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    MotoGP, Giacomo Agostini: “Bagnaia e Ducati, fate come me 50 anni fa”

    ROMA – “Francesco Bagnaia con la Ducati è in testa al campionato del mondo, potrebbe vincere il titolo un pilota italiano su una moto italiana. L’ultimo a farlo sono stato io 50 anni fa. Sarebbe davvero il massimo”. Parola di Giacomo Agostini. La leggenda italiana della MotoGP, che ha ricevuto il premio Rosa Camuna durante una cerimonia a Palazzo Pirelli, ha parlato della corsa al titolo di Pecco Bagnaia, che potrebbe già chiudere la partita questo weekend al Gran Premio della Malesia, penultimo appuntamento stagionale, riportando anche la Ducati in cima al Mondiale piloti.
    La gioia di Agostini
    Agostini ha poi mostrato la soddisfazione per il premio ricevuto a Milano: “È un riconoscimento per quello che ho fatto nella vita, come sportivo e come uomo. I successi che ho ottenuto sono dovuti anzitutto a un dono di natura, sono nato con l’amore per le due ruote e ci ho sempre creduto”. Poi, qualche parola sui giovani che si approcciano al suo sport: “Ci vuole serietà, tanto amore e passione, altrimenti le vittorie non arrivano”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sepang tracciato amico, ma l'approccio non deve cambiare”

    SEPANG – Il sorpasso in classifica avvenuto in Australia, dopo il terzo posto e la caduta del rivale Fabio Quartararo e il sogno di chiudere il discorso già nel GP di Malesia. Si presenta così Francesco Bagnaia, nuovo leader della classe regina al penultimo appuntamento del mondiale MotoGP 2022 di Sepang. “Ora siamo primi in classifica e bisogna restare concentrati più che mai. L’approccio – spiega Pecco – comunque non cambia. Dobbiamo solamente pensare a fare bene il nostro lavoro, come sempre, per cercare di arrivare pronti alla gara di domenica”.
    “Contento di tornare a Sepang”
    L’Italia può tornare a vincere un titolo piloti tredici anni dopo l’ultimo trionfo di Valentino Rossi. Per Bagnaia la pista di Sepang può essere d’aiuto per realizzare il sogno. “Sono molto contento di tornare a correre in Malesia. Sepang è sulla carta un tracciato un po’ più “amico”, perciò ci sono tutti i presupposti per poter fare bene nel weekend”, ha concluso il leader iridato in vantaggio di 14 punti su Fabio Quartararo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Bagnaia in Malesia a caccia del titolo: “Tracciato amico, siamo concentrati”

    SEPANG – Francesco Bagnaia si presenta ai nastri di partenza del GP di Malesia come nuovo leader della classe regina, quando mancano solo due gare alla fine del motomondiale. Il ducatista, dopo il sorpasso ottenuto a Philipps Island, deve ora difendere 14 punti di vantaggio su Fabio Quartararo. “Ora siamo primi in classifica e bisogna restare concentrati più che mai. L’approccio – ha dichiarato Pecco – comunque non cambia. Dobbiamo solamente pensare a fare bene il nostro lavoro, come sempre, per cercare di arrivare pronti alla gara di domenica”.
    “Contento di tornare in Malesia”
    L’obiettivo di Bagnaia è riportare il titolo piloti della classe regina in Italia tredici anni dopo l’ultimo trionfo di Valentino Rossi. E la pista di Sepang può essere un’alleata per realizzare il sogno dell’azzurro. “Sono molto contento di tornare a correre in Malesia. Sepang è sulla carta un tracciato un po’ più “amico”, perciò ci sono tutti i presupposti per poter fare bene nel weekend”, ha concluso il numero 63 Ducati. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Bagnaia campione e non meteora, ecco perché crederci

    TORINO – Cinquant’anni dopo l’ultimo trionfo di Giacomo Agostini con la MV Agusta manca davvero l’ultimo piccolo-grande sforzo per celebrare il titolo mondiale della top class di un pilota italiano su una moto italiana. Il sorpasso di Pecco Bagnaia e della Ducati sulla Yamaha di Fabio Quartararo pare davvero definitivo e la rimonta clamorosa può essere coronata già domenica in Malesia, senza aspettare l’ultima gara del 5 novembre a Valencia. Un’impresa che lo stesso Ago celebra, definendo il binomio Bagnaia-Ducati «eccezionale».Ma a fare discutere sono altre parole che il mito ottantenne dedica al una MotoGP per lui orfana di stelle in un’intervista a Repubblica. Ago infatti sostiene (e nei fatti ha ragione) che manchi un personaggio, uno in grado di accendere la passione dei tifosi, che dopo l’addio di Valentino Rossi hanno (inevitabilmente a cena un po’ per colpa della pandemia) abbandonato i circuiti. «Negli ultimi anni hanno vinto il binomio Mir-Suzuki, quello Quartararo-Yamaha e ora non vedo chi possa fermare Bagnaia-Ducati, ma se vincono in troppi la gente può pensare che in MotoGP possa vincere chiunque».A parte che i numeri degli spettatori, nei circuiti e in tv, stanno di nuovo lentamente e progressivamente crescendo, non si può fare a meno di considerare che fenomeni come Agostini e Rossi ne nascono pochi. E che l’altro, ovvero Marc Marquez, negli ultimi tre anni ha saltato più gare di quelle corse e subito quattro operazioni al braccio destro distrutto a Jerez 2020. E che anche lui deve fare i conti pure con la crisi tecnica della Honda. Perché alla fine, nei motori e sempre più anche in una MotoGP in salsa Formula 1, il mezzo è fondamentale. Michael Schumacher e Lewis Hamilton non sarebbero diventati miti senza Ferrari e Mercedes, tipo. Lo stesso Valentino ha fallito la sfida di vincere su una moto italiana, perché nel 2011-2012 era ben altra Ducati, una moto tutt’atro che vincente.

    Merito a Bagnaia

    Quindi merito a Bagnaia. E alla Ducati. Che giustamente quest’anno sta facendo di tutto per aiutarla a vincere. Perché dal prossimo bisognerà fare di nuovo i conti con Marquez. Ma anche perché vincere aiuta a vincere. Regala consapevolezza. Spinge. A migliorarsi. Anche Agostini e Valentino sono diventati leggende così. Perché non potrebbe esserlo anche Bagnaia, che ha ha vinto sei gare e nelle ultime due non ha rischiato fino in fondo pensando alla classifica? LEGGI TUTTO

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    MotoGp Ducati: Ciabatti su Bagnaia, Bastianini e corsa al titolo, clamoroso!

    PHILLIP ISLAND – Con il mondiale costruttori già in cassaforte a cinque gare dal termine, ora anche la classifica piloti sorride alla Ducati, grazie al sorpasso dopo il GP di Australia di Francesco Bagnaia ai danni del campione in carica Fabio Quartararo. Un primato – come si evince dalla parole del direttore sportivo Paolo Ciabatti che la scuderia di Borgo Panigale vuole confermare fino alla fine. “Ci auguriamo che i cinque punti persi da Bagnaia ad Aragon non peseranno. Avremmo preferito la vittoria di Pecco, ma Enea è stato protagonista di una grandissima gara. Con la caduta di Quartararo – afferma Ciabatti ai microfoni di Sky – il distacco era sceso a 10 punti con cinque gare ancora da disputare, lì si è riaperto il campionato e lo giocheremo sino alla fine”. Valutazioni in corso
    Bagnaia e Bastianini partiranno alla pari per il motomondiale 2023, ma ora l’obiettivo numero uno in casa Ducati è portare Pecco verso il primo titolo in classe regina, chiudendo così la doppietta iridata piloti-costruttori. “L’anno prossimo Bagnaia e Bastianini partiranno sicuramente con le stesse possibilità, ma ora è il momento di fare le giuste valutazioni. Non potevamo perdere l’occasione che si è aperta con lo zero di Quartararo ad Aragon, ma abbiamo sempre detto che un pilota se davanti deve puntare alla vittoria, ma ora alcune dinamiche di gara saranno fondamentali per non sprecare questa possibilità. D’altronde il titolo piloti ci manca dal 2007”, queste la parole di Ciabatti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia vince il Mondiale a Sepang se… Le combinazioni per il titolo in Malesia

    ROMA – Primo match point per Pecco Bagnaia. Con il terzo posto nel Gran Premio d’Australia, il pilota Ducati ha completato la rimonta e si è portato per la prima volta in testa alla classifica di MotoGp quando mancano solo due gare al termine del Mondiale 2022. In pochi mesi, il torinese è passato da un -91 a un +14 su Fabio Quartararo, che ora insegue e vede complicato il secondo titolo di fila. La classifica recita: Bagnaia 233 punti, Quartararo 219, Espargaro 206 e Bastianini 191, ragion per cui all’inseguimento e ancora matematicamente in corsa per il campionato ci sono anche Aleix Espargaro ed Enea Bastianini. Bagnaia potrebbe però aggiudicarsi il titolo già al Gp della Malesia. Per chiudere la partita a Sepang, Bagnaia dovrà quindi aumentare il suo vantaggio in modo da essere irraggiungibile nella gara finale a Valencia, e quindi in sostanza arrivare a oltre 25 punti di distacco dal francese.
    Bagnaia è campione in Malesia se:

    Vince e Quartararo non va oltre il quarto posto
    E’ secondo, Quartararo non va oltre il settimo posto ed Espargaro non vince
    E’ terzo, Quartararo non va oltre l’undicesimo posto ed Espargaro oltre il terzo
    E’ quarto, Quartararo non va oltre il quattordicesimo posto ed Espargaro oltre il quarto
    E’ quinto, Quartararo non va a punti ed Espargaro non va oltre il quarto posto LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia campione in Malesia se… Le combinazioni per il titolo

    ROMA – Pecco Bagnaia è padrone del suo destino. Con il terzo posto nel Gran Premio d’Australia, il pilota Ducati ha completato la rimonta e si è portato per la prima volta in testa alla classifica di MotoGp quando mancano solo due gare al termine del Mondiale 2022. In pochi mesi, il torinese è passato da un -91 a un +14 su Fabio Quartararo, che ora insegue e vede complicato il secondo titolo di fila. La classifica recita: Bagnaia 233 punti, Quartararo 219, Espargaro 206 e Bastianini 191, ragion per cui all’inseguimento e ancora matematicamente in corsa per il campionato ci sono anche Aleix Espargaro ed Enea Bastianini. Bagnaia potrebbe però aggiudicarsi il titolo già al Gp della Malesia. Per chiudere la partita a Sepang, Bagnaia dovrà quindi aumentare il suo vantaggio in modo da essere irraggiungibile nella gara finale a Valencia, e quindi in sostanza arrivare a oltre 25 punti di distacco dal francese.
    Bagnaia vince il titolo a Sepang se:

    Vince e Quartararo non va oltre il quarto posto
    E’ secondo, Quartararo non va oltre il settimo posto ed Espargaro non vince
    E’ terzo, Quartararo non va oltre l’undicesimo posto ed Espargaro oltre il terzo
    E’ quarto, Quartararo non va oltre il quattordicesimo posto ed Espargaro oltre il quarto
    E’ quinto, Quartararo non va a punti ed Espargaro non va oltre il quarto posto LEGGI TUTTO

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    MotoGP: favola Suzuki, rinascita Marquez, Bagnaia sul Mondiale

    TORINO – Pecco Bagnaia che completa la rimonta mondiale e domenica prossima si giocherà il primo match point in Malesia. Marc Marquez che rilancia sé stesso e la Honda verso un 2023 di nuovo da protagonisti se non da cannibali. Alex Rins che celebra la favola della Suzuki riportandola alla vittoria a tre gare dal suo (ennesimo e stavolta pare definitivo) ritiro dal Motomondiale. Marco Bezzecchi che dà spettacolo conquistando ai piedi del podio il titolo di rookie dell’anno e dimostrando, se ce ne fosse bisogno, la straordinaria bontà della scuola di Valentino Rossi (con anche Luca Marini lì in scia) e dell’Italmoto, con un Enea Bastianini che frenato al secondo giro dall’esplosione dell’air bag mette in scena una delle rimonte delle sue (5°), restando ancora aritmeticamente in corsa per il titolo (-42).Vincono o gioiscono quasi tutti a Phillip Island, la pista quasi antropologica che alla perfezione il concetto di down under del continente australiano riportando lo show e mettendo sottosopra la MotoGP. Gli unici a perdere sono Aleix Espargaro che si dice ancora tradito dall’Aprilia («l’elettronica ha iniziato a tagliare troppo e non riuscivo a guidare, stiamo facendo troppi errori») anche se con un 9° posto in spegnimento resta appeso a un sottile filo di sogno (-27 da Bagnaia), ma soprattutto Fabio Quartararo, che con il secondo zero consecutivo, stavolta pe runa caduta al 16° giro dopo essere precipitato fuori zona punti per un lungo al 4°, perde la testa della classifica e di fatto il campionato. Più ancora di quei 14 punti che lo sperano ora dalla Ducati del torinese di Chivasso. Lo dice la serenità (dello sconfitto) con la quale si presenta ai microfoni dopo il silenzio stampa della Thailandia («non sono riuscito a portare in temperatura le gomme, forse abbiamo sbagliato a usare la dura»). Quasi una liberazione la sua, da quella che evidentemente era una condanna annunciata da tempo. Per l’inferiorità palese della Yamaha, anche se al francese è scesa la catena. Marquez e Rins infatti dimostrano che, nonostante una Honda in crisi tenica e una Suzuki devastata dall’annuncio di Jerez, con le motivazioni giuste i risultati arrivano.Certo, entrambi gli spagnoli non avevano nulla da perdere, mentre Bagnaia sì e molto con Quartararo fuori ed Espargaro indietro (Andrea Dovizioso stoppato dal miglior Marquez di sempre cinque anni fa, eccolo il possibile-probabile messia rosso capace di riportare Borgo Panigale sul tetto del mondo 15 anni dopo il big bang di Casey Stoner. LEGGI TUTTO