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    Alpine F1, è rivoluzione: via Szafnauer, Permane e Fry. In arrivo uomini ex Ferrari

    Le ambizioni di Alpine erano ben altre. Il Team francese, lo scorso anno, aveva chiuso il Campionato 2022 al 4° posto tra i costruttori. Gli obiettivi di quest’anno erano di mantenere almeno quella posizione in classifica, conquistando qualche podio, solo “sfiorato” lo scorso anno in pochissime occasioni.
    Il mondiale 2023 invece ha riservato solo brutte “sorprese” all’ex scuderia Renault. Nelle undici gare sin qui disputate, un terzo posto a Monaco è sì arrivato, ma i punti nella classifica costruttori sono solamente 47, divisi tra Esteban Ocon (31) e Pierre Gasly (16). Al di là dei punti, pochi, a pesare è la posizione in classifica, dietro a squadre “non ufficiali” come Aston Martin e McLaren che, nei piani dei vertici della casa, dovevano stare dietro!
    I risultati non arrivano e qualcosa deve cambiare. E’ di ieri infatti la notizia che vede tre figure ai vertici del team in uscita, con effetto immediato. Il Team Principal Otmar Szafnauer, presente in Belgio, non sarà più al muretto box di Alpine già dal prossimo Gran Premio d’Olanda, prima gara dopo la pausa estiva.
    “Il team desidera ringraziare Otmar per il duro lavoro svolto negli ultimi 18 mesi – si legge in una breve nota del team francese – e per aver guidato la squadra nel raggiungimento del quarto posto nel Campionato Costruttori 2022. Il team gli augura il meglio per il futuro”. Non sono citati i risultati di quest’anno ma è del tutto evidente che, l’aver sottolineato il 4° posto dello scorso anno, non fa che confermare la tesi del “licenziamento per giusta causa”.
    Contestualmente all’annuncio della separazione da Szafnauer, Alpine ha fatto sapere che anche il Direttore Sportivo Alan Permane lascerà la squadra, dopo 34 anni di lavoro a Enstone, mentre il Direttore Tecnico Pat Fry lascerà la squadra per continuare la sua carriera in Formula 1 con la Williams.
    Le tre posizioni vacanti saranno ricoperte da uomini della “famiglia” Alpine: Bruno Famin, vicepresidente di Alpine Motorsports, assumerà il ruolo di Team Principal ad interim del Team, a partire dal Gran Premio d’Olanda. L’attuale direttore dell’Alpine Academy Julian Rouse è stato nominato direttore sportivo ad interim, mentre Matt Harman guiderà il team tecnico di Enstone.
    Questa decisione è solo il primo passo di una rivoluzione che Luca De Meo, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Renault, ha in procinto di fare per riportare il marchio francese ad essere protagonista nel Circus della Formula 1.

    Nelle prossime settimane saranno fatti altri importanti annunci che potrebbero riportare in Formula 1 Mattia Binotto che avrebbe già cominciato a lavorare nei mesi scorsi per costruire una sua squadra di fiducia. Da quanto abbiamo appreso, tra gli uomini che potrebbero arrivare con l’ex Team Principal della Scuderia Ferrari, ci sarebbero almeno due “pedine” da Maranello e Simone Resta, attualmente in Haas, che avrebbe preferito scommettere sul team francese e rinunciare ad un ritorno in Ferrari.
    Questo spiegherebbe anche i ritardi che Fred Vasseur ha accumulato nel dare il là alla riorganizzazione della Gestione Sportiva della Scuderia di Maranello. Per ora, dall’arrivo del nuovo Team Principal, sono state più le uscite di peso che non gli ingressi e, soprattutto dal punto di vista tecnico, i limiti di una struttura senza una vera guida si stanno facendo pesantemente sentire. LEGGI TUTTO

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    Mercato piloti F1: Aston Martin e Alpine tentano Charles Leclerc

