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    Tennis, il tour itinerante della Coppa Davis fa tappa a Roma

    Il Tour itinerante della Coppa Davis ha fatto tappa a Roma. Grande festa al Circolo Tennis Eur dove, fino a lunedì 22 aprile, rimarrà esposta la mitica “Insalatiera d’argento”, visibile agli appassionati. Il Presidente del Circolo, Vincenzo Vecchio, ha invitato per l’occasione il Presidente del Coni Giovanni Malagò e il vice Presidente Carlo Mornati, oltre al Presidente della Fitp Angelo Binaghi e i dirigenti Massimo Verdina e Giorgio Di Palermo. 

    Tantissimi gli appassionati di tennis che hanno voluto scattare una foto ricordo con il Trofeo e condividere le emozioni accanto alla più antica e prestigiosa competizione a squadre al mondo. Presente anche Corrado Barazzutti, vincitore nel ’76 della Coppa Davis insieme a Panatta, Bertolucci e Zugarelli. Un trofeo rivinto dall’Italia a Malaga lo scorso novembre a distanza di 47 anni. Un’impresa che ha reso per tutti ancora più emozionante la giornata vissuta al CT Eur, uno dei circoli storici in Italia, vero e proprio gioiello immerso nel verde della Capitale.

    Il tennis è su Sky Sport
    La Coppa Davis, come lo scorso anno, sarà visibile anche quest’anno sui canali Sky Sport e l’augurio è che il tennis continui a vivere questa lunga onda azzurra così travolgente ed esaltante nei prossimi grandi eventi: Madrid, Roma, Roland Garros e Wimbledon, passando per le Olimpiadi di Parigi fino alle Atp Finals di Torino. Sperando anche il prossimo novembre di riportarci a casa da Malaga la Coppa Davis. Ammirata e immortalata al TC Eur in tutta la sua grande bellezza. LEGGI TUTTO

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    ATP Barcellona, Ruud batte Tsitsipas: gli highlights della finale

    Galeotti furono la Spagna e il Trofeo Godò per Casper Ruud che, dopo sette tentativi falliti, è finalmente campione di un torneo di categoria superiore agli ATP 250. In finale nell’ATP 500 di Barcellona, il norvegese ha sconfitto il greco Stefanos Tsitsipas al termine di una finale ben più vibrante di quella vista sette giorni fa a Monte-Carlo. 7-5, 6-3 il punteggio per Ruud, in un’ora e mezza di gioco. Determinato fin da subito a vendicare la batosta subita nel Principato, il norvegese non ha soltanto limitato gli errori sulla diagonale di dritto ma, soprattutto, ha avuto il coraggio di cercare potenza e profondità con il lungolinea di rovescio, arma in più per tutta la partita.
    Il primo set
    In realtà, a partire meglio è Tsitsipas: come a Monte-Carlo, il greco va avanti di un break già nel game di apertura, complice un brutto errore di dritto di Ruud che, da posizione comoda, non trova il vincente ma la rete. A differenza di quanto avvenuto nel Principato, però, il norvegese è rapido a riorganizzarsi tatticamente e mentalmente. E così, nel sesto game, uno Tsitsipas particolarmente nervoso con il proprio angolo parte subito sotto 0-30 per un doppio fallo e uno smash sbagliato in modo clamoroso. Ruud rimane imperturbabile e, alla seconda occasione di controbreak, trova uno splendido passante di rovescio che fulmina il greco a rete. A equilibrio ristabilito, il tiebreak sembra inevitabile, ma dal 6-5, 15-15, Ruud prima sale di nuovo in cattedra con il rovescio, poi punisce una discesa a rete troppo leggera di Tsitsipas. Il norvegese completa l’opera inventandosi uno slice di rovescio a una mano sul set point e si aggiudica il primo parziale per 7-5 dopo 52 minuti.
    Il secondo set
    Tsitsipas sembra incapace di scrollarsi il nervosismo di dosso: sull’1-0 il greco, da 40-15, commette due doppi falli di fila, ma riesce a salvarsi. Sul 2-1, però, il campione di Monte-Carlo non è altrettanto lucido: quattro errori non forzati, di cui l’ultimo con un dritto in attacco malamente affossato a rete, gli costano il break a zero. Avanti 4-1, Ruud avrebbe già due occasioni per andare a servire per il titolo, ma il norvegese non è cinico con il dritto. Le chance sprecate non influenzano minimamente il numero 6 del mondo, al quale basta continuare a manovrare bene lo scambio da fondocampo, soprattutto con il dritto, per chiudere la partita al primo match point.
    Ruud fa 11 in carriera, per Tsitsipas sfuma ancora Barcellona
    Per Ruud questo è l’undicesimo titolo ATP in carriera, il decimo sulla terra rossa. Tsitsipas invece aggiorna – e davvero molto in negativo – il bilancio nelle finali di categoria ATP 500. Su 11 finali, di cui quattro a Barcellona, sono arrivate ben undici sconfitte. LEGGI TUTTO

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    ATP Madrid, Berrettini si ritira dal torneo: al suo posto Galan

    Matteo Berrettini si è cancellato dal Masters 1000 di Madrid, in programma dal 24 aprile al 5 maggio in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Si tratta del secondo forfait di fila dopo l’ATP 250 di Monaco di questa settimana per l’azzurro, reduce dal ko all’esordio di Monte-Carlo contro Kecmanovic successivo alla vittoria del titolo a Marrakech. L’ex finalista di Wimbledon si stava allenando in questi giorni a Barcellona: non risultano problemi fisici, Berrettini proseguirà la sua preparazione in vista del Masters 1000 di Roma e del Roland Garros. Al suo posto in tabellone entra il colombiano Galan.  LEGGI TUTTO

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    ATP Barcellona, la finale sarà Tsitsipas-Ruud: gli highlights delle semifinali

    Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud ci hanno preso gusto. Soltanto sette giorni fa si sono giocati il Masters 1000 di Monte-Carlo e domenica 21 aprile faranno lo stesso all’ATP 500 di Barcellona (finale in diretta su Sky Sport Tennis e in streaming su NOW). Il norvegese avrà, dunque, la possibilità di prendersi la rivincita dopo la netta sconfitta nel Principato (6-1 6-4). Sarà la quinta sfida tra i due giocatori, col bilancio al momento in perfetta parità (2-2). 

    Le semifinali: battuti Etcheverry e Lajovic
    Ruud ha sconfitto nella prima semifinale l’argentino Tomas Etcheverry, numero 13 del seeding, col punteggio di 7-6 6-4 in poco meno di due ore di gioco. Più complicata la pratica per Tsitsipas, che ha dovuto rimontare un set di svantaggio al serbo Dusan Lajovic, piegato 5-7 6-4 6-2 dopo 2 ore e 10 minuti di match. Sulla terra catalana il greco andrà a caccia del 12° torneo ATP della carriera. Ruud invece proverà a spezzare una maledizione: finora in carriera ha alzato al cielo 10 trofei ma tutti 250, perdendo 7 finali su 7 tra Slam, Masters 1000, ATP 500 e ATP Finals.  LEGGI TUTTO

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    Tennis, Garbine Muguruza si ritira: “Si apre un nuovo capitolo”

    Garbine Muguruza si ritira dal tennis. La tennista spagnola, 30 anni, ha deciso di smettere dopo oltre dieci anni di carriera, il primo posto nel ranking, dieci titoli di cui due Slam: “È arrivato il momento di dire basta”, sono state le sue parole. L’annuncio in un post social congiunto col profilo della WTA. Era il 2017 quando arrivò in cima alla classifica WTA, l’anno prima aveva conquistato il suo primo Slam, il Roland Garros, battendo sulla terra rossa francese sua altezza Serena Williams. Si era ripetuta sull’erba di Wimbledon nel 2017, questa volta battendo in finale Venus.

    L’ultimo torneo nel febbraio 2023
    Chiude la sua carriera con dieci titoli, tra cui le Finals del 2021 e un record di 449–234 nel singolare. Per lei cinque trofei anche nel doppio. Non giocava dal febbraio del 2023 a Lione. LEGGI TUTTO

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    Djokovic salta Madrid, Sinner sarà testa di serie numero 1

    Novak Djokovic non giocherà il Masters 1000 di Madrid, in programma dal 24 aprile al 5 maggio in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Il tennista serbo, che aveva saltato il torneo anche nel 2023, decide così di preservarsi e preparare al meglio Roma e Parigi. Un forfait programmato, in una settimana in cui Nole non aveva nessun punto da difendere. Jannik Sinner sarà dunque testa di serie numero 1: l’altoatesino, anche lui con zero punti da difendere, potrà così avvicinare il serbo nel ranking. Il sorpasso non si concretizzerà a Madrid, ma l’azzurro (con un buon risultato) potrebbe pensare di compiere il sorpasso già al Foro Italico. Al posto di Djokovic entra in tabellone il francese Luca Van Assche. 

    Sinner prepara il sorpasso

    In classifica Djokovic e Sinner sono al momento separati da 1330 punti (9990 Nole, 8660 Jannik). Come detto il serbo e l’azzurro non hanno punti da difendere a Madrid, ma l’altoatesino, al contrario dell’attuale numero 1, giocherà. Potenzialmente Sinner, vincendo il torneo, potrebbe ‘mangiare’ 1000 punti al suo avversario diretto per il trono mondiale, riducendo così il gap a soli 330 punti. Ma a Jannik potrebbe bastare anche una semifinale per tenere viva la possibilità di compiere il sorpasso a Roma, dove scalerà 90 punti (contro i 180 del suo avversario). A quel punto molto dipenderà da cosa succederà al Foro Italiaco, ma di certo (dopo il forfait di Djokovic a Madrid) vedere Sinner numero 1 prima del Roland Garros potrebbe essere uno scenario non così improbabile.  LEGGI TUTTO