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    Clamoroso, la Ducati sceglie Marquez! Martin sbatte la porta e va in Aprilia

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    Aprilia si fa in cinque nel laboratorio Jerez

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    MotoGP, il Team Trackhouse entra nel Mondiale: sarà motorizzato Aprilia

    ROMA – Dopo l’esclusione di Cryptodata RNF dal Mondiale 2024 di MotoGP, l’Aprilia ha annunciato l’arrivo di una nuova squadra satellite, il Team Trackhouse, che andrà a rilevare il posto lasciato vacante dai malesi. Nell’arco di una settimana, dunque, la griglia della classe regina in vista della prossima stagione è stata completata e ora si attende soltanto il verdetto della pista per avere le prime impressioni sulla nuova stagione. Il Team Trackhouse potrà contare su un pilota di esperienza come Miguel Oliveira e un giovane di grandi speranze come Raul Fernandez.
    Trackhouse, MotoGP dopo NASCAR
    Nella giornata odierna la MotoGP ha organizzato un evento per presentare il nuovo Team Trackhouse che, a partire dal 2024, gareggerà nel Motomondiale schierando in griglia Raul Fernandez e Miguel Oliveira. La nuova squadra guidata da Justin Marks, dunque, dopo essere stata inserita in pianta stabile nella NASCAR, è pronta a fare il suo esordio anche in MotoGP. Nel corso delle cerimonia di presentazione sono stati presenti Marks, Massimo Rivola, Carlos Ezpeleta e Rossomondo. Rivelata anche la livrea della moto che avrà colori che riprendono la bandiera degli USA.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Aleix Espargaro in difficoltà a Buriram: “Sono andato nel panico”

    ROMA – Il Gran Premio della Thailandia 2023 di MotoGP ha proposto diversi spunti in ottica lotta per il titolo Mondiale tra Francesco Bagnaia e Jorge Martin, ma ha lasciato anche qualche strascico. Il pilota dell’Aprilia, Aleix Espargaro, infatti, dopo un avvio di gara molto incoraggiante ha perso terreno rispetto ai suoi diretti avversari ed ha accusato anche diversi problemi sulla sua moto. Lo spagnolo, infatti, ha confessato di aver avuto difficoltà nella respirazione a causa di un anomalo surriscaldamento.
    Espargaro: “Sono andato nel panico”
    “Questa è stata la gara più complicata della mia vita, non riuscivo a respirare. Sono andato nel panico negli ultimi tre giri perché non riuscivo a prendere aria. Pensavo che sarei morto una volta arrivato ai box. Il team ha cercato diverse soluzioni per rimediare al surriscaldamento, ma non ha funzionato nulla. Non capisco perché la moto abbiamo emesso tutto questo calore”. Queste le dichiarazioni del pilota dell’Aprilia, Aleix Espargaro, che ha rivelato un preoccupante retroscena dopo il Gran Premio della Thailandia 2023. LEGGI TUTTO

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    Aleix Espargaro shock: “In Thailandia ho pensato di morire”

    ROMA – La MotoGP si è lasciata alla spalle il Gran Premio della Thailandia 2023 e ora, dopo un weekend di riposo, tornerà in pista per le ultime tre gare della stagione. Sul tracciato di Buriram, però, le cose non sono andate per il meglio per il pilota dell’Aprilia, Aleix Espargaro che, dopo un avvio di corsa molto buono, ha perso qualche posizione allontanandosi dalla lotta per il podio. Al termine della gara lo spagnolo ha fatto una clamorosa e spaventosa rivelazione in merito alle sue sensazioni provate mentre stava gareggiando.
    Espargaro: “Non respiravo”
    Il pilota dell’Aprilia, Aleix Espargaro, dopo la gara disputata sulla pista di Buriram, ha raccontato le sue difficoltà dovute ad un surriscaldamento della moto: “Negli ultimi tre giorni sono stato molto in difficoltà e sono andato addirittura nel panico perché non riuscivo a respirare. Questa è stata la gara più difficile della mia vita. Quando sono rientrato ai box pensavo che sarei morto. Nel corso del weekend abbiamo testato diverse soluzioni per porre rimedio al surriscaldamento, ma nulla di quello che abbiamo fatto ha funzionato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Indonesia, doppietta Aprilia nella Practice. Bagnaia e Bastianini in Q1

    MANDALIKA – Aleix Espargaro è il più veloce della Practice del Gran Premio d’Indonesia, valido quindicesima tappa del mondiale MotoGP. Lo spagnolo dell’Aprilia ferma il cronometro in 1:30.474, precedendo il compagno di squadra Maverick Vinales per una splendida doppietta Aprilia. Alle loro spalle, ecco Marco Bezzecchi, velocissimo nonostante la recente operazione alla clavicola, seguito da Brad Binder e Jorge Martin. Lontane le Ducati ufficiali di Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini, in difficoltà nel trovare un giro pulito su condizioni difficili di poco grip: i due, rispettivamente 16° e 20° nella sessione, dovranno quindi passare dal Q1 in qualifica. LEGGI TUTTO

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    Practice Indonesia, doppietta Aprilia con Espargaro-Vinales. Bagnaia in Q1

    MANDALIKA – È doppietta Aprilia nella Practice del Gran Premio di Indonesia, che determina l’accesso diretto al Q2 delle qualifiche del quindicesimo round del mondiale di MotoGP. Aleix Espargaro firma il tempo di 1:30.474, ampiamente nuovo record della pista, battendo il compagno di team Maverick Vinales e un sorprendente Marco Bezzecchi, staccato dal numero 12 di appena 16 millesimi nonostante il recentissimo infortunio alla clavicola. Quinto tempo per Jorge Martin, mentre sono ampiamente fuori dalla top-10 le Ducati ufficiali di Francesco Bagnaia, 16° dopo un errore all’ultimo tentativo, e del rientrante Enea Bastianini, 20° dopo una caduta. Entrambi, insieme a piloti come Pol Espargaro, Luca Marini e Johann Zarco, dovranno quindi passare per il Q1. LEGGI TUTTO

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    Rivola esclusivo: “Aprilia, il segreto è non avere superstar”

    Rivola, come si racconta un fine settimana come quello di Barcellona?«È stato un weekend pressoché perfetto. Sabato soltanto un super Bagnaia ci ha privato della doppietta, e domenica non so se ci sarebbe riuscito, le Aprilia sarebbero state competitive nel confronto con lui. Sarebbe stato bello vedere anche Oliveira sul podio di domenica, ma probabilmente ha dovuto stressare troppo le gomme all’inizio. Anche la gomma anteriore di Viñales era in pessime condizioni, quindi è fantastico anche soltanto il fatto che abbia finito la corsa: quando Espargarò ha perso terreno da Viñales, ho pensato che stesse facendo riposare la gomma anteriore, per poi attaccare sul finale, e così è stato. Il risultato è da dedicare al Presidente Colaninno. Sabato avevo detto che, conoscendo la sua ambizione, avrebbe voluto il successo anche nel GP: ora so che è felice».
    La coppia Espargaro-Viñales sembra sempre più affiatata, anche se entrambi corrono per lo stesso traguardo. Concorda?«Lavorano entrambi per stare davanti e migliorare. Aleix domenica ha fatto un ingresso aggressivo su Maverick, però non ci sono stati problemi e il suo gesto nei confronti di Viñales dopo la gara ne è stata la prova. Lo scambio delle moto è stato particolare, ma testimonia il loro rapporto. Dobbiamo goderceli come ci godiamo il momento, abbiamo vissuto una giornata storica».
    Aveva sognato la prima doppietta?«Ricordo che ero proprio a Barcellona nel 2019, e dissi a un mio amico: “Sono curioso di vedere dove saremo tra cinque anni”. Se ripenso a quella frase mi scappa un po’ da ridere. Tutti i piccoli passi compiuti sono motivazioni che aiutano tanto, specie in questo mondo. Aleix per esempio sa di non aver vinto da solo, e questa è una sua forza; lo stesso vale per Maverick. Entrambi sanno che la prossima volta sarà di nuovo battaglia vera, quindi mi aspetto un’entrata di Viñales su Espargaro, con rispetto ma con la giusta grinta (sorride ndr)».
    State crescendo di stagione in stagione, vero?«Vero. L’anno scorso la prima vittoria, ora la prima doppietta: ogni anno facciamo meglio, a testimonianza del fatto che come azienda stiamo lavorando bene, seguendo la strada giusta. Se ogni anno miglioreremo, arriverà anche la stagione in cui vinceremo il Mondiale».
    Qual è il segreto dietro questa crescita esponenziale?«Il lavoro di tutti, senza una superstar ma con un gruppo unito. Allo stesso tempo serve avere la mente aperta, ascoltando le idee di tutti e accettando culture diverse. Questo a volte può portare a scontri o incomprensioni, e in quel caso sta a me fare da lubrificante tra i meccanismi, affinché girino meglio».
    L’impatto con la MotoGP, tra lo stop per Andrea Iannone e poi il periodo pandemico, non è stato facile per lei. Come l’ha vissuto?«Penso ai tanti investimenti, tra motore e aerodinamica, senza che arrivassero i risultati sperati. Il podio di Silverstone 2021 ci ha regalato fiducia, con la quale siamo arrivati fino qui. Ovviamente non dobbiamo fermarci ora, perché chi si ferma è perduto».
    Ha temuto di non centrare gli obiettivi fissati?«In tanti momenti abbiamo pensato che la salita fosse più impegnativa del previsto, ma non ho mai avuto dubbi sul fatto che ci saremmo riusciti. Non siamo ancora dove vogliamo però, abbiamo soltanto compiuto un altro passo nel nostro percorso, che nella mia testa è già pianificato, ma va realizzato. Un giorno svelerò cosa ho fatto a Noale dopo la prima gara della stagione 2019. Ci faremo due risate…».
    In una scala da uno a dieci, a che punto siete del suo progetto?«Direi sette e mezzo. Per essere veloci ovunque manca un po’ in tutte le aree, non si finisce mai di migliorare in questo sport. La moto perfetta non esiste».
    Arriva Misano: siete attesi al varco, oltretutto in casa. Cosa si aspetta?«Non è una pista particolarmente adatta alla nostra moto, come tutte le piste con tante ripartenze da bassa velocità, ma la motivazione può fare tanto quindi sono ottimista. Mi permetto un pensiero per Bagnaia e Bastianini: purtroppo Enea è stato molto sfortunato quest’anno, e da italiano dico che abbiamo bisogno di Pecco, dato che si sta giocando un Mondiale». LEGGI TUTTO