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    MotoGp, Agostini: “Spero sia la volta di Bagnaia”

    ROMA – Esattamente mezzo secolo. Sono infatti 50 anni che un pilota italiano non riesce ad imporsi su una moto del Belpaese in classe regina, dal titolo della leggenda Giacomo Agostini nel 1972, capace di trionfare su MV Agusta 500. Proprio il 15 volte campione del mondo spera che questo digiuno venga interrotto a Valencia da Francesco Bagnaia. “Speriamo succeda, a Bagnaia mancano solo due punti, mentre Quartararo – spiega a Sky Sport – deve assolutamente vincere e non è facile”.
    “Un orgoglio per l’Italia”
    “Ago”a cui è dedicato il premio per il miglior sorpasso dell’anno – votato sui social – che sarà assegnato proprio il 6 novembre alla fine dell’ultimo gran premio in terra spagnola, spera di festeggiare con “Pecco”. “Penso possa conquistare il titolo, per noi è molto importante. Portare nel mondo la tecnologia italiani con piloti nostrani, credo sia un grande orgoglio per il paese”, questo le parole di Agostini. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Valentino Rossi sarà a Valencia per sostenere Bagnaia

    ROMA – Un tifoso speciale per Pecco Bagnaia al Gran Premio di Valencia, ultimo appuntamento stagionale della MotoGP. A tifare per il ducatista, vicinissimo al primo titolo in classe regina, ci sarà infatti Valentino Rossi, mentore del torinese e suo “maestro” nella VR46 Academy. Il Dottore si è ritirato un anno fa proprio sul circuito Angel Nieto, dopo la gara conclusiva dello scorso campionato, dov’è stato omaggiato da colleghi, addetti ai lavori e tifosi con un calore incredibile. Anche per questo, per Rossi quello a Valencia sarà un ritorno dolcissimo in un posto che l’ha omaggiato nella giusta maniera appena dodici mesi fa.
    La situazione di classifica
    A una gara dal termine, Bagnaia è a un passo dal primo titolo mondiale in MotoGP. Dopo una prima parte di stagione complicata, il pilota della Ducati si è reso protagonista di una rimonta eccezionale su Fabio Quartararo, distante ben 23 punti e obbligato alla vittoria per ribaltare il risultato, ma per riuscire nell’impresa avrà bisogno anche che Bagnaia non vada oltre il quindicesimo posto. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Valentino Rossi a Valencia: Bagnaia e il ritorno del Dottore

    ROMA – Anche Valentino Rossi sarà presente al Gran Premio di Valencia, valevole per l’ultima tappa stagionale della MotoGP. Il pesarese, mentore di Pecco Bagnaia e suo “maestro” nella VR46 Academy, volerà in Spagna per sostenere il ducatista nella gara decisiva per il titolo. Il Dottore si è ritirato un anno fa proprio sul circuito Angel Nieto, dopo la gara conclusiva dello scorso campionato, dov’è stato omaggiato da colleghi, addetti ai lavori e tifosi con un calore incredibile. Anche per questo, per Rossi quello a Valencia sarà un ritorno dolcissimo in un posto che l’ha omaggiato nella giusta maniera appena dodici mesi fa.
    La situazione
    A una gara dal termine, Bagnaia è a un passo dal primo titolo mondiale in MotoGP. Dopo una prima parte di stagione complicata, il pilota della Ducati si è reso protagonista di una rimonta eccezionale su Fabio Quartararo, distante ben 23 punti e obbligato alla vittoria per ribaltare il risultato, ma per riuscire nell’impresa avrà bisogno anche che Bagnaia non vada oltre il quindicesimo posto. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Bagnaia-Quartararo, questione di mani… e di testa

    TORINO – Le mani sul Mondiale. Quelle salde e sicure di Pecco Bagnaia, quelle instabili e dubbiose di Fabio Quartararo. Il torinese in nove gare ha ribaltato una classifica che in estate lo vedeva impietosamente sesto a 91 punti dalla vetta e fra due domeniche potrà giocarsi a Valencia un secondo match point dal sapore della formalità (il francese può solo vincere, a lui basta comunque arrivare 14°) per regalare alla Ducati il titolo piloti che manca da quindici anni (Casey Stoner 2007), mentre per trovare l’ultimo pilota italiano campione della top class su moto italiana bisogna tornare indietro addirittura di cinquanta (Giacomo Agostini su MV Agusta nel 1972). Insomma un appuntamento con la storia, al quale Bagnaia arriva avendo davvero dimostrato di essere il più forte.

