È iniziata la “missione Shanghai” per Jannik Sinner. Il n. 1 al mondo, reduce dalla finale al China Open, ha svolto oggi il primo allenamento al Qizhong Forest Sports City Center in vista del debutto di sabato contro il giapponese Taro Daniel, n. 93 della classifica mondiale. Un giorno di riposo extra per l’azzurro, tornato a parlare in conferenza stampa dell’appello della Wada al TAS sul caso clostebol: “Ho già risposto a Pechino, dicendo che sono un po’ sorpreso, ma sapevo che potenzialmente poteva accadere – ha spiegato Sinner – È successo, sono ancora sorpreso, ma collaborerò come ho fatto prima. Ho avuto tre udienze e tutte e tre sono andate a mio favore, il che è positivo. Sono fiducioso affinché possa risolversi positivamente o, in caso contrario, sarei molto sorpreso. In questa situazione non mi sento a mio agio perché pensavo fosse finita e invece ci risiamo, quindi non è facile”.
“Alcaraz mi spinge a migliorare”
Sinner si è soffermato anche sulla finale di Pechino con Alcaraz, parlando del loro rapporto sia dentro che fuori dal campo: “In campo siamo diversi, è la nostra natura, ma fuori dal campo siamo abbastanza simili. Lui mi spinge a fare meglio, il che è una cosa buona. Ci sono aspetti del mio gioco su cui devo migliorare e nei prossimi giorni e durante la off season mi allenerò per riuscirci”. LEGGI TUTTO