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    Rublev e Auger-Aliassime, la necessità di evolvere (di Marco Mazzoni)

    In attesa del completamento della terza giornata a Roland Garros, con Matteo Berrettini che in questo momento ha vinto il quarto set chiudendo il suo match, possiamo rilevare alcuni fatti salienti. “Un solo uomo al comando, la sua maglia è verde chiaro, il suo nome è Rafael Nadal”. Citazione storico-ciclistica per sottolineare che El Rey […] LEGGI TUTTO

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    ATP Barcellona: Sinner strepitoso, supera Rublev con un match quasi perfetto, vola in semifinale

    Jannik Sinner in campo in Catalogna

    Strepitoso Sinner! Jannik gioca una partita quasi perfetta sul piano tecnico e tattico, domina Andrey Rublev in due set, 6-2 7-6 (6) lo score dell’incontro, e vola in semifinale all’ATP 500 di Barcellona, dove aspetta il vincente di Tsitsipas vs. Auger Aliassime.
    È difficile, così a caldissimo, non esagerare col superlativo per descrivere la prestazione dell’azzurro. Consigliamo caldamente di vedere e rivedere questa partita a chi se la fosse persa live, perché è un concentrato quasi esaustivo della classe, del talento, della forza tecnica, fisica e mentale di Sinner. Ha battuto in ogni situazione e zona di campo il n. 7 del mondo, conducendo la partita dall’inizio alla fine. Ha strappato il pallino del gioco ad un tennista tra i più forti e “caldi” al mondo, uno considerato (a ragione) una sorta di macchina da tennis infernale, costringendolo a difendersi e rincorrere. Ha chiuso il match con ben 20 vincenti e 24 errori, contro gli 11 e 19 di Rublev, numeri splendidi che confermano la qualità dell’azzurro. Sinner si è preso rischi producendo tennis, ma rischi quasi sempre calcolati, scelte tatticamente ineccepibili e soprattutto eseguite in modo superlativo.
    Eppure il match era molto, molto insidioso. Rublev può travolgerti col suo ritmo, con quella serie di pallate violente e precise, che ti rubano campo e ti mettono in difesa, a remare, finendo stroncato dal ritmo e progressione del russo, palla dopo palla. La risposta tecnico-tattica di Sinner a questi problemi è stata perfetta, da campione. Jannik ha spinto, tanto, ma l’ha fatto con raziocinio, senza cercare il braccio di ferro. Ha iniziato gli scambi con una palla più lavorata per allontanare il rivale dalla riga di fondo, o con un angolo più stretto, per mandare Rublev fuori dalla sua posizione “ideale” di controllo dello scambio, leggermente a sinistra, dove ama martellare col diritto. Oggi Sinner ha giocato divinamente col diritto, e ha forzato la maggior parte degli scambi sulle diagonali, consapevole di esser più preciso e potente su quella del rovescio; e che Andrey è meno insidioso col diritto incrociato rispetto all’inside out o col lungo linea da sinistra. In pratica, non l’ha quasi mai lasciato produrre il suo forcing dalle posizioni che ama. Inoltre ha cambiato splendidamente con improvvisi lungo linea, a sorprendere il rivale, sempre nell’ottica del suo piano tattico, eseguito da maestro, con freddezza e lucidità.
    Il tutto è partito dalla risposta, la vera chiave del successo di Sinner oggi: risposte lunghissime, spesso nei piedi, che non hanno dato tempo a Rublev di iniziare lo scambio da una posizione di vantaggio.
    La palla break trasformata dall’azzurro per il 5-2 nel primo set è l’emblema della perfezione tattica di Sinner nel match: risposta con discreto spin, lunghissima al centro, nei piedi di Rublev, che è costretto ad indietreggiare e giocare una palla difensiva al centro; Jannik fa un passo avanti col rovescio e spara una bordata cross, lunghissima, che il russo contiene a fatica; così si è aperto il campo sulla sinistra, situazione che sfrutta con un altro passo avanti in laterale per un vincente di diritto inside out. Scacco matto.
    Una partita praticamente perfetta, l’unica pausa quando si è ritrovato avanti 4-3 e servizio nel secondo. Lì un filo di tensione o distrazione, ma ha subito tamponato fino al tiebreak. Nel gioco decisivo ha commesso qualche errore, un po’ di foga, ma ha più che compensato con vincenti e grandi giocate. Soprattutto, nel momento decisivo, ha sempre comandando lui, e questo è stato mortale per uno come Rublev, che ama imporre il suo gioco e non ama rincorre e controbattere.
    Sinner strepitoso, una prestazione notevolissima, che conferma la crescita impetuosa di questo ragazzo che pare un veterano. Domani sarà un’altra bellissima sfida, una semifinale tutta da giocare.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.
    L’atteso match di quarti di finale inizia sotto un bel sole, con Rublev alla battuta. Andrey si mette subito nella sua posizione preferita di sparo, leggermente a sinistra a spingere a tutta col diritto. A 30 il russo muove lo score, 1-0. Jannik serve, ma è Andrey più aggressivo, pronto anche a scendere a rete col rovescio e spingere già in risposta in lungo linea. Un doppio fallo sul 30 pari costa a Sinner la prima palla break del match. Se la gioca con la seconda… ma la gioca bene, comandando sulla diagonale di rovescio. 1 pari, scampato pericolo. Sinner vince il quinto punto di fila, spingendo fortissimo dal centro col diritto sul rovescio del rivale, 0-30. Un errore banale di rovescio costa a Rublev la prima palla break sul 30-40. Doppio fallo! Aveva ripreso la palla Andrey, forse infastidito dal sole, quell’interruzione ha interrotto il suo ritmo. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Nel quarto game Jannik prova la prima smorzata del match, ben giocata, di fatto imprendibile. Può essere un’arma importante per spostare Rublev dal pressing da fondo campo. In sicurezza si porta 3-1 Sinner, pochi errori e grande spinta. Bravissimo Sinner, apre l’angolo col rovescio, passo avanti e diritto a chiudere in avanzamento. Un punto bellissimo che lo porta 0-30. Rublev prova a reagire al momento “no” con una palla corta, ben giocata; quindi scappa dalla diagonale di sinistra e martella col diritto. Non funziona la prima del russo, ma funziona benissimo il contro piede di rovescio. Con 4 punti di fila, Rublev resta in scia 2-3. Sesto game, un doppio fallo costa a Jannik i vantaggi. Esce di pochissimo un’accelerazione di Andrey che sarebbe stata vincente, Jannik deve stare attento a non entrare in scambi troppo lunghi, consentendo al russo di iniziare il suo pressing. Un diritto in spinta muore in rete, Sinner affronta una palla break, meno preciso nel game. Ottima prima al T, potente e precisa. 4-2 Sinner, che continua a spingere con grande potenza e lunghezza anche in risposta. L’ennesima risposta sui piedi porta Jannik 0-40, tre palle per il doppio allungo. Schema perfetto di Sinner: super risposta, bordata di rovescio e, sulla palla più corta di Rublev, accelerazione di diritto imprendibile. BREAK Sinner, avanti 5-2 e servizio. Allungo mortale dell’altoatesino, tatticamente perfetto finora. Andrey sparacchia in risposta, cerca di rientrare nella partita, ma la freddezza di Jannik è spaventosa, nonostante la prima di servizio faccia a tratti le bizze. Lo aiuta l’ottimo rovescio lungo linea, vincente, che lo porta a Set Point. Lunga la risposta di Rublev, 6-2 Sinner il primo set. 37 minuti che rasentano la perfezione: potente, preciso, lucido. Pazzesco, contro uno dei giocatori più forti al mondo.
    Secondo set, Rublev scatta al servizio. Vince un buon game, inizia avanti 1-0. Risponde con sicurezza Jannik, anche un Ace e 1 pari. Terzo game, è bravo il russo a riprendersi da un pericoloso 15-30, con decisione si prende grossi rischi e sale 2-1. Il set avanza spedito sui turni di servizio, Jannik per ora non ha inciso in risposta come nel primo parziale. Sesto game, arriva il primo momento complicato per l’azzurro, un errore gli costa il 15-30. Se lo gioca da campione, spinge col diritto inside out e via chiude in lungo linea. Segue un servizio “avvelenato”, con bordata a chiudere sulla risposta corta. Un errore in spinta però lo porta ai vantaggi, è la prima volta nel secondo set. Non entra la prima? Beh, cerca l’angolo con la seconda e sorprende Rublev. Incredibile il controllo e la freddezza di Jannik. 