F1, Regolamento 2021: Come cambieranno le monoposto e dove spenderà i gettoni la Ferrari
La stagione 2021 che dovrebbe prendere il via da calendario a Marzo in Australia. Dal punto di vista tecnico non presenterà grosse differenze rispetto alla 2020 a causa dei regolamenti che hanno congelato gran parte delle componenti delle vetture.
La pandemia da coronavirus ha costretto la F1 a far slittare il passaggio alle “wing car” al 2022. Per la prossima stagione poi sono stati imposti pesanti vincoli allo sviluppo delle vetture, per una questione prevalentemente di costi. Le principali componenti strutturali e meccaniche delle vetture 2020 sono state omologate dalla Federazione, e non potranno essere modificate salvo la spesa massima di due gettoni per squadra.
A questo, la Federazione ha aggiunto ulteriori limitazioni di natura prettamente aerodinamica, per compensare lo step prestazionale che si ha fra una stagione e l’altra con lo sviluppo e l’aumento di potenza delle Power Unit. Diminuire il carico aerodinamico del 10% e lo stress meccanico a cui saranno sottoposte le gomme Pirelli, è stato l’obbiettivo principale di queste modifiche, in quanto le mescole della casa italiana nel 2021 risulteranno “vecchie” ormai di due anni dalla loro ultima omologazione strutturale.
La FIA ha disposto modifiche più o meno importanti a fondo piatto, diffusore, e prese dei freni posteriori, che presenteranno delle modifiche rispetto alla stagione 2020 non indifferenti.
FONDO
La principale aera di intervento dei tecnici di Tombazis ha avuto come oggetto la parte terminale del fondo, che nel 2021 presenterà un importante taglio della superficie in diagonale nella direzione delle gomme posteriori. Il taglio avrà inizio a 1800mm dall’asse ruota anteriore (esattamente in corrispondenza della sezione C-C, dove vi è l’attaccatura del telaio), e proseguirà in un restringimento in diagonale fino a circa 1/3 del battistrada dello pneumatico posteriore.
Con questa modifica dovrebbero dunque scomparire quasi tutti gli slot e le feritoie, che andavano a ricreare una sorta di minigonna pneumatica con un effetto sigillo del flusso d’aria, che aumentavano l’effetto deportante dovuto al fondo e all’estrattore. Già nel corso della stagione appena conclusa, molte squadre hanno testato una pre-configurazione 2021 di fondo piatto, andando ad applicare alle vetture 2020 le limitazioni aerodinamiche dettate dalla Federazione Internazionale. L’obbiettivo è chiaramente quello di testare l’andamento dei flussi con il nuovo fondo molto più semplificato, e capire come andare a recuperare l’effetto deportante perso a causa del nuovo regolamento. Fra le squadre che hanno provato la configurazione 2021 spicca la Ferrari, la quale ha provato addirittura due versioni differenti del fondo 2021 (una a Portimao e una ad Abu Dhabi).
DIFFUSORE
L’altra importante direttiva tecnica sancita dalla FIA riguarda il diffusore, il quale presenterà delle derive verticali più corte di 50 mm dal piano di riferimento, in una zona di 250 mm dalla mezzeria della macchina. Una modifica sostanzialmente di micro-aerodinamica, ma che è stata dettata in quanto vi sono stati forti perplessità sul fatto che le sole modifiche al fondo possano influire sulla perdita di carico aerodinamico delle vetture 2021.
Anche su questo fronte la Ferrari si è messa in risalto rispetto alle altre scuderie, in quanto è stato uno dei primi e dei pochissimi team a testare un diffusore in ottica 2021, sempre sul tracciato portoghese di Portimao. E’ chiaro che le deludenti prestazioni della SF1000 hanno spinto maggiormente i tecnici di Maranello a focalizzare il lavoro sul macchina 2021, soprattutto poiché la vettura del prossimo anno avrà come base di partenza la stessa SF1000 per via dei vari congelamenti.
PRESE DEI FRENI POSTERIORI
L’ultima area di intervento per il 2021 da parte della Federazione ha riguardato le prese dei freni: Nello specifico cambieranno le varie winglet a sbalzo ai fianchi delle prese d’aria, le quali hanno reso questa zona delle monoposto davvero complessa dal punto di vista aerodinamico. Il regolamento 2021 ha definito che, al di sotto dell’asse ruota di 50 mm, le winglet non dovranno sporgere oltre 80 mm dal mozzo ruota, accorciandole di fatto di 40 mm rispetto alle vecchie direttive. Questo inciderà, seppur non in maniera pesante, sul carico aerodinamico complessivo, arrivando a diminuire di circa 10 punti percentuale la downforce rispetto al 2020.
QUALI SONO LE COMPONENTI CONGELATE?
Nel corso della stagione 2020 la FIA ha concesso due importanti scadenze, coincidenti con l’inizio e la metà del campionato scorso, nelle quali le varie scuderie hanno dovuto omologare una serie di componenti della vettura, che non potranno essere più modificate. Le principali componenti che fanno parte delle cosiddette HC (homologated components) sono il telaio, parti interne delle sospensioni, scatola del cambio, struttura deformabile, sistema frenante e impianto di raffreddamento.
Il regolamento tecnico tuttavia concede alle squadre di poter apportare delle modifiche, dando a disposizione a ogni singolo team due gettoni, i quali serviranno a modificare le parti omologate. Ogni singolo componente omologato richiede una spesa variabile per la modifica di un singolo gettone, salvo parti più importanti che ne richiedono entrambi.
Sono tuttavia state fatte delle deroghe per alcune squadre, fra cui la McLaren, che nel 2021 lascerà il Power Unit Renault, per passare a Mercedes. Motivo per il quale la McLaren potrà cambiare gli attacchi motore del telaio, senza dover spendere i gettoni. La stessa Racing Point (Aston Martin) e l’Alpha Tauri, potranno utilizzare componenti già omologate rispettivamente dalla Mercedes W11 e dalla Red Bull RB16. Discorso lievemente differente per Alfa Romeo e Haas, che hanno già utilizzato sulle loro vetture utilizzano componenti Ferrari 2020 (fra le quali il retrotreno).
In questa tabella sono elencati tutti i principali componenti che sono stati omologati nel corso delle due date della scorsa stagioni, con annesso riferimento ai gettoni necessari per apportare delle modifiche.
DOVE POTREBBE SPENDERE I GETTONI LA FERRARI SULLA SF21?
Questa è una domanda che molti si sono posti già nel corso della stagione scorsa, e pare che già Ferrari abbia deciso da tempo in quale area andare a spendere i gettoni. Si è parlato molto nell’ultimo mese e mezzo di un possibile intervento massivo al retrotreno, andando a modificare per fini aerodinamici la scatola del cambio o le parti interne della sospensione posteriore. L’intento potrebbe essere quello di modificare gli attacchi della sospensione, per modificare l’andamento dei flussi nella zona sopra il diffusore, come fatto già da Mercedes e Red Bull. Retrotreno che è stato uno dei punti più problematici della Ferrari SF1000, che non pochi problemi di instabilità e trazione ha dato ai due piloti del cavallino.
Niente muso stretto per Ferrari dunque?Il discorso del muso stretto pare ormai essere accantonato già da tempo da Ferrari, e il focus sulla spesa dei token si è incentrato in un’area completamente opposta della vettura. Nel corso della stagione 2020 pare fosse già pronto un muso in stile Mercedes, ma tuttavia è stato bocciato dalla Federazione per non aver superato i crash test, e accantonato successivamente come progetto dalla stessa Ferrari.
Pare non essere sulla stessa linea d’onda la sorella minore Alfa Romeo Sauber, la quale pare potrebbe spendere tutti e due i gettoni richiesti per la modifica della struttura deformabile anteriore, per alloggiare il muso più stretto, più in stile Red Bull, che Mercedes. L’implementazione del muso stretto tuttavia non si sposa perfettamente con una nata con un telaio predisposto ad alloggiare un muso largo. La soluzione Alfa Romeo potrebbe non essere estrema come quella di Mercedes, e Renault ad esempio, vetture nate già con una attaccatura del telaio più stretta. Nell’illustrazione il confronto diretto fra il muso della stagione 2020 di Alfa Romeo e Renault.
La filosofia che ha ormai preso piede in F1 è quella del muso stretto in stile Mercedes, e molte squadre hanno adottato questa scelta aerodinamica nell’ultimo anno. Fra esse ad esempio McLaren, che ha omologato un muso in stile Mercedes nelle libere del Mugello, entro l’ultima data utile per l’omologazione della struttura d’impatto anteriore. Di conseguenza, la scuderia di Woking, è riuscita a conservare i due gettoni per altre modifiche per la vettura 2021. LEGGI TUTTO