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    Challenger Mouilleron le Captif: Il Main Draw e il Tabellone di Quali. Nardi e Zeppieri nel Md

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06

    Challenger Mouilleron le Captif – Tabellone Principale – hard indoor(1) Gaston, Hugo vs Virtanen, Otto (Alt) Royer, Valentin vs Bourgue, Mathias Diallo, Gabriel vs Sachko, Vitaliy Escoffier, Antoine vs (6) Cressy, Maxime
    (4) Goffin, David vs QualifierQualifier vs QualifierQualifier vs Zeppieri, Giulio Qualifier vs (5) Huesler, Marc-Andrea
    (8) Machac, Tomas vs Brouwer, Gijs (WC) Herbert, Pierre-Hugues vs De Loore, Joris Qualifier vs Nardi, Luca Marchenko, Illya vs (3) Bonzi, Benjamin
    (7) Draper, Jack vs Mensik, Jakub Prizmic, Dino vs Added, Dan Marie, Jules vs (WC) Poullain, Lucas (WC) Martineau, Matteo vs (2) Stricker, Dominic

    Challenger Mouilleron le Captif – Tabellone Qualificazione – hard indoor(1) Vesely, Jiri vs (Alt) Liutarevich, Ivan (PR) Poljak, David vs (8) Bertola, Remy
    (2) Kasnikowski, Maks vs Karlovskiy, Evgeny (WC) Martin, Benjamin vs (10) De Schepper, Kenny
    (3) Bellier, Antoine vs (WC) Sabas, Martin (PR) Wallart, Enzo vs (7) Broom, Charles
    (4) Debru, Gabriel vs (Alt) Schell, Niklas (Alt) Gea, Arthur vs (11) Bertrand, Robin
    (5) Lamasine, Tristan vs Hoang, Antoine Gobat, Adrien vs (9) Habib, Hady
    (6) Fery, Arthur vs (Alt) Galloway, Robert Vatutin, Alexey vs (12) Coulibaly, Eliakim

    Central – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. [3] Antoine Bellier vs [WC] Martin Sabas 2. [5] Tristan Lamasine vs Antoine Hoang (non prima ore: 11:00)3. [4] Gabriel Debru vs [Alt] Niklas Schell 4. [Alt] Arthur Gea vs [11] Robin Bertrand 5. [1] Jiri Vesely vs [Alt] Ivan Liutarevich6. [WC] Benjamin Martin vs [10] Kenny De Schepper
    Annexe – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. [PR] Enzo Wallart vs [7] Charles Broom 2. Adrien Gobat vs [9] Hady Habib (non prima ore: 11:00)3. Alexey Vatutin vs [12] Eliakim Coulibaly 4. [6] Arthur Fery vs [Alt] Robert Galloway 5. [PR] David Poljak vs [8] Remy Bertola 6. [2] Maks Kasnikowski vs Evgeny Karlovskiy LEGGI TUTTO

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    Cahill e Vagnozzi: Gli architetti dietro l’ascesa di Jannik Sinner

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    È possibile raggiungere la vetta solo con un ambiente solido e un’etica del lavoro impeccabile. Questo sembra essere il mantra che guida Jannik Sinner, il giovane tennista italiano. Le riflessioni dei suoi due allenatori, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, offrono una visione approfondita di come sia allenare questo promettente atleta, con particolare attenzione alle parole dell’esperto tecnico australiano.
    Nonostante durante l’adolescenza non sembrasse destinato alle vette che ha raggiunto oggi, con molti coetanei apparentemente più dotati e promettenti, la crescita di Sinner è stata esponenziale. Questo sviluppo, frutto del suo impegno quotidiano, ha permesso al nativo di San Candido di stabilirsi tra i migliori giovani tennisti al mondo. Con già un Masters 1000 nel suo palmarès, sembra solo questione di tempo prima che vinca un Grand Slam e si posizioni come una delle principali rivali di Carlos Alcaraz per gli anni a venire.
    Riferendosi a Sinner, Vagnozzi ha dichiarato ad atptour.com: “La prima volta che ho visto Jannik aveva 14 anni e stava giocando contro alcuni ragazzi che allenavo. È molto facile lavorare con lui grazie al suo carattere. È sempre desideroso di migliorare e, quando è in campo, lo fa spesso con un sorriso, mostrando un impegno serio. Abbiamo posto molta enfasi sulla sua forma fisica, ma nel pomeriggio dedicavamo sempre un’ora agli aspetti tecnici, come la volée, il rovescio tagliato e il servizio”. Vagnozzi ha poi raccontato, ridendo, di come una volta abbiano scommesso 20 euro con Jannik che non avrebbe centrato alcuni obiettivi sul campo con il suo servizio al primo tentativo, facendo perdere loro la somma.
    D’altro canto, Cahill, con la sua vasta esperienza e conoscenza profonda del gioco, svolge un ruolo cruciale nella squadra di Sinner, focalizzandosi principalmente sull’aspetto mentale. “È incredibile vedere quanto duramente lavori ogni giorno. È un privilegio far parte del suo entorno. È rispettoso, intelligente e la sua famiglia è meravigliosa. Sinner è sempre pronto ad alzare l’asticella perché crede nel suo potenziale, ma sa che può realizzare i suoi sogni solo con un’etica del lavoro impeccabile”, afferma Cahill.
    E conclude: “Sono i dettagli a fare la differenza tra i buoni giocatori e i migliori. Il mio ruolo è aiutarlo a padroneggiare questi dettagli. Mi focalizzo molto sul dargli fiducia, specialmente quando affronta momenti critici in campo. È davvero un piacere lavorare con lui”.Con questa solida squadra alle spalle e mantenendo l’attuale etica del lavoro, sembra inevitabile che per Jannik Sinner le ricompense arriveranno molto presto.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Pohankova-Vandromme e Lagerbohm-Engel per i titoli europei under-16. Sugli spalti arriva Gigi Buffon

    Ad assistere alle semifinali dei Campionati Europei under-16, evento clou del calendario Tennis Europe organizzato dalla Fitp e giocato in quattro club di Parma e provincia, è arrivato persino Gianluigi Buffon, che si è accomodato sulle tribune del Campo 2 del Tennis Club Parma (accompagnato dal presidente del circolo Giampiero Alinovi) durante la sfida fra Justin Engel e William Rejchtman Vinciguerra. La curiosità di uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, da un paio di mesi promosso a capo delegazione della nazionale italiana di calcio, ha nobilitato una giornata già di per sé ricchissima di contenuti e tennis di qualità, che fa da prologo a una domenica da non perdere. A partire dalle 9.30 del mattino sul Centrale dello splendido club di Mariano si assegneranno i titoli europei di singolare: prima il femminile, conteso fra la belga Jeline Vandromme e la slovacca Mia Pohankova, quindi quello maschile in palio nel duello fra il finlandese Linus Lagerbohm e il tedesco Justin Engel, protagonista di una semifinale di altissimo livello. Secondo le classifiche non era favorito contro lo svedese Rejchtman Vinciguerra, numero 2 del tabellone e nipote di zio Andreas (ex n.33 Atp), invece ha avuto la meglio per 7-5 6-1 confermando le sensazioni degli spettatori che da giorni lo indicano come un possibile vincitore. Ora gli manca un solo match, per diventare il terzo tedesco a conquistare l’Europeo under-16 in singolare e poi dedicarsi stabilmente all’attività juniores o addirittura a quella dei “pro”, visto che a nemmeno 16 anni ha già trovato posto anche nel ranking Atp. A contendergli lo scettro la sorpresa del torneo Lagerbohm, che non era compreso fra le teste di serie ma ha dimostrato di meritare la finale regalandosi un’altra vittima di lusso come lo svizzero Henri Bernet, superato per 6-1 2-6 6-3.
    In mattinata, sul Centrale era arrivata la sconfitta nel femminile della favorita numero uno Teodora Kostovic, frenata da un problema alla gamba destra e severamente battuta (6-0 6-2 il punteggio) dalla belga Jeline Vandromme. Scesa in campo con una vistosa fasciatura, la serba ha faticato negli spostamenti ed è scoppiata in lacrime nel secondo set, quando si è accorta che non ci sarebbe stato più nulla da fare. Il trattamento del fisioterapista ha provato a darle una mano, ma due game più in là l’avversaria – al debutto in un Campionato Europeo – ha tagliato il traguardo e ora sogna di diventare la prima belga a vincere fra le under-16. A separarla dal titolo la slovacca Pohankova, che deve ancora compiere 15 anni (li festeggerà a ottobre) ma è già lanciatissima, tanto da essere arrivata in finale a Parma senza mai soffrire. Ha vinto 10 set su 10, gli ultimi due più comodamente del previsto contro la bulgara Rositsa Dencheva, n.3 del seeding. L’ha spazzata via per 6-2 6-4 grazie a una chiara superiorità in termini di pesantezza di palla, distraendosi sul 5-2 del secondo set ma ritrovando in tempo la retta via. La Dencheva si è rifatta qualche ora più tardi, vincendo il titolo europeo di doppio insieme alla connazionale Elizara Yaneva, grazie al successo per 6-2 6-3 contro le tedesche Stusek/Zhenikhova. Stessa sorte per lo svizzero Bernet: smaltita la sconfitta in singolare, è tornato in campo insieme al connazionale Flynn Thomas e si è preso il trofeo, battendo per 6-2 6-2 gli spagnoli Planella Hernandez/Santamarta Roig. A premiare le due coppie vincitrici Giorgio Di Palermo, vice presidente di Tennis Europe, e Gilberto Fantini, presidente del Comitato Regionale FITP dell’Emilia-Romagna.
    RISULTATISingolare maschile. Semifinali: Linus Lagerbohm (Fin) b. Henry Bernet (Sui) 6-1 2-6 6-3, Justin Engel (Ger) b. William Rejchtman Vinciguerra (Swe) 7-5 6-1.Singolare femminile. Semifinali: Jeline Vandromme (Bel) b. Teodora Kostovic (Srb) 6-0 6-2, Mia Pohankova (Svk) b. Rositsa Dencheva (Bul) 6-2 6-4.Doppio maschile. Finale: Bernet/Thomas (Sui) b. Planella Hernandez/Santamarta Roig (Esp) 6-2 6-2.Doppio femminile. Finale: Dencheva/Yaneva (Bul) b. Stusek/Zhenikhova (Ger) 6-2 6-3. LEGGI TUTTO

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    Challenger Alicante: Il Tabellone Principale e di Qualificazione. 4 azzurri nel Md e 1 nelle quali

    Mattia Bellucci nella foto

    Challenger Alicante – Tabellone Principale – hard(1) Lestienne, Constant vs Gaio, Federico (WC) Barreto Sanchez, Diego Augusto vs Nava, Emilio Maestrelli, Francesco vs (WC) Landaluce, Martin Brancaccio, Raul vs (5) Cazaux, Arthur
    (4) Paire, Benoit vs QualifierQualifier vs QualifierKlein, Lukas vs Ivashka, Ilya Moro Canas, Alejandro vs (6) Marterer, Maximilian
    (7) Tirante, Thiago Agustin vs QualifierNeuchrist, Maximilian vs Grenier, Hugo Qualifier vs Celikbilek, Altug Carreno Busta, Pablo vs (3) Martinez, Pedro
    (8) Bellucci, Mattia vs QualifierAndreev, Adrian vs Ymer, Elias Ferreira Silva, Frederico vs (WC) Blanch, Darwin Novak, Dennis vs (2) Molcan, Alex

    Challenger Alicante – Tabellone Qualificazione – hard(1) Caruso, Salvatore vs Merida, Daniel Echeverria, John vs (10) Santillan, Akira
    (2) Echargui, Moez vs (WC) Aunion, Pablo Pokorny, Lukas vs (7) Orlov, Vladyslav
    (3) Harris, Billy vs (WC) Maksymchuk, Illya (WC) Blanch, Dali vs (11) Pawelski, Martyn
    (4) Damm, Martin vs (WC) Manzanera Pertusa, Alejandro Gulin, Svyatoslav vs (8) Gautier, Alexis
    (5) Cukierman, Daniel vs Singh, Digvijaypratap Butvilas, Edas vs (9) Cox, Daniel
    (6) Blanch, Ulises vs Damas, Miguel (Alt) Kaliyanda Poonacha, Niki vs (12) Barroso Campos, Alberto

