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    MotoGP, Lorenzo a sorpresa: “Ducati la migliore, ma Bagnaia…”

    ROMA – Jorge Lorenzo è rimasto vicino alla MotoGP nonostante il ritiro avvenuto diversi anni fa. Divenuto opinionista del Mondiale per “DAZN Spagna”, il maiorchino è intervenuto ancora una volta per dire la sua dopo la vittoria del titolo da parte di Pecco Bagnaia: “Le persone devono abituarsi a questi nuovi piloti. Quartararo e Bagnaia non hanno la personalità forte come anni fa, però la MotoGP attuale è sana e con gare entusiasmanti. Ducati è stata la moto migliore e anche i suoi piloti. Bagnaia, Martin e Bastianini porteranno ulteriore felicità in Ducati. Il più forte è Marc Marquez e in secondo luogo direi Fabio Quartararo”.Guarda la galleryDucati a EICMA 2022: uno stand molto ricco
    Sulla situazione in Ducati
    In un’intervista ai microfoni di “Speedweek”, Lorenzo ha invece parlato della nuova coppia in Ducati formata da Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini: “Per Ducati non sarà facile gestire una coppia simile, come lo è stato con Miller e Bagnaia, perché l’australiano è un pilota veloce, ma gli sono mancati i decimi decisivi. Bastianini invece ha la velocità, anche se entrambi hanno uno stile di guida diverso. Valuto meglio Bagnaia all’inizio della gara, ma il romagnolo di solito reagisce nella seconda parte della gara. Sono entrambi su un livello simile. Se la Ducati riuscirà a tenere sotto controllo la concorrenza, sarà una coppia fortissima”. E sulle gerarchie nel team di Borgo Panigale: “Alla fine ognuno lavora per sé, perché è l’obiettivo di ogni pilota ufficiale essere veloce e competitivo”. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia dona un casco speciale a Mattarella: ecco la dedica del pilota Ducati

    ROMA – Un’occasione speciale, quella vissuta da Francesco “Pecco” Bagnaia, per un’emozione speciale. Il campione del mondo con la Ducati, infatti, è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si è congratulato con lui per la conquista del titolo in MotoGP, a 50 anni di distanza dall’ultimo italiano a riuscirci con una moto italiana, Giacomo Agostini. Il pilota piemontese ha consegnato un caso al capo dello Stato con una dedica speciale: “Per il Presidente Mattarella con enorme orgoglio. Grazie!”, il messaggio di Bagnaia per Mattarella.

    I numeri di Bagnaia

    Un’annata da record quella vissuta da Bagnaia che riporta il titolo alla Ducati in classe regina quindici anni dopo la vittoria di Casey Stoner nel 2007. La scuderia di Borgo Panigale ha messo a segno una strepitosa tripletta vincendo anche Mondiale Costruttori e quello Team. Titolo in MotoGp che mancava invece in Italia dall’acuto del 2009 di Valentino Rossi, che proprio nell’ultima gara della stagione, quella decisiva di Valencia che ha assegnato il titolo mondiale a Pecco. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia e Ducati da Mattarella: “Abbiamo portato la bandiera italiana con orgoglio”

    ROMA – Pecco Bagnaia è intervenuto durante l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il pilota Ducati è stato invitato al Quirinale dopo la vittoria del titolo di MotoGP, il primo della sua carriera in classe regina, conquistato all’ultima gara al Gran Premio di Valencia. “Insieme siamo riusciti a rendere me stesso e la moto il punto di riferimento del nostro campionato – ha detto il classe 1997 -. Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere i più competitivi e a Valencia, dopo aver coronato il mio sogno, ho portato con orgoglio la bandiera italiana. Siamo riusciti a ottenere dei risultati fantastici, aggiudicandoci una tripletta: titolo Costruttori, titolo Team e titolo Piloti. E quest’ultimo personalmente ci rende davvero orgogliosi perchè è la massima ambizione nel nostro sport e vincerlo da italiano con una moto italiana ci rende ancora più orgogliosi, considerando i 50 anni dall’ultima volta, quando fu Giacomo Agostini a vincere con la MV Agusta”.Guarda la galleryDucati a EICMA 2022: uno stand molto ricco
    Le parole di Mattarella
    Durante l’incontro è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Se ci vediamo ancora qui è perchè ancora una volta ci sono successi sportivi. Il merito è dei campioni e mi auguro che questo continui intensamente: ci sarà sempre posto al Quirinale per sottolineare questi successi. Grazie per quello che rappresentate per l’immagine del nostro Paese – ha affermato -. Il lavoro del team è affidato poi nelle mani, nella perizia, nel talento di chi va in pista ma si arriva lì perchè vi è dietro il lavoro di tante professionalità, di tante persone. Il successo di quest’anno è poi particolarmente importante e soddisfacente perchè arriva a 50 anni dall’ultima vittoria di un italiano su una moto italiana”. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia, la sorella: “Ecco com'è diventato campione sulla Ducati”

    ROMA – Sembrava una stagione stregata, non all’altezza delle aspettative, soprattutto dopo l’errore a Sachsering. Quel giorno in pochi avrebbero pronosticato una rimonta di Francesco Bagnaia, che invece è riuscito a conquistare il primo titolo iridato piloti in MotoGP. Un percorso non facile come racconta la sorella Carola, al fianco del fratello durante tutto il mondiale. “Dopo il Sachsenring è stato difficile. Il distacco era grande, lui aveva commesso un errore ed era caduto in una gara importante. – ha sottolineato a Speedweek.com – Da quel momento in poi gli abbiamo detto di non pensare più al titolo, ma a divertirsi e concentrarsi, quello è stato il punto di svolta”.
    “Ha sempre detto che sarebbe diventato campione”
    La bravura nel non farsi trascinare dalle critiche nei momenti no e restare concentrato fino all’ultima curva. “Con il finale del 2021 – spiega Carola Bagnaia – si era condannato a vincere ed è stato bravo a cambiar rotta. Lui è un tipo molto testardo, ma ascolta tutti. E’ stato bravo a rimanere calmo, ma quando ha vinto il titolo l’emozione è stata grande, mai visto piangere così, una sensazione molto bella. Apprezzo molto la sua capacità di estraniarsi dai commenti negativi e restare positivo anche nei momenti difficili, andando per la sua strada perché l’ha sempre detto che sarebbe diventato campione del mondo”, LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Carola Bagnaia: “Pecco era sicuro di vincere un mondiale”

    ROMA – Dopo l’errore del Sachsering in pochi avrebbero scommesso in una riscossa di Francesco Bagnaia, che invece da quel momento in poi ha svoltato la stagione fino a conquistare il titolo di campione del mondo in classe regina. Un percorso non facile come racconta la sorella Carola, al fianco del fratello durante tutto il mondiale. “Dopo il Sachsenring è stato difficile. Il distacco era grande, lui aveva commesso un errore ed era caduto in una gara importante. – ha spiegato a Speedweek.com – Da quel momento in poi gli abbiamo detto di non pensare più al titolo, ma a divertirsi e concentrarsi, quello è stato il punto di svolta”.
    “Mai visto piangere così”
    “Con il finale del 2021 si era condannato a vincere ed è stato bravo a cambiar rotta. Lui è un tipo molto testardo, ma ascolta tutti. E’ stato bravo a rimanere calmo, ma quando ha vinto il titolo l’emozione è stata grande, mai visto piangere così, una sensazione molto bella. Apprezzo molto la sua capacità di estraniarsi dai commenti negativi e restare positivo anche nei momenti difficili, andando per la sua strada perché l’ha sempre detto che sarebbe diventato campione del mondo”, queste le parole di Carola Bagnaia. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bagnaia riceve il Collare d'Oro: “Titolo vinto tutti insieme

    ROMA – “Ancora non mi rendo bene conto di cosa è successo. Si parla di sport individuale, ma come in tutti gli sport ci sono tantissime persone, dai manager al preparatore ai tecnici, che danno il massimo. Io sono sono quello che porta il tutto al traguardo, e non sempre. Un lavoro combinato che tira fuori il meglio da tutte le parti. Siamo riusciti a vincere il titolo tutti insieme”. Pecco Bagnaia ha parlato così in occasione della cerimonia di consegna del Collare d’Oro al merito sportivo del Coni, ricevuto in seguito alla vittoria del Mondiale Piloti 2022 di MotoGP. Il pilota Ducati ha trionfato per la prima volta in carriera nella classe regina dopo una rimonta incredibile su Fabio Quartararo nella seconda parte di stagione.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Abodi
    Alla cerimonia è intervenuto anche Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, che si è rivolto direttamente a Bagnaia: “Hai avuto una moto che ti ha assistito, una moto italiana, orgoglio di tutti noi – le sue parole -, ma vorrei sottolineare l’importanza del team, di tutti i tecnici e di tutti quelli che hanno consentito di farti esprimere al meglio perché si vince insieme. A te auguriamo di andare sempre più veloce, a noi auguriamo di andare in sicurezza e rispettare sempre le regole”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Bagnaia riceve il Collare d'Oro: “Titolo? Ancora non ci credo”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato in occasione della cerimonia di consegna del Collare d’Oro al merito sportivo del Coni, ricevuto in seguito alla vittoria del Mondiale Piloti 2022 di MotoGP. Il pilota Ducati ha trionfato per la prima volta in carriera nella classe regina dopo una rimonta incredibile su Fabio Quartararo nella seconda parte di stagione. “Ancora non mi rendo bene conto di cosa è successo – ha detto a margine -. Si parla di sport individuale, ma come in tutti gli sport ci sono tantissime persone, dai manager al preparatore ai tecnici, che danno il massimo. Io sono sono quello che porta il tutto al traguardo, e non sempre.Un lavoro combinato che tira fuori il meglio da tutte le parti. Siamo riusciti a vincere il titolo tutti insieme”. Guarda la galleryBagnaia Campione del Mondo con la Ducati: l’abbraccio di Valentino Rossi
    I complimenti di Abodi
    Alla cerimonia è intervenuto anche Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, che si è rivolto direttamente a Bagnaia: “Hai avuto una moto che ti ha assistito, una moto italiana, orgoglio di tutti noi – le sue parole -, ma vorrei sottolineare l’importanza del team, di tutti i tecnici e di tutti quelli che hanno consentito di farti esprimere al meglio perché si vince insieme. A te auguriamo di andare sempre più veloce, a noi auguriamo di andare in sicurezza e rispettare sempre le regole”. LEGGI TUTTO

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    Bautista come Bagnaia, campioni partendo senza radici

    TORINO – Nel 2006, quando Alvaro Bautista si laureava campione del mondo della 125, al quinto anno nel Motomondiale, Pecco Bagnaia piangeva davanti alla tv per il dramma sportivo del suo idolo Valentino Rossi, che perdeva il titolo (sarebbe stato il sesto consecutivo) della MotoGP scivolando a Valencia. Non sapeva chi fosse quel piccolo spagnolo, il torinese, ma decise che avrebbe inseguito con tutte le forze il suo sogno di diventare campione del mondo. Con la Ducati.
    Sedici anni dopo ci sono riusciti tutti e due, insieme. Con tredici anni di differenza, ma molti dettagli in comune, a partire dall’aver riscritto la storia della Casa di Borgo Panigale insieme contemporaneamente, a una settimana di distanza, dopo anni di astinenza. Quindici in MotoGP (il primo trionfo della Desmosedici targata Casey Stoner) e undici in Superbike (il titolo di Carlos Checa, anche lui spagnolo arrivato nelle “derifate” dopo una lunga carriera nel Motomondiale). Alvaro come Pecco arriva da un piccola cittadina. Talavera de la Reina, nel cuore della Spagna, a ovest di Toledo e Madrid. Famosa soprattutto per una furibonda battaglia del 1806 tra l’esercito ango-spagnolo e l’armata napoleonica, che sei anni prima aveva conquistato Chivasso dopo un lungo assedio.
    Bautista campione come Bagnaia. Davvero la Ducati della B. A quasi 38 anni (li compirà lunedì 21), da figliol prodigo dopo la grande rottura di tre anni fa, quando, alla prima stagione in Superbike dopo 187 nel Motomondiale (con 16 vittorie, 46 podi, due in MotoGP con la Honda Gresini, un altro sfiorato alla terz’ultima gara in Australia sostituendo nel team ufficiale Jorge Lorenzo infortunato) fece scalpore conquistando le prime 11 vittorie consecutive con la Panigale, ma poi (complici troppe cadute e una moto troppo ruvida) buttò il Mondiale. E andò alla Honda. Due anni negativi (due terzi posti).
    Quindi il ritorno in Rosso, fortemente voluto da Gigi Dall’Igna, nonostante abbia lo stesso manager (Simone Battistella) di Andrea Dovizioso, con il quale ci fu un’altra sanguinosa rottura. Dall’Igna, volato in Indonesia direttamente da Valencia dopo il trionfo di Bagnaia e i primi test in chiave 2023 della MotoGP, che ora esulta: «La stagione migliore di sempre della Ducati. Ho capito della prima gara che sarebbe stato l’anno del Mondiale, Alvaro è maturato e non commette più errori».
    Nell’unico weekend senza vittorie (come Bagnaia a Valencia, dove ha vinto il titolo con un 9° posto) in una stagione perfetta (14 successi e 29 podi su 33 gare, due cadute – una provocata da Rea – due quarti posti gli altri risultati), Bautista ha fatto quello che doveva: marcare Toprak Razgatlioglu, che nonostante una tripletta ha dovuto così abdicare subito dal triondo mondiale delle “derivate”. Sì, perché come Bagnaia (con Fabio Quartararo), Bautista ha battuto il campione del mondo in carica e fenomeno della Yamaha, che lo voleva subito in MotoGP, ma perdendo il team satellite e avando anchora un anno di contratto con Franco Morbidelli non aveva una sella adatta.
    Il mondo della due ruote insomma è rosso e la Ducati sempre più B&B. Anzi, 3B. Bagnaia, Bautista, Bastianini. E sta per arrivarne una quarta, Bezzecchi. Soprattutto è una Ducati che vince tutto. Ma proprio tutto. LEGGI TUTTO