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    F1, Imola: come guardare in chiaro la gara in TV, senza abbonamento

    Il Gran Premio di Imola di F1 sarà trasmesso su Sky Sport F1 ma anche in chiaro in TV su TV8.

    La Formula 1 torna a Imola. Sabato 30 ottobre e domenica 1° novembre, in TV su Sky Sport F1 per gli abbonati e su TV8 in chiaro per tutti potrete guardare il Gran Premio dell’Emilia Romagna, tredicesima tappa del Mondiale 2020 di Formula 1.
    L’evento di svolgerà su due giorni e con nuovi orari: sabato ci sarà un’unica sessione di prove libere alle ore 10:00: le qualifiche scatteranno invece alle ore 14:00, mentre domenica l’attesissimo appuntamento con la gara è fissato per le ore 13:10.
    Il tutto sarà trasmesso in diretta su Sky Sport F1, su Sky Sport Uno, in chiaro su TV8 e in streaming su NOW TV.
    La programmazione di Sky Sport F1 del Gran Premio dell’Emilia Romagna a Imola.
    Venerdì 30 ottobreOre 17.45: Paddock Live Pit WalkOre 18.30: “Imola”Ore 19.30: conferenza stampa piloti
    Sabato 31 ottobreOre 9.30: Paddock LiveOre 10: prove libere 1 F1Ore 11.30: Paddock LiveOre 13.15: #skymotoriOre 13.30: Paddock Live qualificheOre 14.00: qualificheOre 15.15: Paddock Live qualificheOre 18: Paddock Live Show
    Domenica 1° novembreOre 11.30: Paddock Live garaOre 13.10: garaOre 15.10: Paddock LiveOre 15.30: Paddock Live #SkyMotoriOre 17: Race Anatomy LEGGI TUTTO

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    Formula 1, La prima bozza del Calendario F1 2021: Gp e date

    Liberty Media è al lavoro su una bozza di calendario per il Campionato Mondiale 2021 di Formula 1. Al vaglio almeno 20 Gran Premi con qualche location in forse e con altre pronte a entrare in calendario. Dopo un mondiale 2020 con sole 17 gare in calendario, l’obiettivo di Liberty Media e della… L’articolo Formula […] LEGGI TUTTO

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    F1, In ricordo di Elio De Angelis: Imola 1985 e la pazza girandola di emozioni

    Ormai ci siamo.
    Il prossimo 1 novembre andrà in scena il primo (e forse unico) GP dell’Emilia Romagna.
    Era il 23 aprile 2006 quando si disputava l’ultimo GP di San Marino. Da quel memorabile giorno che vedeva trionfare la Ferrari 248 F1 condotta da Michael Schumacher, il tracciato di Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari) è scomparso dalle scene e dai calendari della Formula 1.
    Imola — sebbene in condizioni anomale ed emergenziali — riabbraccia la Formula 1 in una stagione pesantemente condizionata dalla pandemia del Covid-19. Dal 2006, la F1 stessa è profondamente cambiata: piloti, auto, il tracciato stesso. Ciò che non cambierà, tuttavia, sarà l’adrenalina nel vedere le odierne vetture di F1 destreggiarsi tra i difficili saliscendi del celeberrimo circuito italiano.
    Imola e la F1. Un amore a prima vista. Il tracciato emiliano-romagnolo entra nel calendario iridato solo nel 1980: era il 14 settembre quando si disputava — in luogo del classico appuntamento monzese — il LI Gran Premio d’Italia. Dal 1981 e sino al 2006, Imola accoglierà 26 edizioni del GP di San Marino.
    L’Italia e Imola. Piloti e vetture italiani hanno, in più occasioni, dominato l’ostico, entusiasmante circuito imolese. Ferrari e Williams vantano 8 successi a testa; al contempo, gli unici piloti italiani ad aver trionfato ad Imola sono Elio De Angelis (1985) e Riccardo Patrese (1990).
    Ed è proprio la rocambolesca vittoria conseguita dal pilota romano che vogliamo ricordare e raccontare.
    È il 5 maggio 1985, va in scena il V Gran Premio di San Marino, terzo appuntamento della stagione. All’indomani del GP del Portogallo, la classifica generale Piloti recita: Michele Aboreto 12, Alain Prost e Ayrton Senna 9, Elio De Angelis 7, Patrick Tambay 6.
    De Angelis si presenta a Imola più carico che mai, reduce dal 3° posto in terra brasiliana e dal 4° sotto la pioggia battente dell’Estoril. Il connubio tra la Lotus 97T-Renault e De Angelis funziona. E infatti, anche le qualifiche ufficiali del GP di San Marino vedono le Lotus 97-Renault Turbo di Senna e De Angelis svettare nelle prime posizioni.
    Il brasiliano conquista la pole-position in 1’27”327 (media di 207,7 km/h); al suo fianco — staccata di pochi millesimi — la Williams FW10-Honda di Keke Rosberg (1’27”354, media di 207,7 km/h). De Angelis apre la seconda fila, firmando il 3° tempo in 1’27”852 (media di 206,5 km/h), a precedere la Ferrari 156/85 di Michele Alboreto (1’27”871, media di 206,4 km/h).
    Al via, le Lotus di Senna e De Angelis si issano in testa. Senna comanda, De Angelis — partito con grande slancio — sopravanza la Williams di Rosberg. Trascorsa una decina di passaggi, De Angelis rallenta il proprio ritmo, complice anche una perdita di pressione da uno dei due turbocompressori. Nell’arco di un paio di giri, il romano è sopravanzato tanto da Alboreto quanto dall’arrembante Alain Prost (McLaren Mp4/2B-Porsche). Senna, frattanto, comanda la corsa, ancora tallonato da un pimpante Alboreto e da un attento Prost.
    De Angelis cede il passo anche alla seconda McLaren, quella condotta da Niki Lauda. Trascorsi 23 giri, De Angelis occupa la quinta posizione.
    Il ritiro di Alboreto (alternatore) lascia campo libero a Senna, Prost, Lauda, De Angelis e Stefan Johansson (Ferrari 156/85), autore di una esemplare rimonta dalle retrovie. Ma i colpi di scena non sono finiti…
    Senna e Prost si esibiscono in un duello all’arma bianca, ignari del destino beffardo che li attende. Senna, quindi allunga. Johansson — veloce e regolare — raggiunge la vetta della classifica: quando mancano ormai 4 giri al termine della corsa, Senna precede lo svedese della Ferrari, Prost e De Angelis.
    A tre giri dal termine, l’imponderabile. Senna rallenta: la sua Lotus è rimasta senza benzina. Johansson va in testa. Il boato del pubblico ferrarista è assordante e fragoroso.
    Il sogno di Johansson, tuttavia, dura solo pochi chilometri: anche il bravo pilota del Cavallino rimane a secco di carburante. Il regolamento è spietato: il consumo massimo a gara è, infatti, fissato a 220 litri, soglia entro la quale gli esuberanti motori turbocompressi — se non ottimamente dosati dai piloti nell’arco dell’intero GP — faticano a rientrare.
    Alla bandiera a scacchi, Prost precede De Angelis, Thierry Boutsen (eccellente 3° al volante della Arrows A8-BMW), Patrick Tambay (Renault RE60), Lauda, Nigel Mansell (Williams FW10-Honda) e Johansson, classificato al 7° posto.
    Nel corso delle verifiche post-gara, tuttavia, i commissari riscontrano una irregolarità sulla McLaren del pilota francese. La monoposto motorizzata Porsche, infatti, risulta sottopeso: 536 kg, ossia 4 chili più leggera rispetto al peso minimo regolamentare, pari a 540 kg. Prost è squalificato.
    De Angelis, dunque, si aggiudica il GP di San Marino del 1985. Per il pilota romano si tratta della sua seconda ed ultima vittoria in carriera (la prima, ricordiamo, risale al GP d’Austria 1982, su Lotus 91-Cosworth). Assieme a Prost, è il solo pilota ad aver ultimato i 60 giri di gara previsti: lo fa in 1h 34m 35.955s, alla media di 191,7 km/h.
    All’indomani del successo in quel di Imola, De Angelis balza in testa al campionato. Un campionato che, al termine delle 16 gare in calendario, lo vedrà occupare il 5° posto finale a quota 33 punti. Davanti a sé, Prost (73, 76 senza scarti), Alboreto (53), Rosberg (40), Senna (38).
    Una vittoria sì fortunosa ma che, invero, premia un pilota, un uomo la cui memoria è ancora oggi vivida e indelebile nel cuore e nelle menti degli appassionati.
    Imola è anche tua, Elio. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp del Portogallo 2020: le pagelle della gara di Portimao

    Le pagelle del Gran Premio del Portogallo corso sul tracciato di Portimao e vinto da Lewis Hamilton davanti a Vallteri Bottas e Max Verstappen.

    È arrivato in terra portoghese il tanto atteso sorpasso: Lewis Hamilton ha dominato e vinto il GP del Portogallo e ha raggiunto la 92esima vittoria in carriera, scavalcando Schumacher ed ottenendo il primato nella classifica dei successi in F1.
    Dietro di lui Bottas che completa la quarta doppietta Mercedes in questo mondiale, chiudendo davanti a Verstappen. Quarto Leclerc, con una Rossa che ha mostrato qualche timido segnale di ripresa. Più in difficoltà Vettel, decimo davanti ad un magistrale Kimi Raikkonen.
    Lewis Hamilton, voto 9: Neanche un crampo può ostacolare il re dal 92esimo successo in carriera. Il piùforte di sempre, almeno secondo i numeri. Soffre non poco nelle fase iniziali della corsa, ma una voltaadattatosi si mangia in un boccone tutti quanti, chiudendo a 28 secondi di vantaggio sul compagno disquadra
    Valtteri Bottas, voto 5: Niente, non ne ha. Ieri sembrava avesse fatto un giro perfetto, cancellatobrutalmente da Hamilton pochi secondi dopo. Oggi reagisce meglio alla pioggia iniziale, ma alla lunga viene disintegrato dal passo dell’inglese. Nel finale chiede di montare le rosse, proposta rapidamente declinata dal team.
    Max Verstappen, voto 7: L’olandese completa il podio tipo 2020. La sensazione è che, con una monopostoall’altezza, potrebbe seriamente spezzare l’egemonia di Hamilton. Max attende il salto di qualità a Milton Keynes, e nel frattempo colleziona podi umiliando ad ogni uscita Albon, oggi ancor di più in difficoltà.
    Charles Leclerc, voto 8: Come Verstappen, pare abbia una macchina diversa dal compagno di squadra. Inpartenza lo scarso grip delle gomme medie lo fanno scivolare ottavo, ma il monegasco rimane paziente edin pochi giri si riprende la posizione di partenza, quel quarto posto che, ad oggi, è un ottimo risultato.
    Kimi Raikkonen, voto 9: Semplicemente eterno. Un 41enne che al primo giro ne sbrana dieci. Sotto lapioggia gioca un altro sport, fa traiettorie diverse, fa quello che gli pare. La macchina è quel che è, Kimi chiude undicesimo, ad un passo dal punto. Punto che oggi avrebbe più che mai meritato.
    Esteban Ocon, voto 7: Non si sa bene come, non si sa bene perché, ma riesce a fare 52 giri con le gialle, senza mai crollare peraltro. Spera nella pioggia come una piantina abbandonata, alla fine deve cedere. Chiude comunque ottavo davanti al compagno di squadra.
    Pierre Gasly, voto 8: Il francese continua imperterrito a portare punti a Faenza, con gare ordinate e passo veloce. Doveroso, per Helmut Marko, concedergli una seconda chance in Red Bull: Pierre ha raggiunto la piena maturità, e peggio di Albon non può fare (anche perché gli arriva davanti anche in Alpha Tauri!).
    Lance Stroll, voto 3: rientro in pista da dimenticare per il canadese, l’unico a non tagliare il traguardo. Riesce ad ottenere la bellezza di 2 penalità: una per continuata violazione dei limiti di pista, e un’altra perchè prova un sorpasso letteralmente impossibile su Norris, che reagisce (a ragione) bippando. Insomma, weekend iniziato male, finito peggio. Ci vediamo ad Imola, caro Lance.
    Scritto da: Marco Fasano LEGGI TUTTO

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    F1, Ross Brawn esalta Leclerc nella sua stagione didattica

    La benedizione sul talento di Charles Leclerc giunge questa volta dall’alto, da molto in alto. Da Ross Brawn, ex dt Ferrari dell’epoca d’oro e adesso responsabile sportivo della F1. Dopo l’ottimo quarto posto portato a casa al termine del Gp del Portogallo con la poco brillan… L’articolo F1, Ross Brawn esalta Leclerc nella sua stagione […] LEGGI TUTTO