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    Ferrari approccia la pausa estiva per riordinare idee e macchina

    Mettere la testa al fresco dopo una stagione più che deludente è proprio quello che ci vuole per gli uomini in rosso; l’ultimo gran premio disputato, quello in Belgio, ha illuso i tifosi ferraristi con un podio frutto più di particolari circostanze che di un lavoro che finalmente dà i suoi frutti. Anzi, questi frutti sembrano proprio non arrivare, come se una metaforica estate ferrarista non sia mai esplosa davvero e, a questo punto, non esploderà mai.
    Il proclama è lo stesso da anni: “ci stiamo già concentrando per la macchina del prossimo anno”. Un eterno ritorno all’uguale che assomiglia più a una prigione che a una prospettiva di successo. Dopo le promesse di riscatto iniziale, tutto è finito presto in una bolla di sapone fatta di delusioni e amarezze. La SF-23 non è una macchina minimamente all’altezza della Red Bull, anche se c’è da dire che da questo punto di vista è in ottima compagnia.
    Ma non vale la scusa del “mal comune, mezzo gaudio“. Non c’è proprio nulla di cui rincuorarsi, altresì c’è da rimboccarsi le maniche e bagnarsi d’umiltà. La Ferrari non rappresenta più da anni il pinnacolo della Formula 1: per tutti non è un segreto, tranne che a Maranello. Il mese di agosto, quindi, servirà a tutto il team e all’ambiente per ricalibrare gli obiettivi a breve termine. Solo a piccoli passi si potrà tornare nelle posizioni che competono alla Ferrari e alla sua storia.

    Ecco perché l’obiettivo da raggiungere entro la fine della stagione è quello di mettere in pista un’auto con i giusti assetti, considerando che neanche i tecnici di Maranello riescono a capire la loro stessa creatura. Sembra paradossale, specie se si pensa che siamo arrivati al mese di agosto, ma questa è la situazione attuale, malinconicamente confermata anche dal team principal Frederic Vasseur.
    L’imminente rinnovo di Charles Leclerc potrebbe dare maggiore serenità sia alla squadra che ai tifosi, avendo la consapevolezza di avere ancora per molti altri anni un fenomeno alla guida e sempre più al centro del progetto. Certo, si dovrà risolvere la situazione di Carlos Sainz, ma lo spagnolo conosce bene, in cuor suo, la posizione che ricopre all’interno del team. La questione piloti, come sempre, rimane l’ultimo dei problemi della Ferrari.
    Un mese di vacanza e si torna a girare, a Zandvoort, a casa di Max Verstappen. Inutile dire chi vincerà. Invece, sarà molto importante una conferma della Ferrari come seconda forza: un altro podio, il secondo consecutivo, potrebbe dare slancio all’ultima parte di stagione della Rossa e far lavorare meglio la squadra in fabbrica, anche in previsione del 2024. Anche se questa Red Bull sembra avere un vantaggio talmente ampio che illudersi per l’anno prossimo sarebbe controproducente. LEGGI TUTTO

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    Dopo la pausa estiva, vedremo una Ferrari laboratorio in chiave 2024

    Nelle ultime 10 gare del Campionato Mondiale 2023, la Ferrari porterà in pista una SF-23 ulteriormente modificata. L’obiettivo sarà duplice: recuperare terreno sugli avversari più diretti in classifica e lavorare in chiave 2024.FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office

    I numeri di Maranello: 5, 55, 10, 24
    Nelle riunioni a Maranello, dopo il Gran Premio del Belgio e prima del forzato periodo di stop estivo, girano quattro numeri. Il “5” sono i punti che separano la Scuderia Ferrari dall’Aston Martin, nella classifica mondiale costruttori. L’obiettivo è quello di riprendere il terzo posto nei prossimi due Gran Premi in programma in Olanda e Italia.
    Il secondo numero che circola a Maranello è il “55“. Questi sono esattamente i punti che separano la Ferrari dalla Mercedes, sempre nella classifica riservata ai costruttori. Qui il piano prevede un “lento” avvicinamento ai rivali tedeschi, con un piano di marcatura stretta in gara con strategie studiate appositamente per rimontare sui rivali. Si punta a dimezzare il distacco nel giro di quattro gare: Zandvoort, Monza, Singapore e Suzuka per poi sferrare l’attacco finale nei restanti sei Gp.
    Il terzo numero è il “10” ovvero le gare che mancano alla fine del mondiale e che dovranno servire a tutta la squadra per preparare al meglio la prossima stagione, il “24“. Ma che SF-23 vedremo dopo la pausa estiva? Da quanto abbiamo appreso da fonti vicine alla Scuderia, c’è un ultimo step di sviluppo della vettura da portare, sulle due monoposto, nel Gran Premio di casa a Monza. E’ ancora in forse la disponibilità dei primi pezzi già in Olanda ma, se così fosse, potranno essere montati solo su una delle due vetture. La scelta dovrebbe cadere su Charles Leclerc, in quanto precede il compagno Carlos Sainz nella classifica mondiale piloti.