    Le condizioni di Quartararo

    Quartararo invece correrà a Valencia nelle condizioni peggiori possibili. Non solo ha perso tutto il suo vantaggio, ma è precipitato a -23. Un gap che appunto gli concede pochissime chance di confermare il titolo conquistato l’anno scorso con largo anticipo. E l’impresa che sembra quasi impossibile è resta ancora più complicata non solo dall’inferiorità della sua Yamaha rispetto alla Ducati (che a Valencia l’anno scorso ha monopolizzato la prima fila nella qualifiche e il podio in gara, e che in questa stagione è ancora migliorata…), ma anche dall’infortunio patito nelle libere del sabato in Malesia. La frattura alla base del dito medio della… mano sinistra che, come confermato dalla visita effettuata al rientro in Europa, necessita un’operazione chirurgica per essere saldata e stabilizzata al meglio. Intervento che il francese ha deciso di rinviare a dopo Valencia, per essere sicuro di correre l’ultimo GP ma fors’anche più per disputare il test fondamentale del martedì (8 novembre) con la M1 2023, quella nel quale batterà il nuovo motore sul quale ha messo… le mani Luca Marmorini. L’ex motorista Ferrari e artefice della crescita Aprilia come consulente è infatti la carta più pesante giocata in estate dalla Yamaha per convincere Quartararo a rinnovare, convincendolo che quanto meno la Casa di Iwata dal prossimo anno potrà tornare a lottare ad armi quasi pare per lottare per il Mondiale. Convinzione alla quale si aggrappa il francese, che però nelle ultime gare è apparso davvero rassegnato, frustrato come all’inizio della stagione, quando aveva approfittato dai peccati di gioventù della GP22 e di Bagnaia per andare in fuga.

    Questione di testa

    La domanda è: tutta colpa solo della Yamaha? Per noi la risposta è no. Quartararo ha dimostrato di reggere meno la pressione di Bagnaia. La conferma è che quando ha potuto correre “libero” (a Sepang per la prima volta aveva perso la leadership dopo uno stillicidio di punti persi), l’ha fatto di nuovo guidando a modo suo e conquistando il podio nonostante la pista nemica dell’attuale M1 e la mano fratturata. Sarà così anche a Valencia. Probabilmente troppo tardi. Il grande merito di Pecco. E della Ducati. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Ducati, i numeri di un 2022 record: manca solo il titolo di Bagnaia

    ROMA – Per definire davvero perfetto questo 2022 in MotoGP, a Ducati manca il sigillo più importante, ma la stagione in corso è stata fin qui piena di soddisfazioni, ultime delle quali il titolo dei costruttori e quello dei team. La casa di Borgo Panigale, nel Mondiale in corso, ha fornito moto per quattro team (tre oltre a quello ufficiale) per un totale di otto piloti in pista: Bagnaia, Miller, Bastianini, Di Gianntantonio, Martin, Zarco, Marini e Bezzecchi. Tanti i dati che spiegano la stagione incredibile della casa emiliana, a cominciare dalle 12 vittorie su 18 gare fin qui disputate.
    I numeri del 2022
    Sono invece cinque le volte in cui Ducati ha occupato entrambe le prime posizioni nell’ordine di arrivo, mentre ammontano a 31 i podi firmati dalle moto di Borgo Panigale nel 2022, mentre è ancora aperta la striscia di podi consecutivi, attualmente a quota 25. Nella gara in Malesia, Pecco Bagnaia ha vinto partendo dalla nona posizione, traguardo mai raggiunto nell’era MotoGP che ha preso il via vent’anni fa. Ora, per coronare un anno già importante, bisognerà chiudere la partita per il titolo a Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGP. Ducati, un anno da record: tutti i numeri del 2022

