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    Musetti eliminato agli ottavi dell’ATP Pechino: vince Bu 6-2, 6-4

    Lorenzo Musetti esce di scena agli ottavi del torneo ATP 500 di Pechino. Il carrarese, n° 18 del mondo, è stato sconfitto dal cinese Bu Yunchaokete, alla prima vittoria in carriera contro un top 20. Il n. 96 del ranking ATP ha chiuso con il punteggio di 6-2, 6-4 in un’ora e 29 minuti di gioco, dominando il primo parziale e recuperando due break di svantaggio nel secondo set. Alti e bassi per Musetti che ha chiesto anche l’intervento del fisioterapista per un problema all’avambraccio, probabilmente frutto della stanchezza per i molteplici impegni degli ultimi mesi.

    Il racconto della partita

    Bu parte nel migliore dei modi, strappando in apertura il servizio a Musetti. Lorenzo fatica a entrare in partita nei turni di battuta (50% di prime in campo e 5 su 11 con la seconda nel primo parziale) e non riesce a impensierire il cinese in risposta, tanto che Bu nel primo set perde appena tre punti in quattro game al servizio. Nel secondo set il copione sembra lo stesso con l’asiatico che scappa sul 4-1 e servizio. Qui, però, Musetti riesce a reagire recuperando entrambi i break, ma nel nono gioco subisce il break decisivo per il risultato finale. Un servizio fatale per Musetti che chiude l’incontro con meno del 50% di punti sia con la prima che con la seconda. Lorenzo tornerà in campo al Masters 1000 di Shanghai, torneo al via il prossimo 2 ottobre. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner, Wada fa ricorso sul caso doping: ricostruzione e cosa può succedere

    Dopo l’assoluzione dell’ITIA, che non aveva riscontrato colpa e negligenza sul caso della contaminazione da Clostebol, l’agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso al TAS chiedendo per il numero 1 del mondo uno stop che può andare da uno a due anni. La sentenza non dovrebbe arrivare prima del 2025 e nel frattempo Sinner può continuare a giocare. La cronaca di quello che è successo e di quello che può accadere ora
    SINNER, IL RICORSO E LA VERITA’: IL COMMENTO DI FEDERICO FERRI

    Il ricorso ora c’è, toccherà al TAS, il tribunale arbitrale dello sport emettere una sentenza definitiva sul caso Sinner, positivo al clostebol in due controlli del marzo scorso e assolto dall’ITIA, il tribunale internazionale per le controversie sul tennis, perché esente da colpa o negligenza. La Wada, l’agenzia mondiale antidoping, vuole andare fino in fondo. Lo ha fatto annunciando di aver presentato appello il 26 settembre perché ritiene che la conclusione di nessuna colpa o negligenza del giocatore non sia corretta secondo le norme applicabili al caso. 

    La possibile squalifica di 1 o 2 anni
    Se avesse ragione la Wada, Sinner potrebbe essere squalificato per un periodo compreso tra uno o due anni. È la pena prevista in caso di contaminazione involontaria con questa sostanza dopante. Due anni se c’è una significativa negligenza di Sinner, si può scendere fino al minimo di un anno se non è significativa. Il codice richiede la massima cautela da parte dei giocatori, anche per quanto riguarda il loro entourage, richiede che non ci sia alcuna consapevolezza di un rischio e di avere fatto il possibile per evitare ogni rischio anche da parte di un membro dello staff. Questo sarà il centro della questione del nuovo procedimento davanti al TAS.

    La contaminazione da Clostebol: com’è avvenuta
    In primo grado la difesa di Sinner si è avvalsa del parere di tre esperti estremamente qualificati e con ruoli di primo piano nella stessa agenzia antidoping in passato, che hanno ritenuto plausibile che una quantità così piccola di clostebol riscontrata sia stata assunta per contatto involontario. Si tratta di meno di 0,1 milionesimi di grammo per litro. La sostanza era presente sulle mani del fisioterapista Giacomo Naldi che si era curato un taglio a un dito con un farmaco contenente il clostebol. Il passaggio è avvenuto durante i massaggi. Sinner, tra l’altro, soffre di una dermatite che avrebbe facilitato il passaggio della sostanza attraverso lesioni presenti su schiena e piedi del giocatore.

    Sinner, risultati non in discussione
    In nessun altro controllo prima o dopo i due che hanno dato esito positivo, è stata trovata traccia di clostebol. Il quadro emerso non corrisponde alla volontà di alterare le prestazioni sportive, o anche ad una mancanza di lealtà da parte di Sinner. La Wada questo lo riconosce, e in effetti non ha chiesto di cancellare i risultati acquisiti da Sinner in questi mesi, salvo quanto già stabilito per Indian Wells. Ritiene che non è venuto meno un senso di correttezza e giustizia, per cui i risultati sono validi. Una eventuale squalifica scatterà in futuro, solo dopo il pronunciamento del Tas. La posizione di Sinner nella vicenda rimane solida, l’assoluzione in primo grado è ben argomentata, sarà difficile da attaccare.

    Sinner, i tempi per la sentenza
    Sinner può continuare a giocare, almeno fino alla sentenza, non è sospeso di fatto se non nell’animo perché dovrà sopportare un’altra attesa, un’altra incertezza sul suo futuro. Ci vorrà tempo, almeno un mese per le deposizioni delle memorie della Wada e della difesa, ci sarà la nomina dei tre arbitri del Tas, e la convocazione dell’udienza. Facile che passi l’inverno e che la parola fine di questa vicenda sia scritta con l’arrivo della primavera.

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    Jannik Sinner, la Wada fa ricorso sul caso doping: le news di oggi in diretta live

    “L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024. La WADA ritiene che la constatazione di “assenza di colpa o negligenza” non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. La WADA chiede un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza. Poiché la questione è ora pendente davanti al CAS, la WADA non farà ulteriori commenti in questo momento”. LEGGI TUTTO

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    WTA Pechino, i risultati delle italiane: Paolini al 3° turno, ora Cocciaretto-Mertens

    Sofferto, ma vincente: è il debutto di Jasmine Paolini al WTA 1000 di Pechino. L’azzurra, testa di serie n. 3 del China Open, ha battuto all’esordio la danese Clara Tauson, n. 72 WTA, con il punteggio di 1-6, 7-5, 6-4 in 2 ore e 8 minuti di gioco. Un match insidioso per la toscana contro un’ottima avversaria, sconfitta nonostante abbia messo a referto più punti (92 a 86) dell’azzurra. Paolini è stata lucida e brava a rialzarsi dopo un avvio a handicap, sotto di un set già dopo mezz’ora. La n. 5 al mondo sembrava in controllo del secondo set, ma avanti 5-1 (con un set point sprecato nel settimo gioco) ha subito la rimonta di Tauson fino al 5-5. Paolini non si è scomposta e nell’undicesimo game ha guadagnato il break decisivo per il set. Il terzo parziale, invece, è stato il più equilibrato, volato via on serve fino al 4-4 quando Jasmine ha strappato il servizio all’avversaria. Paolini raggiunge così il 3° turno in cui affronterà la polacca Magda Linette o la giapponese Moyuka Uchijima. 

    “Match difficile, ci ho creduto”

    Una vittoria (la 37esima stagionale) importante per Paolini anche in ottica WTA Finals, con l’aritmetica qualificazione sempre più vicina. “Oggi è stata una partita difficile, Tauson ha giocato un tennis incredibile – ha spiegato l’azzurra dopo l’incontro – Sono rimasta lì in tutti i punti e ci ho creduto, sono contenta di aver rimontato. Amo questo torneo, voglio migliorare gli ottavi dello scorso anno”.  LEGGI TUTTO

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    Cobolli ai quarti all’ATP Pechino: Kotov ko in due set

    È Flavio Cobolli il primo giocatore qualificato ai quarti di finale dell’ATP 500 di Pechino. Reduce dalla rimonta su Bublik (con un match point annullato), il tennista romano ha dominato la sfida contro il russo Pavel Kotov, n. 63 del ranking ATP, con un netto 6-4, 6-2 in un’ora e 17 minuti di gioco. Un risultato mai in discussione per Cobolli, superiore sotto ogni punto di vista. L’azzurro non ha mai perso la battuta e ha vinto l’88% di punti con la prima, limitando notevolmente gli errori dopo la prima uscita. Una prova convincente che consente a Cobolli di raggiungere il settimo quarto di finale ATP in carriera, il secondo in un 500 dopo Washington. 

    Ai quarti con Medvedev?

    Per Cobolli c’è all’orizzonte il possibile confronto nei quarti di finale contro Daniil Medvedev, oggi impegnato contro il francese Adrian Mannarino. Sarebbe il remake del terzo turno degli US Open, vinto dal russo in tre set, ma con un’ottima prestazione del tennista azzurro. Intanto Flavio è entrato virtualmente in top 30: per lui sarebbe il nuovo best ranking.  LEGGI TUTTO

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    ATP Pechino e Tokyo 2024, le partite di oggi: programma e orari

    Il China Open si tinge d’azzurro in un super sabato mattina con quattro italiani in campo tra maschile (ATP 500) e femminile (WTA 1000). A Pechino, nel giro di poche ore, scenderanno in campo i due n. 1 d’Italia: Jannik Sinner e Jasmine Paolini. L’altoatesino, reduce dalla vittoria in rimonta su Jarry, sarà impegnato negli ottavi di finale contro il russo Roman Safiullin, n. 69 della classifica mondiale. La toscana, invece, debutterà sul cemento di Pechino alle 5 italiane contro la danese Clara Tauson, n. 72 WTA. Gli impegni azzurri nella capitale cinese, però, non finiscono qui perché giocheranno anche Flavio Cobolli ed Elisabetta Cocciaretto. Il romano affronterà il russo Pavel Kotov, mentre la marchigiana sarà opposta alla belga Elise Mertens. Prosegue il programma anche all’ATP 500 di Tokyo dove oggi si giocheranno gli ultimi quattro incontri del secondo turno: riflettori puntati su Holger Rune e Tommy Paul.

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