3 pari. Settimo game, Rublev perde la prima di servizio e Sinner ricomincia a martellare in risposta, prima sulla “seconda”, e poi anche sulla prima. Jannik si allontana in risposta dalla riga di fondo per aver tempo di spingere a tutta. Tira due risposte poderose, violente e molto lunghe, che mettono pressione al russo. È palla break! Se la gioca allo stesso modo Sinner, un computer: risposta carica, potente, Rublev non la gestisce bene, spingendo ma sbagliando. BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. Incredibile come l’azzurro abbia capitalizzato subito la chance, il momento, trovando le giocate perfette per incidere, e scappare via. Inizia male Jannik l’ottavo game, niente servizio, Rublev è aggressivo. Un nastro porta via il suo diritto sullo 0-30, facendolo crollare 0-40. Tre palle break consecutive per il russo. Se la prende subito Andrey, martella col diritto nel suo schema preferito. Contro Break, 4 pari. Rabbiosa la reazione di Jannik, nel secondo punto tira una pallata cross di diritto micidiale, Rublev resta fermo; ma poi esagera nella spinta l’azzurro, e commette due errori. Quasi troppo facilmente Rublev si ritrova da 3-4 a 5-4. È il primo piccolo calo di Jannik, non un crollo, un calo di tensione che Rublev è stato bravo a capitalizzare. Sotto pressione, sotto nel punteggio, Sinner gioca come se niente fosse, a zero si porta 5 pari, e in risposta ritorna a martellare. Spinge dalla risposta, pressa e sposta Rublev. 0-15 e 0-30, con potenza e classe. Vola via un diritto di Rublev, troppa fretta di chiudere per il russo. Perde il settimo punto di fila, e soprattutto lo score segna 0-40, tre palle per andare a servire per il match! Cancella le prime due col servizio Andrey, palle esterne molto precise. Ma niente prima sulla terza chance, e Jannik indietreggia. Non centra la palla in risposta Jannik, errore davvero raro per lui. Non si è praticamente giocato su nessuna delle tre chance. Spinge col servizio, Rublev strappa cinque punti di fila, si porta 6-5. Serve di nuovo sotto grande pressione Sinner. Bravo Andrey a trovare un bel contro piede, 0-15. Di nuovo col diritto cross trova un bell’angolo, 15 pari. Disegna il campo col lungo linea Sinner, prima diritto e poi chiusura di rovescio. Non lo assiste la prima di servizio in questa fase del match, ma il diritto è davvero preciso. 40-15. In sicurezza chiude col diritto Jannik, 6 pari, TIEBREAK dopo 48 minuti nel secondo parziale. Grande Sinner! Inizia il tiebreak inchiodando il rivale sull’angolo sinistro, per chiudere poi a destra. 1-0 Sinner. Sbaglia poi l’azzurro un rovescio lungo linea, 1 pari. Ottima prima esterna, 2-1 Sinner, e poi che tira una bordata col diritto lungo linea da sinistra, muore all’incrocio delle righe la palla, imprendibile. 3-1 e 4-1, con un altro diritto fulminante dopo una risposta profonda. Doppio mini-break per l’azzurro. Si butta avanti per mettere pressione Rublev, strappa un punto e si cambia campo sul 4-2. Brutto errore di Jannik, fermo coi piedi sparacchia in corridoio un diritto con il campo quasi aperto. 4-3 avanti, ma ora serve Rublev. Cerca una smorzata Jannik, ma è cortissima. 4 pari. Lungo scambio col rovescio, appena si gira sul diritto Sinner spara a tutta e forza l’errore del russo. 5-4 Sinner, con due servizi. Arriva un errore di rovescio in scambio di Jannik, errore tutto di tensione in questo momento così delicato. 5 pari.  Segue un altro errore, in comando dello scambio Sinner spara lungo. Due errori che portano Rublev 6-5, Set Point al servizio. Come se lo gioca Sinner! Comanda lo scambio, “strettino” di diritto inside out e poi altro diritto a chiudere. 6 pari. Alti e bassi per Sinner, ma è lui che comanda. Rublev sbaglia un rovescio, è Match Point per Sinner! ACE!!!! Game set match Sinner!
    Vola in semifinale, che spettacolo, che tennis Sinner!!!

    Marco Mazzoni

    [11] Jannik Sinner vs [3/WC] Andrey Rublev ATP ATP Barcelona Sinner J.67 Rublev A.26 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* 3-1* 4*-1 4*-2 4-3* 4-4* 5*-4 5*-5 5-6* 6-6* 7*-66-6 → 7-6Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6Rublev A. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-405-5 → 5-6Sinner J. 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Rublev A. 15-0 30-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Sinner J. 0-15 0-30 0-404-3 → 4-4Rublev A. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3Rublev A. 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2Rublev A. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Rublev A. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2Rublev A. 0-15 0-30 0-40 15-404-2 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2Rublev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1Rublev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Rublev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1
    4 Aces 12 Double Faults 159% (41/69) 1st Serve 50% (32/64)63% (26/41) 1st Serve Points Won 66% (21/32)61% (17/28) 2nd Serve Points Won 44% (14/32)67% (2/3) Break Points Saved 57% (4/7)10 Service Games Played 1034% (11/32) 1st Serve Return Points Won 37% (15/41)56% (18/32) 2nd Serve Return Points Won 39% (11/28)43% (3/7) Break Points Converted 33% (1/3)10 Return Games Played 1062% (43/69) Service Points Won 55% (35/64)45% (29/64) Return Points Won 38% (26/69)54% (72/133) Total Points Won 46% (61/133) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Prima vittoria in carriera in un torneo 1000 per Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas nella foto

    Al terzo tentativo Stefanos Tsitsipas è finalmente riuscito a conquistare il suo primo Masters 1000 in carriera. Il 22enne greco si è imposto nel torneo di Monte Carlo grazie al successo in finale su Andrey Rublev (8), battuto con il punteggio di 6-3 6-3 in 1 ora e 12 minuti di partita.
    Il greco è partito subito forte, con tre game consecutivi nel primo set, grazie ad un break nel secondo gioco.Tsitsipas concedeva poi solo un punto nei restanti tre turni di battuta conquistando senza problemi la frazione per 6 a 3.Nel secondo set sull’1 pari Stefanos toglieva, dal 40-15, il servizio al tennista russo apparso oggi molto falloso.Sul 5 a 3 poi Tsitsipas si ripeteva con un nuovo break e alla prima palla match a disposizione conquistava il primo Masters 1000 in carriera per 6 a 3.Per Tsitsipas si tratta del sesto titolo in carriera nel circuito ATP, mentre il russo ha subito la terza sconfitta su 11 finali, la prima in un 1000.
    ATP ATP Monte Carlo Tsitsipas S.66 Rublev A.33 Vincitore: Tsitsipas S. ServizioSvolgimentoSet 2Rublev A. 0-15 0-30 15-30 15-405-3 → 6-3Tsitsipas S. 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3Rublev A. 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3Tsitsipas S. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2Rublev A. 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Rublev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-1 → 2-1Tsitsipas S. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1Rublev A. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3Rublev A. 15-0 30-0 40-05-2 → 5-3Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2Rublev A. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-1 → 4-2Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1Rublev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-152-0 → 3-0Rublev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0Tsitsipas S.15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0
    3 Aces 11 Double Faults 060% (28/47) 1st Serve 56% (30/54)86% (24/28) 1st Serve Points Won 80% (24/30)68% (13/19) 2nd Serve Points Won 33% (8/24)0% (0/0) Break Points Saved 0% (0/3)9 Service Games Played 920% (6/30) 1st Serve Return Points Won 14% (4/28)67% (16/24) 2nd Serve Return Points Won 32% (6/19)100% (3/3) Break Points Converted 0% (0/0)9 Return Games Played 979% (37/47) Service Points Won 59% (32/54)41% (22/54) Return Points Won 21% (10/47)58% (59/101) Total Points Won 42% (42/101) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Finale tra Stefanos Tsitsipas e Andrey Rublev