    Dopo l’ennesimo risultato deludente, le parole e il linguaggio del corpo di Charles Leclerc sono lì a dimostrare che la pazienza del pilota monegasco è finita. Quali sono però le reali alternative per un futuro lontano da Maranello?1 – GP SPAGNA F1/2023 – GIOVEDI’ 01/06/2023 – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Stanco di una Ferrari incostante e non vincente, Leclerc ha dato mandato di valutare tutte le possibili alternative sul mercato. Dopo cinque anni a Maranello, gli stessi di Fernando Alonso e uno in meno di Sebastian Vettel, il monegasco ha definitivamente perso ogni speranza di poter vincere un titolo con la sua attuale squadra.
    Con una media di soli sei punti a gara, Leclerc occupa attualmente la settima posizione nella classifica mondiale piloti, dietro al compagno di squadra, Carlos Sainz e davanti a Lance Stroll (Aston Martin) e alla coppia di piloti Alpine, Esteban Ocon e Pierre Gasly.
    E sono proprio questi team i due potenziali approdi per il monegasco. La rivelazione di quest’anno, ovvero l’Aston Martin, è in cerca di un pilota da affiancare ad Alonso che, fino ad ora, ha raccolto 99 dei 134 punti del team. Altra scuderia che si è mossa per capire le intenzioni di Leclerc è Alpine. Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, vorrebbe portare rapidamente il team francese ai massimi livelli e per farlo è disposto ad investire su un pilota del calibro di Leclerc.
    A farne le spese potrebbe essere Esteban Ocon, anche se quest’anno ha recentemente conquistato un podio al Gran Premio di Monaco.
    Le porte invece di due Top Team come Red Bull e Mercedes sembrano chiuse. Il team austriaco ha raggiunto un buon equilibrio con Max Verstappen e Sergio Perez. Qualora poi dovesse decidere di fare a meno del messicano, il sedile passerebbe ad un pilota del vivaio. Situazione più o meno analoga in Mercedes dove Lewis Hamilton dovrebbe firmare presto il rinnovo mentre George Russell è una pedina inamovibile dalla compagine di Stoccarda.

    Le parole di Leclerc, dopo il Gp di Spagna LEGGI TUTTO

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    Gp Monaco F1 2023, le pagelle: Verstappen alla Senna, Ocon magico, Ferrari indegna!

    MONTE-CARLO, MONACO – MAY 28: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing (C), Second placed Fernando Alonso of Spain and Aston Martin F1 Team (L), Third placed Esteban Ocon of France and Alpine F1 (R) and Pierre Wache, Chief Engineer of Performance Engineering at Red Bull Racing (R) celebrate on the podium during the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 28, 2023 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Ryan Pierse/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202305280395 // Usage for editorial use only //Va in archivio un caotico Gran Premio di Monaco, caratterizzato dalla pioggia negli ultimi 20 giri. Una corsa che, seppur animata rispetto alle aspettative, non ha intaccato la superiorità incredibile di Max Verstappen, dominatore assoluto del week-end nel Principato. Da applausi il vecchio leone Fernando Alonso e un magico Esteban Ocon, che protegge il suo podio conquistato con una qualifica meravigliosa. Imbarazzante la Ferrari, che come lo scorso anno con la pioggia non ci capisce letteralmente nulla. Questo e tanto altro nelle pagelle del Gp.
    VOTO 10 A VERSTAPPEN, UN WEEK-END ALLA SENNA
    Quando nella mattinata del venerdì, nelle FP1, il campione del mondo si è aperto via radio etichettando la Red Bull come inguidabile, il presagio per il suo week-end non poteva essere dei migliori. Da quel momento, la sua è stata una cavalcata imperiale: giro leggendario in qualifica per prendersi la pole position, con un ultimo settore strepitoso; e poi la gara, una sinfonia di 78 giri tra asciutto e bagnato, dominante in tutto e per tutto. Nel giorno in cui diventa il pilota più vincente della storia della Red Bull, Super Max lo fa con lo stile del re del Principato per eccellenza: Ayrton Senna. Imbattibile.
    VOTO 9 AD OCON, MERAVIGLIOSO GUASTAFESTE
    Il coniglio dal cilindro lo tira fuori Esteban Ocon con la sua Alpine. Il suo è il più classico dei podi impronosticabili a Monaco, in un contesto a sé stante in tutto il calendario. Sfrutta al massimo la qualifica con un giro da sogno, favorito dalla penalità per Charles Leclerc. Al resto ci pensa la gara, fatta di intelligenza nella gestione gomme e lucidità nel momento topico dell’arrivo della pioggia. Risultato: un clamoroso terzo posto, davanti alle Mercedes e alle Ferrari. Chapeau.
    VOTO 8 AD ALONSO, LEONE DI RABBIA
    Dopo due settimane di proclami e countdown, la pista riporta sulla terra Fernando Alonso e l’Aston Martin. Per carità, una terra pur sempre dolcissima, come testimonia lo stupendo secondo posto al traguardo. La sensazione, però, è che l’asturiano lascerà il Principato con più rimpianti che gioia: la pole sfumata per una manciata di millesimi, la strategia sbagliata dal team, che gli costa una sosta in più degli altri nel momento dell’arrivo della pioggia. Un leone come lui, tutto questo lo digerisce a fatica.

    VOTO 7 ALLA MCLAREN, BELLA SUL BAGNATO
    A giudicare dall’andamento della corsa, sembra proprio che in McLaren avessero previsto esattamente questo tipo di gara. Già, perché sul bagnato sia Norris che Piastri volavano letteralmente, rifilando in media 2 secondi al giro al resto del gruppo. Una scelta di assetto, evidentemente, improntata proprio sul bagnato, che ha dato i suo frutti: doppio piazzamento a punti. Un piccolo passo in avanti, verso risultati più consoni al blasone della scuderia.
    VOTO 6 ALLA MERCEDES, REDIVIVA CON LA PIOGGIA
    La macchina, ad oggi, non è minimamente competitiva per la vetta. Anche se per giudicare la versione B della W14 servirà attendere almeno il Gp di Spagna. Tuttavia, in un contesto di mediocrità (Hamilton 5°, Russell 8° sull’asciutto), alla fine il team di Brackley riesce a leggere bene gli attimi concitati dell’arrivo della pioggia, portando a casa un quarto e quinto posto. Un po’ di amaro in bocca per l’ex Williams, che con la strategia adottata poteva salire sul podio, ma un lungo nel bel mezzo del diluvio ha compromesso il capolavoro.
    VOTO 5 ALL’ASTON MARTIN, ANCORA NON A LIVELLO DI ALONSO
    Probabilmente un inizio di stagione da cinque podi in sei gare non se lo aspettava nessuno, pertanto gestire le aspettative non è semplice per l’Aston Martin. Tuttavia, nella lettura della gara odierna il muretto ha commesso un errore madornale con Fernando Alonso, sprecando un jolly per tentare di superare Max Verstappen nel momento dell’arrivo della pioggia. Una chance ritortasi contro, che ha costretto lo spagnolo a un secondo giro ai box. Uno stimolo per crescere, perché l’occasione della vita si può presentare ancora. E servirà tutta la freddezza per coglierla.
    VOTO 4 A PEREZ E STROLL, DESAPARECIDOS A MONACO
    L’andamento del week-end, in particolare dal sabato, è pressoché identico. L’aggravante è, ovviamente, sulle spalle di Sergio Perez, che con una Red Bull sotto al sedere riesce prima a sbattere nel Q1, e poi a combinarne di tutti i colori in gara, che si traduce in un’agonia di 4 soste e l’addio a ogni (impossibile) sogno iridato. Non fa tanto meglio il canadese: bastonato sin dalle prove libere da Fernando Alonso, fuori dai primi 10 in qualifica (senza errori), è autore di una corsa all’autoscontro, più che di una lucida rimonta. Finisce la gara dopo aver toccato muri e macchine a destra e a manca. Semplicemente inferiore al 41enne compagno di squadra.
    VOTO 3 ALLA FERRARI, INDEGNA IN OGNI SUA COMPONENTE
    Dai vertici dirigenziali ai piloti, passando per il muretto e gli ingegneri. L’aggettivo per descrivere la Ferrari di Montecarlo (e non solo) è uno: indegna. I proclami trionfalistici del giovedì lasciano spazio, col passare dei giorni, all’ennesima figura riprovevole di un team (quello di oggi) offensivo della sua stessa storia. Inaccettabile tenere al proprio posto un ingegnere di pista che, con la sua mediocre comunicazione, alla fine sabota il week-end del suo stesso pilota, costretto a una penalità su un circuito dove superare è impossibile. Tragicomica, poi, la gestione strategica in gara: incoerente dopo le scelte alla partenza, drammaticamente in ritardo nel momento clou della pioggia. E alla stregua dei fatti, anche l’Alpine è stata superiore. L’incubo non finisce più. LEGGI TUTTO

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    F1, Il mondiale senza Red Bull? La sorprendente classifica e i tanti temi nascosti

    È una provocazione che nel corso di queste prime settimane ha preso sempre più piede all’interno del paddock. Che mondiale sarebbe se escludessimo la Red Bull dalle considerazioni? Charles Leclerc lo aveva affermato al termine della gara di apertura in Bahrain, per poi riconfermarlo al ring delle interviste di Jeddah: “la Red Bull è di un altro pianeta”. Una frase semplice e concisa che inquadra due mondiali, quello di una F1 dominata dalla perfezione del team di Helmut Marko; quello di una “F1.5”, in cui abbondano gli ingredienti per la realizzazione di un piatto ricco.
    Chiavi di lettura come quella di un’Aston Martin che ha compiuto un lavoro dominato dal coraggio, non meritano di passare in secondo piano. L’azzardo di ripartire da un foglio bianco nonostante le radici tecniche fossero già state piazzate un anno fa, con il cambio di regolamento. Il team di Mr. Stroll si è reso protagonista di uno step in avanti che mai avevamo osservato negli ultimi anni. Un salto che inquadra alla perfezione gli obiettivi a cui aspiravano Stefano Domenicali e Liberty Media, in fase di approvazione dei nuovi regolamenti.
    Una squadra che in più occasioni nel corso della passata stagione aveva espresso prestazioni incolore e che oggi invece, a fine marzo, si trova già due trofei in bacheca. Una ricercatezza tecnica adottata anche dal colosso Mercedes, andando controcorrente rispetto alle filosofie degli altri, ma che in questo in caso si è rivelata penalizzante. Ciò da ancor più misura all’operato della scuderia con sede a Silverstone.
    In una panoramica in cui il cliente ha raggiunto il livello del proprio fornitore, si è però andati nella direzione di una mischia arricchita di un nuovo contendente. A ciò bisogna aggiungere anche le considerazioni legate alla Ferrari. Perché se è vero che la Mercedes navighi in acque tutt’altro che tranquille, non si può dire diversamente del Cavallino. A Jeddah la Ferrari ha terminato alle spalle della stella a tre punte, chiudendo la gara da quarta forza. Nella dinamica del “c’è chi scende e c’è chi sale”, alle spalle della Red Bull si è creato un terzetto di competitors che può regalare scintille senza esclusione di colpi.
    Gli spunti non mancano neppure a livello del midfield. Un’Alpine che, nonostante le premesse di un possibile inizio in sordina, sta confermando una discreta competitività. Escludendo infatti il balzo targato Aston Martin, il team transalpino ha finora progredito nel segno del fil rouge con il quale aveva concluso il 2022. Chi invece il filo conduttore sembra averlo tranciato di netto è la McLaren, sprofondata nei bassi fondi dopo aver perso la battaglia con l’Alpine soltanto agli sgoccioli della passata stagione.
    A Woking questo però lo hanno capito e quanto accaduto negli ultimi giorni, con le importanti modifiche a livello di organigramma, fa pensare ad un cantiere aperto. Una mossa che potrebbe ricordare ciò che ha compiuto con successo proprio l’Aston Martin. Una rottura con il lavoro del passato, per costruire da zero un percorso di successo. Una mossa che può risultare rischiosa e poco appagante sul fronte del presente, ma necessaria dal punto di vista di uno sguardo complessivo. Ed è forse da mosse di tale portata, che potrebbero prendere appunti coloro che sognano, vogliono e devono costruire un futuro più roseo.
    Ora che abbiamo inquadrato alcune delle numerose chiavi di lettura che ci sta offrendo la mischia alle spalle della Red Bull, possiamo sdoganare la classifica del “fantamondiale” senza i tori austriaci. Ciò evidenzia anche a livello numerico gli spunti offerti da questo mondiale e che dunque possono sembrare nascosti soltanto di fronte ad un primissimo sguardo.

    Classifica piloti

    Fernando Alonso Aston Martin 51
    Carlos Sainz Ferrari 30
    Lewis Hamilton Mercedes 30
    George Russell Mercedes 28
    Lance Stroll Aston Martin 12
    Pierre Gasly Alpine 12
    Charles Leclerc Ferrari 10
    Valtteri Bottas Alfa Romeo 8
    Esteban Ocon Alpine 8
    Kevin Magnussen Haas 4
    Alexander Albon Williams 4
    Yuki Tsunoda AlphaTauri 4
    Nico Hulkenberg Haas 1
    Logan Sargeant Williams 1
    Guanyu Zhou Alfa Romeo 0
    Nyck De Vries AlphaTauri 0
    Oscar Piastri McLaren 0
    Lando Norris McLaren 0

    Classifica costruttori

    Aston Martin 63
    Mercedes 58
    Ferrari 40
    Alpine 20
    Alfa Romeo 8
    Haas 5
    Williams 5
    AlphaTauri 4
    McLaren 0 LEGGI TUTTO

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    F1 Alpine, Gasly: “Nuovo capitolo”. Ocon: “Voglio continuità”

    ROMA – Con la presentazione della A523, Alpine è stata l’ultima a togliere i veli alla propria nuova monoposto in vista della nuova stagione di F1. Il team francese presenta una lineup completamente transalpina, visto che al confermato Esteban Ocon si è aggiunto Pierre Gasly, uscito quindi dall’orbita Red Bull. Visibilmente emozionato, l’ex AlphaTauri ha commentato: “Non vedo l’ora di affrontare la prossima fase della mia carriera, sono ansioso di scoprire il potenziale e il valore della A523 nei test in Bahrain. Provare la vettura dello scorso anno e vedere gli sviluppi che il team ha fatto sulla monoposto di quest’anno mi rende entusiasta. Ho visto la dedizione che ci ha messo tutto il team, è davvero bello. Non vedo l’ora di aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi per il 2023″. LEGGI TUTTO

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    Zidane in Formula 1 con Alpine! “Ma allenerò”. Il Psg?

    Fuoriclasse assoluto nel calcio da giocatore e allenatore, Zinedine Zidane continua a meravigliare anche adesso che è lontano dai riflettori. Zizou ha infatti deciso di entrare in Formula 1, tramite un accordo con il team Alpine per diventare ambasciatore del marchio e delle iniziative legate alle pari opportunità. Un progetto che però non lo allontana da quello che è il suo obiettivo principale, tornare a guidare una squadra. “Riprendere ad allenare rimane il mio desiderio”, la frase di ZZ sul suo futuro a Le Figaro. “Fa parte del nostro accordo (con Alpine, ndr): se troverò un’intesa con una squadra domani, ciò non mi impedirà di continuare a lavorare con loro. (…) Oggi io ho tempo e non so quanto durerà. Ho tempo in questo momento, forse fino a giugno ma può anche succedere molto velocemente”. E questa velocità potrebbe riguardare il Psg, perché Galtier già traballa: secondo la stampa francese sarà decisivo il suo risultato in Champions League, in caso di eliminazione contro il Bayern il futuro dell’attuale tecnico sarebbe segnato. E chi meglio di Zidane per sostituirlo? LEGGI TUTTO

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    F1 2023, La data di presentazione della nuova Alpine

    Dopo Aston Martin, Ferrari e AlphaTauri*, anche il Team Alpine ha comunicato la data di presentazione della nuova monoposto per il Campionato Mondiale 2023 di Formula 1.

    Esteban Ocon e Pierre Gasly toglieranno i veli alla loro nuova monoposto giovedì 16 febbraio. La Alpine A523 che disputerà il Campionato del Mondo 2023 di Formula 1 sarà chiamata a difendere il quarto posto conquistato lo scorso anno ma anche a provare ad insidiare i tre top team: Red Bull, Ferrari e Mercedes.
    Al confermato Ocon è stato affiancato Gasly, per una formazione 100% francese.
    Qui sotto il tweet con il quale il Team Alpine ha comunicato la data di presentazione della nuova vettura 2023.

    (*) AlphaTauri, il giorno 11 febbraio 2023, anticiperà la presentazione della sola livrea

    Per tutte le date aggiornate delle presentazioni delle nuove monoposto F1 2023, leggi questo nostro articolo [ F1 2023, Le date di presentazione delle nuove monoposto di Formula 1 ]. LEGGI TUTTO