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    Furto d'auto finito male: il ladro non si accorge che c'è una persona

    I furti di auto purtroppo sono all’ordine del giorno. Per fortuna a volte capita che non vadano a buon fine e che il colpevole venga preso. Questo è quello che è successo, con qualche intermezzo grottesco, a Cogoleto, in provincia di Genova. Un 25enne italiano ha tentato di rubare une vettura in sosta, ma senza accorgersi che nel sedile del passeggero ci fosse una persona, che non è stata certo a guardare. 
    Arresto e denuncia 
    Il proprietario della vettura che stava per essere rubata è sceso dall’auto, lasciando le chiavi nel cruscotto. Il 25enne allora ne ha approfittato, ma non aveva notato che sul sedile del passeggero ci fosse la moglie che, nonostante lo spavento improvviso, ha prontamente sfilato le chiavi dal nottolino di accensione e ha iniziato a gridare per chiedere aiuto. Il marito allora, alle urla della moglie, ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti. A nulla è servita la fuga del giovane, durata davvero poco. Fermato dagli agenti, il ladro è stato trovato in possesso di un coltello lungo 25 centimetri e arrestato con diverse accuse: furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, possesso di oggetti atti a offendere e violenza privata. 
    Range Rover rubate e nascoste al porto di Ancona: scoperta maxi truffa LEGGI TUTTO

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    Patente e carta d’identità false, tenta la doppia truffa alla polizia

    Nei pressi del casello della A1 ad Arezzo, gli agenti della Polizia Stradale della zona hanno fermato un 45enne cinese, ma residente a Ferrara, che ha dato loro un bel po’ da fare. L’uomo era al volante di un’auto, nello specifico una Volkswagen Golf, ma alla richiesta di mostrare la documentazione per la guida, ha mostrato una patente falsa: si tratta di una licenza emessa dalla Romania che la polizia ha ben presto identificato come contraffatta, passando immediatamente al sequestro del veicolo. Questa, però, è solo la prima parte di una vicenda che nelle 24 ore seguenti ha avuto rocamboleschi risvolti. Ecco che cosa è accaduto e che fine ha fatto l’uomo. 
    Prima la patente, poi la carta d’identità
    “Il conducente – ha spiegato la Stradale – ha esibito una patente di guida rumena che, ha insospettito gli agenti apparendo quantomeno insolito che fosse stata conseguita in Romania considerato che, dagli accertamenti effettuati, l’uomo risultava residente in Italia dal 2017 e in Romania pareva non averci mai messo piede”. Appurata la patente falsa, l’uomo è stato quindi denunciato e multato per 5.100 euro e gli è stata sequestrata la vettura e affidata a un custode giudiziale. Il giorno seguente, il 45enne cinese si è recato dalla Polizia di Arezzo per chiedere una modifica al luogo di custodia della Golf, mostrando una carta d’identità, anche questa emessa da un’autorità romena, e di nuovo falsa. All’ennesima truffa, gli agenti lo hanno quindi arrestato.
    Multa prima della patente: arriva all’esame di teoria… guidando LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Alesi arrestato in Francia per aver lanciato petardi alla finestra del cognato

    Brutto episodio per Jean Alesi, arrestato in Francia. L’ex pilota della Ferrari è stato trattenuto dalla polizia nel pomeriggio di lunedì vicino ad Avignone, a seguito delle indagini sul danneggiamento dello studio di quello che è il cognato di Alesi.

    Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP, Alesi è stato fermato a Villeneuve-lès-Avignon, la città in cui risiede in Francia, per aver danneggiato con del materiale esplosivo lo studio dell’abitazione dell’architetto.

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    “Solo un brutto scherzo”

    L’ex pilota di Formula 1 ha spiegato i fatti e relegato la vicenda a uno scherzo, quanto avvenuto nella sera di domenica, quando – secondo le ricostruzioni – da un’auto con tre persone una è sceso per posizionare un petardo – acquistato in Italia, avrebbe spiegato Jean agli investigatori – sulla finestra dell’abitazione.

    Alesi, secondo quanto riporta L’Equipe, ha ammesso d’aver collocato il petardo che ha danneggiato la finestra dello studio del cognato. Un brutto scherzo con sullo sfondo una vicenda di separazione tra il cognato e la sorella di Jean Alesi. In auto con Jean erano presenti il figlio e un amico.

    In auto insieme a due persone

    “Jean Alesi è stato arrestato lunedì intorno alle 16:00 per aver danneggiato la proprietà altrui per mezzo di un ordigno esplosivo”, ha confermato il vice procuratore di Noemes, Antoine Wolff. La polizia è stata chiamata domenica intorno alle 22 dai residenti nel quartiere, preoccupati dal rumore dell’esplosione. E proprio un vicino avrebbe annotato la targa dell’auto che ha permesso poi aglia genti di risalire al pilota 57enne, che ha assicurato di non essere in cattivi rapporti con nessuno dei familiari ma di voler solo scherzare. LEGGI TUTTO

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    Scippatore seriale in moto arrestato a Catania

    Dopo diverse settimane e ben 10 furti, è stato finalmente fermato il 34enne di Catania che da molti era ormai definito lo scippatore seriali in moto. In sella a una due ruote da cross o a uno scooter 50, infatti, l’uomo (pluripregiudicato e in libertà vigilata) si era reso protagonista di diversi scippi nei pressi della Stazione ferroviaria della città.
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    Dopo 10 furti, la cattura
    L’attività dello scippo è iniziata a maggio 2021, mese dal quale gli agenti stanno lavorando per rintracciare e fermare il pregiudicato. Le vittime dell’uomo sono spesso donne: individuata la vittima, si attende il momento migliore per mettere in moto il mezzo e partire per strappare con violenza il cellulare dalle loro mani, talvolta anche tutta la borsa. Dopo circa 10 furti andati a buon fine, finalmente l’occasione per la polizia di catturarlo, grazie anche a numerosi testimoni che nel corso di queste settimane avevano dato indicazioni relative all’aspetto del ladro e dei mezzi da lui usati. Con un’operazione incrociata, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare il 34enne catanese nei pressi della sua abitazione. Trovata anche la refurtiva. Adesso l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del pubblico ministero di turno, sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza per direttissima.
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