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    Asta stellare per la Ferrari F2003 di Schumacher dedicata a Gianni Agnelli: il prezzo supera i 9 milioni!

    Dopo la F50 firmata da Pininfarina, un’altra Ferrari appartenuta a Michael Schumacher verrà messa in vendita. Stavolta se ne occuperà proprio oggi, mercoledì 9 novembre, la famosa casa d’aste londinese Sotherby’s con una vendita durante la Luxury Week di Ginevra che si preannuncia stellare sia per il valore della monoposto e sia per il prezzo con cui partirà la base d’asta. LEGGI TUTTO

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    Yamaha: arrivano Tracer 7 e Tracer 7 GT 2023 per una guida versatile

    Nuovi modelli 2023 per Yamaha. Il marchio ha introdotto, nella sua vasta collezione, la Tracer 7 e Tracer 7 GT, con uno scopo: far sperimentare al pilota una guida molto più versatile e maneggevole, che automaticamente si tramuta anche nell’avere dei comfort, il tutto grazie a una serie completa di modifiche tecniche. I modelli sono adatti ai tragitti a lunga percorrenza grazie al motore CP2 EU5.Guarda la galleryYamaha: ecco le Tracer 7 e Tracer 7 GT 2023
    Nuova strumentazione
    Partiamo dalla nuova strumentazione TFT, con un nuovo schermo a colori da 5” per una lettura delle informazioni più facile e veloce e con possibilità di scelta tra due temi per lo schermo(“Touring” e “Street”). Entrambe le moto sono dotate di una Communication Control Unit (CCU) che permette di collegare il proprio smartphone alla moto utilizzando l’app MyRide di Yamaha con Bluetooth. Ci sono poi nuove pulsantiere al manubrio dal design ergonomico.
    Tracer 7 e Tracer 7 GT montano freni a disco anteriori doppi da 298 mm per un migliorato livello di potenza di arresto e sensibilità in qualsiasi situazione, sia in città o sia sui sentieri di montagna. Nuova anche la forcella, con settaggi aggiornati per una guida più versatile ed equilibrata.
    Caratteristiche principali
    Passiamo alla dotazione, ancora più ricca. Ci sono borse laterali rigide da 20 litri, disponibili in una vasta gamma di colori, con un design snello e robusto si integra perfettamente con lo stile dinamico della Tracer 7 GT. Il parabrezza è più alto di 92 mm e più largo di 70 mm rispetto ai modelli precedenti, con una maggiore protezione dal vento durante nei tragitti lunghi, ed è realizzato in policarbonato infrangibile e antigraffio. La sella, poi, è progettata per garantire un migliore comfort di guida per il pilota e per il passeggero durante i viaggi: è a doppio materiale e con cuciture a contrasto, e con logo Tracer integrato.
    Tra le novità ci sono le nuove protezioni laterali per serbatoio, realizzate in gomma ad alta densità. Pensate per migliorare la presa e aumentare il comfort del pilota, proteggono il serbatoio dai graffi. Nella dotazione di serie della Tracer 7 GT troviamo poi il portapacchi posteriore, che ha lo scopo di fornire una maggiore rigidità al telaio. Un ulteriore vantaggio è che il passeggero avrà una migliore aderenza mentre è seduto sulla sella.
    Infine i colori: Tracer 7 sarà disponibile in Midnight Black, Icon Performance e Redline; Tracer 7 GT in Icon Performance, Phantom Blue e Midnight Black con grafiche GT dedicate.
    Yamaha 125 e 300 si rinnova: la gamma rinnovata a Eicma 2022 LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bagnaia e il numero 1: “Forte pressione, non è per tutti”

    ROMA – Mentre continua la festa di Pecco Bagnaia per il titolo conquistato in MotoGP, il neo campione del mondo ha affrontato i test di Valencia, in cui ha provato le prime novità in vista del 2023. Tra i temi affrontati dal pilota Ducati nella giornata sul circuito spagnolo, c’è anche la scelta del numero per la prossima stagione. Il torinese avrà infatti la possibilità di utilizzare il numero 1 riservato ai campioni. “Sono felice di avere questi problemi, ma devo pensarci a lungo – le sue parole -. Non tutti possono usare il numero 1, ma averlo addosso comporta una forte pressione. Tuttavia sono sempre stato molto affascinato dal vedere i piloti gareggiare con il numero 1. Devo ancora decidere, ma non è facile. Spero di avere un’altra possibilità di vincere il titolo in futuro”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Dopo i test
    Bagnaia è intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport per parlare dei test: “Per godermi il mondiale ci vorrà un po’ – ha detto -. Questa è stata una giornata un po’ particolare. Siamo partiti bene, ma un treno di gomme nuove nel pomeriggio ci ha messo fuori strada, perché non funzionava al meglio. Con il treno successivo tutto è tornato alla normalità. Abbiamo provato il primo prototipo della GP23 e mi ha dato delle sensazioni positive. Lo scorso anno dopo i test di fine anno era tutto bellissimo, ma poi con quella moto non abbiamo corso. Quest’anno è un’evoluzione e non una rivoluzione, quindi abbiamo lavorato per rendere più dolce l’erogazione ed è stato un passo avanti. Sono piccole cose, ma che mi danno tranquillità in vista dell’inverno LEGGI TUTTO

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    MotoGP, entusiasmo Bastianini in Ducati: “Qua mi ascoltano tutti”

    ROMA – “Il rosso è un bellissimo colore e mi sta bene addosso. È andata molto bene, siamo partiti con il piede giusto. Ho conosciuto la squadra e mi sono divertito, c’è stata subito tra noi una buona intesa. Peccato la caduta nell’ultimo run, ma è andata bene così”. Enea Bastianini ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo la giornata di test della MotoGP a Valencia, conclusa con il decimo tempo. Il riminese, sul circuito Ricardo Tormo, ha disputato la sua prima sessione con il team ufficiale Ducati, dopo la stagione passata in Gresini sempre su una moto di Borgo Panigale.Guarda la galleryBagnaia Campione del Mondo con la Ducati: l’abbraccio di Valentino Rossi
    Le differenze
    “Differenze? Ovviamente quando vai in un ambiente nuovo ti senti in soggezione, ma poi ti sciogli e già al pomeriggio ero più rilassato – ha aggiunto Bastianini -. In generale è stato molto emozionante, la differenza maggiore è stata la presenza di tantissime persone che ti ascoltano e non vedono l’ora di sentire i tuoi commenti. Abbiamo già iniziato il lavoro per il prossimo anno, qualcosa ha funzionato, qualcosa no. Ma la moto nuova mi è piaciuta, mi sono divertito ad aver messo in fila diversi giri veloci, riuscendo a essere molto preciso”. LEGGI TUTTO

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    Kawasaki si “tinge di verde” per il suo ingresso green a EICMA 2022

    L’attesa è finita, ed è arrivato il momento di scoprire quali sono le nuove moto che stanno facendo il loro ingresso a EICMA, il Salone delle moto che si sta svolgendo a Fiera Milano e che sarà fino al 13 novembre 2022.  Fra i marchi presenti che si stanno dando da fare verso un futuro total green ha un importante rilievo Kawasaki, il cui obiettivo è quello di investire sempre più nella produzione di modelli che rinunciano alla combustione interna. 
    A EICMA il presidente Kawasaki Motors Corporation, Hiroshi Ito, dopo aver confermato la “direzione green” del marchio, ha presentato una nuova gamma di modelli e prototipi, fornendo numerose informazioni specifiche rispetto alla visione aziendale rivolta al traguardo della neutralità carbonica.
    Versione Ninja della Z
    Innanzitutto, Mr Ito ha introdotto la versione Ninja della Z già mostrata a Colonia: alimentate tramite doppia batteria con una capacità massima di 3,0 Kw/h, entrambe le moto rispettano le normative sulla patente A1 e saranno in vendita nel 2023. Ancora più interessante, però, in anteprima europea, è stato l’unveiling del prototipo di motocicletta ibrida, in grado di passare rapidamente e facilmente dal motore a combustione interna a quello elettrico, che arriverà in gamma, in versione definitiva, già nel 2024.
    Propulsore sperimentale a Idrogeno
    Non sono mancati, poi, mezzi meno motociclistici e più orientati alla mobilità alternativa, come il triciclo elettrico “Noslisu”. Ma per chi ama guardare lontano, una delle novità più interessanti è stata sicuramente il propulsore sperimentale a Idrogeno, basato sul motore Ninja H2 Supercharged, che utilizza l’iniezione diretta e l’idrogeno gassoso compresso come carburante. La carrellata sulle novità “green” – tutte sotto il cappello del nuovo simbolo, Go with Green Power – si è infine conclusa con la piccola Elektrode, motocicletta elettrica per il fuoristrada, già venduta in Nord America.
    Novità sui modelli tradizionali
    Per quanto riguarda l’attuale linea di modelli, è stata mostrata in anteprima la Ninja H2 SX con alcuni aggiornamenti di dettaglio, che vanno ad affiancare tecnologie avanzate come i sensori radar anteriori e posteriori di serie. Mr.Ito, infine, ha chiarito che nel biennio 2024-2025, Kawasaki prevede di introdurre, a livello globale, 30 motociclette con motore a combustione interna. Di cui circa la metà rispetteranno le normative europee e saranno quindi commercializzate anche sul nostro mercato. E noi, non vediamo l’ora di scoprirle!
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    Desiderate questo yacht extralusso? Servono più di 25 milioni di euro

    Si chiama Trinity Tri-Deck, è un super yacht da 52 metri di lunghezza e in seguito alla crisi finanziaria del 2007-2008 era stato abbandonato con i lavori in corso ancora da ultimare. Quindici anni dopo, è finito all’asta sul portale specializzato Boathouse Auctions. Base di partenza, 1,5 milioni di euro. Ma per completare i lavori bisogna mettere in conto un’ulteriore spesa da capogiro. 
    Dai 16 ai 25 mln di euro per averla completa
    Praticamente, il milione e mezzo di euro serve per acquistare l’imbarcazione, che è pronta soltanto al 40% (lo scafo al 95%): per avere i lavori ultimati, serve una cifra che si aggira dai 16 ai 25 milioni di euro. Progettato come yacht di lusso a sei cabine con ascensore in tutti e quattro i ponti, il Trinity Tri-Deck ha una velocità massima di 23 nodi (42,5 km/h) e una stazza lorda inferiore a 500 tonnellate. Oltre allo scafo e alla sovrastruttura in alluminio, l’imbarcazione viene fornita con un lungo elenco di inventari e parti di ricambio.
    Dalla suite alla zona bar
    La suite si trova a prua, seguita dalla cucina, dalla zona pranzo e dal salone principale. A poppa è presente un’area bar all’aperto seguita da un’area salotto con panche, sedie a sdraio e tavoli. Insomma, roba per miliardari. Trinity Tri-Deck farà gola a qualcuno? Staremo a vedere.
    Jim Ratcliffe, il miliardario che comprerà il Manchester United tra yacht e Land Rover LEGGI TUTTO

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    Tardozzi esclusivo: “Bagnaia ci ha dato la forza per non mollare”

    Bagnaia, intervista esclusiva: “Ora so anche vincere”
    Tardozzi, quali sono i pensieri del giorno dopo il titolo? «Sinceramente? È già passato, io penso al 2023 e a provare a vincere nuovamente. Non sono uno che si ferma più di tanto a festeggiare: per me è importante lavorare bene quest’inverno, dato che i rivali non mancheranno. Il 2022 è una bella gioia archiviata».
    L’a.d. di Ducati, Claudio Domenicali, due anni fa vedendo lei e Bagnaia insieme disse: «Questo è un bel punto di partenza». Che significato aveva e ha ora? «Me lo ricordo quel momento. Significa che Claudio come al solito aveva visto lungo, capendo che vi era già una bella relazione tra me e Pecco, nel quale tanti altri credevano. Sono state parole di buon auspicio, ma del resto chi ricopre certi ruoli lo fa perché ha l’occhio lungo». 
    In cosa è migliorato Bagnaia da quel giorno? In cosa può migliorare ancora? «Non c’è dubbio che possa migliorare ancora, ma questo non ci preoccupa, anzi, ci regala soddisfazione. Entrambi siamo consci che ha margini di miglioramento e questo ci fa ben sperare: può crescere sia nella guida che nell’attitudine di gara. È già molto bravo, se rifinisce delle piccole cose può esserlo ancora di più. Lui per primo dice che ha vinto il Mondiale ma c’è da migliorare».  
    Domenica Bagnaia ha detto: «Quartararo è ancora più completo di me». E’ d’accordo? “Questo è un grande bagno di umiltà, che fa parte della sua intelligenza. Lo ha detto anche a noi, dato che studiando Fabio ha capito che gli manca qualcosa: Pecco si sa misurare e valutare, è un ragazzo e pilota molto intelligente». 
    Ha mai smesso di credere nel titolo? Magari dopo la famosa gara del Sachsenring. «Non ti nascondo che io sono stato uno di quelli che ha pensato, dopo la caduta di Pecco in quell’occasione, “anche quest’anno facciamo secondi”. È stato un disastro sul momento, ma dobbiamo ringraziare il signor Francesco Bagnaia per non aver mai perso la speranza. In tanti hanno provato sconforto dopo la Germania, ma già dal giorno dopo abbiamo pensato che “non è finita finché non è finita”. Il team di Pecco lo ha seguito e supportato nel modo giusto». 
    È migliorato Pecco, è migliorata la Ducati, ma probabilmente anche la gestione piloti del team. È d’accordo? «La famosa e super criticata gestione dei piloti di Ducati fa parte di una serie di situazioni ingigantite: spesso chi critica tira delle conclusioni basandosi su informazioni sommarie, o su deduzioni. Ducati può aver fatto degli errori in passato, ma non credo sia stato tutto questo disastro. C’è una ragione se Ducati è più esposta alle polemiche: spesso noi diamo più spazio di altri alla stampa. Non mancano mai le telecamere nel nostro box, o le nostre dichiarazioni, il che ci espone di più. Alcuni dei nostri avversari non permettono tutto questo». 
    Due anni fa avete fatto la coraggiosa scelta di rinnovare il vostro parco piloti. I risultati vi danno ragione. «Esatto. Due anni e mezzo fa abbiamo avuto tutti contro per aver pensato a un futuro diverso, che implicava una visione diversa sia dal punto di vista sportivo che tecnico. Nel cambiare infatti abbiamo valutato anche lo stile di guida dei piloti, che in certi casi aiuta la moto. Ducati quella scelta l’ha fatta in maniera pensata, e oggi si capisce il perché sia stata fatta».
    Ora nel box avete un campione del mondo e un candidato al titolo, Bastianini. Come si gestisce una situazione di questo tipo? «Ducati non fa differenze, come al solito. Non esiste che qualcosa arrivi per un pilota e non per l’altro, e se uno dei due decide di seguire una strada diversa, noi lo seguiamo».
    Con chi si aspetta di lottare per il titolo 2023? «Le altre case sono destinate a progredire. KTM crescerà, la Honda non può restare quella che è e puo contare su un pilota come Marquez, Yamaha è sembrata in crescita già nei test di Misano, mentre Aprilia è già veloce. Piloti? Capiremo i reali contendenti solo a metà campionato, ma certamente vi sono almeno tre o quattro piloti super, che si giocheranno il titolo con i nostri due». 
    Intanto oggi si scende in pista per la prima giornata di test del nuovo anno. Cosa ha in serbo Ducati? «Abbiamo una prima moto 2023, che però al momento non può dirsi completa: diciamo che abbiamo delle evoluzioni che svilupperemo test dopo test. La moto 2023 vera e propria verrà definita la sera dell’ultimo giorno di test. Fino ad allora sarà un laboratorio in crescita».  LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Marini al comando nei test di Valencia, dodicesimo Bagnaia

    VALENCIA – E’ di Luca Marini il miglior tempo nei test della MotoGP a Valencia in vista della stagione 2023. Il pilota del team VR46, in sella alla sua Ducati, firma il crono di 1:30.032 sul circuito Ricardo Tormo, precedendo l’Aprilia di Maverick Vinales e il compagno di squadra Marco Bezzecchi. Il neo campione Pecco Bagnaia chiude con il dodicesimo tempo a due giorni dal titolo conquistato in classe regina proprio sulla pista spagnola. Quarto posto per Miguel Oliveira, davanti all’altra Aprilia di Aleix Espargaro.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Gli altri piloti
    Sesto tempo per Fabio Di Giannantonio, che precede la KTM di Brad Binder e Jorge Martin, mentre in nona posizione c’è la Yamaha di Fabio Quartararo. A chiudere la top ten è Enea Bastianini, decimo alla prima uscita in Ducati ufficiale. Marc Marquez è tredicesimo appena dietro a Bagnaia. LEGGI TUTTO