Di Redazione
Sei vittorie e otto sconfitte (due delle quali al tie-break), per un totale di 20 punti che significano ottavo posto nel girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca: questo il bilancio numerico della ErmGroup San Giustino a metà del cammino, anche se la prima di ritorno è già andata in scena. Gli ultimi ko, per opera di Moyashi Garlasco e Med Store Tunit Macerata, hanno peggiorato un po’ un cammino che scorreva sui binari dell’equilibrio perfetto fra vittorie e sconfitte.
Con il tecnico Marco Bartolini facciamo allora il punto della situazione, partendo dall’1-3 di Macerata, che ha visto per due set (il secondo e il terzo) la squadra biancazzurra all’altezza della situazione. Cosa è successo negli altri?
“Se nella quarta frazione possiamo aver pagato il contraccolpo psicologico della sconfitta maturata di misura nella precedente, dopo aver coronato la rimonta – spiega Bartolini – nel primo abbiamo un tantino sofferto l’approccio con la partita: siamo partiti un po’ contratti, cercando di risolvere le situazioni dai nove metri per provare a spaccare il set. Andando invece con la battuta leggera, non ci saremmo riusciti, poi i ragazzi sono usciti fuori bene e, rispetto al match di andata quando si imposero per 3-0 a San Giustino, stavolta abbiamo “spaventato” Macerata, anche se qualche nostro giocatore ha reso al di sotto del suo standard abituale”.
Metà campionato più una giornata: tutto in linea con gli obiettivi prefissati?
“Dico intanto che sono contento del comportamento finora tenuto dalla squadra: 20 punti sono un bottino che, se ripetuto, ci porterà ai play-off, anche se al momento non mi sto fissando su questo traguardo. È vero, la posizione attuale ci consente di disputarli, ma per raggiungere la qualificazione dobbiamo ripeterci e non sarà facile, perché il campionato è difficile e anche chi occupa le posizioni più delicate non ci sta ad arrendersi: basterà scorrere i risultati proprio dell’ultimo turno. Prendo allora per buona la nostra classifica attuale, sperando in una conferma”.
Più volte lo abbiamo evidenziato: questo girone della A3 si sta rivelando strano e imprevedibile. Sarà così fino in fondo?
“Ogni partita è diversa, per cui puoi vincere e perdere contro chiunque. L’importante, alla fine, è comunque riuscire a salvarsi”.
L’arrivo di Paolo Ingrosso e il ritorno di Rinaldo Conti sono le operazioni che daranno il giusto assetto all’organico?
“Premetto che dobbiamo imparare a soffrire ancora di più in allenamento e che quindi, anche per questo motivo, servono atleti in grado di alzare il livello. Purtroppo, per diverse settimane abbiamo dovuto fare i conti con problemi legati a infortuni e malanni vari del periodo; di conseguenza, ci è stato impossibile mettere in piedi il classico “6+6”. Sembra che ora, per fortuna, tutto sia già alle spalle: ci riposeremo per Capodanno e da lunedì 2 gennaio sotto di nuovo perché il campionato ricomincia. Paolo Ingrosso è un giocatore di esperienza: a Macerata è entrato e ha fatto bene, a parte qualche errore in battuta; ha semmai sentito un tantino l’emozione dell’esordio in maglia biancazzurra. Per ciò che riguarda Rino Conti, gli diamo il bentornato: dovrà essere un aiuto importante e si metterà al servizio della squadra. Per il momento, ho intenzione di provarlo nel ruolo di opposto”.
Il 2023 comincia con due impegni casalinghi, Monselice prima e Fano poi. Fondamentale è il valore che assume la prima gara, per più motivi.
“Sì, contro i veneti dobbiamo puntare al massimo obiettivo per aggiungere altri punti che ci avvicinino alla quota salvezza. Battere Monselice significherebbe poi preparare con il morale più elevato la successiva gara contro il Fano, nei confronti del quale vogliamo riscattarci, perché in casa sua ci ha fatto male, sportivamente parlando. In fondo, lo abbiamo dimostrato contro il Pineto: possiamo giocarcela ad armi pari contro qualsiasi avversaria. Nel frattempo, colgo l’occasione per augurare a tutti un buon 2023”.
(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO