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    Hamilton e il dubbio amletico. Continuare a dominare o mettersi in gioco?

    Il tema principale del post GP d’Emilia Romagna è il futuro di Lewis Hamilton. Stavolta si parla poco dell’ennesima vittoria di cattiveria e di classe conquistata dal campione inglese. Che non lascia respiro. Già ad armi pari è complicatissimo affrontarlo, chiedere al povero Valtteri Bottas, ancora una volta umiliato in gara. Figuriamoci con una macchina che non porta una stella d’argento sul muso. Diventa impossibile per chiunque competere. Ma ora avanzano delle nubi all’orizzonte. Il rinnovo con Mercedes non è sicuro, con Lewis che ha avanzato anche l’ipotesi ritiro.
    E qui nasce un dubbio, amletico appunto. Lewis ha prima raggiunto poi superato dei record incredibili e che sembravano impossibile da eguagliare. Solo i numeri basterebbero ad incoronarlo il migliore di tutti i tempi. Ma le fredde statistiche dicono tutto e dicono niente. La situazione è paradossale ma dominare in questo modo, stravincere ogni confronto in pista sta rendendo Hamilton schiavo delle sue stesse vittorie, conquistate con apparente facilità. Con il risultato che l’opinione pubblica è ancora divisa. Molti non lo considerano neanche degno di essere considerato il migliore di sempre.
    A questo punto, anche Lewis avrà capito che non basta più vincere così. Adesso serve qualcosa di più. Serve andare oltre e mettersi in gioco veramente. E’ il momento di un cambiamento per la sua stessa legittimazione. E’ il momento di una nuova sfida, con una nuova squadra ed un nuovo compagno. Che non sia un altro Bottas, ma uno come Max Verstappen, come Charles Leclerc o Sebastian Vettel. Solo vincendo l’ennesimo confronto ed emozionare con un’auto che non si chiama Mercedes potrà davvero dimostrare che lui è il migliore di tutti i tempi. Al netto dei paragoni e delle epoche.
    E magari ci avrà pensato per tutto il week end di Imola, mentre passava a duecento all’ora al Tamburello. Al suo idolo Ayrton Senna. E al perché lui è considerato il migliore seppur abbia ben 51 vittorie e quasi quattro titoli mondiali in meno. Forse si sta convincendo a fare una pazzia. A lasciare la sua confort zone, la Mercedes, che lo ha fatto grande, grandissimo. Ma ora la sua missione è quella di diventare immortale. Qui è la chiave di tutto. Sorprendici Lewis. Fallo soprattutto per te. LEGGI TUTTO

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    F1, Lewis Hamilton: Non so se correrò in Formula 1 l’anno prossimo

    Alla vigilia del Gran Premio dell’Emilia Romagna avevamo analizzato le ragioni dietro al mancato rinnovo di Lewis Hamilton con Mercedes. Una conclusione che sembra già scritta non esclude tuttavia un eventuale colpo di scena: l’addio del campione inglese alla Formula 1. Le parole pronunc… L’articolo F1, Lewis Hamilton: Non so se correrò in Formula 1 […] LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Emilia Romagna: il marchio di Lewis sulla pista di Ayrton, porta il mondiale costruttori alla Mercedes

    Nella pista in cui 26 anni fa si consumò la tragedia del suo idolo, Lewis Hamilton e la Mercedes scrivono un’altra pagina storica della loro leggenda. Sempre e soltanto lui. Anche sulla “mega” (come lui stesso l’ha definita) pista di Imola, Lewis Hamilton detta legge. E lo fa… L’articolo F1, Gp Emilia Romagna: il marchio […] LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull: giornata no a Imola, ma che gara di Max Verstappen!

    A Imola la Red Bull ha vissuto una delle giornate peggiori della stagione, nonostante fino a 10 giri dalla fine Max Verstappen si trovasse in seconda posizione. Il testacoda dell’olandese ha privato il team di un altro podio, ma per vincere serve di più! Max Verstappen, una gara da campione In Red B… L’articolo F1, […] LEGGI TUTTO

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    F1, Gp dell’Emila Romagna: le pagelle della gara di Imola

    Le pagelle della gara del Gran Premio dell’Emilia Romagna corso sul tracciato di Imola.

    Altra grandissima prova di forza per Lewis Hamilton, che ha conquistato la 93esima vittoria stagionale sullo storico tracciato di Imola. Dietro di lui è arrivato Valtteri Bottas e l’ennesima doppietta delle Mercedes ha portato a Stoccarda il settimo campionato costruttori, altro mattone di un dominio che è iniziato nel 2014 e che non sembra poter finire a breve.
    Sul gradino più basso si è classificato del podio Daniel Ricciardo, su una Renault che dall’inizio della stagione ha fatto vedere grandi passi in avanti. Per quanto riguarda le Ferrari, quinto posto per Charles Leclerc e dodicesimo per Sebastian Vettel. Non è riuscito a concludere la gara Max Verstappen a causa di una foratura avvenuta mentre l’olandese era secondo, alle spalle di Hamilton.
    Lewis Hamilton, voto 10: Non gentilissimo ai microfoni ieri sera dopo la qualifica: “Ho fatto un giro da schifo”. Dichiarazioni pesanti, forse addirittura irrispettose, che però permettono di capire quanto Hamilton in questi anni rappresenti la F1 stessa. Se qualcun altro vince una gara gli si fanno i complimenti, ma subito si va a cercare la falla di Lewis, perché è strano che non arrivi lui davanti a tutti. Oggi si è fatto sorprendere da Verstappen in partenza, ma una volta ingranato ha dimostrato che per gli altri non ce n’è. Il settimo titolo è ormai cosa sua, chissà quando l’inglese deciderà di fermarsi.
    Kimi Raikkonen, voto 9: ancora una volta votato pilota del giorno, Kimi quest’oggi ci ha confermato che il manico su certe piste conta più che mai. Impossibile negare gli sforzi che lui ed Antonio Giovinazzi (freschi di rinnovo) stanno facendo per portare questa assai poco performante Alfa nei primi 10.
    Daniil Kyvat, voto 9: spesso sotto i riflettori è il compagno di squadra, autore di un campionato (bisogna dirlo) di altra fattura. Oggi però è stato il russo a prendersi la scena, giungendo quarto al termine di una grande gara. Pregevole il sorpasso su Charles Leclerc dopo la safety car, coronamento di una corsa che Daniil non disputava da un bel po’.
    Max Verstappen, voto 7: Abbandonato da una (pericolosa) foratura, anche oggi Max stava disputando un’ottima corsa, riuscendo (come spesso è successo quest’anno) a sopravanzare Bottas nonostante il gigantesco distacco in qualifica che evidenzia il gap tra le due vetture.
    Daniel Ricciardo, voto 7: sembra che Daniel si stia iniziando a divertire proprio ora, quando sa che dopo 3 anni dovrà lasciare la Renault per lasciar spazio al campionissimo Fernando Alonso, che a questo punto si starà sfregando le mani.
    Valtteri Bottas, voto 4: il giudizio, ahimè, è lo stesso di settimana scorsa. Oggi è bravo in partenza a tenere saldo il primo posto, ma subito dopo è sprofondato in sonni tranquilli, forse concedendo ad Hamilton più applausi del dovuto. Senza la foratura di Verstappen, non sarebbe stato facile completare la doverosa doppietta che viene messa in discussione ad ogni GP.
    George Russell, voto 2: Uno dei più forti il sabato, tantissimo da lavorare la domenica. Oggi è andato a sbattere mentre scaldava le gomme in regime di safety car. George, dai!
    Scritto da: Marco Fasano LEGGI TUTTO

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    F1 2020, Mercedes è Campione del Mondo Costruttori per la settima stagione consecutiva!

    Non serviva certo questo ulteriore record per scoprire la forza devastante di un gruppo che sta dominando la scena da sette anni a questa parte. Al termine del Gran Premio dell’Emilia Romagna la Mercedes si è laureata campione del mondo per la settima stagione consecutiva. Il record sin qui condiviso con la Ferrari guidata dal triumvirato Todt-Brawn-Schumacher di sei campionati consecutivi è stato battuto. Sebbene i successi di questa corazzata tedesca con sede a Brackley non facciano più notizia, occorre riflettere sul percorso di questo gruppo verso un ciclo di successi senza precedenti nella storia di questo sport.
    La Mercedes che nel 2010 è rientrata in Formula 1 in veste ufficiale ha faticato non poco a ritagliarsi il suo spazio. La prima vittoria è arrivata solo nel 2012 in Cina con un weekend perfetto di Nico Rosberg. Nel 2013 con l’ingaggio di Lewis Hamilton il team diventa una presenza più stabile sul podio e coglie tre vittorie complessive, terminando la stagione al secondo posto nei costruttori. Nel 2014 l’avvento dell’era turbo ibrida spiana la strada alle frecce d’argento che a suon di vittorie si riveleranno all’altezza del mito. Il dopo è storia.
    Le power unit sono la costante del loro dominio ma si contano due significative rivoluzioni tecniche nel corso degli anni, una nel 2017 e la successiva nel 2019. Nel biennio 2017/2018 la Mercedes si scontra con la Ferrari dando vita a grandi duelli tra i due piloti simbolo di questa generazione, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A emergere sarà il campione inglese grazie a una condotta di gara magistrale e a un team dotato di una straordinaria capacità di reazione.
    La Mercedes si è rivelata un’organizzazione perfetta in grado di tirare fuori il meglio nei momenti decisivi, nel corso delle battaglie più feroci. È un team che ha saputo reinventarsi anche dopo aver perso uomini chiave. Al termine del 2016 il direttore tecnico Paddy Lowe lascia il team e in sua sostituzione arriva James Allison, da poco silurato da Marchionne in Ferrari. Nel 2019 termina anche l’esperienza di Aldo Costa, figura fondamentale in questi anni di successi. Nella stessa stagione verrà a mancare Niki Lauda, personalità senza eguali nel paddock e leader insieme a Toto Wolff di questa squadra. Lo stesso team principal ha recentemente dichiarato di essere alla ricerca di una figura interna che possa sostituirlo in vista di un suo disimpegno in un ruolo meno operativo ai weekend di gara.
    Se in alcune occasioni il team non aveva mostrato sin da subito tutte le proprie carte, nel 2020 la Mercedes è partita per sorprendere sin dai test invernali. Qualche opinionista ha ricondotto questo atteggiamento alla delusione di Wolff per essere stato tagliato fuori dalla corsa alla posizione di Amministratore Delegato della Formula 1, altri al probabile addio della squadra ufficiale al termine della stagione in corso.
    Chi parla di “monomarca Mercedes” non può e non deve sminuire i successi della casa di Stoccarda: i cicli tecnici dominanti hanno sempre fatto parte di questo sport in cui la ricerca del limite è sempre più esasperata. Le vittorie Mercedes non sono diverse dagli anni della “splendida noia” in cui a trionfare era la Ferrari. Cambiano i colori e le bandiere ma non per questo i valori sportivi e umani alla base di questi grandi successi. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 | Gp Emilia Romagna (Imola) F1 2020: ordine di arrivo della gara di Imola

    GP Emilia Romagna (Imola) F1 2020, ordine di arrivo della gara L’ordine di arrivo del Gran Premio dell’Emilia Romagna, tredicesimo appuntamento del Campionato Mondiale 2020 di F1, corso sul tracciato di Imola. GP EMILIA ROMAGNA F1 2020 ORDINE D’ARRIVO – Domenica 1 Novembre 2020 Pos Nr Pi… L’articolo Formula 1 | Gp Emilia Romagna (Imola) […] LEGGI TUTTO

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    Formula 1 | La classifica mondiale piloti e costruttori, dopo il Gp dell’Emilia Romagna F1 2020

    La classifica mondiale F1 2020 dopo il Gp dell’Emilia Romagna F1 a Imola. La classifica piloti e costruttori, dopo il Gran Premio dell’Emilia Romagna di Formula 1, tredicesimo appuntamento del Campionato Mondiale 2020 di F1, corso sul tracciato di Imola in Italia. PILOTI, CLASSIFICA MOND… L’articolo Formula 1 | La classifica mondiale piloti e costruttori, […] LEGGI TUTTO