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    MotoGP, l'ammissione di Bagnaia: “Sono umano e italiano, sentirò la pressione”

    VALENCIA – “Pressione? Durante il fine settimana non sento questa tensione, ma durante la gara… sono umano e italiano, sicuramente l’avvertirò”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio di Valencia, diciannovesimo e ultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota Ducati affronterà il weekend con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, e il primo titolo per la casa di Borgo Panigale dopo 15 anni a un passo
    Sulla moto
    “Quest’anno la nostra moto è abbastanza diversa dal passato, piccole cose che però incidono molto – ha inoltre detto Bagnaia -. Per esempio il bilanciamento è differente e in varie situazioni mi ha disturbato. In questa pista in particolare, considerando che mi sto giocando il titolo e ho diverse cose a cui pensare, ha influito di più. Soprattutto sul giro secco, penso che i pensieri per il campionato mi abbiano limitato”. LEGGI TUTTO

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    Juve contro Inter: chi vince il derby delle auto più belle in garage?

    Domenica 6 novembre non è una giornata da segnare sul calendario solo per i tifosi romanisti e laziali con il Derby all’Olimpico; la prima settimana di novembre è ricca di incontri sportivi e a chiuderla c’è anche il Derby d’Italia. A scendere in campo all’Allianz Stadium di Torino saranno la Juventus e l’Inter alle ore 20.45.

    Come la maggior parte dei calciatori, anche gli sportivi neroazzurri e bianconeri custodiscono passioni diverse rispetto al pallone, e fra queste non possono che spiccar le quattro ruote. Non tutti però vantano supercar da capogiro, ma anzi alcuni con sorpresa ci tengono a “restare umili”. Scopriamo perciò quali sono le auto dei calciatori di ambo le squadre.

    Chi vincerà al volante?

    Ferrari, Lamborghini, Porsche: le fuoriserie dei fuoriclasse in Serie A LEGGI TUTTO

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    Red Bull e Mateschitz jr, il futuro sarà così

    TORINO – Non lasia, nemmeno raddoppia, bensì triplica. L’impero Red Bull lancia il dopo Mateschitz, delineando la nuova struttura del gruppo e le persone che la gestiranno al vertice. Non ci sarà più un uomo solo al comando, come avveniva durante la lunga era del fondatore, scomparso pochi giorni orsono, ma tre persone. Lo ha annunciato il figlio ed erede, Mark Mateschitz, spiegando in una lettera ai dipendenti che la soluzione era stata proposta dal padre stesso ed è condivisa con i partner thailandesi (non bisogna mai dimenticare che l’anima thailandese del gruppo, che fa capo alla famiglia Yoovidhya, pesa per quasi la metà della proprietà azionaria). Viene dunque istituto un consiglio di amministrazione composto da tre super manager: Franz Watzlawick (ceo della parte “Beverage Business”, ovvero quella che produce e commercializza l’intera linea di prodotti Red Bull), Alexander Kirchmayr (che si occuperà di finanza) e Oliver Mintzlaff (ceo della branca “Corporate Projects and Investments”). Il passaggio avviene nel segno della continuità, perché queste tre figure erano già precedentemente in azienda.
    A Milton Keynes vince la continuità
    Cosa cambia per la Formula 1 (e in subordine per le altre attività, in primis per le moto, in pista e fuori)? Dalla lettera di Mark Mateschitz sembra chiaro che tutto ricada sotto il controllo di Mintzlaff (che del resto era già coinvolto nelle attività sportive, ad esempio era nel cda del Lipsia, che disputa la Bundesliga e prima ancora si occupava di coordinare tutti gli investimenti calcistici). Cresce il ruolo di Kirchmayr che, in quando direttore finanziario del gruppo, potrebbe avere la supervisione sui conti in generale, anche quelli della “provincia autonoma” di Milton Keynes (che proprio sul qui pro quo – chiamiamolo così – di bilancio è scivolata in Formula 1). Ma in ogni caso, la parte di Formula 1 sembra essere quella più al riparo da eventuali pressioni da parte di altri manager, forte (sempre non considerando lo scivolone sul budget cap) dei due mondiali recentemente ottenuti, quello piloti con Max Verstappen (il secondo di fila) e di quello costruttori.
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    F1, Steiner si difende: “Dura gestire le critiche su Mick Schumacher”

    ROMA – Mick Schumacher deve ancora scrivere il proprio futuro. La Haas, infatti, è in trattativa con Nico Hulkenberg con il figlio dle sette volte campione del mondo di Formula 1 che, qualora la scuderia americana scegliesse di puntare sul collega tedesco, vedrebbe chiuse le proprie chance di essere in griglia nel 2023. Una situazione che sta facendo parlare molto – soprattutto sui social – e alla quale Guenther Steiner, team principal della Haas, ha risposto così: “Questo tipo di commenti non stanno influenzando la Haas, basta guardare da chi arrivano. Si giudicano le persone in questo modo. Ho la mia opinione sulle persone, e non ho bisogno di scriverla sui social media perché ho abbastanza fiducia in me stesso per sapere cosa faccio”, le sue parole riportate da Gpfans.
    Steiner e le critiche dei social
    Nonostante le trattative con Nico Hulkenberg, però, Steiner lascia aperta la porta a una eventuale conferma del giovane figlio d’arte sottolineando come tutto ciò che il tedesco deve fare per mantenere il suo posto è tornare di nuovo a fare punti in queste ultime due gare prima della fine del mondiale. Il team principal della Haas, però, non si farà influenzare dai commenti che ritiene ingiusti: “Ritengo che questi stessi commenti influenzino anche i tifosi, ma fa tutto parte del gioco. In ogni caso, andare in battaglia e giustificarsi sempre quando sai di aver fatto la cosa giusta è come avere dei tifosi che sono sempre e comunque contrari”, conclude il team principal.
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    Un altro folle col monopattino: sfrecciava sull'autostrada A

    Ogni giorno il web racconta di assurdi incidenti e di pazzi che sfrecciano sui loro monopattini anche nelle zone più pericolose. Alcuni vanno a forte velocità per le vie del centro senza pensare ai poveri passanti, altri invece li guidano addirittura in autostrada, come è accaduto con questo folle sulla A14 a Civitanova Marche.
    E il Codice Stradale?
    Poco più di un mese fa, un altro incosciente sul monopattino era stato beccato sulla sopraelevata di Genova, a distanza di settimane arriva un altro impavido, ma nelle Marche, sull’autostrada A14 che porta a Macerata. L’uomo è stato visto nella mattina di mercoledì 2 novembre intorno alle ore 8.00, incurante delle automobili che, ragionevolmente, gli passavano accanto a tutta velocità. Sono stati proprio i passanti che dalle loro vetture hanno fotografato il tale, mentre gli scatti diventavano velocemente virali sui social, non arrivando però nelle mani delle Forze dell’Ordine. A carico dell’uomo non c’è quindi alcun provvedimento, ma una bella multa e il sequestro del mezzo sarebbero stati il minimo rispetto al pericolo in cui si è messo questo sconsiderato amante dei monopattini.
    Sul monopattino senza casco: viene multato ma il giudice annulla tutto LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pirro su Bagnaia: “Merita il mondiale, è lui il più forte”

    VALENCIA – Un inizio di weekend soft a Valencia per Francesco Bagnaia, che dopo il diciassettesimo posto delle prime prove libere ha concluso la seconda sessione del pomeriggio in nona posizione dietro il rivale Fabio Quartararo. Per il collaudatore della Ducati Michele Pirro questa prima giornata non deve destare nessun allarme per la gara di domenica. “C’erano condizioni particolari – spiega a Sky Sport – anche vento, poi credo sia normale che dalla parte di Quartararo non c’è niente di perdere, al contrario di Pecco che è partito con calma, ma non credo ci siano problemi”
    “La svolta? Silverstone”
    Dopo essersi trovato addirittura in svantaggio di 91 punti dalla vetta, Bagnaia è stato autore di una seconda parte di stagione fenomenale. Secondo Pirro la svolta è arrivata in Inghilterra. “Pecco è sempre stato uno che se non partiva davanti o era veloce nelle prove poi non aveva tutto sotto controllo e un po’ si perdeva. A Silverstone non era velocissimo, ha vinto una gara di gruppo e da lì preso consapevolezza. Su tutte le voci riguardanti gli aiuti in casa Ducati – aggiunge – c’è da dire che Bagnaia merita il mondiale, è stato il più forte, il più veloce. Bisogna fare gli sportivi a 360 gradi, senza essere tifosi e dargli merito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Marini avanti nelle libere 2 a Valencia, Bagnaia nono dietro a Quartararo

    VALENCIA – E’ di Luca Marini il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio di Valencia, valevole per la diciannovesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota del team VR46, sul circuito Ricardo Tormo, firma il crono di 1:30.217 precedendo le due Ducati di Jorge Martin (team Pramac) e Jack Miller, all’ultimo weekend in sella alla Desmosedici. Avanza Pecco Bagnaia, che è nono appena dietro al rivale Fabio Quartararo, con cui si giocherà il titolo nella gara di domenica.
    Gli altri tempi
    Quarto tempo per la Honda di Marc Marquez, che si conferma nelle posizioni di vertice, davanti a Enea Bastianini e Miguel Oliveira. Settima posizione per Johann Zarco davanti al duo Quartararo-Bagnaia, mentre la top ten è chiusa da Brad Binder. La Suzuki di Alex Rins è in undicesima posizione davanti alle due Aprilia di Maverick Vinales e Aleix Espargaro. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff snobba la Ferrari: “Secondo posto costruttori? Meglio una vittoria”

    ROMA – “La vittoria sarebbe la prova che la nostra vettura è tornata a lottare per le vittorie. La seconda posizione potrebbe anche arrivare perché sono gli altri che hanno fatto cilecca e tu stai solo facendo più punti di loro”. Toto Wolff non ha dubbi: tra un primo posto in una delle ultime due gare e la seconda piazza in classifica costruttori, si prenderebbe la prima opzione senza esitare. La Mercedes è attualmente in lotta con Ferrari per il secondo gradino nella graduatoria, ma il suo team principal ha affermato che la priorità è il ritorno al successo prima della fine del campionato di Formula 1.
    Le parole di Wolff
    “Sarebbe sicuramente una consolazione, perché la Ferrari aveva la macchina più veloce all’inizio della stagione – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Sarebbe bello arrivare davanti a loro, ma non è la nostra priorità. La priorità principale è capire la macchina ed avere una vettura veloce in pista. Il fatto è che ci piace competere e nel momento in cui riusciamo a vedere qualcosa davanti a noi, vogliamo solo prenderlo. Pertanto, c’è sempre un senso di frustrazione. Ma abbiamo fatto tanta strada ed eccoci qui. Siamo in corsa per una vittoria, per entrambe le vetture sul podio, e le Ferrari sono dietro di noi. Quindi è necessario rimanere umili e ricordare i risultati raggiunti, pur continuando a puntare alle stelle”.

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