    Gli aggiornamenti riguarderanno ulteriori affinamenti aerodinamici nella zona del fondo e delle parte posteriore delle pance e di una diversa geometria della sospensione posteriore atta a sfruttare meglio gli pneumatici e a farli lavorare in maniera ottimale. Questi interventi saranno fondamentali per recuperare terreno sugli avversari in classifica ma risulteranno anche molto importanti in chiave 2024. L’obiettivo infatti sarà quello di raccogliere più dati possibili per finalizzare al meglio la progettazione della monoposto del prossimo anno che, da settembre, entrerà nella fase finale e più importante. LEGGI TUTTO

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    F1, E’ un Sainz timidamente fiducioso quello alla vigilia di Spa-Francorchamps

    Passeggiando oggi per il paddock del circuito di Spa-Francorchamps si ha la sensazione di vivere una giornata di fine ottobre: cade una pioggia quasi ininterrotta e le temperature non superano i 15 gradi.
    In questa atmosfera uggiosa Carlos Sainz ha incontrato i media parlando del weekend che lo attende: “Sarà un fine settimana particolarmente difficile per tutti i piloti: avendo il formato Sprint il programma sarà molto compresso e avremo solo una sessione di prove libere, che non è granché per mettere a punto la macchina su una pista così difficile – ha detto lo spagnolo –. Però sarà lo stesso per tutti, per cui sarà fondamentale lavorare con la massima concentrazione anche perché mai come quest’anno ci sono tante macchine ravvicinate fra loro”.

    Sainz ha ammesso che le ultime due gare sono state al di sotto delle aspettative in termini di risultati: “Non abbiamo raccolto quanto il potenziale ci avrebbe consentito, ma sono convinto che stiamo lavorando bene, e personalmente sento di stare guidando meglio rispetto allo scorso anno. Dobbiamo continuare a spingere nella direzione che abbiamo preso perché sono convinto che sia quella giusta, come abbiamo visto in Canada e Austria. Dobbiamo riprendere quel cammino e sono sicuro che ci sia tutto per poterlo fare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Diego Ioverno al muretto Ferrari al posto di Laurent Mekies

    Questo fine settimana si conclude l’esperienza nella Scuderia Ferrari di Laurent Mekies. Il Racing Director, che non sarà presente in Belgio, lascia il Cavallino dopo quattro stagioni e mezza impreziosite da sette vittorie. A lui va il grazie di tutta la squadra per il grande lavoro svolto in questi anni.
    A partire dal Gran Premio del Belgio parte delle mansioni di Mekies, al muretto Ferrari, sarà assunta da Diego Ioverno, al quale va il ruolo di Sporting Director e acquisisce tutte le deleghe sportive così come il compito di tenere i rapporti sportivi con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA). Ioverno, un veterano della Scuderia di Maranello, avendo iniziato a lavorare in Ferrari 23 anni fa, riporterà direttamente al Team Principal, Fred Vasseur, al pari dei suoi colleghi al muretto Matteo Togninalli, Head of Track Engineering, e Ravin Jain, Race Strategist. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Ungheria, la qualifica ha sempre un ruolo fondamentale”

    La Formula 1 si prepara per l’ultima doppietta di gare prima della pausa estiva: squadre e piloti affronteranno in sequenza due piste tra loro diversissime come Hungaroring e Spa-Francorchamps. Il circuito ungherese, lungo 4.381 metri, è molto sinuoso e ondulato e si caratterizza per una serie di curve medie e lente – ben 14 – che richiedono un carico aerodinamico elevato. Un buon bilanciamento e un assetto meccanico particolarmente curato sono essenziali per evitare che la macchina scivoli e causi problemi alle gomme, che anche quest’anno dovrebbero trovarsi a fare i conti con temperature di aria e asfalto molto elevate.
    La qualifica giocherà un ruolo fondamentale, come ha sottolineato Fred Vasseur: “Entrambi i piloti amano la pista dell’Hungaroring e hanno preparato la corsa nei minimi dettagli, specie la qualifica che qui ha sempre un ruolo fondamentale. Questo fine settimana, per la prima volta, tutte le squadre devono fare i conti con un diverso format di qualifica, che prevede una sola mescola obbligatoria da usare in ciascuna delle tre fasi. Questa novità aggiunge un’ulteriore variabile da guardare con attenzione, visto quanto sono ravvicinati i valori tra la maggior parte delle squadre. Ci aspettiamo di lottare vicino ai primi sabato e domenica”.

    Il Team Principal della Ferrari ha poi aggiunto: “Arriviamo a Budapest determinati a continuare il percorso di crescita iniziato nelle ultime gare con l’introduzione di aggiornamenti tecnici sulla SF-23. A Silverstone le cose non sono andate come speravamo ma in Canada e in Austria abbiamo fatto dei chiari passi avanti e in Ungheria crediamo ci siano le condizioni per dare a Charles e Carlos una vettura performante”. LEGGI TUTTO

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    F1, Fred Vasseur parla dei suoi due piloti e non mancano le sorprese!

    Alla vigilia del Gran Premio di Ungheria, undicesimo appuntamento del Campionato Mondiale 2023 di Formula 1, Motorsport.com ha intervistato il Team Principal della Scuderia di Maranello. La parole di Fred Vasseur sui due attuali piloti Ferrari.

    L’intervista completa la trovate sull’edizione italiana di motorsport.com
    “Leclerc è capace di cose eccezionali”. Ha esordito così, Fred Vasseur, parlando dei suoi attuali piloti. Il Team Principal della Ferrari ha poi aggiunto: “A volte fa cose che non sai da dove possa tirarle fuori. Charles è un pilota che pensa sempre alla vittoria. La nostra macchina è dietro alla Red Bull, ma lui è ancora lì che pensa di cercare a vincere. In certe situazioni lo abbiamo visto spingere troppo, andare in “overdriving”, cercando di compensare le carenze con la strategia, con l’essere aggressivo e con il rischio di fare errori”.
    Parole di forte apprezzamento anche per il pilota spagnolo che, per certi versi, giudica anche migliore del monegasco: “Carlos è molto consistente. È capace di gestire il suo passo e lo fa un po’ meglio di Charles. Non va in overdriving. Non ha i grandi picchi di Charles, quando ad esempio conquista le pole position. Ma a volte gli è molto vicino. A Miami, fino all’ultima curva, era da pole. Limita i brutti errori e c’è sempre”.
    Commentando invece le due presunte diverse filosofie di guida dei suoi piloti, secondo sui Sainz preferirebbe una monoposto sottosterzante mentre Leclerc una sovrasterzante, Vasseur ha precisato: “Charles e Carlos non guidano con lo stesso assetto, ma le differenze sono marginali”.

    Infine, commentando il “nervosismo” di Sainz e quello di Leclerc, dopo i recenti “screzi” tra i due, Vasseur ha detto: “Sono stati fatti degli errori, a Barcellona in qualifica, a Spielberg in qualifica. Alla fine può succedere di commetterli o di vivere due gare di fila non al top della forma. Sono sicuro che fossero solo frustrati per le prestazioni dei loro fine settimana. Dobbiamo tenere a mente che sono costretti a cercare sempre il limite, per cui dobbiamo accettare che possano fare degli errori. Sono sempre sotto pressione. Ho parlato con loro e va tutto bene”.
    L’intervista completa la trovate sull’edizione italiana di motorsport.com LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Ferrari dovranno arrivare ancora parecchie persone”

    Alla vigilia del Gran Premio di Ungheria, undicesimo appuntamento del Campionato Mondiale 2023 di Formula 1, Motorsport.com ha intervistato il Team Principal della Scuderia di Maranello. La parole di Fred Vasseur su cosa occorre fare per completare il gruppo di lavoro Ferrari.

    L’intervista completa la trovate sull’edizione italiana di motorsport.com
    Per completare il gruppo di lavoro che Vasseur ha in mente, a Maranello dovranno arrivare ancora parecchie persone: “Su questo fronte non si è mai completamente a posto – ha detto il Team Principal della Ferrari -, nel momento in cui lo pensi, credo che rischi di essere all’inizio della fine. Magari potenzi il dipartimento aerodinamico, e poi nascono delle esigenze nel reparto motori. Non fai in tempo a metterti a posto che possono essere necessari altri rinforzi in galleria del vento perché lo scenario è cambiato. È una rincorsa continua”.
    Vasseur ha poi però rivelato: “Il numero di persone che riteniamo necessarie per rinforzarci è tra quaranta e quarantacinque, ma in un’azienda di 1.000 dipendenti c’è un turnover naturale che è circa del 6% l’anno: parliamo di pensionamenti, di personale che vuole cambiare settore e tanti altri motivi. Quindi, per restare con un numero di addetti stabile, ogni anno dobbiamo prevedere circa 90 assunzioni. La metà è rappresentata da persone con esperienza e l’altra al primo impiego”.
    Parlando della direzione tecnica, Vasseur ha chiarito ciò che da tempo era però già molto chiaro: “Cardile è il responsabile tecnico della monoposto, Gualtieri è il responsabile del motore, e li considero i direttori delle rispettive aree, ed entrambi riportano direttamente a me. Non è la prima volta che mi viene richiesto di chiarire l’organigramma, si è in effetti creata un po’ di confusione, ma faremo chiarezza”
    Sarà proprio l’uscita di Laurent Mekies l’occasione per mettere ordine e fare chiarezza sull’organigramma: “Ioverno ricoprirà diversi incarichi che erano di Laurent, ad esempio le relazioni con la FIA. In merito a Mekies, da quando ha rassegnato le dimissioni non ha più avuto contatti con le problematiche tecniche, la sua presenza è stata limitata al muretto in gara, e da parte sua c’è stata sempre la massima trasparenza. Prima ancora che decidessimo, si era già auto-escluso da tutti i meeting tecnici e da altri compiti sensibili”

    L’intervista completa la trovate sull’edizione italiana di motorsport.com LEGGI TUTTO

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    F1, Ex pilota Ferrari critica Leclerc: “Manca di personalità per essere un leader”

    Da ex pilota della Ferrari, Gianni Morbidelli ha recentemente sottolineato come, al di là della bravura del pilota monegasco a Chalres Leclerc manchi personalità per essere un vero leader in una Scuderia come quella di Maranello.

    Intervistato da Paolo Ciccarone su rmcmotori per automoto.it, Morbidelli non ha risparmiato qualche “critica” a Leclerc, fornendo la sua personalissima impressione sul pilota, dopo il recente Gran Premi di Silverstone che lo ha visto chiudere con un misero nono posto, sotto la bandiera a scacchi.
    “Vedo una squadra senza un timone e un timoniere che la porti fuori dalle secche – ha detto Morbidelli, parlando della Ferrari -. Non è facile perché la Ferrari è una entità difficile da capire per chi sta fuori. Non è così semplice dire prendi questo, sposta quello, fai quell’altro. Hai gli occhi di tutti puntati addosso e questo è un male”.
    Proseguendo e parlando dei piloti, il l’ex pilota di Maranello ha aggiunto: “Sono due bravi ragazzi, veloci, fra i più veloci direi. Leclerc ha quel qualcosa in più in qualifica che fa la differenza. Ma, per me, al di là della bravura, che non contesto e anzi devo dire mi piacciono entrambi, Leclerc manca di personalità, di spunto. Deve essere un leader ma dopo cinque stagioni è ancora lì che discute con gli ingegneri, non sa se stare fuori o cambiare gomme, si lamenta via radio del compagno se lo supera, se fa strategie diverse”.
    Morbidelli ha anche commentato i recenti team radio del monegasco durante le qualifiche del Gp di Gran Bretagna: “Un leader queste cose le supera, se ne sbatte. Sainz ti passa? E chi se ne frega, pensa alla tua di gara. Sei tu in macchina, devi essere tu a dire al box le condizioni della pista, se te la senti di stare fuori o devi rientrare. E poi devi fare squadra. Ecco, tutte cose che Schumacher aveva, le aveva anche Prost ma si era in rotta di collisione con Fiorio. Quindi, promuovo Leclerc sulla guida e velocità con un gran talento, sul resto c’è ancora molto da fare per arrivare al top”

    Infine, sulle voci che vorrebbero Leclerc lontano dalla Ferrari in un futuro non troppo lontano, Morbidelli ha così sentenziato: “Dove vuoi che vada? Può solo restare lì e vincere con la Ferrari”. LEGGI TUTTO