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    Sinner traccia gli obiettivi: “Ho lavorato bene dopo US Open. Non mi interessano paragoni col passato, la sfida è con me stesso”

    Jannik Sinner, n.4 del ranking ATP (foto Getty Images)

    Jannik Sinner è appena arrivato a Shanghai con un volo interno alla Cina, attorniato anche dagli appassionati locali che l’hanno riconosciuto e fermato per molte foto condivise sui social. Il nuovo n.4 al mondo piace, diverte, è un personaggio assolutamente positivo che appassiona in tutto il mondo. La stampa internazionale ha celebrato ieri e oggi la grande vittoria al 500 di Pechino, “apre nuovi orizzonti all’italiano e nel 2024 per lui il limite è solo il cielo” scrive il bravo collega statunitense Chris Oddo.
    Intervistato dal Corriere della Sera, Jannik ha parlato della sua bella vittoria restando assolutamente con i piedi per terra, ed evitando – con classe – di tornare sulle sterili polemiche del post Davis. Un periodo che Sinner ha speso in silenzio, a lavorare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, non solo per il grandissimo risultato ottenuto battendo uno dopo l’altro il n.2 e 3 del mondo – Alcaraz e Medvedev – ma soprattutto per il suo tennis ancor più aggressivo, incisivo e spettacolare. Riportiamo alcuni passaggi dell’intervista, i più salienti.
    “Del successo di Pechino vado fiero del modo in cui sono stato in campo. I primi due giorni in Cina non mi sentivo bene per niente, poi i problemi con Evans, un po’ meglio con Nishioka, il vomito con Dimitrov. Ho saputo superare le difficoltà, con Alcaraz e Medvedev stavo finalmente bene. Ho imparato dagli errori e mi sono piaciuto” racconta Jannik. “Errori? Quelli commessi all’Open Usa e prima, quando ho vinto il Master 1000 di Toronto e subito dopo sono uscito al primo turno a Cincinnati. Per me è importante non ripeterli. A Shanghai cercherò di vincere almeno un match…”.
    “Le Finals sono l’obiettivo della stagione, ci siamo quasi. Con il lavoro di quest’anno siamo già avanti, poi ci sarà l’investimento sul 2024. Ci vuole equilibrio, nel tennis. La settimana positiva di Pechino può aprirmi altre porte”.
    Capitolo polemiche Davis, Sinner risponde così: “Non so se ho voglia di parlare di questo però sì, sono contento di come mi sono allenato dopo l’Open Usa. Non è che in due settimane ti inventi niente, eh, voi il lavoro non lo vedete ma c’è: giornate lunghissime, tra campo e palestra, io mi sento bene solo se alla fine sono stanco morto, perché vuol dire che mi sono allenato nel modo giusto. Vincere un torneo non cambia la vita ma convalida la bontà di quello che fai. Ho provato cose nuove e servito una percentuale più alta, ma non basta. E non significa che servirò sempre così. La scelta di non andare in Davis alla fine serviva a quello, la programmazione si fa in base agli obiettivi. La differenza che avverto ancora è fisica: i miei movimenti in campo possono migliorare, volée, servizio, tutto può crescere. Non sono arrivato al picco, proprio no“.
    N.4 del ranking, uguagliato Panatta: “La storia la conosco, però andare oltre i risultati degli altri non mi dice niente. Non mi interessano i paragoni con il passato, cioè: voglio diventare forte io, Jannik Sinner, la sfida è con me stesso e la storia la costruisco per me, per nessun altro. Mi interessa condividere questi momenti con le persone che credono in me, i miei parenti e il mio staff. Solo questo conta. Poi vedremo quanto oltre i miei limiti riuscirò a spingermi”.
    Molto interessante la risposta seguente, sul miglioramento continuo e la conoscenza di se stesso, obiettivo superiore anche al battere Djokovic: “Sono impegnato a conoscere il mio cervello, ma serve tempo. Mi interessa capire il 100% di come funziona il mio, soprattutto nelle difficoltà, quando sono stanco o nervoso. Le settimane dopo New York le ho investite anche sulla mia testa e a Pechino spero si sia notato. A Montecarlo lavoro con Formula Medicine: è un modo diverso di allenare la mente. Proverò a riprodurre il modello a Shanghai, che sarà un test importante, sperando che Pechino non sia stato solo un caso!
    Risposte lucide, coerenti e di alto profilo, che raccontano alla perfezione come Sinner sia una persona di livello, consapevole delle sue forze e debolezze, pronto a dare tutto in campo e palestra per raggiungere grandi obiettivi. Non superare altri, ma superare se stesso.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Grinta Arnaldi! Rimonta un set e un break a Popyrin, al secondo turno c’è Struff

    Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

    Sembrava spacciato Matteo Arnaldi all’esordio nel Masters 1000 di Shanghai, sotto un set e un break contro un Alexei Popyrin praticamente perfetto al servizio e in comando del gioco, davvero offensivo ed efficace sotto rete. Mai sottovalutare la grinta, tenacia, voglia di vincere e qualità di Matteo che trova un’immediata reazione sotto 2-3, avanza la posizione in campo e mette in crisi gli attacchi dell’australiano. Rimonta e sorpasso, con un terzo set condotto dal ligure e chiuso con il brivido (ha perso uno dei due break servendo per il match), ma anche lucidità e tocco con due smorzate fantastiche nel decimo e decisivo game. Chiude 4-6 6-3 6-4 Arnaldi in 2 ore e 14 minuti, una vittoria splendida per come è maturata e che gli vale un secondo turno all’importante torneo cinese, dove trova Jan-Lennard Struff. Sarà una partita non facile contro il servizio super e la potenza del tedesco, ma le qualità difensive e la reattività del sanremese sono un fattore notevolissimo contro ogni avversario, come la sua incredibile pugnacità che gli consente di reagire anche nei momenti più difficili e trovare un modo per restare aggrappato all’incontro e magari, come oggi, ribaltarlo a suo favore.
    La partita odierna a Shanghai s’era messa davvero male. L’australiano è sceso in campo con un piano tattico ben preciso: attacco, a tutta, per scambiare il meno possibile. Sicuramente temeva la diagonale di rovescio contro Matteo, viste le ottime doti d’incontro dell’azzurro e la sua abilità nel cambiare all’improvviso dal cross al lungo linea. Popyrin è scattato forte, grandi servizi, diritto potente da una posizione molto vicina alla riga, tante discese a rete chiuse con buon tocco grazie ad approcci davvero profondi. Arnaldi ha sofferto, per tutta la prima fase del match non riusciva ad entrare in risposta, concedendo campo al rivale, e al servizio nel primo set ha tenuto una percentuale pessima, sul 40%. Troppo facile per Alexei rispondere e attaccare.
    Il canovaccio del match si ripropone anche nel secondo set, con Arnaldi fin troppo “timido” e calmo, poche reazioni veementi delle sue, nessun big point in difesa, mancavano i colpi ma anche la presenza in campo. La partita sembrava compromessa con il break subito nel quinto game per colpa di un errore in spinta e soprattutto due doppi falli (uno sulla palla break). La regia già preparava i titoli di coda, ma non aveva fatto i conti con la grinta di “Arna” che, spalle al muro, ha lasciato correre il braccio in risposta, e poi il rovescio. Matteo si è preso un immediato contro break che ha sorpreso e innervosito Popyrin. Si è pure messo a discutere col suo angolo per frustrazione, tutto miele dolcissimo per l’azzurro che ha ritrovato all’istante una posizione in campo più aggressiva, una risposta più pungente e quegli angoli in scambio che hanno finalmente aperto il campo e costretto il rivale a correre. E quando Popyrin non può spingere dal centro, per lui la musica cambia. Arnaldi ha capitalizzato il momento con un filotto super, ha chiuso il secondo set ed è scappato via sicuro nel terzo. 5-1, pareva fatta, ma ecco il “brivido”: cede il turno di battuta servendo per chiudere, con Popyrin di nuovo incisivo col diritto e sicuro a rete. Serve di nuovo sul 5-3, sbaglia il primo punto. Tensione alle stelle… qua ecco il capolavoro, ritrova il suo rovescio pungente e s’inventa due smorzate eccezionali, l’asso che chiude il match. Bravo!
    Vincere così è fantastico, ti fornisce enorme fiducia nei tuoi mezzi, la conferma di una capacità di reazione che è qualità importantissima al salire del livello, quando puoi trovare molti rivali che hanno colpi per metterti sotto. Arnaldi chiude con 29 vincenti e 10 errori oltre a numeri in crescendo al servizio. Ma quel che nessun numero può raccontare è la testa di Matteo. Questo è stato il suo vero winner oggi.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Arnaldi debutta nel 1000 di Shanghai al servizio. Partenza super aggressiva, spara un diritto cross vincente fulminante, Popyrin è immobile. Buon game, a 15 Matteo muove lo score. L’australiano ha un ingresso nel match più complicato, ma nel terzo game approfitta di tre errori di diritto di Arnaldi e si ritrova 15-40, con due palle break, senza aver fatto praticamente niente. È bravo Alexei a trovare una gran risposta sul 30-40, Arnaldi non riesce a contenere uscendo dal secondo servizio. Un BREAK che manda avanti Popyrin 2-1 e servizio. Immediata reazione del sanremese, colpi rapidi e una schermaglia vinta sotto rete, 15-40. Se le gioca bene l’aussie, soprattutto la seconda con un tocco di volo non semplice. Consolida il vantaggio Popyrin, davvero aggressivo (ben 7 discese a rete in cinque game). Il servizio e la potenza del diritto sostengono il tennis dell’australiano, davvero preciso nel cercare e sfruttare il contro piede. 4-2 Popyrin. Matteo trova il primo Ace del match, ma finora è al 40% di prime in campo, davvero troppo poche. Resta in scia all’australiano, ma il problema è trovare un gran game in risposta per riaprire il set. Alexei regala un diritto di poco largo, che gli costa il 15-30. Una macchina al servizio Popyrin, arriva il primo Ace del match ma soprattutto grande precisione con il servizio, non è facile per “Arna” incidere in risposta. Quando riesce a girarsi sul diritto da sinistra Popyrin trova potenza e angolo, “sfonda” la resistenza dell’azzurro. Serve per il set Popyrin sul 5-4. Lotta e rimette tutto quel che può Arnaldi, ma Alexei è davvero aggressivo, serve bene e vola 40-0 con un altra prima esterna imprendibile. Altra prima al centro, Set Popyrin, 6-4. Arnaldi ha pagato a caro prezzi gli errori nel terzo game, e una percentuale di prime troppo basse. Al salire del livello, sulla seconda tutti entrano forte.
    Secondo set, Arnaldi inizia di nuovo al servizio. Da 15-30 tira su un gran game Matteo, servizio esterno che pizzica la riga e poi copre tutto il campo per infilare a rete il rivale. Ai vantaggi tiene il game di servizio, 1-0. Popyrin continua la sua gran giornata al servizio, oltre il 60% di prime in campo vincendo più dell’80% dei punti. Non perde campo, è pronto ad avanzare a prendersi il punto. Arnaldi ha alzato la percentuale di prime e questo gli consente di comandare maggiormente gli scambi. Ma il problema per l’azzurro è incidere in risposta, finora ha vinto solo 5 punti contro la prima palla e sette sulla seconda, troppi pochi. 2 pari. Nel quinto game Popyrin vince sotto rete uno scambio di “pittino” chiuso con un tocco fantastico. Fa il pugno, 15-30, aveva iniziato con un doppio fallo Arnaldi. Una palla deviata dal nastro manda fuori tempo Matteo, non riesce a ritrovare il tempo sulla palla. Errore che lo condanna da due palle break sul 15-40. Sfonda col diritto sulla prima chance, si incita. Non entra la prima da sinistra… doppio fallo, in rete, figlio di un lancio di palla troppo basso. BREAK Popyrin, avanti 3-2 e servizio. Un altro brutto game, con due doppi falli, condanna il ligure, davvero male al servizio e incapace di entrare in campo e scardinare il tennis dell’australiano. Cerca una reazione Matteo, si affida alla palla corta per spezzare il ritmo del rivale, lo schema stavolta funziona. 15-30. Impressionante la solidità dell’australiano, costruisce con pazienza, avanza col diritto e chiude sotto rete. Ma un doppio fallo concede ad Arnaldi la chance per rientrare nel match, 30-40. Niente, servizio esterno e botta col diritto lungo linea, bravo Alexei. È il miglior momento nel match dell’azzurro, riesce a rispondere, regge e trova il contrattacco, c’è lotta. Con un gran passante di rovescio Matteo si procura un’altra palla break. 211 km/h sulla riga, perfetto Popyrin. La grinta di Arnaldi è finalmente premiata: strappa la 3a PB con un solido passante, se la prende grazie ad un bello scambio di ritmo, condotto col diritto, fino all’errore di rovescio dell’australiano. Contro Break, 3 pari e poi 4-3, molto più vicino alla riga di fondo e più incisivo l’azzurro. Il miglior momento di Arnaldi coincide con un passaggio a vuoto di Popyrin: regala sotto rete, non fa la differenza con il servizio e con un diritto lungo – troppa fretta – l’aussie si ritrova sotto 15-40. Trova un bel passante lungo linea Matteo, BREAK Arnaldi! Secondo break consecutivo, da 2-3 si ritrova 5-3 a servire per il secondo set (parziale di 13 punti a 4). Non sfrutta due set point Matteo sul 40-15 (bravo Alexei, molto aggressivo). Con una prima al centro ne guadagna un terzo, lo spreca malamente… la volée del rivale era giovanilissima, il passante muore a mezza rete (forse ha cambiato idea). Con uno smash sulla riga Matteo trova il quarto Set Point. È quello buono, vince uno duro scambio, 6-3 Arnaldi. Davvero una bella reazione, sotto di un break con 4 game di fila. Arriva il medico per l’australiano, ma non sembra niente di grave.
    Terzo set, Popyrin inizia con un solido game di battuta, interrompe l’emorragia (1-0). Arnaldi è salito al servizio, comanda di più e accelera aprendo l’angolo. Ottimo il rovescio che gli vale l’1 pari. Nel terzo game Matteo trova due ottime risposte ma soprattutto un passante micidiale, che punisce un attacco un po’ corto dell’australiano. 15-40. Chiude un game capolavoro con un altro passante di rovescio in corsa, BREAK Arnaldi, bravissimo a sprintare a tutta e trovare controllo totalmente fuori equilibrio, nei recuperi e nei due passanti. 2-1 e servizio può fare corsa di testa. Solido ora Matteo, con un buon game consolida il vantaggio, 3-1. Popyrin ha perso focus, si lagna col suo angolo, il vantaggio non sfruttato nel secondo pesa come un macigno. Invece è sciolto il braccio del sanremese, che con un due sbracciate splendide col diritto si prende due punti top, gli angolo il 15-40, che palle break che profumano di vittoria vista la tendenza dell’incontro. Male l’australiano, va in totale rotazione col diritto e la palla gli scappa in corridoio. Bravissimo “Arna”, ma crollo verticale di Popyrin, davvero falloso e poco intenso in questo terzo set. 4-1 Arnaldi, in controllo del match. Il set scorre via rapido, l’azzurro serve per chiudere sul 5-2. Due brutti errori, ma si riscatta con un bel forcing e poi un passante lungo linea preciso. Fuori tutta Popyrin corre a rete, ben tre volée per chiudere il punto che gli vale una palla break, la prima concessa da Arnaldi nel set. Esagera col rovescio cross dopo aver comandato Matteo, BREAK Popyrin, serve sul 3-5. L’australiano ha ripreso la condotta super offensiva del primo set, attacca immediatamente e sulla rete non è facile passarlo. Con un Ace sale 4-5, tre game di fila dall’1-5. Arnaldi serve per la seconda volta per chiudere. Tensione massima, perde il primo punto… Paura? Tutt’altro, rilancia. Comanda col rovescio, poi trova una smorzata clamorosa col diritto, difficilissima, anche Alexei applaude. Strappa di forza 2 Match Point sul 40-15. Rischia il serve and volley, la volée corta, comodo il lob. Ancora la smorzata lo premia, Popyrin arriva pesante. Game Set Match Arnaldi! Vittoria molto importante, sembrava ormai sconfitto, ma il cuore e la grinta di Arnaldi ha prevalso. Si regala un difficile secondo turno contro Struff, sarà un match complicato contro la potenza del tedesco.

    Alexei Popyrin vs Matteo Arnaldi ATP Shanghai Alexei Popyrin634 Matteo Arnaldi466 Vincitore: Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6A. Popyrin 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-5 → 4-5M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-402-5 → 3-5A. Popyrin 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-5 → 2-5M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-151-4 → 1-5A. Popyrin 0-15 15-15 15-30 15-401-3 → 1-4M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3A. Popyrin 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1A. Popyrin 15-0 30-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-5 → 3-6A. Popyrin 0-15 15-15 15-30 15-403-4 → 3-5M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 3-4A. Popyrin 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-2 → 3-3M. Arnaldi 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-40 df2-2 → 3-2A. Popyrin 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 2-2M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2A. Popyrin 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Popyrin 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace5-3 → 5-4A. Popyrin 0-15 15-15 15-30 30-30 40-40 A-404-3 → 5-3M. Arnaldi 15-0 30-0 ace 40-04-2 → 4-3A. Popyrin 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 3-2A. Popyrin 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1A. Popyrin 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1

    Tennis Statistics: Popyrin vs Arnaldi

    Popyrin vs Arnaldi

    Statistic
    Popyrin
    Arnaldi

    ACES
    6
    2

    DOUBLE FAULTS
    1
    2

    FIRST SERVE
    55/85 (65%)
    45/89 (51%)

    1ST SERVE POINTS WON
    37/55 (67%)
    34/45 (76%)

    2ND SERVE POINTS WON
    14/30 (47%)
    23/44 (52%)

    BREAK POINTS SAVED
    4/8 (50%)
    2/5 (40%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    14
    15

    RETURN RATING
    152
    165

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    11/45 (24%)
    18/55 (33%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    21/44 (48%)
    16/30 (53%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    3/5 (60%)
    4/8 (50%)

    RETURN GAMES PLAYED
    15
    14

    NET POINTS WON
    27/39 (69%)
    12/18 (67%)

    WINNERS
    29
    34

    UNFORCED ERRORS
    10
    16

    SERVICE POINTS WON
    51/85 (60%)
    57/89 (64%)

    RETURN POINTS WON
    32/89 (36%)
    34/85 (40%)

    TOTAL POINTS WON
    83/174 (48%)
    91/174 (52%)

    MAX SPEED
    218 km/h135 mph
    203 km/h126 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    196 km/h121 mph
    183 km/h113 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    146 km/h90 mph
    158 km/h98 mph LEGGI TUTTO

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    Stefano Napolitano, l’Opportunità Mancata al Masters 1000 di Shanghai

    Stefano Napolitano nella foto

    L’atteso torneo Masters 1000 di Shanghai è divenuto terreno di sfide appassionanti e di opportunità cruciali per i tennisti che cercano di fare il salto di qualitù nel ranking. Una di queste è stata la mancata chance per Stefano Napolitano, il quale, nonostante le aspettative e un avversario teoricamente alla sua portata, non è riuscito a conquistare la sua prima vittoria in un torneo di questa categoria.
    Napolitano, attualmente numero 252 del ranking ATP, affrontava Beibit Zhukayev, numero 302 del mondo, in una sfida che sulla carta sembrava propizia per il tennista italiano. Entrambi i giocatori, giunti al torneo attraverso le qualificazioni e senza precedenti incontri diretti, avevano l’opportunità di guadagnare terreno importante nel torneo, sfidando successivamente il russo Karen Khachanov, numero 14 del ranking e 13 del seeding, che ha segnato una vittoria la settimana precedente a Zhuhai.
    La tensione era palpabile sin dalle prime battute di gioco. Napolitano, conscio della opportunità di assaporare una vittoria in un Masters 1000 affrontando un avversario non tra i top 300, ha mostrato un’ansia da prestazione che ha finito per minare il suo gioco. La strategia del biellese era chiara: cercare di imporre il proprio ritmo e potenza nei primi scambi, cercando di destabilizzare il giovane avversario.Dall’altro lato della rete, il 22enne kazako Zhukayev, con una leggerezza e velocità di spostamento notevole, ha optato per una tattica di resistenza e controffensiva, prendendo di mira il rovescio di Napolitano con una certa regolarità, cercando di prolungare gli scambi e mettere sotto pressione il tennista italiano.
    Nonostante la sfida sia rimasta in un delicato equilibrio, Napolitano è sembrato sempre in affanno, inseguiva nel punteggio e sotto la minaccia costante del gioco del kazako.Nel primo set Stefano dopo aver annullato complessivamente otto palle break sul 5 a 6 ed al nono tentativo il kazako piazzava il break conquistando il primo parziale per 7 a 5.Il momento decisivo nel secondo set è arrivato quando il biellese, sotto 4-5 e al servizio per restare in partita, si è trovato di fronte un match point avversario, scaturito da un brillante rovescio lungolinea del giocatore kazako. Sebbene Zhukayev abbia concesso un respiro con un errore di diritto, permettendo a Napolitano di prolungare il duello, la vittoria è sfuggita al tennista italiano poco dopo perdendo la battuta nel dodicesimo gioco a 30.
    Per Stefano Napolitano, l’epilogo a Shanghai sarà inevitabilmente un misto di riflessione e rimpianto. L’occasione mancata risuonerà come un monito, ma anche come un ulteriore stimolo a lavorare sugli aspetti mentali del gioco, fondamentali in incontri con tali posta in palio.
    ATP Shanghai Beibit Zhukayev77 Stefano Napolitano55 Vincitore: Zhukayev ServizioSvolgimentoSet 2S. Napolitano 0-15 0-30 0-40 15-40 30-406-5 → 7-5B. Zhukayev 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5S. Napolitano 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-4 → 5-5B. Zhukayev15-40 15-0 15-15 ace 30-15 40-154-4 → 5-4S. Napolitano 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace4-3 → 4-4B. Zhukayev 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3S. Napolitano 15-0 ace 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3B. Zhukayev 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 3-2S. Napolitano 0-15 15-15 ace 30-15 40-152-1 → 2-2B. Zhukayev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1S. Napolitano 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1B. Zhukayev 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Napolitano 0-15 0-30 df 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A6-5 → 7-5B. Zhukayev 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5S. Napolitano 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace5-4 → 5-5B. Zhukayev 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace4-4 → 5-4S. Napolitano 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4B. Zhukayev 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3S. Napolitano 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3B. Zhukayev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2S. Napolitano 0-15 df 0-30 df 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2B. Zhukayev 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-1 → 2-1S. Napolitano30-40 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1B. Zhukayev 15-0 ace 30-150-0 → 1-0
    Tennis Statistics: Zhukayev vs Napolitano

    Zhukayev vs Napolitano

    Statistic
    Zhukayev
    Napolitano

    ACES
    6
    9

    DOUBLE FAULTS
    2
    4

    FIRST SERVE
    44/67 (66%)
    58/89 (65%)

    1ST SERVE POINTS WON
    36/44 (82%)
    39/58 (67%)

    2ND SERVE POINTS WON
    15/23 (65%)
    17/31 (55%)

    BREAK POINTS SAVED
    3/3 (100%)
    10/12 (83%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    12
    12

    RETURN RATING
    111
    53

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    19/58 (33%)
    8/44 (18%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    14/31 (45%)
    8/23 (35%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    2/12 (17%)
    0/3 (0%)

    RETURN GAMES PLAYED
    12
    12

    NET POINTS WON
    12/16 (75%)
    6/16 (38%)

    WINNERS
    29
    18

    UNFORCED ERRORS
    15
    11

    SERVICE POINTS WON
    51/67 (76%)
    56/89 (63%)

    RETURN POINTS WON
    33/89 (37%)
    16/67 (24%)

    TOTAL POINTS WON
    84/156 (54%)
    72/156 (46%)

    MAX SPEED
    232 km/h144 mph
    203 km/h126 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    207 km/h128 mph
    193 km/h119 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    168 km/h104 mph
    149 km/h92 mph

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Tokyo, ATP 250 Antwerp e Stoccolma: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni

    Scritto da Marco M.Spaice non vedere nessun italiano a Tokio, ma forse era logico con due tornei in Europa tornare a fusi orari più compatibili in vista di Vienna e Parigi.Anversa potrebbe essere il torneo della definitiva consacrazione di Arnaldi, a meno che non vada molto avanti a Shanghai, cosa che mi auguro.Non leggo Musetti, forse se dovesse uscire precocemente dal Mille cinese chiederà una WC in uno dei due tornei europei o a Tokio.Bello vedere Zeppieri e Nardi nelle qualifiche di Anversa, qualche chanche forse ce l’hanno.
    Giocare a Tokio significa di fatto rinunciare a Vienna e Basilea, avendo quindi a disposizione solo Bercy , ai fini della classifica per accedere alle Finals: Metz e Tel Aviv, che si svolgono la settimana successiva non lo sono. Quindi trovo sensato non partecipare a Tokio, soprattutto dopo questo trittico cinese. Musetti poi è a Vienna, quindi un altro 500 prestigioso, con partecipazione non al livello di Pechino (che giova ricordarlo a molti roditori, aveva un tabellone migliore di molti Masters) ma comunque prestigiosa, con 5 top 10 iscritti. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Sinner stellare! Infrange il tabù Medvedev con un tennis mai così aggressivo. È il terzo torneo del 2023

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Nemmeno nei sogni si gioca così bene. E quando si gioca un tennis di questo livello, stellare, puoi solo vincere, anche contro la tua “bestia nera”, quella che sempre ti ha fatto vedere i “sorci verdi”. Jannik Sinner vola sul centrale dell’ATP 500 di Pechino, incanta con un tennis mai visto per aggressività, velocità, attacchi e volée, una macchina infernale stavolta non di pura pressione ma a tutto campo, con una serie di discese a rete vincenti inusuali, belle ed efficaci. Era necessario dare tutto, sorprendere e immaginare un tennis nuovo e diverso per battere Daniil Medvedev dopo 6 sconfitte in altrettanti match. Jannik ce l’ha fatta, col suo immenso talento ha trasformato un sogno in realtà battendo il n.3 del mondo per la prima volta nella finale del China Open, due tiebreak perfetti per il 7-6(2) 7-6(2) che gli regala il terzo titolo in stagione e nono complessivo. Jannik ha semplicemente giocato la miglior partita in carriera, superiore anche alle vittorie contro Alcaraz perché oggi è stato ancor più incisivo e offensivo, ha superato se stesso proprio contro il rivale che più di ogni altro rappresentava uno scoglio durissimo. Stavolta Sinner è stato più forte, anche di un ottimo Medvedev. Un dato su tutti: il russo nel primo set ha servito in campo l’87% di prime, non gli è bastato a vincere il parziale, questo spiega che razza di prestazione ha prodotto l’azzurro.
    Sinner ha giocato da campione non solo il primo set, ma ogni punto del match. Ha tenuto al massimo l’intensità fisica e il focus mentale, mai un momento di pausa, mai una sbavatura. Ha chiuso l’incontro con zero doppi falli, il 68% di prime palle in campo, dato per lui straordinario e che ha dato il via ad una prestazione mostruosa con i colpi da fondo campo. 82% di punti vinti con la prima, 71% con la seconda, contro Daniil Medvedev, uno dei migliori ribattitori e difensori del tour. Ha concesso una sola palla break – altro dato spaziale – e vinto 23 punti a rete su 33 discese. Quest’ultimo numero è la conferma empirica di una partita giocata alla perfezione sul piano tattico, tanto ardita da realizzare quanto straordinaria per efficacia.
    Nelle sole sconfitte patite contro il russo in precedenza, Jannik aveva sempre accusato un calo al servizio, subito i break appena forzava troppo per uscire della quella viscida “ragnatela” imposta dal rivale con palle profonde e senza peso, fortissimo sulla diagonale di rovescio vero muro in difesa, pronto a strappare all’improvviso e poi diventare una macchina al servizio, imprendibile. Per uscire questo scenario perdente, Sinner si è trasformato in un giocatore diverso, molto più di un formidabile colpitore in progressione. Ha servito come mai prima, ha risposto con una continuità clamorosa, mettendo così grande pressione a Daniil e forzandone sui errori. Ma per capitalizzare due colpi d’inizio gioco così solidi e aggressivi era necessario andare oltre l’ostacolo anche nello scambio e soprattutto… non scambiare! Jannik è stato straordinario per come ha giocato “a-la-Alcaraz”, se mi passate il paragone. Zero tempo d’attesa, o minimi, per l’affondo. Mai una palla tattica, nessun attendismo e via dentro a tutta, dritto per dritto per allontanarlo ancor più dalla riga di fondo e poi dentro con un affondo vincente lungo linea, un cross stretto fantastico di rovescio, o soprattutto una discesa a rete. È un rischio totale contro uno che ha nel gancio-passante stretto e nel lob il suo marchio di fabbrica, ma… era necessario giocare all’arma bianca, super-aggressivo, perché altrimenti l’alternativa era annegare nella palude del russo.
    Sinner c’ha provato, dalla prima all’ultima palla, con una velocità di piedi eccezionale per anticipare e spingere a tutta. Da far vedere alle scuole tennis l’armonia dell’approccio alla palla, equilibrio e potenza, per colpi precisi e ficcanti, pochissimi gli errori rapportati al rischi e velocità d’esecuzione. Una sinfonia tennistica meravigliosa, con tempi d’attacco finalmente ottimi e chiusure di volo tecnicamente molto buone. E negli errori è venuta la vittoria di Jannik: come quando cadi da cavallo, si rimonta subito e si riparte. Al galoppo. Ha sbagliato qualche volée; ha fallito malamente alcuni smash, ma niente panico. Calma dei forti, la tattica è quella giusta, tanto che al punto successivo si riprova e si fa il punto. “In your face” dicono nel basket USA, sono qua, prova a passarmi di nuovo, se ci riesci. Una durezza mentale mai vista prima in Sinner, che spiega la potenza devastante della sua prestazione, applicazione massima di una tattica perfetta, eseguita da Campione.
    Sinner ha messo tonnellate di pressione a Daniil, provocando errori in fasi chiave. Ha giocato alla perfezione ogni punto importante. E se mai c’era uno che poteva vincere anche prima dei due tiebreak, era certamente Jannik. Sono tanti gli altri aspetti da sottolineare. Senza dilungarci oltremodo, come ha retto sulla diagonale di rovescio, prontissimo ad entrare poi col diritto; il rischiare poche volte la smorzata, una vera sorpresa. Clamorosa la resa del Serve and Volley da destra, con un servizio angolato e vivace, carico di effetto che gli ha dato il tempo di arrivare con l’ombelico sul nastro e chiudere nel campo aperto. Nemmeno un super ribattitore come Medvedev ha trovato la contromossa. Sinner ha giocato la partita perfetta, regalando anche uno spettacolo tennistico sublime. Da uno “buono solo a tirar forte” ha dimostrato mano, visione offensiva, tempi di gioco e d’attacco ottimali. Da uno che non “regge” ha dimostrato di aver energia da vendere e tenuta fenomenale. Da uno criticato perché serve poco e male, ha avuto numeri al servizio da grande battitore, e la differenza in campo s’è vista. Serviva la partita perfetta, l’ha giocata nella giornata giusta. Applausi.
    Un’apoteosi di bellezza che gli ha regalato la vittoria più bella e gustosa rivincita dopo le due finali perse contro Medvedev quest’anno a Rotterdam e Miami. Una vittoria assai più “pesante” del 1000 canadese dello scorso agosto perché venuta battendo uno dopo l’altro Alcaraz e Medvedev, il n.2 e 3 del mondo. Sinner è il nuovo n.4 del mondo, oggi ha giocato da vero Campione. Abbiamo un tennista eccezionale, che mai ci ha sorpreso e divertito così tanto. Grazie Jannik, te la sei meritata tutta.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale del China Open 2023 scatta con Sinner alla battuta. Super aggressivo Jannik, ottime prime, diritto fulminante subito dopo il servizio, anche un perfetto serve and volley  a punire la posizione arretrata in risposta del russo. Grandi rischi, seguono due errori, ma la tattica è corretta: deve spingere tutto e subito, se entra nel palleggio può solo affogare nella “palude” del moscovita. 1-0 Sinner. Anche in risposta l’azzurro è “fuori tutta”, risposte alla massima velocità cercando di spaccare lo scambio, accelerazione senza indugiare. Medvedev resta impassibile, trova il primo Ace del match e impatta 1 pari. Mai visto un Sinner così offensivo, zero tempi d’attesa, nessuna costruzione. Un Jannik “a la Alcaraz”, per spostare il suo gioco sullo stile che meno digerisce l’avversario. Il contrasto di stile tra i due è nettissimo: Sinner gioca a massima velocità alla ricerca del vincente con grandi rischi, Medvedev costruisce a medio ritmo spostando l’azzurro e strappando all’improvviso. Sul 2 pari, Jannik commette un errore in spinta col diritto (a campo quasi aperto) e poi affossa a rete una volée non impossibile dopo il servizio. 0-30, primo momento di difficoltà. Bravissimo a riprovare il S&V, come quando si cade da cavallo si rimonta subito. Già otto discese a rete di Jannik in tre game. Ai vantaggi un rovescio in rete costa a Sinner la prima palla break del match (uno dei rari scambi nei suoi game). Si salva aggredendo sotto rete dopo un solido servizio (e rischio, il campo troppo aperto, il passante per fortuna largo). GRANDE Sinner, è ributtato indietro dal lob ma con coraggio si ributta avanti col diritto e chiude un game complicatissimo. 3-2. Medvedev finora ingiocabile al servizio, 15 prime palle su 16 giocate. Jannik vince uno scambio lungo da fondo, importante perché dimostra a se stesso di poterlo reggere. Ma clamorosa è l’efficacia – e bellezza – dei serve and volley. Eppure la risposta di Daniil c’è eccome, incredibile quella vincente sul 40-15, angolo impossibile. 4-3 Sinner, con un altro diritto lungo linea perfetto. Ottavo game, che risposte Jannik! Impatta forte, a tutto braccio, e trova controllo. 0-30, situazione inedita finora. Con un’altra risposta fulminante, letteralmente sui piedi del moscovita, Sinner vola 15-40, due palle break!!! Nooo! sulla seconda Sinner gioca un punto perfetto ma sbaglia uno smash in avanzamento non impossibile, troppa foga… Un vero peccato, Medvedev si salva, 4 pari. Dopo lo scossone e mancata chance, il match scorre sui game di servizio. Medvedev sbarca al tiebreak con un irreale 32 prime in campo su 35 servizi giocati! Vince il primo punto Jannik, importante perché in scambio e su di una 2a di servizio. Doppio Fallo Medvedev!!! 2-0 Sinner. E ancora niente prima palla… Fantastico Jannik! Conduce, spinge, avanza con coraggio e procura l’errore del russo, 3-0 e servizio Sinner. S&V Jan – > 4-0. Altro attacco perfetto col rovescio e volée impeccabile. 5-0 Sinner. Con una mazzata di Daniil si gira sul 5-1. Ancora out col diritto Medvedev, mamma mia quanto ha accusato quel doppio fallo… 6-1 e cinque Set Point Sinner. Chiude al secondo, in rete un diritto del russo. 7 punti a 2, SET SINNER! Jannik vince il MIGLIOR SET DELLA SUA CARRIERA, per quanto è ostico tecnicamente il rivale ma soprattutto per come l’ha giocato, con un’aggressività e tennis mai così offensivo ed efficace. Una bellezza. Daniil ha servito l’87% di prime, non gli è bastato, questo indica chiaramente la forza dell’azzurro nel set. 68% di prime per Jannik, 12 punti a rete.
    Secondo set, Medvedev to serve. Inizio furibondo per Daniil, nel toilette break avrà certamente cercato una scossa mentale, mai era andato così sotto contro l’azzurro. Sinner risponde con il miglior turno di servizio del match, incluso uno smash difficilissimo tirato a tutto braccio nonostante le incertezze in questo colpo nell’incontro. “Attributi fumanti”, 1 pari. Nel terzo game la risposta di Jannik sale in cattedra. Mette grande pressione a Daniil, che sul 15-30 sbaglia malamente un tocco sotto rete, giocato con sufficienza, e incassa un passante dell’azzurro che sale 15-40, due palle break!!! Annulla la prima il russo con una “smorza” nemmeno perfetto ma poi un passante perfetto. Con una gran prima, cancella anche la seconda chance. Salva anche una terza palla break Medvedev, concessa con un doppio fallo, per il 2-1. Impressiona la facilità con cui scorre il tennis super-offensivo di Sinner, pure una bordata di rovescio lungo linea all’uscita dal servizio, colpo difficilissimo per la rapidità nella ricerca della palla e coordinazione di gambe. A zero siamo 2 pari. In questo secondo set Medvedev ha deciso di giocare a ritmi superiori, più simile alla sua condotta vs. Zverev in semifinale, per non dare tempo all’azzurro di comandare. C’è un tennis stellare in questa fase, quasi solo colpi vincenti, qualità altissima. 12 punti a 0 in tre turni di battuta per l’azzurro, un Ace per impattare 3 pari. Si entra nel rush finale del set, la pressione sale alle stelle. Sinner sbaglia un altro smash al volo, male oggi con quest’esecuzione (probabilmente va un po’ troppo sotto alla palla e non distende completamente il braccio). Rimedia vincendo un duro scambio condotto con gran ritmo. 4 pari. Meglio lo smash al rimbalzo dell’azzurro, indispensabile colpo per chiudere i tanti attacchi, condotti con tempi di gioco perfetti. Altro turno di servizio a zero per l’allievo di Cahill-Vagnozzi, 5 pari. Quanto conta rispondere tanto, profondo, aggressivo. Medvedev nell’undicesimo game commette doppio fallo, poi rischia un colpo che è lungo. 15-30. Peccato per un diritto in scambio di Jan che muore in rete, Daniil sembrava sotto nel ritmo del palleggio. Con un clamoroso rovescio lungo linea, Medvedev si porta 6-5. Quanto funziona bene il serve and volley da destra di Jannik, angolo e parabola micidiale, c’è il tempo per arrivare sul net e chiudere a campo aperto. Mai vinto un Sinner così proiettato avanti, è un fulmine ad aggredire la palla dopo una prima in campo, e oggi ne mette più del 70%. Una MACCHINA l’azzurro, 6 pari. Altro Tiebreak. PAZZESCO il primo punto!!!! È ributtato indietro Sinner da un lob fantastico, ma recupera, comanda e trova una palla corta perfetta. È un FULMINE in campo, 1-0 e servizio Sinner. Si scambia a grande velocità, col rovescio Jannik è un muro, sbaglia per primo il russo. 2-0 Sinner. Serve and Volley, da destra oggi una sentenza. 3-0 Jannik. Manca di un soffio l’affondo col diritto Jan, tatticamente perfetto ma di poco lungo col diritto inside out. 3-2 Sinner. Si gira 4-2, in corridoio un rovescio in scambio del n.3 al mondo. Altro S&V da destra, 29ensima discesa a rete, e altro punto 5-2. Ne mancano due, due “maledetti” punti… PASSANTEEEE, che passante di Jannik col diritto, raccatta una palla dalle stringhe e trova un cross mortale. 6-2 Sinner, match point! È ANDATA! VINCE, VINCE, VINCE! STRAVINCE!!! Con una risposta cross come quelle contro Alcaraz, CHIUDE, con un vincente straordinario! Prima vittoria contro Medvedev, si prende il secondo ATP 500 in carriera. Si prende tutto, nella miglior prestazione in carriera di un Sinner perfetto. Abbraccia il team, è l’immagine della felicità. Ti sei meritato tutto Jannik, bravissimo!

    [6] Jannik Sinner vs [2] Daniil Medvedev (non prima ore: 13:30)ATP Beijing Jannik Sinner [6]77 Daniil Medvedev [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 6-2*6-6 → 7-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6D. Medvedev 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-305-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-4 → 4-4D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-A df 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* df 3*-0 4*-0 5-0* 5-1* 6*-1 6*-26-6 → 7-6D. Medvedev 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5D. Medvedev 0-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 5-4D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3D. Medvedev 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-402-2 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 40-151-1 → 2-1D. Medvedev 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0

    Statistica Partita: Sinner vs Medvedev

    Statistica al servizio

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Aces
    3
    6

    Double Faults
    0
    4

    First Serve
    51/75 (68%)
    57/78 (73%)

    1st Serve Points Won
    42/51 (82%)
    43/57 (75%)

    2nd Serve Points Won
    17/24 (71%)
    11/21 (52%)

    Break Points Saved
    1/1 (100%)
    5/5 (100%)

    Service Games Played
    12
    12

    Statistica in risposta

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Return Rating
    72
    47

    1st Serve Return Points Won
    14/57 (25%)
    9/51 (18%)

    2nd Serve Return Points Won
    10/21 (48%)
    7/24 (29%)

    Break Points Converted
    0/5 (0%)
    0/1 (0%)

    Return Games Played
    12
    12

    Statistica errori-vincenti

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Net Points Won
    23/33 (70%)
    8/11 (73%)

    Winners
    29
    26

    Unforced Errors
    13
    11

    Service Points Won
    59/75 (79%)
    54/78 (69%)

    Return Points Won
    24/78 (31%)
    16/75 (21%)

    Total Points Won
    83/153 (54%)
    70/153 (46%)

    Velocità del servizio

    Statistiche
    Sinner
    Medvedev

    Max Speed
    212 km/h131 mph
    210 km/h130 mph

    1st Serve Average Speed
    195 km/h121 mph
    194 km/h120 mph

    2nd Serve Average Speed
    155 km/h96 mph
    176 km/h109 mph LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP LIVE e Race 2023: Jannik Sinner consolida la quarta posizione. Nella Race è ormai alle Finals di Torino. Mancano solo 30 punti per la qualificazione ufficiale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Ranking ATP LIVE e Race 2023: Jannik Sinner consolida la quarta posizione. Nella Race è ormai alle Finals di Torino. Mancano solo 30 punti per la qualificazione ufficiale.
    Tennis Rankings

    Posizione
    Giocatore
    Età
    Nazione
    Punti

    1
    Novak Djoković
    36
    🇷🇸 SRB
    11545

    2
    Carlos Alcaraz
    20
    🇪🇸 ESP
    8715

    3
    Daniil Medvedev
    27
    🇷🇺 RUS
    7490

    4
    Jannik Sinner
    22
    🇮🇹 ITA
    4875

    5
    Stefanos Tsitsipas
    25
    🇬🇷 GRE
    4615

    6
    Holger Rune
    20
    🇩🇰 DEN
    4605

    7
    Andrey Rublev
    25
    🇷🇺 RUS
    4515

    8
    Taylor Fritz
    25
    🇺🇸 USA
    3955

    9
    Casper Ruud
    24
    🇳🇴 NOR
    3605

    10
    Alexander Zverev
    26
    🇩🇪 GER
    3450

    11
    Frances Tiafoe
    25
    🇺🇸 USA
    2690

    12
    Alex de Minaur
    24
    🇦🇺 AUS
    2685

    13
    Tommy Paul
    26
    🇺🇸 USA
    2660

    14
    Karen Khachanov
    27
    🇷🇺 RUS
    2385

    15
    Félix Auger-Aliassime
    23
    🇨🇦 CAN
    2340

    16
    Cameron Norrie
    28
    🇬🇧 GBR
    2020

    17
    Hubert Hurkacz
    26
    🇵🇱 POL
    1990

    18
    Lorenzo Musetti
    21
    🇮🇹 ITA
    1925 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Il programma completo di Giovedì 05 Ottobre 2023. In campo tre azzurri

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    Stadium Court – Ora italiana: 06:30 (ora locale: 12:30 pm)1. [Q] Philip Sekulic vs Lorenzo Sonego 2. Pavel Kotov vs Arthur Fils 3. [WC] Diego Schwartzman vs Luca Van Assche (non prima ore: 12:30)4. Yosuke Watanuki vs [WC] Juncheng Shang
    Show Court 3 – Ora italiana: 06:30 (ora locale: 12:30 pm)1. Alexander Shevchenko vs [Q] Chun-Hsin Tseng 2. [Q] Rinky Hijikata vs Laslo Djere 3. Alexei Popyrin vs Matteo Arnaldi 4. J.J. Wolf vs Pedro Cachin
    Grandstand 2 – Ora italiana: 06:30 (ora locale: 12:30 pm)1. Nuno Borges vs Gregoire Barrere 2. Aleksandar Vukic vs Roberto Carballes Baena 3. Jordan Thompson vs [Q] Terence Atmane 4. Botic van de Zandschulp vs Christopher O’Connell
    Court 4 – Ora italiana: 06:30 (ora locale: 12:30 pm)1. [Q] Mikhail Kukushkin vs Alexandre Muller 2. [Q] Beibit Zhukayev vs [Q] Stefano Napolitano 3. Aslan Karatsev vs Quentin Halys 4. Juan Pablo Varillas vs Sebastian Ofner LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: I risultati con il dettaglio del Day 1. Fabio Fognini subito eliminato da Thanasi Kokkinakis

    Fabio Fognini nella foto – Foto Getty Images

    Niente da fare per Fabio Fognini sconfitto al primo turno nel torneo Masters 1000 di Shanghai.L’azzurro, wild card, è stato superato dall’australiano Thanasi Kokkinakis, n.71 ATP, con il risultato di 62 64 in 1 ora e 20 minuti di partita.
    Da segnalare che l’azzurro nel primo set cedeva il servizio nel primo gioco e poi dopo aver mancato due palle del controbreak (una anche con un ace( nel gioco successivo perdeva nuovamente la battuta nel settimo game con Kokkinaki che nel gioco successivo portava a casa la frazione per 6 a 2.Nel secondo set la svolta arrivava sul 4 pari, 30 pari con Fognini al servizio. L’australiano piazzava un micidiale parziale di 7 punti a 1 conquistando il break e poi la partita per 6 a 4.
    Tennis Match Stats: Kokkinakis vs Fognini

    Statistica di servizio

    Statistiche
    Kokkinakis
    Fognini

    Aces
    6
    2

    Double Faults
    2
    3

    First Serve
    37/53 (70%)
    39/54 (72%)

    1st Serve Points Won
    31/37 (84%)
    26/39 (67%)

    2nd Serve Points Won
    8/16 (50%)
    7/15 (47%)

    Break Points Saved
    2/2 (100%)
    2/5 (40%)

    Service Games Played
    9
    9

    Statistica risposta

    Statistiche
    Kokkinakis
    Fognini

    Return Rating
    180
    66

    1st Serve Return Points Won
    13/39 (33%)
    6/37 (16%)

    2nd Serve Return Points Won
    8/15 (53%)
    8/16 (50%)

    Break Points Converted
    3/5 (60%)
    0/2 (0%)

    Return Games Played
    9
    9

    Statistica dei punti

    Statistiche
    Kokkinakis
    Fognini

    Net Points Won
    5/7 (71%)
    5/9 (56%)

    Winners
    12
    17

    Unforced Errors
    6
    13

    Service Points Won
    39/53 (74%)
    33/54 (61%)

    Return Points Won
    21/54 (39%)
    14/53 (26%)

    Total Points Won
    60/107 (56%)
    47/107 (44%)

    Velocità del servizio

    Statistiche
    Kokkinakis
    Fognini

    Max Speed
    208 km/h129 mph
    194 km/h120 mph

    1st Serve Average Speed
    199 km/h123 mph
    179 km/h111 mph

    2nd Serve Average Speed
    156 km/h96 mph
    160 km/h99 mph LEGGI TUTTO