MotoGP: Bagnaia comunque campione, Bastianini lo sarà
TORINO – Mondiale rinviato a Valencia, fra due weekend, con una promessa di grande battaglia interna nella Ducati B&B per il prossimo anno. La Malesia non chiude i conti della MotoGP, ma regala solo conferme, soprattutto che Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo sono due campioni e che Enea Bastianini lotterà con loro (e non solo) per il titolo nel 2023, alzando ancora la pressione delle coronarie degli uomini rossi.
Dall’Igna che sudore!
Davide Tardozzi, Paolo Ciabatti e lo stesso Gigi Dall’Igna hanno bruciato suole delle scarpe e litri di sudore nell’indecisione se dare indicazioni ancora più categoriche della scritta BAGNAIA messa sulla tabella di Bastianini mentre il romagnolo e il torinese lottavano come assatanati e una vittoria che avrebbe significato per Pecco il titolo, ma che per Enea avrebbe rappresentato il podio finale di questo Mondiale con una moto vecchia (GP21) e soprattutto un segnale forte per la convivenza tutta italiana nel team ufficiale dal prossimo anno. Nel quale vedremo nelle posizioni alte sempre più anche marco Bezzecchi, l’altro pupillo dell’Academy di Valentino Rossi che a un certo punto stava per regalare all’amico di Chivasso il titolo pressando Quartararo. Il quale, da campione, nonostante il dito rotto (martedì forse verrà operato a Barcellona) è tornato sul podio tenendo aperto il campionato.
Tutte le chance di Bagnaia
Il 6 novembre avrà molte poche chance per ribaltare un Mondiale ormai praticamente tutto nelle mani di Bagnaia, che ha 23 punti di vantaggio. Il francese a Valencia per confermarsi campione del mondo dovrà vincere con il torinese soltanto 15°. Insomma, fuori gara. Ipotesi francamente molto remote, anche perché Bastianini vuole lasciare il team Gresini con una vittoria che gli garantirebbe in ogni caso il terzo posto finale nel campionato a scapito di un Aleix Espargaro sempre più in calo con l’Aprilia (ha un solo punto da difendere).
Rosso Ducati a Valencia
Insomma, a Valencia, da tradizione andalusa, si vedrà tanto rosso, con un tango tutto italiano che sta esaltando sempre più la Ducati, portandola di nuovo nella storia con quel titolo mondiale piloti che manca dal lontano 2007. Intanto la squadra di Borgo Panigale porta a casa un altro successo, il 12° della stagione battendo proprio il record di quel magico anno targato Casey Stoner. E dopo il terzo titolo iridato consecutivo Costruttori, vinto con ben cinque gare d’anticipo, adesso arriva anche quello per Team. Manca quello più importante per la Tripla Corona, ma è davvero lì. Così vicino che neppure il bruttissimo ricordo del 2006 di Valentino Rossi (cadde da leader dopo una rimonta incredibile durante la stagione, perdendo per 5 punti il Mondiale con il povero Nicky Hayden) rischia di diventare un incubo. Non con questo Bagnaia, davvero più forte anche degli stucchevoli e inutili ordini di scuderia. LEGGI TUTTO