    ROMA – Il 2022 in MotoGP non è ancora finito, con il titolo piloti ancora da assegnare, ma la Ducati arriva al gran finale di Valencia con tanti traguardi raggiunti e record infranti. La casa di Borgo Panigale, nel Mondiale in corso, ha fornito moto per quattro team (tre oltre a quello ufficiale) per un totale di otto piloti in pista: Bagnaia, Miller, Bastianini, Di Gianntantonio, Martin, Zarco, Marini e Bezzecchi. Tanti i dati che spiegano la stagione incredibile della casa emiliana, a cominciare dalle 12 vittorie su 18 gare fin qui disputate.
    Tutti i numeri di Ducati
    Sono invece cinque le volte in cui Ducati ha occupato entrambe le prime posizioni nell’ordine di arrivo, mentre ammontano a 31 i podi firmati dalle moto di Borgo Panigale nel 2022, mentre è ancora aperta la striscia di podi consecutivi, attualmente a quota 25. Nella gara in Malesia, Pecco Bagnaia ha vinto partendo dalla nona posizione, traguardo mai raggiunto nell’era MotoGP che ha preso il via vent’anni fa. Ora, per coronare un anno già importante, bisognerà chiudere la partita per il titolo a Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Tardozzi: “Bagnaia è un campione, come si fa a sminuirlo?”

    ROMA – Davide Tardozzi come al suo solito non si è nascosto dalle domande anche scomode dei giornalisti, difendendo l’operato dei piloti e del team Ducati. “Bagnaia ha dimostrato di essere un campione fin dalla partenza. In questa stagione conta 7 gare vinte più 4 delle ultime 6 nel 2021 e quando è caduto era sempre davanti, ma sui social network e media ancora lo sminuiscono. Come si fa a dire che non è un campione? Anche qui a Sepang ha dimostrato di essere forte di testa. Il potenziale di questo ragazzo deve esser riconosciuto. Tanti hanno la sua moto, ma quello che sta davanti è lui. Cos’altro deve fare?”
    “Fiducia nei nostri piloti”
    Poi una doverosa precisazione sugli ordini di scuderia. “Chiediamo solamente ai nostri piloti attenzione, senza avventurarsi in sorpassi azzardati. Anche se è passato molto tempo, in Ducati tutti ricordano quello che accadde in Argentina nel 2016 (tra Iannone e Dovizioso ndr). Durante la gara Pecco ed Enea si sono sorpassati senza problemi e questo conferma l’assenza di ordini di scuderia. Dall’Igna si è avvicinato al muretto perché preoccupato, ci ha chiesto se fosse il caso di intervenire in qualche modo. Ma abbiamo deciso di no, perché – conclude Tardozzi – abbiamo fiducia nei nostri piloti. Avremmo potuto mettere P2 sulla tabella di Bastianini, ma non l’abbiamo fatto“. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Tardozzi difende Bagnaia: “Viene sminuito, ma come si fa?

    ROMA – Alla sua solita maniera Davide Tardozzi ci ha messo la faccia davanta ai giornalisti, non sottraendosi a nessun tipo di domanda e difendendo l’operato dei piloti e del team Ducati. “Bagnaia ha dimostrato di essere un campione fin dalla partenza. In questa stagione conta 7 gare vinte più 4 delle ultime 6 nel 2021 e quando è caduto era sempre davanti, ma sui social network e media ancora lo sminuiscono – le sue parole riportate da “As” -.Come si fa a dire che non è un campione? Anche qui a Sepang – spiega il team manager -ha dimostrato di essere forte di testa. Il potenziale di questo ragazzo deve esser riconosciuto. Tanti hanno la sua moto, ma quello che sta davanti è lui. Cos’altro deve fare?”
    “Ai piloti chiediamo attenzione”
    Poi ancora una precisazione sugli eventuali ordini di scuderia in casa Ducati. “Chiediamo solamente ai nostri piloti attenzione, senza avventurarsi in sorpassi azzardati. Anche se è passato molto tempo, in Ducati tutti ricordano quello che accadde in Argentina nel 2016 (tra Iannone e Dovizioso ndr). Durante la gara Pecco ed Enea si sono sorpassati senza problemi e questo conferma l’assenza di ordini di scuderia. Dall’Igna si è avvicinato al muretto perché preoccupato, ci ha chiesto se fosse il caso di intervenire in qualche modo. Ma abbiamo deciso di no, perché – aggiunge Tardozzi – abbiamo fiducia nei nostri piloti. Avremmo potuto mettere P2 sulla tabella di Bastianini, ma non l’abbiamo fatto“. LEGGI TUTTO