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    F1, Vasseur muove qualche critica ai piloti: “Si può fare meglio”

    Fred Vasseur, in una recente intervista a Gazzetta, ha parlato dei piloti Ferrari, non risparmiando qualche critica.

    È contento dei suoi piloti?
    “Si può sempre fare meglio, come squadra e anche come piloti – ha dchiarato il Team Principal della Ferrari in un’intervista a Gazzetta -. Charles non si aspettava una stagione così e all’inizio ha spinto più del dovuto, ora sembra aver digerito meglio la situazione. Carlos è molto consistente e per questo è un buon riferimento per noi. Come carattere Leclerc è un impulsivo, se qualcosa non va bene non si trattiene. Però, per il bene suo e della squadra, a volte è meglio calmarsi prima di parlare. A caldo non si hanno tutte le informazioni utili a formare un giudizio definitivo e davanti a un microfono aperto è meglio prendere tempo. Resta sempre molto veloce, ma quest’anno se si guarda alle qualifiche Carlos è stato più alla sua altezza rispetto al passato”.
    Il messaggio è molto chiaro: Leclerc deve ancora crescere, sia nella performance in pista che, soprattutto, “fuori” ovvero nelle comunicazioni verso l’esterno. Su Sainz parole tutto sommato positive, anche se poi potrebbe essere “sacrificato” qualora un Campione del Mondo del calibro di Lewis Hamilton dovesse cedere al fascino della Rossa di Maranello [ LEGGI QUI ].

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    F1, La Ferrari ha stoppato gli sviluppi della SF-23 a fine luglio

    La Ferrari ha ufficialmente stoppato gli sviluppi della SF-23 a fine luglio. A confermarlo è stato Fred Vasseur, in una recente intevista.

    La Ferrari SF-23 non sarà più testata in galleria del vento. Gli sviluppi che vedremo sulla monposto della Scuderia di Maranello, da qui a fine anno, saranno pezzi già deliberati prima della pausa estiva e che saranno lavorati e portati poi in pista nei prossimi mesi.
    A confermarlo è stato Fred Vasseur, in una recente intervista a Gazzetta.it, nel quale il Team Principal della Ferrari ha mosso critiche ai suoi piloti e ha rivelto i punti deboli della SF-23.
    “Per questa stagione abbiamo fermato gli sviluppi in galleria del vento a fine luglio, ma abbiamo pezzi già deliberati e in lavorazione che porteremo fino al Qatar o Austin”, le parole di Vasseur.
    Lo stesso Team Principal della Scuderia di Maranello, parlando della monoposto del prossimo anno, ha anche anticipato: “Per la monoposto per il 2024 siamo ancora ai concetti filosofici. I numeri dicono che devi essere aggressivo nel progetto ma con le simulazioni e le equazioni siamo già al massimo. Dobbiamo ragionare diversamente, trovare margini grazie ai quali i piloti possano guidare senza essere sempre al limite. E comunque la scadenza per la nuova rossa non è la fine dell’anno, dobbiamo essere pronti per il Bahrain a marzo. Abbiamo davanti a noi ancora molti mesi”.

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    F1, Vasseur: “Abbiamo capito perché la Ferrari SF-23 non è vincente”

    Fred Vasseur, in una lunga e interessante intervista alla Gazzetta, ha parlato dei problemi che hanno afflitto e affliggono la SF-23.

    “Se si analizzano i dati – ha dchiarato il Team Principal della Ferrari in un’intervista a Gazzetta -, in qualifica siamo staccati di uno 0,2% dalla Red Bull, a volte dello 0,4 ma in alcune occasioni abbiamo fatto meglio di loro (a Baku, per esempio; n.d.r.). Il delta nel GP è invece molto maggiore, quindi tutta la differenza si manifesta sul ritmo gara. Come peraltro succede agli altri, basta vedere la Mercedes. Una spiegazione logica è che la Ferrari è difficile da guidare: su un giro secco puoi prendere rischi e tenerla al limite, in corsa non è possibile e la prestazione cala. È un discorso aerodinamico. Nel 2022 eravamo a posto, abbiamo cercato di fare ancora meglio in inverno ma si sottostima il fatto che portare qualcosa all’estremo a volte complica la vita al pilota: la vettura quando si muove diventa imprevedibile, il suo carico è poco costante”.
    Sarebbe quindi da ricercare nella instabilità aerodinamica la chiave dei problemi della SF-23. Questa porterebbe a dei comportamenti poco prevedibili in pista che, soprattutto in gara, complicherebbe la vita ai due piloti.

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    Ferrari approccia la pausa estiva per riordinare idee e macchina

    Mettere la testa al fresco dopo una stagione più che deludente è proprio quello che ci vuole per gli uomini in rosso; l’ultimo gran premio disputato, quello in Belgio, ha illuso i tifosi ferraristi con un podio frutto più di particolari circostanze che di un lavoro che finalmente dà i suoi frutti. Anzi, questi frutti sembrano proprio non arrivare, come se una metaforica estate ferrarista non sia mai esplosa davvero e, a questo punto, non esploderà mai.
    Il proclama è lo stesso da anni: “ci stiamo già concentrando per la macchina del prossimo anno”. Un eterno ritorno all’uguale che assomiglia più a una prigione che a una prospettiva di successo. Dopo le promesse di riscatto iniziale, tutto è finito presto in una bolla di sapone fatta di delusioni e amarezze. La SF-23 non è una macchina minimamente all’altezza della Red Bull, anche se c’è da dire che da questo punto di vista è in ottima compagnia.
    Ma non vale la scusa del “mal comune, mezzo gaudio“. Non c’è proprio nulla di cui rincuorarsi, altresì c’è da rimboccarsi le maniche e bagnarsi d’umiltà. La Ferrari non rappresenta più da anni il pinnacolo della Formula 1: per tutti non è un segreto, tranne che a Maranello. Il mese di agosto, quindi, servirà a tutto il team e all’ambiente per ricalibrare gli obiettivi a breve termine. Solo a piccoli passi si potrà tornare nelle posizioni che competono alla Ferrari e alla sua storia.

    Ecco perché l’obiettivo da raggiungere entro la fine della stagione è quello di mettere in pista un’auto con i giusti assetti, considerando che neanche i tecnici di Maranello riescono a capire la loro stessa creatura. Sembra paradossale, specie se si pensa che siamo arrivati al mese di agosto, ma questa è la situazione attuale, malinconicamente confermata anche dal team principal Frederic Vasseur.
    L’imminente rinnovo di Charles Leclerc potrebbe dare maggiore serenità sia alla squadra che ai tifosi, avendo la consapevolezza di avere ancora per molti altri anni un fenomeno alla guida e sempre più al centro del progetto. Certo, si dovrà risolvere la situazione di Carlos Sainz, ma lo spagnolo conosce bene, in cuor suo, la posizione che ricopre all’interno del team. La questione piloti, come sempre, rimane l’ultimo dei problemi della Ferrari.
    Un mese di vacanza e si torna a girare, a Zandvoort, a casa di Max Verstappen. Inutile dire chi vincerà. Invece, sarà molto importante una conferma della Ferrari come seconda forza: un altro podio, il secondo consecutivo, potrebbe dare slancio all’ultima parte di stagione della Rossa e far lavorare meglio la squadra in fabbrica, anche in previsione del 2024. Anche se questa Red Bull sembra avere un vantaggio talmente ampio che illudersi per l’anno prossimo sarebbe controproducente. LEGGI TUTTO

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    Dopo la pausa estiva, vedremo una Ferrari laboratorio in chiave 2024

    Nelle ultime 10 gare del Campionato Mondiale 2023, la Ferrari porterà in pista una SF-23 ulteriormente modificata. L’obiettivo sarà duplice: recuperare terreno sugli avversari più diretti in classifica e lavorare in chiave 2024.FERRARI F1 TEST BARCELLONA DOMENICA @Scuderia Ferrari Press Office

    I numeri di Maranello: 5, 55, 10, 24
    Nelle riunioni a Maranello, dopo il Gran Premio del Belgio e prima del forzato periodo di stop estivo, girano quattro numeri. Il “5” sono i punti che separano la Scuderia Ferrari dall’Aston Martin, nella classifica mondiale costruttori. L’obiettivo è quello di riprendere il terzo posto nei prossimi due Gran Premi in programma in Olanda e Italia.
    Il secondo numero che circola a Maranello è il “55“. Questi sono esattamente i punti che separano la Ferrari dalla Mercedes, sempre nella classifica riservata ai costruttori. Qui il piano prevede un “lento” avvicinamento ai rivali tedeschi, con un piano di marcatura stretta in gara con strategie studiate appositamente per rimontare sui rivali. Si punta a dimezzare il distacco nel giro di quattro gare: Zandvoort, Monza, Singapore e Suzuka per poi sferrare l’attacco finale nei restanti sei Gp.
    Il terzo numero è il “10” ovvero le gare che mancano alla fine del mondiale e che dovranno servire a tutta la squadra per preparare al meglio la prossima stagione, il “24“. Ma che SF-23 vedremo dopo la pausa estiva? Da quanto abbiamo appreso da fonti vicine alla Scuderia, c’è un ultimo step di sviluppo della vettura da portare, sulle due monoposto, nel Gran Premio di casa a Monza. E’ ancora in forse la disponibilità dei primi pezzi già in Olanda ma, se così fosse, potranno essere montati solo su una delle due vetture. La scelta dovrebbe cadere su Charles Leclerc, in quanto precede il compagno Carlos Sainz nella classifica mondiale piloti.

    Gli aggiornamenti riguarderanno ulteriori affinamenti aerodinamici nella zona del fondo e delle parte posteriore delle pance e di una diversa geometria della sospensione posteriore atta a sfruttare meglio gli pneumatici e a farli lavorare in maniera ottimale. Questi interventi saranno fondamentali per recuperare terreno sugli avversari in classifica ma risulteranno anche molto importanti in chiave 2024. L’obiettivo infatti sarà quello di raccogliere più dati possibili per finalizzare al meglio la progettazione della monoposto del prossimo anno che, da settembre, entrerà nella fase finale e più importante. LEGGI TUTTO

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    F1, E’ un Sainz timidamente fiducioso quello alla vigilia di Spa-Francorchamps

    Passeggiando oggi per il paddock del circuito di Spa-Francorchamps si ha la sensazione di vivere una giornata di fine ottobre: cade una pioggia quasi ininterrotta e le temperature non superano i 15 gradi.
    In questa atmosfera uggiosa Carlos Sainz ha incontrato i media parlando del weekend che lo attende: “Sarà un fine settimana particolarmente difficile per tutti i piloti: avendo il formato Sprint il programma sarà molto compresso e avremo solo una sessione di prove libere, che non è granché per mettere a punto la macchina su una pista così difficile – ha detto lo spagnolo –. Però sarà lo stesso per tutti, per cui sarà fondamentale lavorare con la massima concentrazione anche perché mai come quest’anno ci sono tante macchine ravvicinate fra loro”.

    Sainz ha ammesso che le ultime due gare sono state al di sotto delle aspettative in termini di risultati: “Non abbiamo raccolto quanto il potenziale ci avrebbe consentito, ma sono convinto che stiamo lavorando bene, e personalmente sento di stare guidando meglio rispetto allo scorso anno. Dobbiamo continuare a spingere nella direzione che abbiamo preso perché sono convinto che sia quella giusta, come abbiamo visto in Canada e Austria. Dobbiamo riprendere quel cammino e sono sicuro che ci sia tutto per poterlo fare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Diego Ioverno al muretto Ferrari al posto di Laurent Mekies

    Questo fine settimana si conclude l’esperienza nella Scuderia Ferrari di Laurent Mekies. Il Racing Director, che non sarà presente in Belgio, lascia il Cavallino dopo quattro stagioni e mezza impreziosite da sette vittorie. A lui va il grazie di tutta la squadra per il grande lavoro svolto in questi anni.
    A partire dal Gran Premio del Belgio parte delle mansioni di Mekies, al muretto Ferrari, sarà assunta da Diego Ioverno, al quale va il ruolo di Sporting Director e acquisisce tutte le deleghe sportive così come il compito di tenere i rapporti sportivi con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA). Ioverno, un veterano della Scuderia di Maranello, avendo iniziato a lavorare in Ferrari 23 anni fa, riporterà direttamente al Team Principal, Fred Vasseur, al pari dei suoi colleghi al muretto Matteo Togninalli, Head of Track Engineering, e Ravin Jain, Race Strategist. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Ungheria, la qualifica ha sempre un ruolo fondamentale”

    La Formula 1 si prepara per l’ultima doppietta di gare prima della pausa estiva: squadre e piloti affronteranno in sequenza due piste tra loro diversissime come Hungaroring e Spa-Francorchamps. Il circuito ungherese, lungo 4.381 metri, è molto sinuoso e ondulato e si caratterizza per una serie di curve medie e lente – ben 14 – che richiedono un carico aerodinamico elevato. Un buon bilanciamento e un assetto meccanico particolarmente curato sono essenziali per evitare che la macchina scivoli e causi problemi alle gomme, che anche quest’anno dovrebbero trovarsi a fare i conti con temperature di aria e asfalto molto elevate.
    La qualifica giocherà un ruolo fondamentale, come ha sottolineato Fred Vasseur: “Entrambi i piloti amano la pista dell’Hungaroring e hanno preparato la corsa nei minimi dettagli, specie la qualifica che qui ha sempre un ruolo fondamentale. Questo fine settimana, per la prima volta, tutte le squadre devono fare i conti con un diverso format di qualifica, che prevede una sola mescola obbligatoria da usare in ciascuna delle tre fasi. Questa novità aggiunge un’ulteriore variabile da guardare con attenzione, visto quanto sono ravvicinati i valori tra la maggior parte delle squadre. Ci aspettiamo di lottare vicino ai primi sabato e domenica”.

    Il Team Principal della Ferrari ha poi aggiunto: “Arriviamo a Budapest determinati a continuare il percorso di crescita iniziato nelle ultime gare con l’introduzione di aggiornamenti tecnici sulla SF-23. A Silverstone le cose non sono andate come speravamo ma in Canada e in Austria abbiamo fatto dei chiari passi avanti e in Ungheria crediamo ci siano le condizioni per dare a Charles e Carlos una vettura performante”. LEGGI TUTTO