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    Santarelli: “Plummer ci può dare qualcosa che non abbiamo mai avuto”

    Di Redazione È la squadra da battere. Non è un segreto che l‘Imoco, campione d’Europa e del Mondo in carica, vorrà recitare ancora il ruolo da protagonista indiscussa nella prossima stagione. Pochi cambi ma di qualità in casa Conegliano, le americane Courtney e Plummer e la vice Egonu Frosini che sostituiranno rispettivamente Kimberly Hill, McKenzie Adams e Lucilie Gicquel. Innesti che coach Santarelli commenta così intervistato dal Gazzettino Treviso: “Con loro tre l’Imoco resta ad alti livelli. Volevamo riconfermare il più possibile la rosa e ce l’abbiamo fatta, questo è stato forse l’anno in cui abbiamo cambiato meno in assoluto, è stato il giusto premio per una squadra che ha costruito qualcosa di bellissimo in una stagione complicata. Cercavamo profili che potessero completarci e forse migliorarci“ “Courtney è molto solida in seconda linea e può fare bene anche in attacco. Ha tanti colpi, può giocare vicino o lontano dal palleggiatore, requisiti fondamentali per sostituire Hill. Sono molto contento del suo innesto. Kathryn invece ci può dare qualcosa che non abbiamo mai avuto: diciamo che in posto 4, una giocatrice così fisica e importante anche su palla alta Conegliano non l’ha mai avuta. Da diversi anni ci caratterizza un gioco veloce con l’inserimento di tante attaccanti, e ci è sempre mancata una banda “pura” da palla alta. Plummer può fare entrambe le cose. Se troverà la strada giusta potrà diventare una top player, perché è in grado di ricoprire tanti ruoli e ha un tasso tecnico importante che le permette di essere anche una buona ricettrice. E comunque un tipo di giocatrice che ci mancava“. Sulla giovane opposta classe 2002 il tecnico veneto infine conclude: “La conosciamo bene, il suo cartellino è del club, l’abbiamo seguita tanto in questi anni perché fin da giovanissima ha dimostrato di avere buoni numeri. Nell’ultimo biennio al Club Italia è cresciuta ulteriormente, perciò abbiamo pensato che questo fosse il momento giusto per inserirla in una squadra di prima fascia. Giorgia potrà innalzare ancora di più la fisicità delia squadra. Siamo molto contenti di questo mercato” LEGGI TUTTO

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    Perinelli: “Voglio tornare il prima possibile. Sarò diversa, più consapevole”

    Di Redazione È stata una stagione sicuramente non facile per la capitana di Chieri Elena Perinelli che ai primi di Marzo ha dovuto salutare prima del tempo il campionato a causa di un brutto infortunio al ginocchio destro. Il Corriere di Torino ha intervistato la classe ’95 partendo proprio dalle sue condizioni di salute: “A tre mesi dall’operazione, sto ricominciando a correre ed è una bella notizia. Non c’è niente di facile, fa caldo,ma mi sono abituata all’idea di accettare tutto quel che è successo. Quando sono uscita, Chieri era ai playoff, in gran forma, con una final four di Coppa Italia da giocare…”Come ha visto le sue compagne Mazzaro, De Bortoli e Bosio in maglia azzurra? “È stata una grande esperienza per loro e sono state brave. Io e Francesca siamo molto amiche. Si merita la stagione che ha vissuto e sono sicura che nella prossima sarà ancora più forte, il gioco che con Bregoli abbiamo sviluppato grazie a lei, lo abbiamo visto anche in Nazionale, abbiamo anticipato una tendenza della pallavolo di oggi, sempre più veloce”. Nonostante l’infortunio la varesotta è stata una delle prime ad essere riconfermata in maglia piemontese e non nasconde che il pensiero fisso è al suo ritorno: “Non so quando sarà, penso ad obiettivi mensili e non vado troppo in là. Lavoro giorno dopo giorno e faccio piccole conquiste. Spero di farcela per il campionato”.Che squadra è la nuova Reale Mutua Fenera? “Sono contenta perché resta la stessa dello scorso annoe questo è un punto di forza, poi ci sono nuove giocatrici di talento che sono tutte nazionali e si integreranno bene in un gruppo che lavora assieme ormai da tre anni”. Come sarà il campionato? “Ancora di alto livello con Conegliano e Novara sempre più forti e poi Busto, Monza e Scandicci che si sono rinforzate. Noi faremo la nostra stagione e verso metà vedremo dove saremo arrivate”. Sul futuro la schiacciatrice conclude così: “Voglio tornare il prima possibile. Sarò diversa, più consapevole. Comincio a capire cosa significa quando dicono che da certe situazioni se ne esce più forti”. LEGGI TUTTO

