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    Juan Martin Del Potro inizierà questa settimana la riabilitazione

    Juan Martín Del Potro, ex numero tre del mondo e fuori dal circuito da diverso tempo a causa di un infortunio al ginocchio destro, si sta già riprendendo dalla settima operazione in carriera, terza per questo problema fisico. In un comunicato, l’ufficio stampa dell’argentino ha rivelato ai giornalisti che Del Potro è a Berna, in […] LEGGI TUTTO

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    Benoit Paire positivo al coronavirus. Niente Us Open per lui

    Benoit Paire nella foto

    Non ci sarà nemmeno Benoît Paire (ATP 22) ai prossimi US Open, che prenderanno il via lunedì sui campi di Flushing Meadows.
    Il francese è infatti risultato positivo ad un test anti-COVID-19 e ha dovuto dichiarare forfait. Si tratta del primo giocatore a risultare infettato dal coronavirus all’interno della “bolla” di New York dove si svolgerà il Major americano e dove si è appena chiuso il Masters 1000 di Cincinnati. LEGGI TUTTO

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    Djokovic e altri giocatori stanno creando la “Professional Tennis Players Association” (di Marco Mazzoni)

    Djokovic avrebbe lasciato il Player Council per fondare nuova associazione dei giocatori

    Tanto tuonò …che piovve. Da molto tempo in seno ai giocatori cova una forte insoddisfazione per la gestione dell’ATP, a 360°: calendario, tornei, tutela, “pensione”, soprattutto gestione economica degli introiti. Un’insoddisfazione che ha portato ad incontri, più o meno alla luce del sole, tra ATP e giocatori, manager e sponsor; dibattiti interni, con qualche protagonista che finiva per rivelare alcuni particolari e mezze verità. Scontri, parecchi. Lotta per ottenere di più, condizioni migliori per i giocatori di modesta classifica ma, soprattutto, dividere “la torta” in modo più “equo” secondo i giocatori. Il modello? Lo sport USA, NBA in particolare, dove gli enormi guadagni della lega Pro statunitense sono divisi al 50% tra atleti e proprietari/associazione/lega. I tennisti rivendicano da tempo che la percentuale a loro spettante – nonostante siano i veri artefici dello show – sia inaccettabile, mediamente sotto al 10%.
    Per tutti questi motivi, ed altri ancora, non arriva affatto a sorpresa la notizia – diffusa da un servizio del NY Times e dai colleghi Rothenberg e Clarey – che Djokovic, Pospisil e Isner abbiamo mollato la propria carica come rappresentanti dei giocatori all’ATP e stiano per fondare una nuova associazione, che potrebbe chiamarsi “Professional Tennis Players Association”.
    Al momento l’unico ad aver ufficializzato la propria decisione è il canadese, che venerdì notte ha scritto un post su Twitter, dicendo che con la struttura attuale del tennis maschile “è molto difficile, per non dire impossibile, avere un impatto significativo nelle decisioni che vengono prese sul tour Pro”. Un attacco diretto alla politica del tennis, all’ATP, al suo presidente Gaudenzi che, a onor del vero, ha ereditato una situazione molto difficile, con un malessere che ormai si è diffuso e incancrenito da tempo, fino a diventare – a quanto pare – insopportabile.
    Sembra che anche Djokovic (presidente del Player Council) e Isner (miglior tennista USA in classifica) abbiamo già rimesso le loro cariche, anche se per ora non c’è ufficialità.

    Secondo quel che trapela dal di dentro e dal reportage del media americano, la nuova associazione dei tennisti Pro dovrebbe chiamarsi “Professional Tennis Players Association”, fondata con lo scopo di difendere gli interessi dei primi 500 tennisti del ranking ATP e dei migliori 200 doppisti. Senza una dichiarazione esplicita dai promotori, ancora si è nel campo delle ipotesi relativamente agli intenti politici della futura associazione, ma è molto probabile che il vero scopo sia una tutela economica, ossia scavalcare la stessa ATP nel contrattare collettivamente con sponsor, tornei e media, come fanno con grande efficacia i sindacati dei giocatori in altri sport professionistici USA. C’è tuttavia una differenza sostanziale: gli atleti di NFL, NBA ecc sono parte di team, quindi è normale una contrattazione collettiva; i tennisti sono professionisti indipendenti. Una vera unione sul piano contrattuale potrebbe aiutarli a spuntare una fetta maggiore della torta, questo pare il vero obiettivo dello strappo. Perché proprio di strappo si può parlare se questo progetto verrà davvero alla luce, con l’ATP che si vedrebbe in buona parte svuotata del suo valore.
    L’Associazione giocatori tennis infatti, come recita il suo nome, nacque per tutelare gli interessi dei tennisti di fronte ai tornei. Nel tempo, secondo i tennisti, l’antico sindacato dei giocatori si è troppo spostato sull’interesse dei tornei e dei media, perdendo di vista il concetto stesso per il quale fu fondato. Per questo da tempo c’è insoddisfazione e voglia di contare di più nelle decisioni importanti. Va detto, ad onor del vero, che se il gap tra grandi tornei e giocatori top ed i tennisti che navigano nel tour minore è diventato sempre più abissale, dall’altro i migliori hanno visto in pochi anni accrescere in modo esponenziale i propri introiti. Quindi l’ATP ha fatto crescere di molto il giro economico complessivo nello sport. La battaglia pertanto pare concentrarsi su “come” viene suddiviso l’enorme giro economico generato dal tennis.
    E’ chiaro che l’ATP veda questa nuova associazione di giocatori come una minaccia, e stia esortando i giocatori a non sostenerla. Trapela che lo scopo ultimo della neo unione non sarebbe eliminare e sostituire l’attuale ATP ma “dotare i giocatori di una struttura di auto-governo indipendente dall’ATP e direttamente responsabile delle richieste e bisogni dei tennisti”. Forse solo un modo cortese e politically correct per prendere il comando delle operazioni.
    Ripetiamo che al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte dei diretti interessati, e Djokovic ieri sera ha saltato la press-conference di rito dopo aver sconfitto Bautista Agut nella semifinale di Cincinnati, disputata nell’impianto di Flushing, ufficialmente perché troppo affaticato, ma quasi sicuramente anche per sfuggire a domande scomode sull’argomento, che già aveva iniziato a girare. Nemmeno Gaudenzi ha risposto a domande sul tema. Ma non ci vorrà molto tempo perché il tutto deflagri totalmente, e a quel punto avremo notizie certe dai diretti interessati.
    Per quel che è trapelato, non si prospetta una partecipazione delle donne a questa nuova associazione, anche se a detta di molti una vera unione e gestione economica unitaria tra tour maschile e femminile potrebbe portare ampi benefici e soprattutto alle donne, commercialmente “meno forti” dei colleghi.
    In questo weekend i giocatori potrebbero incontrarsi e prendere ulteriori decisioni a Flushing e, chissà, forse uscire allo scoperto. Non saranno presenti Rafa e Roger, che pare non siano mai entrati con decisione in questo progetto. Pare, ovviamente, non abbiamo certezze in merito finché non parleranno sull’argomento. E’ sicuro invece che in vari incontri nel recente passato non siano mancate frizioni con Djokovic. Non resta che aspettare e valutare quel che verrà comunicato. Una cosa è certa: in questo 2020 così strano e difficile, anche il mondo del tennis potrebbe cambiare profondamente, e per sempre.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il coprifuoco nell’hotel della “bolla”

    Stadio vuoto a New York

    Curiosità da New York. Il coach olandese Sven Groeneveld sta condividendo sui propri canali social (Twitter e Instagram) alcuni interessanti spaccati della vita nella “bolla” di Flushing Meadows, tra foto e commenti. Nei giorni scorsi Sven ha documentato l’arrivo nella grande città statunitense, la coda per effettuare i test sanitari, l’uso di mascherine di protezione, e varie curiosità come il cibo da asporto e gli spazi comuni, tutto molto diverso dalla vita normale sul tour Pro.

    Stanotte ha twittato un messaggio molto curioso, che riportiamo fedelmente: “Nuova regola nell’hotel della bolla. Il coprifuoco è stato imposto nel bar della hall. Ultima chiamata 21:45 e 22:00 luci spente, TV spente! Benvenuto a NewYork 2020 @USopen. Questo dove le partite notturne in un bar sportivo erano la norma nella città che non dorme mai. Adesso siamo costretti ad andarcene e tornare nella nostra stanza!”. Kirsten Flipkens risponde divertita “…anche al collegio alle 10 le luci erano spente”, e Sven commenta “Vabbè se è per la sicurezza di tutti noi, allora capisco e mi adeguo!”. Ovviamente tutti possono vedere i match dalle tv nelle proprie stanze.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Italiani e Italiane nei tornei ITF: I risultati del 25 Agosto

    M25 Poznan – Nessun italiano in campo oggi M15 Anif – 1st Round Lucas Gerch vs Gianluigi Quinzi 2 incontro dalle 10:00 Alexander Erler vs Riccardo Balzerani 2 incontro dalle 13:00 M15 Alkmaar – 1st Round [6] Jacopo Berrettini vs Alexander Weis Non prima delle 15:00 W15 Cordenons – 1st Round [1] Martina Caregaro vs […] LEGGI TUTTO

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    WTA Palermo: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Anche Jasmine Paolini nel tabellone principale

    Kuznetsova e Stojanovic risultano già cancellate nelle liste ufficiali:
    Main Draw https://www.palermoladiesopen.com/wp-content/uploads/2020/07/PalermoMD2020Update.pdf
    Qualificazioni: https://www.palermoladiesopen.com/wp-content/uploads/2020/07/PalermoQ2020Update.pdf
    Inoltre anche Fernandez rinuncia (a dir la verità fin dall’inizio sembrava improbabile che potesse/volesse venire dal Canada per una qualificazione)
    Rilevante il protocollo di sicurezza previsto dalla WTA:
    It is strongly recommended that players and PST (Player Support Team) take a PCR (nasopharyngeal swab) and Antibody Test between 5 and 7 days before traveling to the tournament. If taken, results from these tests must be provided to WTA SS&M before traveling to the tournament.
    Players and PST should not travel before consulting with their personal physicians if they are experiencing symptoms &/or test positive related to COVID-19.
    Players and PST must undergo COVID-19 screening and testing upon arrival at the tournament hotel. Players and PST must arrive at the tournament hotel at least 3 days before the first day they must be on site for a match at the tournament.
    Players who arrive before the start of per diem (but no more than 3 days before they must be on site for a match) for required COVID-19 testing are not responsible for the cost of their own hotel nights before the start of per diem.
    Testing in Palermo will commence on Tuesday 28 July and will be available daily from 9:00 am until 7:00 pm.
    Access to site will only be allowed after receiving a negative result from the PCR Test at the tournament.
    If a player tests positive for COVID-19 (PCR), the WTA will automatically withdraw her from the tournament, and the player will be required to isolate immediately and follow medical advice. LEGGI TUTTO