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    Gp Abu Dhabi F1 2024, le pagelle: Norris condottiero, Leclerc-Hamilton da sballo, Verstappen fuori controllo

    Oscar Piastri, McLaren MCL38

    Cala ufficialmente il sipario sul mondiale 2024 della Formula 1, che sancisce il trionfo iridato della McLaren, in virtù della vittoria di Lando Norris a Yas Marina. Il pilota inglese stavolta è lucido e freddo, e grazie a un’ottima gestione garantisce al team di Woking il titolo costruttori che mancava dal 1998. Non basta alla Ferrari la gara commovente di Carlos Sainz e Charles Leclerc, autore di una rimonta epica dal 19° al 3° posto finale. Menzione d’onore anche per Lewis Hamilton, che chiude la sua avventura in Mercedes con un 4° posto al culmine di una rimonta spaziale dal 16° posto, superando all’ultimo giro il compagno di squadra George Russell. Ancora solidi Pierre Gasly e Nico Hulkenberg, con l’Alpine che conquista il 6° posto finale nella classifica costruttori. Sopra le righe, invece, Max Verstappen, troppo aggressivo su Oscar Piastri in partenza. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio di Abu Dhabi.
    VOTO 9 A LECLERC E HAMILTON, I SOGNI DI MARANELLO
    Vero, la Ferrari non ha vinto il mondiale costruttori. Ma in vista del 2025, può essere assolutamente fiduciosa sul fatto di avere, con enorme distacco, la coppia di piloti più forte in assoluto. Da una parte Charles Leclerc, a cui ne capitano di tutti i colori sin dal venerdì, e che costretto a partire dal 19° posto, tira fuori una rimonta epica fino al podio. Ma che non basta a togliere dal suo volto l’enorme delusione per non aver riportato il titolo a Maranello. Dall’altra Lewis Hamilton, che a 40 anni suonati insegna ancora come si sta in pista, recuperando dal 16° al 4° posto, con sorpasso all’ultimo giro sul compagno di squadra. I tifosi possono sognare.
    VOTO 8 A NORRIS, STAVOLTA FA IL CONDOTTIERO
    In tantissime occasioni quest’anno Lando Norris ha fallito miseramente quando era chiamato a trascinare la McLaren alla vetta. Ma stavolta, nel momento più importante, non ha fallito. Freddo e lucido sin dal via, quando si tiene fuori dai guai che coinvolgono il suo compagno di squadra. Da lì, poi, deve soltanto gestire la superiorità della sua vettura, senza prendersi alcun rischio. Detto, fatto: il team di Woking può festeggiare il ritorno alla gloria iridata dopo 16 anni. Ora pausa per ricaricare le batterie: il prossimo anno partirà con i favori del pronostico. Saprà gestire la pressione? Vedremo…
    VOTO 7 A SAINZ, LASCIA FERRARI DANDO TUTTO
    Con Leclerc costretto a partire dal fondo, le speranze della Ferrari di dar fastidio alla McLaren sono tutte su Carlos Sainz. E il pilota spagnolo, fin dal sabato, dà tutto quello che può per tenere vivo il sogno iridato. Approfitta del contatto Verstappen-Piastri per salire in seconda posizione, ma non ha mai la possibilità di mettere pressione su Lando Norris. Alla fine deve accontentarsi del 2° posto, che gli vale il podio all’ultima gara vestito di rosso. Lascia avendo dato tutto, ma anche con quel grande rimorso per l’incidente di Baku. Hasta luego Carlos!
    VOTO 6 A GASLY E HULKENBERG, DUE CHE CI SANNO FARE
    Nelle ultime gare si sono ritrovati spesso e volentieri a lottare nei piani altissimi della griglia, incendiando la lotta tra Alpine e Haas per il sesto posto nella classifica costruttori. Alla fine la spunta il team francese, grazie al contributo di un Pierre Gasly letteralmente rinato grazie alla cura Briatore. Altro ottimo weekend ad Abu Dhabi anche per Nico Hulkenberg, che si è preso il lusso di chiudere le qualifiche al 4° posto, davanti a un certo Max Verstappen, prima di incappare nella penalità di 3 posizioni. Nonostante questo, anche la sua gara è positiva. Insomma, due che ci sanno proprio fare.
    VOTO 5 A VERSTAPPEN, STAVOLTA VA FUORI CONTROLLO
    Weekend opaco per il quattro volte campione del mondo, che già in qualifica non si dimostra brillante come in altre occasioni. Poi, di fatto, la sua gara dura una curva, il tempo di entrare a cannone su Oscar Piastri, toccarlo e girarsi insieme a lui. Da lì è costretto alla rimonta che lo porta al 6° posto finale, condizionato peraltro dalla penalità di 10 secondi inflitta dagli stewards per l’incidente col pilota della McLaren. Decisione che Verstappen non ha mancato di schernire in mondovisione, etichettando come “idioti” i giudici di gara. Insomma, una gara in pieno stile Mad Max, come ai vecchi tempi.

    VOTO 4 ALLA DIREZIONE GARA, I TRACK LIMITS NON POSSONO DECIDERE UN MONDIALE
    La McLaren molto probabilmente si sarebbe laureata campione del mondo a prescindere, visto il vantaggio sulla Ferrari. Ma il suo lavoro è stato notevolmente agevolato dalla gestione scellerata della direzione di gara sui track limits durante le qualifiche: Perez e Piastri incorrono nell’annullamento del giro salvo poi ritrovarsi col tempo ripristinato; Leclerc, in dinamiche perfettamente simili a quelle che hanno coinvolto i due piloti sopracitati, incappa in una sorte diversa e si ritrova, suo malgrado, escluso nel Q2. Risultato: 19° posto in virtù della penalità per il cambio di batteria dopo le FP1. Una gara decisa prima di partire, che getta (per l’ennesima volta) ombre su una direzione gara troppo incoerente. LEGGI TUTTO

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    Verstappen furioso ad Abu Dhabi: scintille al team radio, insulta i giudici durante la gara!

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornale LEGGI TUTTO

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    McLaren, il Costruttori torna a Woking

    Pole man Lando Norris, McLaren MCL38, and Oscar Piastri, McLaren MCL38, arrive in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreMcLaren Mercedes ha scritto una nuova pagina di storia in Formula 1, conquistando il titolo costruttori al termine di una stagione emozionante e combattuta fino all’ultimo giro. La gara finale sul circuito di Yas Marina ha coronato un’annata straordinaria per il team di Woking, che torna al vertice della classifica costruttori per la prima volta dal 1998.
    Un’annata da ricordare, con il ritorno al vertice
    La stagione 2024 ha rappresentato un vero e proprio ritorno al vertice per la McLaren Mercedes, che negli ultimi anni aveva vissuto alti e bassi. Il lavoro congiunto di tecnici, ingegneri e piloti ha permesso al team di sviluppare una monoposto, la McLaren MCL39, estremamente competitiva. Grazie a un’aerodinamica praticamente sempre efficiente e all’affidabilità del motore Mercedes, il team ha saputo affrontare circuiti con caratteristiche molto diverse, dimostrandosi costante in ogni condizione.
    Uno dei momenti chiave della stagione è stato il doppio podio conquistato a Silverstone, seguito dalla straordinaria vittoria di Norris a Miami, dove la strategia del team ha fatto la differenza. Piastri ha invece ottenuto la sua prima vittoria in carriera in Ungheria, segnando un altro punto di svolta nella corsa verso il titolo. Se l’inglese non è stato in grado di lottare fino alla fine per il titolo Piloti, il team ha viaggiato costantemente su ritmi elevati, approfittando anche del drastico calo di Red Bull, oltre che della poca costanza degli avversari diretti come Mercedes e, soprattutto, Ferrari.
    Il trionfo di oggi rappresenta molto più di una vittoria sportiva. Per McLaren, è il culmine di un percorso di rinascita iniziato diversi anni fa, quando la squadra ha deciso di investire in innovazione tecnologica, giovani talenti e una visione a lungo termine. La collaborazione con Mercedes, tornata a essere partner motoristico del team nel 2021, ha giocato un ruolo fondamentale nel riportare la McLaren tra le grandi del Circus. Andrea Stella, dalla sua nomina a Team Principal, ha giocato un ruolo fondamentale, tanto nel comparto tecnico quanto come uomo squadra.
    Un finale da brividi, con lo sguardo rivolto al futuro

    Con questa vittoria, la McLaren non solo chiude il 2024 in gloria, ma getta solide basi per il futuro. Lando Norris si conferma una delle stelle più brillanti della Formula 1, mentre Oscar Piastri si è ormai affermato come uno dei talenti più promettenti del paddock. Con una struttura tecnica solida e una mentalità vincente, il team punta a difendere il titolo nel 2025, con l’ambizione di tornare a dominare anche la classifica piloti.

