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    Sinner numero 1 del mondo, le foto con il trofeo dell’ATP

    Jannik Sinner ha ricevuto dalle mani del presidente dell’ATP, Andrea Gaudenzi, il trofeo di n°1 del ranking: la consegna è avvenuta presso il Country Club di Monte-Carlo, come documenta un post da parte dell’ATP. Martedì è in programma una celebrazione nella sua Sesto Pusteria. Sinner sui social: “E’ il momento di pensare alla stagione sull’erba”
    IL NUOVO RANKING ATP – SINNER N°1 CERTO FINO ALL’OLIMPIADE LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner e la moltitudine dei Numeri 1

    Jannik Sinner da oggi è ufficialmente il nuovo numero 1 del tennis mondiale. Lui come Djokovic, Federer e Nadal. Ma anche come Tomba, Pantani, Valentino Rossi, Mennea. Tutti numeri 1 nei loro sport, tutti ‘personaggi d’entusiasmo’. Da non perdere oggi alle 15.30 su Sky Sport 24 un approfondimento con Fabio Tavelli: ospiti Guido Meda e Francesco Pierantozzi, in collegamento Andrea Zorzi, Paolo Bertolucci e Valentina Vezzali 

    Essere numero 1 vuol dire essere il migliore. Ma non per discendenza, per meriti e per l’unione delle classifiche in base ai risultati. Tecnicamente si chiama ranking, ma è una fredda parola che espone il tuo rendimento e che deve essere sempre e continuamente confermato. Si fa in tutti gli sport, ma la realtà è che il numero uno primario è nel tennis. E Sinner è il Numero uno, il Re. E Dio salvi il Re! LEGGI TUTTO

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    ATP Stoccarda e ‘s-Hertogenbosch, dove vedere i tornei 250 in tv e streaming

    Inizia la stagione sull’erba con quattro tornei in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Riflettori puntati sul rientro in campo di Matteo Berrettini che giocherà l’ATP 250 di Stoccarda così come Musetti, Cobolli. A ‘s-Hertogenbosch (torneo combined), invece, ci saranno Luca Nardi e Stefano Napolitano. Donne impegnate anche a Nottingham (c’è Lucrezia Stefanini)

    Archiviato il Roland Garros il circuito si sposta sull’erba per la breve marcia d’avvicinamento verso Wimbledon. Sono quattro i tornei in programma questa settimana, da seguire in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Gli uomini saranno in scena a Stoccarda (Germania) e ‘s-Hertongenbosch (Olanda), le donne a Nottingham (Gran Bretagna) e ‘s-Hertogenbosch (Olanda). Riflettori puntati soprattutto sul BOSS Open, il torneo ATP 250 di Stoccarda che segnerà il ritorno in campo di Matteo Berrettini. Assente nel circuito da due mesi, il romano debutterà contro il russo Roman Safiullin. In Germania ci saranno al via anche Lorenzo Musetti, n. 5 del seeding, e Flavio Cobolli. Due, invece, gli azzurri impegnati Libema Open di ‘s-Hertogenbosch: sono Luca Nardi e Stefano Napolitano, quest’ultimo entrato in tabellone dalle qualificazioni. In campo femminile, l’unica azzurra al via sarà Lucrezia Stefanini che ha superato le qualificazioni a Nottingham.

    Come seguire i tornei su Sky Sport
    Sky Sport Tennis (anche in streaming su NOW) è sempre il “campo centrale”, il canale di riferimento per gli appassionati, dove seguire live e con il commento in italiano tutti gli incontri con in campo giocatori italiani, oltre ai match più significativi. Questa settimana alcune sfide in onda anche su Sky Sport Uno, Sky Sport Arena e Sky Sport Max. La squadra di telecronisti Sky sarà formata da Elena Pero, Luca Boschetto, Paolo Aghemo, Andrea Paventi, Fabio Tavelli, Andrea Solaini e Dario Massara

    Tutti i match con Sky Sport Plus ed EXTRA Match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA.

    ATP Stoccarda e non solo: la programmazione su Sky Sport e NOW
    Lunedì 10 giugno

    Sky Sport Tennis NOW: dalle 11 alle 20 il meglio dei quattro tornei
    Sky Sport Uno e NOW: dalle 11 alle 18.30 il meglio dei quattro tornei

    Martedì 11 giugno

    Sky Sport Tennis NOW: dalle 11 alle 18.30 il meglio dei quattro tornei

    Mercoledì 12 giugno

    Sky Sport Tennis NOW: dalle 11 alle 20.30 il meglio dei quattro tornei
    Sky Sport Uno e NOW: dalle 11 alle 20 il meglio dei quattro tornei

    Giovedì 13 giugno

    Sky Sport Tennis NOW: dalle 11 alle 18.30 il meglio dei quattro tornei
    Sky Sport Uno e NOW: dalle 11 alle 13.15 il meglio dei quattro tornei

    Venerdì 14 giugno

    Sky Sport Tennis NOW: dalle 11 alle 20 il meglio dei quattro tornei
    Sky Sport Uno e NOW: dalle 11 alle 20 il meglio dei quattro tornei

    Sabato 15 giugno

    ore 13: semifinali ATP ‘s-Hertogenbosch su Sky Sport Tennis e NOW
    oe 17: semifinali WTA ‘s-Hertogenbosch su Sky Sport Tennis e NOW

    Domenica 16 giugno

    ore 12: finale ATP ‘s-Hertogenbosch su Sky Sport Tennis e NOW
    ore 13: finale ATP Stoccarda su Sky Sport Arena e NOW
    ore 13: finale WTA Nottingham su Sky Sport Max e NOW
    ore 14.30: finale WTA ‘s-Hertogenbosch su Sky Sport Tennis e NOW

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    Errani e Paolini in finale doppio femminile al Roland Garros: risultato live

    Seconda finale Slam in due giorni per Jasmine Paolini che, dopo aver perso in singolare contro Swiatek, giocherà per il titolo di doppio in coppia con Sara Errani. Dall’altra parte della rete ci saranno Coco Gauff e Katerina Siniakova. La finale è in diretta dalle 11.30 su Eurosport (canali 210 del telecomando Sky e in streaming su NOW), sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti LEGGI TUTTO

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    Alcaraz-Zverev al Roland Garros, dove vedere in tv e streaming

    Parigi si prepara a incoronare il nuovo re della terra. Zverev insegue il primo major in carriera per chiudere il cerchio due anni dopo il brutto infortunio sullo Chatrier. Alcaraz, invece, per il tris di Slam su tutte le superfici. Il match è in diretta alle 14.30 su Eurosport (canali 210 e 211 del telecomando Sky e in streaming su NOW)
    ERRANI E PAOLINI, LA FINALE DI DOPPIO LIVE

    Una guerra di mondi, sul Philippe Chatrier, universi che ruotano intorno al pianeta Sinner, incrociandoli, sfiorandolo, a volte collidendo con lui, ma soprattutto dando la sensazione che, se servono rivali per Jannik, la risposta è qui, nella finale tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev al Roland Garros. Chiamarli con il nome di battesimo è sempre complicato perché per tutti sono Charlie – o Carlitos – e Sascha. Diminutivi affettuosi che ci spiegano come questi due siano nel tennis da sempre, tanto da non ricordarci più un periodo in cui non sono stati trattati come i figli-prodigio e gli eredi di Federer, Nadal e Djokovic – con i quali, però, non esiste poi granché somiglianza. 

    Zverev, dall’infortunio alla caviglia alla nuova chance
    Da sempre Zverev e Alcaraz sono le due facce di quali effetti ha la pressione esercitata dal circuito ATP su chi inizia a vincere dai 17/18 anni. Chi ha visto Sascha sconfiggere l’idolo di sempre Roger sull’erba di Halle nel 2016, per poi schiacciare un tale Novak Djokovic in finale nel Masters 1000 di Roma nel 2017 aveva previsto per lui una carriera da doppia cifra di Slam. Non è andata esattamente così. Per tanti, troppi motivi. Il primo, tecnico: lo Zverev ventenne aveva criticità a rete e con il dritto che non sono mai state veramente sistemate negli anni. Inutile nascondersi dietro l’infortunio alla caviglia di due anni fa: la verità è che il tedesco ha sempre avuto paura di snaturarsi e di abbandonare le proprie certezze tattiche, anzi, prendendo definitiva consapevolezza di doversi evolvere proprio dopo i 7 mesi di stop forzato. Il secondo, la sfortuna: per quanto tutto sembra essere ormai nel passato, mai nessuno potrà più negare che, senza rompersi sette legamenti alla caviglia sinistra, il

    Sascha di giugno 2022 avrebbe avuto quantomeno una chance d’oro per portare a casa il titolo con due anni di anticipo. Il terzo, forse il più importante, la mentalità: in carriera Zverev ha sempre avuto l’indecifrabile e al tempo stesso straordinaria capacità di lottare fino all’ultimo punto e al tempo stesso di perdere partite già praticamente ai titoli di coda. E se qualcuno cerca una soluzione a questo rebus, la risposta è una e una soltanto: la paura. Non di perdere, ma di vincere. Che poi è il genere di paura peggiore, quella che ti porta a vedere i sogni come incubi e a rimanere paralizzato a guardare il traguardo mentre gli altri ti sfilano davanti e concretizzano più di te. 

    Da Parigi a Parigi: la crescita di Alcaraz
    Chi, invece, ha visto Alcaraz camminare sulle acque e sconfiggere in fila Nadal, Djokovic e proprio Zverev uno dopo l’altro per vincere il Masters 1000 di Madrid, a 19 anni appena compiuti, sapeva di avere davanti una persona diversa, più che altro per il sorriso, brillante, caldo, sereno, di chi ama essere il protagonista e di chi vive la competizione come una battaglia dentro, ma non fuori dal campo. Tutte le volte che Carlitos ha visto le nubi avvicinarsi – nubi dovute più che altro agli infortuni che, a volte, gli hanno rovinato soprattutto il finale di stagione – la risposta è arrivata sul campo e con i risultati: con il titolo a Indian Wells nel 2023 dopo aver saltato gli Australian Open e con la vittoria a Wimbledon dopo essere stato messo ko dai crampi nervosi e isterici in semifinale al Roland Garros. Alcaraz ha tecnica, fantasia e un dritto elegante ed esplosivo: volendogli trovare un punto debole, non resta che appellarsi alla mancanza di “tattica” per la quale, a volte, quasi sembra ingenuo nella lettura di partite nelle quali è importante soffrire. Guai, però, a pensare che si possa essere concreti e perfetti a 21 anni. E soprattutto, per rassicurarsi su quanto ancora Carlitos crescerà, basta ripensare a quanto indietro fosse con il servizio e il rovescio anche soltanto due anni fa. Nel 2022. Nell’anno in cui affrontò Zverev nei quarti di finale al Roland Garros.

    Cosa dicono i precedenti
    Nel rivivere i loro precedenti, che dicono 5-4 per Zverev, bisogna partire proprio da lì. Dai primi due set dominati da Sascha contro un Alcaraz decisamente confuso, da un terzo parziale di orgoglio da parte di Carlitos e da un emozionante quarto set in un tiebreak tra i più belli in carriera per entrambi chiuso 9-7 dal tedesco con una risposta vincente di rovescio tirata praticamente da Montmatre sul match point. Dopo quella vittoria, in conferenza stampa Zverev si presentò quasi malinconico, intuendo che, da lì in poi, avrebbe avuto sempre più concorrenti per il primo Slam che tanto gli mancava. Due giorni dopo, l’infortunio contro Nadal.

    Se aggrapparsi a un precedente ormai quasi “datato” è più esercizio mentale che strategia affidabile, rivivere la partita perfetta tatticamente giocata nei quarti di finale agli Australian Open 2024 potrebbe essere l’unica via per Zverev. Il tedesco fu impeccabile fino al 6-1, 6-3, 5-2. Poi, però, avvenne proprio quello che Sascha vorrà evitare: il braccio che si irrigidisce, il servizio che non entra più e a momenti il rischio di ritrovarsi trascinato al quinto set, contro un Alcaraz al quale, al contrario, il coraggio non manca e non mancherà mai. In quella occasione, Zverev reagì non di tennis, ma semplicemente di cuore, vincendo il punto per il 4-4 nel secondo set al termine di uno scambio alla Sascha, arroccato e disperato in difesa, con il chop, con lo slice, a lottare con se stesso e con Carlitos, fino al passante di dritto tirato senza più pensare, semplicemente pregando. Quel punto portò Nick Kyrgios – nel frattempo in cabina di commento – a dire di volere un quinto set. La partita finì 10 minuti dopo. In generale, Zverev guida 2-1 negli scontri diretti negli Slam – con Alcaraz che ha vinto soltanto di fronte a un Sascha stravolto fisicamente e un po’ svuotato dopo aver avuto la matematica certezza di essere tornato in top ten nei quarti di finale agli US Open 2023. Nel 2024 i due sono in perfetta parità, con il tedesco che ha vinto in Australia e lo spagnolo che si è vendicato nettamente a Indian Wells, liquidandolo con un 6-3, 6-1 in poco più di un’ora. Il bilancio si sposta a favore di Alcaraz se si cambia la superficie: Carlitos guida 2-1 sulla terra rossa e, soprattutto, 1-0 nell’unica finale giocata tra i due, nel Masters 1000 di Madrid nel 2022 – altro 6-3, 6-1 in 70 minuti.

    Il ranking ATP e il numero di ore trascorse in campo portano a pensare che Alcaraz sia leggermente favorito. Lo spagnolo, però, non dovrà lasciarsi trascinare nella ragnatela di Zverev, abbandonandosi alla tentazione di tirare sempre più forte per sfondarne la difesa – sempre e comunque generosa, ancor di più in una finale Slam. Molto, poi sarà deciso dal fattore “testa”: Alcaraz ha dimostrato di saper gestire la pressione anche nelle partite in cui non parte bene, come dimostrato contro Sinner. Zverev, invece, potrebbe partire meglio, sapendo di non avere favori di pronostico, ma potrebbe irrigidirsi sempre di più game dopo game. In caso di titolo, Alcaraz sarebbe il più giovane di sempre a completare il “Surface Slam”, ossia aver vinto un Major su tutte le superfici. Se invece a trionfare dovesse essere Zverev, si avrebbe la sensazione di chiudere un cerchio di sofferenze e delusioni, iniziato con la rimonta subita in modo beffardo agli US Open 2020, da due set e un break di vantaggio, proseguito con l’infortunio al Roland Garros 2022 e ancora di più esacerbato dall’amara semifinale persa contro Daniil Medvedev – di nuovo da due set a zero di vantaggio – agli Australian Open 2024. Portarsi a casa la “Coppa dei Moschettieri” nell’anno in cui, poi, si torna sul Philippe Chatrier per le Olimpiadi, sarebbe l’unico finale che piacerebbe davvero a Zverev.

    Alcaraz-Zverev, dove vedere la partita del Roland Garros
    Il match tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, finale maschile del Roland Garros 2024, è in programma alle ore 14.30 sul Philippe Chatrier di Parigi. Il torneo è in diretta su Eurosport (canali Sky 210 e 211 e in streaming su NOW).

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    Paolini: “Orgogliosa di me stessa, sono stati i 15 giorni più belli della mia vita”

    Una sconfitta non cancella il meraviglioso Roland Garros di Jasmine Paolini. Solo lo strapotere di Iga Swiatek ha spezzato il sogno parigino della toscana, alla prima finale Slam in carriera. C’è la consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande per Jasmine, sorridente ed emozionata durante la premiazione con due leggende al suo fianco: Chris Evert e Martina Navratilova. “Sono stati 15 giorni intensi, i migliori della mia vita – ha detto Paolini sullo Chatrier – Sono felice e orgogliosa di me stessa, ma non è ancora finita perché c’è la finale di doppio. Oggi è stata complicata, ma sono orgogliosa”.

    “Giocare con Iga è la sfida più complicata”

    Paolini è conscia di aver perso contro la più forte su terra, la regina di Parigi con quattro titoli in bacheca: “Giocare contro Iga è la sfida più complicata in questo sport – ha ammesso – Complimenti a lei e al suo team per il lavoro svolto. Grazie anche a tutti coloro che siedono nel mio angolo, alla mia famiglia e al mio team”. Adesso c’è un nuovo appuntamento per Jasmine: domenica ore 11.30, la finale di doppio con Sara Errani. Dall’altra parte Coco Gauff e Katerina Siniakova. Un’altra occasione per mettere in bacheca il primo Slam. LEGGI TUTTO

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    Errani e Paolini in finale al Roland Garros, dove vedere la partita: orari

    Dal singolare al doppio. Dopo la finale contro Iga Swiatek, Jasmine Paolini giocherà domenica alle 11.30 anche la finale di doppio del Roland Garros, in coppia con Sara Errani. “L’allieva e la maestra” affronteranno Coco Gauff e Katerina Siniakova, coppia n. 5 del seeding. Per le azzurre sarà un mezzo deja-vu della finale di Roma, vinta battendo l’americana, ma in coppia con la neozelandese Erin Routliffe. Proprio dagli Internazionali è iniziata la striscia di risultati utili di Paolini ed Errani che hanno vinto gli ultimi 10 match disputati e giocheranno la prima finale Slam in coppia. Per Sarita, però, sarà la decima in carriera, qui dove trionfò nel 2012 in coppia con Roberta Vinci. Da una veterana a un’esperta del doppio come Katerina Siniakova, sette volte campionessa Slam in doppio, che avrà al suo fianco la prossima n. 2 al mondo in singolare. Gauff cerca il primo major in doppio alla terza finale nella specialità.

    Errani e Paolini, dove vedere la finale del Roland Garros
    Il match tra Errani/Paolini e Gauff/Siniakova, finale del torneo di doppio femminile al Roland Garros 2024, è in programma domenica 9 giugno alle ore 11.30 sul Philippe Chatrier di Parigi. Il torneo è in diretta su Eurosport (canali 210 e 211 del telecomando Sky e in streaming su NOW). Sul sito di Sky Sport la diretta testuale dell’incontro. LEGGI TUTTO