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    Tiley (Australian Open): “Entro due settimane sapremo come si svolgeranno i tornei in Australia”

    Il 13 novemebre si avvicina. Sarà una data decisiva per sapere come il tennis ripartirà a gennaio, Australian Open incluso. Così ha dichiarato Craig Tiley, direttore dello Slam di Melbourne e vero factotum del tennis “down under”. In un’intervista rilasciata a The Herald, Tiley ha affermato: “Tutti i giocatori dovevano compilare un modulo di impegno […] LEGGI TUTTO

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    Tiley: “Ho fiducia che l’Australian Open si giocherà regolarmente. ATP Cup? Forse a Melbourne”

    Craig Tiley

    Intervistato dal giornale australiano Canberra Times, il direttore gli Austalian Open Craig Tiley si è detto fiducioso che il torneo 2021 si svolgerà regolarmente il prossimo gennaio, nonostante il paese sia ancora in un regime di frontiere chiuse e quarantena obbligatoria.
    Nell’intervista Tiley ha categoricamente escluso di organizzare il torneo a Melbourne se i giocatori fossero ancora costretti a due settimane di quarantena, ma sta lavorando alacremente con i governi statale e federale per ridurre le restrizioni ai confini, con l’approvazione speciale di una “bolla” per l’élite mondiale del tennis.
    “Se un giocatore deve mettersi in quarantena ed essere bloccato in hotel per due settimane prima del torneo, questo non si disputerà affatto. Non puoi chiedere ai giocatori di starsene in quarantena per due settimane chiusi in camera e quindi essere pronti per giocare un Grande Slam”. Per Tiley, se il sistema in voga attualmente resterà questo, i giocatori semplicemente non si presenteranno.

    “In questo momento la sfida che abbiamo è che i confini sono ancora chiusi, quindi abbiamo un piano sulla base del fatto che le frontiere saranno di nuovo aperte, o di condizioni speciali. Stiamo lavorando con tutti i governi statali, accettiamo completamente che chiunque provenga dall’estero debba sottoporsi a due settimane di quarantena. Quello che stiamo negoziando, o quello su cui stiamo cercando di avere un accordo, è che si possa creare e gestire un ambiente di quarantena dove possono allenarsi e andare tra l’hotel e i campi in quelle due settimane“.Il riferimento resta quello implementato a US Open, che alla fine ha consentito il regolare svolgimento del torneo. Tiley spera che l’Australian Open si svolgerà con il 25% di capacità di fan sugli spalti, e con tutti i giocatori autorizzati a disporre di un entourage di tre persone. Tiley spera anche che l’intero programma estivo resti confermato, inclusa la multi-city ATP Cup, ma ciò è subordinato alla riapertura dei confini statali.
    “Il tempo inizia a stringere, abbiamo bisogno di impegni da parte dei governi e degli ufficiali sanitari”, ha dichiarato. “Abbiamo bisogno di sapere nelle prossime due settimane, massimo un mese, che questo è ciò che può accadere: i confini si apriranno e potremo organizzare un evento multi-città. Se non possiamo organizzare un evento multi-città, dobbiamo riconsiderare tutto”.
    Se i confini non verrano riaperti, Tiley non ha escluso l’ATP Cup e potenzialmente i tornei di Brisbane, Adelaide e Hobart International possano disputarsi tutti a Melbourne, proprio come il Cincinnati Open è stato organizzato a Flushing Meadows prima degli US Open.
    “Tutte le possibilità restano sul tavolo. Noi ce la metteremo tutta, siamo aperti ad ogni possibilità realistica” conclude Tiley.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’australiano Paul Carroll annuncia il ritiro e diventa coach

    Foto Instagram Paul Carroll

    Di Redazione
    Dopo tanti anni di battaglie sui campi, il campione australiano Paul Carroll appende le ginocchiere al chiodo: l’ex opposto del Berlin Recycling Volleys, classe 1986, ha annunciato il suo ritiro dal volley giocato con un post su Instagram, ma contemporaneamente ha dato il via a una nuova carriera da allenatore negli USA con la squadra universitaria dei Pepperdine Waves, la stessa in cui aveva militato da studente. Il post d’addio parla anche di una nuova avventura da coach in Australia: ci sarà un ruolo per Carroll nello staff della nazionale maschile?

    “Sono felice – scrive l’opposto che è passato anche dall’Italia, a Forlì, nel lontano 2009-2010 – di aver giocato per così tanto tempo allo sport che amo. La mia mente e il mio cuore sono pronti a giocare per altri vent’anni, ma purtroppo il mio fisico ha dato ogni singolo salto che aveva! Sarò per sempre grato alla mia famiglia, ad amici, allenatori, compagni di squadra, tifosi, alla nazionale e alle squadre di club che mi hanno accompagnato nella mia carriera. Grazie pallavolo, mi hai dato l’opportunità di fare esperienza di culture differenti e creare amicizie che dureranno per tutta la vita. Sarà un onore allenare Pepperdine e l’Australia. Sono pronto per le sfide che arriveranno!“.
    (fonte: Instagram Paul Carroll) LEGGI TUTTO

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    L’Australia femminile è imbattibile. Anche per gli uomini

    Foto Facebook Volleyball Australia

    Di Redazione
    Casi analoghi ce ne sono stati di tanto in tanto, anche perché in Australia – vista la mancanza di sparring partner – non è così inusuale assistere a una partita tra la nazionale femminile e una squadra del sesso opposto. Ma ora non si tratta più di una semplice eccezione: le “Volleyroos” (così vengono chiamate le ragazze della rappresentativa australiana), che partecipano regolarmente al campionato maschile, sono diventate quasi invincibili per i colleghi uomini, e su 5 partite disputate nell’edizione primaverile della Men’s Open League ne hanno vinte ben 4.
    Un evento senza precedenti, che ha fatto finire il team femminile dell’Australia sul Canberra Times: “Negli ultimi anni abbiamo spesso giocato contro squadre di club maschili – ha spiegato il coach Marty Collins – e siamo passati da netti ko a una sconfitta di misura, finché li abbiamo battuti per la prima volta a dicembre 2019, alla vigilia delle qualificazioni olimpiche. È stato fantastico vedere una simile crescita in un paio di stagioni“.
    La decisione di partecipare al campionato maschile, che riunisce 10 tra le migliori squadre del paese, è arrivata all’indomani della creazione (nel 2017) del Centre of Excellence per la crescita della pallavolo femminile. Le Olimpiadi di Tokyo sono rimaste un miraggio per l’Australia, ma la giocatrice Mikaela Stevens esprime “una certa soddisfazione per aver raggiunto per la prima volta le qualificazioni. Sono una delle più giovani della squadra e ho davanti ancora un altro ciclo olimpico. Il nostro obiettivo è far crescere il volley australiano e questa è stata una pietra miliare per la nostra nazionale: esserne parte è bastato a realizzare il mio sogno olimpico, per ora“.
    (fonte: Canberra Times) LEGGI TUTTO

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    Australian Open 2021, il problema dei voli potrebbe mettere a rischio il torneo

    Qantas airlines

    Mentre il tennis Pro si sta finalmente avvicinando alla ripartenza in Europa, dall’Australia arriva una notizia che potrebbe mettere a rischio lo svolgimento del primo Slam 2021.
    La compagnia nazionale australiana Qantas ha appena annunciato la cancellazione dei voli da e per l’Australia fino a tutto il mese di marzo 2021. Il portavoce della compagnia ha confermato al quotidiano Daily Mail Australia che “sono stati rimossi dal nostro sistema di booking tutti i voli internazionali, inclusi quelli per la vicina Nuova Zelanda, fino a nuova comunicazione, per colpa della pandemia”.  I voli per USA, Asia e Europa sono assicurati – con numeri molto ridotti –  da altri vettori, come Emirates, British Airways e Cathay Pacific, ma anche queste compagnie stanno valutando il da farsi dopo la mossa della compagnia australiana e visto l’esiguo numero di biglietti venduti.

    La decisione di Qantas viene a seguto del licenziamento di 6000 dipendenti (il 20% della propria forza lavoro), con il CEO Alan Joyce che prevede un ritorno alla normale operatività non prima di luglio 2021. “Non abbiamo mai sperimentato qualcosa di simile in passato” dichiara Joyce, “tutte le grandi compagnie aeree sono in crisi, è il peggior momento della nostra storia, non sarà affatto facile gestire i prossimi mesi. Secondo IATA ci vorranno tre anni per ritornare all’operatività del 2019 a livello globale”.
    Il ministro del commercio australiano Simon Birmingham ha confermato che i confini nazionali resteranno chiusi per almeno altri 4 mesi. Il governo difficilmente riaprirà i confini ai viaggiatori prima dell’inizio del nuovo anno, consentendo l’ingresso soltanto agli australiani di ritorno dall’estero, studenti e categorie speciali di lavoratori, “continueremo con la politica della quarantena di 14 giorni che ha funzionato molto bene relativamente al rientro in sicurezza dei nostri connazionali dall’estero”.
    Questo scenario tutt’altro che positivo per i viaggi potrebbe avere ripercussioni decisive per il tennis internazionale. La stagione 2021 dovrebbe ripartire come di consueto “down under”, ma senza il supporto di Qantas e degli altri grandi vettori, raggiungere il continente australiano potrebbe diventare molto complicato, o quasi impossibile.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Verso le Davis Cup Finals, Gruppo C: l’Australia di De Minaur e Kyrgios vuole stupire a Madrid

    L’Australia si è qualificata per le Davis Cup Finals di Madrid (in programma dal 18 novembre) grazie alla netta vittoria sulla Bosnia nei Play-Off disputati nello scorso febbraio. Inserita nel Gruppo D, nella settimana in terra spagnola se la vedrà con Belgio (lunedì 18 a partire dalle 16) e Colombia (martedì 19 a partire dalle […] LEGGI TUTTO