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    F1, Vasseur: “La Ferrari F1 2024 è già in galleria del vento”

    E’ un Fred Vasseur molto sincero e schietto quello che oggi ha toccato diversi temi che riguardano il presente e il futuro della Ferrari.

    LA NUOVA FERRARI F1 2024 E’ GIA’ IN GALLERIA DEL VENTO
    “In galleria del vento abbiamo già la macchina per la prossima stagione. Provare però a introdurre un’auto completamente diversa a questo punto della stagione sarebbe abbastanza critico”, ha detto Vasseur che poi ha anche aggiunto: “Dobbiamo far lavorare la macchina attuale in una finestra migliore. Il nostro primo obiettivo non è semplicemente aggiungere carico, ma rendere l’attuale monoposto più consistente. Abbiamo ampi margini di miglioramento con la vettura attuale in termini di prestazione pura”.
    I PROBLEMI DELLA FERRARI SF-23 NON SONO ANCORA DEL TUTTO CHIARI
    La frase del Team Principal Ferrari sui “problemi” dell’attuale monoposto lasciano intravedere come a Maranello regni ancora tanta confusione nel capire su cosa intervenire: “I problemi della SF-23 potrebbero essere dovuti all’aerodinamica o alla meccanica delle sospensioni”. Sempre su questo tema Vasseur ha poi precisato: “Il problema non ha niente a che vedere con il concetto o con l’aspetto estetico della vettura. È un dato di fatto però che soffriamo di più in gara che non in qualifica e oltretutto nemmeno in tutti gli stint di gara. È un problema di consistenza che non dipende dalla filosofia ma dall’uso che fai del pacchetto, delle gomme e del bilanciamento”.
    A BARCELLONA UNA NUOVA CARROZZERIA MA NESSUNA NUOVA SOSPENSIONE
    “Non so chi ha detto che avremo una nuova sospensione posteriore in Spagna. E non sono stato certo io”, il categorico commento di Vasseur, parlando degli aggiornamenti attesi per Barcellona. Il Team Principal della Ferrari ha poi confermato che in Spagna si vedrà “una nuova carrozzeria”.

    GLI ALTRI SVILUPPI PER PUNTARE ALLA VITTORIA
    Vasseur ha anticipato anche che ci saranno sviluppi anche nelle prossime gare: “Avremo aggiornamenti anche per le tre o quattro gare successive”.
    E alla domanda se il vero potenziale della vettura possa essere sufficiente per vincere una gara in questa stagione, il Team Principal ha così risposto: “Credo che sia più semplice trovare la costanza che il potenziale in qualifica. Appena saremo in grado di sbloccare questo potenziale, credo che partendo dalla prima fila saremo in grado di lottare per la vittoria. Ma oggi la situazione è questa, sappiamo dove dobbiamo lavorare e migliorare. Tutti sono concentrati su questo aspetto, stiamo spingendo per portare aggiornamenti e soluzioni per migliorare in quest’area. Ma possiamo credere nella possibilità di vincere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Qualifica fondamentale. C’é ancora da lavorare”

    Il venerdì del Gran Premio di Monaco della Scuderia Ferrari ha visto Charles Leclerc e Carlos Sainz lavorare a fondo provando tutte le mescole a disposizione soprattutto pensando alla qualifica di domani, fase più che mai cruciale nella corsa del Principato, data la difficoltà nell’effettuare sorpassi.
    Lo spagnolo ha ottenuto il miglior tempo nella prima sessione, mentre nel turno pomeridiano le due SF-23 si sono piazzate al secondo e terzo posto – in una classifica serratissima – con il monegasco davanti al compago di squadra di una manciata di millesimi lasciando presagire quello che sarà la qualifica di domani.
    On-board con Leclerc: un giro di pista nella sua Monaco

    Leclerc, al termine delle due sessioni di prove libere di oggi, ha dichiarato: “È stata una giornata complicata perché la vettura non si comporta ancora esattamente come vorremmo. Abbiamo bisogno di guardare bene i dati e lavorare ancora sull’assetto della macchina per fare in modo di avere il giusto feeling per domani. Non abbiamo provato ancora niente per la gara perché qui la qualifica è fondamentale e va preparata nel miglior modo possibile”. LEGGI TUTTO

