More stories

  • in

    Rinviato il match di domenica 3 gennaio tra Santa Croce e Lagonegro

    Di Redazione
    Il 2021 inizia con l’ennesimo rinvio in Serie A2 maschile. La Lega Pallavolo Serie A ha infatti rimandato a data da destinarsi la partita tra Kemas Lamipel Santa Croce e Cave del Sole Geomedical Lagonegro, in programma domenica 3 gennaio, a causa della positività al Covid-19 di più di tre atleti della squadra di casa.
    Si tratta del secondo rinvio nel programma della prima giornata di ritorno, dopo quello di Ortona-Reggio Emilia, e del secondo consecutivo per la squadra toscana.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Gruppo Consoli Centrale del Latte mostra i muscoli ed espugna Siena

    Di Redazione
    La Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia espugna il campo della Emma Villas Aubay Siena nel recupero della quinta giornata di andata, mettendo in campo una prestazione maiuscola in attacco e in difesa. Con 11 muri, 7 ace, pochi errori in prima linea, ma soprattutto con lucidità e freddezza nei momenti di difficoltà, i Tucani sanno ricostruire pazientemente e raccolgono i tre punti al termine di un match equilibrato, nel quale Brescia è più brava ad approfittare e a non sciupare palloni importanti.
    Galliani è top scorer tra i bianco blu con 23 punti, ma la prova di oggi è un gran bel lavoro di tutto il gruppo bresciano, che ha nuovo carburante per il girone di ritorno, al via il 3 gennaio in casa contro Taranto.
    La cronaca:Squadre in campo con Tiberti e Bisi, Cisolla e Galliani, Esposito e Candeli e Franzoni in seconda linea. Il sestetto di Spanakis  prevede Ciulli e Romanò, Della Lunga e Yudin in banda, Zamagni e Barone al centro con Fusco libero.
    Primo break di casa con Romanò efficace da posto due (7-4), ma Galliani e Bisi rimettono i giochi in parità. Brescia arriva anche a più quattro, ma non riesce a scappare e si torna punto a punto finché Esposito blocca Della Lunga e Cisolla beffa il muro toscano per il 18-20. Galliani subisce il muro del 23-22 ma è bravo poi a spiazzare la ricezione di casa con una battuta piedi a terra. Romanò manda out e regala il primo set ball a Brescia che concretizza con Ciso al secondo tentativo (24-26).
    Il block di Brescia facilita il break dei Tucani perfezionato dall’ace di Cisolla (8-11), ma la ricezione bianco blu complica le cose e Emma Villas ricuce. Della Lunga rigioca bene sulle mani del muro ospite e va 17-15; i Tucani non cedono ed è ancora equilibrio, nonostante la battuta di Siena risulti più efficace, con Della Lunga che piazza tre ace nel finale e segna il set (23-18). Zambonardi prova a dare spazio a Bergoli e Crosatti e il turno di Cisolla dai nove metri permette di ridurre il gap, ma il muro di Yudin pareggia i conti (25-21).
    Tiberti innesca il gioco al centro non appena possibile per un ispirato Candeli, mentre di là dalla rete sono Romanò e Della Lunga a tenere il parziale in equilibrio. Il doppio ace di Cisolla sposta l’ago della bilancia (7-10); Galliani cresce a muro e in attacco e strappa (10-14); la difesa bianco blu aiuta e Cisolla sistema con ordine la rigiocata per l’allungo 12-18. Esposito blocca con autorità e poi, sul 17-24, Brescia spegne la luce per qualche minuto e lascia gli avversari tornare vicini. Risolve Galliani ed è 21-25.
    La Gruppo Consoli parte forte, poi subisce un parziale pesante (sei punti a due) e si trova a rincorrere 7-5; Bisi alza la voce e Spanakis cambia il centrale, con Truocchio dentro per Barone, ma l’opposto di Brescia piazza due ace che lanciano la fuga (9-12). Galliani show: attacca variando e mura, ma Siena non cede (12-16). Servono pazienza e freddezza, che i Tucani mettono in campo con Tiberti che blocca da solo Romanò per il 18-22. Bisi si prende il match ball e Galliani chiude la contesa confezionando il miglior risultato possibile per Brescia, ancora più vicina ai quarti di Coppa Italia (20-25).
    Alberto Cisolla – 13 punti, con 1 muro e 4 ace – a fine partita commenta così: “Sono tre punti importanti, anche perché ne abbiamo lasciati molti per strada e oggi li abbiamo conquistati su un campo molto difficile. Dobbiamo essere doppiamente felici perché abbiamo vinto contro una squadra forte e abbiamo giocato senza intimorirci nei momenti di difficoltà, dando un buon ritmo al gioco. Siamo stati bravi in battuta e anche nel muro-difesa; abbiamo concretizzato ogni possibilità senza regalarne, Siena ce ne ha concessa qualcuna in più e noi finalmente cinici abbastanza per approfittarne”.Emma Villas Aubay Siena-Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia 1-3 (24-26, 25-21, 21-25, 20-25)Emma Villas Aubay Siena: Zamagni 6, Crivellari ne, Della Volpe , Yudin 11, Fusco (L), Fantauzzo, Barone  3, Della Lunga 15, Ciulli 2, Romanò 27, Truocchio 1. Coach: Spanakis. Assistente: Pelillo.Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia: Orlando ne, Tasholli, Tiberti 1, Crosatti (L) ne, Cogliati,  Bergoli , Bisi  18, Franzoni (L), Galliani 23, Candeli 9, Esposito 7, Cisolla 13, Tonoli ne, Ghirardi ne. All. Zambonardi.Arbitri: Mariano Gasparro e Luca Grassia.Note: Durata: 31’ 29’ 28’, 26’. Totale: 1h54′. Ace: Brescia 7, Siena 6. Battute sbagliate: Brescia 17, Siena 14. Muri: Brescia 11, Siena 6. Attacco: Brescia 47%, Siena 47%. Ricezione Brescia 47% (26% perfetta), Siena 48% (14% perfetta).
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Suraci: “Con il nostro pubblico lì, contro Bergamo saremmo arrivati al tie break”

    Ufficio Stampa Volley Tricolore

    Di Redazione
    Antonio Suraci, il giovane opposto in forza alla Conad Reggio Emilia, si è fatto trovare pronto quando coach Mastrangelo ha richiesto il suo contributo durante il match contro la capolista Bergamo: 15 punti e tre ace in due set giocati. La sua intervista alla Gazzetta di Reggio.
    «È un’opportunità, sfruttiamola al meglio. Certo l’emozione era forte ma ho cercato di restare concentrato: ci alleniamo tutta la settimana con grande intensità proprio per essere pronti anche salendo dalla panchina ed è andata molto bene. Ammetto che è stato difficile addormentarsi quella sera, l’adrenalina dopo una partita così, a livello personale e di gruppo, era fortissima».
    Anche in banda c’è stato il cambio di Maiocchi prima per Ippolito e poi per Ristic: come si vive questa competizione generalizzata?
    «Bene perché è ciò che sprona tutti a fare del proprio meglio. Mastrangelo ha messo in chiaro fin da subito che l’importante è trovare una soluzione per far girare la squadra, i singoli vengono dopo e nessuno è intoccabile. In palestra ognuno ha il suo ruolo: i titolari devono fare il proprio lavoro così come noi riserve lottiamo per rubare loro il posto. Sono felice anche per Maiocchi che oltre ad essere un amico è un grande professionista: la sua carica in campo è travolgente».
    E la carica del pubblico quanto manca?
    «Giocare a porte chiuse è tutta un’altra storia. A volte è un bene perché anche in trasferta riesci ad esprimerti con più tranquillità, senza il peso del palazzetto avversario sulle spalle, ma spesso è un male perché non hai nemmeno il tuo pubblico che ti spinge. Se al Bigi contro Bergamo avessimo avuto i nostri tifosi sugli spalti saremmo andati di sicuro al quinto set divertendoci ancora di più».
    Per il nuovo anno cosa si augura?
    «Innanzitutto di portare a termine la stagione senza intoppi, perché in questo momento la pallavolo è importante sia per noi che la giochiamo sia per chi la segue da casa. C’è molta sofferenza nell’ambiente, persone che vivevano di sport sono passate da stare in palestra tutti i giorni a guardarci su internet. Le oltre 6mila visualizzazioni della nostra gara contro Cuneo la dicono lunga sulla voglia di tornare a riempire i palazzetti: auguro quindi a tutti di poter tornare presto alla normalità, non solo sportiva, e di poter azzerare presto ogni distanza». LEGGI TUTTO

  • in

    Posticipato a lunedì 04 gennaio il match tra Mondovì e Castellana Grotte

    Cookie PolicyQuesto sito fa utilizzo di Cookie. Per saperne di più e per un’informativa dettagliata, puoi consultare la Cookie Policy.Definizioni e riferimenti legali Dati personali (o Dati)Dati di UtilizzoResponsabile del Trattamento (o Responsabile)Titolare del Trattamento (o Titolare)Questo SitoDefinizioni e riferimenti legali Dati personali (o Dati)Costituisce dato personale qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale. LEGGI TUTTO

  • in

    Insalata: “Se c’è un gruppo coeso e unito il risultato è sicuro”

    Di Redazione
    Il direttore sportivo Vito Insalata, dal 2015 nella direzione tecnica del team, dopo una brillante carriera da giocatore centrale conclusa proprio durante i play off del team bergamasco cinque anni fa, redige oggi un piccolo bilancio di quest’annata strana e per Agnelli Tipiesse sportivamente indimenticabile, ripartendo con la memoria ad alcuni anni fa, dalla partenza di coach Graziosi per la Nazionale e la Superlega, fino ad oggi, con il suo ritorno.
    Quando ha disegnato questa squadra a partire dall’allenatore credeva potesse esprimersi già da subito a questi livelli?
    Per capire come ha preso forma questo team bisogna fare un salto indietro nel tempo: con Ciccio Graziosi due anni fa ci eravamo lasciati troppo presto, ma la stima reciproca è rimasta durante questo periodo. Quando l’ho chiamato la scorsa estate per capire se ci sarebbe stata la possibilità di sposare un progetto del genere in un momento così difficile che stavamo vivendo come quello della pandemia lui non ha esitato e questo mi ha colpito. Insieme a lui abbiamo cominciato a costruire la squadra, tra mille difficoltà e inizialmente non sapevamo davvero che tipo di squadra sarebbe stata. Poi giorno dopo giorno, con passione e duro lavoro, in più unendo le forze con Cisano abbiamo veicolato le nostre energie con più chiarezza verso una squadra giovane ma competitiva e con grande talento che potrebbe arrivare dappertutto senza porci limiti. Questo io e coach Graziosi ce lo siamo detti spesso, che sulla carta il team aveva grandi potenzialità e per questo oggi i fatti non sono sorprese poi così inaspettate, ma più una conferma che il duro lavoro e la passione avrebbero trasformato il potenziale in risultati. E’ di fatto oggi una squadra che gioca con le caratteristiche dell’allenatore per cui mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto.
    Come vede e come ha vissuto questo sodalizio con Cisano ?
    Questa unione con Cisano è stata davvero una grande idea di Angelo Agnelli: in un momento come quello che stavamo vivendo difficile per la città e lo sport in generale lui ha cercato di unire diverse realtà sportive per mantenere una squadra di élite nel territorio bergamasco e credo sia stato un passo fondamentale se non determinante. Con Cisano c’è stata una trattativa lunga, ci siamo riuniti diverse volte, infine siamo arrivati all’accordo che oggi si rivela essere stata una grande intuizione per poter fare pallavolo di così alto livello. I complimenti vanno al Presidente Agnelli perchè non è semplice scendere a compromessi con realtà vicine riunendole sotto un’unica bandiera e al Presidente Carenini e Perego di Tipiesse che hanno visto in questo sodalizio una bella opportunità che ci permette oggi di chiudere l’anno con il sorriso in un momento drammatico per la nostra Italia.
    Come si lavora in questo ambiente?
    A Cisano si lavora bene in un palazzetto che è diventato giorno dopo giorno la nostra nuova casa,ci permette di lavorare nel miglior modo possibile. Credo che come lavoriamo noi a livello tecnico, con la palestra sempre disponibile 24 ore su 24, sia importantissimo per una squadra di pallavolo di alto livello. Noi a Bergamo con la Zanetti, con il basket avremmo avuto difficoltà non piccole per poterci allenare in questi orari e con chissà quali modalità e condizioni visto il periodo difficile causa Covid. Invece a Cisano questo problema non si è posto, il palazzetto è accogliente e non ci sono altre distrazioni o problematiche di sorta.
    Il ds è a stretto contatto con lo spogliatoio, come definirebbe il gruppo squadra che si è venuto a creare?
    Sono dell’idea che se c’è un gruppo coeso e unito il risultato è sicuro. L’ho visto in prima persona in molti anni da giocatore, ho vinto con gruppi uniti e ho vinto talvolta anche con gruppi meno uniti ma questo team oggi ha qualcosa in più ed è un valore aggiunto per arrivare al risultato, si aiutano l’uno con l’altro con generosità sia in campo nelle difficoltà che fuori e sono umili, e questo è un’arma in più per poter arrivare lontano.
    Un 2020 sportivo da incorniciare quali sono i ricordi o il ricordo più bello di quest’anno?
    Di ricordi ce ne sono stati tanti ma bisogna fare una premessa: in questi cinque anni di A2 la società si è migliorata anno dopo anno, mettendo paletti e obiettivi per migliorarsi. Credo che questo percorso possa aver trovato nel 2020 il suo coronamento nella finale della Coppa Italia vinta a Bologna, perciò posso dire che sia il ricordo più bello e importante di questo 2020, con il grande rammarico di non averla potuta festeggiare insieme ai nostri tifosi perchè questo è il primo grande risultato storico della società e festeggiarlo con loro sarebbe stato doveroso.
    Quale speranza per il prossimo 2021?
    La speranza è sempre quella di migliorarsi, uno deve sempre cercare di fare meglio del passato, rimediando a eventuali errori commessi. Credo che alzando l’asticella sia sempre più difficile migliorare, ma bisogna cercare di fare il più possibile. Provare a vincere ancora e soprattutto con la speranza di festeggiare insieme ai tifosi, aprendo le porte del palazzetto, perchè ce lo meritiamo tutti insieme, il mio sogno è quello di abbracciarci tutti dopo aver vinto qualcosa di importante.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Prisma Taranto doma una Lagonegro da battaglia e sale al terzo posto

    Di Redazione
    Si chiude con un successo il 2020 della Prisma Taranto: nella sfida dell’undicesima giornata di Serie A2 Credem Banca, la formazione ionica si aggiudica la trasferta di Marsicovetere contro la Cave del Sole Geomedical Lagonegro per 1-3 (23-25, 24-26, 27-25, 25-27) e conquista la terza posizione in classifica, a quota 20 punti. Gara lottatissima, con i lucani che non riescono a chiudere né il secondo set (in cui conducevano 18-12) né il quarto (22-18) e vedono sfumare la chance di muovere la classifica.
    La cronaca:Per la terza partita consecutiva, coach Di Pinto schiera lo stesso starting-six: Cottarelli in cabina di regia, Padura Diaz opposto, Gironi-Fiore schiacciatori, Di Martino-Alletti centrali e Goi libero. Lagonegro risponde con Salsi in palleggio, Scuffia opposto, Mazzone-Marretta schiacciatori, Maccarone e Spadavecchia centrali con Russo libero.
    Taranto parte contratta in battuta, con due errori dalla linea di fondo di Fiore e Gironi: Lagonegro prova subito ad imporre il ritmo, piazzando un mini-break di 2-0 che porta i lucani sul 4-2. Gli uomini di Di Pinto riescono a pareggiare i conti e a ribaltare la situazione a loro favore (6-8). Partita molto combattuta: le due squadre lottano, con grinta, su ogni punto. La Prisma ha qualche difficoltà in fase ricettiva e il tecnico dei rossoblù inserisce Hoffer per Gironi (16-16): la scelta si rivela vincente. Taranto accelera il ritmo, Cottarelli porta sul più 2 gli ionici (20-22), costringendo coach Tubertini al timeout. Sul 22-24 per gli ionici, Lagonegro annulla un set-point ma, sulla battuta successiva, Padura Diaz e compagni riescono a chiudere il set (23-25).
    Taranto parte bene nel secondo set con un break di 1-3. La squadra lucana ricomincia con la giusta cattiveria, creando non poche difficoltà alla difesa ionica, piazzando un parziale di 10-5 che obbliga Di Pinto al time-out (11-8). La Prisma fatica a carburare, i lucani prendono fiducia portandosi sul +5 (17-12): il tecnico dei rossoblù decide di cambiare il regista, inserendo Coscione al posto di Cottarelli per dare maggior lucidità all’attacco tarantino. I punti di Di Martino e Gironi riportano Taranto sul -3 (18-15); gli ionici riescono a pareggiare e sorpassare i padroni di casa (20-22) grazie al muro di Alletti e a due ace consecutivi di Gironi. Sul 21-23 c’è l’esordio di Cominetti con la maglia rossoblù: la battuta dell’ex Mondovì si infrange sulla rete. Si va ai vantaggi con Taranto che riesce a strappare il secondo set (24-26).
    Nel terzo parziale, coach Di Pinto conferma Coscione in cabina di regia. Taranto parte meglio (4-7), poi subisce il ritorno di Lagonegro che pareggia i conti (11-11). L’attacco vincente di Padura Diaz e l’ace di Gironi proiettano la squadra tarantina sul più 2 (11-13), ma la Geomedical trova il pareggio sul 14-14. Spadavecchia e Scuffia salgono in cattedra nei lucani (19-19) che, sul finire del set, riescono ad ottenere lo scatto vincente, annullando un match point (23-24) e allungando l’incontro con l’attacco di Marretta e il muro di Spadavecchia su Padura Diaz (27-25).
    Nel quarto periodo, il tecnico rossoblù schiera Presta al posto di Di Martino. L’equilibrio regna sovrano fino a metà set (12-12): Lagonegro riesce a piazzare un break importante di 6-2 che galvanizza gli uomini di Tubertini. Di Pinto fa rifiatare Padura Diaz sostituendolo con Persoglia – anche lui all’esordio – sul 18-14. Due punti consecutivi di Fiore, conditi da un ace, riportano Taranto sul -2 (18-16); Lagonegro reagisce e si riporta sul +4 (22-18). La Prisma mette in campo l’orgoglio e riesce a pareggiare i conti (23-23) costringendo Tubertini alla sospensione: il muro di Presta porta gli ionici al primo match point (24-25) ma viene annullato dai padroni di casa. Fiore, dopo un’azione combattuta, permette a Taranto di guadagnare il secondo match-ball, concretizzato dallo stesso schiacciatore ionico (25-27).
    Lorenzo Tubertini: “Oggi vado a casa con rammarico per non aver conquistato almeno un punto, che avremmo meritato per il gioco espresso. Nel finale di set dovevamo essere più cinici. Ho visto però una crescita su tutti gli aspetti di gioco su cui abbiamo lavorato in settimana. Non è sufficiente avere break di vantaggio, ma bisogna chiuderli. Bisogna creare le occasioni per chiudere i set e questa sera ce la siamo creata sempre, c’è stato un passo in vanti, bisogna tenere duro e lavorare per portare i risultati”.
    Cave del Sole Geomedical Lagonegro-Prisma Taranto 1-3 (23-25, 24-26, 27-25, 25-27)Cave del Sole Geomedical Lagonegro: Mazzone 19, Spadavecchia 11, Battaglia 0, Marretta 4, Santucci 0, Maccarone 1, Russo (L) 0, Molinari 3, Tiurin 0, Scuffia 24, Bellucci 0, Salsi 4. All.: Tubertini.Prisma Taranto: Fiore 10, Coscione 3, Alletti 13, Cottarelli 2, Presta 1, Padura Diaz 18, Di Felice ne, Gironi 19, Goi (L) 0, Persoglia 0, Hoffer 0, Cascio ne, Di Martino 5. All.: Di Pinto.Arbitri: Autuori – Vecchione.Note: Durata set 28’, 31, 33’, 29’. Lagonegro: 13 muri, 1 ace, 18 errori in battuta, 47% attacco, 55% (32%) ricezione. Taranto: 8 muri, 5 ace, 22 errori in battuta, 45% attacco, 60% (30%) ricezione.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO