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    F1, Leclerc: Ad Abu Dhabi per finire la stagione con una prestazione convincente

    Si chiude questo weekend sul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, il campionato del mondo di Formula 1. E Leclerc è motivato per chiudere la stagione in maniera convincente.

    “Siamo arrivati all’ultima gara di una stagione piuttosto difficile – ha dichiarato oggi il monegasco della Ferrari -. La pista di Abu Dhabi propone un primo settore interessante, mentre la parte centrale e l’ultima sono un po’ meno divertenti. Questo tracciato non è mai stato troppo amico della Ferrari anche se l’anno scorso sono riuscito a salire sul podio. In questa occasione ottenere un buon risultato sarà una sfida particolarmente impegnativa perché dovrò scontare tre posizioni di penalità in griglia per l’incidente al primo giro nel Gran Premio di Sakhir.
    Leclerc ha poi anche aggiunto: “Dal canto mio però tengo molto a finire la stagione con una prestazione convincente quindi cercherò di preparare l’appuntamento nel migliore dei modi, studiando con gli ingegneri tutte le strategie a nostra disposizione. È anche l’ultimo Gran Premio di Seb con la squadra e quindi è un po’ la fine di un’epoca. Sarebbe bello che entrambi potessimo disputare una bella gara per celebrare questo momento speciale. È stato un pilota molto importante nella storia della Ferrari, si merita una conclusione all’altezza della sua carriera nel team”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: Ad Abu Dhabi avrò un casco speciale per ringraziare squadra e tifosi

    Si chiude questo weekend sul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, il campionato del mondo di Formula 1 e con esso anche l’avventura con la Scuderia Ferrari di Sebastian Vettel.

    Il pilota tedesco, nelle sei stagioni con la squadra ha portato a casa 14 successi, diventando il terzo pilota più vincente della storia del team dopo Michael Schumacher (con 72 trionfi) e Niki Lauda (con 15). Seb disputerà questo fine settimana la sua gara numero 118 con la Ferrari, con la quale ha anche ottenuto 12 pole position, 14 giri più veloci, 55 podi e 1400 punti.
    Alla vigilia dell’ultima gara del mondiale F1 2020, Sebastian Vettel ha detto: “Quella di Abu Dhabi è una pista che non è mai stata amica delle nostre vetture perciò mi aspetto una sfida complessa in vista del weekend. Mai come in questa occasione, tuttavia, voglio dare il massimo visto che sono all’ultima gara con la squadra. Spero di potermela godere e di riuscire a portare a casa il miglior risultato possibile. Questi anni trascorsi con la Scuderia Ferrari sono stati un viaggio straordinario, nel quale insieme abbiamo imparato tanto. Ci sono stati alti e bassi e siamo andati vicino a vincere il titolo per due volte. Sono riuscito a conquistare 14 vittorie, di cui vado fiero, anche se ne avrei volute di più. Questo fine settimana avrò un casco speciale per ringraziare la squadra e salutare tutti i tifosi che nei sei anni in Ferrari non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto. L’anno prossimo indosserò degli altri colori ma questo non mi impedirà di fermarmi di tanto in tanto a parlare con gli amici che lascio in Ferrari. La loro passione e il loro entusiasmo sono una delle ragioni per le quali questo team è così speciale”. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Sakhir: Leclerc illude e delude. Vettel fa quel che può

    Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Così si può riassumere il week end di Charles Leclerc. Un giro sontuoso in qualifica che lo ha portato in quarta posizione con un mezzo nettamente inferiore. Poi, pronti, via e il patatrac. Troppo irruente il monegasco che, in curva 4, va lungo in frenata e centra l’i… L’articolo F1, […] LEGGI TUTTO

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    Gp Sakhir F1, Leclerc: Ci sarà tanto traffico, specie in qualifica e gara

    A una sola settimana dal Gran Premio del Bahrain, il Mondiale di Formula 1 rimane nel paese mediorientale per affrontare la seconda gara di seguito nell’impianto di Sakhir. Non si tratta di una novità dal momento che in questa anomala stagione 2020 è già capitato in altre due occasioni di rimanere nella stessa località per disputare due corse nel breve volgere di otto giorni. È successo in Austria, in apertura di campionato, e lo stesso è avvenuto a Silverstone, per il quarto e il quinto appuntamento stagionale. La doppietta di Sakhir porta però con sé una particolarità che torna a proporre il Bahrain come Gran Premio pioniere per la Formula 1, è qui infatti che nel 2004 si è disputata la prima gara in notturna nella storia della categoria.
    Configurazione velocissimaIl primo Gran Premio di Sakhir si svolgerà infatti sulla configurazione Outer Track del Bahrain International Circuit: il tracciato prevede un primo settore praticamente identico a quello affrontato domenica scorsa. Superata la curva 4 però le vetture si immetteranno in un tratto molto veloce costituito da cinque semicurve che porta a ricongiungersi con il circuito tradizionale nel rettilineo dopo curva 13, lasciando di fatto invariato il settore conclusivo che conduce al traguardo. Questo layout, il terzo adottato a Sakhir dalla Formula 1 dopo quello denominato Endurance, sul quale si disputò la corsa del 2010, riduce la lunghezza del giro ad appena 3.543 metri (il più corto di questa stagione dal momento che il GP di Monaco con i suoi 3.337 metri non è in calendario). I tempi sul giro sono attesi sotto al minuto come solo al circuito di Digione nel 1974 si è visto nella storia della Formula 1. Le zone DRS saranno due rispetto alle tre del weekend scorso: sul rettilineo principale e fra le curve 3 e 4. Da percorrere ci sono 87 giri: ci si aspettano medie orarie elevatissime.
    Charles Leclerc, alla vigilia del Gp di Sakhir, ha detto: “In questa stagione così particolare non è la prima volta che ci troviamo a gareggiare per due weekend di fila nella stessa località. Questa è invece la prima in assoluto nella quale da una corsa all’altra la configurazione del circuito viene modificata. In passato ne è stata usata una più lunga; questo weekend, al contrario, ci troveremo a gareggiare invece su un layout super veloce e breve, con appena undici curve. Credo che su un tracciato del genere le differenze da una vettura all’altra, specie a centro gruppo, saranno minime e ogni millesimo potrà fare la differenza. Da percorrere ci sono 87 giri, un numero inusuale considerate le piste sulle quali gareggiamo di solito, e sono curioso di vedere come saranno certe fasi a livello di traffico, specie in qualifica e gara”. LEGGI TUTTO

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    Gp Sakhir F1, Vettel: La qualifica sarà vissuta sul filo dei millesimi

    A una sola settimana dal Gran Premio del Bahrain, il Mondiale di Formula 1 rimane nel paese mediorientale per affrontare la seconda gara di seguito nell’impianto di Sakhir. Non si tratta di una novità dal momento che in questa anomala stagione 2020 è già capitato in altre due occasioni di rimanere nella stessa località per disputare due corse nel breve volgere di otto giorni. È successo in Austria, in apertura di campionato, e lo stesso è avvenuto a Silverstone, per il quarto e il quinto appuntamento stagionale. La doppietta di Sakhir porta però con sé una particolarità che torna a proporre il Bahrain come Gran Premio pioniere per la Formula 1, è qui infatti che nel 2004 si è disputata la prima gara in notturna nella storia della categoria.
    Configurazione velocissimaIl primo Gran Premio di Sakhir si svolgerà infatti sulla configurazione Outer Track del Bahrain International Circuit: il tracciato prevede un primo settore praticamente identico a quello affrontato domenica scorsa. Superata la curva 4 però le vetture si immetteranno in un tratto molto veloce costituito da cinque semicurve che porta a ricongiungersi con il circuito tradizionale nel rettilineo dopo curva 13, lasciando di fatto invariato il settore conclusivo che conduce al traguardo. Questo layout, il terzo adottato a Sakhir dalla Formula 1 dopo quello denominato Endurance, sul quale si disputò la corsa del 2010, riduce la lunghezza del giro ad appena 3.543 metri (il più corto di questa stagione dal momento che il GP di Monaco con i suoi 3.337 metri non è in calendario). I tempi sul giro sono attesi sotto al minuto come solo al circuito di Digione nel 1974 si è visto nella storia della Formula 1. Le zone DRS saranno due rispetto alle tre del weekend scorso: sul rettilineo principale e fra le curve 3 e 4. Da percorrere ci sono 87 giri: ci si aspettano medie orarie elevatissime.
    Charles Leclerc, alla vigilia del Gp di Sakhir, ha detto: “seconda gara in Bahrain verrà disputata sull’Outer Track della pista di Sakhir, una configurazione parecchio differente da quella sulla quale abbiamo corso l’ultimo Gran Premio. Di fatto viene tagliata via l’intera sezione centrale del tracciato e da curva 4 andiamo direttamente alla 13 rimpiazzando il secondo settore con due curve veloci e una parte leggermente più lenta, una versione del circuito molto più corta che di sicuro trasmetterà a noi piloti sensazioni completamente diverse dal solito. Sulle monoposto adotteremo un set-up aerodinamico a basso carico per cercare di andare incontro alle caratteristiche di questo nuovo tracciato anche si tratterà di un esercizio così semplice, specie considerando che avremo la stessa selezione di gomme della settimana scorsa. Se molte delle curve ci saranno comunque familiari, con un giro così corto dovremo confrontarci con problematiche qui solitamente non comuni, come il traffico che renderà più caotiche le sessioni. La qualifica sarà vissuta sul filo dei millesimi e credo che questa corsa potrebbe regalare più di una sorpresa”. LEGGI TUTTO

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    GP Bahrain F1: la Ferrari torna nel baratro. Leclerc 10° e Vettel 13°

    Dopo essersi lasciato fortunatamente alle spalle lo spavento dell’incidente di Romain Grosjean, i tifosi ferraristi non hanno avuto alcun motivo per gioire. La Rossa ha deluso, molto. Senza alcuna giustificazione, è tornata alle prestazioni penose del Mugello, di Monza e di Spa. Un passo indie… L’articolo GP Bahrain F1: la Ferrari torna nel baratro. Leclerc […] LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari: In Bahrain tornano le lacune tecniche della SF1000. Analisi e disegni

    Sul tracciato di Sakhir la Ferrari arriva dopo la miglior prestazione stagionale in Turchia, ma con la consapevolezza che sarà molto difficile ripetere il risultato di Istanbul, nel circuito ricavato nel deserto del Bahrain.
    In virtù delle caratteristiche del tracciato, da medio-basso carico aerodinamico, in cui conta molto la potenza del Power Unit, Ferrari nel corso delle libere del venerdì sembra essere tornata alle prestazioni del quale ci ha abituati nel corso dell’anno.
    La Ferrari SF1000 continua a soffrire le piste da medio basso carico aerodinamico, nel quale bisogna trovare il miglior compromesso fra velocità in rettilineo, e grip meccanico nelle curve. Le velocità di punta fatte segnare dalla rossa di Maranello occupano l’ultimo posto nelle classifica delle speed-trap, con una media di 318 km/h fatta segnare Vettel e Leclerc. Tuttavia anche Mercedes, seppur ha fatto un lavoro abbastanza differenziato rispetto alle altre scuderie, naviga fra le ultime posizioni nella classifica delle velocità di punta. Difatti la W11 per il Bahrain ha puntato molto su una vettura da maggior carico aerodinamico, con la quale riesce a fare la differenza nei tratti guidati dei settori 2-3.  Oltre al deficit di potenza del Power Unit, la SF1000 paga ampiamente una  resistenza all’avanzamento elevata, e complessivamente risulta lenta in rettilineo, e non brillantissima nei tratti guidati. Per Ferrari il divario è impietoso se si prende in relazione la prestazione dello scorso anno della SF90, dove è mancata la vittoria di Leclerc solo per una noia tecnica, dopo una gara dominata e una supremazia in qualifica con prima fila tutta rossa.
    In ottica qualifica e gara per Ferrari sarà molto dura riuscire a centrare la top five, con distacchi molto ridotti con il solito gruppo formato da Racing Point, Mclaren, Renault e Alpha Tauri. Più staccate le altre motorizzate Ferrari, Alfa e Haas. La rossa potrebbe oltretutto non tentare ad ogni costo di passare il taglio per il Q3, in modo da partire con gomme medie al via del Gran Premio, visto l’elevato degrado riscontrato sul tracciato di Sakhir.
    Analizzando il lavoro delle libere, nella prima sessione Ferrari si è concentrata molto in ottica 2021, con prove di flessione al diffusore. Il retrotreno sarà con tutta probabilità l’oggetto principale del lavoro di sviluppo Ferrari per il 2021, dove probabilmente verranno spesi tutti e due i token, per la modifica della scatola del cambio, o della struttura deformabile posteriore.
    Ferrari che dal punto di vista tecnico ( parlando di F1 che verrà) per la prima volta si è pronunciata favorevole al congelamento del Power Unit per il 2023. Su questo fronte è forte il desiderio di Red Bull di congelare le Power Unit, in modo da continuare a utilizzare il propulsore Honda 2021 per gli anni a venire, visto che la casa giapponese “lascerà a piedi” la scuderia di Chrstian Horner a fine del prossimo anno.
    Il fatto che Ferrari abbia apparentemente cambiato posizione sul fronte congelamento P.U.  farebbe pensare che la rossa abbia già fra le mani un motore turbo-ibrido per la prossima stagione pronto a battagliare quanto meno ad armi pari con quello Mercedes. Anche lo stesso Binotto è molto proiettato sul lavoro della Ferrari del futuro, rimanendo in sede a Maranello durante il week end di Gran Premio in Turchia, per seguire da vicino il lavoro dei tecnici a casa. LEGGI TUTTO

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    Gp Bahrain F1, Leclerc: Continuare il trend delle ultime gare che ci ha visto via via più competitivi

    In origine doveva essere la seconda gara della stagione: il 22 marzo, dopo la corsa del debutto, in Australia, la Formula 1 avrebbe dovuto scendere in pista a Sakhir per il Gran Premio del Bahrain.
    Sembra passata un’eternità: la pandemia di Covid-19 ha fatto saltare l’evento di Melbourne e ha congelato ogni attività di motorsport fino a luglio, quando la massima categoria automobilistica, tra i primi sport mondiali a riprendere dopo aver messo a punto i necessari protocolli di sicurezza, ha riacceso i motori con due Gran Premi di fila in Austria.
    Da allora si sono svolti 14 Gran Premi, con tre triplette di gare consecutive. Questo fine settimana inizia la quarta e conclusiva serie che porterà a termine il campionato più anomalo negli oltre 70 di storia della Formula 1.
    Charles Leclerc, alla vigilia del Gp del Bahrain F1 2020, ha così commentato: “Il Gran Premio del Bahrain è una gara molto particolare, perché le caratteristiche del fine settimana fanno sì che lo scenario si modifichi continuamente. A inizio weekend la pista è sporchissima, piena di sabbia che arriva dalle zone desertiche circostanti. Man mano che si gira l’asfalto si pulisce e svela la propria abrasività che mette a dura prova le gomme. Anche luce e temperature sono in continuo cambiamento: si parte all’imbrunire, con asfalto molto caldo e il sole basso all’orizzonte, ma man mano che la gara progredisce il circuito diventa più freddo e bisogna avere la capacità di adattare la propria guida.Ho bei ricordi dello scorso anno, anche se il finale non fu ideale. Speriamo di continuare il trend delle ultime gare che ci ha visto via via più competitivi”.
    Gp Bahrain F1 2020: Il circuito
    La pista di Sakhir si sviluppa su 5.412 metri che domenica saranno da percorrere per 57 volte. Famoso per i lunghi rettilinei e le frenate molto impegnative, il tracciato vede le due staccate più difficili alle curve 1 e 14. Sono previste due zone per l’utilizzo dell’ala mobile (DRS): una sul rettilineo del traguardo e l’altra nel tratto compreso fra le curve 10 e 11. La partenza è prevista alle 17.10 locali (15.10 CET), mentre le qualifiche sono sabato alle 17 (15 CET). Si tratta di una gara in notturna, anche se il tracciato sarà illuminato da un potente impianto che non farà rimpiangere la luce del sole. Le temperature della pista andranno scendendo durante la gara a causa del calare della notte.
    Gp Bahrain F1 2020: Sei vittorie per la Scuderia Ferrari
    La Scuderia Ferrari ha vinto in sei occasioni in Bahrain: il primo successo è arrivato nell’edizione inaugurale grazie a Michael Schumacher, nel 2004, mentre nel 2007 e 2008 è stato Felipe Massa a conquistare il successo. Nel 2010 si è corsa l’unica edizione del GP sulla pista “endurance”, lunga 6.299 metri: a vincerla fu Fernando Alonso all’esordio con la Ferrari che raggiunse così un ristretto club di vincitori al debutto con la Casa di Maranello formato da Juan Manuel Fangio, Giancarlo Baghetti, Mario Andretti, Nigel Mansell e Kimi Räikkönen. Nel 2017 e 2018 la Ferrari ha vinto con Sebastian Vettel, mentre lo scorso anno Sakhir ha visto lo sbocciare definitivo di Charles Leclerc che, dopo avere ottenuto la pole position, condusse la corsa fino a pochi giri dal termine quando a causa di un problema di affidabilità dovette accontentarsi del terzo posto, il suo primo podio in Formula 1. LEGGI TUTTO