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    Le 10 cose che resteranno delle ATP Finals 2023

    Il Pala Alpitour di Torino (foto Marco Mazzoni)

    Le ATP Finals 2023 sono andate in archivio con il successo dell’immenso Novak Djokovic, in un’edizione che resterà legata per sempre al nome e alle imprese di Jannik Sinner. Di seguito le 10 cose che non potremo dimenticare di quest’avventura incredibile.
    1 – Non è più un sogno, è realtà. Per troppo tempo ipotizzare che un tennista italiano potesse entrare nel Gotha del tennis internazionale a giocarsi i titoli più ambiti o addirittura il vertice del ranking è stato solo un sogno, troppo ardito per rischiare di diventare realtà, quasi peccato anche il solo sussurrarlo… Il 2023 di Jannik Sinner e la chiusura della sua straordinaria stagione spazzano via ogni indugio. Sinner merita il suo posto tra i migliori, ha tutto quel che serve per restarci e migliorare ancora, andando a vincere i più grandi appuntamenti della disciplina. Non è riuscito nell’impresa di trionfare nella terza edizione delle Finals a Torino, ma ha battuto 4 top10 nel torneo, 8 di fila dallo scorso settembre. Ha battuto tutti gli attuali top 10, andando a stanarli con un tennis di altissima qualità, adattandolo anche alle esigenze. Troppo bravo. Jannik Sinner dal 2024 scenderà in campo in ogni appuntamento con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Non gli manca niente. Quando hai un talento come il suo puntare al massimo non è arroganza, è la normalità.
    2 – Djokovic infinito. Mai commettere l’errore di dare per morto il più grande vincente e lottatore dello sport. Jannik l’ha battuto nel girone. Quella sconfitta è stata un detonatore, ha fatto esplodere dentro di lui ancor più voglia di vincere, di rivincita. La correttezza di Sinner l’ha portato in semifinale – poteva esser eliminato se l’azzurro avesse mollato nel terzo set vs. Rune… – e negli ultimi due incontri Novak ha alzato il livello in modo fantastico, battendo il futuro della disciplina, prima Carlos, poi Jannik. Gli anni passano, per suo stesso dire saranno Alcaraz e Sinner portare avanti lo sport nei prossimi anni, ma al momento questo fantastico tiranno non ancora alcuna voglia di abdicare. Enorme.
    3 – Un torneo di qualità totale, destinato a proseguire. Le ATP Finals, giunte al terzo anno a Torino, sono una scommessa ampiamente vinta ma il Presidente Binaghi ha dichiarato che nel 2025 quest’avventura non finirà. Gaudenzi è stato più cauto sull’argomento “futuro”, pur riconoscendo che mai come a Torino le Finals sono state “abbracciate” dalla città, dal paese, da quell’amore italico che travolge e sorprende. Spalti pieni, atmosfera incredibile, una città bella come Torino che si è tirata a lucido e ha accolto tutto e tutti con una precisione e qualità assolute. Chi ha vissuto almeno una giornata delle Finals torna a casa arricchito. Speriamo che Binaghi vinca anche quest’ennesima scommessa, perché a noi il masters in Italia piace da matti…
    4 – Alcaraz col fiato “corto”. Carlos ha Torino ha esordito alle Finals e come era “classico” per il suo più noto connazionale Nadal è arrivato a fine stagione piuttosto scarico, fisicamente e mentalmente. Le similitudini tra i due grandi spagnoli non sono poi così tante, giocando un tennis completamente diverso, ma entrambi chiedono il massimo a corpo e testa, tanto che dopo US Open le loro prestazioni sono calate. Ferrero, coach di Alcaraz, ha affermato un concetto molto chiaro: “Se vuoi essere il migliore devi comportarti come il migliore ed essere professionale tutto l’anno. È quello che è e dobbiamo accettarlo. Questo è il calendario che abbiamo”. Carlos aveva parlato di una certa stanchezza dopo mesi intensi di grandi battaglie. Probabilmente nel team dell’iberico ci saranno alcuni ripensamenti e aggiustamenti, per migliorare la gestione delle energie di Alcaraz.
    5 – Occhio a Rune in salute. Ha penato per mesi con una schiena mal messa Holger Rune, ma appena è tornato a posto si è rivisto subito quell’acerrimo lottatore che può diventare una vera spina nel fianco. È servito il miglior Sinner per scrollarselo di dosso, in una partita che non valeva più niente per Jannik e che, col senno di poi, forse sarebbe stato “meglio” aver lasciato correr via. E non solo per eliminare Djokovic, ma soprattutto per risparmiare energie che in finale sono mancate. Col senno di poi non si scrivono le pagine di storia, quindi inutile continuare con altre congetture. Quel che è certo è che Rune ha dato segnali importanti di ripresa. Vedremo se il lavoro con Boris Becker porterà benefici al suo tennis, ancora un po’ grezzo in varie situazioni. Nel 2024 il danese potrebbe essere l’outsider di lusso in ogni grande torneo.
    6 – Tsitsipas, così non va. Non è uscito “benissimo” dalle ATP Finals Stefanos Tsitsipas. Che sia una persona complessa è risaputo, ma affermare nel giro di due giorni “Sto benissimo, sono pronto a competere, chi mette in giro certe voci?” e poi “Ho fatto molte visite, ho malissimo alla schiena, è un dolore che non potevo gestire” è alquanto singolare. Ma c’è qualcosa di assai ben più grave della sua brutta uscita dal torneo… Visto dal vivo, la sua palla “non va”. Non va più come nel recente passato. Diamogli il beneficio del dubbio per condizioni fisiche non al meglio, ma sono mesi e mesi che il suo tennis langue, ormai messo in crisi da moltissimi avversari, non solo dai big. Confrontato alla velocità di palla e intensità di Sinner, il gioco del greco pareva non una ma due categorie indietro. Urge ritrovare la miglior forma fisica, ma anche qualcosa di nuovo, altrimenti la carriera di Tsitsipas rischia di entrare in un crepuscolo anticipato, e sarebbe un vero peccato.
    7 – Campo veloce, spettacolo assicurato. Tutti i giocatori sono stati concordi: il campo di Torino è stato il più rapido dell’anno, anche più dell’erba. Che qualità media c’è stata nei match delle Finals? Altissima. Ci sono state partite disumane dominate solo da Ace? Nessuna. È l’ennesima conferma che le condizioni medie sul tour sono troppo, troppo lente. Velocizzare di nuovo il gioco deve essere il primo obiettivo dal 2024. Basta pantani.
    8 – Ascolti tv, il tennis “tira”. 6 milioni e 686mila spettatori per Sinner in finale. Numeri altissimi anche per gli altri match trasmessi dalla Rai nel torneo. Abbiamo il personaggio, certo, ma è forse il momento di capitalizzare tutto ciò riportando un po’ più di tennis sulla tv pubblica. Abbiamo Supertennis, che è stato uno strumento indispensabile a costruire il nuovo “boom” della disciplina in Italia, ma averlo sulla tv di stato è oggettivamente un’altra cosa. Oltretutto pare che dal 2024 quasi tutto il tennis sarà su Sky Sport, vedremo che accordi verrano trovati per la distribuzione dei tornei. Ma forse avere almeno parte degli Slam in chiaro su “mamma Rai” potrebbe essere un ritorno terribilmente gradito e importante.
    9 – Via il doppio, dentro le ragazze? È stato uno degli argomenti di discussione a Torino nelle pause tra i vari match delle Finals. Viste le disastrose condizioni affrontate dalle migliori al mondo a Cancun per le WTA Finals, e la scintillante organizzazione del Masters maschile, beh, ipotizzare una pronta fusione dei due tornei potrebbe essere un’ancora di salvataggio per il tour femminile. I doppisti potrebbero farsene una ragione, ma c’è un rischio concreto: sarebbe brutto se l’evento femminile, una volta integrato a quello maschile, passasse parimenti in secondo piano. Il pubblico probabilmente apprezzerebbe, e anche i cari biglietti per sedersi nel Pala Alpitour avrebbero un valore maggiore. Pro e Contro, ce ne sono tanti. Gaudenzi continua a parlare di maggior integrazione tra i due circuiti. Vedremo.
    10 – Voto 10 al pubblico. Sinner è stato portato per mano, con un calore indescrivibile, sino alla finale. Ma rispetto alle “medie” e tristezze a cui abbiamo assistito in passato, pochi sono stati i momenti di scorrettezza a danno degli altri giocatori con l’italiano in campo. Lo stesso Rune ha ringraziato gli spettatori a Torino, e detto da uno che praticamente ha sempre da ridire col pubblico… La speranza è che l’esempio di Sinner, la correttezza fatta persona, possa essere un veicolo per gli stessi tifosi, per vivere la disciplina con vero spirito sportivo. Calore sì, cattiveria no. Sarebbe un’altra super vittoria targata Jannik.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Parla Goran Ivanisevic dopo il successo di Novak Djokovic: “Quando il vero Novak Djokovic entra in campo, non c’è nessuno che possa competere con lui. Sinner e Alcaraz destinati a guidare il futuro del tennis mondiale”

    Goran Ivanisevic con Novak Djokovic nella foto – Foto Getty Images

    Nella conferenza stampa di ieri ha parlato anche, Goran Ivanisevic, allenatore di Novak Djokovic, ha condiviso il suo entusiasmo per le prestazioni straordinarie del suo allievo. Ivanisevic ha riconosciuto il contributo di Jannik Sinner, che ha aperto la strada a Djokovic per raggiungere la semifinale, ma ha sottolineato che, una volta raggiunta quella fase, era convinto che Djokovic avrebbe vinto il torneo. “Quando il vero Novak Djokovic entra in campo, non c’è nessuno che possa competere con lui,” ha affermato Ivanisevic.
    Durante l’intervista, Ivanisevic ha evidenziato i miglioramenti di Djokovic, in particolare nel gioco a rete e nella posizione in campo. Ha lodato l’audacia di Djokovic nel suo gioco, sottolineando la sua crescente sicurezza in situazioni di gioco critiche, come dimostrato nella finale dell’US Open contro Daniil Medvedev.
    Ivanisevic ha anche espresso ammirazione per Jannik Sinner, descrivendolo come uno dei due giovani talenti, insieme a Carlos Alcaraz, destinati a guidare il futuro del tennis mondiale. Secondo lui, Sinner ha mostrato un netto miglioramento, specialmente nel servizio e nel gioco a rete.
    Riguardo alla trasformazione di Djokovic da “vecchio” a “nuovo”, Ivanisevic ha rivelato di aver notato un cambiamento nell’atteggiamento e nell’intensità di Djokovic, particolarmente evidente durante il riscaldamento e l’ingresso in campo.La discussione si è poi spostata sulle sfide di allenare un campione come Djokovic, soprattutto nei momenti di vittoria e sconfitta. Ivanisevic ha condiviso che gestire le emozioni e le reazioni di Djokovic non è sempre facile, ma riconosce l’importanza di rimanere paziente e supportivo.Infine, Ivanisevic ha parlato dell’impatto di giocatori come Alcaraz e Sinner sul tennis e ha espresso entusiasmo per il possibile ritorno di Rafael Nadal nel 2024, definendolo una notizia eccellente per il mondo del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, Bertolucci e Reggi: “Sinner giochi anche in doppio”

    I due talent Sky, Paolo Bertolucci e Raffaella Reggi, concordano sulla possibilità di vedere Sinner in campo anche in doppio contro l’Olanda. “Se stessimo sull’1-1 andrei da Sinner, gli darei la racchetta in mano e gli direi di scegliere il compagno” spiega Bertolucci, campione della Davis nel 1976. “Jannik è un punto fisso, lo schiererei anche in doppio” aggiunge Reggi. Il quarto di finale Italia-Olanda è in programma giovedì alle 10, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    COPPA DAVIS, LE NEWS DI OGGI LEGGI TUTTO

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    Il Trio Michelsen, Medjedovic e Nardi completano i partecipanti alle Next Gen ATP Finals a Gedda. Riserva Luciano Darderi. Sabato il sorteggio dei Gruppi

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06

    Alex Michelsen, Hamad Medjedovic e Luca Nardi si sono qualificati per le Next Gen ATP Finals, che si terranno a Gedda, in Arabia Saudita, dal 28 novembre al 2 dicembre. Questo evento, presentato da NEOM, vedrà la partecipazione dei migliori giocatori di tennis under 21.Il trio si unirà ad Arthur Fils, Dominic Stricker, Luca Van Assche, Flavio Cobolli e alla wild card Abdullah Shelbayh, che hanno già ottenuto i loro posti all’inizio di questo mese. Con l’arrivo di Michelsen, Medjedovic e Nardi, l’elenco degli otto partecipanti è ora completo.Riserva Luciano Darderi.
    L’americano Alex Michelsen ha vissuto un anno eccezionale, vincendo due titoli nel ATP Challenger Tour e raggiungendo la sua prima finale a livello di circuito maggiore a Newport. Il 19enne, entrato nei Top 100 nel ranking ATP all’inizio di novembre, è diventato professionista a luglio.
    Sotto la guida dell’allenatore Viktor Troicki, il serbo Hamad Medjedovic, 20 anni, ha mostrato una costante ascesa nel 2023. Ha conquistato tre trofei nel Challenger Tour e ha raggiunto le semifinali a livello di tour a Gstaad e Astana. Questa sarà la sua prima partecipazione all’evento under 21 a Gedda.Luca Nardi si è assicurato l’ultimo posto disponibile per la qualificazione. L’atleta, che lo scorso anno era stato una riserva per l’evento, ha chiuso la stagione in forte crescita, vincendo un evento del Challenger Tour a Matsuyama, in Giappone, e raggiungendo le semifinali a Kobe.
    Questa sesta edizione dei Next Gen ATP Finals si terrà presso il King Abdullah Sports City dal 28 novembre al 2 dicembre. I biglietti per l’evento sono già disponibili all’acquisto.L’evento promette di essere una vetrina entusiasmante per le future stelle del tennis mondiale, offrendo ai giovani talenti l’opportunità di mettersi in mostra su un palcoscenico internazionale. Con una combinazione di esperienza e nuovi volti, le Next Gen ATP Finals a Gedda sono destinati a essere un torneo importante nel panorama tennistico.
    Ecco quello che devi sapere prima dell’evento in Arabia Saudita.
    QUANDO SI TENGONO LE NEXT GEN ATP FINALS 2023?I Next Gen ATP Finals 2023 si terranno dal 28 novembre al 2 dicembre. L’evento indoor su campo duro, istituito nel 2017, avrà luogo presso il King Abdullah Sports City a Gedda. Il direttore del torneo è Adam Hogg.
    QUAL È IL FORMATO E CHI PARTECIPA ALLE NEXT GEN ATP FINALS 2023?L’evento a Gedda vedrà otto giocatori under 21 divisi in due gruppi da quattro, con i primi due di ogni gruppo che avanzano alle semifinali. Le partite si giocano al meglio dei cinque set con i set a quattro giochi. Arthur Fils, Dominic Stricker, Luca Van Assche, Flavio Cobolli, Alex Michelsen, Hamad Medjedovic, Luca Nardi e Abdullah Shelbayh sono i partecipanti. Riserva Luciano Darderi.
    QUANDO VERRà EFFETTUATO IL SORTEGGIO PER LE NEXT GEN ATP FINALS?Il sorteggio sarà effettuato sabato 25 novembre, orario da confermare.
    QUAL È IL PROGRAMMA DELLE NEXT GEN ATP FINALS?* Incontri Round-Robin del Main Draw: da martedì 28 novembre a giovedì 30 novembre alle 15:00, seconda partita non prima delle 16:00. Sessioni serali alle 20:00, seguite dalla seconda partita.* Prima Semifinale: venerdì 1 dicembre alle 19:00.* Seconda Semifinale: venerdì 1 dicembre non prima delle 21:00.* Finale: sabato 2 dicembre alle 20:00.
    QUANTO AMMONTA IL MONTEPREMI DElle NEXT GEN ATP FINALS PRESENTATI DA NEOM?Il montepremi dei Next Gen ATP Finals Presentati da Neom è di $2.000.000.Campione Imbattuto: $514.000Vittoria in Finale: $153.000Vittoria in Semifinale: $113.500Vittoria in Ogni Partita del Round-Robin: $32.500Tariffa di Partecipazione: $150.000Riserva: $15.000
    CHI HA VINTO L’ULTIMA EDIZIONE DEI NEXT GEN ATP FINALS PRESENTATI DA NEOM NEL 2022?Brandon Nakashima ha vinto il titolo di singolare nel 2022 a Milano con una vittoria per 4-3(5), 4-3(6), 4-2 contro Jiri Lehecka.
    CHI DETIENE I RECORD DEI NEXT GEN ATP FINALS PER IL MAGGIOR NUMERO DI TITOLI, IL CAMPIONE PIÙ ANZIANO, IL PIÙ GIOVANE E ALTRO?Maggior Numero di Titoli, Singolare: Hyeon Chung (1), Stefanos Tsitsipas (1), Jannik Sinner (1), Carlos Alcaraz (1), Brandon Nakashima (1)Campioni Più Anzianii: Hyeon Chung, 21 anni nel 2017, Brandon Nakashima, 21 anni nel 2022Campioni Più Giovani: Jannik Sinner, 18 anni nel 2019, Carlos Alcaraz, 18 anni nel 2021Campioni con il Ranking Più Alto: No. 15 Stefanos Tsitsipas nel 2018Campioni con il Ranking Più Basso: No. 95 Jannik Sinner nel 2019Ultimo Campione di Casa: Jannik Sinner nel 2019Maggior Numero di Vittorie (in Partita): Alex de Minaur (8)Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Italia in Coppa Davis, le news di oggi: Sinner in serata a Malaga

    In una stagione straordinaria, c’è ancora un pensiero nella testa di Jannik Sinner: la Coppa Davis. “Proveremo a fare bene anche lì” ha detto l’altoatesino subito dopo la storica finale alle ATP Finals, persa contro Novak Djokovic. Voglia d’azzurro per Jannik che oggi raggiungerà la squadra di Filippo Volandri a Malaga in vista del quarto di finale contro l’Olanda, in programma giovedì alle 10, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Per Sinner sarà un ritorno in Coppa Davis 14 mesi dopo l’ultima volta. L’ultimo match disputato da Sinner in azzurro, infatti, risale al 18 settembre 2022, contro lo svedese Mikael Ymer a Bologna. Successivamente Jannik non giocò le Finals per l’infortunio alla mano destra accusato a Bercy e lo scorso settembre diede forfait per la fase a gironi di Bologna. Una scelta conservativa che si è rivelata saggia visto il finale di stagione straordinario. 

    Musetti o Sonego in singolare? E in doppio…

    In attesa di Sinner, il gruppo azzurro si trova in Spagna da sabato e domenica sera ha partecipato alla serata di gala al Museo de Malaga. Oltre a Jannik, Filippo Volandri avrà a disposizione Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli. Sinner giocherà sicuramente uno dei due singolari, mentre il capitano dovrà sciogliere le riserve sul secondo singolarista. Sonego, uomo Davis per eccellenza, è reduce dai quarti di finale a Metz. Momento più complesso, invece, per Musetti che ha perso gli ultimi cinque match di fila. L’attenzione è rivolta non soltanto al singolare (a meno di sorprese l’Olanda schiererà Griekspoor e Van de Zandschulp), ma anche al doppio. L’Olanda, infatti, può contare su due doppisti puri come Wesley Koolhof, n. 8 al mondo nella specialità, e Matwe Middelkoop. Volandri, invece, non ha una coppia fissa. A Bologna, infatti, sono scese in campo tre coppie diverse: Bolelli/Musetti con la Svezia, Musetti/Sonego con il Cile e Arnaldi/Bolelli con il Canada.  LEGGI TUTTO

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    Sinner-Djokovic, ascolti record su Sky Sport per la finale delle Atp Finals di Torino

    Ancora una volta ascolti di altissimo livello per il tennis su Sky. La finale stellare delle Nitto ATP Finals di Torino tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, iniziata alle 18 su Sky Sport Tennis e Sky Sport Uno, è stata vista da 1 milione e 193 mila spettatori medi con il 6,4% di share e 2 milioni e 278 mila contatti unici, con un picco di 1 milione e 406 mila spettatori a fine match. L’incontro che ha visto trionfare per la settima volta il serbo, numero uno al mondo, scala ancora una volta le classifiche degli ascolti del tennis su Sky Sport, piazzandosi al secondo posto come miglior ascolto di sempre per un incontro di tennis su Sky, dopo la finale di Wimbledon 2021 tra Berrettini e Djokovic. Grandissima partecipazione anche per gli studi pre e post match, che hanno ottenuto rispettivamente 204 mila e 224 mila spettatori medi. LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2023, quanto hanno guadagnato Sinner e Djokovic a Torino

    Edizione da record delle ATP Finals con un montepremi da 15 milioni di dollari (il più alto di sempre nella storia del torneo) e ricchi premi per tutti i partecipanti. Sinner sfiora il premio da campione imbattuto di 5 milioni di dollari: il suo assegno, però, supera i 2,5 milioni. La classifica completa con i guadagni per giocatore
    L’ALBO D’ORO DELLE ATP FINALS LEGGI TUTTO

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    Piatti su Sinner: “Sono felice per Jannik e non sono sorpreso. Bravo a non ascoltare sterili critiche da persone non competenti”

    Foto d’archivio di Jannik e Riccardo

    Riccardo Piatti ha affidato ai suoi canali social un proprio commento sulla splendida settimana vissuta dal suo ex pupillo Jannik Sinner alle ATP Finals. Riportiamo le parole del coach.
    “In molti mi hanno chiesto un commento sulla partita di ieri di Jannik e in generale sulla sua settimana alle Finals di Torino: giornalisti, amici, addetti ai lavori o semplici curiosi. Onde evitare fraintendimenti, preferisco affidarmi ai miei canali di comunicazione e rispondere a tutti da qui.
    Per prima cosa faccio pubblicamente i complimenti a Jannik (perché privatamente glieli ho già fatti) per questa bellissima settimana, ha giocato un ottimo torneo e un tennis di alto livello. Ci tengo anche a dire che la cosa non mi sorprende più di tanto, perché ho sempre creduto in lui e ho sempre saputo che Jannik era pronto per fare grandi cose, perché in questi anni ha sempre dimostrato una costante crescita, un’incredibile attitudine al lavoro e consistenza nei risultati e nel miglioramento. Non posso che essere felice per questa sua finale, perché come per ogni insegnante, di ogni fascia d’età, è bello vedere i propri “allievi” crescere e diventare grandi, sia fisicamente che sportivamente. La finale di ieri è sicuramente solo la prima di una lunga serie che vincerà e auguro a Jannik un grande in bocca al lupo per questo presente e per il futuro. Come ho sempre detto e sempre dirò “Forzaaa e divertiti”.
    Per concludere, ci tenevo anche a dirgli bravo per non aver ascoltato le inutili critiche ricevute durante la sua ultima mancata partecipazione alla Davis, circa il suo non attaccamento “alla maglia” e al suo sentirsi o meno italiano. Critiche sterili che sono arrivate da persone non competenti e che non conoscono come fare la prestazione di alto livello.
    Jannik, una settimana così alle Finals, i futuri Slam che vincerai e il ranking mondiale sono il miglior modo di dimostrare il tuo attaccamento all’Italia e di far sentire tutti gli italiani orgogliosi di avere uno come te tra i migliori atleti al mondo
    Riccardo”. LEGGI TUTTO