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    Academy Volley Lube, Freddi: “Rappresentare un serbatoio per le selezioni nazionali ripaga dei sacrifici”

    L’Academy Volley Lube tira le somme di una stagione agonistica memorabile. Seppur siano stati solo sfiorati dei titoli italiani, il dominio assoluto della cantera biancorossa nelle Marche e i piazzamenti rilevanti in ambito nazionale proiettano il vivaio cuciniero sul podio dei migliori settori giovanili del Belpaese.

    I Lubini si sono distinti a partire dalle competizioni regionali, grazie a un en plein di titoli in tutte le categorie giovanili nelle Marche dall’U13 fino all’U19, facendosi poi valere contro i più ostici settori giovanili italiani, spesso affrontando rivali dall’età media complessiva più elevata, ma tenendo bene il campo.

    Da applausi il secondo posto nazionale alla Boy League (U14), scivolato dalle mani solo al tie break lo Scudetto U15, con Mattia Penna nominato miglior schiacciatore e Nico Pasqualini premiato miglior centrale. Quarto posto e un grande rammarico per la U17, con Diego Dolcini celebrato come miglior libero. Di prestigio anche il 6° posto nazionale e il 7° posto nella Junior League per il team U19 contro squadre più esperte e lottando sempre con determinazione. A nobilitare un’annata da protagonisti le numerose convocazioni dei talentuosi atleti biancorossi da parte delle Nazionali di categoria indoor e di beach volley.

    Da menzionare anche i risultati promozionali, ovvero il primato regionale S3 1° livello e l’argento marchigiano S3 2° livello al termine di un lavoro certosino da parte di Giampiero Freddi, responsabile dell’Academy, che è passato anche per iniziative mirate fuori dal campo, come il Progetto Scuola, in grado di coinvolgere oltre 500 alunni delle classi primarie, fino a sfociare nella festa conclusiva con l’Eurosuole Forum invaso dagli scolari.

    Giampiero Freddi: “Tutti avremmo voluto vincere uno Scudetto per rimpinguare la già ricca bacheca e devo dire che ci siamo andati vicino, ma ciò che mi rende davvero orgoglioso è che non abbiamo perso un colpo nelle Marche. I nostri ragazzi, inoltre, sono scesi in campo da protagonisti nei tornei Nazionali anche con avversari più grandi d’età di uno o due anni. Ringrazio i nostri staff per la professionalità, i ragazzi per l’impegno, e le famiglie per la partecipazione costante. Rappresentare un serbatoio per le selezioni nazionali ci ripaga di tutti i sacrifici. Porre in essere sinergie proficue con le scuole è una tappa obbligata per alimentare l’Academy e far conoscere il volley ai giovani!”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Academy Volley Lube, annata ai vertici. La soddisfazione di Freddi

    L’Academy Volley Lube tira le somme di una stagione agonistica memorabile. Seppur siano stati solo sfiorati dei titoli italiani, il dominio assoluto della cantera biancorossa nelle Marche e i piazzamenti rilevanti in ambito nazionale proiettano il vivaio cuciniero sul podio dei migliori settori giovanili del Belpaese.
    I Lubini si sono distinti a partire dalle competizioni regionali, grazie a un en plein di titoli in tutte le categorie giovanili nelle Marche dall’U13 fino all’U19, facendosi poi valere contro i più ostici settori giovanili italiani, spesso affrontando rivali dall’età media complessiva più elevata, ma tenendo bene il campo.
    Da applausi il secondo posto nazionale alla Boy League (U14), scivolato dalle mani solo al tie break lo Scudetto U15, con Mattia Penna nominato miglior schiacciatore e Nico Pasqualini premiato miglior centrale. Quarto posto e un grande rammarico per la U17, con Diego Dolcini celebrato come miglior libero. Di prestigio anche il 6° posto nazionale e il 7° posto nella Junior League per il team U19 contro squadre più esperte e lottando sempre con determinazione. A nobilitare un’annata da protagonisti le numerose convocazioni dei talentuosi atleti biancorossi da parte delle Nazionali di categoria indoor e di beach volley.
    Da menzionare anche i risultati promozionali, ovvero il primato regionale S3 1° livello e l’argento marchigiano S3 2° livello al termine di un lavoro certosino da parte di Giampiero Freddi, responsabile dell’Academy, che è passato anche per iniziative mirate fuori dal campo, come il Progetto Scuola, in grado di coinvolgere oltre 500 alunni delle classi primarie, fino a sfociare nella festa conclusiva con l’Eurosuole Forum invaso dagli scolari.
    Giampiero Freddi: “Tutti avremmo voluto vincere uno Scudetto per rimpinguare la già ricca bacheca e devo dire che ci siamo andati vicino, ma ciò che mi rende davvero orgoglioso è che non abbiamo perso un colpo nelle Marche. I nostri ragazzi, inoltre, sono scesi in campo da protagonisti nei tornei Nazionali anche con avversari più grandi d’età di uno o due anni. Ringrazio i nostri staff per la professionalità, i ragazzi per l’impegno, e le famiglie per la partecipazione costante. Rappresentare un serbatoio per le selezioni nazionali ci ripaga di tutti i sacrifici. Porre in essere sinergie proficue con le scuole è una tappa obbligata per alimentare l’Academy e far conoscere il volley ai giovani!”. LEGGI TUTTO

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    Completato il reparto dei centrali: da Vibo arriva Gabriele Mirabella

    Il 18enne nato a Catania e cresciuto nella Saturnia Aci Castello, nelle ultime due stagioni ha militato nella Callipo: va a completare il reparto dei centrali
    Un altro giovanissimo atleta entra nel roster della prima squadra della Consar per il prossimo campionato di A2. Si tratta del centrale Gabriele Mirabella, nato a Catania il 4 gennaio 2006, cresciuto nelle giovanili del Saturnia Aci Castello, e nelle ultime due stagioni inserito nei ranghi della Callipo Vibo Valentia. Nell’annata da poco conclusa si è messo in mostra nel campionato di serie B. “E’ stata una bella esperienza, in cui ci siamo divertiti molto come squadra – spiega il 18enne centrale siciliano – e in cui credo di avere fatto una prima crescita significativa. Nella prima parte di stagione avevo una media di 8 punti, nella seconda parte sono arrivato a picchi di 17 punti, raccogliendo così i frutti del lavoro in palestra. Eravamo partiti per salvarci, e ci siamo riusciti chiudendo anche lontano dalla zona retrocessione”.“Crescere ancora di più e migliorare sotto tutti i profili”: è questo l’obiettivo che Mirabella inseguirà nella sua esperienza a Ravenna, “dove arrivo qualche anno dopo il primo contatto che Bonitta ebbe con me. All’epoca, tre anni fa, non me la sentii di fare questo salto. Ora, di fronte al nuovo sondaggio di Marco, ho accettato: è il momento giusto. Mi sento di fare questo salto, perché penso di avere salito quel gradino necessario per poter stare in una categoria come la A2”.Mirabella va a inserirsi in un reparto formato da giocatori esperti e rodati per la categoria: Canella, Copelli e Grottoli. “So che potrò contare ogni giorno su ottimi consigli e so che troverò buoni compagni di squadra – dice convinto – e tanti ragazzi che, come me, mirano a crescere e a raggiungere un più alto livello”.A Ravenna, oltre a debuttare in A2, Mirabella potrà completare il suo percorso scolastico iscrivendosi all’ultimo anno di Liceo scientifico a indirizzo sportivo, frequentato fin qui con successo.Con Mirabella l’organico della Consar 2024/25 affidata a coach Valentini, è ormai sul punto di essere completato: sono 13 i giocatori tesserati, quattro dei quali confermati. LEGGI TUTTO

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    VNL femminile, Italia-Usa 3-1: Stati Uniti a rischio eliminazione dalle Finals

    Parigi è già in cassaforte, la qualificazione alla Finals di Bangkok pure, ma l’Italia non lascia nulla alle avversarie e batte anche la nazionale Usa con la squadra di Kiraly che adesso rischia una clamorosa eliminazione dall’atto conclusivo di questa VNL. Una vittoria arrivata con i parziali di 25-17, 19-25, 25-15, 25-21 e che mantiene Danesi e compagne vicine ai primi due posti nel ranking mondiale che garantirebbero un sorteggio olimpico da testa di serie. Domenica 16 giugno si chiude questa fase a gironi contro la Serbia. 

    Il racconto del match

    Per questo terzo match nella tappa di Fukuoka, Velasco torna con la diagonale palleggiatore-opposto titolare composta da Orro ed Egonu, Danesi e Fahr al centro, Sylla e Degradi in banda, De Gennaro è il libero. Parte fuori Antropova, titolare contro la Corea del Sud, così come Bosetti, in distinta come secondo libero.

    L’avvio delle azzurre è molto positivo, specialmente a muro con Fahr e Degradi che contribuiscono al +4 sul 7-3 prima e sul 9-5 poi. Le ragazze allenate da Kiraly però reagiscono e non lasciano scappare l’Italia portandosi a -1 sul 13-12 grazie agli attacchi di Larson, Thompson e Robinson-Cook, ma è proprio l’errore dell’ex Conegliano a rimandare le azzurre a +3 sul 19-16. Da lì sale in cattedra Paola Egonu che non sbaglia nulla e trascina le sue compagne al 25-17 con cui si chiude il primo parziale.

    Nel secondo set sono gli Usa che partono meglio andando sul 4-8 con l’ace di Thompson e l’attacco di Robinson-Cook. Un vantaggio quello delle statunitensi che arriva a +6 sull’8-14. Velasco prova a cambiare in banda con Giovannini al posto di una Degradi in difficoltà in ricezione ma le campionesse olimpiche allungano (11-18) e chiudono poi sul 19-25 con l’attacco di Skinner.

    Nel terzo set torna ad alzare il ritmo in avvio l’Italia ma gli Usa tengono il passo con i colpi di Ogbogu e Thompson. Il primo break arriva sul punteggio di 8-7 per le azzurre che con un muro di Danesi e due attacchi di Egonu si portano sull’11-7. Poi sono i muri di Sylla e della stessa Egonu a far volare l’Italia a +6 sul 14-8 ed è un vantaggio che le azzurre addirittura incrementano con i due punti consecutivi di Antropova (21-14), prima di chiudere il parziale sul 25-15 grazie alla diagonale di Sylla.

    Il quarto set inizia con un break Usa (0-3) che arriva con due attacchi di Drews e un errore di Danesi, ma è il turno in battuta di Sylla a firmare il contro-break che porta le azzurre avanti 6-4. È un parziale che destabilizza le ragazze di Kiraly che soffrono anche la jump-flot di Danesi (9-5). Anche in questo caso, l’Italia è brava a controllare il vantaggio nonostante il tentativo di rimonta avversario (20-17). Chiude Fahr in primo tempo sul 25-21. Sono 24 i punti di Paola Egonu. LEGGI TUTTO

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    Ottima vittoria di squadra dell’Italia contro gli USA, piegati per 3-1

    Nel match più atteso di questa terza Week di VNL femminile l’Italia batte 3-1 gli Stati Uniti dimostrandosi ancora una volta squadra quadrata, con le spalle larghe ormai, brava anche a gestire le difficoltà generate ora da alcuni aspetti del nostro gioco ancora da perfezionare, ora per i meriti delle americane, che come l’Italia hanno una panchina lunga e dalla panchina possono pescare jolly del calibro di Drews, Washington, Skinner.

    Tutte molte brave, ma tanto quanto Degradi e Fahr, le due novità nello starting-six di Velasco, tra le protagoniste assolute di questo big match. Degradi (10 punti a referto) ormai è in totale trance agonistica: tira fuori dal cilindro colpi in diagonale potenti e precisi, tra i tre e i quattro metri, che in Italia avranno fatto saltare sul divano più di qualcuno. Fahr, già vista in grande spolvero ieri contro la Korea, si è confermata una delle centrali più forti al mondo. 12 punti a referto per lei, così come per capitan Danesi. Una prova solidissima da parte di entrambe, ottime anche, addirittura, quando chiamate ad alzar palloni (e che alzate!).

    Ottima, ancora una volta, anche la prova di Sylla: 13 punti, la maggior parte dei quali sempre quando più ce n’è bisogno per tirar fuori le castagne dal fuoco. Infine Paola Egonu: i 24 punti che ne fanno la top scorer anche di questa partita stanno a dire che questa nazionale ha un gioco corale, che non vuole essere prevedibile attaccando due-terzi dei palloni con la stessa giocatrice, eppure dopo questa sfida è ancor più forte il sospetto che se questa squadra riuscisse ad innescarla meglio potrebbe diventare davvero imbattibile.

    Tirando le somme, un match che ha regalato si spettacolo, ma a tratti e con tre set su quattro a senso unico. Ancora una volta meglio l’Italia a muro (11 a 7) e dai nove metri (6 ace a 3). A favore delle azzurre anche le percentuali in attacco (45% contro il 38%) e in ricezione (40% contro il 34%).

    foto Fipav

    SESTETTI – Rispetto allo starting six al quale ci ha abituato nella seconda e in questa terza settimana, Velasco oggi schiera sempre Orro opposta ad Egonu ma inserisce Degradi (al posto di Bosetti) con Sylla in posto 4 e Fahr (al posto di Lubian) con Danesi al centro, con De Gennaro libero. Kiraly risponde con Carlini in regia opposta a Thompson, Robinson-Cook e Larson le schiacciatrici, Ogbogu e Rettke coppia centrale, Wong-Orantes libero.

    foto Volleyball World

    1° SET – Alice Degradi si dimostra un gatto in difesa e copertura e si toglie anche la soddisfazione di murare una fast di Rettke (5-3). L’ex centrale Vero Volley, il prossimo anno all’Eczacibasi in Turchia, sbaglia ancora stringendo troppo nell’azione successiva, Sylla schiaccia una bellissima palla sulla linea di fondo e sotto 7-3 Kiraly è costretto a chiamare timeout. Attacchiamo anche in pipe, sempre con Degradi, soluzione vista poco sin qui nella metà campo azzurra in questa VNL.

    La partita rispetta le attese, è bella ed equilibrata con tante ottime difese da una parte e dall’altra. Il nostro unico limite in questo avvio di partita è forse quello di non riuscire ad armare a dovere la mano di Egonu. Gli Stati Uniti si rifanno sotto sul 13-12, scatenando la furia di Velasco che chiama timeout e rosso paonazzo ribadisce ancora una volta che non accetta che la palla cada a terra per un pallonetto avversario, rispiegando ad alta voce alle azzurre come devono posizionarsi.

    foto Volleyball World

    Segniamo con Fahr dal centro, coinvolta in questo modo in attacco per la prima volta nel match, e poi con Egonu che finalmente fa il buco a terra, e torniamo avanti di tre (15-12). Le statunitensi si rifanno ancora sotto sul 16-15, poi non c’è più storia: l’Italia piazza un parzialone di 9 a 1 e chiude il conto con un largo 25-17 difendendo la qualunque e costringendo all’errore gente come Larson e Robinson-Cook.

    2° SET – Nel set successivo gli Stati Uniti alzano decisamente il livello del loro gioco, sono più ordinati in attacco, grazie ai buoni ingressi di Skipper e Washington per Larson e Rettke, e ci scappano subito via, andando addirittura avanti di sei lunghezze a metà set (8-14). Velasco richiama Degradi per Giovannini, ma il set ormai sembra definitivamente compromesso. Davvero brave le statunitensi in fase di recupero, con una Wong-Orantes che sembra avere il dopo dell’ubiquità tanto è capace di coprire ogni zona del campo.

    Quando riusciamo a ricevere con alte percentuali, riusciamo anche a servire alla nostra opposta palle che vanno solo sparate a terra, Egonu lo fa e riduciamo il gap (15-19), ma le americane ora sono anche fortunate, pescano due ace di nastro e alla fine fanno 1-1 chiudendo meritatamente questo parziale con il risultato di 19-25.

    foto Volleyball World

    3° SET – Avvio in equilibrio (5-5), ma Egonu inizia ad innervosirsi: è già a quota 16 punti a referto ma è un fatto che le palle migliori che abbia schiacciato oggi le siano state alzate in bagher da De Gennaro o comunque giocatrici in seconda linea, se non addirittura da Danesi e Fahr. Un problema già visto in questa VNL. Velasco scuote la testa e ne discute a bordo campo con Barbolini.

    Brekkiamo con una diagonale da stropicciarsi gli occhi di Degradi (8-6), poi al giro di boa allarghiamo la forbice con un murone di Sylla prima ed Egonu poi (14-8). Velasco per la prima volta nel match chiama il doppio cambio inserendo Cambi in regia e Antropova in posto 2. La loro intesa ormai è una delle tante certezze di questa nazionale, giochiamo così in controllo difendendo il vantaggio e andiamo poi a chiudere 25-15 esaltandoci ancora anche con i colpi di Sylla e Fahr in attacco, di Giovannini e la stessa Cambi in copertura.

    foto Volleyball World

    4° SET – Perso il set, gli USA reagiscono come nel secondo andando subito avanti 0-3. Drews, altro jolly pescato da Kiraly dalla panchina, ora è una vera spina nel fianco per le azzurre che non riescono quasi mai a prenderla a muro. Gli ace di Sylla e i muri di Danesi ci permettono di ristabilire la parità ai 4, poi difendendo ancora fortissimo costringiamo le statunitensi a forzare in attacco e andiamo anche avanti di due (6-4).

    Danesi serve ancora in bagher Egonu e poi trova anche l’ace con una velenosissima jump-float: 9-5 e timeout Kiraly. Difendiamo il vantaggio con i colpi, un paio decisamente sensazionali, di Degradi e Sylla da posto 4, un pallonetto spinto e un ace di Orro e ancora De Gennaro per Egonu (18-13). In attacco adesso l’Italia non sbaglia neanche se schiacciasse ad occhi chiusi.

    Sul 20-17 Velasco ferma il gioco chiedendo alle sue ragazze di fare più attenzione non tanto su quelle forti e pulite quanto su quelle sporche delle americane. E infatti, altro ace di nastro (Rettke), Usa a -2 e altro timeout del ct azzurro: “Ragazze dobbiamo chiuderlo il set – dice – non è che si chiude da solo eh?”. Ci pensa Egonu, poi l’errore di Cook ci manda sul match-joint e Fahr con una veloce al centro mette il punto esclamativo e fa partire i titoli di coda.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Italia – USA 3-1(25-17, 19-25, 25-15, 25-21)

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Nazionale U22: Azzurrini dal 17 giugno al lavoro a Cavalese per tre test match con la Germania

    Nuovo programma di lavoro per la nazionale under 22 maschile di Vincenzo Fanizza. Gli azzurri, terminato lunedì 10 giugno l’ultimo collegiale a Cavalese (TN), da lunedì 17 si ritroveranno nuovamente in Val di Fiemme per portare avanti un nuovo periodo di lavoro che terminerà giovedì 27. 

    Gli azzurri martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 saranno impegnati presso il Palasport di Cavalese in tre test match contro la Germania seniores; un collegiale di estrema importanza dunque per la nazionale azzurra, che, come noto dal 9 al 14 luglio sarà impegnata a Groningen e Apeldoorn (Olanda) ai Campionati Europei di categoria.

    Questi gli atleti convocati dal Direttore Tecnico Ferdinando De Giorgi e dal 1° allenatore Vincenzo Fanizza: Edwin Arguelles Sanchez (Pall. Azzurra Alessano SSDRL); Cosimo Balestra, Alessandro Fanizza, Riccardo Iervolino (New Mater SRL); Tommaso Barotto, Mattia Eccher (ASD Delta Volley Porto Viro); Filippo Bartolucci, Jan Feri, Mattia Orioli (GS Port Robur Costa 2030 SSDARL); Mattia Boninfante (Modena Volley Punto Zero SSDRL); Gioele Favaro (Volley Team Club SRL); Alessandro Finauri (Cisterna Volley SSD SRL); Lorenzo Magliano (Volley Milano); Marco Pellacani (Trentino Volley SRL); ); Federico Roberti (Virtus Volley); Matteo Staforini (Cuneo Sport 2018 SSDARL); Nicolò Volpe (Volley Tricolore R.E. ASD SRL).

    Lo staff sarà composto da: Vincenzo Fanizza (1° allenatore), Mario Di Pietro (2° allenatore), Giacomo Bozzo (Assistente Tecnico), Domenico Capodiferro (Medico), Filippo D’Elia (Fisioterapista), Oscar Berti (Preparatore Atletico), Annalisa Pinto (Scoutman), Enrico Cecamore (Team Manager).

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verona, si dividono le strade con Michele Marconi, responsabile tecnico della formazione U19

    Dopo tre stagioni, le strade di Coach Michele Marconi, responsabile tecnico della formazione U19, e del Verona Volley si dividono. Il ringraziamento sincero da parte del Club per il lavoro e l’impegno profuso dal Coach alla guida della compagine che ha calcato i taraflex della Serie C è d’obbligo: “Michele ha avuto fiducia nella nuova Società e ha messo a disposizione la sua esperienza ed umanità per una crescita continua e costante dei ragazzi” ha detto Bruno Bagnoli, Direttore Tecnico del Settore Giovanile “Siamo certi che quanto seminato ci porterà a risultati ancora migliori nei prossimi anni”.

    “Sono stati 3 anni intensi e molto belli” ha dichiarato Michele Marconi “Lascio per esigenze lavorative ed impegni familiari che non mi avrebbero più consentito di dedicarmi al cento per cento alla squadra. Ringrazio in primis i genitori per la loro disponibilità e per il costante supporto, la mia instancabile dirigente Alessandra Longo sempre vicina e presente, i miei assistenti Pigozzi, Masu e per finire Modnicki, a cui auguro di proseguire al meglio l’attività l’anno prossimo. Un grande ringraziamento anche alla Società e a Bruno Bagnoli per la condivisione e la collaborazione verso l’obiettivo comune di contribuire efficacemente alla crescita dei nostri ragazzi. Un grande in bocca al lupo a tutto al team e al nuovo staff”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Al palleggio arriva Guizzardi: «Amo il gioco veloce»

    Ha esperienza e personalità, ma sarà all’esordio assoluto in Serie A3: il Belluno Volley affida una delle due cabine di regia a Francesco Guizzardi. Classe 1997, nato a Milano, è reduce da cinque stagioni in B allo Yaka Volley Malnate: una delle quali nobilitata dalla promozione. Anche se, nella terza serie per ordine di importanza, l’alzatore lombardo metterà piede solo dal prossimo ottobre, con la maglia dei rinoceronti. 
    POSTO GIUSTO – «Approdo in una società solida, di cui tutti mi hanno parlato bene – afferma il palleggiatore -. E farò parte di una squadra fortissima, con valori tecnici e ambizioni importanti. Nel momento in cui è arrivata l’offerta, non ci ho pensato due volte e ho subito accettato». Guizzardi sentiva il desiderio di confrontarsi in un altro contesto pallavolistico e territoriale: «E Belluno, ne sono convinto, è il posto giusto». 
    CURA DEL CORPO – Il ventiseienne milanese ha caratteristiche ben precise: «Mi piace mettere in pratica un gioco veloce. In più, per sopperire a un’altezza non eccelsa, cerco di non tralasciare in alcun modo la sfera tecnica, oltre a quella fisica e legata all’agonismo». Persona di grande disponibilità e profonda educazione, il palleggiatore tiene particolarmente alla cura del corpo: «Un po’ tutta la mia vita è incentrata su questo aspetto. Seguo degli studi ben precisi e cerco di sviluppare quanto appreso attraverso il fitness e l’alimentazione. Lo faccio su me stesso, ma anche su altre persone: grazie alle mie conoscenze in questo campo, aiuto chi è interessato a raggiungere determinati obiettivi». 
    LONTANO DA CASA – Guizzardi non vede l’ora di raggiungere le Dolomiti. E scendere sotto rete: «La rosa allestita la dice lunga rispetto ai traguardi che la società intende raggiungere. Ecco perché, partendo dal lavoro in palestra, proveremo a essere protagonisti in un campionato competitivo e in cui dovremo affrontare formazioni di rilievo. Dal canto mio, punto a crescere e a migliorare: sotto il profilo vista sportivo. E personale, se è vero che questa sarà la mia prima esperienza lontano da casa». LEGGI TUTTO