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    F1, Regolamento 2021: Come cambieranno le monoposto e dove spenderà i gettoni la Ferrari

    La stagione 2021 che dovrebbe prendere il via da calendario a Marzo in Australia. Dal punto di vista tecnico non presenterà grosse differenze rispetto alla 2020 a causa dei regolamenti che hanno congelato gran parte delle componenti delle vetture.

    La pandemia da coronavirus ha costretto la F1 a far slittare il passaggio alle “wing car” al 2022. Per la prossima stagione poi sono stati imposti pesanti vincoli allo sviluppo delle vetture, per una questione prevalentemente di costi. Le principali componenti strutturali e meccaniche  delle vetture 2020 sono state omologate dalla Federazione, e non potranno essere modificate salvo la spesa massima di due gettoni per squadra.
    A questo, la Federazione ha aggiunto ulteriori limitazioni di natura prettamente aerodinamica, per compensare lo step prestazionale che si ha fra una stagione e l’altra con lo sviluppo e l’aumento di potenza delle Power Unit. Diminuire il carico aerodinamico del 10% e lo stress meccanico a cui saranno sottoposte le gomme Pirelli, è stato l’obbiettivo principale di queste modifiche, in quanto le mescole della casa italiana nel 2021 risulteranno “vecchie” ormai di due anni dalla loro ultima omologazione strutturale.
    La FIA ha disposto modifiche più o meno importanti a fondo piatto, diffusore, e prese dei freni posteriori, che presenteranno delle modifiche rispetto alla stagione 2020 non indifferenti.
    FONDO
    La principale aera di intervento dei tecnici di Tombazis ha avuto come oggetto la parte terminale del fondo, che nel 2021 presenterà un importante taglio della superficie in diagonale nella direzione delle gomme posteriori. Il taglio avrà inizio a 1800mm dall’asse ruota anteriore (esattamente in corrispondenza della sezione C-C, dove vi è l’attaccatura del telaio), e proseguirà in un restringimento in diagonale fino a circa 1/3 del battistrada dello pneumatico posteriore.
    Con questa modifica dovrebbero dunque scomparire quasi tutti gli slot e le feritoie, che andavano a ricreare una sorta di minigonna pneumatica con un effetto sigillo del flusso d’aria, che aumentavano l’effetto deportante dovuto al fondo e all’estrattore. Già nel corso della stagione appena conclusa, molte squadre hanno testato una pre-configurazione 2021 di fondo piatto, andando ad applicare alle vetture 2020 le limitazioni aerodinamiche dettate dalla Federazione Internazionale. L’obbiettivo è chiaramente quello di testare l’andamento dei flussi con il nuovo fondo molto più semplificato, e capire come andare a recuperare l’effetto deportante perso a causa del nuovo regolamento. Fra le squadre che hanno provato la configurazione 2021 spicca la Ferrari, la quale ha provato addirittura due versioni differenti del fondo 2021 (una a Portimao e una ad Abu Dhabi).
    DIFFUSORE
    L’altra importante direttiva tecnica sancita dalla FIA riguarda il diffusore, il quale presenterà delle derive verticali più corte di 50 mm dal piano di riferimento, in una zona di 250 mm dalla mezzeria della macchina. Una modifica sostanzialmente di micro-aerodinamica, ma che è stata dettata in quanto vi sono stati forti perplessità sul fatto che le sole modifiche al fondo possano influire sulla perdita di carico aerodinamico delle vetture 2021.
    Anche su questo fronte la Ferrari si è messa in risalto rispetto alle altre scuderie, in quanto è stato uno dei primi e dei pochissimi team a testare un diffusore in ottica 2021, sempre sul tracciato portoghese di Portimao. E’ chiaro che le deludenti prestazioni della SF1000 hanno spinto maggiormente i tecnici di Maranello a focalizzare il lavoro sul macchina 2021, soprattutto poiché la vettura del prossimo anno avrà come base di partenza la stessa SF1000 per via dei vari congelamenti.
    PRESE DEI FRENI POSTERIORI
    L’ultima area di intervento per il 2021 da parte della Federazione ha riguardato le prese dei freni: Nello specifico cambieranno le varie winglet a sbalzo ai fianchi delle prese d’aria, le quali hanno reso questa zona delle monoposto davvero complessa dal punto di vista aerodinamico. Il regolamento 2021 ha definito che, al di sotto dell’asse ruota di 50 mm, le winglet non dovranno sporgere oltre 80 mm dal mozzo ruota, accorciandole di fatto di 40 mm rispetto alle vecchie direttive. Questo inciderà, seppur non in maniera pesante, sul carico aerodinamico complessivo, arrivando a diminuire di circa 10 punti percentuale la downforce rispetto al 2020.