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    Tre domande a Leclerc, alla vigilia del Gp di Monaco F1 2023

    Dopo la cancellazione del Gran Premio in programma a Imola lo scorso fine settimana, il Mondiale di Formula 1 torna in pista con la gara di casa di Charles Leclerc, sulle strette stradine di Monte Carlo, che diventa il sesto appuntamento della stagione.Charles Leclerc – credit: @Scuderia Ferrari Press Office1. Descrivi il circuito di Monte Carlo con una parolaCharles Leclerc: “Adrenalina: è l’elemento fondamentale che questa pista sa trasmettere. È stretta, il fondo spesso è sconnesso e per andare veloce devi fidarti anche delle tue sensazioni. Quando ci giri a bordo di una vettura di Formula 1 fondamentalmente non hai un attimo di respiro, e in qualifica, quando spingi al massimo, nell’abitacolo ti pervade una vera e propria scarica di adrenalina, appunto. Credo che nessun circuito trasmetta queste sensazioni e so che è così per tutti i piloti, e per me in particolare, visto che è la pista della città nella quale sono cresciuto”.
    2. Qual è il tuo luogo preferito nella città di Monte Carlo?CL: “Ce ne sono tanti. Io sono cresciuto a Fontvielle, ma tutta la città è veramente ricchissima di luoghi unici. Qualunque cosa tu voglia fare, Monte Carlo sa offrire i luoghi perfetti per farli: sport, moda, relax. Io personalmente amo la spiaggia di Larvotto, e posso forse dire che quello è il mio luogo speciale, quando sono a Monaco”.

    3. Ci racconti qualche momento speciale legato al GP di Monaco?CL: “L’ho detto tante volte: la passione per l’automobilismo la devo a mio padre e al fatto di essere nato e cresciuto a Monaco. Ero molto piccolo quando dal balcone di casa di un amico, che abitava a Ste. Devote, vedevo le macchine sfrecciare e io simulavo le stesse scene con dei modellini di Formula 1. Poi grazie a mio padre ho conosciuto il mito Ayrton Senna e ho potuto vedere di che cosa è stato capace a Monaco, così ho iniziato a sognare che un giorno avrei potuto essere anche io tra i protagonisti qui. Poter girare oggi sulla stessa pista che ha contribuito a renderlo una leggenda è qualcosa di molto speciale per me. Non vedo l’ora”. LEGGI TUTTO

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    F1, Una Ferrari SF-23 tutta nuova: come cambierà, nelle prossime tre gare

    La Ferrari SF-23 si è dimostrata una monoposto poco competitiva e i risultati delle prime cinque gare sono stati molto al di sotto delle aspettative. Individuate ad aprile le aree sulle quali intervenire per cambiare un progetto sbagliato. Vediamo insieme l’action plan di Maranello.

    Qualche settimana fa, vi avevamo anticipato in questo nostro articolo come, la lunga pausa di aprile, fosse servita alla Scuderia di Maranello per pianificare gli interventi sulla SF-23.
    Gli ingegneri Ferrari hanno finalizzato un action plan dettagliato di sviluppo della monoposto 2023, da maggio a ottobre. Gli sviluppi hanno riguardato e riguarderanno non solo la veste aerodinamica della vettura ma anche interventi su meccanica e Power Unit.
    AERODINAMICA
    La prima area sulla quale abbiamo già visto i primi interventi è quella legata alla veste aerodinamica della SF-23. A Miami abbiamo visto la prima versione del nuovo fondo vettura e del marciapiede, cui seguiranno poi anche interventi ai canali venturi, per avvicinare i livelli di carico e soprattutto di efficienza complessiva delle monoposto concorrenti. All’interno di questi pacchetti è stato ipotizzato anche di portare presto in pista un nuovo sistema DRS simile a quello della Red Bull che fa lavorare l’ala posteriore in sinergia con l’estrattore.
    Oltre a questo vedremo presto anche alcuni interventi alla pance: non però un radicale cambiamento come alcuni avevano ipotizzato in stile Red Bull ma una ragionata evoluzione dei concetti già visti sulla F1-75 prima e sulla SF-23 dopo. In particolare si lavorerà al profilo sotto l’imbocco delle pance e per accentuare l’effetto down-wash della parte superiore/posteriore delle pance stesse.
    Altri interventi programmati riguarderanno nuove ali, con profili a più alto o basso carico, con svergolature dei profili stessi più o meno accentuate, per adeguare il carico aerodinamico degli alettoni alle diverse pista.

    SOSPENSIONI
    A livello “meccanico” il lavoro più grosso che era stato intrapreso a Maranello riguardava la geometria delle sospensioni, per far lavorare al meglio gli pneumatici Pirelli. Gli ingegneri avevano ripreso alcuni progetti fatti in un recente passato per capire se, soluzioni scartate ma viste e adottate da altre monoposto, potessero essere la chiave per migliorare la SF-23. Da quanto abbiamo però appreso in questi giorni, questo filone di sviluppo, per limiti di budget e per l’introduzione delle nuove gomme Pirelli 2024 già nella gara di Silverstone, sarà messo in pista solo all’inizio della prossima stagione.
    POWER UNIT E CONSUMI
    Il lavoro sulla Power Unit e su tutte le sue componenti continua, senza sosta! Sia i problemi di affidabilità che quelli legati ad un consumo eccessivo di carburante sono sempre presenti e sono ancora motivo di forte preoccupazione per il prosieguo di una stagione che però è ormai solo transitoria!
    Sia per la Ferrari che per tutti gli altri team motorizzati con l’unità di Maranello, la pianificazione di inizio 2023 prevedeva l’utilizza di almeno 4 PU e relative componenti. Il brutto inizio di stagione aveva già imposto l’innalzamento ad almeno cinque e le prime penalizzazioni in griglia saranno spese già in qualche gara estiva.
    I TEMPI DELL’ACTION PLAN
    Imola (19-21 maggio) e Barcellona (2-4 giugno). Saranno questi i primi due appuntamenti dove vedremo una “nuova” SF-23, non una brutta copia della Red Bull ma una evoluzione degli originali concetti che caratterizzano la veste aerodinamica della monoposto di Maranello. LEGGI TUTTO

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    F1, Fred Vasseur: “Non è copiando la Red Bull che la Ferrari farà progressi”

    Il Team Principal della Ferrari Frederic Vasseur ha voluto precisare che la Ferrari si atterrà al piano di sviluppo già previsto per la SF-23, escludendo un cambio a favore del concetto Red Bull che ha vinto tutte le gare finora disputate in questa stagione.

    La Red Bull e la RB19 hanno ottenuto la quarta doppietta in cinque gare al recente Gran Premio di Miami. I piloti Ferrari, Carlos Sainz e Charles Leclerc, hanno chiuso rispettivamente in quinta e settima, lamentandosi entrambi del comportamento della loro monoposto.
    Parlando però già durante il weekend a Miami, Vasseur ha chiarito che, nonostante l’attuale deficit di prestazioni della Ferrari nei confronti della Red Bull, a Maranello non guarderanno ai rivali per trovare ispirazione per gli sviluppi durante la stagione in corso: “Credo che sarebbe un errore pensare che le prestazioni provengano da un unico fattore: le prestazioni provengono da ogni parte”, ha detto Vasseur a Sky Sport, quando gli è stato chiesto della Red Bull.
    “Per prima cosa – ha aggiunto il Team Principal della Ferrari -, se devi duplicare qualcosa, significa che sei sempre in ritardo. Ora, con il tetto dei costi e il fatto che la macchina è quasi congelata tra due stagioni, è impossibile copiare qualcuno. Significa che dobbiamo attenerci al nostro piano e cercare di sviluppare la nostra piattaforma”.
    Se si vuole capire da dove deriva il vantaggio della Red Bull, Vasseur ha indicato il DRS ultra-efficace e un design relativamente stabile che dà ai piloti più fiducia al volante: “Se si guarda la velocità, penso che abbiano un discreto vantaggio con il DRS”, ha commentato Vasseur che poi ha anche aggiunto: “Dobbiamo capire e fare un lavoro migliore su questo aspetto, sicuramente. Il fatto che la vettura sia anche più stabile, credo che dia un vantaggio in termini di stabilità aerodinamica. Ma non è copiando la Red Bull che faremo progressi”.

    Nel frattempo, Vasseur ha confermato che, dopo gli aggiornamenti del pavimento visti a Miami, la Ferrari porterà altre nuove parti al prossimo appuntamento della stagione a Imola, e un altro lotto due gare dopo a Barcellona. LEGGI TUTTO

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    F1, In Ferrari devono capire e analizzare ma il tempo è scaduto!

    “Dobbiamo capire”.“Dobbiamo analizzare”.
    Quante volte abbiamo sentito queste parole, in casa Ferrari, negli anni scorsi? Tante, troppo e forse proprio queste stesse parole avremmo voluto non sentirle più quest’anno. E invece no, dopo poche gare, gli uomini della Scuderia di Maranello sembrano spaesati, smarriti e quasi increduli davanti a una monoposto che non comprendono!
    La SF-23 è chiaramente un progetto sbagliato, nato per rimediare ad un 2022 che aveva illuso. Illuso sia all’inizio, dove la forza della F1-75, con il senno di poi, era più figlio delle difficoltà degli avversari e di una Power Unit eccessivamente spinta oltre ogni limite, puntando tutto sul giro secco e sacrificando spesso la gara. Un po’ come è avvenuto anche quest’anno.
    Una “visione” miope, figlia di una direzione tecnica e strategica debole e confusa. Ci riferiamo a quella di Mattia Binotto che fortunatamente non è più a capo della baracca. Quello che vediamo oggi però è in parte figlio delle illusorie apparenze di quello che qualcuno aveva etichettato, troppo in anticipo, come un progetto vincente.
    Chiariamoci, la F1-75 non aveva nulla o quasi per poter puntare al titolo. Non aveva l’affidabilità, non aveva il passo in gara, non c’erano poi strategie degne di un top team. L’illusione che si potesse vincere un mondiale ce l’aveva data solo un inizio di mondiale che, per tutti gli altri team, era iniziato in salita, con qualche difficoltà di troppo nell’interpretare i nuovi regolamenti ed estrarre il potenziale da monoposto completamente diverse da quelle di qualche mese prima. E se a questo aggiungiamo le difficoltà della Mercedes – che non dimentichiamo ha chiuso poi il mondiale a soli 39 punti dalla Ferrari – capiamo tutti meglio cosa è stato il mondiale 2022.

    Quando infatti Red Bull ha affinato la loro grezza monoposto e ha portato poi sviluppi, per Ferrari non c’è stato più spazio sui gradini alti dei podi. In misura minore anche Mercedes ha saputo sviluppare una pessima monoposto e, grazie a costanza ed affidabilità, si è giocata il 2° posto finale tra i costruttori.
    Per la Ferrari, la stagione 2023, è il naturale proseguimento di quella chiusa il 20 Novembre ad Abu Dhabi. I problemi di affidabilità non sono stati risolti, anzi si viaggia con “potenze” ridotte per evitare problemi più seri. La monoposto è quella che è, mentre gli avversari hanno saputo fare notevoli passi avanti.
    Vedere Charles Leclerc lottare in pista con la Haas di Kevin Magnussen è la dimostrazione di quanto il progetto SF-23 sia completamente sbagliato. Ma la Ferrari saprà rimediare nel corso della stagione? La risposta è no. Purtroppo gli anni passati hanno già dimostrato ampiamento come a Maranello ci sia una cronica difficoltà a sviluppare la monoposto, durante l’anno. Vasseur a parte, gli uomini Ferrari non sono cambiati e allora non vediamo come quest’anno possa essere diverso dal 2022, 2021, 2020 e così via.
    Il tempo per capire e analizzare però è scaduto. Tra test invernali (2.256km) e i primi 5 Gran Premi sono stati percorsi un quantitativo di km sufficiente per analizzare qualsiasi cosa. Evidentemente a Maranello i “sistemi” sono molto lenti e, se dopo tutto questo tempo, gli ingegneri Ferrari devono ancora capire, evidentemente qualcosa non funziona!
    Ma, come detto, il tempo è ormai scaduto! LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Inaccettabile fare due errori”. Ma Vasseur lo giustifica così…

    Charles Leclerc ha commesso due errori pesanti a Miami. Il primo nelle prove libere II di venerdì e il secondo nella fase decisiva della sessione di qualifica il sabato. Il primo è costato al pilota monegasco la partecipazione agli ultimi 10 minuti circa delle libere, mentre il secondo lo costringerà a partire oggi dalla settima posizione in griglia.
    Inoltre, al box Ferrari, i meccanici hanno dovuto lavorare sodo per riparare i due danni all’anteriore della Ferrari SF-23 numero 16. Leclerc infatti è andato a sbattere contro le barriere del tracciato di Miami, rovinando ala anteriore e braccetti di sospensioni e sterzo.
    “Non ci sono scuse, sono arrabbiato con me stesso”, ha commentato il pilota della Scuderia di Maranello al termine delle qualifiche. E poi ha aggiunto: “Ho chiesto troppo alla mia Ferrari. Potrei trovare tante scuse ma il vento è per tutti. La macchina l’ho preparata io per la qualifica ma non è accettabile fare due errori uguali. La qualifica è uno dei miei punti forti, di solito mi prendo più rischi degli altri. L’ho fatto venerdì e sabato, sbagliando due volte. Sono arrabbiato con me stesso. Partirò settimo, vediamo cosa si potrà fare. Rispetto alla Red Bull non c’è speranza, sono di un’altra categoria. Forse potrebbe piovere, spero di poter tornare davanti”.

    Di un’opinione un po’ diversa Fred Vasseur che, ai microfoni di Sky Sport F1, ha voluto “giustificare” l’errore di Leclerc in qualifica: “Charles era al limite, nel giro prima era in lotta per la pole. E’ un peccato, aveva il passo per la prima fila ma vedremo domani. Quando sei in lotta per la pole devi spingere, non si spinge mai troppo. Leclerc è così, preferisco un pilota che cerchi il limite e non abbia rimpianti. La macchina dovrebbe essere ok. Dobbiamo guardare il meteo, le previsioni non sono positive. Potrebbero esserci dei rovesci, ma anche qualcosa di peggio. La velocità di punta rispetto a Red Bull non ci dà vantaggi, ma penso che potremo rimontare visto che sarà una gara lunga. Il passo è stato buono, anche se l’esito non è quello che ci aspettavamo. Ora dobbiamo fare un reset per concentrarci sulla gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc da Miami: “Stiamo tutti lavorando nella stessa direzione”

    Charles Leclerc si sta godendo l’atmosfera della Florida prima di salire in macchina da domani per le prime prove libere: “Sono contento di essere di nuovo a Miami. Arriviamo dal buon risultato di Baku e l’obiettivo è quello di cercare anche qui conferme dei passi avanti fatti”, ha commentato il pilota monegasco della Ferrari.

    Leclerc, incontrando i media nella conferenza stampa FIA, ha anche confermato l’atmosfera positiva che c’è nel team: “La terza posizione, ma in generale la prestazione di tutto il weekend in Azerbaigian è stata un buon tonico per la squadra. Abbiamo visto che la vettura in qualifica è competitiva, mentre in gara resta ancora parecchio lavoro da fare per poter lottare per la vittoria. La fiducia c’è e stiamo tutti lavorando nella stessa direzione per colmare il gap con i leader del campionato”.

    Leclerc ha voluto commentare anche il momento di popolarità della Formula 1, sulla quale si sta anche realizzando un film: “Non può che far piacere sapere che il nostro sport ha tutta questa visibilità, specialmente qui negli Stati Uniti. Non ci stiamo quasi rendendo conto che si stia girando un film, ci sono così tante telecamere che è difficile capire chi sta facendo cosa, per cui non credo che questo comporti alcun disagio o aumento di pressione. Siamo contenti di essere parte di questa Formula 1”. LEGGI TUTTO