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    Roma Volley Club femminile ed Eurobasket Roma Maschile insieme in un gemellaggio

    Di Redazione Roma Volley Club Femminile, recente neopromossa in Serie A1, ed Eurobasket Roma Maschile, qualificata alle semifinali playoff per la promozione in Serie A, hanno in questi giorni siglato un accordo di gemellaggio che vedrà il Presidente Mele e il DG Mignemi insieme al Presidente Buonamici e al GM Scatarzi, con i rispettivi staff, impegnati nello sviluppare interessanti sinergie tra le due società. Primo obiettivo l’individuazione, in cooperazione con l’amministrazione di Roma Capitale, dell’impianto cittadino idoneo ad accogliere le gare della prossima stagione e i numerosi appassionati romani di questi sport. Ci saranno poi collaborazioni operative e promozionali per dare facilitazioni al pubblico e incentivare l’attenzione cittadina sulle due massime societá romane in queste due importanti discipline sportive, seconde in Italia, per numero di tesserati e pubblico, solo al calcio. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pietro Maschio: “Sono fiducioso sull’iscrizione di Bergamo e Casalmaggiore”

    Di Redazione Con la promozione ottenuta sabato dalla Megabox Vallefoglia si delinea il quadro della prossima Serie A1, che dovrebbe essere formata da 14 squadre, anche se permangono le incognite sulla situazione di VBC Èpiù Casalmaggiore e Volley Bergamo. Un tema sul quale esprime ottimismo il co-presidente dell’Imoco Pietro Maschio, intervistato da Il Gazzettino Treviso: “È vero che c’è un po’ di foschia sul futuro di quei club, ma sono più fiducioso che pessimista sulla loro presenza. Penso che la prossima A1 sarà a 14 squadre, e comunque non ci sarà un numero dispari di iscritte“. Nell’intervista Maschio traccia anche un quadro generale del campionato: “Ci sono due blocchi. Il primo è composto da noi e da squadre che erano già competitive l’anno scorso e hanno alzato l’asticella: Novara, Monza e Scandicci hanno costruito squadre ancora più forti, Chieri sarà una conferma e Busto Arsizio magari non avrà più il budget di qualche anno fa, ma resta un club competente e organizzato. Poi c’è un gruppone contrassegnato da grande equilibrio e che ipoteticamente si giocherà gli ultimi due posti disponibili per i play off. Tra queste squadre nessuna parte nettamente favorita o sfavorita: molto dipenderà dai dettagli, come gli infortuni, lo stato di forma, l’organizzazione“. LEGGI TUTTO

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    La Fipav Sicilia lancia il Trofeo del Mediterraneo a Marsala

    Di Redazione La Fipav Sicilia è al lavoro per l’organizzazione di un grande evento di caratura nazionale per riportare la Sicilia al centro della grande pallavolo. Sono state, infatti, gettate le basi per pianificare il programma di un importante trofeo nazionale con la partecipazione di alcune squadre del campionato di Serie A1 femminile. La sede scelta è Marsala, città che da parecchi anni rappresenta la pallavolo siciliana di serie A con la Sigel. Il Primo Trofeo del Mediterraneo di pallavolo femminile – Città di Marsala, che avrà anche un title sponsor, sarà il primo di una serie di eventi che si alterneranno nel corso degli anni. Nel 2022, infatti, il Comitato Regionale della Fipav ha previsto l’organizzazione di un trofeo nazionale di pallavolo maschile. A darne notizia è il presidente regionale Nino Di Giacomo, che lunedì ha incontrato a Marsala il sindaco Massimo Grillo e il presidente del Consiglio Comunale di Marsala, Enzo Sturiano, per presentare il progetto alle più alte cariche della città. Alla riunione ha preso parte anche la Consigliera della Fipav Sicilia e responsabile Grandi Eventi Rossana Giacalone, che ha già elaborato insieme al Presidente Di Giacomo il programma della manifestazione sportiva, che prevede anche degli eventi collaterali con una tappa regionale di Volley S3, nella piazza Porta Nuova di Marsala, e un workshop di qualificazione riservato agli allenatori siciliani con relatori i tecnici delle squadre partecipanti al trofeo. All’incontro hanno partecipato anche il presidente del Comitato Territoriale della Fipav di Trapani Filippo Occhipinti, il presidente ed il vicepresidente della Fly Volley Marsala Roberto Marino e Maurizio Falco ed il direttore sportivo della Sigel Marsala Volley Maurizio Buscaino.  Di Giacomo, nell’esporre dettagliatamente il progetto, ha assicurato la presenza di 5 società al “Primo Trofeo del Mediterraneo” con squadre di Serie A1 femminile, la Nazionale di pallavolo di Malta, la Sigel Marsala ed eventualmente altre squadre siciliane, con l’obiettivo di renderlo continuativo nel tempo, per rilanciare il movimento pallavolistico isolano a livello nazionale e non solo, prendendo spunto dal torneo di Montreux che, per oltre trent’anni, è stato un riferimento per la pallavolo femminile in Europa. È senza dubbio un progetto ambizioso, ma vi sono tutti i presupposti per farlo diventare un trofeo internazionale. Il presidente Di Giacomo, la prossima settimana, avuti i pareri favorevoli dell’amministrazione comunale di Marsala, si attiverà per richiedere alla Fipav e alla Lega Pallavolo Serie A Femminile il patrocinio e si sta tentando di coinvolgere (ci sono già dei contatti) gli organizzatori del memorial “Mimmo Fusco” per avere la massima visibilità dell’evento attraverso il canale RaiSport. Il progetto prevede il coinvolgimento delle aziende più rappresentative della città e della provincia di Trapani. Individuato anche il luogo per lo svolgimento delle partite, il palazzetto dello sport di Marsala (4.000 posti) che, per l’occasione, si rifarà il look con alcuni accorgimenti emersi durante il sopralluogo effettuato. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Spunta il nome di Nordmeccanica per il futuro di Casalmaggiore

    Di Redazione Passa il tempo ma ancora si sa poco o nulla sul futuro della VBC Èpiù Casalmaggiore, ancora alle prese con la doppia incognita sull’iscrizione alla Serie A1 e sull’eventuale trasferimento in una sede diversa da Cremona. Le due decisioni sono peraltro strettamente legate: un ritorno a Viadana si accompagnerebbe a un ridimensionamento delle ambizioni, mentre l’ipotesi Parma porterebbe con sé prospettive più ampie in termini di crescita anche economica. Ed è per questo che, secondo il quotidiano La Provincia, è proprio la città ducale a guadagnare terreno come possibile nuova “casa” delle rosanero. Il trasferimento a Parma, riferisce l’articolo di Matteo Ferrari, porterebbe infatti in dote alla VBC un partner d’eccezione: la famiglia Cerciello con lo sponsor Nordmeccanica. Un nome ben noto nel mondo del volley per essere stato al fianco di Piacenza (con un palmares di due scudetti, due Coppe Italia e altrettante Supercoppe) e poi di Modena, ma che anche negli ultimi anni non ha abbandonato la pallavolo supportando la Gas Sales maschile. Uno scenario che potrebbe garantire alla società un budget più consistente anche per il mercato, anche se ormai la maggior parte delle trattative sono concluse o in fase avanzata. LEGGI TUTTO

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    Omoruyi, tra Imoco e Nazionale una “piccola” tra le Big: “Determinata fin da bambina”

    Di Redazione A 18 anni ha già un palmarès vastissimo, tra Nazionale under e club in cui gioca, l’Imoco. Ora la ciliegina sulla torta: Loveth Omoruyi è tra le “big” al collegiale azzurro guidato da coach Mazzanti.“Non mi aspettavo la convocazione già da quest’anno” è stato il suo commento. Una sorpresa che può valere oro per la giovane schiacciatrice lodigiana, classe 2002. Ma per ogni grande atleta, c’è dietro un ottimo allenatore. In un’intervista a Il Cittadino, Leticia Mejia, allenatrice che ha seguito Omoruyi fin dalle sue prime ginocchiere, racconta la Loveth bambina. “Non vedevo in lei una futura campionessa: 13 anni fa vedevo una bambina dotata di buona coordinazione, disciplinata, che sapeva ascoltare. Loveth era una bambina molto determinata non era e non è estroversa comela sorella, ma era un punto di riferimento per tutti i suoi fratelli. E poi difendeva le sue compagne dai ragazzi che si comportavano da bulli: è sempre stata molto combattiva in questo”. Mejia si riferisce alla stagione 2008/2009, quando Omoruyi era una giovane atleta del gruppo minivolley all’oratorio di Sant’Alberto. A 11 anni, viste le sue incredibili capacità fisiche, Loveth gioca in Seconda Divisione e in Under 16, arrivando fino alla finale provinciale del torneo giovanile. Una baby prodigio che i genitori hanno sempre saputo instradare ed educare, come racconta coach Mejia: “Loveth è sempre stata una bambina molto educata. Sua madre ha agito con grande equilibrio e riguardo quando tante società più grandi del “piccolo” Sant’Alberto cominciavano a chiamarla per tesserare la figlia, solo 12enne.La mamma ha sempre risposto: “Parlatene con gli allenatori”. La famiglia non ha mai messo parola sulle scelte tecniche, mi chiese solo di accompagnarla a un torneo nel 2015 che giocò aggregata alla Pro Patria per evitare che una ragazzina si muovesse da sola senza punti di riferimento”. Per la giovane schiacciatrice promessa del volley, Leticia Mejia è stata e resta un mentore con cui rimane costantemente in contatto mentre spicca il volo in maglia azzurra. LEGGI TUTTO

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    Imoco, il preparatore Da Lozzo: “Al massimo nel momento in cui serviva esserlo”

    Di Redazione La buona riuscita di una stagione dipende, tanto, dalle condizioni fisiche in cui arrivano nel finale soprattutto gli atleti. Lo sa bene il preparatore atletico delle neo campionesse d’Europa dell’Imoco Volley Conegliano, Marco Da Lozzo, che ha dovuto sostenere 46 partite in otto mesi. In questo ruolo da tre anni, racconta con entusiasmo la vittoria in Champions, intervistato dalla Tribuna Treviso: “Sono contento di come sono andate le cose. Al di là dei risultati, perché le finali si possono anche perdere, le ragazze sono state sempre al massimo nel momento in cui serviva esserlo”. “Siamo stati come un’orchestra, in cui anche lo strumento più insignificante, mi viene in mente iltriangolo, risulta fondamentale se esegue bene la sua parte al momento giusto. Nessuno si è risparmiato e molti di noihanno sacrificato anche i propri giorni di riposo per contribuire al recupero o alla preparazione delle atlete. Voglio citare il mio assistente Matteo Sfriso, una delle tante persone che lavorano dietro le quinte per tutto l’anno, senza le quali non sarebbe possibile arrivare ai risultati che abbiamo raccolto”. La situazione più critica è stata quella di Folie: “La sua assenza e le sue presenze sono state tutte programmate al meglio: metà del merito va a lei e alla sua volontà. Ma non è stata l’unica situazione da gestire, anche se magari non sempre si è notato”. Le ultime tre partite di finale scudetto e di Champions sono durate complessivamente più di 7 ore.“Non ero preoccupato per questo perché sulla resistenza ci ha aiutato l’intensità molto alta dei nostri allenamenti, anche se in campo durante l’anno non abbiamo avuto modo di mostrarla. La differenza l’hafatta il carico muscolare sulle partite ravvicinate: in gara 1 abbiamo faticato, in gara 2 le cose sonosempre andate meglio. Contro il Vakifbank siamo usciti alla distanza: noi crescevamo, loro calavano”. LEGGI TUTTO

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    Folie: “Non abbiamo mai mollato. Le Olimpidi? Credo di meritarmele”

    Di Redazione La ruota gira. Lo sa benissimo la centrale dell’Imoco Volley Conegliano Raphaela Folie che, da tre anni a questa parte, ha dovuto rinunciare a molti match a causa di svariati infortuni. Il primo “importante” il 25 aprile 2018, al ginocchio, quest’anno poi il tendine. Tutte sfortune che però non sono riuscite a mettersi tra lei e il destino, tra lei e il suo posto da titolare nella partita che assegnava la Champions League a Verona. Match che l’altoatesina, intervistata da Il Gazzettino Treviso, commenta così: “La partita di Verona è stata incredibile: un match combattutissimo contro una squadra forte come noi, cinque set tutti molto tirati. Verso la fine non stavamo più in piedi, a parte Paola che oltre al talento ha anche energia da vendere. È stata una gara incredibile, mi mancano le parole per descriverla. Dopo un anno così duro, giocare una partita del genere ha ripagato tutti i sacrifici fatti”. La nostra festa? “È stata lunga, praticamente è proseguita per due giorni. Il prosecco è girato “a bomba”, ogni tanto qualcuna di noi si metteva a piangere e allora iniziavamo a piangere tutte, poi a ridere. Siamo felici nel profondo del cuore, aspettavamo la Superfinal dalla sconfitta a Berlino”. Questa Champions è anche un premio alla vostra perseveranza? “Non abbiamo mai mollato tutto l’anno, non abbiamo perso neanche una partita e anche se sulla carta potevamo essere considerate le più forti, non abbassare mai la tensione è stato incredibile. Siamo state tutte bravissime, anche nel rispetto delle misure anti Covid: non siamo mai uscite di casa, poi magari avremo avuto anche fortuna”.Avere avuto in rosa un’alternativa come Sarah Fahr ha ridotto ii rischi di stress, soprattutto fisico ?“Sì, anche gli anni scorsi la squadra ha sempre avuto tre centrali “titolari”, vedi Ogbogu e Danesi, e questa scelta ha aiutato molto. Secondo me Sarah diventerà la centrale più forte del mondo perché ha tutte le potenzialità per esserlo: è veloce, giovane, umile, ha tanta voglia dii lavorare, si è inserita benissimo nel gruppo ed è cresciuta, si toglierà un sacco di soddisfazioni”. Sull’azzurro la classe ’91 non si nasconde: “Ci voglio andare a queste Olimpiadi, penso di meritarmele. Non ho mai fatto i Giochi, a Rio non andai perché litigai con l’allora ct Bonitta. Adesso siamo un bel gruppo, penso che in Giappone potremo fare bene, anche andare a medaglia. Ce la metterò tutta per esserci”. E dopo Tokyo? “Come altre compagne ho ancora un anno di contratto con l’Imoco. Poi vedremo come staranno le mie ginocchia”. LEGGI TUTTO

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    Imoco, Caravello: “In dieci mesi ho vinto più che in tutta la mia vita”

    Di Redazione L’Imoco Volley macina vittorie su vittorie, premi su premi, riconoscimenti su riconoscimenti. Tra le inarrestabili Pantere, Lara Caravello. Il libero, originario di Udine, condivide con le sue compagne il sogno di portare a casa anche la Champions League, per la prima volta nella storia della società. In questa stagione, Caravello è riuscita a ritagliarsi piccoli spazi e a dare il suo contributo. Cosa che spera di poter fare anche domani a Verona. La sua impressione, raccontata in un’intervista al Messaggero Veneto. La Champions è un obiettivo importantissimo per la società. Come vive questa vigilia? “Sappiamo che sarà durissima, ma vogliamo chiudere la stagione con un altro grande successo. Per me è un’esperienza incredibile: in questi ultimi dieci mesi ho vinto più di quello che ho vinto in tutta la mia vita. Vincere in questo modo, insieme a un gruppo fortissimo, ti ripaga di tanti sacrifici. È una ricompensa stupenda per il grande lavoro che facciamo ogni giorno. Ma vincere con un gruppo di persone che crede fortemente in quello che fa è davvero meraviglioso”. Sembra che vincere sia naturale per questa squadra. “Siamo una squadra di fenomeni: molte giocatrici sono fortissime anche quando hanno una giornata sottotono. Oltre al talento, c’è anche un duro allenamento, tanta voglia di vincere e la capacità di non accontentarsi mai, cercando di raggiungere continuamente l’eccellenza”. Come ha vissuto questa stagione, in questo contesto? “Sono molto contenta. Ho trovato spazio come banda ricevitrice in seconda linea; come libero ho davanti a me “un mostro” come Monica De Gennaro. Da lei ho imparato tantissimo e la possibilità di affiancarla in gara come banda è stata un’occasione preziosissima per me”. LEGGI TUTTO