 27 punti all’inizio del terzo quarto): non bastano i 27 punti di Morant e i 24 di Bane per avere la meglio sui Suns, guidati in campo dal ritrovato Chris Paul (22 punti e 11 assist al rientro dopo 7 partite) e vittoriosi per 112-110.
    LeBron dà spettacolo
    Vittoria in rimonta per i Los Angeles Lakers. Il quintetto californiano subisce un parziale di 45-13 nel secondo quarto ma riesce a espugnare il parquet dei Portland Trail Blazers per 121-112. Monumentale LeBron James, che trascina gli ospiti con un bottino personale di 37 punti, risultando cosi il top-scorer dell’incontro (31 di Bryant e Simons). Festa anche per i Los Angeles Clippers, corsari sul campo dei Dallas Mavericks per 112-98 con 30 punti di Leonard (29 di Doncic tra i padroni di casa). Al tappeto davanti al pubblico amico i Golden State Warriors, sorpresi per 120-116 dai Brooklyn Nets e da un ispirato Irving, capace di contribuire al successo del quintetto della ‘Big Apple’ con 38 punti. Quarta sconfitta di fila infine per i Knicks di New York, battuti 125-116 a Toronto dai Raptors, mentre i Miami Heat piegano in casa i New Orleans Pelicans (100-96).
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    Basket, cadono le regine: Olimpia Milano e Virtus Bologna ko

    REGGIO EMILIA – La prima giornata di ritorno del campionato di Serie A si apre col “botto”: cadono le regine della classifica, l’Olimpia Milano sconfitta a Reggio Emilia per 73-68, la Virtus Bologna piegata da Brindisi per 78-77. Sconfitte indolori sotto il profilo della leadership in classifica, ma che esaltano Tortona, che batte Scafati per 79-74 e accorcia le distanze dal duo di testa.
    Le altre: Napoli schiaccia Sassari, Trieste corsara a Venezia
    Risultati a sorpresa anche dagli altri match di questo primo turno di ritorno: la giornata si chiude con Napoli, che supera Sassari èer 93-83. Colpacci di Trieste, che espugna Venezia, e di Treviso, che passa di misura a Brescia. Netto il successo di Trento su Varese. LEGGI TUTTO

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    Virtus europea, Belinelli out. Scoppia un caso per Scariolo

    Una volta le sbroccate si facevano prendendo da parte un cronista, investito del ruolo di confessore. Oggi invece si pubblica un tweet, senza nemmeno usare le parole. Scariolo non aveva incluso Belinelli tra i “tre italiani che possono giocare veramente, tutti nello stesso ruolo”, ribadendo anche dopo il successo su Venezia per l’ennesima volta quanto il roster della Virtus sia sbilanciato sugli esterni. Beli, retrocesso di fatto nelle gerarchie interne dietro a Hackett, Pajola e Mannion, ha spedito in rete 12 emoji “facepalm”, che per i meno avvezzi significano frustrazione e imbarazzo. Segno tangibile che le tante gare in cui l’ex Spurs ha scritto “non entrato” a tabellino in Eurolega sono di difficile digestione per il tiratore di San Giovanni in Persiceto. È evidente che tra i due qualcosa si è rotto. La scorsa settimana Belinelli non ha messo piede in campo nemmeno nel furto con scasso dell’Olympiacos alla Segafredo Arena, mentre in campionato ha giocato 18′ con la Reyer, in linea con gli altri nove giocatori impiegati. Stasera col Panathinaikos si prospetta un’altra gara da seduto per Belinelli, salvo inversioni di rotta.

    Un tema su cui Sergio Scariolo glissa nelle notarelle ufficiali pre-gara: «Il Panathinaikos è in ottima forma. Ha recuperato molti uomini. Sfrutta un sistema di gioco solido in cui in tanti possono segnare. Noi vogliamo continuare a competere e a crescere: l’obiettivo è perdere meno palloni e mantenere alta l’intensità in difesa per tutta la partita. La strada è lunga, ma la direzione intrapresa è quella giusta».

    La tensione è anche figlia degli eurorisultati altalenanti. Con 15 partite da giocare non è il caso di parlare di ultima spiaggia, ma la Virtus tredicesima a due vittorie di distanza dalla zona playoff non è che possa lasciare molti altri punti interni per strada. Marshall Glickman, attuale reuccio dell’azienda Eurolega, mette Bologna tra le papabili per l’espansione a 24 squadre nel 2025-2026: un segnale positivo per il futuro, però come diceva Baglioni la vita è adesso. La Virtus sarà al completo (tranne i lungodegenti Abass e Menalo), e questa è quasi una novità. Anche ad Atene i bianconeri si sono sentiti defraudati dai fischietti: ko al supplementare, giocatosi senza che al 40′ esatto venisse sanzionato un fallo solare su Ojeleye. Com’è, come non è, proprio con le greche il conto non torna mai. Stasera in Fiera il capo-arbitro sarà Borys Ryzhyk, l’ucraino incluso lo scorso aprile nel corpo arbitrale italiano, al centro di diverse polemiche durante la finale scudetto con l’Olimpia. I dietrologi avranno sicuramente pane per i loro denti cariati. LEGGI TUTTO

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    Petrucci: “Banchero con l’Italia? Stiamo facendo l’impossibile”

    La prossima iniziativa del presidente della federbasket, Giovanni Petrucci è un ritorno al passato, alle relazioni tecniche tra federazioni che lui stesso aveva promosso nel primo passaggio da presidente Fip e poi presidente Coni.

    Presidente Petrucci, cosa si aspetta dal confronto fra ct “Allenare l’azzurro” con Mancini, Pozzecco, Campagna e De Giorgi?

    «Ricordo che ne lanciammo uno ai tempi di Ettore Messina ct, con Rudic, Sacchi. Io sono convinto che un rapporto di collaborazione possa essere molto proficuo, che possa esserci uno scambio costruttivo su aspetti psicologici, sociologici, gestionali. Ai tempi del Coni facevamo anche viaggi in loco l’anno prima delle Olimpiadi con i tecnici. Lo stesso presidente del Coni Giovanni Malagò ha proseguito, è un sostenitore. L’incontro sarà moderato dal Segretario Generale del Coni Carlo Mornati e ci saranno Malagò e il Ministro dello Sport Andrea Abodi, i miei colleghi. Abbiamo i migliori tecnici del mondo e lo dimostrano i risultati raggiunti in tutte le discipline».

    Di recente lei ha attaccato Legabasket sul piano della comunicazione, annunciando che avrebbe messo mano alla convenzione per organizzare la Serie A. Vi siete poi incontrati con il presidente Gandini?

    «Sì, è stato un incontro molto proficuo. Gandini mi ha convinto con le sue iniziative e ha riconosciuto che la titolarità del campionato è della Fip. Mi ha presentato idee e progetti in atto che stanno crescendo. Tutti sanno che io sono fissato con la comunicazione. La comunicazione è arte ed è nostro dovere promuovere il prodotto. Ripeto, Gandini mi ha convinto. Del resto ci conosciamo da anni, Umberto sa bene che sono impulsivo, però non voglio il male di nessuno».

    Quindi non metterà mano alla convenzione? Peraltro adesso appare anche il nuovo logo federale con quello di Legabasket. Riconosciuta anche la vostra visibilità.

    «Vedremo insieme la convenzione, ma non c’è motivo. Sì il logo Fip c’è, Gandini in tal senso si sta impegnando. Ci siamo chiariti».

    Fra un mese la Coppa Italia a Torino e poi tornerà la Nazionale. Sempre dell’idea di convocare tutti?

    «La mia idea non cambia, poi le convocazioni le fa il ct Pozzecco. Ma è evidente che la Nazionale abbia un’importanza tale da sovrastare tutto il resto, abbiamo ricevuto l’ennesima conferma con gli Europei e la qualificazione al Mondiale. Avevo ringraziato il ct Sacchetti per il ritorno ai Mondiali e ringrazio Pozzecco per questa conferma, arrivata anche con minori patemi. Chiarisco per l’ennesima volta che quando la Fiba ha reintrodotto le finestre durante la stagione, come nel calcio dove anche la Champions si ferma, è stata l’Eurolega ad aumentare le squadre». LEGGI TUTTO

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    Nba, ancora una sconfitta per i Magic di Banchero

    NEW YORK (Stati Uniti) – Chicago si impone per 132-118 ai Golden State Warriors che ancora una volta trovano una sconfitta lontano da casa: è 17° risultato negativo in trasferta su 21 partite fin qui disputate. Non bastano alla squadra di Steve Kerr i 20 punti e 10 rimbalzi di Steph Curry e i 26 punti realizzati da Klay Thompson. I Los Angeles Clippers si complicano una partita in apparenza abbordabile, ma alla fine hanno la meglio sugli Houston Rockets (121-100). I padroni di casa escono alla distanza disputando un ultimo quarto di assoluto livello, con un parziale di 30-10. Successo in trasferta per i New York Knicks (104-117) che comandano la partita contro i Detroit Pistons dal primo all’ultimo quarto. Non bastano ai padroni di casa i 21 punti di Saddiq Bey. Vittoria esterna anche per Oklahoma City Thunder (102-112) che battono i Nets dopo una splendida rimonta nell’ultimo quarto di gioco. Il terzo successo consecutivo dei Thunder è propiziato da Shai Gilgeous-Alexander e Josh Giddey – 28 punti a testa – e da Lu Dort che firma altri 22 punti.
    Los Angeles Lakers beffati nel finale
    I Kings portano a casa un successo complicato sul campo degli Spurs (119-132). Agli Spurs non bastano i 23 punti di Poeltl, i 21 di Richardson e i 20 punti di Johnson per avere la meglio di Sacramento che agganciano il quarto posto scavalcando Dallas in classifica. I Dallas Mavericks cadono a Portland senza Luka Doncic: i padroni di casa si impongono per 140-123 effettuando l’allungo decisivo nell’ultimo quarto di partita. Nonostante la buona prestazione dell’italo-americano Paolo Banchero, gli Orlando Magic perdono a Denver per 119-116: i padroni di casa – trascinati da Nikola Jokic – escono alla distanza cogliendo un importante successo. Perdono i Los Angeles Lakers che dopo una sfida combattutissima cedono il passo ai Philadelphia 76ers: il risultato di 112-113 fotografa appieno l’emozionante sfida che ancora una volta vede protagonista la formazione ospite: a nulla vale la maestosa prestazione di LeBron James che porta a casa 35 punti, 8 rimbalzi e 10 assist non riuscendo tuttavia a impedire la terza sconfitta consecutiva ai suoi.
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