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    Taranto firma l’impresa in casa, ma per Bergamo la sconfitta è indolore

    Di Redazione Il recupero della 5°giornata di ritorno si chiude a favore della Prisma Taranto che vince per 3- 0 con un buon turnover in casa bergamasca, che parte con Umek, Ceccato Mancin Signorelli e in seguito Sormani, gettati nella mischia da mister Graziosi e rispondono con una partenza un po’ opaca, con qualche difficoltà di troppo in difesa ed errori soprattutto a rete, poi i rossoblù si organizzano e nel secondo se la giocano in equilibrio, salvo poi arrendersi nella fase finale del set. Il terzo parziale comincia molto male, finchè Pierotti raddrizza il set con due ace e buoni colpi, ma non basta: Taranto si dimostra superiore in ogni fondamentale nonostante anche in casa pugliese venga lasciato grande spazio alle seconde linee, con Presta e Cottarelli che partono subito titolari, entrano poi anche Cominetti e Di Martino nel terzo set, mentre sempre presente l’opposto cubano Padura Diaz che chiude a 17 punti. IL MATCH Bergamo: Ceccato- Umek, Mancin-Pierotti, Cargioli-Signorelli, libero D’Amico Taranto: Cottarelli-Diaz in diagonale, Gironi- Fiore in posto 4, al centro Alletti- Presta, libero Goi Inizio equilibrato con un cambio under Sormani-Mancin, ottime soluzioni di Ceccato per Umek e Mancin, con Signorelli coinvolto Bergamo si tiene attaccata 11-9. Fiore firma il 12-9 con un buon pallonetto. Altro pallonetto di Diaz con una difesa in difficoltà, poi Pierotti si fa murare da cottarelli. Un altro pallonetto di Fiore permette l’allungo 15-9. Mancin mani out per il 17-12. Ace di Ceccato su Fiore 18-14. Ricezione errata di Pierotti permette il 21-15. ltro pallonetto di Fiore 24-17, Ceccato fa pallonetto in seconda intenzione 24-18. Chiude Diaz 25-18. Il secondo set si apre con qualche errore di troppo in difesa e sottorete, Taranto si porta 5-2 con un buon Presta. Ace di Pierotti accorcia 6-5. Taranto allunga ancora con Fiore 13-10. Gironi 15-11-Errore di Ceccato 16-11. Alletti 18-13. Mancin mani out 18-14. Muro di Cargioli 18-15, costringe Di Pinto a chiamare time out. Diaz firma il 19-15. Umek tiene vivo 19-16, Pierotti accorcia 19-17. Signorelli mette a terra il 22-19. Presta mura Pierotti. Murato anche Mancin per il 25-20. Terzo set un 7-0 per Taranto, poi Pierotti riesce a conquistare il 9-2. Fiore attacca out per il 9-3. Pierotti riesce a raddrizzare un po’ il set con due ace 11-6, poi Signorelli mura Fiore 11-7, Diaz spara out 11-8. Entra Cominetti per Fiore sul 12-8. Presta riporta a + 4 13-9. Una doppia di Presta regala il 14-10. Buono anche il muro pugliese che ferma Umek allungando a 17-11. Entra anche Di Martino su Alletti. Ottimo ace di Umek 18-14, ma Cominetti firma il 19-14. Di Diaz è il 20-14. Un fallo di rotazione permette l’allungo a 23-17. Di Cargioli l’ultimo acuto 23-18, poi Gironi firma il 24-18, chiude un errore di Umek 25-18. Prisma Taranto – Agnelli Tipiesse Bergamo 3-0 (25-18, 25-20, 25-18) Prisma Taranto: Cottarelli 4, Fiore 8, Presta 4, Padura Diaz 17, Gironi 12, Alletti 7, Pagano (L), Hoffer (L), Goi (L), Di Martino 2, Cominetti 2. N.E. Coscione, Persoglia, Cascio. All. Di Pinto. Agnelli Tipiesse Bergamo: Ceccato 2, Mancin 7, Cargioli 4, Umek 10, Pierotti 10, Signorelli 3, D’Amico (L), Sormani 0. N.E. Finoli, Santangelo. All. Graziosi. ARBITRI: Gasparro, Talento. NOTE – durata set: 24′, 26′, 25′; tot: 75′. CLASSIFICA 5ª Giornata Rit. (07/02/2021) – Regular Season Serie A2 Credem Banca, Stagione 2020 Agnelli Tipiesse Bergamo 54, Prisma Taranto 47, BAM Acqua S.Bernardo Cuneo 40, Emma Villas Aubay Siena 40, Sieco Service Ortona 38, Conad Reggio Emilia 35, Kemas Lamipel Santa Croce 34, Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia 30, BCC Castellana Grotte 28, Pool Libertas Cantù 22, Synergy Mondovì 16, Cave del Sole Geomedical Lagonegro 12. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lagonegro e altre quattro società scrivono alla Regione: “Aiutateci”. Il vicepresidente: “Lo sport è economia”