    QUALI SONO LE COMPONENTI CONGELATE?
    Nel corso della stagione 2020 la FIA ha concesso due importanti scadenze, coincidenti con l’inizio e la metà del campionato scorso, nelle quali le varie scuderie hanno dovuto omologare una serie di componenti della vettura, che non potranno essere più modificate. Le principali componenti che fanno parte delle cosiddette HC (homologated components) sono il telaio, parti interne delle sospensioni, scatola del cambio, struttura deformabile, sistema frenante e impianto di raffreddamento.
    Il regolamento tecnico tuttavia concede alle squadre di poter apportare delle modifiche, dando a disposizione a ogni singolo team due gettoni, i quali serviranno a modificare le parti omologate. Ogni singolo componente omologato richiede una spesa variabile per la modifica di un singolo gettone, salvo parti più importanti che ne richiedono entrambi.
    Sono tuttavia state fatte delle deroghe per alcune squadre, fra cui la McLaren, che nel 2021 lascerà il Power Unit Renault, per passare a Mercedes. Motivo per il quale la McLaren potrà cambiare gli attacchi motore del telaio, senza dover spendere i gettoni. La stessa Racing Point (Aston Martin) e l’Alpha Tauri, potranno utilizzare componenti già omologate rispettivamente dalla Mercedes W11 e dalla Red Bull RB16. Discorso lievemente differente per Alfa Romeo e Haas, che hanno già utilizzato sulle loro vetture utilizzano componenti Ferrari 2020 (fra le quali il retrotreno).
    In questa tabella sono elencati tutti i principali componenti che sono stati omologati nel corso delle due date della scorsa stagioni, con annesso riferimento ai gettoni necessari per apportare delle modifiche.
    DOVE POTREBBE SPENDERE I GETTONI LA FERRARI SULLA SF21?
    Questa è una domanda che molti si sono posti già nel corso della stagione scorsa, e pare che già Ferrari abbia deciso da tempo in quale area andare a spendere i gettoni. Si è parlato molto nell’ultimo mese e mezzo di un possibile intervento massivo al retrotreno, andando a modificare per fini aerodinamici la scatola del cambio o le parti interne della sospensione posteriore. L’intento potrebbe essere quello di modificare gli attacchi della sospensione, per modificare l’andamento dei flussi nella zona sopra il diffusore, come fatto già da Mercedes e Red Bull. Retrotreno che è stato uno dei punti più problematici della Ferrari SF1000, che non pochi problemi di instabilità e trazione ha dato ai due piloti del cavallino.
    Niente muso stretto per Ferrari dunque?Il discorso del muso stretto pare ormai essere accantonato già da tempo da Ferrari, e il focus sulla spesa dei token si è incentrato in un’area completamente opposta della vettura. Nel corso della stagione 2020 pare fosse già pronto un muso in stile Mercedes, ma tuttavia è stato bocciato dalla Federazione per non aver superato i crash test, e accantonato successivamente come progetto dalla stessa Ferrari.
    Pare non essere sulla stessa linea d’onda la sorella minore Alfa Romeo Sauber, la quale pare potrebbe spendere tutti e due i gettoni richiesti per la modifica della struttura deformabile anteriore, per alloggiare il muso più stretto, più in stile Red Bull, che Mercedes. L’implementazione del muso stretto tuttavia non si sposa perfettamente con una nata con un telaio predisposto ad alloggiare un muso largo. La soluzione Alfa Romeo potrebbe non essere estrema come quella di Mercedes, e Renault ad esempio, vetture nate già con una attaccatura del telaio più stretta. Nell’illustrazione il confronto diretto fra il muso della stagione 2020 di Alfa Romeo e Renault.
    La filosofia che ha ormai preso piede in F1 è quella del muso stretto in stile Mercedes, e molte squadre hanno adottato questa scelta aerodinamica nell’ultimo anno. Fra esse ad esempio McLaren, che ha omologato un muso in stile Mercedes nelle libere del Mugello, entro l’ultima data utile per l’omologazione della struttura d’impatto anteriore. Di conseguenza, la scuderia di Woking, è riuscita a conservare i due gettoni per altre modifiche per la vettura 2021. LEGGI TUTTO

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    F1 2020: Ferrari, Vettel e le buone ragioni alle spalle del loro divorzio

    Il matrimonio tra la Ferrari e Sebastian Vettel era finito ben prima del 12 maggio 2020, giorno in cui il divorzio è stato reso ufficiale. La Scuderia di Maranello ha scelto di puntare su Charles Leclerc, che dopo due anni in seno al team si è guadagnato lo status di prima guida. Leclerc verrà affiancato da Carlos Sainz, pilota dall’indubbio talento e molto maturo nonostante l’ancor giovane età. Nonostante la separazione giudicata come inaspettata da parte dello stesso Vettel sia arrivata prima dell’inizio posticipato della stagione, il quattro volte campione del mondo ha continuato, fatta eccezione per rarissime occasioni, a indossare i panni dell’uomo squadra, almeno pubblicamente.
    In una delle primissime conferenze stampa della stagione le sue dichiarazioni incendiarie sulla decisione della Ferrari di non rinnovargli il contratto facevano temere per la prosecuzione del 2020, tanto che si arrivò a pronosticare un addio anticipato. In realtà un’occasione di vero confronto in pista con Leclerc è risultata essere un’eventualità abbastanza rara, dato l’importante gap prestazionale tra i due piloti. Vettel ha paventato frustrazione nel momento in cui è stato incolpevolmente messo fuori gara da Leclerc alla seconda curva del Gran Premio di Stiria e si è lamentato per una presunta entrata aggressiva del compagno alla prima curva in Bahrein. Nel complessivo l’ultima stagione in rosso di Vettel è stata contraddistinta da un atteggiamento apparentemente poco improntato all’agonismo, senz’altro spento e svuotato nelle motivazioni. L’ultimo podio con la Ferrari è arrivato in Turchia e rimarrà anche l’unico del pilota in una stagione estremamente negativa per il team.
    Sebbene l’annuncio del divorzio tra le due parti sia stato bollato come sorprendente dal pilota, i segnali di un rapporto partito con grande entusiasmo e ormai giunto al capolinea non mancavano di certo. Allo stesso modo la decisione unilaterale della Ferrari di non rinnovare il contratto di Vettel poggia su basi solide. Il quattro volte campione del mondo ha spesso peccato di scarsa lucidità nei momenti determinanti ed è apparso facilmente irritabile quando messo alla prova. Parliamo di un campione affermato che percepiva uno stipendio di prim’ordine e di una stagione che, complice le difficoltà finanziarie portate dal Covid, sta in parte ristrutturando il business model dei team. Dall’altro lato il 2020 ha visto un nuovo capitolo della prepotente ascesa di Charles Leclerc, capace di ottime prestazioni e di qualche exploit pur con una vettura poco competitiva. Il leader indiscusso della squadra è ormai il monegasco: a inizio 2019 al debutto di Leclerc con la Ferrari Binotto parlava di un Vettel prima guida e di un Leclerc che necessitava di fare esperienza ma da allora la situazione è molto cambiata.
    La Ferrari non è più un team vincente e si è chiuso un decennio senza titoli in bacheca per la Scuderia più iconica del Circus. Rompere con il passato e puntare su una coppia di piloti giovane ma con una buona dose di esperienza a questi livelli può essere un primo passo. Vettel non rientra più nelle logiche di un team che deve risorgere per poter dare inizio a un ciclo che i tifosi si augurano possa essere ben diverso dalle ultime tribolate stagioni. In aggiunta, nonostante Vettel sia indubbiamente stato uomo squadra fino all’ultimo il feeling con Binotto non è mai sbocciato e con il licenziamento di Arrivabene al pilota tedesco era venuta a mancare una figura di riferimento all’interno della squadra.
    Con Sainz la Ferrari ha scelto di puntare su un pilota già esperto che porterà energie fresche al gruppo di lavoro di Maranello. Leclerc è la punta designata per provare a tenere il passo di Mercedes e Red Bull e sarà chiamato a un ulteriore salto di qualità per affinare un talento che è sicuramente cristallino. Già sul finire del 2019 Vettel era apparso spaesato dall’esplosione di Leclerc e la coppia di piloti Ferrari aveva dato inizio a uno scontro fratricida – vedi Russia, Giappone e Brasile – che rischiava seriamente di minare le dinamiche del team. La decisione di separarsi da Vettel a fine 2020 e l’enorme gap prestazionale tra i due hanno presentato uno scenario ben diverso per la stagione appena conclusa. Sebastian Vettel è indubbiamente un pilota eccezionale che, se messo nelle giuste condizioni, potrà tornare a dire la sua ai livelli più alti della categoria. La Ferrari ha però scelto il rinnovamento dopo che il binomio con il suo pilota aveva iniziato a dare i primi segnali di cedimento già a fine 2018. LEGGI TUTTO

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    F1, i vertici del Team Red Bull spiegano la scelta di Sergio Perez

    Dopo l’annuncio, le ragioni di una scelta. Mister Red Bull Dietrich Mateschitz, il superconsulente della squadra Helmut Marko e il team principal Christian Horner spiegano cosa li ha spinti ad affiancare Sergio Perez a Max Verstappen nel 2021 sostituendo, così, Alexander Albon. In sostanza le … L’articolo F1, i vertici del Team Red Bull spiegano […] LEGGI TUTTO

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    F1, Sergio Perez correrà con Red Bull nel mondiale 2021

    Il Team Red Bull Racing, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato oggi che Sergio Perez sarà il secondo pilota della squadra nel mondiale F1 2021.
    Il pilota messicano ha firmato un contratto di un solo anno e prenderà il posto di Alex Albon che comunque resterà nel team come test driver e lavorerà al simulatore in ottica 2022.

    Chris Horner, Team Principal Red Bull, ha voluto sottolineare come, avendo avuto modo di valutare tutti i dati e le performance, Perez è la miglior scelta e il pilota giusto da affiancare a Max Verstappen nel 2021.
    Il pilota messicano ha così commentato: “La chance di gareggiare per un team che lotterà per il campionato del mondo è qualcosa che ho sempre sperato, dal momento che sono arrivato in F1”. LEGGI TUTTO

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    La F1 nel 2021: team, piloti e GP in programma la prossima stagione

    Il campionato del mondo di Formula 1 2020 è appena andato in archivio, ma la voglia e la curiosità di poter vedere di nuovo all’opera i bolidi del Circus è già tanta. Dopo una stagione stravolta e condizionata dall’epidemia Covid-19, la speranza collettiva è che il 2021 possa esser un primo passo verso il tanto desiderato ritorno alla normalità, sia in F1 che, soprattutto, nelle nostre vite quotidiane.
    Per quanto concerne l’universo delle quattro ruote, infatti, il 2020 passerà alla storia come il calendario più rivisto e modificato rispetto alle bozze iniziale di tutti i 70 anni di Formula 1, proprio per arginare i rischi di contagio nel rispetto delle normative fissate nei vari paesi del globo. Questo aspetto negativo, tuttavia, ci ha concesso l’opportunità di assistere al grande ritorno di piste meravigliose come Imola, oppure al debutto ufficiale di circuiti coi fiocchi come il nostro Mugello o Portimao, in Portogallo.
    Eppure, a meno di gradite sorprese o di ulteriori ritocchi al calendario, il 2021 non dovrebbe (purtroppo) riaccogliere le piste citate pocanzi, in un mondiale che si prospetta ricchissimo di novità nel mercato piloti, con alcuni passaggi e debutti già ufficializzati a campionato in corso, e che prenderanno vita appunto nel 2021.
    Quindi, nell’attesa di vedere come si evolverà la situazione e di capire quali saranno gli ultimi nomi che andranno a comporre la futura griglia di partenza, ecco come si presenta, ad oggi, il futuro campionato del mondo: un riassunto tutti i piloti già sotto contratto, dei team pronti alla partenza ed i gran premi in cui andranno in scena le gare.
    TEAM E PILOTI
    La parte conclusiva del mondiale 2020 è stata ricca di annunci ed ufficialità in vista del 2021, ed appunto per questo serve mettere ordine per fare il punto della situazione.
    La Mercedes campione del mondo in carica dovrebbe presentarsi con i piloti protagonisti di questa stagione dominata dal team tedesco, ossia Valtteri Bottas ed il sette volte iridato Lewis Hamilton. Mentre per Bottas esiste già una firma sul contratto, lo stesso non si può dire per il campione inglese, il quale non dovrebbe comunque essere protagonista di clamorosi colpi di scena.
    Mentre l’Alfa Romeo ha confermato il duo Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen anche per il 2021, lo stesso non si può dire per l’AlphaTauri: il team italiano si presenterà infatti ai blocchi di partenza con il vincitore dell’ultimo GP d’Italia Pierre Gasly, ma non è ancora noto il nome del secondo pilota. Oltre alla riconferma di Daniil Kvyat, la seconda ipotesi vorrebbe l’uscita di scena proprio del russo a favore del giapponese Yuki Tsunoda, 3° classificato nel mondiale di Formula 2 e, qualora venisse scelto, primo pilota della storia della F1 ad esser nato nel 2000.
    Tutto fatto invece in casa Renault, che dalla prossima stagione cambierà comunque il proprio nome in Alpine F1 Team per ragioni di sponsor: oltre alla riconferma del connazionale Esteban Ocon, la squadra francese accoglierà il grande ritorno del due volte campione del mondo Fernando Alonso, con lo spagnolo che prenderà il posto di Daniel Ricciardo e ritornerà nella categoria dopo il ritiro nel 2018.Cambio di nome e di pilota anche per la Racing Point, che nel 2021 assumerà la denominazione di Aston Martin: come compagno di squadra del canadese Lance Stroll ci sarà infatti l’ex ferrarista Sebastian Vettel, che sostituirà il recente vincitore del GP di Sakhir Sergio Perez. Il messicano, momentaneamente, non ha ancora trovato un accordo con altri team.
    La Ferrari cercherà di risollevarsi dopo una delle sue stagioni più deludenti ripartendo da una coppia di piloti giovanissima e promettente: oltre a Charles Leclerc, il Cavallino Rampante accoglierà in squadra lo spagnolo Carlos Sainz, sostituto di Vettel e scelto dal team di Maranello dopo la convincente stagione in McLaren.Completamente stravolta la situazione in casa Haas, che dall’anno prossimo si affiderà a due piloti esordienti nella categoria ed entrambi provenienti dal campionato di Formula 2: oltre al russo Nikita Mazepin (al centro di recenti polemiche per un post sui social), il team americano avrà l’onore di riportare in Formula 1 il cognome Schumacher, con l’ingaggio del campione tedesco Mick Schumacher, figlio del grande Michael. Le due nuove e giovani leve andranno a rimpiazzare così Kevin Magnussen e Romain Grosjean, entrambi al capitolo conclusivo delle loro carriere in F1.
    Discorso diverso per la McLaren, che dal 2021 non presenterà più la coppia Norris-Sainz, tra le più affiatate della scorsa stagione: in sostituzione dello spagnolo, il team britannico farà scendere in pista l’australiano Daniel Ricciardo, proveniente dalla Renault. In questo modo, Lando Norris avrà dunque l’occasione di confrontarsi con un nuovo compagno di squadra dalla personalità allegra e scherzosa come la sua, ma sarà soltanto la pista a stabilire o meno la bontà del rapporto tra i due.
    Nonostante le voci di fine campionato, la Williams scenderà in pista nel 2021 con entrambi i piloti dell’ormai passata stagione (Nicholas Latifi e George Russell, con quest’ultimo accostato alla Mercedes dopo l’ottima prova a Sakhir), ma per la prima volta senza la storica presenza del suo fondatore sin dal via del mondiale: Sir Frank Williams e la figlia Claire.
    Capitolo finale riservato alla Red Bull, che ancora non ha ufficializzato il nome del futuro compagno di squadra di Max Verstappen, vincitore dell’ultima prova ad Abu Dhabi. Le ipotesi più gettonate sono due: la conferma di Alexander Albon o l’ingaggio di Sergio Perez, splendido vincitore del GP di Sakhir e profilo da non sottovalutare.
    Stando alle ufficialità ed alle notizie già note, ecco come si presenta ad oggi, 14 dicembre 2020, la futura griglia di partenza:

    Mercedes – Valtteri Bottas
    ?

    Alfa Romeo – Kimi Raikkonen
    Antonio Giovinazzi

    AlphaTauri – Pierre Gasly
    ?

    Alpine – Fernando Alonso
    Esteban Ocon

    Aston Martin – Sebastian Vettel
    Lance Stroll

    Ferrari – Charles Leclerc
    Carlos Sainz

    Haas – Nikita Mazepin
    Mick Schumacher

    McLaren – Daniel Ricciardo
    Lando Norris

    Red Bull – Max Verstappen
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    Williams – Nicholas Lafiti
    George Russell

    I GRAN PREMI
    Poche, ma significative, le novità che riguarderanno invece il calendario di Formula 1 nel 2021, che tornerà quasi completamente a quello programmato per la stagione 2020 prima che il Covid-19 modificasse tutti i piani. Con 22 prove ufficializzate su 23 in programma, le grandi novità riguarderanno il ritorno del Gran Premio d’Olanda, previsto il 5 settembre come 14° tappa sul circuito di Zandvoort (a cavallo tra il GP del Belgio ed il GP d’Italia, quest’ultimo confermato a Monza per il 12 settembre).Il 2021 segnerà l’esordio assoluto del Gran Premio dell’Arabia Saudita, previsto come penultima prova del mondiale sul circuito cittadino di Jedda. Tutto da stabilire, infine, per quanto concerne la quarta gara del mondiale, ancora non assegnata: i nomi più caldi riguarderebbero piste che hanno convinto e che hanno entusiasmato quest’anno, su tutte le italiane Mugello ed Imola. Al posto di queste ultime potrebbe però inserirsi un altro circuito accolto positivamente come quello portoghese di Portimao, o ancora il più datato turco di Istanbul. La quinta opzione, infine, riguarderebbe l’esordio del Gran Premio del Vietnam ad Hanoi, programmato nel 2020 e cancellato per il Coronavirus.Ad oggi, questo sarebbe il calendario della prossima stagione:

    1 – Gran Premio d’Australia (Melbourne, 21 marzo)
    2 – Gran Premio del Bahrein (Sakhir, 28 marzo)
    3 – Gran Premio di Cina (Shanghai, 11 aprile)
    4 – ? (25 aprile)
    5 – Gran Premio di Spagna (Montmelò, 9 maggio)
    6 – Gran Premio di Monaco (23 maggio)
    7 – Gran Premio d’Azerbaigian (Baku, 6 giugno)
    8 – Gran Premio del Canada (Montreal, 13 giugno)
    9 – Gran Premio di Francia (Le Castellet, 27 giugno)
    10 – Gran Premio d’Austria (Spielberg, 4 luglio)
    11 – Gran Premio di Gran Bretagna (Silverstone, 18 luglio)
    12 – Gran Premio d’Ungheria (Hungaroring, 1° agosto)
    13 – Gran Premio del Belgio (Spa-Francorchamps, 29 agosto)
    14 – Gran Premio d’Olanda (Zandvoort, 5 settembre)
    15 – Gran Premio d’Italia (Monza, 12 settembre)
    16 – Gran Premio di Russia (Sochi, 26 settembre)
    17 – Gran Premio di Singapore (Marina Bay, 3 ottobre)
    18 – Gran Premio del Giappone (Suzuka, 10 ottobre)
    19 – Gran Premio degli USA (Austin, 24 ottobre)
    20 – Gran Premio del Messico (Città del Messico, 31 ottobre)
    21 – Gran Premio del Brasile (Interlagos, 14 novembre)
    22 – Gran Premio dell’Arabia Saudita (Jedda, 28 novembre)
    23 – Gran Premio di Abu Dhabi (Abu Dhabi, 5 dicembre) LEGGI TUTTO

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    F1, Tecnica Red Bull: Le ultime novità sulla RB16 sono in ottica 2021

    La Red Bull si appresta a concludere una stagione 2020 molto attiva dal punto di vista tecnico, con la scuderia di Christian Horner che in assoluto è stata quella che ha apportato più cambiamenti di carattere aerodinamico nel corso delle ultime gare.

    La vettura di Adrian Newey sicuramente si aspettava di più da questa stagione, con l’obbiettivo quello di lottare ogni gara per la vittoria alla pari con Mercedes. Tuttavia ancora una volta la scuderia di Brackley ha annichilito la concorrenza, e il bottino raccolto dalla Red Bull comprende una serie di podi di Max Verstappen, e l’unica vittoria al GP del 70° anniversario della F1 a Silverstone.
    Nella seconda parte di stagione la Red Bull è gradualmente cresciuta, con piccoli aggiornamenti alla RB16, ma continui e costanti. Una serie di ritiri per incidente o affidabilità ( Austria, Monza, Mugello, Imola, Sakhir), o gare buttate via per errori del pilota, nelle quali il potenziale espresso dalla vettura di Milton Keynes era pari, se non superiore, alla Mercedes W11 ( es. Turchia).
    Le ultime novità aerodinamiche si sono viste anche nell’ultimo Gran Premio di Sakhir, e riguardano principalmente la vettura che scenderà in pista nel 2021: Nel corso delle prove libere di gara due in Bahrein, sulla Red Bull RB16 è stata provata una nuova ala posteriore, con un singolo pilone di sostegno centrale a supporto del profilo alare, e che alla base va a inglobare lo scarico centrale del Power Unit Honda. Red Bull da quest’anno ha sempre utilizzato sulla RB16 la soluzione a doppio pilone, come Mercedes e Ferrari, cambiando filosofia rispetto alle stagioni passate, nelle quali ha sempre utilizzato il singolo pilone.
    In sessioni ufficiali si è poi tornati alla soluzione standard, per poi effettuare ulteriori prove aerodinamiche con l’ala a singolo pilone nelle prove libere del GP di Abu Dhabi. Più che un dietro-front alla soluzione 2019, si tratta di una miglioria vera e propria, soprattutto nella zona inferiore, dove il sostegno va ad avvolgere lo scarico centrale.
    Analizzando la zona degli scarichi, anche gli estrattori della wastegate sono tornati ad una configurazione simile alla RB15 di inizio anno, a partire dal GP di Turchia, nel quale gli stessi sono stati spostati al di sotto del triangolo della sospensione. Nel corso della passata stagione, la vettura anglo-austriaca aveva apportato delle modifiche agli scarichi wastegate, ricercando un soffiaggio di aria calda ad alta pressione, appena sotto il grande campo di depressione generato dall’ala posteriore. Evidentemente i vantaggi ottenuti da questa scelta di carattere aerodinamico non ha portato i risultati sperati , e a Istanbul si è tornati ad una scelta più similare alle stagioni passate. Questa nuova soluzione è stata da subito confermata, e mai più accantonata dalla vettura di Verstappen e Albon. Difatti, nella configurazione di inizio 2020, gli scarichi wastegate era collacati in una posizione più alta, appena ai lati dello scarico centrale, e all’interno dell’area compresa fra i due piloni di sostegno. Nella configurazione post GP Turchia, gli scarichi wastegate sono passati in una posizione esterna ai due sostegni verticali dell’ala posteriore, e ai fianchi della struttura deformabile. Con tutta probabilità  questo layout tecnico sarà confermato in ottica RB17 nel 2021.
    Sempre in ottica 2021, Red Bull ad Abu Dhabi ha riprovato il fondo piatto tagliato, che rispetterà i vincoli aerodinamici imposti dalla Federazione per la prossima stagione. Per ridurre il carico aerodinamico di circa il 10%, e compensare lo step prestazionale che le vetture 2021 avranno rispetto a quelle attuali, la FIA ha modificato le dimensioni che dovrà avere il fondo nella parte adiacente alle ruote posteriori, con una riduzione della superficie in diagonale, abolendo di fatto tutte le feritoie e slot che andavano a ricreare una sorta di minigonna. Red Bull a Yas Marina ha effettuato nuovamente una raccolta dati con una pre-configurazione 2021 del fondo, dopo aver effettuato un primo test già nelle prove libere di Portimao. Nel disegno in basso vediamo come sarà questa zona della monoposto la prossima stagione, stando alle rigide regole della Federazione.