    La McLaren Mercedes ha dimostrato che la pazienza e il duro lavoro possono riportare una leggenda sportiva al vertice. Per i suoi tifosi, questa è una vittoria che resterà scolpita nella memoria: un ritorno alla gloria che può certamente segnare l’inizio di una nuova era dorata per il team di Woking. Infine, una menzione speciale va fatta per, oltre Andrea Stella, il proprietario Zak Brown, che ha avuto il coraggio di credere nel team quando ormai tutto sembrava perso, facendo gli investimenti giusti, prendendo al suo fianco le persone più adatte per continuare a crescere con continuità. LEGGI TUTTO

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    F1, Mclaren suona la nona trionfale sinfonia nel Mondiale Costruttori

    Oscar Piastri, McLaren F1 Team, and pole man Lando Norris, McLaren F1 Team, congratulate each other on arrival in Parc Ferme – credit: McLaren Racing Media CentreIn F1 Mclaren suggella il proprio ritorno tra i big con la conquista del nono Mondiale Costruttori raggiungendo nell’albo d’oro la Williams. Un binomio tutto britannico, quindi, nella seconda posizione di tutti i tempi alle spalle della Ferrari, nettamente in testa con 16 allori iridati. Ed è una notizia molto molto bella per tutto il motorsport internazionale in quanto si tratta di un gradito ritorno ai vertici per questa storica e gloriosa scuderia che mancava all’appuntamento con la vittoria nei Costruttori dal lontano 1998.
    Anche all’epoca, come adesso, la Mclaren era protagonista in F1 con i motori Mercedes e trionfava con una delle coppie più iconiche, ovvero Hakkinen e Coulthard. Un’altra suggestiva analogia con quella stagione era la sfidante di turno della scuderia di Woking: la Ferrari. Sì, proprio il Cavallino Rampante con cui Mclaren ha lottato più volte nella storia di questo sport in epoche diverse e sempre con narrazioni fortemente emozionanti. Due storiche duellanti che nel 2024 hanno ripreso a battagliare per i vertici assoluti, rinverdendo una contesa sempre affascinante che rappresenta uno dei principali cuori pulsanti della stessa F1.
    Mclaren e Ferrari sono la storia e la leggenda che dagli anni ’70 del secolo scorso alimentano il potente gusto della competizione degli appassionati del mondo intero, divisi nel tifo ma rispettosi e riconoscenti dell’enorme valore altrui. Il prologo, questo vissuto nel 2024, di quello che Mclaren e Ferrari potranno regalarci il prossimo anno quando potrebbero lottare anche per il Mondiale Piloti. Già dal 2023 Mclaren ha ripreso a marciare ai suoi livelli quando, con un recupero strabiliante, è ritornata in lizza per il successo nei Gp.

    Quest’anno ha confermato i notevoli passi avanti compiendo un ulteriore salto di competitività che l’ha portata fino a questo grande trionfo con il duo Norris-Piastri. Nella seconda fase del Mondiale fino al Gp del Brasile Lando è sembrato essere anche nelle condizioni di lanciare il guanto di sfida a Verstappen per il titolo Piloti ma poi contro il granitico e maturo talento del campione olandese nulla ha potuto. La melodiosa storia dei Mondiali Costruttori Mclaren è iniziata nel 1974 proseguendo con espressioni ancora più gloriose del decennio successivo durante la formidabile striscia di vittorie 1984-1985-1988 e 1989 fino alle ultime affermazioni del 1990, 1991 e 1998. LEGGI TUTTO

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    F1, Papaya rules the world! McLaren campione del mondo, il capolavoro di Andrea Stella

    Andrea Stella, Team Principal, McLaren – credit: McLaren Racing Media Centre

    Tra i due litiganti, alla fine, ha goduto il terzo. La McLaren, considerata da tutti come outsider all’inizio del mondiale di Formula 1, si è laureata campione del mondo tra i costruttori. Un titolo, tra i costruttori, che per il team di Woking mancava dal lontano 1998, allora confezionato da Mika Hakkinen e David Coulthard, e che riporta gli inglesi sul tetto del mondo dopo 16 anni di astinenza, da quell’epico trionfo iridato di Lewis Hamilton sotto il nubifragio di Interlagos. È la vittoria della squadra, sempre compatta e unita verso un obiettivo, anche quando potevano subentrare le ambizioni personali di Lando Norris. E, di conseguenza, è una vittoria che ha un marchio molto tricolore: quello di Andrea Stella, al primo titolo mondiale da Team Principal.
    LAVORO VINCENTE: ECCO COME HA VINTO LA MCLAREN
    Il trionfo della McLaren nel campionato costruttori parte da molto lontano, precisamente dall’estate del 2023. Prima del Gran Premio dell’Austria, la MCL60 occupava sistematicamente gli ultimi posti della griglia, rievocando il periodo nero a cavallo tra il 2013 e il 2019, in cui il team faticava persino ad entrare in zona punti. Da quel weekend a Spielberg, però, la parabola della papaya è diametralmente cambiata: macchina nuova di zecca, i primi risultati conquistati con continuità, e la sensazione di poter essere una contendente credibile per giocarsi la vittoria.
    Attese tutte confermate appieno in questo 2024 memorabile. Dopo un inizio un po’ in sordina, piuttosto distante da Red Bull e Ferrari in termini di prestazioni, la svolta arriva a Miami, con il primo successo in carriera di Lando Norris. Da lì, gara dopo gara, la vettura cresce a vista d’occhio, complici gli aggiornamenti costanti e proficui adoperati dal team, che rendono la MCL38 la macchina migliore della griglia. Un vantaggio tecnico che si concretizza nel Gp di Azerbaigian, in cui si consuma il sorpasso sulla Red Bull nella classifica costruttori, lanciando la scuderia di Woking verso il titolo iridato. Seppur con più difficoltà del previsto, in virtù della rimonta della Ferrari nella parte finale di stagione. Resa possibile anche da qualche defaillance dei due piloti.
    ADESSO IL MONDIALE PILOTI: MA SU CHI PUNTARE?
    Già, le mancanze dei piloti. Perché se è vero che la McLaren è stata la macchina più costante di tutte per grandissima parte della stagione, è altrettanto vero che a causa di molte incertezze dei piloti, non sempre ha capitalizzato al massimo la sua superiorità tecnica. In particolare, il riferimento è a Lando Norris. Colui che doveva essere il “capitano” in pista, si è rivelato spesso e volentieri inadeguato: partenze sbagliate, corpo a corpo persi malamente, sviste banali e allucinanti (come in Qatar)… Un andamento molto discontinuo ma con picchi sicuramente più alti di quelli raggiunti da Oscar Piastri, più lineare nel rendimento ma, almeno quest’anno, leggermente al di sotto del compagno di squadra come prestazione pura.

    Dubbi e incertezze verso un 2025 in cui la McLaren partirà con i favori del pronostico e, oltre a volersi riconfermare campione del mondo tra i costruttori, andrà a caccia anche del titolo piloti. Con una domanda che si riproporrà in maniera costante: puntare sul discontinuo Lando Norris o sull’ancora acerbo Oscar Piastri? La risposta la daranno la pista e, soprattutto, la gestione attenta e accorta di Andrea Stella. Che intanto, col suo lavoro di squadra, ha confezionato il suo primo capolavoro: riportare la McLaren sul tetto del mondo. Papaya rules the world! LEGGI TUTTO

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    Ferrari, missione impossibile ma non è ancora finita

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    “Ferrari, i pianeti nel 2025 si riallineeranno”

    Torino – Ha l’occhio e la mente del pilota e sa cosa vuol dire vestire il rosso, presupposti ideali per capire la Formula 1. Ma Ivan Capelli ha qualcosa di più: sa anche spiegarla, a tutti. Prezioso commentatore Sky. La persona ideale per leggere la vigilia dell’ultimo gran premio e proiettarsi già verso la prossima stagione.

    Ivan, i pianeti dicono McLaren… «La missione era molto difficile primaAbbonati per continuare a leggere LEGGI TUTTO

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    F1 GP Abu Dhabi, Leclerc partirà penultimo: eliminato nelle qualifiche. Cosa è successo

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