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    MotoGp, Bagnaia indietro nel venerdì di libere: “Senza quell'errore…”

    SEPANG – “All’inizio ho fatto un po’ di fatica sul bagnato nelle Libere 2, ma più che il meteo in realtà ha pesato il nostro errore durante le Libere 1, quando non siamo riusciti a entrare nei primi dieci. Abbiamo deciso noi di non fare time attack nelle Libere 1, ho sbagliato io nell’ultimo giro andando lungo in curva 9, ho perso due decimi in quel punto e adesso mi ritrovo fuori dalla top ten per tre millesimi”. Pecco Bagnaia ha parlato così dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio della Malesia, diciottesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota Ducati, ai microfoni di Sky Sport, ha spiegato gli errori che lo hanno portato a essere solo undicesimo in classifica combinata.
    Le parole di Bagnaia
    “Senza quell’errore sarei stato già tra i primi dieci piloti – ha aggiunto Bagnaia -. In ogni caso non importa, abbiamo fatto un bel lavoro nella prima sessione di prove, anche nelle Libere 2 siamo andati bene, dato che nel secondo run sul bagnato eravamo già più veloci. Bisogna solo capire perché continuo a non avere lo stesso feeling del 2021 sul bagnato, ma penso che ci arriverò”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Bagnaia rischia: fuori dalla Q2 in Malesia? “Ho sbagliato”

    SEPANG – Pecco Bagnaia ha parlato dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio della Malesia, diciottesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota Ducati, ai microfoni di Sky Sport, ha spiegato gli errori che lo hanno portato a essere solo undicesimo in classifica combinata: “All’inizio ho fatto un po’ di fatica sul bagnato nelle Libere 2, ma più che il meteo in realtà ha pesato il nostro errore durante le Libere 1, quando non siamo riusciti a entrare nei primi dieci. Abbiamo deciso noi di non fare time attack nelle Libere 1, ho sbagliato io nell’ultimo giro andando lungo in curva 9, ho perso due decimi in quel punto e adesso mi ritrovo fuori dalla top ten per tre millesimi”. 
    “Senza quell’errore…”
    “Senza quell’errore sarei stato già tra i primi dieci piloti – ha aggiunto Bagnaia -. In ogni caso non importa, abbiamo fatto un bel lavoro nella prima sessione di prove, anche nelle Libere 2 siamo andati bene, dato che nel secondo run sul bagnato eravamo già più veloci. Bisogna solo capire perché continuo a non avere lo stesso feeling del 2021 sul bagnato, ma penso che ci arriverò”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP GP Malesia: nelle seconde libere Bagnaia chiude 2°, Quartararo più indietro

    SEPANG – In una giornata caratterizzata dalle condizioni meteo decisamente variabili, la MotoGP è scesa in pista in Malesia per le due sessioni di prove libere. Se nella prima era stato Binder a strappare il miglior tempo, nella seconda è stato Cal Crutchlow su Yamaha che ha fermato il cronometro nel suo miglior giro sul 2:05.710 precedendo Francesco Bagnaia che con la gomma d’asciutto ha dimostrato di esserci. Più indietro, invece, Fabio Quartararo che ha chiuso solo nono nella seconda sessione pur con una gomma da bagnato sulla pista che si andava asciugando.
    Binder migliore nella classifica combinata
    Una giornata tutto sommato interlocutoria, come sempre caratterizzata dal tempo in Malesia, con i piloti divisi tra il lavoro per la qualifica e quello per cercare il miglior ritmo gara. Nella calssifica combinata delle due sessioni, però, è Brad Binder il migliore davanti a Rins con la Suzuki e Marc Marquez, con la Honda. Quarto tempo per Enea Bastianini, mentre Fabio Quartararo porta a casa il settimo crono precedendo Bagnaia che è 11°, costretto a migliorare nella giornata di domani per cercare l’assalto al titolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP GP Malesia: Bagnaia 2° nelle seconde libere, Quartararo chiude 9°

    SEPANG – In Malesia, come al solito, è il meteo a comandare con due sessioni di prove libere della MotoGP caratterizzate dall’incognita tempo. Se nella prima era stato Binder a strappare il miglior tempo, nella seconda è stato Cal Crutchlow su Yamaha che ha fermato il cronometro nel suo miglior giro sul 2:05.710 precedendo Francesco Bagnaia che con la gomma d’asciutto ha dimostrato di esserci. Più indietro, invece, Fabio Quartararo che ha chiuso solo nono nella seconda sessione pur con una gomma da bagnato sulla pista che si andava asciugando.
    I tempi della classifica combinata
    Una giornata tutto sommato interlocutoria, come sempre caratterizzata dal tempo in Malesia, con i piloti divisi tra il lavoro per la qualifica e quello per cercare il miglior ritmo gara. Nella calssifica combinata delle due sessioni, però, è Brad Binder il migliore davanti a Rins con la Suzuki e Marc Marquez, con la Honda. Quarto tempo per Enea Bastianini, mentre Fabio Quartararo porta a casa il settimo crono precedendo Bagnaia che è 11°. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: match point Bagnaia, le chiavi del GP della Malesia

    TORINO – Primo match point per Pecco Bagnaia, che domenica potrebbe regalare il titolo mondiale della top class alla Ducati, mettendo fine a un’ormai quindicinale ricerca di un nuovo messia rosso dopo la supernova Casey Stoner. A Sepang, sulla pista malese dove quattro anni fa s’è laureato campione della Moto2 per il team di Valentino Rossi, suo salvatore e mentore, il torinese deve conquistare 11 punti in più di Fabio Quartararo per chiudere i conti e non arrivare a giocarsi tutto nell’ultima gara, in programma il 5 novembre a Valencia.A sentire per primi i piloti della MotoGP, le possibilità che Bagnaia ci riesca subito sono alte. Pecco sta vivendo un momento magico che in quattro mesi, ovvero dalla caduta del Sachsenring dove, complice la terza vittoria del francese, era precipitato a -91 punti (sesto nella classifica…), l’ha portato a recuperare al campione del mondo in carica ben 105 lunghezze in 8 gare. Merito suo e della crescita e della superiorità della Ducati e contemporaneamente della crisi Yamaha, con il progetto M1 arrivato ormai al capolinea e allo stesso tempo il senso di frustrazione che ha attanagliato Quartararo.Sulla carta Sepang è una pista favorevole alla Ducati, anche se l’ultimo pilota di Borgo Panigale a vincerci è stato Andrea Dovizioso nel 2016 e 2017. Lunghi rettilinei, staccate furibonde e ripartenza che esaltano la stabilità e l’accelerazione della DesmosediciGP. Tutte aree nelle quali invece la Yamaha soffre. Eppure l’ultima volta che s’è corso in Malesia (2019, poi tutto fermo per la pandemia) dominarono le M1: pole di Quartararo, vittoria di Mavericks Viñales. E a febbraio, nei primi test invernali che hanno aperto la stagione, la Ducati (quanto meno quella del team ufficiale) andò piano, preoccupando non poco Bagnaia e i tecnici. Colpa delle troppe novità da far funzionare sulla GP22, soprattutto l’abbassato anteriore in movimento poi presto accantonato, anche perché stoppato a livello regolamentare dalle Case avversarie a partire dal 2023. Ma va detto che nel 2019 era una M1 vincente (e la Ducati no), così come in pochi mesi il progetto GP22 ha preso il volo. E Bagnaia con esso.Un’altra chiave del GP della Malesia sarà il meteo. In questa stagione spesso piove. E quando piove ne viene giù tanta. La Yamaha patisce mortalmente le condizioni “ibride”, quando la pista si asciuga o non è del tutto bagnata. La Ducati si esalta, invece. Ma gara bagnata significa anche correre più rischi, per tutti. E quindi un innalzamento della tensione, inevitabile in momenti con questo.Ecco, l’aspetto mentale, è un’altra chiave del weekend. Se Bagnaia prima correva da cacciatore, adesso è la preda. Cambia l’approccio. E se prima (anche se progressivamente sempre meno) era nelle condizioni di chi aveva solo da guadagnarci, con un’impresa da molti giudicata impensabile, adesso per tutti il Mondiale può perderlo solo lui. Quartararo invece si trova nella posizione (psicologica) migliore: non ha più nulla da perdere, può solo pensare a rischiare, tanto al peggio la gente dirà che ha perso perché aveva una moto inferiore. Argomentazione che per altro dà molto (e comprensibilmente) fastidio a Bagnaia. Come il team degli ordini di scuderia, che ha adombrato la sua rimonta per molte gare. Per questo Pecco vuole vincere nettamente. Subito, comunque. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, parla Bagnaia in Malesia: il titolo, Quartararo, le sensazioni

    ROMA – Pecco Bagnaia carica la sfida con Quartararo alla vigilia del Gran Premio della Malesia, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGP. Il ducatista, nella tappa di Sepang, potrebbe chiudere matematicamentela partita e conquistare in anticipo il Mondiale piloti. “Io ho fatto tutto nella norma in previsione di questo GP, anche se alla fine ci sta un po’ di agitazione e di pressione – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Potrebbe essere il mio primo titolo in MotoGP,  potrebbe essere il secondo titolo piloti per Ducati dopo 15 anni, quindi c’è un po’ di tensione nell’aria, ma io la sto vivendo molto bene, sento di dover fare il mio lavoro e sento di poterlo fare bene”. 
    La carica di Pecco
    “Comunque non c’è fretta, c’è questa gara per vincere il Mondiale, ma c’è anche Valencia – ha aggiunto Bagnaia -. Se fosse possibile vincere il titolo qui a Sepang bene, altrimenti c’è un’altra gara a disposizione, non bisogna chiudere per forza qui, anche se naturalmente sarebbe bello arrivare più sereno all’ultimo appuntamento dell’anno”. “Le persone che volevo qui con me a Sepang ci sono, so che il mio team farà un grande lavoro, so che abbiamo la possibilità di fare bene, il nostro potenziale è sempre alto, questa è una pista dove possiamo fare bene – ha inoltre detto Pecco -. quindi penso principalmente a fare un weekend normale, come deve essere, cercando di essere veloce da subito, perché le condizioni qui sono un po’ particolari tra pioggia, asciutto, bagnato, il caldo. Voglio essere molto competitivo per la gara, questa è una delle mie piste preferite” LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia carica la sfida con Quartararo: “C'è tensione”

    ROMA – “Io ho fatto tutto nella norma in previsione di questo GP, anche se alla fine ci sta un po’ di agitazione e di pressione: potrebbe essere il mio primo titolo in MotoGP,  potrebbe essere il secondo titolo piloti per Ducati dopo 15 anni, quindi c’è un po’ di tensione nell’aria, ma io la sto vivendo molto bene, sento di dover fare il mio lavoro e sento di poterlo fare bene”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del Gran Premio della Malesia, diciottesimo e penultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Il ducatista, nella tappa di Sepang, potrebbe chiudere matematicamentela partita con Fabio Quartararo e conquistare in anticipo il Mondiale piloti.
    Le parole di Bagnaia
    “Comunque non c’è fretta, c’è questa gara per vincere il Mondiale, ma c’è anche Valencia – ha aggiunto Bagnaia -. Se fosse possibile vincere il titolo qui a Sepang bene, altrimenti c’è un’altra gara a disposizione, non bisogna chiudere per forza qui, anche se naturalmente sarebbe bello arrivare più sereno all’ultimo appuntamento dell’anno”. “Le persone che volevo qui con me a Sepang ci sono, so che il mio team farà un grande lavoro, so che abbiamo la possibilità di fare bene, il nostro potenziale è sempre alto, questa è una pista dove possiamo fare bene – ha inoltre detto Pecco -. quindi penso principalmente a fare un weekend normale, come deve essere, cercando di essere veloce da subito, perché le condizioni qui sono un po’ particolari tra pioggia, asciutto, bagnato, il caldo. Voglio essere molto competitivo per la gara, questa è una delle mie piste preferite” LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Agostini su Bagnaia: “Lui e la Ducati possono fare come me”

    ROMA – Giacomo Agostini incorona Pecco Bagnaia. La leggenda italiana della MotoGP, che ha ricevuto il premio Rosa Camuna durante una cerimonia a Palazzo Pirelli, ha parlato della corsa al titolo del torinese, che potrebbe già chiudere la partita questo weekend al Gran Premio della Malesia, penultimo appuntamento stagionale, riportando anche la Ducati in cima al Mondiale piloti. “Francesco Bagnaia con la Ducati è in testa al campionato del mondo, potrebbe vincere il titolo un pilota italiano su una moto italiana – ha detto -. L’ultimo a farlo sono stato io 50 anni fa. Sarebbe davvero il massimo”. 
    Le parole di Agostini
    Agostini ha poi mostrato la soddisfazione per il premio ricevuto a Milano: “È un riconoscimento per quello che ho fatto nella vita, come sportivo e come uomo. I successi che ho ottenuto sono dovuti anzitutto a un dono di natura, sono nato con l’amore per le due ruote e ci ho sempre creduto”. Poi, qualche parola sui giovani che si approcciano al suo sport: “Ci vuole serietà, tanto amore e passione, altrimenti le vittorie non arrivano”. LEGGI TUTTO