    Sarà interessante vedere se verrà provato ad Abu Dhabi anche il diffusore in configurazione 2021, con la riduzione di 50 mm dal piano di riferimento delle bandelle verticali sotto l’estrattore per ridurre l’effetto suolo. Ferrari a riguardo ha già testato un diffusore in configurazione 2021 in Portogallo, mentre Red Bull si è solo vista lavorare alla raccolta dati del fondo piatto.
    Il lavoro di sviluppo 20-21 svolto nelle ultime gare non si è concentrato solo al posteriore, ma anche l‘asse anteriore è stato oggetto di novità tecniche, nel quale gli aerodinamici della scuderia di Milton Keynes hanno apportato degli aggiornamenti in tutta la seconda metà di stagione. Nel finale di stagione è arrivato infine un importante step evolutivo nel GP di Turchia, nel quale la Red Bull RB16 di Max Verstappen è stata dotata di una nuova ala anteriore, con modifiche di micro-aerodinamica in vari elementi. La nuova ala anteriore è stata poi confermata nelle due tappe in Bahrein anche per Alex Albon, con riscontri positivi da parte di entrambi i piloti della RB16. La nuova ala anteriore vede come principale modifica la gestione del vortice Y250, generato dalle estremità dei flap a sbalzo dell’ala. Rispetto alla vetusta configurazione, la nuova ala presenta tutti i flap separati dal main plane, nel quale lo stesso grande soffiaggio del profilo principale non va a richiudersi nella zona centrale.
    A tutto si aggiunge anche una modifica al footplate della paratia laterale, nel quale è stato aggiunto un piccolo elemento (generatore di vortice) per accompagnare meglio il flusso all’esterno della ruota anteriore. In questa zona Red Bull è più volte intervenuta con aggiustamenti aerodinamici, cercando di gestire anche a livello microscopico il flusso d’aria che avvolge la parte esterna dell’ala anteriore, e ridurre l’effetto di resistenza che genera lo pneumatico anteriore.
    Il pacchetto aerodinamico dell’avantreno è stato completato con la modifica al deviatore di flusso sotto il muso (in gergo tecnico “cape”), il quale, sempre a Istanbul, vede la presenza di due soffiaggi (uno per lato) nella parte piana dell’elemento in carbonio. La ricerca aerodinamica è andata in direzione dello studio dei flussi che passano sotto al telaio, e per incrementare la portata d’aria che passa sotto la scocca, sono stati aggiunti questi due slot, in una soluzione che ancora rimane unica all’interno del circus. Adrian Newey a livello aerodinamico non è mai banale, e ricerca sempre soluzioni innovative, che vanno a ricercare al limite la gestione del flusso d’aria che attraversa le varie superfici aerodinamiche. LEGGI TUTTO

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    F1, Haas: Fittipaldi al posto di Grosjean in Bahrain. E Mazepin sarà pilota ufficiale 2021

    Il Team Haas F1, ha annunciato oggi che Pietro Fittipaldi sostituirà Romain Grosjean al prossimo Gran Premio di Sakhir in Bahrain mentre il prossimo anno Nikita Mazepin sarà pilota ufficiale. Dopo il terribile incidente occorso a Romain Grosjean in Bahrain, il Team Haas ha annunciato oggi il nome de… L’articolo F1, Haas: Fittipaldi al posto […] LEGGI TUTTO

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    Al via la vendita dei biglietti per le ATP Finals di Torino

    Il countdown è ufficialmente iniziato. Da oggi sul sito www.nittoatpfinals.com è possible acquistare i biglietti per il grande evento tennistisco del 2021: le ATP Finals, per la prima volta in Italia a Torino. Dal 14 al 21 novembre 2021, i migliori 8 giocatori di singolare e le migliori 8 coppie di doppio della classifica ATP […] LEGGI TUTTO