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    Silvia Fondriest saluta Trento: “Nuove avventure mi aspettano”

    Di Redazione “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’…“: Silvia Fondriest sceglie una citazione di Lucio Dalla per congedarsi dalla Delta Despar Trentino. L’amico in questione è il monte Bondone, da cui la centrale si congeda con un post su Instagram: “Dopo 8 anni assieme è arrivato il tempo dei saluti, nuove avventure mi aspettano lontane dalle tue pendici“. “Grazie – scrive Fondriest – a chi ha condiviso con me un pezzo di questo lungo cammino. Durante il tragitto sono cresciuta, sono inciampata, mi sono rialzata, ho vissuto momenti incredibili, ho riso tanto e pianto altrettanto, ho commesso degli errori ai quali ho saputo rimediare e altri no, mi sono accorta di quanto possa essere difficile fidarsi e affidarsi agli altri, ma quanto questo sia il vero pilastro e ricchezza della vita e dello sport“. “Ho trovato persone che sono diventate punti di riferimento fondamentali – continua la centrale – altre che invece perderò, ma che rimarranno parti indelebili di ricordi bellissimi. Persone che mi hanno sorpresa, tante altre che mi hanno insegnato qualche cosa di piccolo o di grande, chi mi ha ricordato cosa vuol dire sognare, sperare e non mollare mai. Ho imparato tanto anche da chi non mi andava a genio e da coloro ai quali non andavo a genio io, perché è da chi ti guarda in modo più critico che capisci e apprendi tante cose“. Chiusura con un po’ di amarezza: “C’è chi rimarrà nel mio cuore nonostante la delusione che mi ha procurato, perché alla fine alcune persone rimangono speciali comunque vada, soprattutto quando si tirano le somme e si capisce quanto d’importante c’è stato“. E adesso per Fondriest, a Trento dal 2014 con una parentesi di due anni a Busto Arsizio, si apre la strada del trasferimento alla Banca Valsabbina Millenium Brescia, che sembra ormai scontato. (fonte: Instagram Silvia Fondriest) LEGGI TUTTO

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    Casalmaggiore, quella consegna di maglia è il futuro al PalaRadi?

    Di Redazione La Vbc Casalmaggiore potrebbe rimanere ancorata a Cremona e al PalaRadi. Dopo la notizia, di un mese fa, in cui il presidente della società, Boselli Botturi, aveva dichiarato di voler ampliare gli orizzonti geografici allontanandosi da Cremona, La Provincia di Cremona riporta nell’edizione odierna che invece il PalaRadi potrebbe rimanere la casa di Casalmaggiore. Indizio significativo sarebbe stato la consegna, da parte di Boselli Botturi, della maglia rosa da gioco all’assessore Zanacchi durante il passaggio della Mille Miglia a Cremona. Oltre alla città ospitante, la Vbc Casalmaggiore ha anche altri nodi da scogliere: in primis, il mantenimento o meno della massima categoria. Come riporta il quotidiano, infatti, tante sono le voci che danno la società in A1 e altrettante quelle che la condannano ad un’inevitabile retrocessione. Tassello fondamentale per la permanenza in A1 è una squadra di livello. Casalmaggiore sta iniziando con ritardo le trattative, ma circolano alcuni nomi: Volpini, terzo allenatore a Conegliano nella passata stagione e due anni fa assistant coach di Gaspari proprio a Casalmaggiore, potrebbe sedere in panchina. Per quanto riguarda la rosa, sembra sempre più vicina la firma di Bechis in regia. Per la seconda linea c’è, invece, forte interessamento al libero Carrocci. Infine, Katarina Luketic potrebbe ricoprire il ruolo di opposto in maglia rosa. LEGGI TUTTO

