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    Il 14 e 15 settembre Allianz Milano alla Jesi Volley Cup

    Al via la prevendita per la due giorni di grande Volley Maschile a JesiSi riaccendono le luci del grande Volley a Jesi!Dopo il successo dello scorso anno, torna la 2^ Edizione della JESI VOLLEY CUP, il quadrangolare che aprirà la StagioneSportiva 2024/2025.Questa nuova edizione vedrà sfidarsi le protagoniste del Campionato Italiano di Superlega Maschile Allianz Milano e CucineLube Civitanova, i Campioni d’ Italia Sir Susa Vim Perugia e i Vice-Campioni di Francia il Tours Volley-Ball.Il Pala Triccoli, che già nella passata edizione ha richiamato circa 4.500 tifosi e appassionati, farà da cornice per il secondo annoconsecutivo ad un quadrangolare internazionale di altissimo livello.
    Tanti i campioni che scenderanno in campo a Jesi dopo essere stati protagonisti con le rispettive Nazionali nell’ avventuraOlimpica di Parigi 2024, dagli italiani Simone Giannelli, Fabio Balaso, Mattia Bottolo e Roberto Russo al canadese Eric Loeppky,dall’argentino Augustin Loser ai giapponesi Yuki Ishikawa e Tatsunori Otsuka, dal polacco Kamil Semeniuk fino ai francesiBarthlemy Chinenyeze e Yacine Louati.
    Lo spettacolo è assicurato visto il valore delle formazioni presenti e che si daranno battaglia nella prossima stagione sportiva: laSir Susa Vim Perugia, oltre al ritorno in Champions League, proverà a difendere il poker ottenuto lo scorso anno con la vittoriadello Scudetto, del Mondiale per Club, della Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, la Cucine Lube Civitanova con un rosterprofondamente ringiovanito e rinnovato sarà protagonista in CEV Challenge Cup, l’ Allianz Milano al grande debutto inChampions League per la prima volta nella sua storia e il Tours Volley-Ball proverà a riconquistare il titolo francese sfumatoquest’anno per un soffio oltre a ben figurare in Europa con la CEV Cup.
    Jesi Volley & Sport, organizzatore dell’evento, in collaborazione con il Comune di Jesi, sarà presente alla Notte Azzura delloSport in programma il 7 Settembre con uno stand dedicato per fornire agli appassionati un’anticipazione del weekend di grandeVolley e coinvolgere i più piccoli con una serie di attività dedicate.
    Il PROGRAMMASABATO 14 SETTEMBREOre 17.30 Semifinale 1Ore 20.30 Semifinale 2DOMENICA 15 SETTEMBREOre 15.00 Finale 3°/4° postoOre 18.00 Finale 1°/2° postoGli abbinamenti delle gare di Semifinale saranno comunicati in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’eventoin programma all’ inizio del mese di Settembre.
    ABBONAMENTI E BIGLIETTIÈ già aperta la prevendita online, sia gli abbonamenti per l’intera manifestazione che i biglietti per le singole giornate sonodisponibili su Ciaotickets al seguente link diretto: https://www.ciaotickets.com/it/jesi-volley-cupSarà possibile acquistare i tagliandi anche presso la Biglietteria del Palatriccoli a partire dal 26 Agosto. I posti sono numerati intutti i settori del Palasport. Le tariffe saranno ridotte per gli Under 12 e sono previste agevolazioni per le Società FIPAV.
    VOLLEY & SOCIALIl racconto della Jesi Volley Cup viaggerà anche sui canali social di Jesi Volley & Sport attraverso gli hashtag #jesivolleycup e#jvs ed i profili Facebook ed Instagram @jesivolleysportFonte: Ufficio Stampa JV Sport – ufficiostampa@jvsport.it LEGGI TUTTO

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    L’oro olimpico di Babar inorgoglisce la Lube. Le parole dell’atleta

    Un tesserato della Lube ha sbancato i Giochi di Parigi mandando in visibilio i suoi tifosi. Epilogo da sogno per il padrone di casa ‘monsieur Babar’. Il torneo maschile di volley si è chiuso con l’oro vinto di prepotenza in tre set dalla Francia del centrale cuciniero Barthelemy Chinenyeze, quinto miglior giocatore a muro (13 block vincenti nel torneo) e autore di una prova da applausi anche nella sfida decisiva con la Polonia, accompagnato dai boati del pubblico amico. Il gigante classe ’98 si è messo al collo il secondo oro olimpico di fila dopo quello vinto a Tokyo da miglior centrale. Con la selezione transalpina l’atleta della Lube vanta anche un oro (2022), un argento (2028) e un bronzo (2021) alla VNL, e un oro (2017) alla World League. Un percorso che inorgoglisce e carica la Cucine Lube Civitanova, forte del prolungamento contrattuale fino al 2027 firmato pochi mesi fa dal giocatore.
    Barthelemy Chinenyeze: “Con il secondo oro consecutivo abbiamo fatto qualcosa di leggendario alle Olimpiadi. Non accadeva da tantissimo tempo che una nazionale riuscisse a confermarsi. La Francia è nella storia della pallavolo. In questo successo c’è anche tanto dei due anni fin qui trascorsi in biancorosso. D’altronde avevo scelto un grande Club come la Lube proprio per alzare il mio livello il più possibile. Quello che ho imparato a Civitanova mi è servito tantissimo per lottare fino all’ultimo pallone e vincere questa medaglia. Ora ho bisogno di rifiatare, ma una volta ricaricate le pile mi tufferò con entusiasmo nella nuova stagione di SuperLega con una Lube rinnovata. Non vedo l’ora di fare squadra con il gruppo. Sarà un’annata differente dalle precedenti e dal mio punto di vista avrò ancora più stimoli per aiutare il team a tenere sempre alta la testa!”.
    Tanto onore, ma una medaglia sfuggita nel match di venerdì con la casacca dell’Italia per il libero Fabio Balaso, autore di grandi interventi durante tutta la kermesse, e lo schiacciatore Mattia Bottolo, fondamentale per tenere alto il livello in allenamento, ma non impiegato nelle gare che contavano. Gli azzurri hanno ceduto 3-0 contro gli Stati Uniti nella sfida per il bronzo dopo la debacle con la Francia. Il Canada di Eric Loeppky, nuovo schiacciatore della Lube, ha invece salutato la manifestazione anzitempo, ma l’atleta ha avuto modo di distinguersi tra i laterali più incisivi della prima fase nelle offensive. LEGGI TUTTO

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    In casa biancorossa due americani aggregati al gruppo

    Piacenza 12.08.2024 – Sgambate, varie sedute pesi, esercizi di tecnica individuale condita dalla ricezione insieme al lavoro sulla sabbia per i sei atleti (Robertlandy Simon, Robbert Andringa, Leonardo Scanferla, Fabio Ricci, Nicola Salsi e Moussé Gueye) a disposizione di coach Anastasi nel calendario della seconda settimana di preparazione atletica di Gas Sales Bluenergy Piacenza.
    Da oggi, e per tutta la settimana, al gruppo sono aggregati due giocatori americani al loro primo anno all’Università delle Hawaii: Kainoa Wade e Kearney Finn accompagnati dal loro allenatore Charlie Wade. Il primo è un opposto, il secondo uno schiacciatore ed entrambi fanno parte della Nazionale Under 21 americana.
    Un programma studiato per riprendere confidenza con il pallone in modo graduale e per ridurre il divario atletico nei confronti dei compagni che da pochi giorni hanno terminato i loro impegni con le nazionali.
    Ninni De Nicolo (Direttore Sportivo Gas Sales Bluenergy Piacenza): “Per una settimana questi due giocatori accompagnati dal loro allenatore saranno a Piacenza per allenarsi con la nostra squadra. Una collaborazione nata qualche tempo fa con l’allenatore della Università di Hawaii e che ci rende orgogliosi. In questo momento ci daranno una grande mano in attesa che arrivino i nostri giocatori impegnati fino a pochi giorni fa con le proprie nazionali”.
    Il calendario di lavoro della settimana.
    Lunedì: mattina pesi, pomeriggio seduta atletica e tecnica
    Martedì: mattina piscina, pomeriggio lavoro sulla sabbia e beach volley
    Mercoledì: mattina pesi, pomeriggio seduta atletica e tecnica
    Giovedì: riposo
    Venerdì: mattina pesi, pomeriggio seduta atletica e tecnica
    Sabato: mattina pesi, pomeriggio seduta atletica e tecnica
    Domenica: riposo LEGGI TUTTO

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    Caro diario, ho qualcosa da scriverti in questa pagina dell’11 agosto 2024

    Caro diario, per quanto la mezzanotte sia passata già da un pezzo, ti scrivo su questa dell’11 agosto 2024, una data storica, un giorno che non voglio dimenticare, quello del primo oro olimpico della pallavolo italiana.

    La sera prima della finale un caro amico mi ha posto la più scomoda delle domande: “Le americane sono uno squadrone, secondo te ce la possiamo fare?”. “Vai sereno, gli diamo 3-0. Le ammazziamo” è stata la mia risposta. Così è stato, sportivamente parlando, l’Italia di Velasco ha dato 3-0 anche agli Stati Uniti di Karch Kiraly campioni olimpici uscenti. Una partita maestosa quella delle azzurre. E chi se la scorda più.

    Posso dirti, caro diario, che su questa squadra ci avevo visto lungo sin dall’inizio. Ricordo un articolo che scrissi prima della Final Four di VNL, lo titolai Velasco ha già vinto tutte le sue scommesse, ora non restano che le medaglie. Fu un articolo che suscitò molto scalpore, qualcuno mi diede del gufo, altri mi dissero che certe cose è rischioso scriverle in anticipo, se poi va male rischi la figuraccia, ma a me il coraggio non è mai mancato e ai miei occhi, quello che vedevo, era sin troppo evidente: il Maestro stava facendo la magia, questa squadra avrebbe vinto tutto. Sono arrivati due ori, in VNL e alle Olimpiadi. I fatti mi hanno dato ragione.

    Me ne convinsi anche quando Velasco e la Nazionale li andai a sbirciare di persona al Pavesi prima che partissero per Parigi. Il clima che si respirava era quello giusto, gli occhi da tigre ce li avevano già tutte in quegli ultimi allenamenti. Non dimenticherò mai De Gennaro che alla fine di ogni sessione si allenava ancora quasi un’ora a ricevere con Cichello. Povero Cichello, se non si è lussato la spalla per colpa di Moki non correrà alcun rischio negli anni a venire. La medaglia d’oro se l’è meritata anche lui solo per questo.

    Con Velasco ho avuto l’occasione di chiacchierare anche un paio di volte. Alla fine me ne andavo via felice come un bambino, io che di anni ne ho 45. Mi sentivo più ricco, e al contempo triste perché quell’uomo me lo sarei voluto portare a casa, ascoltarlo per mesi interi, senza tregua. Nei giorni seguenti mia moglie credo abbia pensato che avessi un’amante, mi diceva che ero sempre assente, con la testa altrove, ma io continuavo a pensare a lui, alle sue parole, alla sua empatia. Mi aveva completamente sedotto, ne ero rimasto completamente rapito, affascinato. Oggi che i meme spopolano sui social potremmo farne uno con la mia faccia inebetita e titolarlo ‘L’effetto di Velasco sulla gente’.

    Alla prima partita, contro le dominicane, vinsero 3-1, cedendo quello che sarebbe stato l’unico set perso in tutta l’Olimpiade. Le Azzurre non giocarono al loro meglio, in quella gara d’esordio erano tese come corde di violino. Lo scrissi anche in un altro articolo che fu un esordio ‘tra luci e ombre‘, ma scrissi anche che non c’era da preoccuparsi. Come avevano già fatto in VNL, ero convinto che sarebbero andate in crescendo, e anche in quel caso fu così. Nelle partite successive botte da orbi a chiunque: Olanda, Turchia, Serbia nei quarti, ancora Turchia in semifinale, Stati Uniti in finale.

    Il livello di gioco che ha raggiunto questa squadra al culmine della sua avventura è stato qualcosa di mostruoso, sia dal punto di vista tecnico che mentale. Anzi, direi soprattutto quello mentale. A memoria non ricordo una partita di questa nazionale con un livello e una costanza di concentrazione così elevati. Le avversarie se le sono sbranate dal primo all’ultimo punto, attaccando palle assurde e difendendo tutte alla morte. Se avessero giocato con un cono gelato in mano e con l’aria condizionata spenta nel palazzetto, nella nostra metà campo non avrebbero fatto cadere a terra neanche una goccia.

    Ti ricordi, caro diario, quando nel lontano 2006 ti scrissi di quella finale epica degli Internazionali di Tennis di Roma tra Nadal e Federer? All’epoca i Master 1000 li giocavano ancora al meglio dei cinque set, quel match stabilì un nuovo record di durata: 5 ore e 6 minuti. All’epoca ero ancora un giornalista di primo pelo, inviato per l’ANSA. La mia carriera per oltre un decennio proseguì a Milano, a Sky Sport, di vittorie e imprese diverse di tanti altri sport ne ho vissute molte altre, eppure quel match restò a lungo la cosa più incredibile che avevo mai raccontato e vissuto come giornalista. Oggi mi sento di dire che questa finale olimpica lo ha scalzato dal mio personale primo posto.

    Diverse volte, purtroppo, mi è capitato di piangere per colpa dello sport. Ho pianto davanti alla tv quando morì Ayrton Senna a Imola nel ’94 (avevo 15 anni), quando se ne andò anche Marco Simoncelli a Sepang nel 2011, quando è scomparso Kobe Bryant nel 2020. Questa volta però ho pianto lacrime di gioia, di commozione vera e sincera, non mi vergogno a dirlo. Colpa di quell’abbraccio tra Moki e Paola, in lacrime anche loro. Colpa soprattutto di Danesi e Sylla. Quando sul podio si sono scambiate le medaglie proprio non ho retto, fiumi e fiumi.

    Che cosa meravigliosa che è lo sport. In questi vent’anni di carriera sono stati in tanti a dirmi che dovrei essere più distaccato in quello che scrivevo, più pacato anche, ma io che lo sport l’ho praticato da che ho memoria proprio non ce la faccio a non immedesimarmi negli atleti. Chi non ha mai praticato sport in vita sua ha sempre il giudizio facile, in Italia poi figurati. Solo perché sono professionisti e ben pagati si crede di potergli dire la qualunque. E invece sono ragazzi e ragazze molto giovani, fragili anche loro, fanno una vita di sacrifici, di rinunce, di privazioni, vivendo lontano dai propri affetti negli anni della formazione, quelli più importanti e delicati per un adolescente, per un giovane uomo e una giovane donna.

    A me, che ora sono anche padre, mi scende la lacrimuccia anche solo pensando a cosa staranno provando ora i loro genitori, i loro fratelli, i loro amici più cari.

    Penso anche a Paola (Egonu), con la speranza che da oggi la sua vita possa essere più leggera, anche se resto della convinzione che chi ama la pallavolo, chi va alle partite, chi la vede come la campionessa che è, non abbia mai scritto e pensato male di lei. Quello lo fanno altri, ma di questi altri, caro diario, non ho voglia di scrivere sporcando questa pagina.

    Penso anche ad Alice Degradi, che sfortuna che ha avuto. Alle volte la vita è proprio ingiusta. Domani sai che faccio caro diario? Stampo questa foto delle ragazze sul podio, ne ritaglio un’altra di Alice e la incollo sopra e poi le metto insieme su questa tua pagina dell’11 agosto 2024. Tra qualche anno, quando mi capiterà di riaprirla e rileggerla è questa l’immagine di questa giornata che vorrò avere davanti ai miei occhi.

    Alle volte la vita e lo sport ti danno, altre volte ti tolgono. Ma il tempo, a chi se lo merita, risarcisce sempre. Grazie ancora ragazze, ci avete regalato un sogno. Ora inseguitene degli altri, sono già lì ad aspettarvi.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Albo d’oro olimpico femminile: una prima volta tutta d’oro per le Azzurre

    L’Oro conquistato dall’Italvolley femminile ai Giochi di Parigi 2024 rappresenta la prima medaglia in assoluto conquistata dalle Azzurre in un torneo olimpico. L’Italia, infatti, non era mai andata oltre i quarti di finale nelle sei precedenti partecipazioni.

    La medaglia d’oro, poi, rappresenta anche una prima volta in assoluto per tutta la pallavolo italiana, compresa quella maschile che si è fermata all’argento in tre occasioni (1996, 2004 e 2016) e altrettante volte al bronzo (1984, 2000, 2012).

    L’ALBO D’ORO OLIMPICO FEMMINILE

    Tokyo 1964Oro: GiapponeArgento: UrssBronzo: Polonia

    Città del Messico 1968Oro: UrssArgento: GiapponeBronzo: Polonia

    Monaco 1972Oro: UrssArgento: GiapponeBronzo: Corea del Nord

    Montreal 1976Oro: GiapponeArgento: UrssBronzo: Corea del Sud

    Mosca 1980Oro: UrssArgento: Germania EstBronzo: Bulgaria

    Los Angeles 1984Oro: CinaArgento: UsaBronzo: Giappone

    Seul 1988Oro: UrssArgento: PerùBronzo: Cina

    Barcellona 1992Oro: CubaArgento: Squadra unificataBronzo: Usa

    Atlanta 1996Oro: CubaArgento: CinaBronzo: Brasile

    Sydney 2000Oro: CubaArgento: RussiaBronzo: Brasile

    Atene 2004Oro: CinaArgento: RussiaBronzo: Cuba

    Pechino 2008Oro: BrasileArgento: UsaBronzo: Cina

    Londra 2012Oro: BrasileArgento: UsaBronzo: Giappone

    Rio 2016Oro: CinaArgento: SerbiaBronzo: Usa

    Tokyo 2021Oro: UsaArgento: BrasileBronzo: Serbia

    Parigi 2024Oro: ITALIAArgento: UsaBronzo: Brasile

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: azzurre e staff, tutte le donne e gli uomini campioni olimpici

    Squadra vuol dire gruppo, di conseguenza ci sembra giusto celebrarli tutti, dal primo all’ultimo, dalle giocatrici allo staff tecnico, passando per quello medico e fisioterapico. Ecco di seguito chi sono le donne e gli uomini che hanno conquistato la medaglia d’oro olimpica ai giochi di Parigi 2024.

    foto Fipav/Tarantini

    LE AZZURRE CAMPIONESSE OLIMPICHEPalleggiatrici: Carlotta Cambi, Alessia Orro.Schiacciatrici: Caterina Bosetti, Gaia Giovannini, Loveth Omoruyi, Myriam Sylla.Centrali: Anna Danesi (Capitano), Marina Lubian, Sarah Fahr.Opposti: Paola Egonu, Ekaterina Antropova.Libero: Monica De Gennaro.Tredicesima: Ilaria Spirito (Libero)

    foto Fipav/Tarantini

    LO STAFF CAMPIONE OLIMPICOCT: Julio VelascoVice allenatore: Massimo BarboliniTerzo allenatore: Lorenzo BernardiAssistente allenatore: Juan Manuel CichelloPreparatore atletico: Giovanni MialeScoutmen: Massimiliano Taglioli e Lorenzo AbbiatiTeam manager: Marcello CapucchioDottoressa: Emanuela LongaFisioterapisti: Francesco Bettalico e Maira Di Vagno

    Un abbraccio anche ad Alice Degradi, questa medaglia è anche sua.

    Foto Simone Ferraro CONI

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    De Gennaro: “Ho lavorato tutta la vita per migliorarmi, quest’oro mi ripaga di tutto”

    L’oro vinto a Parigi è l’oro che hanno meritato in tanti, e per motivi diversi, nello straordinario gruppo azzurro. Un pensiero speciale però non può non andare a Moki De Gennaro.

    Una carriera unica, un palmares chilometrico, alla sua quarta avventura olimpica si è coronato il sogno di una vita, il più grande, il più difficile, il più atteso. È arrivato forse sul filo di lana per lei, che di anni ne ha 37 eppure è ancora il libero più forte del pianeta. Il premio individuale è solo un’altra ciliegina su una torta dal sapore… inarrivabile.

    foto Volleyball World

    “Tutto questo è davvero speciale. Era il sogno di tutte noi giocatrici giocare una finale olimpica e vincerla, è davvero qualcosa di unico. Abbiamo lavorato duramente per così tanti anni per arrivare a questa finale, per godercela appieno, per vincerla, che ora è tutto davvero incredibile”.

    “Durante la mia carriera ho lavorato ogni giorno con l’obiettivo di migliorare e prepararmi per questo momento e questa è una grande ricompensa per tutto il duro lavoro che abbiamo e che ho fatto”.

    foto Fipav/Tarantini

    (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Bosetti: “Il tempo ha parlato, io e altre mie compagne dovevamo essere qui”

     Quando hai una medaglia d’oro olimpica al collo, e hai corso il rischio di non vestirla più la maglia azzurra, è anche lecito togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Di seguito parole e musica di Caterina Bosetti.

    “Sono contenta. Il tempo ha parlato e ha detto che io, come altre mie compagne, dovevamo essere qui oggi a vincere questo oro. Onestamente non vivo tutto questo come una rivincita, ma è il coronamento di un percorso che sta dando i suoi frutti e sono orgogliosa di poter vivere queste emozioni”.

    foto Fipav/Tarantini

    “Noi siamo una squadra fortissima da anni, ma purtroppo in passato siamo state sfortunate qualche volta, ogni tanto c’è sfuggito dalle mani il risultato, ma è da anni che costruiamo questa squadra”.“Quest’oro vale tanto, ma penso la medaglia olimpica in generale valga tanto, a prescindere da quale essa sia. Adesso ci riposeremo e poi penseremo alla fame che ci verrà in seguito. Questa Olimpiade è stata faticosa a livello emotivo; è stato difficile affrontare certe partite, ma ora ci vogliamo solo godere questi momenti”.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO