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    Elvis Presley, la Stutz Blackhawk del Re del rock sta per andare all'asta

    Quando le case d’asta presentano vetture appartenute a personaggi famosi, si creano sempre curiosità e fermento tra i collezionisti, bramosi di portarsi a casa modelli rari o dal grande valore, soprattutto perché in passato posseduti da celebrità. E quando si parla di star, il nome di Elvis Presley svetta tra tutti. Ed ecco la notizia: Mecum sta per battere all’asta una Stutz Blackhawk del 1971 appartenuta al il Re del rock’n’roll, che per le quattro ruote ha sempre avuto una grande passione.Guarda la galleryAll’asta la Stutz Blackhawk del 1971 di Elvis Presley
    Una delle più costose 
    Ad appassionarlo, in particolare, era la Stutz Motor Company, Marchio americano riportato in vita alla fine degli anni ‘60 da un banchiere di New York, James O’Donnell. L’acquisto della Blackhawk da parte di Elvis avviene dopo il danneggiamento da parte del suo autista di un modello precedente dello stesso tipo, entrato a far parte del garage dell’artista quando era ancora un prototipo. Non a caso la Blackhawk era tra le auto più costose in vendita negli Stati Uniti in quel periodo: a occuparsi di molti dettagli era stato un designer della Chrysler, Virgil Exner, assunto appositamente per questa lavoro da O’Donnell. La produzione di questo modello è durata dal 1971 al 1987 (sette generazioni in totale, con motorizzazioni sempre differenti), ma è sempre stata mantenuta una verniciatura speciale che prevedeva tra le 18 e le 22 mani di vernice e la lucidatura a mano.
    Regalata al suo medico
    La storia tra Elvis e la Stutz Blackhawk è durata diversi anni. Fino a quando non decide di regalarla a uno dei suoi medici personali, Elias Ghanem, che lo aveva aiutato dopo un brutto attacco di polmonite. Nel suo garage, in totale, ci sono stati quattro modelli di Blackhawk, ma non è stata l’unica stella ad apprezzare questa vettura. Tra i personaggi famosi si annoverano anche Frank Sinatra, Lucille Ball, Sammy Davis Jr, Dean Martin, Wilson Pickett, Johnny Cash, Muhammad Ali, George Foreman, Billy Joel, Elton John, Paul McCartney, Al Pacino. E la lista potrebbe continuare.
    Harley-Davidson di Elvis Presley all’asta: sarà venduta a un prezzo folle? LEGGI TUTTO

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    Scrambler 1200: un pezzo del set di No Time to Die sarà in vendita

    Chi non vorrebbe avere una moto o un’auto usata sul set di un film? Una di quelle il cui rombo è stato sentito ovunque in tutto il mondo e su tutti gli schermi. Una di quelle che ha solcato tante strade, fatto inseguimenti, portato attori di Hollywood di un certo calibro. Questo sogno diventerà realtà con l’asta di  Scrambler 1200 modificate per riprese e stunt della pellicola cinematografica 007- No Time to Die, l’ultimo lungometraggio della serie di James Bond, ambientato in parte a Matera e con l’incredibile Daniel Craig.
    Per i motociclisti e per quelli che oltre alla moto si dilettano ad andare in sala per godersi l’arte della cinematografia, l’asta programmata per queste Scrambler 1200 è il momento giusto per potersi accaparrare la compagna di avventure dell’intramontabile agente segreto Bond, oltre a potersi vantare di possedere un veicolo usato in un film d’azione.

    Un pezzo di set
    L’occasione la dà la Casa d’aste Christie’s e EON Productions, produttrice proprio di No Time to Die, che per il del 60° anniversario dei film di James Bond ha organizzato una vendita di beneficienza divisa in 2 parti: quella che sarà dal 15 settembre al 5 ottobre e che sarà online vedrà in vendita abiti, spartiti musicali, oggetti e modellini tutti facenti parte delle pellicole cinematografiche, mentre l’altra che sarà in presenza il 28 settembre avrà all’asta una delle protagoniste dei lungometraggi, ossia la Triumph Scrambler 1200 XE usata nel film. Il valore stimato si aggira fra i 23.000 e i 34.000 euro, con il ricavato indirizzato all’ente di beneficienza Severn Hospice.
    Attenzione però: la Scrambler non è omologata, indi per cui non si potrà circolare su strada con essa, essendo stata modificata al fine di poter essere sfruttata al meglio per le adrenaliniche sequenze volute da Lee Morrison, lo stunt coordinator di No Time to Die. Insomma… se la acquistasse, diventerebbe una bella moto da collezione!
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    Harley-Davidson di Elvis Presley all'asta: sarà venduta a un prezzo folle?

    Sono tante le stelle della musica e del cinema che decidono di mettere all’asta le proprie moto, tra gli ultimi Johnny Deep fresco di vittoria del processo contro l’ex compagna. Anche Elvis Presley amava la sua Harley-Davidson FLH 1200 Electra Glide del 1976, una moto che l’ha accompagnato fino alla fine dei suoi giorni nel 1977. Ora la moto è in vendita all’asta per la terza volta: tre anni fa il suo valore l’ha inserita tra le 3 moto più costose di sempre.Guarda la galleryUn’Harley rarissima è all’asta: è di Elvis Presley e il prezzo è da brividi
    Il “trono” del Re
    Elvis percorse in sella a questa moto solo 202 chilometri per poi donarla in condizioni quasi perfette al Pioneer Auto Museum Sud Dakota dove rimase in una teca di vetro per 30 anni. La prima volta che l’Electra Glide è stata messa all’asta era il 2019: il successo globale è stato immediato e la notizia ha fatto girare la testa a molti appassionati collezionisti, tanto da far ipotizzare che potesse attirare offerte vicine ai 2 milioni di euro. In realtà fu aggiudicata ad un prezzo finale di 781 mila euro, una cifra che comunque le diede il terzo posto sul podio delle moto più costose della storia. A distanza di 3 anni, l’esemplare è di nuovo all’asta e potrebbe diventare la più costosa di sempre: la casa d’aste GWS ha affermato che la moto presenta tuttora un chilometraggio originale molto basso e ha mantenuto tutta la sua originalità come quando fu acquistata da Elvis.
    Le offerte sono iniziate a soli 100.000 dollari (circa 97mila euro) e stanno aumentando con incrementi di 10.000 dollari. Attualmente l’offerta principale è di poco più di 117mila euro, ma la cifra è destinata a salire notevolmente visto che mancano ancora tre settimane alla chiusura dell’asta, sostenuta dalla vedova di Elvis, Priscilla Presley, che scriverà una lettera personale all’offerente che si aggiudicherà l’acquisto.
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    Rarissima Porsche 911 va all'asta: il proprietario era Pablo Escobar

    Pablo Escobar è probabilmente il criminale più famoso della storia. Il boss della droga vantava un patrimonio stimato tra i 25 e i 30 miliardi di dollari, tra ville di lusso, aerei, navi e automobili di ogni modello. Tra queste ultime, la sua Porsche 911 del 1974 è stata recentemente messa all’asta: ha una storia molto particolare e sui suoi sedili si sono seduti personaggi molto particolari.Guarda la galleryUna Porsche 911 va all’asta negli USA. Il proprietario? Pablo Escobar
    La storia incredibile della Fiat Dino Spider ritrovata in un fienile dopo 45 anni 
    Di proprietario in proprietario
    Il colombiano più famoso della storia non poteva che avere supercar molto particolari. La Porsche 911 in questione, modello RSR Iroc, è uno dei soli 12 esemplari mai prodotti. Il primo proprietario fu Roger Penske che decise di affidarla a Emerson Fittipaldi per incrementare il palmarès di vittorie del Team Penske. L’automobile passò poi nelle mani di John Tunstall, che decise di portarla sotto i riflettori della 24 ore di Daytona e la 12 ore di Sebring, per poi venderla a Pablo Escobar. 
    Riportata alle origini
    La Porsche 911 fu modificata utilizzando la carrozzeria della Porsche 935 al fine di farla correre in Colombia. A seguito della morte del criminale, nel 1993 l’automobile partecipò a numerose competizioni negli Stati Uniti e fu guidata da nomi illustri del mondo automobilistico come Denny Hulme, A.J. Foyt, Mark Donohue, George Follmer, Peter Revson, David Pearson, Bobby Allison, Richard Petty, Bobby Unser, Roger McCluskey e Gordon Johncock, per poi essere restaurata definitivamente nel 2010. È così, con il colore originario “Sahara Beige” e con gli adesivi originali, che è tuttora all’asta da Collecting Cars.  
    La 911 RSR Iroc nasce dalla RS 2.7 ma il suo motore ha una potenza di 230 CV. Il retrotreno presenta un grande spoiler, mentre i cerchi in lega sono dei Fuchs a cinque razze. L’interno è estremamente sobrio e spoglio. 
    Follia a Como: prete ubriaco sperona una vettura e insulta i Carabinieri  LEGGI TUTTO

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    Ferrari 365 GTC/4, il “Gobbone” all’asta nel Regno Unito

    È “gobba”, italiana, vecchia e fascinosa: Non parliamo della Juventus, ma di una Ferrari 365 GTC/4, la cosiddetta “Ferrari dimenticata”, tornata all’asta nel Regno Unito, sul sito Collecting Cars. Si tratta di un esemplare acquistato nel 1971, anno della sua uscita, da Charles “Ronnie”Driver, eroe della seconda guerra mondiale e futuro uomo d’affari milionario, nonché padre dell’attrice holliwoodiana Minnie Driver.
    Pregi e problemi con la legge del “Gobbone”
    La Ferrari 365 GTC/4 fu prodotta in soli 500 esemplari e, a causa della forma del cofano, si guadagnò il soprannome di “Gobbone”. Stretta parente della Daytona GTB/4, ha impresso una svolta nella storia delle granturismo a quattro posti, le cosiddette 2+2. Fin dalla sua uscita la sua storia è stata segnata da problemi con la legge in materia di sicurezza e in particolar modo negli Stati Uniti. Il problema era costituito dal paraurti cromato e brillante, non più consentito per circolare su strada. Disegnata da Filippo Sapino per Pininfarina, la 365 GTC/4 ha una carrozzeria elegante che ha integrato i paraurti anteriori e posteriori in gomma nel design complessivo della vettura. All’interno del vano passeggeri, i due piccoli sedili posteriori sono in grado di accogliere due bambini o di essere ripiegati per aumentare lo spazio destinato ai bagagli. Per vederla dai un’occhiata alla gallery!
    Guarda la galleryFerrari 365 GTC/4: le foto del “Gobbone” all’asta nel Regno Unito LEGGI TUTTO

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    L'ultima Lamborghini Aventador venduta all'asta: la cifra è impensabile

    Lo scorso 21 aprile, RM Sotheby’s ha battuto all’asta per 1,6 milioni di dollari (circa 1,5 milioni di euro) l’ultimo dei 599 esemplari della Lamborghini Aventador, che dice così addio al mercato. Ma oltre a essere l’ultima unità, questa Aventador LP 780-4 Ultimae Coupé ha molte altre caratteristiche che l’hanno resa appetibile agli acquirenti, quali si sono dati battagli per portare nella propria collezione la supercar della Casa di Sant’Agata Bolognes. 
    Potenza da 780 CV
    Cos’ha di speciale questo esemplare? Oltre a essere l’ultimo, è dotato di nuove prese d’aria e dei cerchi in lega Silver Dianthus. Ma c’è di più. Si tratta, infatti, dell’Aventador più potente mai costruita: grazie al V12 da 6,5 litri “Longitudinale Posteriore” vengono erogati ben 780 CV, 40 in più della versione S (e rispetto alle quale è più leggera di 25 kg). Per raggiungere 355 km/h di velocità massima e accelerare da 0 a 100 in 2,8 secondi, si affida a un cambio robotizzato ISR a 7 rapporti.
    Non solo una supercar
    Il facoltoso acquirente che si è portato a casa questa speciale Lamborghini Aventador, ha ricevuto anche un altro premio: si tratta di un NFT nato dalla collaborazione tra l’artista digitale Krista Kim, il produttore musicale Steve Aoki e l’agenzia INVNT GROUP, il primo a essere battuto all’asta con un’auto come questa. Non finisce qui. Sempre il nuovo proprietario ha ora diritto a tutta una serie di vantaggi “made in Lamborghini” che farebbero invidia a qualsiasi appassionato: tra questi l’accesso a servizi VIP (in cui sono comprese le anteprime virtuali dei prossimi modelli speciali della Casa di Sant’Agata Bolognes), un tour privato del Museo e un “Meet and Greet” virtuale con Steve Aoki e Kirsta Kim.
    Jacobs corre in Lamborghini: sui social sfoggia una Huracan LEGGI TUTTO

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    Ferrari-Limousine: la Rossa che non ti aspetti è stata venduta all'asta

    Dalla Casa di Maranello ci aspettiamo eleganza, potenza, velocità. Ma di certo non una limousine, e invece è stata appena battuta all’asta di Scottsdale di Barrett-Jackson per 52.800 dollari (più di 47.000 euro) una Ferrari 400i del 1981 in versione limousine, disegnata da Pininfarina. Il nuovo proprietario, dunque, si porterà a casa un esemplare bizzarro, quanto raro: non sarà certamente il capolavoro di Maranello, ma di originalità ne ha da vendere. Guarda la galleryFerrari 400i all’asta: è la versione limousine
    Col mini bar
    Per quanto riguarda le sue condizioni, sappiamo che non sono stati fatti interventi né al motore, tranne una recente saldatura alle componenti strutturali per garantirne il funzionamento, oltre alla sostituzione di tutti i liquidi, candele nuove, batteria nuova, cambio olio, lavaggio del radiatore, ispezione pneumatici e freni. Sul contachilometri si leggono circa 24mila km, fatti dal V12 aspirato da 4,8 litri che, in origine, era in grado di erogare i 340 CV, a cui è accoppiato un cambio automatico.
    L’aspetto che più incuriosisce è di certo l’abitacolo che nella parte posteriore può ospitare fino a quattro persone. I sedili sono rivestiti in pelle bicolore con finiture bianche e c’è anche un’area bar, con un mini frigo per conservare al fresco le bevande (siamo pur sempre dentro una limousine!).
    Aznom Palladium, la nuova hyper-limousine dal lusso sfrenato LEGGI TUTTO

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    Ford Bronco, un fuoristrada unico per Papa Francesco

    Si chiama “Pope Francis Center First Edition”, ed è stata costruita con l’obiettivo di raccogliere fondi per un’iniziativa benefica negli USA. Se il nome non avesse già rivelato il destinatario, ve lo diciamo noi: è una Ford Bronco unica e speciale dedicata a Papa Francesco. Un modello che si caratterizza per la tinta bianca e dettagli ispirati alla vettura che, alla fine degli anni ’70, accompagnò Giovanni Paolo II nel suo viaggio per gli Stati Uniti. La Bronco verrà venduta domani, giovedì 27 gennaio, all’asta Barrett-Jackson: il ricavato andrà all’associazione intitolata a Papa Francesco che si occupa dei senzatetto a Detroit.
    Papa Francesco, per lui una Ford Bronco unica
    Nel 1979 Karol Wojtyla, l’allora Papa Giovanni Paolo II, visitò gli Stati Uniti a bordo di una Ford Bronco adattata appositamente per consentire al pontefice di salutare i fedeli. A distanza di oltre quarant’anni, la Casa americana ha realizzato un’altra Ford Bronco speciale dedicata al Papa, stavolta a Francesco: si tratta di un esemplare a cinque porte, caratterizzato dalla vernice Wimbledon White (la stessa utilizzata sul modello del ’79) e con cerchi in lega anch’essi bianchi. Il nome dell’allestimento è “Pope Francis Center First Edition”, in riferimento all’associazione Pope Francis Center di Detroit, che si occupa di diverse iniziative benefiche nella città americana.
    A completare la dotazione di questa Bronco così speciale, gli adesivi Rapid Red su fiancate e cofano, ed elementi in Iconic Silver, come il roll bar e la scritta “Bronco” sulla mascherina frontale. All’interno, i rivestimenti sono bianchi e neri, con alcuni inserti rossi. Numerosi, infine, gli accessori Ford Performance Parts che sono stati applicati all’esemplare, come le luci supplementari sul tetto, le tasche aggiuntive nel vano bagagli e i fendinebbia Rigid.
    Ford Bronco Hennessey VelociRaptor, il tuning da V8 e 750 cavalli
    Una Bronco per aiutare Detroit
    La Bronco è stata realizzata da Ford e donata da David Fischer Jr, presidente di The Suburban Collection Holdings. L’auto verrà battuta domani all’asta da Barrett-Jackson, e il ricavato andrà all’associazione Pope Francis Center di Detroit, con l’obiettivo di aiutare i senzatetto della città americana. L’iniziativa si inscrive in un più ampio programma che punta a risolvere il problema della povertà in Michigan entro il 2030.
    “Il team di lavoro e Padre Timothy McCabe del Pope Francis Center hanno collaborato costantemente per condividere idee su questo progetto progetto – ha spiegato Steve Gilmore, capo del design della divisione Ford Vehicle Personalization – L’idea è stata quella di aggiungere diversi richiami alla Bronco originale del 1966 e combinarli con alcuni tocchi moderni della Bronco First Edition”.
    Papa Francesco benedice la Mustang elettrica di un gruppo di giovani attivisti LEGGI TUTTO