    Pista Central – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)1. [6] Ulises Blanch vs Miguel Damas 2. [2] Moez Echargui vs [WC] Pablo Aunion 3. [4] Martin Damm vs [WC] Alejandro Manzanera Pertusa 4. [1] Salvatore Caruso vs Daniel Merida
    Pista 1 – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)1. [Alt] Niki Kaliyanda Poonacha vs [12] Alberto Barroso Campos 2. [5] Daniel Cukierman vs Digvijaypratap Singh 3. [WC] Dali Blanch vs [11] Martyn Pawelski 4. [3] Billy Harris vs [WC] Illya Maksymchuk
    Pista 2 – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)1. Edas Butvilas vs [9] Daniel Cox 2. Svyatoslav Gulin vs [8] Alexis Gautier 3. Lukas Pokorny vs [7] Vladyslav Orlov 4. John Echeverria vs [10] Akira Santillan LEGGI TUTTO

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    Pliskova ko al polso, rientrerà nel 2024

    Karolina Pliskova

    Attraverso il classico post social, la ceca Karolina Pliskova ha annunciato la decisione di concludere qua il suo 2023 per colpa di un problema al polso. “Voglio condividere con tutti voi alcune novità. A causa di un infortunio al polso sinistro, ho preso la difficile decisione di terminare la mia stagione prima del previsto. Non è mai facile allontanarsi dal gioco.. ma credo che sia la decisione giusta per concentrarmi sulla mia salute e tornare più forte la prossima stagione. Grazie per tutto il vostro supporto e i vostri messaggi. Lavorerò duro per tornare al top della forma e non vedo l’ora di vedervi tutti in campo l’anno prossimo”, scrive Karolina.

    1/2Hey everyone! 👋 I wanted to share some news with you all. Due to an injury to my left wrist, I’ve made the tough decision to end my season earlier than planned. It’s never easy to step away from the game… pic.twitter.com/JhlMiLIwGV
    — Karolina Pliskova (@KaPliskova) September 30, 2023

    La 31enne di Louny, attualmente n.36 nel ranking WTA, ha disputato il suo ultimo match al 1000 di Guadalajara, dove ha perso una durissima battaglia contro la statunitense Baptiste. In stagione non ha vinto alcun torneo, e il suo miglior risultato sono stati i quarti di finale agli Australian Open, dove ha ceduto alla sorpresa del torneo Magda Linette. LEGGI TUTTO

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    Enrico Dalla Valle si ferma in finale nel torneo ITF di Santa Margherita di Pula, Andrea Picchione vince il doppio

    Enrico Dalla Valle nella foto finalista a Pula

    Il mese di settembre si chiude con altre soddisfazioni nel circuito internazionale per gli allievi della Galimberti Tennis Academy. In particolare le buone notizie arrivano dal torneo Itf Future combined di Santa Margherita di Pula (25.000 dollari, terra), dove Enrico Dalla Valle si è piazzato in finale in singolare, mentre Andrea Picchione ha conquistato il titolo in doppio.
    Il 25enne di Ravenna, accreditato della terza testa di serie, ha esordito aggiudicandosi con un periodico 6-2 il derby romagnolo con Daniel Bagnolini (altro giocatore seguito dallo staff tecnico dell’ex davisman azzurro al Queen’s Club di Cattolica), promosso dalle qualificazioni), al 2° turno ha piegato per 6-3 3-6 6-1 il qualificato olandese Sander Jong, poi nei quarti ha regolato 6-0 6-4 Fabrizio Andaloro (nel turno precedente aveva sorpreso Francesco Forti, n.6 del seeding, battuto 6-2 6-2) e in semifinale si è imposto in rimonta, con il punteggio di 6-7(2) 6-2 7-5 sul russo Kirill Kivattsev, dopo tre ore e un quarto di lotta, sforzo pagato nel match clou, dove Dalla Valle ha ceduto 6-1 6-2 al belga Gilles Arnaud Bailly, partito dalle qualificazioni, approdato alla finale superando 6-3 6-4 lo junior ravennate Federico Bondioli (wild card), che al 2° turno aveva sgambettato Andrea Picchione per 6-3 6-2.Va ricordato che Dalla Valle, dal novembre scorso alla Galimberti Tennis Academy, a fine giugno ha conquistato il titolo nel torneo ITF da 25.000 dollari di montepremi proprio sui campi del Queen’s Club Cattolica, bissato una settimana più tardi nel torneo ITF Future sloveno di Celje (15.000 dollari), quindi nel circuito Challenger si è piazzato nei quarti a metà luglio a Trieste e in semifinale in agosto a Cordenons.Picchione si è rifatto aggiudicandosi il torneo di doppio, dove in coppia con Marcello Serafini hanno rispettato sino in fondo il ruolo di principali favoriti grazie alle affermazioni per 7-6(7) 6-1 su Federico Bondioli e Gabriele Piraino (wild card), per 6-4 7-5 nei quarti su Fabrizio Andaloro e Lorenzo Rottoli, in semifinale per 6-2 7-6(4) sugli inglesi James Beaven e Toby Martin e nel match clou per 6-1 6-7(4) 12-10 su Nicolò Catini e Luca Potenza annullando anche un match point nel decisivo tie-break ai 10 che sostituisce il 3° set. LEGGI TUTTO

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    Schwartzman, crisi senza fine

    Diego Schwartzman (foto Getty Images)

    Per chi ha ancora negli occhi l’eccezionale prestazione di Schwartzman agli Internazionali d’Italia 2020, quando sconfisse niente di meno che El Rey Rafa Nadal sull’amato rosso, o tante altre splendide vittorie dell’argentino, è incredibile constatare la crisi nerissima nella quale Diego è sprofondato da molti mesi. Il 31enne albiceleste ha perso all’esordio anche a Pechino, battuto da Zverev. Un pessimo avversario per iniziare un torneo, ma Schwartzman si è fermato al primo turno quest’anno per ben 15 volte. Sommando anche i suoi ultimi 4 tornei del 2022 (tutte sconfitte all’esordio), sono ben 19 le “grandi L” subite nel primo match dei suoi ultimi 28 eventi disputati. Davvero una miseria per un giocatore che grazie a due gambe formidabili e tanta intensità è stato in grado battere i migliori giocatori, issarsi al n.8 del ranking ATP e vincere 4 tornei.
    Attualmente è al n.133 della classifica mondiale. Il nativo di Baires è sprofondato in una crisi così profonda, sia tecnica che di fiducia, che non sarà per lui affatto facile uscirne e ritrovare una condizione accettabile, degna del suo ottimo talento. Ha certamente fatto molta fatica ad arrivare nel grande tennis, c’è una parte di usura fisica e mentale importante, ma è davvero singolare assistere ad un crollo così fragoroso in soli 18 mesi.
    È uscito all’esordio nei tornei di Tel Aviv, Anversa, Vienna, Parigi Bercy, Auckland, Cordoba, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Santiago del Cile, Phoenix, Estoril, Madrid, Cagliari, Roma, Lione, Washington, New York, Zhuhai e Pechino. Il miglior risultato del “Peque” nel 2023 è stato il terzo round del Roland Garros, dove ha perso contro il greco Stefanos Tsitsipas. Il suo bilancio è un misero 9-22.
    Nel ranking dello scorso 3 ottobre era n.17, e dal marzo 2018 a fine 2022 era sempre stato tra i migliori 25 al mondo. In più interviste, già dallo scorso autunno, ha parlato dei suoi problemi e soprattutto della terribile frustrazione per l’incapacità di invertire la rotta, nonostante a suo dire non abbia affatto diminuito intensità e qualità del lavoro. Afferma di giocare ancora un buonissimo tennis in allenamento, ma in partita niente funziona.
    È di pochi giorni fa la notizia della rottura del rapporto di collaborazione con il suo allenatore, il connazionale Juan Ignacio Chela. In precedenza, a New York, aveva tracciato un bilancio durissimo della sua situazione, dopo l’ennesima battuta d’arresto al primo turno contro il francese Arthur Rinderknech. “Provo sentimenti molto brutti, in tutti i sensi: nel tennis, nella concentrazione, nell’atteggiamento. Negli Slam dove di solito trovo buon gioco sono stato scandaloso, qua la mia peggior partita. È un brutto anno e questa partita è stata coerente con la stagione”, ha affermato con brutale franchezza al magazine argentino El Grafico. “Mi è davvero difficile ritrovare buone sensazioni. L’anno è brutto, ho perso molte posizioni in classifica e non mancano più molti tornei per invertire la rotta. Speri sempre di scendere in campo e fare clic, riaccendere la luce e sentirti di nuovo bene in partita, ma oggi come negli altri eventi ha vinto la frustrazione. Se scendo in campo con un atteggiamento negativo, si complica tutto”. Un’analisi davvero franca e dura della propria situazione, che gli fa onore ma che non lascia affatto tranquilli per il suo futuro sportivo.
    Diego ha raccontato in passato la sua storia travagliata, i tanti problemi economici che l’hanno fatto esplodere tardi. La sua famiglia fu colpita duramente dalla crisi economica, che coincide con l’infanzia del tennista. Gli Schwartzman, membri della buona borghesia della capitale, attivi in vari settori commerciali, persero tutto e tirare avanti divenne difficile, ancor più sostenere il sogno sportivo del piccolo Diego. La madre Silvana ha sempre creduto nella carriera del figlio, ha fatto grandi sacrifici ed economie su tutto, arrivando a produrre e vendere braccialetti di gomma durante le partite del figlio. “Erano due competizioni in una” ha raccontato El Peque al sito ATP, “Quando impari a vincerle entrambe, salvare una palla break o un match point è più facile”. Pochi soldi, e tanti che gli consigliavano di smettere vista la bassa statura. Niente, Dieguito è stato più forte di ogni difficoltà, e possiamo dire ce l’ha fatta. Anche per questo spiace oggi ritrovare un ragazzo così corretto e con una storia così complessa in una crisi così profonda. Animo Diego!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Ugo Humbert sorpende Andrey Rublev che aveva anche servito per il match

