Dopo Tabilo, anche Jarry è nei migliori 4 degli Internazionali d’italia. Per la prima volta il Cile ha così due rappresentanti in semifinale in un Masters 1000. La vittoria nei quarti in rimonta contro Tsitsipas, numero 8 del mondo, è stata la più bella e prestigiosa non solo del torneo per il 28enne di Santiago del Cile. Tom (l’americano Tommy Paul) e Jarry si sfideranno per un posto in finale. Appuntamento stasera in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
Lo sport è di famiglia
Nicolas Jarry ha respirato sport da quando è nato, l’11 ottobre 1995 a Santiago del Cile. Mamma Cecilia e papà Allan sono stati due giocatori di volley professionisti. Il nonno è Jaime Fillol, uno dei membri fondatori dell’Atp. Salì fino al numero 14 del ranking e vinse 6 titoli in carriera. Se lo ricordano bene gli eroi dell’Italia che vinse la Coppa Davis in Cile nel 1976. Corrado Barazzutti e Adriano Panatta lo trovarono dall’altra parte della rete. Vinsero entrambi dopo 4 set lottati. Nonno Jaime regalò al piccolo Nicolas la sua prima racchetta da tennis e quando era bambino lo portava ai tornei, come Wimbledon e US Open. Senza dimenticare naturalmente il torneo di casa, a Santiago, che qualche anno dopo, nel 2023 Jarry vinse. Uno dei tre titoli finora conquistati in carriera. Gli idoli cileni non mancavano in quegli anni in cui sognava di diventare un tennista professionista. Nicolas Massu, attuale capitano di Coppa Davis, che salì fino al numero 9 del ranking. Oro ad Atene 2004 in singolare e in doppio con Fernando Gonzalez, l’ultimo giocatore prima di Jarry e Tabilo ad arrivare in semifinale a Roma 15 anni fa. Ma i suoi giocatori di riferimento escono dai confini nazionali e come lui sono dei giganti: Juan Martin Del Potro e Marin Cilic, campioni dello US Open del 2009 e del 2014. Ma anche Kevin Anderson, il giocatore sudafricano che si è ritirato due anni fa e che vanta due finali Slam, a Wimbledon e allo US Open.
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Gli inizi e la squalifica per doping
Da junior gioca la finale di doppio del Roland Garros 2013 con il connazionale Garin persa contro Edmund e Ferreira Silva. Finisce l’anno da numero 18 del ranking junior. A settembre 2013 riceve la prima convocazione in Coppa Davis per la sfida con la Repubblica Domenicana. Il primo torneo Atp a cui partecipa è quello di Quito, in Ecuador, nel 2015 dove dalle qualificazioni arriva agli ottavi di finale. Finisce l’anno nella top 200 ma è stato frenato da qualche infortunio. Gioca tanti tornei ITF E Challenger. Fa il suo esordio negli Slam al Roland Garros del 2017 dove supera le qualificazioni e perde al primo turno contro Khachanov in 4 set. Si ripete a Wimbledon dove lo ferma subito Gilles Simon. Nel novembre del 2017 fa il suo esordio nella top 100. Nel 2018 raggiunge la prima finale Atp a Sao Paulo che perde contro Fabio Fognini. A Wimbledonce vince la sua prima partita in uno Slam contro il serbo Krajinovic. Chiude l’anno da numero 43 del mondo. Nel 2019 arriva il primo titolo Atp, a Bastad, battendo in finale l’argentino Londero. Jarry ha 24 anni ed è lanciato nella sua carriera. Sale fino al numero 38. Arriva però la squalifica di 11 mesi per doping a fermarlo. Il campione incriminato è quello del 19 novembre 2019 durante le finali di Coppa Davis. Viene trovata la presenza di metaboliti SARM LGD – 4033 (Ligandrol) e Stanozololo. La squalifica scatta il 16 dicembre. Jarry perde praticamente quasi tutto il 2020.
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La ripartenza e il nuovo team
Jarry riparte da zero nel 2021, nei tornei Challenger. Chiude l’anno da 146. Anche nel 2022 gioca tanti Challenger. Nel 2023 ritorna nella top 100. Un anno in cui torna a frequentare i tornei Atp e vince il suo secondo titolo a casa sua, a Santiago del Cile contro Etcheverry. E poi quello di Ginevra contro Dimitrov. Raggiunge gli ottavi al Roland Garros e i quarti di finale al Masters 1000 di Shanghai. E’ l’anno migliore della carriera che comincia da numero 152 e finisce da numero 19. Prima di tornare in Cile per le vacanze, lavora qualche giorno a Barcellona con Juan Ignacio Chela, ex allenatore di Schwartzman. L’argentino, che è salito fino al numero 15 Atp, vincitore di 6 titoli in singolare e 3 in doppio (tutti su terra), diventerà il suo nuovo allenatore. Affiancato dallo spagnolo Cesar Fabregas, che lavora con lui dal 2022 e che faceva parte del team dell’ex coach Juan Ozón. A inizio 2024, Chela racconta ad Atptour.com su cosa sta lavorando con Jarry. “Stiamo lavorando sull’ordine tattico, sul fare le scelte giuste a seconda della sua posizione in campo in quel momento. L’ordine tattico può fare in modo che l’avversario veda il campo più piccolo rispetto a Nico che può diventare così molto più pericoloso”. C’è un lavoro in campo e un lavoro fuori dal campo perché Jarry “Viaggia con sua moglie e i suoi figli. Questa è una valvola di sfogo importante per lui. Così programmiamo cose tranquille come andare in spiaggia, fare dei giochi, andare al cinema. Cose che lo non ti stressano e che aiutano a non pensare all’avversario e al ranking”.
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La famiglia
Jarry è sposato con Laura Urruti dal 30 dicembre 2020. La coppia ha due figli, Juan Jarry e Santiago Jarry. Viaggiano sempre con lui e spesso condividono i loro momenti in giro per il tour sui social
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Il 2024 e il sogno romano
Esce al primo turno dell’Australian Open contro Flavio Cobolli. A febbraio, a Buenos Aires elimina il numero 2 del mondo Alcaraz in semifinale e poi perde in finale contro l’argentino Diaz Acosta, numero 87 Atp. Al Masters 1000 di Miami arriva ai quarti di finale dopo aver eliminato il numero 8 del mondo Ruud e si ferma contro Medvedev. Sulla terra rossa colleziona 3 sconfitte di fila. A Montecarlo contro il 31 del mondo Etcheverry, a Barcellona contro il 197 Trungelliti e a Madrid contro il 64 Cobolli. Tutti e tre sotto di lui nel ranking. Arriva a Roma non con buone sensazioni ma si sente meglio partita dopo partita. Dopo il bye fa il suo esordio e vince contro Matteo Arnaldi 6-2 7-6. Al terzo turno trova un altro azzurro, Stefano Napolitano. Perde un set ma vince 6-2 4-6 6-4. Agli ottavi di finale batte il qualificato francese Muller 7-5 6-3. Il capolavoro nei quarti di finale contro il campione di Montecarlo e numero 8 Tsitsipas. Jarry vince in rimonta 3-6 7-5 6-4. Si qualifica così per la sua prima semifinale in un Masters 1000. Sfiderà l’americano Tommy Paul, numero 16 del ranking. Con questo risultato Jarry è virtualmente numero 18.
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Curiosità. Il cerotto nasale
Jarry gioca con un cerotto nasale che lo aiuta a respirare meglio aumentando il flusso d’aria di oltre il 30%. Il cileno ha sofferto molto per il setto nasale deviato, infiammazioni e allergie che hanno peggiorato la situazione costringendolo a respirare con la bocca. A fine 2020 l’operazione che ha portato un netto miglioramento ma ha iniziato anche a usare i cerotti nasali, comuni tra i giocatori di football americano.
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