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    Montezemolo infiamma il paddock, parlando di Ferrari e Antonelli

    Parole al miele e un pizzico di rammarico per Luca Cordero di Montezemolo, figura iconica della Ferrari, che ha fatto il suo ritorno nel paddock di Sakhir dopo un decennio di assenza. L’ex Presidente del Cavallino Rampante non ha nascosto il suo entusiasmo per il solido quarto posto conquistato da Charles Leclerc nel Gran Premio del Bahrain, un risultato che infonde nuova speranza e fiducia nei tifosi e nell’intera scuderia di Maranello.
    “Vedere la Ferrari lottare e ottenere un risultato così incoraggiante è una vera gioia per il cuore”, ha dichiarato Montezemolo con la passione che lo ha sempre contraddistinto. “Charles ha dimostrato ancora una volta il suo talento e la sua determinazione. Questo quarto posto è un segnale importante, un punto di partenza solido per una stagione che spero possa regalarci ancora tante soddisfazioni”.
    Le parole di Montezemolo risuonano come un incoraggiamento autorevole per il team guidato da Fred Vasseur, sottolineando i progressi compiuti e la ritrovata competitività della monoposto rossa. L’attenzione si concentra ora sulle prossime gare, con la consapevolezza che il lavoro da fare è ancora tanto, ma con la certezza di avere un pilota di punta capace di fare la differenza.

    Tuttavia, l’analisi di Montezemolo non si è fermata alla performance della Ferrari. L’ex numero uno di Maranello ha espresso un velato rammarico riguardo al futuro di un altro giovane talento italiano: Andrea Kimi Antonelli: “Antonelli è un talento purissimo,” ha ammesso Montezemolo che poi ha aggiunto: “Vederlo crescere è un piacere per tutti gli appassionati italiani. Certo, vederlo un giorno al volante di una Ferrari sarebbe il coronamento di un sogno, ma il suo percorso in Mercedes dimostra quanto il suo potenziale sia riconosciuto a livello internazionale. Gli auguro il meglio per la sua carriera, sperando che un giorno le nostre strade possano incrociarsi.”
    Le parole di Montezemolo su Antonelli aggiungono un tocco di malinconia al suo ritorno nel paddock, evidenziando come il talento italiano continui a fiorire, talvolta lontano dai colori che hanno fatto la storia dell’automobilismo.
    Ottimismo, passione e un pizzico di nostalgia: questo il mix di emozioni che traspaiono dalle parole di Luca Cordero di Montezemolo. Il suo ritorno nel mondo della formula 1 è un evento significativo, un segnale di affetto e fiducia verso una Ferrari che sta cercando di tornare ai vertici e un promemoria dell’importanza del talento italiano nel panorama motoristico internazionale. Il paddock, con la sua presenza carismatica, ritrova un protagonista che ha saputo scrivere pagine indimenticabili di questo sport. LEGGI TUTTO

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    Stanno arrivando i ragazzi della F1

    Gran Premio del Bahrain ha proposto uno spettacolo sorprendente. Con venti monoposto impegnate incredibilmente alla pari. Con Ferrari, McLaren, Mercedes, Williams a inseguirsi con Haas, Aston Martin, Sauber e Alpine. I risultati naturalmente hanno ricoperto i valori di sempre, ma lo svolgersi della gara ha lasciato il segno. Sorprendente, come la resa di Max Abbonati per continuare a leggere- oppure -sottoscrivi l’abbonamento pagando con GoogleABBONATI CON LEGGI TUTTO

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    F1, Fabrizio Barbazza: “Molti piloti buoni solo a portare a casa la schisceta”

    Fabrizio Barbazza, ex pilota di Formula 1 con AGS e Minardi a inizio anni ’90, è intervenuto con un commento pungente sugli attuali piloti del Circus.

    Dopo il Gran Premio del Giappone, vinto da uno straordinario Max Verstappen, Fabrizio Barbazza ha scritto un commento sul suo profilo facebook dove ha parlato dei piloti che lo hanno impressionato di più: “Tolto Max, i piloti che più mi stanno impressionando sono Kimi (Antonelli, ndr) e Hadjar. Kimi sta mostrando una velocità in gara impressionante, lo dimostrano i giri record nel finale di gara, e un ragazzino di 18 anni che fa questo non lo ha fatto neanche Max. Le manca solo l’approccio del venerdi e penso che ci vorrà tutto quest’anno perché prenda controllo di pista e mezzo più velocemente, questo lo dà solo l’esperienza. Giù il cappello anche a Hadjar, che dopo il disastro del primo GP, si è dato da fare e ha dimostrato di essere veloce in qualifica e gara, non me l’aspettavo”.
    Oltre a Verstappen, Antonelli e Hadjar, Barbazza aggiunge: “Bearman e Albon ottimi, il resto buoni solo a portare a casa la schisceta”.

    Infine, due parole anche sulla Scuderia di Maranello: “Ferrari? Che dire: difesa solo da Vanzini. Si, non sono lontani dal podio, ma non ci sono come prestazioni. Potrebbe essere la messa a punto, ma Hamilton con una tattica differente non ha dimostrato niente di più che Leclerc”.
    Il post su facebbok di Fabrizio Barbazza LEGGI TUTTO

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     Antonelli festeggia il suo primo record 

    Quello di Kimi Antonelli è un talento in continua crescita. Se già dal debutto nella difficile Australia aveva trasmesso buone sensazioni, la terza gara della sua vita in Formula 1 le ha confermate. Un sesto posto che, in Giappone, luogo in cui non aveva mai corso sino ad ora, ha un valore ben più grande di quello in Cina favorito dalla doppia squalifica Ferrari. &Egrave LEGGI TUTTO

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    F1, Antonelli impressiona al debutto in Australia. Wolff e la Mercedes ci hanno visto giusto

    Kimi Antonelli First Test – Austria | credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Se da una parte l’Italia del motorsport si è risvegliata con una gara da incubo della Ferrari in Australia, teatro del primo appuntamento stagionale del nuovo mondiale di Formula 1, dall’altra ha potuto assistere al debutto magistrale di Andrea Kimi Antonelli al volante della Mercedes. Il pilota bolognese, infatti, si è reso protagonista di una grande rimonta, dal 16° al 4° posto finale, ripristinato dalla FIA dopo l’iniziale penalizzazione per unsafe release che aveva avvantaggiato Alex Albon. Un risultato ben oltre le aspettative, dunque, che aumenta le già elevate speranze degli appassionati italiani nei confronti del classe 2006.
    Maturità e lucidità: l’esordio di Antonelli è da incorniciare
    La prima gara di Andrea Kimi Antonelli in Formula 1 è come un diesel che, alla lunga, riesce a carburare. All’inizio deve resistere alle grosse insidie presentate dal tracciato di Melbourne, che man mano estromette quasi tutti i rookie dalla corsa, tra incidenti ed errori. Giro dopo giro, poi, il portacolori italiano inizia a trovare il giusto ritmo e a prendere confidenza con le condizioni della pista, dando il via a una poderosa rimonta che, entro la metà di gara, lo porta in zona punti. Il tutto nonostante un testacoda che, per poco, non fa finire anche lui contro le barriere dell’Albert Park.
    La vera svolta della corsa, poi, arriva con il ritorno della pioggia, che costringe i team a tornare sulle gomme intermedie dopo il precedente passaggio sulle slick. In questa fase così delicata, Antonelli riesce a mantenersi lontano dai pericoli, guidando in maniera accorta e senza sbavature, scegliendo il tempismo giusto per rientrare ai box e fare la sua sosta. Una chiamata perfetta che, complici anche gli errori altrui, fa balzare il classe 2006 fino al 5° posto. Negli ultimi giri, poi, sferra l’attacco decisivo alla Williams di Albon, per assicurarsi un fantastico 4° posto finale. Tradotto: il miglior risultato per un pilota italiano in Formula 1 negli ultimi 16 anni, quando nel Gp del Giappone del 2009 Jarno Trulli conquistò il 2° posto con la sua Toyota.

    La qualifica, unico “neo” del weekend australiano
    In ogni caso, il primo weekend di Andrea Kimi Antonelli tra i grandi del Circus non è stato proprio tutto da incorniciare. Infatti, la qualifica del sabato si è rivelata ben al di sotto delle aspettative, come testimonia l’eliminazione già in Q1 con il 16° posto finale. Un risultato, sì, frutto di danni al fondo della sua Mercedes, tuttavia causati da alcune sue ripetute escursioni sulla ghiaia in curva 6. Un segno inequivocabile di come, sul giro secco, ci sia ancora del lavoro da fare, per trovare il giusto ritmo senza dover rinunciare alla prestazione pura. Il tempo, comunque, è tutto dalla parte di AKA, che in Australia ha già assaporato le zone alte della classifica. In attesa di ulteriori conferme dalla Cina, su una pista e con delle condizioni completamente diverse. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1: per Antonelli uno storico debutto in rimonta e 4° posto finale

    2025 Australian Grand Prix, Sunday – LAT Images – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il Gran Premio d’Australia 2025 ha visto un debutto sorprendente e una rimonta entusiasmante da parte del giovane pilota Antonelli. Partito dalle retrovie, Antonelli ha dimostrato grande abilità e strategia, risalendo la classifica fino a un inaspettato quarto posto. Un risultato che ha stupito molti e che sottolinea il potenziale di questo giovane talento.
    La rimonta di Antonelli
    La gara di Antonelli è stata caratterizzata da una serie di sorpassi decisi e da una strategia di gara impeccabile. Il pilota ha saputo sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla pista e dalle circostanze, dimostrando una maturità sorprendente per un rookie.
    Le parole di Antonelli
    “Sono incredibilmente felice di questo risultato”, ha dichiarato Antonelli al termine della gara. “Partire dalle ultime file e arrivare quarto è stato davvero inaspettato. Ho imparato tantissimo durante questa gara, soprattutto sulla gestione delle gomme e sulla strategia di gara. Ringrazio il mio team per il supporto e per avermi dato una macchina così competitiva”.

    La rimonta di Antonelli è stata resa possibile da diversi fattori:
    1. Strategia di gara: Il team ha adottato una strategia di gara aggressiva, che ha permesso ad Antonelli di sfruttare al meglio le fasi della gara.
    2. Abilità di guida: Antonelli ha dimostrato grande abilità nel sorpassare gli avversari, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla pista.
    3. Gestione delle gomme: Antonelli ha saputo gestire al meglio le gomme, mantenendo un ritmo costante per tutta la gara.
    Il debutto di Antonelli a Melbourne è stato un segnale forte del suo potenziale. Il giovane pilota ha dimostrato di avere le qualità per competere ai massimi livelli, e sarà interessante vedere come si evolverà la sua carriera nel corso della stagione.
    La rimonta di Antonelli a Melbourne è stata una delle storie più belle del Gran Premio d’Australia 2025. Un debutto che ha lasciato il segno e che ha confermato il talento di questo giovane pilota. LEGGI TUTTO

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    Antonelli apre una nuova era nella Formula 1

    Alla fine della gara, Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, incapace di mantenere in equilibrio un ombrello investito da pioggia e vento, è stato sopraffatto di fronte a richieste dei giornalisti. Ancor più quando non può dare un senso e giustificare una prestazione quando, come spesso accade a Maranello, la speranza del sabato non è che l’incubo della domenica. E cos&i LEGGI TUTTO

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    Kimi Antonelli riporta l’Italia nel Circus: da Farina a Giovinazzi, tutti i numeri degli italiani in F1

    La Formula 1 si prepara a riaprire i battenti per il 2025, con la prima tappa del nuovo mondiale in programma in Australia, sul circuito di Albert Park a Melbourne, dove le nuove vetture correranno domenica 16 marzo. Tra le novità di questa nuova stagione, la più piacevole per i colori italiani è il ritorno di un pilota nostrano in griglia: si tratta di Andrea Kimi Antonelli, chiamato a raccogliere la pesantissima eredità di Lewis Hamilton in Mercedes. L’obiettivo nell’immediato sarà quello di approcciare nel migliore dei modi alla categoria automobilistica più importante al mondo, mentre sul medio-lungo periodo il sogno sarà, inevitabilmente, quello di inseguire una corona iridata che per un pilota italiano manca da oltre 70 anni.
    L’Italia in Formula 1: Patrese il recordman, Farina-Ascari i campioni
    Andrea Kimi Antonelli sarà l’84° pilota italiano a correre in Formula 1, interrompendo un digiuno che si protraeva dal Gran Premio di Abu Dhabi del 2021, ultimo ballo di Antonio Giovinazzi nel Circus alla guida dell’Alfa Romeo. Il vincitore della 24 ore di Le Mans, peraltro, è stato anche l’ultimo pilota italiano a raccogliere punti iridati (Arabia Saudita 2021).
    Analizzando i record italiani in Formula 1, il pilota ad aver corso il maggior numero di volte è stato Riccardo Patrese, con ben 256 Gp all’attivo, appena 4 gare in più di Jarno Trulli, che si è fermato a 252. Sempre a Patrese appartengono anche i record di podi conquistati (37) e di punti totali (281). Il più vincente di tutti, invece, è Alberto Ascari: due volte campione del mondo (1952 e 1953), il pilota milanese ha collezionato 13 vittorie e 14 pole position.

    Il titolo iridato del ’53 è l’ultima affermazione di un italiano nel campionato del mondo di Formula 1, che peraltro vanta proprio un italiano come primo campione del mondo della sua storia: Giuseppe Farina, nel 1950, alla guida dell’Alfa Romeo. Negli ultimi 72 anni, soltanto altri 4 piloti italiani sono arrivati tra i primi 3 in un campionato del mondo: Luigi Musso (3° nel 1957), Elio De Angelis (3° nel 1984), Michele Alboreto (2° nel 1985) e Riccardo Patrese (2° nel 1992; 3° nel 1989 e nel 1991).
    Gli italiani nel nuovo millennio: Fisichella-Trulli ultimi baluardi
    A partire dagli anni ’90, l’Italia ha iniziato ad avere un ruolo (e una rappresentanza) sempre più marginale in Formula 1. Gli ultimi baluardi nel Circus per il nostro Paese sono stati senza dubbio Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, nonché gli ultimi a vincere un Gran Premio (1 vittoria per l’abruzzese, Monaco 2004; 2 vittorie per il romano, Australia 2005 e Malesia 2006). Entrambi sono stati anche gli ultimi a conquistare una pole position (Fisichella in Belgio, 2009), a salire sul podio (Trulli in Giappone, 2009) e a far registrare il giro più veloce in gara (Trulli in Bahrain, 2009).
    Infine, per ritrovare un pilota italiano in testa a una gara bisogna tornare a Singapore 2019, quando Antonio Giovinazzi ha guidato la gara per una manciata di giri, prima di cedere il passo alle due Ferrari di Sebastian Vettel e Charles Leclerc, involate verso la doppietta finale. LEGGI TUTTO