    Ugo Humbert nella foto – Foto Getty Images

    Il super tabellone dell’ATP 500 di Pechino ha perso la sua seconda testa di serie – e di conseguenza, il suo secondo top 10 – ancor prima dei quarti di finale. Dopo Stefanos Tsitsipas, ora è stato il turno di Andrey Rublev di essere eliminato in modo piuttosto sorprendente, soprattutto perché aveva il servizio a suo favore per battere Ugo Humbert.
    Il russo, sesto al mondo, è stato sconfitto dal 36º in classifica con i punteggi 5-7, 6-3 7-6(3), in 2 ore e 50 minuti di match. Rublev aveva preso il vantaggio vincendo il primo set e aveva avuto molte palle break in seguito, ma la realtà è che ne ha sfruttate solo cinque su 15.
    Humbert, invece, è stato più efficace e ha portato il match al terzo set, dove tuttavia si è trovato in svantaggio 5-3. Rublev ha servito per chiudere sul 5-4, ma è stato brekkato e un inizio incerto nel tie-break è costato caro. Così, Humbert ottiene una vittoria di alto livello e si prepara per il match con Daniil Medvedev per un posto nelle semifinali dell’ATP 500 di Pechino. Nella metà inferiore del tabellone, il numero tre è attualmente l’unico rimasto tra le teste di serie nei quarti di finale, in attesa di Alexander Zverev che affronterà Alejandro Davidovich Fokina.
    ATP Beijing Andrey Rublev [5]736 Ugo Humbert567 Vincitore: Humbert ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 1-4* 1-5* 2*-5 3*-5 3-6*6-6 → 6-7U. Humbert 0-15 15-15 15-30 30-30 40-306-5 → 6-6A. Rublev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5U. Humbert40-0 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-4 → 5-5A. Rublev 0-15 0-30 0-405-3 → 5-4U. Humbert 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-404-3 → 5-3A. Rublev3-3 → 4-3U. Humbert 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2U. Humbert 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1U. Humbert 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-1 → 1-1A. Rublev 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2U. Humbert 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6A. Rublev 15-0 ace 15-15 df 30-15 40-152-5 → 3-5U. Humbert 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 2-5A. Rublev 0-15 30-15 40-151-4 → 2-4U. Humbert 0-15 df 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-3 → 1-4A. Rublev 30-0 40-0 40-15 ace0-3 → 1-3U. Humbert 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-400-2 → 0-3A. Rublev 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2U. Humbert 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Rublev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-306-5 → 7-5U. Humbert 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A5-5 → 6-5A. Rublev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-405-4 → 5-5U. Humbert 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-3 → 5-3U. Humbert30-40 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3A. Rublev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2U. Humbert 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A2-2 → 3-2A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2U. Humbert 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2A. Rublev 0-15 0-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A df1-0 → 1-1U. Humbert 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO