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    F1, Russell comanda le FP1 di Abu Dhabi. Sainz 7° davanti a Shwartzman

    YAS MARINA – La prima sessione di prove libere di Abu Dhabi, weekend che chiude la stagione di Formula 1, ha visto George Russell firmare il miglior tempo con la sua Mercedes, in 1:26.072. Sessione poco indicativa, in vista del resto del prosieguo del weekend, ma molto importante per diversi giovani, ben dieci, impegnati in pista. Tra questi, Felipe Drugovich si conferma tra i più pronti portando la sua Aston Martin in seconda posizione, davanti anche a Daniel Ricciardo. Per la Ferrari, con Charles Leclerc a riposo, arriva la settima posizione di Carlos Sainz e l’ottava di Robert Shwartzman. Lontane le Red Bull, che hanno schierato entrambi i “rookie” in questa sessione: Jake Dennis e Isack Hadjar hanno chiuso, rispettivamente, 16° e 17°. LEGGI TUTTO

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    FP1 Abu Dhabi: Russell il più veloce. Ferrari 7° con Sainz, poi Shwartzman

    YAS MARINA – È George Russell il più veloce delle prove libere 1 del Gran Premio di Abu Dhabi, valido come ultimo appuntamento del mondiale di Formula 1. Una sessione che ha visto in pista molti giovani, con diversi “big” a riposo, tra cui Charles Leclerc: al suo posto, per la Ferrari, Robert Shwartzman, ottavo subito dietro a Carlos Sainz. Tra i rookie, spicca Felipe Drugovich, secondo con la sua Aston Martin a 288 millesimi dalla Mercedes, con Daniel Ricciardo a completare il podio di sessione. Particolare il caso della Red Bull, che ha lasciato a riposo sia Max Verstappen che Sergio Perez: al loro posto, Jake Dennis e Isack Hadjar hanno chiuso, rispettivamente, 16° e 17°. LEGGI TUTTO

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    F1, Abu Dhabi: Leclerc proverà il sorpasso in classifica su Sainz. I risultati possibili…

    L’ultimo Gran Premio dell’anno sarà la gara dove si deciderà chi tra tra i due piloti Ferrari chiuderà davanti all’altro nella classifica mondiale piloti. Dopo Las Vegas, Carlos Sainz occupa la quarta posizione con 200 punti tondi tondi mentre Charles Leclerc con 188 punti occupa la settima posizione, dietro anche a Fernando Alonso (200) e Lando Norris (195).credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Sono quindi dodici i punti che separano i due compagni di Maranello e la bandiera a scacchi del circuito di Yas Marina decreterà chi sarà il “vincitore” nella sfida tutta interna alla Ferrari.
    Anche se una vittoria è alquanto improbabile, qualora il monegasco dovesse fare bottino pieno (25 punti), lo spagnolo avrebbe solo due risultati utili: il secondo posto che garantirebbe lui 18 punti oppure il terzo posto (15). Il giro veloce sarebbe ininfluente per entrambi.
    Se Leclerc invece dovesse centrare il secondo gradino del podio (18 punti), a Sainz potrebbe bastare un sesto posto (8 punti) oppure anche un settimo posto con anche però il giro veloce in gara (1 punto). Qualora lo spagnolo facesse conquistasse anche il punto addizionale per il giro veloce, allo spagnolo il settimo posto non basterebbe più.
    I 15 punti del gradino più basso del podio potrebbero essere sufficienti a Leclerc per sopravanzare in classifica il compagno, qualora quest’ultimo arrivasse nono, senza il giro veloce, oppure decimo o comunque fuori dalla zona punti.

    Ultimo risultato utile per il monegasco è il 4° posto con il giro veloce, per un totale di 13 punti. Lo spagnolo però dovrebbe finire la gara fuori dalla zona punti.
    Chi avrà la meglio tra Leclerc e Sainz? Ricordiamo che nel 2021 ebbe la meglio lo spagnolo, mentre lo scorso anno il monegasco chiuse il campionato davanti al compagno. LEGGI TUTTO

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    Verso Abu Dhabi: Mercedes vs Ferrari ma non solo. Tutti i verdetti da assegnare

    Che il mondiale avesse preso la direzione di Milton Keynes era un qualcosa di cui ne avevamo la consapevolezza già dopo la notte del Bahrain. Ciò non ha escluso però l’aprirsi di numerose chiavi di lettura alle spalle dell’alieno Max. La lotta per il ruolo di seconda forza quest’anno ha assunto più che mai un ruolo di primo di piano. I cambiamenti dei valori in campo che si sono susseguiti nel corso della stagione, hanno permesso di giungere al tramonto del mondiale con diversi scenari ancora aperti.
    Il primo verdetto in attesa di assegnazione è quello legato al confronto fra la Mercedes e la Ferrari per il secondo posto nella graduatoria dei costruttori. Pochi probabilmente un mese fa avrebbero scommesso su un side by side alla vigilia dell’ultima tappa. La mancata partenza in Qatar di Carlos Sainz, la squalifica di Charles Leclerc ad Austin, seguita dal risultato dolce-amaro di Città del Messico e dal DNS del monegasco in Brasile, sono eventi che avevano fatto presagire un finale tutt’altro che incoraggiante per la rossa.
    La Classifica Mondiale Costruttori F1 2023, prima di Abu Dhabi
    Classifica Mondiale Costruttori F1 2023, Las Vegas (Gara)
    La stella a tre punte dal canto suo poteva contare invece su un trend positivo intrapreso sul finale di un 2023 di cui Toto Wolff può comunque salvare ben poco. Le parole pronunciate, se non tuonate, dall’azionista della Mercedes due settimane fa, avevano offerto un’immagine tutt’altro che serena della situazione del team. “La peggior gara da quando siamo in F1”, aveva affermato dopo Interlagos. Un esito complicato da digerire che si è aggiunto ad eventi come il crash fratricida di Lusail, la squalifica di Lewis Hamilton ad Austin, la poca competitività emersa a Las Vegas ed errori strategici che non sono mancati.
    Il grande weekend del Cavallino a Las Vegas ha così mescolato definitivamente le carte, rimettendo la rossa nelle condizioni di potersi aggiudicare il ruolo di runner up fra i costruttori. Se nei primi due terzi di campionato erano stati i valori in campo a determinare la prevalenza di un team sull’altro, la sensazione è che nel finale di stagione siano stati i passaggi a vuoto a dar forma alla classifica che vediamo oggi. Un fattore che, indipendentemente da chi si aggiudicherà un ruolo che resta di consolazione, deve far riflettere entrambe le scuderie nell’ottica di un’auspicata lotta per il titolo.
    Chi invece potrà dirsi soddisfatto indipendentemente dalla posizione in cui chiuderà il campionato, è Andrea Stella. Il team principal della McLaren è l’artefice di un clamoroso cambio di passo a stagione in corso, che ha permesso alla scuderia di Woking di mettersi nelle condizioni di chiudere al quarto posto. Il team non può alloggiarsi sugli allori, visto che le lunghezze di vantaggio sull’Aston Martin sono soltanto undici. La preoccupazione emersa nella qualifica di Las Vegas affiancata alla ritrovata competitività dell’Aston nelle ultime due tappe, fa si che lo scenario resti aperto fino all’ultima bandiera a scacchi.

    Seppur si tratti di posizioni non di primo pelo, anche sul fondo della griglia c’è la voglia di prevalere, soprattutto nell’ottica dei compensi economici che assumono un valore da non sottovalutare. E’ il caso di Williams e AlphaTauri, divise da sette punti nella lotta per il settimo posto in classifica. A sua volta l’Alfa Romeo si trova nel sandwich del team di Faenza, cinque punti più avanti, nonché di una Haas che ha quattro lunghezze in meno dell’Alfa e che vorrebbe evitare di perdere il duello con l’altro team cliente di Maranello.
    Lottare per una posizione diversa da quella di leader è un qualcosa disdegnato dall’istinto del pilota. Piloti che quest’anno più che mai si sono trovati a fare i conti con la dittatura del binomio Verstappen-Red Bull. In questo scenario assume una posizione d’orgoglio il derby spagnolo fra Carlos Sainz e Fernando Alonso per il quarto posto in classifica piloti. Non sono necessari particolari calcoli cervellotici, i due sono entrambi a quota 200 punti e chi arriverà davanti prevarrà sull’altro. Non bisogna escludere però Lando Norris, a distanza di cinque lunghezze, che spera di avere la meglio fra i due litiganti. Più distante Charles Leclerc, che avrebbe bisogno di tredici punti in più di Sainz per aggiudicarsi il confronto in famiglia. Un derby di casacca più tirato è quello di cui sono protagonisti i due alfieri di casa Alpine. Pierre Gasly si gioca infatti l’undicesima posizione nel mondiale con quattro lunghezze di vantaggio sul compagno e connazionale Esteban Ocon.
    La Classifica Mondiale Piloti F1 2023, prima di Abu Dhabi
    Classifica Mondiale Piloti F1 2023, Las Vegas (Gara) LEGGI TUTTO

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    F1, diretta tv GP Abu Dhabi 2023: orari e programmazione

    ROMA – Archiviata la gara disputata a Las Vegas, in cui l’olandese Max Verstappen ha conquistato l’ennesima vittoria di una stagione a dir poco trionfale, la Formula 1 è pronta chiudere la stagione con il Gran Premio di Abu Dhabi 2023. Le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz vogliono chiudere l’annata nel miglior modo possibile, magari dando seguito al podio ottenuto in Nevada dal monegasco. Si comincia venerdì 24 novembre alle ore 10:30 con la prima sessione di prove libere, mentre alle 14:00 via alla seconda sessione di libere. Nella giornata di sabato 25 novembre alle ore 11:30 la terza sessione di prove libere, mentre in seguito, alle 15:00, in pista per le qualifiche. Domenica 26 novembre l’atteso appuntamento con la gara alle ore 14:00.
    F1, come vedere il GP Abu Dhabi in tv                       
    Il Gran Premio di Abi Dhabi 2023 di Formula 1 sarà trasmesso in versione integrale su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport Formula 1 (canale 207), mentre lo streaming sarà affidato a SkyGo e NOW. E’ prevista anche la trasmissione in chiaro su TV8 in differita per le qualifiche di sabato 25 novembre alle ore 18:30 e la gara di domenica 26 novembre alle ore 20:00. Infine, come di consueto, su tuttosport.com sarà possibile seguire il live della gara sulla pista asiatica. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, un risultato che allontana le ombre

    TORINO – Il risultato di Abu Dhabi permette alla Ferrari di salvare l’onore. Non che fosse compromesso da chissà quale peccato, ma un conto è stilare il bilancio di stagione e poi confrontarlo con quello del 2021 (da questo punto di vista il miglioramento è stato netto), altro conto è pensare che i tifosi della Ferrari – alla fine sono loro che fanno della Rossa una squadra unica al mondo – possano accontentarsi. Però questo alla Ferrari lo sanno benissimo e i primi che non vogliono né possono accontentarsi sono i piloti. Resta il fatto che l’impressione generale destata dalla Ferrari ad Abu Dhabi è stata brillante, in netta ripresa rispetto ad alcune ultime prove decisamente opache. Un piccolo passo, che ha permesso di salvare le classifiche (piloti e costruttori). E soprattutto un risultato che allontana le ombre che gravavano sulla figura di Mattia Binotto.
    Le voci e le illazioni
    Le voci di siluramento e le conseguenti illazioni che ne sono seguite hanno minato la serenità del team principal (e questo potrebbe anche essere un problema gestibile), ma soprattutto hanno minato la serenità della squadra. In un momento psicologicamente difficile, proprio mentre era necessario lo scatto di reni richiesto dall’ultima volata, tutti hanno dato prova di coesione e soprattutto di concentrazione. Ora si tratta di vedere (e lo si scoprirà nelle prossime settimane) se la stabilità al vertice della squadra sia un risultato acquisito e preluda a un inverno di lavoro o se si apriranno nuove parentesi di fibrillazione. Di certo c’è che le auto (a parte la giornata di test giovani di martedì) scenderanno in pista a febbraio 2023.
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