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    Megabox, Kosheleva: “Società ambiziosa. Cercavo un’occasione come questa per tornare in Italia”

    Di Redazione Queste le prime parole di Tatyana Kosheleva, nuova schiacciatrice della Megabox Vallefoglia, in maglia biancoverde: “Sono molto felice di tornare in Italia con una squadra come la Megabox Vallefoglia. La società ha ambizioni e si è data obiettivi importanti nei prossimi anni, e io cercavo un’occasione come questa per tornare in Italia, dove si gioca il campionato numero uno nel mondo. Appena ho firmato sono subito andata a vedere nella cartina geografica dove fosse Vallefoglia: appena ho visto che è a pochi chilometri dal mare, ho subito pensato che questo fosse un ulteriore motivo per non farmi scappare questa occasione. Ho giocato a Pesaro in Champions League con la allora Scavolini con la maglia dello Zarechie Odintsovo, ma ero giovanissima e nemmeno mi ricordo il risultato della partita. In Italia ho giocato solo un mese a Scandicci, di ritorno dal campionato brasiliano, ma torno molto volentieri nel vostro paese”. “Cosa faccio nel tempo libero? Amo leggere libri di psicologia, amo la natura e il mare! Ringrazio moltissimo tutti i tifosi della Megabox – continua la schiacciatrice russa -, che mi hanno sommerso di messaggi di benvenuto sui social dopo che è stato annunciato il mio arrivo a Vallefoglia: spero molto nel loro sostegno, i tifosi sono il nostro ottavo giocatore in campo! Cosa mi aspetto dalla prossima stagione? Io amo giocare a pallavolo e non mi metto a pensare a quello che succederà: ogni anno è un nuovo viaggio e una nuova avventura con lo sport che amo, per il resto non si sa mai quello che può accadere”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chieri riparte da Bregoli e il suo staff. Torrese è la nuova Team manager

    Di Redazione Una novità che al tempo stesso è anche un gradito ritorno, per il resto tutti confermatissimi. È lo staff della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 per il suo quarto campionato in A1. La new entry nello staff che affiancherà Giulio Cesare Bregoli è Valentina Torrese, volto già conosciutissimo sotto l’Arco avendo vestito il biancoblù da giocatrice per due stagioni, dal 2014 al 2016. Dopo una bella carriera da libero in B1 e A2 a Monticelli, Pinerolo, Albese con Cassano, Chieti e Cus Torino, “Torres” torna a Chieri come nuovo team manager della prima squadra raccogliendo il testimone da Monica Mares, a cui vanno un ringraziamento per i tre anni insieme in A1 e un grosso in bocca al lupo per il futuro, professionale e personale. Confermato in blocco lo staff dell’ultima stagione. Continueranno dunque il loro lavoro il viceallenatore Marco Sinibaldi che, sgravato dagli impegni con la B2 e il settore giovanile, potrà occuparsi a tempo pieno della prima squadra; il terzo allenatore Marco Rostagno; l’assistente allenatore Michele Parusso e il preparatore atletico Davide Partegiani, attualmente impegnati con la nazionale azzurra Seniores; l’addetto alle statistiche Emanuele Aime; il mental coach Roberto Merli; e i fisioterapisti Gianfranco Cumino e Giorgia Valetto. Completano lo staff i medici Alessandra Barazzotto, Oscar Kiss e Francesco Lancione. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo rinasce come una Fenice: c’è l’accordo, si resta in A1

    Di Redazione Bergamo ce l’ha fatta: la serie A1 femminile è ancora di casa. La firma ufficiale ancora non c’è, ma è questione di ore e la pallavolo orobica può tirare un sospiro di sollievo, l’accordo si fa. Come riporta l’Eco di Bergamo, infatti, a breve si siglerà l’accordo tra la famiglia Foppa Pedretti e Andrea Veneziani, nuovo proprietario della società. Un lavoro di squadra ha permesso al Volley Bergamo di continuare la sua attività: il lavoro di 18 imprenditori ha permesso di rilevare il titolo di una squadra che ha fatto la storia della pallavolo italiana e internazionale. Il nome ancora non c’è, ma i colori probabilmente rimarranno il rosso e blu, proprio a ricordo dei numerosi successi che sono stata portati nella bacheca della società bergamasca. Andrea Veneziani, da sempre team manager di Bergamo, l’imprenditore Paolo Bolis e l’avvocato Stefano Rovetta hanno quindi potuto coronare il sogno di gestire la società, non prima di aver concluso l’arduo compito di raccogliere i 150mila euro necessari come capitale iniziale a cui ha collaborato, dietro le quinte, il sindaco Giorgio Gori. Una volta firmato l’accordo, ci sarò da costituire la nuova sede, il nuovo sito, il nuovo organico e, in ultimo ma certamente non meno importante, il roster. A tal proposito, ovviamente, ancora non si ha il quadro completo ma, sempre secondo il quotidiano, sono rimaste le schiacciatrici Sara Loda, Khalia Lanier e Stephanic Enright, mentre appare già sicuro l’arrivo dell’alzatrice Isabella Di Iulio. La famiglia Foppa Pedretti ha quindi mantenuto la promessa: “Noi chiudiamo il nostro cammino, ma chiunque vorrà farsi avanti sarà il benvenuto” aveva dichiarato a marzo, dopo l’annuncio dell’abbandono. E qualcuno si è fatto avanti. Ancora uno sponsor non c’è, ma l’importante per il Volley Bergamo è poter regalare ancora trionfi ai propri tifosi. LEGGI TUTTO

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    Il procuratore Raguzzoni: “Paola Egonu ha fatto una scelta di cuore”

    Di Redazione Dopo la conferma ufficiale della permanenza di Paola Egonu all’Imoco Volley Conegliano, il procuratore della stella della nazionale, Marco Raguzzoni, svela i dettagli della sua scelta in un’intervista a Il Gazzettino Treviso. E conferma, se ce ne fosse stato bisogno, quanto detto all’epoca dell’offerta presentata dal Fenerbahce per aggiudicarsi l’opposta: “Sì, era reale, e ce ne sono state anche altre. C’è stato un club italiano che si è fatto sentire con un’offerta molto importante. Ma Paola ha ritenuto che la cosa migliore da fare fosse rimanere all’Imoco. La sua è stata una decisione di cuore“. “L’accordo con l’Imoco – spiega l’agente – era stato già trovato ad aprile. Paola aveva espresso l’intenzione di rimanere un altro anno e chiudere un percorso con Conegliano, che potrà eventualmente allungarsi in futuro. In quel momento ha detto: ‘Non ho quasi mai giocato davanti ai nostri tifosi. Andare via con i palazzetti ancora a porte chiuse mi sembrerebbe brutto, anche perché sono arrivata qui per quello che l’Imoco rappresenta come club e come tifoseria. Sarebbe un peccato non giocare un’intera stagione davanti al pubblico del Palaverde’. Questa è stata una delle ragioni fondamentali che l’hanno portata a decidere di rimanere dov’è“. Raguzzoni parla anche della decisione del Coni di non assegnare a Egonu il ruolo di portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi, come invece sembrava possibile alla vigilia: “Non le ha pesato. Per lei era un privilegio essere lì a giocarsi questa possibilità, vista anche la sua giovane età. Se fosse successo sarebbe stata contenta, non è andata bene, ma pazienza. Mi ha detto: ‘È giusto che la precedenza sia andata a chi in carriera ha già vinto medaglie olimpiche’“. LEGGI TUTTO