    Di Redazione Una lettera aperta destinata al presidente della Basilicata, Vito Bardi. Un grido di aiuto e di speranza, quello che cinque presidenti di altrettante squadre sportive della regione hanno messo nelle mani dell’amministrazione, sperando di richiamare l’attenzione sulle difficoltà del mondo dello sport, in questo periodo di crisi sanitaria ed economica. Tra loro, anche Nicola Carlomagno, presidente della Rinascita Volley Lagonegro che milita in serie A2 maschile. A riportare la lettera, la Gazzetta di Basilicata: Egregio Presidente Bardi, Sappiamo bene le difficoltà che ha dovuto affrontare in questo oramai lungo periodo di congiuntura sanitaria, economica e sociale, ma siamo nostro malgrado costretti a chiederle di dedicarci alcuni minuti del suo preziosissimo tempo per analizzare una questione, quella della sopravvivenza dello sport Lucano, che anche se tra mille difficoltà, abbiamo sempre personalmente sostenuto per onorare la nostra Regione. Nonostante il difficilissimo momento, in questo ultimo anno sportivo abbiamo ripreso le attività agonistiche, dovendo fare i conti con gli imprevisti riconducibili alla nuova organizzazione che le federazioni sportive hanno richiesto di adottare per arginare il contagio: misure precauzionali e di confinamento degli atleti, nuove e più restrittive modalità di viaggio per raggiungere le squadre avversarie. […] Vede Presidente, l’incontro tenuto lo scorso luglio in occasione della presentazione del nostro progetto “Basilicata terra di sport e salute” aveva lasciato presagire un Suo impegno a promuovere e sostenere concretamente le attività promosse dalle principali compagini sportive lucane, che a fronte della capacità di promuovere il territorio lucano sia durante le gare casalinghe che nelle tante trasferte che comprendono tutte le regioni d’Italia, si sarebbero viste riconoscere parte delle risorse necessarie a pianificare e sviluppare le attività sportive. Purtroppo dopo quasi un anno di silenzio assordante sull’argomento registriamo che anche la recente programmazione economica regionale sembra non abbia previsto poste in bilancio per il sostegno delle maggiori compagini sportive lucane come invece si era impegnato a fare. È in questo desolante scenario che chiediamo di essere ascoltati urgentemente per ribadirLe con fermezza la necessità di sostenere le compagini che rappresentiamo se davvero si vuole riconoscere lo Sport Lucano come un importante strumento di sviluppo sociale e promozione territoriale. Vede Presidente, entro il mese di maggio ognuno di noi dovrà decidere sul futuro della compagine sportiva che rappresenta tenendo in debita considerazione ciò che Lei con la sua amministrazione saprà garantirci, assumendosi di contro la responsabilità, per noi l’extrema ratio, che i prossimi mesi rappresentino il termine di un avvincente e blasonato percorso sportivo. Siamo certi che la Regione questa volta saprà dimostrarsi vicina alle società sportive lucane più rappresentative con provvedimenti adeguati e concreti! In attesa di un suo celere riscontro, i migliori saluti. Salvatore Caiata, Rocco Auletta, Nicola Carlomagno, Roberto Urgesi, Rocco Luigi Sassone Ad intervenire prontamente sulla questione è il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese, come riporta il quotidiano Le Cronache Lucane. «Lo sport è importante non solo per i suoi aspetti agonistici ma anche perché è uno straordinario mezzo di emancipazione e promozione sociale di un territorio. Le società sportive sono anche delle vere e proprie aziende con bilanci, spese e introiti. Lo sport non è solo passione è anche economia. E come tutti i settori anche quello dello sport sta affrontando una importante crisi economica conseguente alla Pandemia. Per questo faccio mio l’appello dei presidenti sportivi e chiedo alla Regione Basilicata di mettere in campo tutti gli sforzi possibili per sostenere un settore che al pari degli altri non può essere abbandonato a se stesso. Vanno difese le nostre eccellenze agonistiche per non disperdere un patrimonio di storia della Basilicata che negli anni ha dato lustro alla nostra terra anche fuori dai confini lucani diventando in alcuni casi un motivo di vanto per la Basilicata che sa vincere». LEGGI TUTTO

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    Agnelli Tipiesse, coach Graziosi: “Abbiamo lottato anche se con una formazione rimaneggiata”

    Di Redazione Stabiliti i piazzamenti dopo l’11 giornata di campionato che ha visto Agnelli Tipiesse uscire sconfitta dal match contro la Conad Reggio Emilia, con una formazione completamente rimaneggiata, coach Graziosi tira le somme sul lavoro svolto e sulla situazione generale del team in vista dei play off, prima dell’ultimo recupero contro la Prisma Taranto, anch’essa già matematicamente piazzata al secondo posto. Coach Graziosi ieri ha fatto delle scelte di gioco, così come a Lagonegro, di uno starting six diverso dalle partite precedenti, che tipo di approccio sta adottando in questi match che precedono i play off? “Nostra volontà in questo momento è anche capire che tipo di contributo i ragazzi che finora sono rimasti in panchina possono dare ai play off, ma al di là di questo ieri abbiamo inserito i sette giocatori completamente integri in grado di reggere il campo. Anche a Taranto mercoledì andremo con i ragazzi “abili”, giusto dire anche che due di loro staranno proprio a casa a fare terapia, verrà anche Santangelo e inizierà gradualmente a rifare il riscaldamento e rientrare pian piano nel ritmo. Siamo stati bravi in settimana a recuperare Cargioli che a Lagonegro non era riuscito a giocare, e ieri ha stretto i denti, Milesi sta facendo fisioterapia alla spalla e Santangelo non si allena da ormai quasi due settimane. E’ emerso anche un problema cronico al ginocchio di Terpin, ieri sera avrebbe dovuto giocare ma si è fermato in mattinata e ho ritenuto di non rischiare il ragazzo in una partita che per noi non contava ormai nulla a livello di piazzamento. Noi siamo molto rispettosi dell’avversario, del campionato e del campo, lo abbiamo sempre fatto e sempre dimostrato: ieri a disposizione avevamo questa formazione, e abbiamo lottato tutta la partita fino in fondo facendo il massimo”. Arrivati a questo punto da capolista, come si affrontano i play off? “Inizia completamente un nuovo campionato, purtroppo quello fatto fino ad ora va dimenticato, noi abbiamo un piccolo vantaggio, quello di disputare ogni eventuale bella in casa; ancora più piccolo se si pensa che quest’anno il pubblico non ci sarà. Proveremo ad approfittarne. Ora inizia un campionato vero, dove bisogna vivere la pallavolo e pensare alla pallavolo ogni momento della giornata, 24 ore al giorno, dove ogni minimo particolare alla fine può fare la differenza tra vincere o perdere, per questo è importante che tutti arrivino fisicamente e mentalmente al 100% ai quarti di finale”. Gli fa eco il preparatore atletico Nicola Gibellini con cui si sta impostando un lavoro specifico: “Il lavoro per i play-off è già stato impostato e abbiamo iniziato questa settimana ad intensificarlo aumentando i volumi in sala pesi. Questi dieci giorni serviranno per recuperare tutti i vari acciacchi che ci stiamo portando dietro dall’ intenso periodo di partite dovuto alla coppa e ai recuperi. L’ aumento del volume coincide anche con l’ aumento delle sedute, ora siamo a tre sedute pesi più il lavoro che si fa tutti i giorni sul campo. Il lavoro mio e del fisioterapista Bonfanti è sempre coordinato, visto che spesso ci sono giocatori che hanno fastidi e che quindi sono da gestire in ottica playoff. Adesso ci avviamo verso l’ ultima parte di stagione sperando che duri più a lungo possibile!” Agnelli Tipiesse volerà mercoledì a Taranto affrontando il recupero della 5°giornata di ritorno, poi attenderà gli ottavi di play off per sapere chi tra Brescia e Castellana Grotte dovrà affrontare l’11 aprile per i quarti. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Umek: “Brucia ugualmente nonostante sia ininfluente per la classifica”

    Di Redazione Partita all’insegna dell’equilibrio per le due compagini di ieri al Pala Pozzoni con la Conad Reggio Emilia che ha la meglio al quarto set vincendo 3-1 ( 25-20, 21-25, 23-25, 22-25) Invariata la posizione dei bergamaschi invece che nonostante la partita di recupero in programma per mercoledì 24 alle 19 a Taranto si presenteranno ai play off da primi della classe giocando tutte le partite iniziali e eventuali belle in casa. Resta da vedere ancora chi tra Brescia e Castellana Grotte vincerà gli ottavi per scontrarsi con gli orobici. Le parole di Umek: ”Peccato, brucia ugualmente il risultato nonostante a noi non cambi il piazzamento finale, ma la partita è stata giocata punto a punto, forse loro erano più freschi. E’ stata una buona occasione per far rifiatare i miei compagni dopo le fatiche di Coppa. Mi mancavano le sensazioni del giocare titolare, il lavoro di un anno ha pagato e sono contento per queste prestazioni, ora testa a Taranto e poi aspettiamo i play off con ansia” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Prisma Taranto chiude al secondo posto grazie al 3-1 su Lagonegro

    Di Redazione Terzo successo consecutivo per la Prisma Taranto: la squadra di coach Di Pinto si impone al PalaMazzola per 3-1 (12-25, 25-18, 25-21, 25-16) sulla Cave del Sole Geomedical Lagonegro, ottenendo tre punti che consentono alla squadra rossoblù di conquistare il secondo posto matematico in classifica.  La cronaca:Squadra che vince non si cambia. Di Pinto conferma lo stesso starting-six dell’ultimo match contro Ortona: Coscione palleggiatore, Padura Diaz opposto, Fiore e Gironi schiacciatori, Alletti e Di Martino centrali con Goi libero. Coach Tubertini risponde con Salsi in regia, Tiurin opposto, Mazzone-Armenante schiacciatori, Maccarone e Molinari centrali e Toscani libero. Ottimo approccio al match di Lagonegro che, nelle prime fasi di gioco, sorprende la Prisma Taranto: break di 1-6 grazie a un ace di Tiurin e tre muri vincenti di Molinari obbligano subito Di Pinto al timeout. I rossoblù faticano a imporre il proprio gioco, i lucani sfruttano il momento e allungano il gap portandosi sul più 7 (6-13). Il tecnico dei rossoblù è costretto a chiedere nuovamente la sospensione. Lagonegro, sulle ali dell’entusiasmo, incrementa le distanze: Di Pinto prova a modificare qualcosa, gettando nella mischia Cominetti, Cottarelli e Persoglia al posto di Gironi, Coscione e Padura Diaz. Gli uomini di coach Tubertini non mollano e portano a casa il set (12-25). Taranto parte contratta anche nel secondo set: Tiurin e Salsi portano Lagonegro sul più 3 (5-8). La reazione dei rossoblù giunge con Fiore e Padura Diaz, che pareggiano il risultato (8-8) con Tubertini che chiede il primo timeout dell’incontro. La Prisma aumenta il ritmo, cresce in difesa e approfitta di tre attacchi errati dei lucani, insieme a tre punti consecutivi di Fiore, per portarsi sul più 4 (18-14). Lo strappo messo a segno dalla squadra di Di Pinto è decisivo per l’inerzia del set, che viene chiuso con un primo tempo di Di Martino (25-18). La partita rimane spigolosa e interessante anche nel terzo set: ci pensa Padura Diaz, con un muro e un attacco vincente, a creare il primo strappo (10-7) che obbliga Tubertini al timeout. La Prisma, ora, è in partita: cresce Gironi che, in attacco, riesce ad attaccare con maggior continuità (16-13). Lagonegro, con grinta e tenacia, si riporta sul meno 2 (21-19). Nella parte finale del periodo, la Prisma Taranto mantiene la lucidità e, con un muro di Di Martino, chiude i conti (25-21). Ottimo approccio degli uomini di Di Pinto al quarto set: break di 6-1 e timeout per i lucani. Lagonegro reagisce, piazza un controbreak di 1-7 e pareggia i conti (8-8). La Prisma è più decisa e grintosa: i rossoblù premono sull’acceleratore e si riportano sul più 4 (16-12). Alletti e Di Martino prevalgono, a muro, sugli attacchi dei lucani; Taranto incrementa il vantaggio e porta a casa set (25-16) e tre punti che valgono il secondo posto matematico in classifica.   Prisma Taranto-Cave del Sole Geomedical Lagonegro 3-1 (12-25, 25-18, 25-21, 25-16)Prisma Taranto: Fiore 12, Coscione 1, Alletti 13, Cottarelli 0, Presta ne, Padura Diaz 10, Pagano (L) 0, Gironi 14, Goi (L) 0, Persoglia 0, Hoffer 0, Cominetti 1, Cascio ne, Di Martino 11. All.: Di Pinto.Cave del Sole Geomedical Lagonegro: Mazzone 16, Vedovotto (L) ne, Battaglia 0, Marretta ne, Santucci ne, Maccarone 5, Russo (L) 0, Molinari 9, Tiurin 14, Scuffia 8, Bellucci 0, Armenante 3, Salsi 4. All.: Tubertini.Arbitri: Capolongo-Talento.Note: Durata set 20’, 24’, 25’, 24’. Taranto: 10 muri, 4 Ace, 11 Errori in battuta, 46% Attacco, 72% (43%) Ricezione. Lagonegro: 15 muri, 4 Ace, 14 Errori in battuta, 40% Attacco, 55% (27%) Ricezione. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie A2 maschile: i risultati dell’ultima giornata

    Di Redazione Ultima giornata di regular season per la Serie A2 maschile, anche se il quadro si completerà solo mercoledì 24 marzo con il posticipo tra Prisma Taranto e Agnelli Tipiesse Bergamo (a questo punto ininfluente per la classifica). Le gare si sono disputate tutte in contemporanea alle 18 e hanno determinato gli abbinamenti dei Play Off Promozione. Ecco i risultati e la classifica aggiornata: RISULTATISieco Service Ortona-BCC Castellana Grotte 2-3 (25-22, 23-25, 21-25, 25-23, 8-15)Emma Villas Aubay Siena-Kemas Lamipel Santa Croce 2-3 (25-19, 23-25, 25-19, 20-25, 14-16)Pool Libertas Cantù-Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia 1-3 (18-25, 21-25, 25-19, 27-29)Prisma Taranto-Cave del Sole Geomedical Lagonegro 3-1 (12-25, 25-18, 25-21, 25-16)Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo-Synergy Mondovì 3-0 (25-23, 25-22, 25-18)Agnelli Tipiesse Bergamo-Conad Reggio Emilia 1-3 (25-20, 22-25, 23-25, 22-25) CLASSIFICAAgnelli Tipiesse Bergamo* 54, Prisma Taranto* 44, BAM Acqua S.Bernardo Cuneo 40, Emma Villas Aubay Siena 40, Sieco Service Ortona 38, Conad Reggio Emilia 35, Kemas Lamipel Santa Croce 34, Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia 30, BCC Castellana Grotte 28, Pool Libertas Cantù 22, Synergy Mondovì 16, Cave del Sole Geomedical Lagonegro 12.*Una partita in meno OTTAVI DI FINALE PLAY OFFKemas Lamipel Santa Croce-Pool Libertas Cantù dom 28/3 ore 18.00Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia-BCC Castellana Grotte lun 29/3 ore 18.30Gara 2 dom 4/4, eventuale Gara 3 mer 7/4 QUARTI DI FINALE PLAY OFFAgnelli Tipiesse Bergamo-vincente Brescia/Castellana GrotteEmma Villas Aubay Siena-Sieco Service OrtonaPrisma Taranto-vincente Santa Croce/CantùBAM Acqua S.Bernardo Cuneo-Conad Reggio EmiliaGara 11 dom 11/4, Gara 2 mer 14/4, eventuale Gara 3 dom 18/4 LEGGI TUTTO

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    Derby toscano per la Kemas Lamipel. A Siena per difendere il sesto posto

    Di Redazione Si chiude la regular season di serie A2 Credem Banca con la Kemas Lamipel impegnata in quel di Siena nel derby toscano. Partita importantissima con Siena che punta alla difesa della terza posizione dagli attacchi di Cuneo e Ortona, mentre i “Lupi” cercheranno di mantenere la sesta che qualificherebbe direttamente ai quarti di finale playoff. Non sarà quindi match facile per i santacrocesi di Montagnani contro un avversario molto forte e ben costruito in tutti i reparti, che farà di tutto per chiudere al meglio il suo cammino in campionato. Mister Spanakis può contare sull’espertissimo regista Fabroni e sull’opposto Romanò, sicuramente una delle diagonali migliori della serie A2. Al centro Zamagni e Barone sono una coppia di assoluto livello sia in attacco che a muro, mentre in posto quattro insieme a Yudin e Panciocco ci sarà il nuovo arrivo Massari, un giocatore assolutamente fuori categoria. Ad agire da libero il bravo Fusco. Per la Kemas Lamipel tutto l’organico a disposizione, con l’eccezione dell’infortunato Di Silvestre: Montagnani si affiderà ancora alla verve offensiva di Cappelletti, ma tutto il sestetto dovrà tirare fuori il meglio per aver ragione di un avversario molto forte. Occhi puntati sul campo della capolista Bergamo dove giocherà Reggio Emilia: a parità di risultati tra i santacrocesi e gli emiliani, saranno i conciari a mantenere la sesta piazza. In caso contrario Reggio Emilia si qualificherà per i quarti e i “Lupi” dovranno affrontare Cantù negli ottavi di finale. Ma inutile fare calcoli, la Kemas Lamipel andrà a Siena con la volontà di fare risultato: appuntamento al PalaEstra per le ore 18.00 di domani 21 marzo, primo giorno di primavera; ad arbitrare la coppia formata da Marotta e Toni e partita che andrà in diretta streaming, come di consueto, sui canali YouTube della LegaVolley. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da “fumino” a capitano: Antonio Cargioli racconta la sua Coppa Italia

    Di Redazione A una settimana dalla vittoria della sua seconda Coppa Italia con la Agnelli Tipiesse Bergamo, il centrale orobico Antonio Cargioli rievoca la finale con l’emozione che lo rende un capitano apprezzato da tutto il gruppo. Cargioli racconta così la sua esperienza nel club rossoblù in questi ultimi anni, con il coronamento del traguardo più bello in un periodo storico che ha visto proprio Bergamo al centro del ciclone, toccando punti molto delicati e importanti della sua crescita professionale e umana in questa città. Cosa ha significato per te alzare questa coppa da Capitano dopo 4 anni consecutivi in cui hai partecipato a questa manifestazione? “Significa tantissime cose: emozione, gioia, soddisfazione, orgoglio, commozione. Ripercorro con i ricordi le 4 finali da me disputate, la prima a Bari contro Roma: emozione già per essere riusciti ad arrivarci, ma delusione per come giocammo, perdendo, senza mettere in campo tutta quella determinazione e grinta necessarie per poter vincere. Perché la vittoria era ampiamente alla nostra portata. La seconda a Bologna: partivamo da sfavoriti contro Piacenza, che via via si era rinforzata col chiaro intento di vincere tutto. In realtà poi, ad un certo punto del match, avanti di 2-1 nel conto dei set e con l’entusiasmo dalla nostra parte, pensavamo di poterla portare a casa; e quindi la sconfitta al tie-break ci lasciò molto amaro in bocca. E poi finalmente la terza partecipazione vincente a Bologna, sofferta dalla squadra ma anche molto da me, che non giocai al massimo delle mie potenzialità a causa di un piccolo infortuno accusato durante partita di semifinale disputata a Siena, che ancora mi limitavano. Gioia grande, lacrime e soddisfazione per essere riusciti finalmente a far esultare tutti i tifosi che ci avevano seguito anche nelle precedenti finali. Esperienze indimenticabili comunque tutte e tre per la cornice di pubblico che assisteva all’evento! Poi l’ultima finale, la felicità, raggiunta nel nostro palazzetto, senza pubblico ma con un’atmosfera magica, che raccontava tutto l’affetto e la partecipazione di questo territorio e dei tifosi per la nostra squadra. Vincerla da capitano di questo stupendo gruppo di giocatori e come bandiera e trait d’union delle società che hanno creato questa nuova bellissima realtà, è una sensazione indescrivibile. Devo dire che, considerati i pronostici e sentendomi molto preso dal mio ruolo, per qualche notte ho fatto fatica a dormire pensando al fatto che non dovevamo e potevamo perdere in questa situazione. È però andata come doveva andare per cui, ripeto, felicità pura!“. Oggi è la giornata commemorativa delle vittime del Covid-19: lo scorso anno proprio dopo la festa è cominciato il periodo davvero drammatico, per Bergamo e per il mondo, oggi non ancora terminato. Alzare la Coppa e poter giocare questa finale proprio a Bergamo è stato un momento di vittoria per la città ma anche per tutto lo sport? “Sicuramente è stata una vittoria delle persone che hanno voluto questa nuova società, coniugando due realtà che, insieme, sono riuscite a creare questa squadra e questi risultati: è stato poi più semplice, in questo contesto, ottenere dalla Lega la possibilità di organizzare la finale a Cisano, che è stata una festa, ed un grande omaggio al territorio ed alla sua gente, così colpita nell’ultimo anno. Certamente una vittoria anche dello sport bergamasco, volley in particolare, per una volta meglio del calcio. La giornata di oggi direi che è particolarmente sentita nei nostri territori e ritengo sia un’iniziativa lodevole: questa giornata ci deve servire a mantenere vivo il ricordo negli anni futuri (oggi si fa presto a dimenticare: vedi  l’indifferenza, quasi negazione da parte di qualcuno dell’esistenza dei lager) per provare a rimanere sensibili, attenti e solidali con gli altri, lasciando da parte l’eccessivo individualismo ed egoismo che caratterizza la nostra epoca“. Quali strascichi della pandemia sono rimasti nello sport? Quali sono secondo te le soluzioni più efficaci adottate durante l’anno nel campionato che hai vissuto? “La pandemia ha sicuramente pesato tantissimo sullo sport, in particolare su quelli minori come la pallavolo. Soprattutto su quella che è l’attività di maggior valenza sociale che questo sport rappresenta: settori giovanili, campionati minori, che non hanno potuto praticamente operare. L’aspetto economico poi ha colpito anche noi ed il nostro team in maniera importante, e tutti stiamo cercando di fare sacrifici per uscire da questa emergenza, per mantenere vivo il nostro sport e le società. C’è poi l’aspetto malattia, che nonostante protocolli (direi adeguati), attenzioni da parte di tutti nell’evitare contagi, iniziative ‘tampone’ (in tutti i sensi), ha colpito praticamente tutte le squadre e gli atleti, fortunatamente senza grossi strascichi sulla salute. Non so se si poteva fare meglio e cosa; è il mondo esterno alle palestre che non ha funzionato nella lotta al Covid. Io dico invece che, probabilmente, con le dovute attenzioni e con ingressi calmierati, si poteva consentire l’accesso di una parte di spettatori ai palazzetti, Credo che vedere una partita di pallavolo, distanziati anche 2 metri, con le mascherine, lavandosi spesso le mani, potrebbe essere meno pericoloso che andare a fare la spesa nei supermercati; la mancanza dei tifosi è la cosa che più ci pesa in questa situazione“. Quali obiettivi futuri vorresti raggiungere con questo gruppo? “Continuare a far bene, migliorare sempre più il nostro livello di gioco, divertirsi in palestra e far divertire il pubblico ; poi i risultati, se faremo tutto questo, potranno arrivare. La seconda Coppa Italia è in bacheca: pensiamo ai prossimi obiettivi che sono i play off, sapendo che, questa volta, anche se siamo primi alla fine della regular season, i favoriti non siamo noi. Siena col cambio del palleggiatore e con l’ultimo acquisto, Jacopo Massari, è sicuramente ora la favorita del gruppo. Quindi dobbiamo godercela, possibilmente fino alla fine: solo allora tireremo la riga e faremo i conti“. Come ti senti nel guidare questa squadra da leader, ti senti responsabilizzato o cresciuto in quest’ultima stagione come atleta o uomo? “Col passare degli anni si diventa più responsabili, maturi, riflessivi (almeno si spererebbe!) La fascia di capitano sicuramente può aiutare ad accelerare questo percorso. Cercare di essere di esempio e di traino per i compagni, rappresentare la storia della società degli ultimi 4 anni è un bel vanto ma soprattutto una bella responsabilità. Gestire le situazioni critiche in campo con gli avversari e con gli arbitri, è un altro bel banco di prova per uno come me che era un po’ ‘fumino’ ( focoso, agitato, molto istintivo). Devo dire che adesso mi meraviglio che ci siano giocatori che sotto rete continuano ad insultare e creare tensioni per metterla un po’ in rissa ed innervosire gli avversari. Sì, credo di essere cresciuto sia come atleta che come uomo, nell’atteggiamento in palestra durante gli allenamenti e durante le partite, nel sapermi gestire nei diversi momenti del match quando non tutto riesce sempre bene. Sono fiero non tanto di essere capitano, ma della squadra e del percorso che insieme ai miei grandi compagni stiamo facendo: faccio di tutto perché anche loro siano fieri del loro capitano. In una cosa sicuramente devo ancora migliorare: nel rapporto coi media, e alludo al fronte interviste: dopo la Coppa Italia ammetto che c’è ancora molto da lavorare!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO