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    MotoGP, Bastianini sulla Malesia: “Ho pensato anche al titolo di Bagnaia”

    ROMA – Enea Bastianini ha dovuto arrendersi anche matematicamente nella lotta per il titolo 2022 di MotoGP. Il pilota del team Gresini non può però essere deluso della stagione che si chiuderà domenica prossima a Valencia, dove a giocarsi il Mondiale ci sarà il suo futuro compagno di squadra in Ducati, Pecco Bagnaia. Nella gara in Malesia i due hanno lottato fino alla fine per la vittoria, andata poi al torinese. Enea ha però ammesso di aver considerato anche la situazione del connazionale durante il duello di Sepang: “Se avessi potuto attaccarlo l’avrei fatto, ma sapevo anche che il titolo è importante per Ducati, quindi era importante non correre rischi – ha detto -. Ora Pecco potrà lottare per il titolo a Valencia, penso che possa essere veloce su quella pista”.
    Le parole di Bastianini
    “È sempre difficile essere brillanti in quei momenti, da pilota si vuole ovviamente vincere – ha aggiunto Bastianini -. Quando combatti con un connazionale, con cui dovrai dividere il box l’anno prossimo e che è in corsa per il titolo, alcune idee sul futuro ti passano per la testa. Ho provato a fare la mia gara, siamo entrambi dei piloti molto forti. Non mi sono tirato indietro, ma avevo anche gli occhi puntati sul futuro”. In conclusione, qualche parole sul 2023 e la nuova avventura in Ducati ufficiale: “Dovrò adattarmi alla nuova moto e alla nuova squadra, le prime gare non saranno facili, ma mi sento pronto e competitivo. Nel box con Bagnaia? Per me sarà una spinta in più per fare ancora meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini terzo nel mondiale: a Valencia tifa anche Bagnaia

    ROMA – Enea Bastianini ha dovuto dire addio, anche matematicamente, al sogno titolo in MotoGP accarezzato per tutta la stagione. Il pilota del team Gresini non può però essere deluso della stagione che si chiuderà domenica prossima a Valencia, dove a giocarsi il Mondiale ci sarà il suo futuro compagno di squadra in Ducati, Pecco Bagnaia. Nella gara in Malesia i due hanno lottato fino alla fine per la vittoria, andata poi al torinese. Enea ha però ammesso di aver considerato anche la situazione del connazionale durante il duello di Sepang: “Se avessi potuto attaccarlo l’avrei fatto, ma sapevo anche che il titolo è importante per Ducati, quindi era importante non correre rischi – ha detto -. Ora Pecco potrà lottare per il titolo a Valencia, penso che possa essere veloce su quella pista”.
    Verso Valencia
    “È sempre difficile essere brillanti in quei momenti, da pilota si vuole ovviamente vincere – ha aggiunto Bastianini -. Quando combatti con un connazionale, con cui dovrai dividere il box l’anno prossimo e che è in corsa per il titolo, alcune idee sul futuro ti passano per la testa. Ho provato a fare la mia gara, siamo entrambi dei piloti molto forti. Non mi sono tirato indietro, ma avevo anche gli occhi puntati sul futuro”. In conclusione, qualche parole sul 2023 e la nuova avventura in Ducati ufficiale: “Dovrò adattarmi alla nuova moto e alla nuova squadra, le prime gare non saranno facili, ma mi sento pronto e competitivo. Nel box con Bagnaia? Per me sarà una spinta in più per fare ancora meglio”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, addio record di Schumacher: va a Verstappen

    ROMA – Max Verstappen vince anche in Messico. Nonostante le polemiche sul budget cap che hanno colpito la Red Bull nelle ultime settimane, il pilota olandese continua a macinare vittorie, e con il primo posto nel Gran Premio all’autodromo Hermanos Rodriguez ha raggiunto quota 14 vittorie in una sola stagione di Formula 1, diventando l’unico pilota a esserci riuscito. Prima dell’ultima gara, il classe 1997 si trovava a quota 13 assieme a una leggenda come Michael Schumacher, che aveva raggiunto il primato nel 2004 in Ferrari, e Sebastian Vettel, che con la Red Bull lo aveva agganciato nel 2013.Guarda la galleryFerrari, l’annuncio che tutti aspettano: dopo 50 anni il grande ritorno
    Verso il finale di stagione
    Verstappen ha parlato con grande soddisfazione dopo la vittoria in Messico: “La partenza mi ha aiutato per il resto della gara. La strategia è stata diversa, avevamo un buon passo e il risultato è incredibile. Le gomme medie hanno funzionato. Non ho mai visto un pubblico simile. I numeri sono quelli che sono. È stata una stagione incredibile, ce la stiamo godendo e ce la godiamo ancora”.

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    Torino, fallisce la sperimentazione per gli autobus senza passeggeri: ecco perché

    La novità degli autobus a guida autonoma che la città di Torino doveva lanciare proprio di questi tempi era rivoluzionaria. Eppure, dopo attesa e desiderio di vedere “un sogno realizzato”, nessun mezzo di trasporto pubblico “sfilerà” per le strade del capoluogo piemontese con i primi passeggeri a bordo. La programmazione doveva essere questa, inizialmente: 14 volontari avrebbero viaggiato – anche gratis – per circa due km di strada sperimentale nella zona degli ospedali cittadini.
    L’entusiasmo di poter consegnare in tempi brevissimi questi autobus driverless è andato purtroppo in frantumi. Bisognerà ancora aspettare per vederli all’opera – il progetto si chiama auTOnomo – poiché alcune sistemazioni vanno ancora apportate. Le voci dell’interruzione del “lancio” hanno iniziato a circolare, ma non va preso tutto per “oro colato”. C’è chi riferito che il problema va ricercato nella disposizione delle auto in doppia fila, mentre invece il Corriere della Sera riporta che per i tecnici dell’azienda locale dei trasporti “il computer di bordo non riesce a prevedere le eventuali macchine in doppia fila o i mezzi che sorpassano i bus all’ultimo. Per questo occorrerebbe dotarli di telecamere da remoto, ma subentrerebbe un problema di privacy”.
    Un protocollo molto rigido
    Dopo una sperimentazione durata tre mesi, c’è quindi il problema dei risultati che si sarebbero dovuti avere con il collaudo dei 90 giorni con i passeggeri. Non essendo avvenuto i fondi europei potrebbero essere persi. La scadenza della sperimentazione ha una data fissata, ed è quella della primavera 2023. Uno dei motivi principali dello stop è di sicuro il protocollo molto rigido che non ammette sbagli.
    Enrico Al Mureden, ordinario di Diritto civile all’Università di Bologna e di Product safety, liability and automotive alla Motorvehicle University Emilia-Romagna, dice che “bisognerebbe adottare una nuova lettura della disciplina legislativa della privacy, modulata via via in relazione alle specifiche esigenze che la sicurezza della guida autonoma postulano”.
    “In termini conclusivi si potrebbe dire che questa vicenda testimonia sempre di più la necessità di un dialogo tra discipline tecniche e discipline legislative; soprattutto, la necessità che queste ultime siano modificate ogni qualvolta possano rappresentare un ostacolo allo sviluppo tecnologico e a quello della sicurezza”.
    L’Europa conferma lo stop alla vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035 LEGGI TUTTO

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    Clamoroso a Imola: prima vince con la Ferrari, poi viene arrestato!

    Prima, la gioia di salire sul podio di un circuito storico come quello di Imola; subito dopo, la consapevolezza di finire dietro le sbarre di un carcere. Una vicenda clamorosa, che ha visto protagonista il 49enne Roman Ziemian, arrestato per truffa aggravata, riciclaggio e associazione criminale ad alta tecnologia. Queste le accuse a carico del polacco, pilota di una 488 Challenge Evo e vincitore della Coppa Shell, tappa del Ferrari Challenge, il campionato monomarca della Casa di Maranello. 
    Era ricercato dall’Interpol: l’accusa
    Ziemian ha debuttato nella competizione nel 2020, e aveva disputato 43 gare. Fino al clamoroso arresto sotto il podio dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Il pilota infatti aveva a suo carico un mandato di arresto internazionale emesso a Seul e diramato dall’Interpol. Secondo l’accusa, il pilota, insieme ad altri complici, avrebbe frodato 950 investitori in Corea del Sud, per 2 miliardi di won – circa 16 milioni e mezzo di dollari, pari a poco più di 16,3 milioni di euro -. In pratica, ha venduto dei pacchetti pubblicitari su internet invitando sempre più persone a investire sulla piattaforma Futurenet con la promessa che avrebbero guadagnato di più. La verità è che gli unici a ricevere soldi sono stati proprio Ziemian e soci, mentre gli investitori sono rimasti con un pugno di mosche in mano.
    Dopo il podio di Imola, il carcere di Bologna
    Il portale in questione sarebbe già stato oscurato nel 2017 in Polonia, e le autorità avevano anche invitato i cittadini a non investire nel sistema. Ziemian ha però proseguito la sua truffa in altri Paesi, e nel 2020 ha dato il via ai suoi loschi affari in Corea del Sud. Fino ad essere acciuffato dalle forze dell’ordine, che lo hanno condotto al carcere bolognese della Dozza. Una vittoria a Imola diventa indimenticabile per qualsiasi pilota: per Roman Ziemian è stata anche l’ultima della carriera.
    Usa, con i soldi delle truffe si compra Ferrari e Tesla per 45 milioni LEGGI TUTTO

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    Alonso frustrato, la rabbia sfogata in radio contro i suoi

    ROMA – “Che stagione collega, che stagione”. Non ha bisogno di troppe interpretazioni il team radio di Fernando Alonso dopo il ritiro forzato nel Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota di Alpine è stato costretto ad abbandonare la gara dell’autodromo Hermanos Rodriguez per problemi al motore, che in questo 2022 hanno creato diverse grane all’ex Ferrari. Dalla prossima stagione Alonso, lascerà la squadra francese per approdare in Aston Martin, dove farà squadra con Lance Stroll.
    Le parole di Alonso
    Dopo la gara in Messico, Alonso si è sfogato ai microfoni di “Sky Sport”: “Questo è il settimo ritiro che abbiamo, è il settimo problema, purtroppo ci sono abituato. Cinque per il motore, in Austria manco sono partito e qui ho perso un cilindro. Per venti giri ero senza un cilindro e poi si è rotto. E ancora una volta la macchina numero 14 si ferma”.
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    GP Messico, la dedica speciale di Sergio Perez ai suoi tifosi

    CITTA’ DEL MESSICO – Terzo posto per Sergio Perez nel GP del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP, davanti ad un pubblico che praticamente aveva occhi solo per lui. Il pilota Red Bull partiva quarto ma è riuscito a superare Russell alla partenza, riuscendo a concludere alle spalle di Verstappen ed Hamilton e salire sul podio. Un risultato reso ancora più speciale dal fatto di averlo conquistato davanti alla sua gente, che fin dall’inizio del weekend lo ha spinto a più non posso.
    Il commento di Sergio
    Intervistato a fine gara, Perez ha detto: “Ho fatto del mio meglio, spingendo a tutta in partenza. Purtroppo siamo usciti leggermente di pista e non siamo riusciti a superare Lewis. Abbiamo visto quanto fosse difficile superare qui, perciò ho dovuto accontentarmi del terzo posto. Pensavamo di essere più vicini, ma è un bel podio nel complesso”. Infine, una splendida dedica al suo pubblico, direttamente in spagnolo: “E’ stato incredibile, grazie per il sostegno per tutto il weekend. Siete la tifoseria migliore che c’è”. Nonostante una gara non entusiasmante, il GP del Messico si conferma unico per la sua atmosfera e per un tifo incredibile sugli spalti.
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    F1, Perez: “Bel podio, ho fatto del mio meglio”

    CITTA’ DEL MESSICO – Malgrado Sergio Perez non sia riuscito ad imporsi a casa sua, nel GP del Messico, i tifosi accorsi a Città del Messico per tifare il proprio beniamino possono comunque essere contenti. Il pilota Red Bull ha infatti centrato il podio e, nonostante le difficoltà nei sorpassi che presenta il circuito, è riuscito a guadagnare una posizione su Russell. Nel finale ha anche dato l’impressione di poter impensierire Lewis Hamilton ma, come ha spiegato nel commento a caldo, si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio.
    Le parole di Perez
    “Ho fatto del mio meglio, spingendo a tutta in partenza. Purtroppo siamo usciti leggermente di pista e non siamo riusciti a superare Lewis. Abbiamo visto quanto fosse difficile superare qui, perciò ho dovuto accontentarmi del terzo posto. Pensavamo di essere più vicini, ma è un bel podio nel complesso. E’ stato incredibile, grazie per il sostegno per tutto il weekend. Siete la tifoseria migliore che c’è”. Queste le dichiarazioni del pilota messicano, intervenuto al termine del GP del Messico. Grazie al terzo posto nella gara casalinga, Perez ha scavalcato Leclerc in classifica piloti, portandosi a +5 in seconda piazza.
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