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    Tutto vero, Gabriele Di Martino all’Allianz Milano: “Qui per fare bene. Bello ritrovare Cachopa”

    Esperienza e qualità al centro, Allianz Milano accoglie Gabriele Di Martino, centrale di assoluto valore che va a rafforzare il reparto di coach Roberto Piazza. Come avevamo anticipato, l’arrivo del centrale romano classe 1997, 1,99 m per 93 kg, si inserisce all’interno di uno scambio con Monza dove approderà invece Jacopo Larizza facendo il percorso inverso. Giocatore completo, maturo e affidabile, Di Martino porta in dote 273 presenze in Serie A in dieci campionati, di cui otto di SuperLega.

    Il suo 2024/25 è stato complicato, ma è stato proprio Di Martino a mettere a terra il muro finale della salvezza con una prestazione con l’85% in attacco. Grande lettura a muro, attacco solido, visione di gioco e una crescita costante che lo ha portato a essere uno dei centrali più apprezzati del panorama italiano. Dal 2021 fa parte anche del gruppo azzurro allargato. Il presidente Lucio Fusaro ha accolto il suo arrivo parlando di “un innesto importante, che aggiunge carisma e solidità”, mentre il diesse Fabio Lini sottolinea “l’affidabilità, l’intelligenza tattica e la fame di un giocatore che vuole tornare protagonista”. Di seguito le prime parole di Gabriele Di Martino rilasciate all’ufficio stampa della sua nuova squadra.

    Gabriele, benvenuto a Milano. Partiamo con le domande: chi è Di Martino dentro e fuori dal campo?

    “Iniziamo da fuori dal campo, credo di essere una persona molto semplice e gentile. La mia caratteristica principale è la capacità di stare bene con la gente, con i tifosi, che non vedo l’ora di incontrare, e con tutto il gruppo squadra. Mi piace la condivisione del tempo e delle idee. La ritengo uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Piccoli e grandi obiettivi che si possono raggiungere solo con una squadra unita, con lo staff e tutto l’organico societario. Se parliamo di dentro il campo, ecco… mi trasformo un po’. Sono un giocatore molto fastidioso per gli avversari e con le mie prestazioni credo di aver dimostrato in questi anni di valere”.

    Negli ultimi anni sei stato avversario dell’Allianz con la maglia di Monza e prima con quella di Taranto, Sora, Piacenza e Molfetta. Che impressione ti ha fatto Milano da fuori? E cosa ti ha convinto ad accettare la proposta?“Sono veramente contento di far parte di questo progetto Allianz Milano. L’ho visto crescere negli anni, è vero. Soprattutto giocando a Monza sono stato testimone del continuo miglioramento. Ritengo che per la prossima stagione la squadra sia completa in tutti i reparti, guidata da un grande allenatore, che non scopro certo io”.

    In cabina di regia ritrovi Cachopa, un palleggiatore che conosci bene: quanto pesa questa continuità per un centrale come te?

    “Ritrovo Fernando e sono molto contento. Penso che sia uno dei palleggiatori più forti al mondo. È brasiliano, abbiamo giocato insieme due campionati, quasi tre visto che nella prima stagione lui era infortunato. Abbiamo raggiunto insieme degli obiettivi pazzeschi, tre finali: Scudetto, Coppa Italia e Challenge Cup”.

    foto Lega Volley

    Hai già sentito coach Piazza?

    “Non abbiamo ancora avuto l’occasione, ma ripeto, stiamo parlando di uno degli allenatori più tecnici e dedicati interamente al nostro sport. Ha un’esperienza internazionale incredibile, sono e sarò a suo completo servizio”.

    Che idea ti sei fatto del gruppo e del progetto Allianz Milano?

    “Milano vive da anni sempre in crescita. Ritengo che sia una società veramente ambiziosa. Arrivare sempre lì e combattere per delle finali non è da tutti, ma è anche motivo di provare a fare meglio sempre meglio. L’anno scorso io non ho vissuto un grande campionato, mentre nella stagione precedente ho provato quella bella emozione di arrivare fino in fondo. Ti assicuro che da giocatore è una cosa bellissima. E’ emozionante misurarsi alla pari contro squadre che per storia e budget da tempo dominano nel mondo come Perugia, Trento, Civitanova e Modena”.Obiettivi personali e di squadra: che stagione ti immagini con l’Allianz? Proverai anche a riprenderti la Nazionale?“Gli obiettivi, per me, devo essere sempre di gruppo. Ritengo che sia importantissimo fin dall’inizio creare una coesione tra tutti. La coesione dentro il campo poi arriva in automatico. Credo molto nel team anche fuori dai momenti di pallavolo. Gli obiettivi sono arrivare a giocarci delle finali. Una volta raggiunte, a livello personale, mi piacerebbe anche vincerle. Se penso alla Nazionale? Certo, mettere la maglia azzurra e rappresentare l’Italia è sempre motivo di massimo orgoglio. Tutto passa però anche dai risultati che ottieni nell’arco della stagione con il club. Noi credo abbiamo tutti gli strumenti e i giocatori per scrivere una bella stagione”.

    (fonte: Powervolley) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Falaschi e Rafael: storia di una amicizia speciale nata per una ‘pallonata gentile’

    Una storia incredibile. Protagonista: Rafael Z., originario delle Filippine e residente in Canada. Da qualche giorno – lo ha scritto lui sui social – è diventato tifoso della Yuasa Battery Grottazzolina grazie a una… pallonata in faccia. Sembra quasi un romanzo, ma il bello dello sport, soprattutto ai suoi livelli più alti, è che in nome di una passione può accadere di tutto, anche ciò che normalmente parrebbe impossibile.

    Tutto nasce, come spesso accade ai giorni nostri, dai social. Grottazzolina presenta il nuovo palleggiatore Marco Falaschi (lunga esperienza in Europa, titoli, Nazionale), e il post del suo arrivo in maglia Yuasa Battery viene condiviso, tra i tanti, da un ragazzo poco più che trentenne dai lineamenti orientali, residente in Canada. La cosa incuriosisce, in fondo Grottazzolina si sta facendo conoscere, ma certamente non è ancora un club di fama mondiale. L’ufficio stampa lo contatta e viene così a conoscenza di una storia meravigliosa dove la parola ‘gentilezza’ è alla base di tutto.

    “Il mio percorso da tifoso di Falaschi si è consolidato nel corso degli anni – racconta Rafael – All’inizio ero un grande tifoso degli Stati Uniti e della Polonia, parlando di nazionali maschili. Quando Falaschi e la Nazionale italiana sono arrivati alla VNL di Ottawa nel 2022, però, ho iniziato ad apprezzarli, vedere Giannelli giocare dal vivo è un po’ come guardare un’opera d’arte!”.

    “Sono diventato improvvisamente un suo tifoso quando mi ha accidentalmente colpito in faccia con una pallonata durante il riscaldamento tra un set e l’altro: sono cose che capitano di frequente, eppure lui si è fermato ed è immediatamente venuto ad abbracciarmi. È iniziato tutto da lì. Da quell’episodio, ad ogni partita dell’Italia ci si salutava. Ho capito che avevo di fronte un campione vero, e dopo quella parentesi, ho iniziato a seguirlo: lui giocava a Taranto. Guardavo le sue partite dal Canada, poi è tornato alla VNL 2023, stessa interazione. Nonostante fosse passato parecchio tempo si è ricordato di noi, e si è avvicinato per abbracciarci, probabilmente nessun altro lo avrebbe mai fatto, ecco perché Falaschi è così speciale. Poi ho seguito il suo percorso a Padova, e per dimostrargli il mio supporto, anche se sono lontano, ho comprato appositamente la sua maglia. Mi è dispiaciuto che Padova non lo abbia confermato, ma quando ho letto che si trasferirà a Grottazzolina ho capito immediatamente per quale squadra tiferò nella prossima stagione!”.

    foto Yuasa Battery Grottazzolina

    Una storia che ribolle di sana passione per il volley: “Anch’io gioco a pallavolo qui in Canada, ovviamente a livelli amatoriali. Gioco come libero, la passione per questo sport è talmente elevata che aldilà delle categorie la pallavolo rappresenta una parte importante della mia vita”.

    Grottazzolina, dunque, grazie ad una pallonata in faccia e ad un campione di gentilezza, avrà un nuovo tifoso dall’altra parte dell’Oceano: “Se farò il tifo per la sua nuova squadra? Sì, sicuramente! E tiferò per Grottazzolina anche se un giorno Falaschi non dovesse più giocare lì, perché questo interesse nei confronti della mia storia mi ha colpito e stupito, non è comune trovare questo tipo di sensibilità nei confronti di un semplice appassionato nei club di così alto livello, specialmente al giorno d’oggi. Grazie davvero di cuore per la sorpresa.”

    Davvero una bella storia, ma noi di VolleyNews quanto sia speciale Marco Falaschi lo abbiamo ben presente da molto tempo. Così come speciale è la società di Grottazzolina, compreso il responsabile della comunicazione Fabio Paci che, da giornalista di razza qual è, ci ha regalato questo bel racconto. Quelle di Grottazzolina sono anche persone dotate di grande umanità, riconoscenza e senso di ospitalità e non ci sorprende che abbiano invitato Rafael ad andare ad assistere a una partita di persona. Ovviamente con indosso la maglia numero 5 di Marco Falaschi! “Non vedo l’ora, proverò ad organizzarmi” la sua risposta.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Di Martino, esperienza e qualità al centro di Allianz Milano

    Esperienza e qualità al centro, Allianz Milano accoglie Gabriele Di Martino, centrale di assoluto valore che va a rafforzare il reparto di coach Roberto Piazza. Classe 1997, romano, 1,99 m per 93 kg, Di Martino arriva dopo tre stagioni a Monza. Studia Management dello Sport. Giocatore completo, maturo e affidabile, porta in dote 273 presenze in Serie A in dieci campionati, di cui otto di SuperLega.
    Il suo 2024/25 è stato complicato, ma è stato proprio Di Martino a mettere a terra il muro finale della salvezza con una prestazione con l’85% in attacco. Grande lettura a muro, attacco solido, visione di gioco e una crescita costante che lo ha portato a essere uno dei centrali più apprezzati del panorama italiano. Dal 2021 fa parte anche del gruppo azzurro allargato. Il presidente Lucio Fusaro ha accolto il suo arrivo parlando di «un innesto importante, che aggiunge carisma e solidità», mentre il diesse Fabio Lini sottolinea «l’affidabilità, l’intelligenza tattica e la fame di un giocatore che vuole tornare protagonista». Di Martino è anche un giocatore di equilibrio in spogliatoio, ma lasciamo come di consueto che sia lui a presentarsi.
    Gabriele, benvenuto a Milano. Partiamo con le domande: chi è Di Martino dentro e fuori dal campo?
    Iniziamo da fuori dal campo, credo di essere una persona molto semplice e gentile. La mia caratteristica principale è la capacità di stare bene con la gente, con i tifosi, che non vedo l’ora di incontrare, e con tutto il gruppo squadra. Mi piace la condivisione del tempo e delle idee. La ritengo uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Piccoli e grandi obiettivi che si possono raggiungere solo con una squadra unita, con lo staff e tutto l’organico societario. Se parliamo di dentro il campo, ecco… mi trasformo un po’. Sono un giocatore molto fastidioso per gli avversari e con le mie prestazioni credo di aver dimostrato in questi anni di valere.
    Negli ultimi anni sei stato avversario dell’Allianz con la maglia di Monza e prima con quella di Taranto, Sora, Piacenza e Molfetta. Che impressione ti ha fatto Milano da fuori? E cosa ti ha convinto ad accettare la proposta?Sono veramente contento di far parte di questo progetto Allianz Milano. L’ho visto crescere negli anni, è vero. Soprattutto giocando a Monza sono stato testimone del continuo miglioramento. Ritengo che per la prossima stagione la squadra sia completa in tutti i reparti, guidata da un grande allenatore, che non scopro certo io.
    In cabina di regia ritrovi Cachopa, un palleggiatore che conosci bene: quanto pesa questa continuità per un centrale come te?
    Ritrovo Fernando e sono molto contento. Penso che sia uno dei palleggiatori più forti al mondo. È brasiliano, abbiamo giocato insieme due campionati, quasi tre visto che nella prima stagione lui era infortunato. Abbiamo raggiunto insieme degli obiettivi pazzeschi, tre finali: Scudetto, Coppa Italia e Coppa Challenge.
    Hai già sentito coach Piazza?
    Non abbiamo ancora avuto l’occasione, ma ripeto, stiamo parlando di uno degli allenatori più tecnici e dedicati interamente al nostro sport. Ha un’esperienza internazionale incredibile, sono e sarò a suo completo servizio.
    Che idea ti sei fatto del gruppo e del progetto Allianz Milano?Milano vive da anni sempre in crescita. Ritengo che sia una società veramente ambiziosa. Arrivare sempre lì e combattere per delle finali non è da tutti, ma è anche motivo di provare a fare meglio sempre meglio. L’anno scorso io non ho vissuto un grande campionato, mentre nella stagione precedente ho provato quella bella emozione di arrivare fino in fondo. Ti assicuro che da giocatore è una cosa bellissima. E’ emozionante misurarsi alla pari contro squadre che per storia e budget da tempo dominano nel mondo come Perugia, Trento, Civitanova, Piacenza e Modena.Obiettivi personali e di squadra: che stagione ti immagini con l’Allianz? Proverai anche a riprenderti la Nazionale?Gli obiettivi, per me, devo essere sempre di gruppo. Ritengo che sia importantissimo fin dall’inizio creare una coesione tra tutti. La coesione dentro il campo poi arriva in automatico. Credo molto nel team anche fuori dai momenti di pallavolo. Gli obiettivi sono arrivare a giocarci delle finali. Una volta raggiunte, a livello personale, mi piacerebbe anche vincerle. Se penso alla Nazionale? Certo, mettere la maglia azzurra e rappresentare l’Italia è sempre motivo di massimo orgoglio. Tutto passa però anche dai risultati che ottieni nell’arco della stagione con il club. Noi credo abbiamo tutti gli strumenti e i giocatori per scrivere una bella stagione. LEGGI TUTTO

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    Yuasa, senti Soli: “Magalini e Pellacani ragazzi speciali!”

    Grottazzolina – E’ fresca di ieri la notizia dell’arrivo in maglia Yuasa Battery del giovane gigante Marco Pellacani, friulano di nascita ma trentino doc dal punto di vista della scuola pallavolistica. Prestito annuale per il centrale di 210 cm classe 2004, che a Grottazzolina vorrebbe seguire le orme di Comparoni per ritagliarsi pian piano un posto da protagonista e consacrarsi definitivamente nel volley che conta. Risale invece a qualche settimana fa l’altro arrivo dal club Campione d’Italia, ovvero quel Giulio Magalini che è chiamato in posto 4 a rimpinguare la batteria dei martelli con l’obiettivo di implementare il peso offensivo a disposizione di coach Ortenzi.
    E a chi chiedere maggiori delucidazioni su questi due ragazzi di bellissime speranze, giunti dall’Itas Trentino col ruolo di comprimari ma chiamati nelle Marche a recitare un ruolo da protagonisti? Direttamente dal Brasile, dov’è impegnato con la nazionale slovena nella VNL, abbiamo contattato coach Fabio Soli, “neosposo” di una ambiziosissima Verona ma fino all’altro ieri sulla panchina tricolore trentina.
    “Maga (Magalini ndr) dal punto di vista umano è un ragazzo eccezionale” esordisce l’allenatore emiliano “con una capacità di stare nel gruppo e una capacità di lavoro straordinarie, caratteristiche peraltro indispensabili quando si lavora quotidianamente insieme viaggiando così tanto come avvenuto nel biennio trentino… è difficile stare due anni così intensi all’interno di uno stesso ambiente se questo ambiente non è un ambiente positivo.”
    L’analisi si sposta poi sulla sfera tecnica: “Dal punto di vista tecnico è sicuramente un ragazzo con un grande talento di salto e di attacco, e questo credo che possa essere nel suo futuro un punto di riferimento per quanto riguarda la base della sua performance. E’ un ragazzo che ascolta, è curioso e sa mettere in pratica i consigli che gli vengono dati e questa è una caratteristica altrettanto preziosa. Ha sicuramente nella fase di ricezione la sua principale area di miglioramento, credo che però per affrontarla al meglio abbia bisogno del campo, di sperimentarsi e trovare soluzioni direttamente nel gioco. Voglio essere ancora più preciso: sono dispiaciuto di non essere riuscito a dargli le opportunità che per il suo impegno il ragazzo meritava, perché credo che per lui il campo sia fondamentale per la definitiva consacrazione ed esplosione del suo talento. Spero che a Grottazzolina possa avere più possibilità di quante sono riuscito a dargliene io a Trento, perché sono convinto che abbia ottime qualità e che quelle che ad oggi possono essere viste come le sue lacune siano caratteristiche che lui può sviluppare con più facilità e rapidità frequentando il campo durante le partite.”
    Parole al miele anche per l’ancor più giovane Pellacani da parte di coach Soli: “Un ragazzo interessante, che ha sicuramente mostrato qualità di livello soprattutto sulla fase di attacco dove sfrutta molto bene le sue leve e le sue altezze. E’ un ragazzo che si è trovato di punto in bianco a passare dall’essere il nostro quarto centrale a titolare inamovibile ad un Mondiale per Club e, a parte una piccola parentesi iniziale di ovvia emozione, credo che abbia ampiamente dimostrato di saper stare in campo risultando davvero prezioso. Anche in questo caso spero che a Grottazzolina possa avere la possibilità di dare maggiore continuità a questo suo stare in campo, in modo da poter vedere un altro giovane italiano crescere e potersi confermare ad un livello che è tra i migliori al mondo.”
    Infine, la chiosa di questo suo preziosissimo contributo la affidiamo al suo pensiero su Grottazzolina, vista da avversario. Alla domanda su quale potrà essere la chiave da sfruttare da parte dei marchigiani per provare a regalarsi un’ulteriore salvezza nel campionato più importante del mondo, il tecnico di Formigine ha le idee piuttosto chiare: “Io credo che tutto dipenderà dalla capacità che avrà la squadra di non snaturare la propria combattività, credo che sia stata l’arma vincente in questa stagione. Nonostante una partenza in grande difficoltà, si è percepita una squadra che è sempre rimasta sul pezzo, ha sempre saputo lottare ed è una caratteristica fondamentale per chi lotta per salvarsi, anzi lo è in generale. Chi lotta per salvarsi deve però saper attraversare momenti in cui i risultati per lungo tempo magari non arrivano, e nonostante questo è fondamentale restare positivi, positivi nella settimana di lavoro, perché nel campionato italiano i risultati sono sempre in bilico, e contro chiunque, come abbiamo visto poi noi quando siamo venuti a giocare all’andata: eravamo senza Daniele (Lavia ndr), Giulio ha giocato tutta la gara e abbiamo fatto una fatica terribile a vincere, ed era forse uno dei momenti diciamo peggiori della stagione di Grottazzolina. Credo che il far perno su quello spirito di sacrificio combattivo che Grotta ha avuto in tutta la stagione, credendoci sempre senza arrendersi mai, abbia dato i suoi frutti perché poi l’entusiasmo arriva e moltiplica ancora di più tutti gli sforzi fatti fino a quel momento.” Detto da chi ha appena vinto uno scudetto, c’è da fidarsi. LEGGI TUTTO

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    Comeback nello staff dell’ABBA Pineto: Angeloni nuovo 2° allenatore

    Ritorno nello staff tecnico biancoazzurro. L’ABBA Pineto ritrova Rosario Angeloni, figura tecnica già impegnata con il club adriatico nella stagione 2023/24 di Serie A2 Credem Banca e che nel prossimo campionato ricoprirà l’incarico di 2° allenatore, operando al fianco di coach Simone Di Tommaso.
    Dopo la prima esperienza con Pineto, Angeloni nell’ultima stagione ha rivestito da dicembre il ruolo di 1° allenatore della Gaia Energy Napoli. In carriera anche le esperienze di Aversa e Marigliano.
    «Sono molto contento della chiamata di Pineto», ha detto Rosario Angeloni. «Conosco l’ambiente, la professionalità e le ambizioni del club, quindi la trattativa è stata solo una formalità. Ho avuto modo di parlare anche con coach Simone Di Tommaso e con gli altri membri dello staff. Ci sono ottimi presupposti per lavorare bene e ritagliarci un posto tra le protagoniste della prossima stagione. Le sensazioni sono buone e la voglia di fare bene è tanta. Metterò tutte le mie competenze a disposizione di club e squadra. Non vedo l’ora di cominciare». LEGGI TUTTO

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    VNL, l’impatto dei tesserati della Lube. Che debutto per Gargiulo!

    Tanta Cucine Lube Civitanova in campo nelle prime partite della VNL 2025. La sfida tra la Bulgaria di Chicco Blengini e l’Italia di Fefè De Giorgi, entrambi ex allenatori dei marchigiani, non ha deluso le attese, con gli azzurri che si sono imposti in quattro set (16-25, 25-22, 19-25, 19-25), grazie ai 13 punti a testa dei migliori realizzatori del gruppo biancorosso, il centrale Giovanni Gargiulo, al debutto con la Nazionale in un match ufficiale, e lo schiacciatore Mattia Bottolo. Solo scampoli di match, invece, per l’altro debuttante, il regista Mattia Boninfante, che aveva ben figurato nelle amichevoli in preparazione alla kermesse internazionale. Con caparbietà, gli azzurri sono riusciti a buttarsi alle spalle qualche difficoltà di troppo, propiziata dalla mano calda dello schiacciatore cuciniero Alex Nikolov, top scorer con 17 sigilli, grazie alle imbeccate del fratello minore Simeon.
    Nella serata di mercoledì, lo schiacciatore Poriya Hossein Khanzadeh, fresco di rinnovo con la Lube, contro la corazzata brasiliana non ha potuto evitare la disfatta in tre set del suo Iran (25-19, 25-16, 25-18), ma si è distinto come secondo miglior realizzatore dei suoi mettendo a referto 8 punti nella sfida.
    Lo schiacciatore transalpino Noa Duflos-Rossi, baby talento annunciato nei giorni scorsi dalla Lube, ha assistito dalla panchina al faccia a faccia tra Argentina e Francia, vinto dai sudamericani per 3-1 (25-22, 13-25, 25-22, 25-19). Il fatto stesso che il Ct Andrea Giani lo abbia voluto in gruppo, nonostante i suoi 17 anni, fa capire la fiducia nelle sue potenzialità.
    Il centrale Giovanni Gargiulo dopo l’esordio ufficiale da titolare: “Quest’Italia ha cominciato bene! La gara è stata bella da giocare…spero anche da vedere. Sono molto contento per il risultato, per come ci siamo espressi, per la capacità di essere rimasti sempre attaccati alla partita anche quando eravamo sotto nel punteggio nei singoli set e ne siamo usciti da squadra. Ho provato delle emozioni fortissime a indossare per la prima volta da titolare la maglia della Nazionale Italiana Seniores. Ogni atleta sogna di poter rappresentare il proprio Paese, quindi sono felice per ciò che ha fatto il gruppo e per la vittoria. Le partite ravvicinate da affrontare sono tante e difficili, un po’ tutti gli atleti in lizza potrebbero essere un po’ imballati per la sorta di preparazione alla VNL portata avanti dalle selezioni. Dobbiamo cercare di mantenere la massima concentrazione e giocare la nostra migliore pallavolo”. LEGGI TUTTO

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    L’opposto Tommaso Guzzo è un nuovo giocatore del Cisterna Volley

    CISTERNA DI LATINA – Tommaso Guzzo è ufficialmente un nuovo giocatore del Cisterna Volley. L’opposto classe 2002 torna in Superlega Credem Banca dopo esser stato protagonista con la maglia della Consar Ravenna. L’atleta veneto, cresciuto nelle giovanili di Padova, disputerà la sua quarta stagione nella massima serie italiana, dopo aver realizzato 490 punti nell’ultima regular season del campionato cadetto, terzo miglior realizzatore in A2 con 32 ace e 37 muri realizzati. Prima di vivere la stagione a Ravenna, Guzzo ha vissuto la Superlega con la maglia di Padova, orbitando stabilmente in prima squadra sin dalla stagione 20/21, collezionando un totale di 77 set disputati nel massimo campionato. 
    «Sono davvero molto carico e felice di aver scelto Cisterna Volley– spiega Guzzo –. So bene che la Superlega è uno dei campionati più competitivi al mondo, e proprio per questo ho tanta voglia di fare e mettermi in gioco. Il livello è alto, ma credo che abbiamo tutte le carte in regola per fare bene. Il gruppo è giovane, con qualche elemento di maggiore esperienza che sicuramente ci darà una grande mano. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova stagione».
    Sin da giovanissimo nel giro delle varie rappresentative azzurre, Tommaso Guzzo fa parte del gruppo di lavoro che sta preparando le Universiadi assieme al palleggiatore del Cisterna Volley Alessandro Fanizza. Alto 197 centimetri, le sue bordate saranno una soluzione in più per la squadra:«Quest’estate ho avuto diverse possibilità, ma ho scelto Cisterna perché so che è una società seria, ben organizzata, che lavora molto bene con i giovani. È una città tranquilla, dove non manca nulla, e anche questo ha influito. In più, la presenza di un allenatore giovane ma preparato  come Daniele Morato ha fatto la differenza nella mia decisione. Qui posso crescere, migliorare e lavorare al meglio: penso sia davvero il posto giusto». 
    Nessun limite, ma soltanto la voglia di mettersi in mostra nel campionato di Superlega, contribuendo al percorso del Cisterna Volley:«Mi considero ancora un ragazzo giovane, e il mio primo obiettivo è crescere sotto tutti gli aspetti del gioco, e qui penso sia il posto giusto per fare un ulteriore step. Daremo il massimo in ogni partita, pensando a centrare la permanenza in Superlega e poi magari entrare nelle prime otto. Darò il 100% per contribuire e far sì che tutto questo possa diventare realtà».
    Fuori dal campo non mancano gli interessi per Guzzo, che vivrà la sua seconda esperienza di club lontano dal Veneto e dalla sua Monselice:«Mi definirei un ragazzo solare, molto determinato. Quando entro in campo, lo faccio sempre con la voglia di vincere e aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo. Cerco sempre di dare tutto, con grinta e entusiasmo. Ecco, direi che sono uno che ha tanta voglia di fare. Lo sport fa sempre parte della mia quotidianità, seguo tantissime discipline.Anche la musica ha un ruolo importante nella mia vita, mi accompagna spesso. E poi studio Economia all’università, che porto avanti parallelamente alla carriera sportiva». LEGGI TUTTO

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    Week 1 VNL maschile, risultati 11 giugno: primo storico successo dell’Ucraina; cade la Francia

    L’avvio della Volleyball Nations League maschile 2025 non ha certo risparmiato sorprese. Prima su tutte, l’Ucraina che ha trovato la sua prima vittoria nella storia della VNL battendo gli Stati Uniti in modo più che netto. Nella squadra a stelle strisce mancavano molti dei senatori che hanno conquistato il bronzo olimpico a Parigi, ma nonostante i due schiacciatori Garcia e Robinson da 13 punti ciascuno gli europei hanno prevalso nel match e conquistando tre parziali in circa un’ora e venti di gioco.

    Lo stesso discorso degli americani si può ripetere per i campioni olimpici in carica della Francia. Senza molti dei suoi big la squadra di Giani comincia in salita il percorso nel torneo cedendo in quattro set all’Argentina. Tutto secondo pronostico invece per Giappone e Brasile, che hanno trovato agevolmente delle vittorie rispettivamente contro Cina e Iran.

    Comincia bene anche se con qualche difficoltà in più il percorso di Polonia, Serbia, Italia e Slovenia. I polacchi e gli sloveni hanno avuto ragione su Paesi Bassi e Cuba in quattro set. Anche la Serbia ha trovato i primi tre punti delle competizione battendo la Turchia a cui non è bastato un Mandiraci da 20 punti per ribaltare il risultato. Gli azzurri faticano contro la Bulgaria trascinata dai fratelli Nikolov, ma anche per l’Italia arriva la prima vittoria in quattro set. L’unico tie-break della prima giornata è stato quello tra Germania e Canada, con i padroni di casa che hanno trovato la vittoria ai danni degli europei.

    Risultati mercoledì 11 giugno:Polonia-Paesi Bassi 3-1(25-22, 22-25, 25-22, 25-22)Cina-Giappone 0-3(23-25, 14-25, 22-25)Serbia-Turchia 3-1(12-25, 25-22, 25-23, 25, 23)Bulgaria-ITALIA 1-3(16-25, 25-22, 19-25, 19-25)Ucraina-USA 3-0(25-22, 25-20, 25-23)Argentina-Francia 3-1(25-22, 13-25, 25-22, 25-19)Brasile-Iran 3-0(25-19, 25-16, 25-18)Germania-Canada 2-3(25-23, 19-25, 25-21, 23-25, 11-15)Slovenia-Cuba 3-1(25-22, 21-25, 25-18, 25-15)

    In programma giovedì 12 giugno:Cina-SerbiaPolonia-GiapponeGermania-ITALIA (ore 22.30)Brasile-CubaArgentina-CanadaUSA-Iran LEGGI TUTTO