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    Andrea Baldi e Matteo De Luca, doppio esordio per l’Agnelli Tipiesse

    Di Redazione Quando l’esordio è un affare di famiglia. O meglio, di DNA. Andrea Baldi e Matteo De Luca, due storie che si incrociano e combaciano. Contro Mondovì i due giovani dell’Agnelli Tipiesse Bergamo hanno esordito nella seconda categoria nazionale, venendo chiamati in causa entrambi al servizio. In rigoroso ordine cronologico, prima è toccato all’opposto (che compirà 21 anni il prossimo 4 dicembre) che così ha portato a tre la dinastia dei Baldi protagonisti in serie A, dopo papà Giorgio e la sorella Gloria. “Una grandissima emozione che aspettavo da tanto – racconta – e sono felice sia finalmente arrivata. Non nascondo che un po’ d’agitazione si è fatta sentire, ma dalla mia parte ho avuto le dritte di coach Graziosi e soprattutto il supporto dei miei compagni che mi hanno permesso di rimanere lucido. C’è tanto lavoro ancora da fare e la strada è lunga, ma la voglia di migliorare e crescere non manca e mi auguro di riuscire a dare sempre più il mio contributo”. Stesso obiettivo, stesse sensazioni anche per il 19enne De Luca, fratello di Giorgia, la dolce metà del capitano Antonio Cargioli: “Una giornata che non dimenticherò mai – confessa –. Sono molto contento per una vittoria che ci voleva dopo la sconfitta di Lagonegro: troppo importante tornare al successo, ancor più bello farlo davanti ai nostri tifosi. Il debutto è stato qualcosa d’incredibile, un momento che mi ha ripagato di tutti i sacrifici fatti fin qui. E che rifarei, dal primo all’ultimo, per vivere sensazioni forti come quelle di domenica“. “Ho realizzato – continua De Luca – il sogno nel cassetto che avevo fin da quando ero piccolo. Realizzarlo poi nella squadra della mia città e con una società così prestigiosa è un valore aggiunto e motivo d’orgoglio. Credo che soddisfazioni del genere siano quelle che spingono gli atleti a non mollare anche in fasi meno semplici“. Una “prima” vissuta peraltro non nel ruolo di vice D’Amico, che sarebbe quello a cui è destinato: “La maglia da attaccante – conclude De Luca – è ancor più stimolante. È come se Graziosi mi avesse messo alla prova e sono felice che mi abbia dato fiducia pur in un ruolo diverso dal solito. Non è un traguardo, ora sta a me lavorare sempre di più affinché tutto ciò si trasformi in un punto di partenza“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo di forza, Mondovì alza bandiera bianca

    Juan Ignacio Finoli aveva spronato l’Agnelli Tipiesse verso una prestazione tra gioco e divertimento. Il palleggiatore argentino è salito in cattedra guidando dalla regia l’affermazione ai danni di Mondovì. Fatta di forza, di carattere, di personalità e di concentrazione. Quattro elementi cardine se si vuol navigare in certi mari messe sul taraflex lucidando l’abito delle migliori occasioni. Senza nulla togliere ai piemontesi, il livello qualitativo degli orobici ha lasciato poco spazio ai tentativi altrui di restare in carreggiata. L’attacco viaggia a meraviglia con un 64% che la dice lunga, l’Mvp Pierotti chiude con 10 punti (67%), il compagno di reparto Terpin ne mette 11 con il 65%, Padura Diaz 13 con il 52%, al centro Larizza vince il duello di muri con capitan Cargioli (4-3) con il capitano che inchioda anche un 88% in attacco. Poi la solidità di D’Amico in ricezione (57% con la stessa percentuale di perfetta), l’ingresso di Baldi e l’esordio in serie A di Matteo De Luca. Come a dire, dentro c’è tutto. Con il + 6 d’ingresso griffato Padura (12-6) ed il 18-10 da Terpin in pipe che instrada il primo periodo. Il secondo diviene invece un test, brillantemente superato, per la forza di reazione: sotto 9-13 (ace di Ceban) ci pensa Terpin a firmare il sorpasso (18-17), a mantenere mentre a mettere in ghiaccio ci pensa Pierotti. Il laterale, nel terzo parziale, mette la ciliegina sulla prestazione con due servizi vincenti (10-5) ed assesta in anticipo il colpo finale. Quello del successo che prepara a dovere il terreno per la trasferta di Cuneo sabato alle 19.
    Bergamo-Mondovi 3-0 (25-15 25-20 25-18)Agnelli Tipiesse: Cargioli 7, Finoli 4, Terpin 11, Larizza 9, Padura Diaz 13, Pierotti 10, D’Amico (L), Baldi, De Luca, Mancin. N.e. Cioffi, Ceccato, Abosinetti. All. GraziosiSynergy Mondovì: Lusetti, Cianciotta 6, Ceban 5, Arinze 17, Mazzon 8, Catena 3, Raffa (L), Fenoglio, Camperi, Boscaini. N.e. Meschiari, Gecchele. All. Denora CaporussoArbitri: Angelo Santoro e Stefano Nava LEGGI TUTTO

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    Bergamo sbaglia tutto o quasi, Lagonegro ringrazia e vince

    Le statistiche saranno anche fatte per essere smentite. Se vogliamo chiamiamola pure “legge dei grandi numeri”, ma c’è modo e modo di restare a secco. L’Agnelli Tipiesse, purtroppo, sceglie il peggiore e si fa letteralmente annientare da Lagonegro. I potentini mai avevano superato Bergamo nei sei precedenti, ma è anche vero che forse mai Bergamo era stata protagonista di una prova di questo tenore. Letteralmente alla deriva contro un avversario subito aggressivo che, via via, si esalta e incornicia una prova che rasenta la perfezione. Il tutto, naturalmente, amplificato dai palesi demeriti dei nostri che mancano anche le poche occasioni utili per sovvertire il canovaccio.
    Nel primo parziale i rossoblù assorbono anche un break 0-5, agganciano a 23 poi sbagliano con Pierotti e Padura Diaz regalando il vantaggio agli avversari. A proposito di regali, nel secondo periodo si fa addirittura peggio. Nonostante una partenza da dimenticare (2-8), Cargioli e compagni sembrano finalmente imbastire una reazione con un parziale di 6-0 (18-16). Ma nemmeno aver messo la testa avanti fa rinsavire una squadra che continua a fare dell’errore sistematico il peggior compagno di viaggio (21 alla fine). Sbaglia Pierotti in ricezione (18-19), Padura Diaz (20-23) lo imita in attacco, Cave del Sole ringrazia e tiene il + 3 messo a terra da Di Silvestre. Chi si aspetta finalmente un’Agnelli Tipiesse degna di questo nome dopo un’ora di orrori assortiti resta deluso. Perché Paolo Bonola (5 muri) continua a fare la voce grossa, Padura Diaz cerca di salvare il salvabile (19 punti, 65%) ma sono i compagni a restare senza bussola e senza nemmeno il colpo di reni sul finale. Una volta ristabilita la parità a 15 e a 23 ci pensano un attacco di Argenta ed un ace di Maziarz a trasformarsi nella degna conclusione di una serata nera. Da cui ripartire per non perseverare. Il che sarebbe ancor più grave.
    Lagonegro-Bergamo 3-0 (25-23 25-22 25-23)Cave del Sole: Milan 11, Bonola 10, Argenta 13, Di Silvestre 8, Maziarz 10, Pistolesi 2, Hoffer (L), Armenante. N.e. Marini, Biasotto, El Moudden, Zivojinovic, Beghelli. All. BarbieroAgnelli Tipiesse: Pierotti 7, Cargioli 8, Finoli 2, Terpin 12, Larizza 7, Padura Diaz 19, D’Amico (L), Mancin, Cioffi. N.e. Ceccato, Abosinetti, Baldi, De Luca (L). All. Graziosi LEGGI TUTTO

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    La Agnelli Tipiesse sfida Lagonegro. Mancin: “Importante dare continuità”

    Di Redazione Il suo servizio velenoso ha lasciato il segno sia a Siena sia con Porto Viro, in due fasi cruciali. Ora Nicolò Mancin vuole ritagliarsi lo spazio per essere ancora protagonista. A partire dalla lunga trasferta che attende l’Agnelli Tipiesse a Villa d’Agri, la casa della Cave del Sole Lagonegro (domani, ore 18). I padroni di casa, dopo un avvio più che discreto (3-1 a Porto Viro e tie-break vincente su Mondovì), sono rimasti a mani vuote con Cantù, Reggio Emilia e Porto Viro. Eppure il potenziale c’è tutto come si evince dai nomi che in estate hanno scelto la destinazione in Basilicata: la diagonale Pistolesi-Argenta, i centrali Bonola ed il polacco Maziarz, i laterali Milan e Di Silvestre ed il libero Hoffer. Un 6+1 tutto nuovo e con Mario Barbiero al timone che, nonostante debba fare i conti con qualche problema sia di carattere fisico che di amalgama, va preso con le dovute cautele. Ed è esattamente ciò che vogliono fare i rossoblù, chiamati ad evitare distrazioni dopo tre vittorie, l’ultima in ordine di tempo su Santa Croce: “Stiamo attraversando un buon momento dopo la falsa partenza di Castellana Grotte – rileva Mancin – ritrovando i nostri equilibri ed esprimendo, al contempo, un buon gioco. L’importante ora è dare continuità dopo la bella prestazione contro i toscani andando a caccia di altri tre punti, anche se siamo consapevoli che il compito non sarà agevole“. La Cave del Sole, sempre sconfitta nei sei precedenti giocati, è un ostacolo da affrontare mettendo sul taraflex un’altra prestazione solida: “L’obiettivo è quello di crescere giorno dopo giorno – osserva lo schiacciatore veneto classe 1999 – anche in una trasferta difficile come quella che ci attende. Un viaggio lungo e dall’altra parte della rete giocatori importanti con lunga esperienza, chi in categoria e chi anche in Superlega. Fondamentale focalizzarci sul nostro gioco e mostrarci ancora una volta squadra perché lo sappiamo fare a dovere. Il risultato diventa la conseguenza“. E a proposito del concetto di ‘essere squadra’ s’incastra alla perfezione il ruolo di Mancin, molto più che un’alternativa in posto 4 a Marco Pierotti e a Jernej Terpin: “Cerco sempre di farmi trovare pronto – dice –, che sia a muro o in battuta. Non importa in che fondamentale bensì dare il massimo nel frangente in cui coach Graziosi mi chiama in causa. Perché l’Agnelli Tipiesse per vincere ha bisogno di tutti e anche del mio contributo, grande o piccolo che sia“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Agnelli Tipiesse perfetta, Santa Croce deve abdicare

    Di Redazione Gianluca Graziosi aveva chiesto una prestazione convincente sul piano del gioco, e la Agnelli Tipiesse Bergamo prende alla lettera il coach come meglio non avrebbe potuto. Arriva così un 3-0 netto che porta la Kemas Lamipel Santa Croce a perdere la vetta della classifica. Prova d’alto livello per i rossoblù, ora a meno 1 dai toscani, con punte d’eccellenza nei singoli, da Terpin a Pierotti fino all’MVP Larizza.  La Kemas Lamipel parte stranamente male al servizio con tre errori nei primi quattro turni (sette a fine set), Bergamo ne approfitta e scappa ma non riesce per ben due volte a tenere il più 5 (15-10, su cartellino rosso agli ospiti, e 19-14 firmato Pierotti). Arasomwan ferma Cargioli per l’aggancio a 23, ma prima Pierotti e poi Padura Diaz non sbagliano in attacco e fissano il vantaggio. L’essere letale dai nove metri, prerogativa prima di oggi dei toscani, si trasforma nell’arma con cui i rossoblù spaccano il secondo parziale: Padura Diaz prima (15-13) e Pierotti poi (17-14) spianano la strada per un finale sancito nuovamente dallo schiacciatore di Fano, punta di un’efficacia offensiva che si attesta al 59% con tutti gli effettivi sopra il 50. Incanalato il discorso, l’Agnelli Tipiesse tiene aperto il gas nel terzo: un doppio servizio vincente di Larizza, poi un attacco poderoso dello stesso centrale per il 12-9 inaugura la serie di quattro punti consecutivi. Il 16-9 è un vantaggio che i padroni di casa trasformano in un margine per gestire. Seconda vittoria consecutiva in casa (la terza addizionando il blitz di Siena) dopo il 3-1 a Porto Viro. Ma stavolta, oltre alla quantità, c’è anche tanta qualità.   Agnelli Tipiesse Bergamo-Kemas Lamipel Santa Croce 3-0 (25-23, 25-21, 25-17)Agnelli Tipiesse Bergamo: Pierotti 9, Cargioli 5, Finoli 1, Terpin 15, Larizza 9, Padura Diaz 12, D’Amico (L), Mancin. N.e. Cioffi, Ceccato, Abosinetti, Baldi, De Luca (L). All. Graziosi.Kemas Lamipel Santa Croce: Fedrizzi 16, Arasomwan 5, Walla 10, Colli 6, Festi 4, Acquarone 1, Pace (L), Ferrini 2, Sposato. N.e. Brucini, Giovannetti, Menchetti, Caproni, Riccioni. All. Douglas.Arbitri: Davide Prati di Pavia e Fabio Bassan di Milano.Note: Durata set: 36′, 32′, 35′; tot: 103′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo mette la terza: Santa Croce al tappeto

    Gianluca Graziosi aveva chiesto una prestazione convincente sul piano del gioco. La sua Agnelli Tipiesse prende alla lettera il coach come meglio non avrebbe potuto. Arriva così un 3-0 netto che porta Santa Croce a perdere la vetta della classifica. Prova d’alto livello per i rossoblù, ora a – 1 dai biancorossi, con punte d’eccellenza nei singoli, da Terpin a Pierotti fino all’MVP Larizza.Kemas Lamipel parte stranamente male al servizio con tre errori nei primi quattro turni (sette a fine set), Bergamo ne approfitta e scappa ma non riesce per ben due volte a tenere il + 5 (15-10 cartellino rosso agli ospiti e 19-14 firmato Pierotti). Arasomwan ferma Cargioli per l’aggancio a 23, ma prima Pierotti e poi Padura Diaz non sbagliano in attacco e fissano il vantaggio. L’essere letale dai nove metri, prerogativa prima di oggi dei toscani, si trasforma nell’arma con cui i rossoblù spaccano il secondo parziale: Padura Diaz prima (15-13) e Pierotti poi (17-14) spianano la strada per un finale sancito nuovamente dallo schiacciatore di Fano, punta di un’efficacia offensiva che si attesta al 59% con tutti gli effettivi sopra il 50. Incanalato il discorso l’Agnelli Tipiesse tiene aperto il gas nel terzo: un doppio servizio vincente di Larizza, poi un attacco poderoso dello stesso centrale per il 12-9 inaugura la serie di quattro punti consecutivi. Il 16-9 è un vantaggio che i padroni di casa trasformano in un margine per gestire. Seconda vittoria consecutiva in casa (la terza addizionando il blitz di Siena) dopo il 3-1 a Porto Viro. Ma stavolta, oltre alla quantità, c’è anche tanta qualità.
    Bergamo-Santa Croce 3-0 (25-23 25-21 25-17)Agnelli Tipiesse: Pierotti 9, Cargioli 5, Finoli 1, Terpin 15, Larizza 9, Padura Diaz 12, D’Amico (L), Mancin. N.e. Cioffi, Ceccato, Abosinetti, Baldi, De Luca (L). All. GraziosiKemas Lamipel: Fedrizzi 16, Arasomwan 5, Walla 10, Colli 6, Festi 4, Acquarone 1, Pace (L), Ferrini 2, Sposato. N.e. Brucini, Giovannetti, Menchetti, Caproni, Riccioni. All. DouglasArbitri: Davide Prati di Pavia e Fabio Bassan di Milano LEGGI TUTTO

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    Padura Diaz micidiale in battuta: “Ci voleva coraggio, e a noi non manca”

    Di Redazione Non è sempre facile individuare il momento decisivo di una partita, ma per la sfida di domenica tra Agnelli Tipiesse Bergamo e Porto Viro non ci sono davvero dubbi. La svolta della gara è arrivata sul punteggio di 1-1 e 21-18 per i veneti, quando Williams Padura Diaz è andato in battuta e con un turno micidiale dai nove metri (tre ace) ha firmato la rimonta che ha portato gli orobici al successo per 25-23. L’opposto dell’Agnelli racconta così il momento a L’Eco di Bergamo: “È stato un bel turno in battuta, sono andato al servizio molto concentrato e sono riuscito a tirare forte e indirizzare la palla in zone diverse. È andata bene, perché quelle battute sono servite per rilanciare le nostre ambizioni in quella partita. Ci voleva coraggio, e a me il coraggio non manca. Ma non manca a nessuno di noi, perché in squadra ci sono altri compagni che possono forzare il servizio e il nostro dovere è quello di tirare sempre, anche se non va sempre bene“. Meno positivo il ricordo del tecnico Gianluca Graziosi: “Sono arrivati tre punti al termine di una partita non impeccabile dal punto di vista tecnico e tattico. Nella passata stagione vincevamo spesso senza patemi d’animo, questo successo invece è arrivato al termine di una gara in cui abbiamo dovuto soffrire“. LEGGI TUTTO

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    Non bella ma pratica: contro Porto Viro Bergamo scopre come vincere soffrendo

    Di Redazione Non bella, ma pratica. L’Agnelli Tipiesse bada al sodo, vince 3-1 la prima partita in casa, la seconda consecutiva. Porto Viro, trascinata da un Fabroni in versione “highlander”, fa sudare non poco, ma si deve arrendere ad un avversario che sa soffrire e lo dimostra mettendo sul campo una versione diesel.Si comincia e gli orobici  appaiono contratti pagando, forse, anche un pizzico di legittima emozione. Tanto che la parità, nel cuore del parziale, giunge solo a quota 16. Non è altro che l’abbrivio ad un testa a testa in cui risulta decisivo l’ingresso al servizio di Mancin: il suo ace porta al 24-22 prima del vantaggio firmato Larizza. Se i rossoblù erano apparsi farraginosi in avvio, la sensazione resta tale alla ripresa delle ostilità tanto che il contrattacco rimane assente ingiustificato e Bellei si carica sulle spalle i compagni. L’opposto dei veneti mette a terra addirittura 12 palloni contro 1 a testa di Pierotti e Terpin. Il – 6 con cui Bergamo subisce l’1-1 non è che la conseguenza. Sembra un controsenso, eppure i padroni di casa reagiscono nel terzo set nonostante addirittura 14 errori. A spaccare il discorso, riportando prima in parità e poi al sorpasso ci pensa Padura Diaz (MVP della sfida) con un turno dai 9 metri impreziosito da tre sassate (due di fila per il 22 ed il 23-21). Una volta avanti Cargioli e compagni impongono finalmente il ritmo fin dal primi scambi del quarto periodo (12-9 errore di Barone, 15-12 griffato Finoli) e piazzano i titoli di coda, di fatto, con tre acuti di Larizza. Gianluca Graziosi, coach di Bergamo: “Non abbiamo fatto una buona partita dal punto di vista tecnico, e anche tattico, però oggi forse abbiamo imparato a soffrire. L’anno scorso vincevamo sempre senza soffire e poi alla prima difficoltà non sapevamo reagire. Sono cose che non si possono allenare, quindi ben vengano queste partite e queste vittorie che arrivano soffrendo. Ora però la prossima partita con Santa Croce la dobbiamo giocare bene, perché se non la giochiamo bene non so se la raccontiamo…”. Soddisfatto nonostante il ko Massimo Zambonin, tecnico della Delta Group: “Stasera la squadra ha dimostrato le sue potenzialità, abbiamo giocato alla pari con una delle big del campionato. Resta il rammarico per non essere riusciti ad uscire in tempo da quella rotazione nel terzo set, da lì Bergamo si è sciolta mentre noi nel quarto siamo calati anche fisicamente. Peccato, per quello che abbiamo espresso in campo probabilmente avremmo meritato un punto, ma questa prestazione ci deve dare fiducia per il prosieguo della stagione. Da martedì dobbiamo ripartire con entusiasmo e con voglia perché credo siamo sulla strada giusta”. Bergamo-Porto Viro 3-1 (25-23 19-25 25-23 25-18)Agnelli Tipiesse: Cargioli 6, Finoli 5, Terpin 13, Larizza 15, Padura Diaz 16, Pierotti 10, D’Amico (L), Mancin 1. N.e. Cioffi, Ceccato, Abosinetti, Baldi, De Luca (L). All. GraziosiDelta Group Porto Viro: Mariano 8, Gasparini 9, Bellei 24, Vedovotto 10, Barone 6, Fabroni 1, Lamprecht (L), Marzolla, Zorzi, Pol. N.e. Romagnoli, Penzo (L), Sperandio, Tiozzo Caenazzo,. All. Zambonin (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO