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    MotoGP, Bagnaia e la pressione: “Ma riesco ancora a dormire”

    VALENCIA – “Riesco anche a dormire, sono soddisfatto dell’ottavo tempo e della giornata anche se non tutte le Ducati sono andate bene”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo l’ottavo tempo in qualifica al Gran Premio di Valencia, diciannovesimo e ultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota Ducati partirà dalla terza fila nella gara in cui si giocherà con Fabio Quartararo la possibilità di conquistare il primo titolo in classe regina. Il francese della Yamaha, chiamato a un’impresa, scatterà invece dalla quarta casella in griglia.Guarda la galleryMotoGp, Bezzecchi cade in curva 7 e la Ducati prende fuoco
    La gara
    “Noi stiamo faticando sul davanti e non siamo troppo costanti – ha aggiunto Bagnaia -. L’anno scorso avevo un passo uguale a oggi, ma le sensazioni di guida erano migliori. Fatico in particolare con le gomme nuove, cosa che potrebbe crearmi qualche problema in gara. Pazienza, bisogna prendere tutto di questo weekend, anche l’ansia, vederla come una cosa bella, devo gestirla”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Valentino Rossi carica Bagnaia: “Si ricordano solo di chi vince”

    VALENCIA – Al Gran Premio di Valencia, valevole per l’ultima tappa del Mondiale 2022 di MotoGP, l’ospite d’onore è Valentino Rossi. Il pesarese è arrivato al circuito spagnolo per sostenere i membri della VR46 Academy, in particolare Pecco Bagnaia, che si giocherà il Mondiale con Fabio Quartararo. Proprio del pilota Ducati ha parlato Rossi ai microfoni di Sky Sport: “A Pecco dico che questi sono momenti indimenticabili della carriera di un pilota – ha detto -. E’ un privilegio arrivare all’ultima gara e lottare per il Mondiale, ma sono tutte cose che capisci dopo un po’. Pecco non si è mai arresto, il -91 è uno svantaggio grandissimo ma non reale. Sia lui che la sua moto sono stati sempre super competitivi, e lui ci ha sempre creduto. Questo è un grande merito. Il recupero è stato storico, ma alla fine si ricordano solo di chi vince”.
    Le parole di Rossi
    Rossi ha parlato poi delle altre eccellenze italiane del 2022, Enea Bastianini e l’Aprilia di Aleix Espargaro: “Chi è stato il vero outsider? Bastianini ha vinto quattro gare ed è stato anche in testa al Mondiale, ma anche Aprilia mi ha sorpreso. Sia Aleix che Aprilia sono stati fortissimi”. Un anno fa il Dottore salutava la MotoGP: “Ci sono dei momenti in cui naturalmente mi manca la MotoGP, ma anche correre in macchina mi aiuta. Sono le stesse sensazioni, è bello. Avevo bisogno anche di un po’ più di tempo libero e fare 10-12 gare all’anno invece che 23”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi e l’avvertimento a Bagnaia: “Ricordati una cosa”

    VALENCIA – Valentino Rossi è l’ospite d’onore del Gran Premio di Valencia, ultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Il pesarese è arrivato al circuito spagnolo per sostenere i membri della VR46 Academy, in particolare Pecco Bagnaia, che si giocherà il Mondiale con Fabio Quartararo. Proprio del pilota Ducati ha parlato Rossi ai microfoni di Sky Sport: “A Pecco dico che questi sono momenti indimenticabili della carriera di un pilota – ha detto -. E’ un privilegio arrivare all’ultima gara e lottare per il Mondiale, ma sono tutte cose che capisci dopo un po’. Pecco non si è mai arresto, il -91 è uno svantaggio grandissimo ma non reale. Sia lui che la sua moto sono stati sempre super competitivi, e lui ci ha sempre creduto. Questo è un grande merito. Il recupero è stato storico, ma alla fine si ricordano solo di chi vince”. Poi, su Quartararo: “E’ in una condizione migliore perché non ha niente da perdere, però mi piacerebbe essere più nella posizione di Bagnaia che di Quartararo, perché lui può solo vincere. Secondo me potrebbe anche vincere, quindi Pecco deve essere pronto a questo scenario. Deve essere pronto ad arrivare più in alto del quattordicesimo posto”.Guarda la galleryMotoGp, Bezzecchi cade in curva 7 e la Ducati prende fuoco
    Su Bastianini e Aprilia
    Rossi ha parlato poi delle altre eccellenze italiane del 2022, Enea Bastianini e l’Aprilia di Aleix Espargaro: “Chi è stato il vero outsider? Bastianini ha vinto quattro gare ed è stato anche in testa al Mondiale, ma anche Aprilia mi ha sorpreso. Sia Aleix che Aprilia sono stati fortissimi”. Un anno fa il Dottore salutava la MotoGP: “Ci sono dei momenti in cui naturalmente mi manca la MotoGP, ma anche correre in macchina mi aiuta. Sono le stesse sensazioni, è bello. Avevo bisogno anche di un po’ più di tempo libero e fare 10-12 gare all’anno invece che 23”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, GP Valencia: Miller guida le libere 3. Quartararo quinto, Bagnaia nono

    ROMA – E’ di Jack Miller il miglior tempo nelle prove libere 3 al Gran Premio di Valencia, valevole per la diciannovesima e ultima tappa del Mondiale 2022 di MotoGP. L’australiano della Ducati, sul circuito Ricardo Tormo, firma il crono di 1:29.921 precedendo Johann Zarco e Brad Binder. Buone notizie per Pecco Bagnaia, che nel time attack finale ottiene il nono tempo ed entra nelle prime dieci posizioni, evitando il passaggio nella prima fase di qualifica. Direttamente al Q2 anche Fabio Quartararo, quinto.
    Gli altri tempi
    Quarta posizione per Luca Marini, ancora una volta nelle posizioni di vertice. La Honda di Marc Marquez chiude in sesta posizione, davanti all’Aprilia di Aleix Espargaro e da Jorge Martin. A chiudere la top ten c’è la Suzuki di Joan Mir, che condanna al Q1 proprio il compagno di squadra Alex Rins. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia: “Sentirò la pressione, sono umano e italiano”

    VALENCIA – Pecco Bagnaia ha parlato dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio di Valencia, valevole per la diciannovesima e ultima tappa del Mondiale 2022 di MotoGP. Il pilota Ducati affronterà il weekend con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, e il primo titolo per la casa di Borgo Panigale dopo 15 anni a un passo “Pressione? Durante il fine settimana non sento questa tensione, ma durante la gara… sono umano e italiano, sicuramente l’avvertirò” – le sue parole ai microfoni di Sky Sport.
    Le parole di Bagnaia
    “Quest’anno la nostra moto è abbastanza diversa dal passato, piccole cose che però incidono molto – ha inoltre detto Bagnaia -. Per esempio il bilanciamento è differente e in varie situazioni mi ha disturbato. In questa pista in particolare, considerando che mi sto giocando il titolo e ho diverse cose a cui pensare, ha influito di più. Soprattutto sul giro secco, penso che i pensieri per il campionato mi abbiano limitato”. LEGGI TUTTO

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    Agostini tifa Bagnaia: “Mi rivedo in Pecco, ma serve un personaggio”

    Giacomo, che effetto fa trovare un erede cinquant’anni dopo?«È passato così tanto tempo, che molti dei miei tifosi sono morti… Scherzi a parte. Sapete che nel cuore ho anche la Yamaha, ma come italiano dico che tutti dobbiamo essere molto orgogliosi di quello che hanno fatto Pecco e la Ducati. Avere un pilota e una Casa, che significa tecnologia, migliori di tutti è una gran cosa. Spero che Pecco ce la faccia, che finalmente dopo cinquant’anni riesca ad emergere così prepotentemente un binomio tutto italiano».

    Di quel trionfo del 1972 cosa ricorda?«L’emozione che non cambia mai, anche dopo tanti anni e successi, dopo essere riuscito a portare in giro per il mondo sia il pilota sia la tecnologia italiana. Ricordo la tensione e la preoccupazione, nonostante avessi già vinto tanto, potessi in qualche modo essere… abituato».

    A proposito di MV Agusta, è stata appena salvata dalla Ktm.«Sono contento, perché è un marchio che ha ancora tanto appeal e prospettiva. Quando vado in giro per il mondo chiedo sempre se vogliono che venga con la MV o la Yamaha, quasi tutti chiedono la MV. Un motivo ci sarà no? La Ktm è un’azienda molto forte e soprattutto si occupa di moto e di corse, quello che all’MV s’era perso».

    Gli austriaci potrebbero riportare il marchio in MotoGP, sfruttando il posto lasciato dalla Suzuki.«Magari. Hanno la tecnologia, l’esperienza, un reparto corso efficiente. Sì, può essere un’operazione fattibile e positiva».

    Intanto parliamo di oggi: della sfida tra Bagnaia e Quartararo.«Due ragazzi che mi piacciono, molto. Fabio è fortissimo. S’era già visto fin dall’inizio della carriera, poi si era un po’ perso, ma non ha mai mollato ed è riuscito a diventare campione del mondo con la Yamaha, dopo Valentino. In più è una persona squisita. Pecco è un grande pilota, bravo nelle prove. Ecco, in questo mi rivedo in lui. È una che “usa” le prove. Come me vuole avere tutto sotto controllo al 100% prima di dare tutto, in qualifica e in gara. È un approccio che ti costringe a lavorare di più, passo dopo passo, ma che porta lontano».

    Quindi merita il titolo?«Assolutamente. Anche perché nella MotoGP di oggi appena abbassi un filo la concentrazione e il livello, se non sei al top, sei ventesimo. Guardate Marquez. Sono convinto che può tornare quello di prima, ma in questa MotoGP non puoi permetterti la politica del “piano piano”. C’è solo quella del “forte forte”…».

    Per questo vincono in tanti?«Sì, ma è anche il limite di questo momento».

    Ovvero?«Vedere che tanti piloti vanno forte e vincono è bello per gli addetti ai lavori e gli appassionati, ma il grande pubblico vuole vedere persone che fanno le cose gli altri non riescono a fare. I supereroi. Quelli come Cassius Clay, per il quale mi alzavo di notte per vedere i suoi incontri. O come Maradona, Merckx, Tomba. Stancano? No. Agostini non ha stancato, Valentino non ha stancato, Hamilton non ha stancato. La gente vuole un idolo, se vincono tutti non si apprezza il valore di quello che questi ragazzi fanno».

    Pecco può diventare un personaggio?«Come tutti, specie gli italiani, è schiacciato ancora dall’ombra di Valentino. La gente ha ancora negli occhi i suoi show, le bambole gonfiabili, i gabinetti in pista… Non le vedremo più, non con Pecco di sicuro. Lui è un ragazzo tranquillo, non uno showman. Ma anch’io ero così. E se vinci tanto, ma proprio tanto, come sta facendo lui adesso, la gente vuole vedere te, solo te. Ecco, mi auguro che il prossimo anno siano al massimo in due o tre a giocarsi le gare».

    La Ducati avrà un Dream Team con Bagnaia e Bastianini…«Forte Enea. Sarà una bella rivalità che può portare spettacolo. Quindi ben venga. Però serve per lo show in questa MotoGP serve anche qualcos’altro».

    Cosa?«Smetterla con tutte queste punizioni per toccatine, rallentamenti, problemi in pista. Se togliamo al pubblico le sportellate e il grande personaggio che le dà e le prende, si rischia di perdere attenzione. Da un po’ di tempo si è troppo “puliti”. Che non vuole dire approvare il gioco sporco, ma le corse, per quello che sono».

    Però è anche una questione di sicurezza.«Vero, ma oggi le tecnologie e i materiali aiutano in questo. Se penso a quando correvo io, molte volte transitando davanti a un mazzo di fiori per un amico morto il giorno prima, mi sento un sopravvissuto. Allora non ci pensavo, ero travolto dall’amore per le corse e la voglia di vincere, ma ora ho capito che qualcuno da lassù mi ha aiutato. Anche se avevo molta sensibilità e non ero uno che prendeva sempre troppi rischi. Ma quelle erano le corse. Cadevi e morivi».

    A proposito di grandi della sua generazione che non ci sono più e di Rosse delle corse: è appena mancato Mauro Forghieri.«L’ho conosciuto bene. Anche per me s’era parlato e poteva esserci un posto alla Ferrari. Aveva un carattere difficile, però faceva tutto con una personalità incredibile. Era benvoluto dal Drake e per questo non aveva timore di chiedergli le cose, anche quelle più… costose. Ferrari per questo lo apprezzava. E poi alla fine, come sempre nel nostro mondo, contano i fatti, i risultati. E Forghieri anche sotto questo punto di vista ha fatto grandi cose». LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l'ammissione di Bagnaia: “Sono umano e italiano, sentirò la pressione”

    VALENCIA – “Pressione? Durante il fine settimana non sento questa tensione, ma durante la gara… sono umano e italiano, sicuramente l’avvertirò”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio di Valencia, diciannovesimo e ultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota Ducati affronterà il weekend con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, e il primo titolo per la casa di Borgo Panigale dopo 15 anni a un passo
    Sulla moto
    “Quest’anno la nostra moto è abbastanza diversa dal passato, piccole cose che però incidono molto – ha inoltre detto Bagnaia -. Per esempio il bilanciamento è differente e in varie situazioni mi ha disturbato. In questa pista in particolare, considerando che mi sto giocando il titolo e ho diverse cose a cui pensare, ha influito di più. Soprattutto sul giro secco, penso che i pensieri per il campionato mi abbiano limitato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pirro su Bagnaia: “Merita il mondiale, è lui il più forte”

    VALENCIA – Un inizio di weekend soft a Valencia per Francesco Bagnaia, che dopo il diciassettesimo posto delle prime prove libere ha concluso la seconda sessione del pomeriggio in nona posizione dietro il rivale Fabio Quartararo. Per il collaudatore della Ducati Michele Pirro questa prima giornata non deve destare nessun allarme per la gara di domenica. “C’erano condizioni particolari – spiega a Sky Sport – anche vento, poi credo sia normale che dalla parte di Quartararo non c’è niente di perdere, al contrario di Pecco che è partito con calma, ma non credo ci siano problemi”
    “La svolta? Silverstone”
    Dopo essersi trovato addirittura in svantaggio di 91 punti dalla vetta, Bagnaia è stato autore di una seconda parte di stagione fenomenale. Secondo Pirro la svolta è arrivata in Inghilterra. “Pecco è sempre stato uno che se non partiva davanti o era veloce nelle prove poi non aveva tutto sotto controllo e un po’ si perdeva. A Silverstone non era velocissimo, ha vinto una gara di gruppo e da lì preso consapevolezza. Su tutte le voci riguardanti gli aiuti in casa Ducati – aggiunge – c’è da dire che Bagnaia merita il mondiale, è stato il più forte, il più veloce. Bisogna fare gli sportivi a 360 gradi, senza essere tifosi e dargli merito”. LEGGI TUTTO