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    Australian Open: Il Tabellone Principale Maschile (compresi i qualificati). Salvatore Caruso prende il posto di Novak Djokovic

    Salvatore Caruso nella foto

    Tabellone Principale – Parte Alta(LL) S. Caruso vs M. Kecmanovic (Q) M. Kukushkin vs T. Paul O. Otte vs (WC) C. Tseng S. Querrey vs (25) L. Sonego
    (17) G. Monfils vs F. Coria A. Bublik vs (LL) E. Escobedo F. Delbonis vs P. Martinez F. Bagnis vs (16) C. Garin
    (12) C. Norrie vs S. Korda C. Moutet vs (WC) L. Pouille T. Griekspoor vs F. Fognini (Q) T. Etcheverry vs (19) P. Carreno Busta
    (31) C. Alcaraz vs (Q) A. Tabilo M. Fucsovics vs D. Lajovic (WC) S. Kozlov vs J. Vesely B. Nakashima vs (7) M. Berrettini
    (3) A. Zverev vs D. Altmaier F. Lopez vs J. Millman (Q) R. Albot vs Y. Nishioka (WC) A. Vukic vs (30) L. Harris
    (23) R. Opelka vs K. Anderson D. Koepfer vs C. Taberner H. Rune vs S. Kwon L. Djere vs (14) D. Shapovalov
    (10) H. Hurkacz vs E. Gerasimov J. Duckworth vs A. Mannarino (Q) N. Milojevic vs M. McDonald J. Munar vs (18) A. Karatsev
    (28) K. Khachanov vs D. Kudla B. Bonzi vs P. Gojowczyk (Q) Y. Hanfmann vs (WC) T. Kokkinakis M. Giron vs (6) R. Nadal

    Tabellone Principale – Parte Bassa(8) C. Ruud vs A. Molcan I. Ivashka vs P. Andujar A. Seppi vs K. Majchrzak L. Musetti vs (32) A. de Minaur
    (21) N. Basilashvili vs (WC) A. Murray (Q) T. Daniel vs (Q) T. Barrios Vera S. Johnson vs J. Thompson (LL) J. Sousa vs (11) J. Sinner
    (15) R. Bautista Agut vs S. Travaglia P. Kohlschreiber vs M. Cecchinato F. Tiafoe vs (Q) M. Trungelliti (Q) M. Marterer vs (20) T. Fritz
    (26) G. Dimitrov vs (Q) J. Lehecka B. Paire vs T. Monteiro S. Baez vs A. Ramos-Vinolas M. Ymer vs (4) S. Tsitsipas
    (5) A. Rublev vs G. Mager R. Carballes Baena vs R. Berankis (Q) T. Skatov vs (Q) N. Gombos (Q) E. Gomez vs (27) M. Cilic
    (24) D. Evans vs D. Goffin A. Popyrin vs A. Rinderknech A. Davidovich Fokina vs (WC) A. Bolt E. Ruusuvuori vs (9) F. Auger-Aliassime
    (13) D. Schwartzman vs F. Krajinovic (WC) C. O’Connell vs H. Gaston (Q) T. Machac vs J. Cerundolo M. Cressy vs (22) J. Isner
    (29) U. Humbert vs R. Gasquet B. van de Zandschulp vs J. Struff (Q) L. Broady vs N. Kyrgios H. Laaksonen vs (2) D. Medvedev LEGGI TUTTO

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    La Corte conferma la decisone del Ministro: Djokovic deve lasciare il paese. Le parole di Djokovic

    Djokovic durante il trasporto in custodia

    Dopo un lungo pomeriggio di attesa, la Corte australiana ha diramato alle 7.50 ora italiana la propria decisione. Con parere unanime, la Corte ha respinto l’appello dei legali di Djokovic e confermato la decisione del Ministro dell’Immigrazione Hawke. Djokovic deve lasciare il paese, non avendo i requisiti per il visto in Australia.
    Nei prossimi giorni la Corte rilascerà la sentenza, ma la decisione ha l’effetto di estromettere il n.1 del mondo dal Paese e quindi dall’Australian Open. Il presidente della Corte Suprema Allsop ha chiarito che i 3 giudici non sono stati in grado di valutare il merito della decisione di annullare il visto nella loro sentenza. Il loro compito era di controllare la correttezza formale del procedimento. Questa è stata confermata, e pertanto anche la decisione del Ministro Hawke resta valida.
    La corte ha appena confermato (8.20) che sono trascorsi i 30 minuti di riflessione concessi alla contro parte (ossia il team di legale di Djokovic). Non è stato fatto alcun tentativo ulteriore di appello, pertanto la decisione della corte è Definitiva.
    Per la normativa, dovrebbe arrivare anche un divieto di tre anni dalla concessione del visto in Australia, ma la corte ha affermato che potrebbe essere “rinunciato in futuro”.
    Al posto del n.1 del mondo entrerà come Lucky Loser Salvatore Caruso.
    Ecco la dichiarazione di Djokovic, riportata dal collega Paul Sakkal: “Vorrei fare una breve dichiarazione per affrontare gli esiti dell’udienza di oggi in tribunale. Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi, prima di fare ulteriori commenti oltre a questo. Sono estremamente deluso dalla sentenza che respinge la mia domanda di revisione giudiziaria della decisione di annullare il mio visto, il che significa che non posso rimanere in Australia e partecipare agli Australian Open.Rispetto la sentenza della Corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza dall’Australia. Sono a disagio per il fatto che l’attenzione delle ultime settimane sia stata su di me e spero che ora possiamo concentrarci tutti sul gioco e sul torneo che amo. Vorrei augurare ai giocatori, ai funzionari del torneo, allo staff, ai volontari e ai fan tutto il meglio per il torneo. Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei amici, la mia squadra, i tifosi, i tifosi ei miei compagni serbi per il vostro continuo supporto. Siete stati tutti una grande fonte di forza per me”. LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Kokk (di Marco Mazzoni)

    Thanasi Kokkinakis

    Non è mai troppo tardi. Per rialzarsi, per lottare, per piangere non di frustrazione ma di gioia. Per vincere. Thanasi Kokkinakis, “The Kokk” per gli amici, ha vinto il torneo ATP 250 Adelaide 2. Visto il talento e tennis dell’aussie, beh, non dovrebbe esserci niente di strano. Un 250 di inizio stagione, pure nella sua città. Invece il successo dell’australiano ha del sorprendente, e del liberatorio. Finalmente questo “cavallino di razza” ha alzato il suo primissimo torneo ATP, a 25 anni suonati, da n. 145 del ranking. Finalmente Thanasi è riuscito ad allenarsi per un discreto periodo di tempo in salute, dopo aver attraversato tempeste e burrasche degne del “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…”.
    Kokkinakis ha vissuto anni da incubo. È stato più volte ad un passo dal gettare la spugna, perché ogni centimetro del suo fisico ha una predisposizione all’infortunio diabolica. Non si è fatto mancare nulla Thanasi, non è praticamente mai riuscito a giocare una stagione intera, o nemmeno 6-7 mesi con continuità senza uno stop grave. Problemi che l’hanno fiaccato nel corpo e nello spirito. Un disastro sportivo per quello che era considerato uno dei talenti migliori della “prima” NextGen. Insieme al suo amicone – di baldorie – Nick Kyrgios, down under pensavano di aver una coppia d’assi insuperabile. Come talento, senz’altro. Purtroppo per loro, Nick si è perso in una spirale autodistruttiva perversa, Kokk si è rotto in continuazione, non riuscendo mai a far esplodere con continuità quel talento che gli aveva consentito di sconfiggere anche un certo Roger Federer qualche tempo fa, e non proprio un Roger dimesso…
    Chi vi scrive, ha sempre creduto in Kokkinakis, da anni. Roland Garros, 2015. Chi ha voglia di andarsi a ripescare dal (cospicuo) archivio di LT, troverà un racconto di un pomeriggio vissuto con il mitico compare di scampagnate parigine Ale Nize sul campo 17, che purtroppo non esiste più, demolito per far spazio ad un’area nuova, bellissima, funzionale, ma più asettica. Un po’ come quei circuiti di F1 costruiti nei paesi arabi, impeccabili ma così “perfettini” da lasciarti insoddisfatto. Sul quel campo, l’ultimissimo dell’impianto, con la rete di fondo che terminava quasi sulla tangenziale, le fronde degli alberi lasciavano passare una luce particolare. Quel giorno ero lì per seguire Bolelli, ma prima sul mio schedule di giornata c’era segnato in rosso Kokkinakis vs. Basilashvili. Due emeriti sconosciuti allora per l’appassionato medio, non per chi segue il tennis nelle sue viscere più interne, quelle dei Challenger e tornei giovanili. Il georgiano entrò in campo con la sua solita maschera impenetrabile, tirando bordate dalla linea di fondo; Kokk, assai poco esperto di terra rossa, pagò inizialmente la velocità e rotazione di Nikoloz (perdendo 6-3 il primo set) ma prese le misure iniziò a sentire la palla, a guadagnare campo, a tenere il ritmo forsennato del rivale e “montargli in testa”. Poche volte ho visto scambi di tale intensità e violenza mista a qualità. Thanasi mi stregò letteralmente, i suoi colpi fluivano sicuri, ma quel che mi colpì fu il suo equilibrio dinamico. Riusciva ad arrivare sulla palla con grande compostezza, riuscendo a gestire la velocità e gli angoli in modo mirabile. Pochissimi i forzati, moltissimi i vincenti. E poi, con quei colpi di inizio gioco, immaginarlo ben presto nei piani alti del ranking era scontato. Alla fine del terzo set, con Thanasi già avanti, udivo dietro di me due persone parlare fitto fitto in una lingua non comprensibile. Girandomi, incrociai lo sguardo di Marian Vajda, che era seduto lì dietro, venuto a scrutare questo ragazzo promettente con l’allora preparatore fisico di Novak, visto che poteva essere l’avversario del campione al terzo turno (e infatti, arrivò al match). Incuriosito, mi spostai più in alto, laterale, per vedere come Vajda osservava Kokk. Appunti, qualche battuta non comprensibile, ma diverse occhiate sbalordite al suo compare dopo i vincenti tirati dell’aussie.
    Ricordo di aver scambiato qualche battuta con lui allora, molto giovane. Acerbo, divertente, con un maledetto accento aussie a volte quasi incomprensibile. Ma quello sguardo fiero trasudava consapevolezza dei propri mezzi ed una certa tristezza, inquietudine. Forse quella propria di colui che sapeva di camminare di un di filo, equilibrista di talento con un fisico di cristallo.
    Appunti e ricordi disordinati, ma la sensazione che mi portai a casa quel giorno fu di un talento vero, uno di quelli che passano ogni tanto. Per arrivare sul trono, servono molte qualità. Le puoi costruire e consolidare solo col tempo, con lavoro e con fatica. Purtroppo Thanasi non ha avuto tempo, o meglio, ne ha avuto fin troppo ma non in campo. La fatica l’ha fatta per cercare a rientrare, a tutti i costi, anche quando i venti erano così impetuosi contro di lui che nessun vascello sarebbe riuscito a prendere il largo. Negli anni i migliori giovani l’hanno superato, lui è caduto nel dimenticatoio. Pure il suo sponsor l’ha mollato, tanto che lo scorso anno, tornato a giocare Challenger, ha dichiarato di aver acquistato le sue divise da gioco in un discount per una manciata di dollari australiani, perché di più non gli era concesso. Ma nonostante tutto, disse di aver imparato che la resilienza è una qualità importantissima nel tennis, e che se gli infortuni l’avessero lasciato in pace, sentiva dentro tanta voglia di provarci ancora, perché quel film bruscamente interrotto non gli andava giù. Si è pure avvalso dei consigli di Mark Philippoussis, un altro che dopo i fasti di una carriera che poteva dargli di più è entrato in tantissimi problemi ed è maturato. Alla fine il consiglio più prezioso che gli ha regalato il bel tenebroso finalista a Wimbledon 2003 è stato “devi crederci, perché se non ci credi tu, nessuno lo farà per te”. Messaggio ricevuto, insieme ad un lavoro svolto insieme al servizio che, in questi ultimi match, pare aver funzionato.
    Thanasi nelle ultime due settimane ha battuto fiori di giocatori, ha ritrovato il suo miglior tennis con una testa più matura e consapevole. Ha dimostrato una potenza nei colpi di inizio gioco e una velocità nel prendersi gli spazi in campo formidabile. Ha vinto molte partite, il suo primo torneo e soprattutto ha lottato. Ha sofferto. Ha annullato anche match point avversi nella strada verso la finale. Ma cosa volete che siano dei “match point” da salvare rispetto all’inferno dal quale è uscito…
    A 26 anni da compiere (10 aprile), Kokkinakis ha tutta una carriera davanti e da lunedì un ranking a ridosso della top 100. Dice di aver lavorato bene, che il corpo sembra funzionare come mai prima. Il suo sguardo è sorpreso, divertito. Felice. Questi giorni nella sua Adelaide sono una ventata di ottimismo per tutti coloro che amano il tennis. È la magia che il Tennis giocato riesce a regalare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Espulso anche Filip Serdarusic per la stessa esenzione medica ottenuta da Djokovic e Voracova

    Espulso anche Filip Serdarusic per la stessa esenzione medica ottenuta da Djokovic e Voracova

    Dopo Novak Djokovic e Renata Voracova, una terza persona agli Australian Open è stato espulso dal paese per la stessa esenzione medica. È Filip Serdarusic, fratello e allenatore di Nino Serdarusic, il croato che ha partecipato alle qualificazioni degli Australian Open e recentemente ha fatto parte della squadra croata di Coppa Davis a Madrid.
    Come Voracova, Serdarusic non ha fatto alcun appello all’espulsione ed è tornato in Croazia. LEGGI TUTTO

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    Matteo Gigante positivo al Covid-19 dopo il Challenger di Forlì. Anche Luca Nardi in quarantena

    Matteo Gigante nella foto

    “Ciao a tutti, dopo la partita di ieri (giovedì, ndr) a Forlì non mi sono sentito benissimo, sono tornato a casa ed ho fatto un tampone dove l’esito ha dato positività al Covid-19. Ho un po’ di sintomi ma spero di riprendermi il prima possibile, dovevo giocare anche il prossimo torneo ma purtroppo non potrò partecipare“, questo il messaggio pubblicato da Matteo Gigante su Instagram. Il tennista azzurro, eliminato al secondo turno del torneo Challenger di Forlì 2 nella serata di giovedì (ko in due set contro il numero uno del seeding Vasek Pospisil), è dunque costretto a rinunciare al Challenger di Forlì 3 in programma la prossima settimana.
    Sarà necessario uno stop momentaneo dall’attività internazionale anche per Luca Nardi che, sempre attraverso Instagram, ha comunicato l’inizio del periodo di quarantena. Il classe 2003 è uscito di scena a Forlì 2 nel pomeriggio di mercoledì per mano del britannico Jack Draper. LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Sydney e Adelaide e WTA 500 Sydney e 250 di Adelaide: LIVE i risultati con il dettaglio delle Finali (LIVE)

    Risultati dalle Finali ATP-WTA di questa settimana

    ATP 250 Adelaide 2 e WTA 250 Adelaide – Finali

    Centre Court – Ora italiana: 04:30 (ora locale: 2:00 pm)1. [6] Ariel Behar / Gonzalo Escobar vs [3] Wesley Koolhof / Neal Skupski Il match deve ancora iniziare
    2. Alison Riske vs C. Gauff or M. Keys (non prima ore: 06:30)Il match deve ancora iniziare
    3. Arthur Rinderknech vs [WC] Thanasi Kokkinakis (non prima ore: 08:30)Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Sydney e WTA 500 Sydney – Finali – Hard

    Ken Rosewall Arena – Ora italiana: 03:00 (ora locale: 1:00 pm)1. Vivian Heisen / Panna Udvardy vs [OSE] Anna Danilina / Beatriz Haddad Maia Il match deve ancora iniziare
    2. Simone Bolelli / Fabio Fognini vs [3] John Peers / Filip Polasek Il match deve ancora iniziare
    3. B. Krejcikova vs P. Badosa (non prima ore: 07:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [1] Aslan Karatsev vs [WC] Andy Murray (non prima ore: 09:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Novak Djokovic se vincerà la causa dovrà giocare già Lunedì prossimo. Esordio di Berrettini nella prima giornata, Sinner nella seconda

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Gli organizzatori dell’Australian Open hanno annunciato che la parte alta dei tabelloni di singolare si giocheranno Lunedì.
    Questo significa che il numero uno del mondo Novak Djokovic, che sarà in detenzione per tutto il fine settimana, dovrà fare il suo debutto nel torneo già lunedì, se vincerà una seconda causa legale e gli sarà permesso di rimanere nel paese.
    Chi giocherà lunedì?Djokovic (?)NadalZverevBerrettiniShapovalovHurkaczBartyOsakaSakkariKrejcikovaBadosaAzarenka
    Chi giocherà martedì?MedvedevRublevTsitsipasSinnerMurrayRuudAuger-AliassimeSabalenkaMuguruzaKontaveitHalepRaducanuSwiatekKerberKvitova LEGGI TUTTO

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    Match Mozzafiato! Thanasi Kokkinakis salva due match point ad Adelaide e conquista la seconda finale in carriera nel circuito maggiore

    Thanasi Kokkinakis nella foto

    Con diverse maratone e incontri emozionanti, la giornata non poteva che finire in modo entusiasmante in Australia. Thanasi Kokkinakis ha toccato prima il cielo con un dito, era quasi all’inferno e poi finalmente è riuscito a sfuggire all’”oscurità” per battere Marin Cilic e assicurarsi la seconda finale in carriera nel circuito maggiore. In un’atmosfera elettrizzante ad Adelaide, il tennista di casa, n. 145 nella classifica ATP, ha brillato contro Cilic e ora andrà alla ricerca del suo primo titolo in carriera dopo aver perso la finale di Los Cabos nel 2017.
    Kokkinakis ha festeggiato per 6-2, 3-6, 7-6(10), con il momento clou quando ha salvato due match point e ha chiuso la partita solo alla settima opportunità a disposizione. Dopo che i primi due set sono stati equamente divisi, il terzo set ha avuto un inizio agevole per Cilic che è andato avanti di un break. Kokkinakis ha reagito, recuperato il break ed i due giocatori sono andati al tiebreak.
    Nel tiebreak poi è stato il turno dell’australiano nello sprecare occasioni, che ha avuto una carriera segnata da un serie di infortuni, e raggiungere rapidamente un 6-2 che sembrava irrecuperabile.Reagiva però Cilic che conquistava cinque punti di fila e si è trovato con un match point sul proprio servizio, ma non è ruscito a chiudere la partita. Ne avrà ancora uno sull’8-7, salvato sul servizio di Kokkinakis, prima che il giocatore di casa ne sprecasse altri due e finalmente festeggiasse la vittoria per 12 punti a 10.
    Domani finale sfiderà il transalpino Rinderknech. LEGGI TUTTO