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    Roland Garros: Il programma di Domenica 28 Maggio 2023. In campo cinque azzurri

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Court Philippe-Chatrier – Ore: 11:00Marta Kostyuk vs Aryna Sabalenka Jiri Vesely vs Stefanos Tsitsipas Alizé Cornet vs Camila Giorgi Adrian Mannarino vs Ugo Humbert
    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Karen Khachanov vs Constant Lestienne Maria Sakkari vs Karolina Muchova Laslo Djere vs Andrey Rublev Danielle Collins vs Jessica Pegula
    Court Simonne-Mathieu – Ore: 11:00David Goffin vs Hubert Hurkacz Magda Linette vs Leylah Fernandez Arthur Cazaux vs Corentin Moutet Jule Niemeier vs Daria Kasatkina
    Court 14 – Ore: 11:00Nadia Podoroska vs Jessika Ponchet Marton Fucsovics vs Hugo Grenier Leolia Jeanjean vs Kimberly Birrell Lucas Pouille vs Jurij Rodionov
    Court 7 – Ore: 11:00Shuai Zhang vs Magdalena Frech Thanasi Kokkinakis vs Daniel Evans Elise Mertens vs Viktoria Hruncakova Lorenzo Musetti vs Mikael Ymer
    Court 6 – Ore: 11:00Sebastian Ofner vs Maxime Cressy Mackenzie Mcdonald vs Sebastian Korda Tamara Zidansek vs Qinwen Zheng Sara Errani vs Jil Teichmann
    Court 8 – Ore: 11:00Nuria Parrizas diaz vs Storm Hunter Jason Kubler vs Facundo Diaz acosta Clara Tauson vs Aliaksandra Sasnovich Alexander Shevchenko vs Oscar Otte
    Court 9 – Ore: 11:00Patrick Kypson vs Radu Albot Sara Bejlek vs Kamilla Rakhimova Roberto Carballes baena vs Emilio Nava Mayar Sherif vs Madison Brengle
    Court 12 – Ore: 11:00Pedro Martinez vs Tallon Griekspoor Matteo Arnaldi vs Daniel Elahi Galan Taylor Townsend vs Anastasia Potapova Anna Bondar vs Irina-Camelia Begu
    Court 13 – Ore: 11:00Panna Udvardy vs Iryna Shymanovich John Isner vs Nuno Borges Ben Shelton vs Lorenzo Sonego Liudmila Samsonova vs Katie Volynets LEGGI TUTTO

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    Le parole dei “big” prima di Roland Garros. Alcaraz: “Mentalmente sono più forte dell’anno scorso”, Sinner: “Non voglio mettermi troppa pressione”

    Holger Rune in allenamento a Parigi (foto Antonio Fraioli)

    Rilassati, sorridenti, con tanta voglia di fare bene. Così i big si sono presentati al canonico “media day” a Roland Garros, appena prima dell’avvio del secondo Slam stagionale sui campi in terra del Bois de Boulogne. C’è moltissima attesa per un torneo al maschile mai così aperto, vista l’assenza – forse definitiva – del dominatore del torneo Rafael Nadal. Uno dei più attesi è certamente il n.1 del ranking Carlos Alcaraz. Lui si dice pronto a fare bene, forte di una maggior esperienza rispetto allo scorso anno, quando fu estromesso da Alexander Zverev.
    “È pazzesco essere la testa di serie numero uno in un Grande Slam. Ho sempre lavorato molto duramente per essere lì, sono molto felice di esserci arrivato” afferma Carlos. “Se parliamo di tennis, direi che sono più o meno lo stesso giocatore dell’anno scorso. L’unico cambiamento che vorrei menzionare è che mi sento più maturo. Mentalmente sono un giocatore migliore. Posso leggere quello che sta succedendo in campo molto meglio rispetto allo scorso anno, direi che è la più grande differenza rispetto al 2022″. Ecco come ha passato i giorni tra Roma e lo sbarco a Parigi:  “Mi sono preso qualche giorno di riposo, senza fare niente, solo rilassandomi e passando del tempo con la famiglia e gli amici, ne avevo bisogno. Da lì, ho passato cinque giorni ad allenarmi all’Equelite Academy, a casa, cosa che mi aiuta molto. Avevo bisogno di quell’intensità di allenamento, anche del lavoro fisico, perché quest’anno non ho avuto quasi più di quattro giorni per allenarmi, è stato solo giocare e giocare. È stato fantastico per me avere questo tempo per poter preparare il Roland Garros, con una preparazione buona come quella che ho avuto negli ultimi giorni”.
    Holger Rune si dice altrettanto fiducioso per Roland Garros, viste le due grandi finali raggiunte (Monte Carlo, Roma) nonostante le sconfitte. “Sono molto felice ed entusiasta di tornare a uno dei miei tornei preferiti dell’anno. Ho avuto una buona stagione su terra battuta, giocando buone partite. Mi sento in buona forma e non vedo l’ora di debuttare. Questa parte della stagione è una delle mie preferite e cercherò di giocare il mio miglior tennis qui. Tutto quello che ho fatto durante la stagione sulla terra battuta è stato per essere il più preparato possibile per questo torneo. Spero di poter giocare il mio miglior tennis qui”.
    Daniil Medvedev sbarca per la prima a Parigi forte di un grande titolo sul “rosso”, appena conquistato a Roma, con un tennis che deve mettere in guardia tutti gli avversari… “Ho appena avuto il tempo di festeggiare la vittoria, niente feste o altro. Certo, ero con la mia famiglia e la mia squadra, molto felice. In un certo senso, la felicità è già una celebrazione e ovviamente cercherò di trasferire questa fiducia qui. Tuttavia, proprio per questo il tennis a volte fa bene e a volte fa male: il fatto di aver vinto un torneo non impedisce che ne arrivi uno nuovo, quindi in un certo senso devi dimenticartene e pensare solo alle tue certezze. La cosa buona, ovviamente, è che a volte perdi al primo turno ma sai che la prossima settimana puoi essere il vincitore”.Si sente uno dei favoriti? “Non lo so (ride). Non voglio esercitare troppa pressione su me stesso. Quello che è successo a Roma è stato incredibile, soprattutto perché ho battuto tanti bravi giocatori: Zverev, Tsitsipas, Rune, Zapata… è una sensazione fantastica, ed è chiaro che forse ci sono più aspettative di quelle che ho avuto di solito. So anche che può essere complicato, e che devo usare questa fiducia senza cadere nell’arroganza, quello è il pericolo. A volte pensi che giocando così bene le cose saranno facili. Questo è quel che succede quando hai problemi al primo turno, puoi arrabbiarti e finisci per perdere. Mi sono trovato molte volte in questa situazione: voglio solo provare a giocare il mio miglior tennis qui al Roland Garros”.Daniil ha parlato anche delle condizioni trovate nei primi allenamenti. A suo dire, e non solo lui, palle e campi non sembrano così veloci: “Non posso dire al 100% se è per via delle palle, o della superficie, ma da quello che ho sentito dai giocatori, siamo tutti d’accordo che i campi sono un po’ più lenti questo anno, le palle diventano “grandi”. Lo svantaggio è che può essere molto duro per le spalle e il gomito. Molti giocatori hanno sofferto dopo l’Australia per questo. Nel tennis devi adattarti. Dopo due giorni di allenamento, ho notato che le condizioni sono molto più lente rispetto agli anni precedenti. Anche a Roma non sono stati così veloci e tutto sommato mi sono piaciute, quindi non vedo l’ora che arrivi il torneo”.
    Campi più lenti, palle più pesanti… che sia Djokovic a giovarne? Per Stefanos Tsitsipas come ti poni nel torneo è decisivo, e lui si considera uno dei favoriti: “Per me è fondamentale entrare nella mentalità che avevo qui quando ho raggiunto la finale. È importante ricreare quella condizione e mantenere la disciplina durante tutto il torneo. Ci sono partite che saranno difficili, gli avversari sono tosti. Forse ad alcune persone non piace la terra battuta quanto a me, ad esempio Daniil Medvedev o Andrey Rublev. Un rivale come Novak Djokovic è sempre il primo da tenere in considerazione. Sento di avere una grande possibilità, ho solo bisogno di ottenere dei buoni primi turni per continuare a credere di poter fare qualcosa quest’anno”.
    Jannik Sinner, ai microfoni di Eurosport, è fiducioso ma predica cautela.

    “Non mi voglio mettere pressione. So il mio potenziale, so di poter andare anche lontano e quindi niente, prendiamo turno dopo turno”#EurosportTENNIS | #RolandGarros | #ATP | #Sinner pic.twitter.com/FY7ralbnYI
    — Eurosport IT (@Eurosport_IT) May 26, 2023

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Una terra in cerca di un nuovo Re

    Sinner e Thiem si allenano al Roland Garros

    Dalla vittoria al Foro Italico di Daniil Medvedev alla terra rossa del più recente dei tornei del Grande Slam passa solo un giorno: il 22 maggio è iniziata la veloce corsa degli scattanti raccattapalle del Roland Garros!Ai margini del Bois de Boulogne il tempo finora è soleggiato e comunque, a protezione di eventuali piogge, il Court Philippe Chatrier offre una spettacolare copertura, in attesa che, nel 2024, in occasione dei Giochi Olimpici, venga completata anche quella del Court Suzanne Lenglen.
    Nato ufficialmente a Parigi nel 1925, l’Open di Francia prende il suo nome definitivo nel 1928, quando si trasferisce presso lo Stadio intitolato a Roland Garros, a ricordo dell’aviatore francese noto per le sue imprese sportive nei cieli, come la trasvolata in monoplano sul Mar Mediterraneo, morto a soli 29 anni per un incidente aereo durante la prima guerra mondiale. All’ingresso dello stadio si trova un suo busto in acciaio e una frase, attribuita a Napoleone I e fatta sua, si legge sulla ringhiera della tribuna centrale del Campo Philippe-Chatrier: «La victoire appartient au plus opiniâtre», di fronte all’altra tribuna che riporta la versione inglese: «Victory Belongs To The Most Tenacious». La vittoria appartiene ai più tenaci, come sono appunto i campioni vincitori del torneo. Quattro tribune del campo principale del Roland Garros sono dedicate ai primi 4 “Mousquetaires”: René Lacoste, Henri Cochet, Jean Borotra, Jacques Brugnon, che tra il 1922 e il 1932, anni d’oro del tennis francese, conquistarono 10 titoli; protagonisti soprattutto della vittoria di squadra in Coppa Davis nel 1927, anno in cui per celebrarli fu decisa la costruzione dello stadio. Tra il campo 1 e il centrale Philippe-Chatrier si trova la Place des Mousquetaires a loro intitolata, anche se oggi chi l’attraversa ricorda più facilmente altri talentuosi ‘moschettieri’ francesi: Richard Gasquet, Gilles Simon, Gaël Monfils, e Jo-Wilfried Tsonga…
    L’interesse per la moda a Parigi ha la sua immagine anche su questi campi: Lacoste, marchio fondato dal ‘moschettiere’ René Lacoste con l’imprenditore André Gillier e contraddistinto dal simbolo dell’alligatore per il soprannome “il Coccodrillo” dato a Lacoste per la sua tenacia, al Roland Garros veste arbitri, guardialinee e raccattapalle, oltre ad essere lo sponsor ufficiale di grandi campioni come Djokovic e Medvedev.Suzanne Lenglen, la Divine che ‘volava’ sui campi ad ali spiegate in tutto il suo candore, è ritratta in una scultura davanti al secondo campo principale del Roland Garros, a lei meritatamente dedicato. La plurivittoriosa tennista, la più celebre dell’età d’oro del tennis francese, alla fine della sua carriera fondò presso questi campi una scuola di tennis, divenuta centro di allenamento federale della FFT.
    Dal 2021 all’ingresso del Roland Garros campeggia un’ enorme statua d’acciaio che ritrae Rafael Nadal, “the King of Clay”, “il re della terra rossa”, che al Roland Garros ha fatto la storia: vincitore del titolo per 14 volte nelle ultime 18 edizioni. Il campione spagnolo, che ha sempre partecipato dal 2005, quest’anno è assente per infortunio all’anca e il giorno in cui tristemente lo ha annunciato in conferenza stampa, il quotidiano sportivo francese l’Equipe gli ha dedicato un’ intera pagina di copertina a colori dal titolo: ‘Une terre sans son roi’. Il suo obiettivo, ha dichiarato Nadal, è rigenerarsi per chiudere la carriera nel 2024, magari giocando in Coppa Davis.In sua assenza, gli aspiranti sovrani sono tanti: tra i favoriti Alcaraz, Djokovic e Medvedev. Ma anche Rune, che ha un buon tabellone, e Ruud che, come altri atleti in vari tornei ‘intermedi’ di preparazione, si è ‘allenato’ a Ginevra. Darà certamente il massimo dall’inizio alla fine il nostro Sinner, che a Parigi si è amichevolmente allenato mercoledì con l’austriaco Dominic Thiem e venerdì con Stan Wawrinka.
    Come ogni torneo del Grande Slam, si gioca 3 set su 5 per gli uomini, 2 su 3 per le donne e pertanto la tenuta nei match è molto impegnativa anche per i supercampioni, tra i quali solo il più ostinato e la più tenace giungeranno a sollevare la Coppa dei Moschettieri e la Coppa Suzanne-Lenglen.
    Da domenica, spostandosi da un campo all’altro, a piedi o col telecomando, ci sarà molto buon tennis da vedere..Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Scontri diretti e quote di tutti gli incontri del primo turno (con i montepremi e punteggi). l’Italia si affida a Sinner ma per la vittoria è duello Alcaraz-Djokovic

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Antonio Fraioli

    Cresce l’attesa per il secondo Slam dell’anno. Partirà infatti domenica il Roland Garros, che senza il campione in carica Rafa Nadal – vincitore di cinque delle ultime sei edizioni – assente per infortunio, lascia aperte le porte per la prima vittoria parigina di un altro spagnolo, il numero uno del mondo Carlos Alcaraz, favorito a 2,50 con Novak Djokovic, campione all’ultimo Australian Open e già re di Parigi per due volte, primo inseguitore a 3,50. Terzo in lavagna l’astro nascente danese Holger Rune, a quota 8, seguito da Danil Medvedev, fresco di trionfo a Roma. L’Italia si affida al solito Jannik Sinner, mai più avanti dei quarti di finale al Roland Garros, offerto da 11 a 13.
    Roland Garros – Montepremi Maschile e Femminile con punteggi1. round 69,000 € 102. round 97,000 € 453. round 142,000 € 90round of 16 240,000 € 180quarterfinal 400,000 € 360semifinal 630,000 € 720final 1,150,000 € 1200winner 2,300,000 € 2000

    Roland Garros – Quote e scontri diretti Main Draw maschile1R Carballes Baena – Nava 0-0 1.25 4.041R Seyboth Wild – Medvedev (2) 0-0 10.41 1.051R Popyrin – Karatsev 0-1 2.37 1.601R Skatov – Dimitrov (28) 0-0 8.65 1.081R Ymer – Ruud (4) 0-1 9.82 1.061R Bublik – Zeppieri 0-0 2.19 1.691R Van De Zandschulp (25) – Tirante 0-0 1.20 4.651R Medjedovic – Giron 0-0 1.66 2.241R Paul (16) – Stricker 0-0 1.36 3.201R Vavassori – Kecmanovic (31) 0-0 2.88 1.431R Mpetshi Perricard – Olivieri 0-1 2.13 1.731R Kypson – Albot 0-0 2.93 1.421R Martinez – Griekspoor 1-1 1.91 1.911R Shang – Varillas 0-0 2.59 1.511R Ofner – Cressy 0-0 1.42 2.911R Kubler – Diaz Acosta 0-0 2.32 1.621R Pouille – Rodionov 1-0 1.71 2.171R Alcaraz (1) – Cobolli 1-0 1.02 15.141R Halys – Pella 0-0 1.33 3.391R Purcell – Thompson 1-3 2.08 1.771R Nishioka (27) – Wolf 1-0 1.97 1.861R Draper – Etcheverry 0-1 2.11 1.751R Thiem – Cachin 0-1 1.79 2.041R Coric (15) – Coria 0-0 1.13 6.231R Krajinovic – Tiafoe (12) 3-1 3.70 1.291R Gaston – Molcan 0-0 2.61 1.511R Zverev (22) – Harris 3-0 1.05 10.751R Ruusuvuori – Barrere 0-1 1.46 2.771R Altmaier – Huesler 1-0 1.41 2.941R Zhang – Lajovic 0-0 2.53 1.531R Lehecka – Struff (21) 0-0 2.39 1.591R Jarry – Dellien 2-1 1.29 3.671R Mmoh – Fritz (9) 0-1 15.04 1.021R Gasquet – Rinderknech 0-0 1.72 2.151R Monteiro – Bonzi 1-1 1.45 2.781R Cerundolo (23) – Munar 2-0 1.32 3.451R Monfils – Baez 0-0 4.84 1.191R Rune (6) – Eubanks 0-0 1.03 14.291R Djere – Rublev (7) 1-4 4.13 1.241R Cazaux – Moutet 0-0 1.98 1.851R Mannarino – Humbert 1-0 4.09 1.251R Shelton (30) – Sonego 1-0 2.90 1.421R Kokkinakis – Evans (20) 1-1 2.04 1.791R Wawrinka – Ramos-Vinolas 7-0 1.36 3.161R Khachanov (11) – Lestienne 1-0 1.03 14.531R Goffin – Hurkacz (13) 1-1 2.75 1.461R Bautista-Agut (19) – Wu 0-0 1.42 2.901R Fils – Davidovich Fokina (29) 0-0 3.78 1.281R Van Assche – Cecchinato 0-1 1.83 2.001R Fucsovics – Grenier 1-0 1.21 4.531R Djokovic (3) – Kovacevic 0-0 1.01 19.191R Vesely – Tsitsipas (5) 0-1 16.22 1.021R Isner – Borges 0-0 2.86 1.431R Zapata Miralles (32) – Schwartzman 1-0 1.64 2.291R McDonald – Korda (24) 0-0 2.66 1.481R Auger Aliassime (10) – Fognini 1-0 1.30 3.561R Paire – Norrie (14) 0-2 5.42 1.161R Shevchenko – Otte 0-0 1.40 2.981R Musetti (17) – Ymer 1-0 1.21 4.541R Nakashima – Shapovalov (26) 1-0 1.80 2.041R Arnaldi – Galan 0-1 1.53 2.541R O’Connell – Daniel 0-0 1.59 2.381R Ivashka – De Minaur (18) 0-2 3.64 1.301R Sinner (8) – Muller 0-0 1.03 13.71

    Roland Garros – Quote e scontri diretti Main Draw femminile1R Udvardy – Shymanovich 0-0 2.82 1.441R Bejlek – Rakhimova 0-0 2.01 1.811R Zidansek – Zheng (19) 0-0 4.26 1.231R Parrizas-Diaz – Hunter 0-1 1.81 2.021R Mertens (28) – Hruncakova 2-0 1.11 7.011R Townsend – Potapova (24) 0-1 2.62 1.501R Avanesyan – Bencic (12) 0-0 6.81 1.111R Tauson – Sasnovich 0-1 1.75 2.101R Danilovic – Baindl 0-0 1.23 4.271R Yastremska – Vekic (22) 3-1 2.55 1.521R Waltert – Mandlik 0-1 2.11 1.741R Hibino – Friedsam 0-0 2.40 1.581R Rybakina (4) – Fruhvirtova 0-0 1.08 8.271R Rus – Grabher 3-0 1.59 2.381R Andreeva – Riske 0-0 1.08 8.101R Day – Mladenovic 0-0 1.21 4.451R Bolsova – Kucova 0-1 1.33 3.391R Peterson – Ferro 0-1 1.65 2.271R In-Albon – Liu 0-0 2.23 1.671R Kostyuk – Sabalenka (2) 0-1 5.22 1.171R Putintseva – Zanevska 0-0 1.48 2.711R Gracheva – Galfi 2-1 1.34 3.351R Pliskova (16) – Stephens 1-4 1.73 2.131R Niemeier – Kasatkina (9) 0-1 3.55 1.311R Vondrousova – Parks 0-1 1.08 8.561R Stearns – Siniakova 0-0 1.44 2.831R Ostapenko (17) – Martincova 0-1 1.14 5.781R Svitolina – Trevisan (26) 0-0 1.87 1.951R Blinkova – Bonaventure 2-1 1.45 2.771R Garcia (5) – Wang 0-0 1.38 3.101R Collins – Pegula (3) 0-4 4.23 1.231R Cornet – Giorgi 2-5 2.71 1.471R McNally – Bogdan 0-0 2.11 1.751R Sherif – Brengle 0-0 1.26 3.961R Pavlyuchenkova – Fruhvirtova 0-0 1.33 3.401R Samsonova (15) – Volynets 0-0 1.30 3.631R Jeanjean – Birrell 0-0 2.01 1.821R Bondar – Begu (27) 0-0 3.35 1.341R Errani – Teichmann 0-0 3.24 1.351R Podoroska – Ponchet 0-0 1.71 2.161R Sakkari (8) – Muchova 1-2 1.91 1.911R Bronzetti – Jabeur (7) 0-0 4.90 1.181R Janicijevic – Dodin 1-1 2.36 1.601R Cirstea (30) – Paolini 0-1 1.35 3.251R Kontaveit – Pera 1-1 1.94 1.881R Kvitova (10) – Cocciaretto 0-0 1.79 2.041R Maria – Haddad Maia (14) 1-1 4.01 1.251R Marino – Shnaider 0-0 2.58 1.511R Alexandrova (23) – Tomova 1-1 1.30 3.591R Martic – Rogers (32) 2-1 1.68 2.211R Burel – Sorribes Tormo 0-1 3.13 1.371R Noskova – Kovinic 0-0 1.77 2.081R Masarova – Gauff (6) 0-1 4.21 1.231R Kalinina (25) – Parry 2-0 1.29 3.641R Kanepi – Keys (20) 1-2 4.56 1.211R Kudermetova (11) – Schmiedlova 0-0 1.10 7.111R Tsurenko – Krejcikova (13) 0-0 3.37 1.331R Zhu – Davis 0-0 3.13 1.371R Kalinskaya – Navarro 1-0 1.70 2.171R Azarenka (18) – Andreescu 0-0 1.52 2.571R Wang – Bouzkova (31) 0-0 3.62 1.301R Zhang (29) – Frech 1-0 3.74 1.281R Linette (21) – Fernandez 1-1 1.95 1.871R Swiatek (1) – Bucsa 1-0 1.01 20.33 LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Ginevra e Lione e WTA 250 Rabat e Strasburgo: I risultati con il dettaglio delle Finali. In campo Lucia Bronzetti nella finale di Rabat (LIVE)

    Lucia Bronzetti ITA, 10.12.1998 – Foto Getty Images

    WTA 250 Rabat (Marocco) – Finale, terra battuta

    Center Court – ore 13:00Julia Grabher vs Lucia Bronzetti Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Geneva (Svizzera) – Finali, terra battuta

    CENTER COURT – Ora italiana: 12:30 (ora locale: 12:30 pm)1. [3] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs [4] Jamie Murray / Michael Venus Il match deve ancora iniziare
    2. Nicolas Jarry vs [4/WC] Grigor Dimitrov (non prima ore: 15:00)Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Lione (Francia) – Finali, terra battuta

    Court Central – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [1] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs [3] Nicolas Mahut / Matwe Middelkoop Il match deve ancora iniziare
    2. [WC] Arthur Fils vs [4] Francisco Cerundolo (non prima ore: 14:30)Il match deve ancora iniziare

    WTA 250 Strasburgo (Francia) – Finali, terra battuta

    Court Patrice Dominguez – ore 12:30(4) Yifan Xu / (4) Zhaoxuan Yang vs (2) Desirae Krawczyk / (2) Giuliana Olmos Inizio 11:30Il match deve ancora iniziare
    Anna Blinkova vs Elina Svitolina Non prima 15:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Arthur Fils, inarrestabile a Lione: supera un duello entusiasmante con Brandon Nakashima per raggiungere la sua prima finale ATP

    Arthur Fils FRA, 2004.06.12

    Arthur Fils continua a sognare ad occhi aperti a Lione. Il giovane di appena 18 anni non smette di vincere e questo venerdì ha sfruttato un’atmosfera incredibile per superare in un appassionante duello Brandon Nakashima. Durante il match si è verificato un po’ di tutto, ma il numero 112 del ranking ATP, che ora si prepara a irrompere nella top 90, è riuscito a resistere per quasi tre ore per raggiungere la prima finale ATP della sua carriera. In finale affronterà Francisco Cerundolo.
    Fils ha avuto la meglio sull’americano Nakashima con il punteggio di 7-5, 4-6 7-6(5), in un incontro che ha avuto un finale elettrizzante. Il francese ha preso un vantaggio di 4-2 e sembrava lanciato verso la vittoria, ma Nakashima ha reagito prontamente e ha ripristinato la parità, proprio mentre Fils ha iniziato a soffrire di crampi. Non riusciva neanche a piegare le ginocchia, ma è riuscito a trovare il modo di resistere e continuare a combattere.
    Poco dopo, con il punteggio a suo favore per 6-5, Fils ha avuto un match point e ha addirittura celebrato la vittoria del match. Tuttavia, il colpo di Nakashima non è stato dichiarato fuori dal giudice di linea – sembra che sia stato un grido proveniente dagli spalti a causare confusione – e il punto è stato quindi assegnato all’americano.
    Nonostante questo, nel tie-break, Fils si è stato più maturo e ha confermato la sua qualificazione per la finale alla sua terza tentativo. La performance del giovane francese continua a impressionare e a far sognare il pubblico di Lione.
    ATP Lyon Arthur Fils747 Brandon Nakashima [8]566 Vincitore: Fils ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 3-2* 3-3* 3*-4 4*-4 5-4* 5-5* 6*-56-6 → 7-6B. Nakashima 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace6-5 → 6-6A. Fils 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5B. Nakashima 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5A. Fils 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4B. Nakashima 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4A. Fils 0-15 0-30 15-304-2 → 4-3B. Nakashima 15-0 15-15 15-30 15-403-2 → 4-2A. Fils 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2B. Nakashima 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 2-2A. Fils 0-15 df 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-401-1 → 2-1B. Nakashima 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1A. Fils 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2B. Nakashima 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6A. Fils 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5B. Nakashima 15-0 15-15 30-15 ace 40-153-4 → 3-5A. Fils 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-4 → 3-4B. Nakashima 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-302-3 → 2-4A. Fils 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 2-3B. Nakashima 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2A. Fils 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1B. Nakashima 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-1 → 1-1A. Fils 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1B. Nakashima 0-15 0-30 0-406-5 → 7-5A. Fils 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-405-5 → 6-5B. Nakashima 15-0 30-0 40-0 ace ace5-4 → 5-5A. Fils 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 5-4B. Nakashima 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-3 → 4-4A. Fils 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 4-3B. Nakashima 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3A. Fils 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2B. Nakashima 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2A. Fils 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 df 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1B. Nakashima 15-0 30-0 ace 30-15 40-151-0 → 1-1A. Fils 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas spiega il divorizio da Philippoussis: “Less is more, troppe informazioni e persone intorno costano energia”

    Stefanos Tsitsipas

    Nella sessione con la stampa pre Roland Garros, Stefanos Tsitsipas ha spiegato i motivi del suo divorzio da Mark Philippoussis. L’ex top10 australiano qualche giorno fa con un messaggio social aveva ringraziato il greco per i mesi passati assieme, mentre dal lato del giocatore non era arrivata alcuna risposta o commento in merito. Ecco la versione di Stefanos: i due si sono lasciati di comune accordo, soprattutto per la scelta del tennista di affidarsi ad una singola persona – il padre – per aver un flusso di informazioni più snello e diretto.
    “È stata una decisione reciproca”, ha detto Tsitsipas. “Abbiamo trascorso innumerevoli ore al telefono a parlare qualche settimana fa. Non è mai facile avere due allenatori in campo. So che sono lì per aiutare, dare il meglio che possono e provvedere a me. Ma a volte può diventare piuttosto frenetico avere due allenatori che condividono opinioni. Sono in una fase della mia carriera nella quale sento di aver il bisogno di un allenatore in grado di fornire tutte le informazioni, tutte le analisi, tutte le cose che sto cercando per migliorare il mio gioco. Less is more, secondo me”.
    Tsitsipas quindi d’ora in poi sarà seguito da suo padre Apostolos, continuando il rapporto che è stato la costante di tutta la sua carriera.
    “Sento che ci sono molte persone che potrei portare nel mio team, che potrebbero sicuramente aiutare condividendo i loro pensieri e opinioni su cosa posso fare meglio e come posso farlo. Ma è molto importante restare con poche persone secondo me, e farlo funzionare, perché quando hai molte persone intorno a te questo può prosciugare molta energia mentale. Quindi anche questo è uno dei motivi”.
    Pare quindi che non siano stati dissidi particolari con Philippoussis, anzi, il rapporto tra i due è stato ottimo e continua, anche se non come allenatore. “Ho avuto settimane in cui ho viaggiato solo con il mio allenatore perché è così che sentivo che andava fatto e non me ne pento, perché è una sensazione personale. Adoro Mark, è una persona fantastica e ci sentiamo ancora molto spesso. Ovviamente sono sicuro che mi sostiene ed è lì per me ogni volta che avrò bisogno di qualcosa. Questo è tutto” conclude Tsitsipas.
    Leggendo tra le righe, si intuisce che Stef e Mark abbiano costruito un bel rapporto, ma forse papà Apostolos e l’australiano non concordavano nella direzione da dare al gioco, e da qua le “troppe informazioni” o magari contrastanti, che forse hanno creato un po’ di confusione nel tennis del greco. Osservando il gioco di Tsitsipas, avevamo notato una propensione maggiore nello scendere a rete, facendo diventare gli schemi d’attacco una costante, un’arma in più a completare il suo gioco. Vedremo sul rosso di Parigi, dove Stefanos ha disputato una splendida finale contro Djokovic (persa al quinto set), se ci saranno altri aggiustamenti alla sua tattica. LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Lorenzo Sonego: “Quando in partita c’è lotta mi diverto. Il focus è migliorare i colpi d’inizio gioco, in particolare la risposta”

    Lorenzo Sonego (foto ATP tour)

    Se dico che le doti migliori di Lorenzo Sonego vanno ricercate nella semplicità e nell’umiltà, sembra quasi che voglia sminuire la grandezza di “Sonny”. Invece è proprio il contrario.Ecco, adesso vorrei avere qui accanto qualcuno che so io, quello che si inventa qualsiasi cosa pur di non di raccogliere le palle alla fine dell’ora, che si guarda bene dal passare la stuoia: da quando è in odore di passare in “terza”, gli sembra lesa maestà preoccuparsi delle faccende che stanno in coda agli allenamenti.Invece “Sonny”, già 21 al mondo, tre titoli ATP finora in carriera, non attende un “maggiordomo” e fa quello che ha sempre ha fatto, fin dal primo giorno in cui ha calcato un campo da tennis: a sessione conclusa, tappeto. Un dettaglio ma una sorta di mantra, giusto così per continuare a non montarsi la testa.
    Del resto il suo mentore e coach Gipo Arbino ha voluto crescerlo facendogli capire fin da subito che la grandezza sarebbe arrivato a coglierla solo ricordando sempre bene da dove si è partiti ed evitando con cura di bearsi a considerare ciò che aveva ottenuto e dove era arrivato.E di strada Lori e Gipo ne han fatta tanta per poter arrivare.Degli inizi, della militanza nelle giovanili del Toro, la squadra per cui Sonny stravede e stravedeva, si sa, come si sa di come, pur avendo piedi affatto disprezzabili, sia stato indotto proprio da Gipo a mollare definitivamente il calcio per puntare tutto sul tennis.
    Arbino le qualità di Sonego le ha lette subito. Il fisico segaligno, gracile degli inizi non doveva e poteva trarre in inganno: il ragazzo sarebbe cresciuto. Poco, ma sicuro. Piuttosto l’aveva colpito con quale dedizione Lorenzo si applicasse, con quale voglia e determinazione cercasse di migliorarsi ad ogni allenamento. Diceva tanto lo sguardo solare di Sonny: divertito quando gli veniva proposta una nuova sfida, fiammeggiante appena si entrava in lotta. E pazienza se per lungo tempo i palcoscenici erano gli Open di provincia e non i tornei internazionali: Lori non mollava un punto e correva e giocava già come se stesse al Roland Garros. Molto scarsamente considerato, praticamente ignorato, Sonny dovette attendere che Gipo chiamasse direttamente in Federazione perché qualcuno si accorgesse delle qualità del suo protetto e la vita prendesse una piega diversa.
    Lori, cosa vedi se ti volti indietro?“Guardo con tenerezza e orgoglio a tutto il percorso che ho compiuto. Ciò che sono ora è figlio del cammino fatto. Mi dà forza, consapevolezza considerare da dove sono partito.”
    Da ragazzino, quando ti chiamavano “Polpo” per l’incredibile tua capacità di allungarti e rimandare qualsiasi cosa, quando i tuoi avversari si chiamavano D’Anna e Marangoni, e Napolitano e Donati ti sembravano d’un’altra categoria, avresti mai immaginato di arrivare a questi livelli?“Io ci ho sempre creduto. Davvero ho sempre pensato che un giorno ce l’avrei fatta. Non ho mai dubitato ed è per questo che ho accettato di buon grado quello che Gipo via via mi proponeva, cercando di modificare il mio gioco da ‘difensore ad oltranza’ in attaccante da fondo.”
    Quello che continua a entusiasmarmi di te è il modo che hai di stare in campo: contrariamente a molti, tu dai proprio l’impressione di divertirti nella lotta, anzi più ce n’è e meglio è.“Sì, è proprio così. Anzi, devo dirti che quando sono andato in campo con troppa pressione, quando sentivo che non mi stavo divertendo, lì sono proprio giunte le mie prestazioni più insoddisfacenti.”
    Se ti riferisci al periodo prima della vittoria di Metz, quando hai cominciato a perdere classifica, non è che hai pagato lo sforzo prodotto per arrivare a essere 21 al mondo, e che hai cominciato a pensare a che meccanismo perverso s’innesta nella testa quando pensi a come salvaguardare il ranking ottenuto?“Può darsi. Certamente per me era un cosa totalmente nuova. Fino ad un dato momento non avevo fatto altro che salire, che inanellare prestazioni sempre più soddisfacenti; e invece ad un tratto è cominciato il periodo buio, quando, per un motivo o per l’altro, per un’inezia, le vittorie non venivano più. Se mi chiedi come ho fatto, non posso che risponderti che ho cercato di rimanere il più calmo e tranquillo possibile. Più mi agitavo e peggio andava. Dovevo imparare a gestire una situazione nuova, che prima o poi attraversano tutti. A me non era ancora capitato e dovevo imparare ad affrontarla.”
    Hai puntato sul lavoro, per migliorarti e venirne fuori? Guardandoti in TV e prima in allenamento, mi sembra che il tuo dritto sia ancora più buono, più ficcante e pesante. Anche la seconda di servizio, soprattutto quella da sinistra, mi sembra decisamente più efficace, e come effetto impresso, e come traiettorie?“Continuiamo a lavorare davvero tanto e quello che dici si unisce a quanto sono più forte d’un tempo sul rovescio. Il focus però rimane orientato verso il miglioramento dei colpi d’inizio gioco, con un’attenzione particolare sulla risposta al servizio: quelli sono i cardini del tennis moderno, a mio avviso.”
    Innegabilmente sei migliorato in tutto e aveva ragione Gipo nel dirti, nel momento più buio, che dovevi avere fiducia e pazienza perché sì perdevi certe partite inspiegabilmente, ma avevi aggiunto pezzi importanti e stavi giocando meglio di quanto non facessi quando vincevi sempre e comunque. Venendo a ora, cosa senti che ti manca ancora per giocartela e sempre coi migliori? A Roma hai perso da Tsitsipas ma hai avuto le tue chanches… In cosa senti che i più forti sono diversi, in cosa senti che hanno ancora qualcosa in più?“La loro continuità fa la differenza. Non hanno cedimenti, nemmeno per un attimo. Ai massimi livelli sono i dettagli quelli che determinano il risultato. Basta un nonnulla, una frazione di secondo di straniamento e con loro di ritrovi sotto. Ma lavoreremo anche su questo.”
    All’inizio ti ho chiesto che cosa vedevi voltandoti, adesso, ora che hai compiuto ventotto anni, ti chiedo che cosa immagini ci sia davanti a te“Vedo tante altre grandi stagioni da interpretare al meglio. Di sicuro quello che voglio fare è continuare a spostare l’asticella sempre più verso l’alto.”
    Sempre con Gipo a fianco, suppongo…“E ti pare che dopo tutto quello che abbiamo attraversato possa mai cambiare? Avanti con Gipo, come abbiamo sempre fatto.”

    Elis Calegari LEGGI TUTTO