More stories

  • in

    Sette spunti dall’Australian Open 2024

    Jannik Sinner nel servizio fotografico dopo la vittoria a Melbourne (foto Getty Images)

    Un sorriso, una coppa storica, una meravigliosa città sullo sfondo. Impagabile la gioia di iniziare questa settimana, questo benedetto 29 gennaio 2024, con le splendide immagini di Jannik Sinner appena arrivare da Melbourne, i canonici scatti post vittoria che resteranno nel libro d’oro del torneo. Resteranno soprattutto nella memoria di chi ama il tennis, nel nostro cuore, un ricordo da custodire gelosamente dopo un’attesa di quasi 48 anni. Jannik Sinner ha vinto un torneo dello Slam, è entrato nel “club” più esclusivo della disciplina. L’ha fatto disputando un torneo eccezionale, estromettendo nel percorso il n.5 del mondo Rublev, il più forte dell’epoca moderna Mr. Record Novak Nole”Djoker” Djokovic, e poi in finale un irriducibile lottatore e campione come Daniil Medvedev. L’ha fatto rimontando due set di svantaggio, scacciando i propri demoni e la tensione di un avvio shock. L’ha fatto di lotta e di classe, di tecnica e di fisico, di testa e di colpi. Una vittoria rotonda, che più piena non si può. Ha scacciato via ogni singolo dubbio o timore su quel che ancora temevamo gli mancasse per arrivare ad alzare uno dei 4 trofei più importanti, …fisico, qualche colpo, esperienza. Jannik si è preso tutto,  l’ha fatto con classe cristallina e moderazione, con uno stile che sta diventando iconico che ci auguriamo faccia scuola. Potremo scrivere fiumi di parole per celebrare la sua vittoria a Melbourne, e continueremo ad analizzare quel che l’ha portato a vincere e cosa potrà succedere da qua in avanti. Ma intanto chiudiamo questa memorabile edizione degli Australian Open andando a puntualizzare quel che resterà di questo primo Slam 2024, oltre la vittoria di Sinner.

    Sinner oggi è il più forte al mondo
    Torneremo su questo punto con un articolo dedicato, ma sia il campo da gioco che i numeri parlano chiaro: in questo preciso momento Sinner è il miglior tennista del mondo. Non lo certifica il ranking, visto che il calcolo si basa su 12 mesi di prestazioni, ma dallo scorso autunno nessuno ha vinto quanto Jannik, sia in termini di risultati che di vittorie contro i migliori avversari. Lo afferma oggi anche lo ELO ranking di tennis abstract, che ha una base assai solida. Scrivere tutto questo è incredibile, sorprendente e bellissimo.

    Djokovic è pronto al rilancio
    Guai a pensare che il “Djoker” sia pronto per la pensione. Ovviamente l’aver perso 3 partite importantissime su 4 contro Sinner nell’arco di poche settimane è un discreto “schiaffo” per lui… ma non ci dimentichiamo cosa accadde dopo la sconfitta per lui durissima in finale a Wimbledon 2023 per mano di Alcaraz. Ha masticato amaro, si è preso qualche settimana ed è tornato nell’estate USA ancor più duro e vincente. Visto che ancora il fisico sembra sorreggerlo, tutto lascia pensare che quest’ennesima sconfitta patita da Jannik sarà un fiume di benzina ad accendere un fuoco ancor più vivo. A Jannik, e gli altri rivali, batterlo nei prossimi grandi appuntamenti. Siamo certi che Nole sarà lì pronto a tornare a vincere.

    Alcaraz, abbiamo un problema
    Carlos ha affrontato gli AO24 senza aver giocato un match ufficiale dalle ATP Finals 2023. Possiamo dire “si è visto”. Non ha mai davvero brillato il giovane spagnolo nel torneo, solo sprazzi di grandi tennis, anzi, momenti di impeto leonino conditi da grandissimi colpi. Ma… la sostanza e la continuità dove sono? Ruggine, forse, ma potrebbe anche esserci dell’altro. Ha colpito molto come abbia perso male contro Zverev, dominato e senza trovare davvero una reazione forte dal punto di vista tecnico e tattico, solo uno scatto d’orgoglio che non è bastato a rimetterlo in carreggiata. Ha colpito ancor di più il candore con il quale ha affermato dopo la sconfitta di non averci capito niente… di non trovare spiegazione alla sua modesta prestazione. Sembra aleggiare da qualche mese un po’ di confusione nella sua testa, e pure in qualche settore del suo gioco. Il diritto su tutto, sembra scricchiolare e non poco. Ha perso intensità Carlos, fisica e tecnica, e pure convinzione. Vederlo guardare smarrito il suo angolo è preoccupante. È ancora nei suoi 20 anni, questo torneo ha confermato che non ha imparato a vincere se non gioca a mille, a tutta. Gli avversari l’hanno capito, e hanno trovato il modo di metterlo in difficoltà. Sta lui ora riflettere e rilanciare. Lo aspettiamo, perché Alcaraz è spettacolo puro, è una benedizione per il nostro sport.

    La durezza di Daniil ha qualche limite, o forse ha sbagliato programma
    “Ripenseremo a quel che abbiamo fatto nelle scorse settimane”. Così Gilles Cervara ha commentato la sconfitta di Medvedev dopo la finale degli Australian Open. Una frase sibillina che lascia presagire un confronto schietto che porterà a sicuri cambiamenti nei programmi e forse gestione della partita. Il russo è arrivato vicinissimo a vincere il primo titolo a Melbourne, gli è mancato un solo set. Pochissimo. Non c’è riuscito per la reazione clamorosa, impetuosa, di un Sinner stellare. Ma la verità che è Medvedev è arrivato in finale stremato da un torneo nel quale ha perso troppe energie per strada. Per questo ha messo in campo in finale una tattica “fuori tutta”, per destabilizzare un Jannik mostruoso, ma anche perché aveva il bisogno di vincere “rapido”, sentiva chiaramente di non poter arrivare primo al traguardo dopo un’altra maratona. E così è stato. Bravo, bravissimo Daniil, incredibile come sia riuscito a reinventarsi ancora una volta in finale, mostrando un tennis agli antipodi rispetto a quello ammirato in tutto il torneo, passando da un difensore estremo ad attaccante sublime. Ripetiamo: c’è andato vicinissimo, e l’avrebbe anche meritata la coppa, per il torneo e la sua storia. Ha trovato uno più forte, e con classe estrema s’è inchinato, riconoscendo i meriti dell’azzurro. Ma forse una miglior gestione del torneo e delle settimane che l’hanno avvicinato ad esso, con nessun evento giocato in preparazione e quindi troppe energie spese per strada per trovare la miglior condizioni, gli sono probabilmente costate la sconfitta.

    Zverev, manca sempre qualcosa
    La faccia di Sasha dopo i due punti non sfruttati quando era esattamente a due punti dal battere Medvedev sono la foto migliore per spiegare quel che non va nel suo tennis e che ancora non gli permette di arrivare in fondo e vincerlo questo “benedetto-maledetto” Slam. Un pizzico di malasorte, ma anche la difficoltà di tirar fuori le giocate del campione nei momenti decisivi. Purtroppo per il tedesco, non è la prima volta che gli succede. Spesso approccia gli incontri male, con quelle scorie di attitudine passiva – difensiva che non consente di far esplodere la classe e potenza dei suoi colpi. Ha di fronte avversari incredibili, oggettivamente superiori. Ma capita non di rado che si complichi la vita da solo, perdendo il focus, energie e lucidità. Dopo il grave infortunio si è ritrovato, è davvero un tennista forte, ma qualcosa ancora manca, e il tempo passa… Rischia sempre più di ricevere la “tessera” di uno dei club meno graditi, quello dei più forti a non aver vinto uno Slam. Gli auguriamo di farcela, ma per compiere l’ultimo step necessita di una crescita personale che stenta terribilmente a fare.

    Cobolli, sarà l’”Arnaldi del 2024?”
    Flavio ha disputato un Australian Open eccellente. Si è preso una vittoria clamorosa contro Jarry, e come se l’è presa. Ancor più importante ha superato la prova del 9, ancor più difficile per uno come lui, con nessuna esperienza a questo livello. Ha mostrato in un torneo durissimo i progressi pazzeschi compiuti negli ultimi mesi. Forse nel 2022 era salito nel ranking troppo presto, senza aver rafforzato fisico e colpi. Ha lavorato tanto il romano, in silenzio con determinazione. Oggi il servizio è colpo molto migliorato, fisicamente è di un altro pianeta, e la palla oggi gli viaggia discretamente bene. Questo torneo deve dimostrargli che ha tutto quel serve per starci a questo livello, in questi tornei, contro gli avversari più attrezzati. Non deve temere niente e guardare d’ora in avanti ogni torneo come un’opportunità di fare esperienza e crescere. Arnaldi nel 2023 ha fatto un balzo magnifico; chissà che non sia la volta di Cobolli quest’anno…

    Match troppo lunghi. È necessario agire. Subito
    La differenza tra gli Slam e gli altri tornei della stagione sta nella storia, nell’epica, anche nelle battaglie sulla lunga durata. Ma forse agli AO24 si è passato il segno. 61 incontri nel tabellone maschile hanno superato le 3 ore, quasi 20 hanno superato le 4 ore, 35 partite sono terminate al quinto set (record nel torneo). Ok la lotta, che è uno degli aspetti intriganti del tennis, ma così forse si sta esagerando. Può essere anche una combinazione “sfortunata” di condizioni, come scontri tra avversari molto vicini tra loro, ma in generale si scambia troppo, c’è tantissimo agonismo e le partite tendono pericolosamente a diventare maratone che, piaccia o no, rischiano di diventare sempre meno fruibili per gli appassionati. Non si cambiano le regole di una disciplina per la tv, MAI. Ma per migliorare uno spettacolo si possono apportare correttivi. Quali? Semplice: il tennis è nato come sport di destrezza. Agire su palle, superfici e corde dei telai per premiare maggiormente la tecnica di gioco, il tennis offensivo e abbassare l’importanza del fattore atletico è una via praticabile e a basso costo/impatto. È possibile. È provato da test. Se non lo si vuole fare è solo una scelta politica. Chi afferma il contrario, che “non si può”, mente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Ritorna il sorriso a Gianluca Mager. Titolo a Punta del Este dopo una pausa di diversi mesi “È incredibile aver vinto il torneo qui. Non ho giocato per sei mesi a causa di vari problemi, e a gennaio sono tornato a giocare a tennis praticamente da zero. Sinner è la nostra super stella”

    Gianluca Mager nella foto

    Gianluca Mager si è laureato campione del Punta del Este Open 2024, un torneo Challenger ATP 75, superando l’argentino Thiago Agustín Tirante in una finale avvincente. Mager, nato a Sanremo e già numero 62 del mondo, ha ottenuto così il suo sesto titolo Challenger, il primo dal 2022. La finale, disputata al Cantegril Country Club di fronte a un pubblico numeroso, ha visto Mager recuperare dopo aver perso il primo set, per poi dominare il suo avversario con il punteggio finale di 6-7(5), 6-2, 6-0, dopo due ore e sedici minuti di gioco.
    Mager, che ha dovuto affrontare una pausa di sei mesi dal tennis a causa di vari problemi, è tornato in campo a gennaio, iniziando quasi da zero. Questa vittoria a Punta del Este, nel suo terzo torneo dopo il ritorno, rappresenta un grande risultato per lui. Durante la finale, nonostante la stanchezza, Mager si è concentrato sul proprio servizio e ha cercato di imprimere maggior forza ai suoi colpi per superare Tirante, che aveva giocato bene il primo set. Mager non si pone obiettivi specifici di classifica, preferendo concentrarsi sul gioco settimana per settimana.
    Inoltre, il successo di Mager a Punta del Este è coinciso con la vittoria di Jannik Sinner all’Open d’Australia, un momento storico per il tennis italiano. Mager ha espresso ammirazione per Sinner, riconoscendo il suo ruolo di ispirazione per i giovani tennisti italiani.
    Dichiara l’azzurro a fine partita: “È incredibile aver vinto il torneo qui. Non ho giocato per sei mesi a causa di vari problemi, e a gennaio sono tornato a giocare a tennis praticamente da zero. Essere già campione nel terzo torneo che disputo significa tantissimo per me”, ha iniziato Gianluca Mager. “Ero molto stanco nella finale. Dopo aver perso il primo set, ho cercato di concentrarmi sul mio servizio e di spingere di più nei miei colpi. Thiago ha giocato molto bene quel set, quindi ho cercato di cambiare e giocare più velocemente da fondo campo”, ha spiegato il campione del torneo.
    Riguardo agli obiettivi che si è posto in questo ritorno al tennis, Mager è stato molto sincero: “Vado settimana per settimana. Non mi pongo obiettivi di classifica”. “Sinner è un amico. Abbiamo avuto l’opportunità di giocare insieme a Roland Garros due o tre anni fa, ed è stato indimenticabile”, ha detto Mager, scherzando sul fatto che non sia la stessa cosa, ma che questo domenica l’Italia abbia due campioni. “È incredibile il momento attuale del tennis italiano. Sinner è la nostra super stella e tutti i bambini vogliono giocare a tennis grazie a quello che sta ottenendo”, ha affermato Gianluca, promettendo di tornare perché “la città è bellissima”.
    Per quanto riguarda il percorso di Mager verso il titolo, ha dovuto superare sette partite consecutive, inclusi due turni di qualificazione e cinque del tabellone principale. La sua vittoria finale gli ha permesso di guadagnare posizioni nel ranking ATP, portandolo al numero 263.Dall’altra parte, Thiago Agustín Tirante, nonostante la sconfitta, ha mostrato una solida performance nel torneo, raggiungendo la sua quarta finale Challenger e migliorando il suo ranking al numero 109 mondiale.
    ATP Punta del Este Thiago Agustin Tirante [4]720 Gianluca Mager666 Vincitore: Mager ServizioSvolgimentoSet 3G. Mager 15-0 30-0 ace 40-00-5 → 0-6T. Agustin Tirante 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-4 → 0-5G. Mager 0-15 0-30 0-40 15-40 ace 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-3 → 0-4T. Agustin Tirante 0-15 15-15 15-30 df 15-400-2 → 0-3G. Mager 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2T. Agustin Tirante 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2G. Mager2-5 → 2-6T. Agustin Tirante 15-0 15-15 15-30 15-402-4 → 2-5G. Mager 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4T. Agustin Tirante1-3 → 2-3G. Mager 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-2 → 1-3T. Agustin Tirante 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2G. Mager 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace1-0 → 1-1T. Agustin Tirante 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* ace 2-2* 2*-3 2*-4 3-4* 4-4* 4*-5 5*-5 6-5*6-6 → 7-6T. Agustin Tirante 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-6 → 6-6G. Mager 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 5-6T. Agustin Tirante 15-0 30-0 40-0 40-15 df4-5 → 5-5G. Mager 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5T. Agustin Tirante 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 df 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4G. Mager 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4T. Agustin Tirante 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3G. Mager 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-3 → 2-3T. Agustin Tirante 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-400-3 → 1-3G. Mager 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-300-2 → 0-3T. Agustin Tirante 0-15 0-30 0-400-1 → 0-2G. Mager 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Classifica ATP Italiani: Jannik Sinner consolida la quarta posizione mondiale. Flavio Cobolli ad un passo dai top 70. +64 per GIanluca Mager

    Scritto da NICKA conferma che la comparata di Berretta all’Australian Open era tutta fuffa ma sapendo giá di non giocare, non é iscritto né a Marsiglia né a Rotterdam, rientro quando potrá avvalersi della protezione del ranking…con quali risultati vedremo. Va tutto bene, quel che non va é vender lucciole per lanterne, fischi per fiaschi, l’opposto del Peccatore di nome che lo ha spodestato. Comunque ora é n.124…chi lo avrebbe pensato solo un paio d’anni fa, disastro. Il problema é che ora abbiamo un fortissimo n.1 ma i n.2 sono parecchio inferiori…a meno di qualche recupero o nuova esplosione
    MAtteo ha veramente provato a giocare gli Australian Open, non è riuscito e, giustisimamente, a questo punto attende il ranking protetto anche perché agli AO era arrivato da 90 che gli cosentiva gli igressi in qualche tabellone, ora è fuori da tutto e dovrebbe fare i challager.
    Avrebbe pochissimo senzo bruciarsi il ranking protetto per fare Rotterdam…lo potrà usare dal double sunshihe (sei mesi dopo il 31 agosto) e gli varrà 9 tornei, vuol dire che si potrà fare (fisico permettendo) i due mille americani e tutta la stagione su erba partendo nei tabelloni principali dei 1000 e dei 500 e ricostruendosi una posizione decente come base per ripartite (basta qualche turno passato)
    E’ 124 solo perché non può gicoare, ogni volta che è rientrato si è sempre dimostrato pronto anche prestissimo.
    Non vedo perché avercela con Matteo, che ha avuto veramente tanta sfortuna e non vedo perché opporre sempre tutti a Sinner, abbiamo una ottima schiera di giocatori: Berrettini è uno che senza infortuni vale facile i rpimi 15, Sonego è un giocatore con moltissime qualità e 4 dei migliori 12 under 23 sono italiani (Musetti che è ancora giovanissimo ed è stato già 15 al mondo, Arnaldi che è in rampa di lancio, Cobolli che pare etrato in una nuova situazione…asepttado Nardi, Zeppieri e DArderi che hanno le qualità per entrare nei 100) LEGGI TUTTO

  • in

    TuttoSinner: Le notizie sul tennista italiano vincitore questo pomeriggio agli Australian Open. Arrivano le congratulazioni dai Big. Alcaraz “goditi il momento amico mio” Nadal “vittoria anche per l’Italia”. Sinner è il quinto giocatore ad aver vinto Davis e poi Slam

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha conquistato questo domenica l’Australian Open, solo pochi mesi dopo aver vinto la Coppa Davis, l’ultima grande competizione del 2023, un risultato non inedito ma raro. L’ultimo che aveva raggiunto tale traguardo era stato Novak Djokovic, nel 2011. Un buon indicatore è che tutti gli altri cinque giocatori che lo hanno fatto sono stati grandi campioni. Oltre a ‘Nole’, anche Arthur Ashe, Mats Wilander, Stefan Edberg e Jim Courier!
    Da quando Jannik Sinner ha conquistato l’Australian Open, sono arrivate numerose congratulazioni per l’italiano e Rafa Nadal non è stato un’eccezione. “Complimenti, Jannik. Torneo spettacolare, grande vittoria per te, per la tua squadra, per la tua famiglia e per il tuo paese, l’Italia”, si può leggere sui social media di Nadal.
    Novak Djokovic ha tenuto a congratularsi con il numero quattro del mondo. Nole, sui social media, ha lasciato un messaggio in italiano per il giovane di 22 anni: “Bravo Jannik. Meritato! Complimenti alla tua famiglia e alla tua squadra”, si può leggere.Ma Djokovic non si è fermato qui. Ha anche scritto e si è congratulato con Daniil Medvedev. “Grande impegno di Daniil. Sfortunato oggi ma hai fatto un torneo enorme”, ha concluso.
    Carlos Alcaraz, 20 anni e già detentore di due titoli del Grand Slam (US Open 2022 e Wimbledon 2023), ha reagito molto rapidamente questo domenica al fatto che Jannik Sinner, 22 anni, abbia conquistato il suo primo titolo Major in questo Australian Open 2024. Lo spagnolo, che aveva anche trascorso una settimana di allenamenti nella pre-season con Sinner, aveva predetto che molto probabilmente il giocatore avrebbe vinto un Grand Slam e sarebbe diventato numero uno del mondo nel 2024, e parte della previsione è già stata realizzata.“Sono così felice per te, Jannik. Nessuno lo merita più di te. Goditi il momento, amico mio”, ha scritto lo spagnolo sui social media.
    Nick Kyrgios è stato protagonista in questo Open d’Australia 2024 per i suoi commenti azzeccati, la passione per il tennis e le curiose conversazioni con i giocatori. L’australiano non ha esitato a congratularsi con Jannik Sinner per il suo grande titolo nell’Open d’Australia in modo molto divertente, e l’italiano non è stato da meno: “Quanto posso pagarti perché tu sia il mio allenatore e mi aiuti a vincere un Grand Slam?”, ha chiesto l’australiano, a cui Sinner ha risposto in modo serio. “Tutti sentiamo la tuamancanza nel circuito, sei il tipo di giocatore che non si vede spesso. Sei diverso e ci servono giocatori come te nel circuito. Sei anche un potenziale campione di Grand Slam e lo sai, quindi continua a lottare”, ha dichiarato prima che Kyrgios tornasse al tono scherzoso. “Se ci sono bevande e stai festeggiando da solo, non esitare a mandarmi un invito, prenderò qualche drink con te”, ha detto Nick.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Parlano Simone Vagnozzi e Darren Cahill dopo il successo di Jannik Sinner all’Australian Open: “”È un ragazzo speciale, il modo in cui colpisce la palla è speciale. Non si accontenterà mai, vuole continuare a migliorare.”

    Darren Cahill e Simone Vagnozzi nella foto – Foto Getty Images

    All’Australian Open, la serata di trionfo di Jannik Sinner ha riscosso ammirazione e plausi. In una conferenza stampa post-partita, i suoi allenatori, Darren Cahill e Simone Vagnozzi, hanno condiviso riflessioni ed emozioni su questa vittoria storica.Questo trionfo non solo celebra il talento eccezionale di Jannik Sinner, ma sottolinea anche l’importanza di un team di supporto forte e dedicato, che gioca un ruolo fondamentale nel plasmare i campioni. Simone Vagnozzi: “È stato un match incredibile. Daniil ha iniziato molto bene, giocando in modo aggressivo. Abbiamo iniziato a credere nella possibilità di una rimonta quando Jannik è riuscito a strappare il servizio di Daniil sul 5-1, portandosi sul 5-3. Daniil ha forse avvertito la stanchezza del lungo torneo.Una vittoria stupenda, non so che dire. Forse devo ancora metabolizzare tutto. E’ un’emozione grandissima vincere una partita così, una finale Slam due set a zero sotto, contro un Medvedev che onestamente giocava un tennis incredibile…. Jannik è stato bravissimo e se lo è meritato perché ha avuto una forza d’animo bestiale.Ci aspettavamo che Medvedev partisse forte e aggressivo perché arrivava da un torneo lungo, quindi sapevamo che lui non avrebbe voluto allungare troppo gli scambi. Però, onestamente, non ci aspettavamo che potesse farlo così bene, perché un Medvedev così sulla riga di fondo, che serve l’85% di prime palle: praticamente gli errori non c’erano, quindi Jannik si è trovato un po’ in difficoltà. Non è partito benissimo, soprattutto al servizio, ma ci poteva stare in una finale Slam che ci fosse un po’ più di tensione. Poi penso che sul 5-1 del secondo set, quando Jannik ha brekkato Medvedev, un po’ qualcosa è cambiato. E’ cambiata l’inerzia: ha avuto la chance sul 5-3 di rientrare e lì Medvedev ha fatto vedere le prime crepe. Ha fatto un passo indietro, ha giocato meno aggressivo, stava un metro più lontano: abbiamo visto un po’ di luce e Jannik è stato bravo a restargli attaccato tutto l’inizio del terzo set e poi piano piano a portarla a casa.Dal terzo set in poi Medvedev è riuscito comunque a mantenere un livello costante. Jannik non è riuscito a brekkarlo quelle volte che Medvedev cercava di velocizzare gli scambi facendo qualche serve & volley, ha mancato qualche chance e si è trovato in situazioni delicate sul 30 pari. Mi ricordo al quinto set uno scambio al primo game di quaranta colpi o qualcosa del genere: però Jannik colpiva già meglio la palla, alla fine nonostante fosse un po’ più stanco riusciva a colpire meglio… ma è stata complicata”.“Noi con Jannik ci lavoriamo tutti i giorni, sappiamo che gran lavoratore sia e che livello abbia. Sapevamo quanto potesse fare bene qui in Australia ma, come avevamo detto, non eravamo venuti qui con il tarlo di doverlo vincere per forza questo Slam ma solo di voler andare il più avanti possibile e di vivere ogni partita come fosse una finale. Poi naturalmente quando in finale ci arrivi vuoi vincere e…niente, l’emozione è grandissima e, ripeto, devo ancora un po’ metabolizzare.Adesso sicuramente la prima cosa da fare è recuperare. Cercare di prendere tutta la fiducia che si può prendere fa questo torneo. Poi rimettere i piedi a terra e lavorare: l’anno è appena iniziato, è lungo, e quindi dobbiamo da una parte prendere tutto quello che c’è di buono e dall’altra rimetterci subito all’opera perché qua non ti regala niente nessuno. Quindi si torna alla solita routine, però con qualcosina in tasca di importante. Come si festeggerà? Una bella mangiata, un po’ di alcool…così magari domani sull’aereo dormiamo tutto il tempo”. IL DISCORSO DI JANNIK SINNER IL DISCORSO DI DANIIL MEDVEDEV Darren Cahill: “Daniil ha giocato un tennis fantastico, considerando ciò che ha dovuto affrontare fisicamente in questo torneo. Jannik ha mostrato grande carattere, mantenendo il servizio nei momenti cruciali. Il nostro lavoro era di rafforzare la sua attenzione e la sua concentrazione. Durante la conferenza, Cahill ha anche sottolineato l’importanza di una mentalità da campione e la necessità di essere coraggiosi nei momenti decisivi.Il mio ruolo è stato meno importante di quello di Simone, che ha dovuto trovare il modo di riportare Jannik in partita. Una volta fatto ciò, è diventata una questione di lotta, perché Daniil non avrebbe mollato facilmente.” La nuova superstar del tennis: Interrogato sulla possibilità che Sinner diventi la nuova superstar del tennis, Cahill ha risposto con entusiasmo. “Penso che questo sport abbia già alcune superstar, come Carlos [Alcaraz]. Loro, insieme a Jannik, portano bellezza nel gioco. Hanno personalità amabili e una rivalità amichevole.” L’impatto sulla carriera di Sinner: Parlando delle aspettative per Sinner, Vagnozzi ha notato che le vittorie dello scorso anno, come quella contro Daniil e Carlos, hanno dato a Jannik la fiducia necessaria per credere nelle sue capacità. L’importanza dell’educazione e del supporto familiare: Rispondendo a una domanda sull’importanza dell’educazione e del supporto familiare di Jannik, Vagnozzi ha elogiato i genitori di Sinner per il loro ruolo nel suo sviluppo sia come atleta che come persona. Cahill e Vagnozzi hanno espresso fiducia nel futuro di Sinner nel tennis mondiale. “È un ragazzo speciale, il modo in cui colpisce la palla è speciale. Non si accontenterà mai, vuole continuare a migliorare.” KYRGIOS A SINNER: “QUANDO VUOI PER FARMI DA COACH?” LEGGI TUTTO