    Stefanos Tsitsipas GRE, 1998.08.12

    Stefanos Tsitsipas, testa di serie più alta rimasta in corsa dopo le premature eliminazioni di Novak Djokovic (1) e Rafael Nadal (3), si è agevolmente qualificato per la finale del Masters 1000 di Monte Carlo.
    Il greco ha sconfitto con un chiaro 6-2 6-1 in soli 69′ il soprendente britannico Daniel Evans (33), il quale nei turni precedenti aveva estromesso dapprima proprio Djokovic e poi il francese David Goffin (11). Tsitispas non ha sbagliato praticamente nulla, visto che ha concesso un solo break al suo avversario, mentre ne ha firmati cinque.
    In finale, Stefanos Tsitsipas se la vedrà con il russo Andrey Rublev, che dal canto suo ha sconfitto il norvegese Caspeer Ruud in due set: 6-3 7-5, grazie in particolare ad una bella rimonta nella seconda frazione dove – dopo aver perso due volte il servizio – si è trovato in svantaggio per 2-4. Per Rublev, vincitore di ben quattro ATP 500 la scorsa stagione e uno quest’anno (Rotterdam), si tratterà della prima finale in un Masters 1000.
    ATP ATP Monte Carlo Evans D.21 Tsitsipas S.66 Vincitore: Tsitsipas S. ServizioSvolgimentoSet 2Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6Evans D. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-4 → 1-5Tsitsipas S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4Evans D. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3Tsitsipas S. 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Evans D. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Evans D. 0-15 0-30 0-402-5 → 2-6Tsitsipas S. 15-0 30-0 30-15 40-152-4 → 2-5Evans D. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-3 → 2-4Tsitsipas S. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-3 → 2-3Evans D. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3Tsitsipas S. 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Evans D. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Tsitsipas S.15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1

    ATP ATP Monte Carlo Rublev A.67 Ruud C.35 Vincitore: Rublev A. ServizioSvolgimentoSet 2Rublev A. 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5Ruud C. 15-0 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5Rublev A. 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5Ruud C. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5Rublev A. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Ruud C. 15-0 15-15 15-30 15-402-4 → 3-4Rublev A. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-3 → 2-4Ruud C. 0-15 15-15 40-152-2 → 2-3Rublev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A2-1 → 2-2Ruud C. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-0 → 2-1Rublev A. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 2-0Ruud C. 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Rublev A. 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3Ruud C. 15-0 30-0 40-05-2 → 5-3Rublev A. 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Ruud C. 15-0 15-15 15-30 15-403-2 → 4-2Rublev A. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Ruud C. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-2 → 2-2Rublev A. 0-15 0-30 0-401-1 → 1-2Ruud C. 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Rublev A. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Rafael Nadal cede alla distanza ad Andrey Rublev. Niente semifinale per il campione spagnolo

    Andrey Rublev RUS, 1997.10.20

    Niente dodicesima consacrazione nel Masters 1000 di Monte Carlo per Rafael Nadal (ATP 3). Andrey Rublev (8) è riuscito nell’impresa di eliminare il re della terra rossa con il punteggio di 6-2 4-6 6-2. Nella sfida valida per i quarti di finale, il maiorchino è stato falloso alla battuta e ha incassato il break in entrata in tutti i set. Lo spagnolo è riuscito a riscattarsi solo nel secondo con una rabbiosa reazione contro un russo che ha continuato a martellare per 2h33′, vincendo alla fine meritatamente.
    Nelle semifinali Rublev sfiderà Casper Ruud (27), che ha battuto il campione uscente Fabio Fognini (18) per 6-4 6-3.
    ATP ATP Monte Carlo Rublev A.646 Nadal R.262 Vincitore: Rublev A. ServizioSvolgimentoSet 3Rublev A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2Nadal R. 0-15 15-15 30-15 40-155-1 → 5-2Rublev A. 0-15 15-15 30-15 40-154-1 → 5-1Nadal R. 0-15 0-30 15-30 15-403-1 → 4-1Rublev A. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1Nadal R. 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 2-1Rublev A. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 1-1Nadal R. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Rublev A. 15-0 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-5 → 4-6Nadal R. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5Rublev A. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A4-3 → 4-4Nadal R. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 4-3Rublev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2Nadal R. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-1 → 3-2Rublev A. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 3-1Nadal R. 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1Rublev A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 2-0Nadal R. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Rublev A. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-2 → 6-2Nadal R. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-404-2 → 5-2Rublev A. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Nadal R. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2Rublev A. 0-15 0-30 0-402-1 → 2-2Nadal R. 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1Rublev A. 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0Nadal R. 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0
    2 Aces 12 Double Faults 761% (60/98) 1st Serve 59% (52/88)65% (39/60) 1st Serve Points Won 56% (29/52)42% (16/38) 2nd Serve Points Won 42% (15/36)67% (8/12) Break Points Saved 53% (8/15)13 Service Games Played 1344% (23/52) 1st Serve Return Points Won 35% (21/60)58% (21/36) 2nd Serve Return Points Won 58% (22/38)47% (7/15) Break Points Converted 33% (4/12)13 Return Games Played 1356% (55/98) Service Points Won 50% (44/88)50% (44/88) Return Points Won 44% (43/98)53% (99/186) Total Points Won 47% (87/186) LEGGI TUTTO

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    Rublev: “La paura che il mio livello non sia abbastanza mi spinge a migliorare”

    Andrey Rublev, n.8 del ranking

    Andrey Rublev è uno dei tennisti più “caldi” dell’ultimo periodo. Quest’anno vanta la vittoria a Rotterdam, con un record  di 16 vittorie e 3 sconfitte complessive. Tuttavia il bilancio nei confronti diretti contro i migliori non è esaltante. Sbarcato a Miami, è stato intervistato dal sito ufficiale dell’ATP. Le sue parole sono chiare: sente di poter far bene, ma ha paura di esser stato anche “fortunato” nel raggiungere i suoi risultati, che il suo tennis ancora non sia abbastanza. Vuole di più, e la paura di non fercela lo spinge a migliorare, a cercare di crescere ancora. Ecco alcuni passaggi dell’intervista.
    “È vero, ad un certo punto la mia crescita come risultati e nella classifica è stata rapida, ma per un po’ invece ho fatto molta fatica ad impormi. Ho sofferto degli infortuni, le cose non andavano come speravo. A quel punto ho smesso di pensare a come sarebbe stato e cosa aspettarmi, perché forse mi stavo creando troppe aspettative. L’anno precedente stavo pensando: ‘Oh, se sta andando bene, forse presto sarò tra i primi 20, o ancora più in alto’. Invece mi sono infortunato e sono crollato fuori dalla Top 100. Da quel momento, ho smesso di pensare a come sarà … la mia mente si è focalizzata solo su cosa fare per essere migliore e basta”.
    Ecco il paggaggio chiave del suo pensiero, in merito al suo livello e quel che davvero desidera: “Voglio essere sempre migliore. Non si tratta di quello che sto facendo adesso o di quello che ho fatto. Voglio continuare a giocare e vincere per un lungo periodo. Voglio continuare ad essere migliore. Ho raggiunto buoni risultati, è vero, ma ho paura di essere stato solo fortunato, che forse non sono abbastanza bravo per dove voglio arrivare. Ecco perché voglio continuare a lavorare per vedere se posso continuare a giocare al massimo  livello, allo stesso livello per un po’ e migliorare ancora. È questo tipo di paura che non sia abbastanza, paura che non ce la farò o paura che non sarò abbastanza bravo che mi ha aiutato a migliorare, ed è per questo che voglio migliorare e migliorare. Il mio pensiero deve focalizzarsi solo su un aspetto: migliorare. È per questo che quando commetto un errore, ripenso al perché e voglio ripetere quella situazione per renderla perfetta e non sbagliare più. Voglio che tutto sua perfetto. Questa è una mentalità un po’ estrema forse, ma per il momento, mi aiutato”.
    Un atteggiamento perfezionista all’estremo, che finisce per aumentare la  pressione su se stesso. Ma parlando di pressione, Rublev la distingue dai risultati: “Non posso controllare se perderò al secondo turno o al primo. Alla fine, non importa quale pressione hai. Se vinci, vincerai comunque con la pressione del risultato o meno; se perdi, non importa cosa farai o quanto ci penserai, perderai comunque. Alla fine, è solo importante cercare di concentrarti su te stesso, sulle cose che devi migliorare per fare del tuo meglio e basta. Pressione sul mio atteggiamento e voglia di migliorare, non sul risultato”.
    Andrey dice di prendere i tornei uno alla volta, pensando di poter fare bene, ma resta consapevole che la stagione è lunga e in caso di qualche cattivo risultato, c’è sempre tempo per recuperare: “Come andrò a Miami? Lo vedremo, spero bene, ma non mi pongo obiettivi. Anche se qui non andasse bene, tra qualche settimana giocherò a Monte Carlo. Dopo Monte Carlo ecco Madrid, Roma, e Roland Garros. Avrò possibilità di fare bene, vedremo. Anche se non andassi bene in tutti questi eventi, mi resterà la seconda parte dell’anno per ottenere risultati. Alla fine, tutti noi abbiamo delle pressioni, ci sentiamo sotto pressione. È una bella sfida vedere come affronti questa situazione”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO