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    MotoGP, Jarvis: “Otto moto sono un peso per Ducati”

    ROMA – Lin Jarvis ha parlato della possibilità di reintrodurre un team satellite della Yamaha dopo aver perso RNF a vantaggio di Aprilia. Il managing director della casa di Iwata ha sottolineato la differenza numerica con Ducati: “Stiamo già guardando a potenziali team satellite, abbiamo l’intenzione di tornare con un altra squadra il prima possibile – ha detto ai microfoni di “Crash.net” -. L’anno prossimo sicuramente non sarà in vantaggio avere in pista solo due moto. In Ducati raccolgono molti dati: non solo hanno otto moto in pista, ma anche cinque o sei piloti eccezionali. Tutta questa disponibilità di dati sicuramente è un vantaggio”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Jarvis
    L’obiettivo, però, non è quello di arrivare ai numeri della Ducati: “Non vogliamo avere otto moto anche noi perché è anche un peso. È un vantaggio, ma è anche un peso continuare a supportare otto moto. Quindi la nostra valutazione è che quattro è davvero il numero ottimale ed è un peccato che l’anno prossimo non avremo quattro moto. Ma speriamo che in futuro, appena possibile, torneremo con un team satellite”. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell sfida Ferrari e Red Bull: “Sono pronto per il titolo”

    ROMA – Nonostante un 2022 difficile per la Mercedes, alla prima stagione nella scuderia di Brackley, è emerso il valore di George Russell, autore di una stagione di assoluto livello con la prima vittoria in F1 e unica stagionale della Mercedes in un mondiale che l’ha visto chiudere al quarto posto in classifica generale, davanti al suo compagno di team Lewis Hamilton. “Se me l’avessero detto all’inizio dell’anno sarei stato felice, perché se batti Lewis – sottolinea a Sky Sports F1 – vuol dire che hai tutte le qualità per laurearti campione del mondo”.
    “Lavoro duro in inverno”
    Russell non vuole nascondersi e sogna, già a partire dal 2023, di inserirsi per la lotta al titolo. “Lavorerò molto duramente durante l’inverno. Il mio obiettivo è il titolo di campione del mondo, mi sento pronto già da tempo. Questa stagione passata a fianco ad Hamilton per me è stata importante perché ho potuto imparare anche nei dettagli, per esempio su come ottenere di più dalla macchina e sono sicuro – conclude il britannico classe 1998 – che tutti gli addetti ai lavori Mercedes stanno lavorando per metterci a disposizione di una vettura che possa lottare per il mondiale”.
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    MotoGP, Jarvis sulla Ducati: “Otto moto sono un peso”

    ROMA – “Stiamo già guardando a potenziali team satellite, abbiamo l’intenzione di tornare con un altra squadra il prima possibile”. Lin Jarvis ha parlato così ai microfoni di “Crash.net” della possibilità di reintrodurre un team satellite della Yamaha dopo aver perso RNF a vantaggio di Aprilia. Il managing director della casa di Iwata ha sottolineato la differenza numerica con Ducati: “L’anno prossimo sicuramente non sarà in vantaggio avere in pista solo due moto. In Ducati raccolgono molti dati: non solo hanno otto moto in pista, ma anche cinque o sei piloti eccezionali. Tutta questa disponibilità di dati sicuramente è un vantaggio”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sulla Ducati
    L’obiettivo, però, non è quello di arrivare ai numeri della Ducati: “Non vogliamo avere otto moto anche noi perché è anche un peso. È un vantaggio, ma è anche un peso continuare a supportare otto moto. Quindi la nostra valutazione è che quattro è davvero il numero ottimale ed è un peccato che l’anno prossimo non avremo quattro moto. Ma speriamo che in futuro, appena possibile, torneremo con un team satellite”. LEGGI TUTTO

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    All'asta la Ferrari regalata a Niki Lauda: le offerte sono già altissime

    La Ferrari 365 GT4 2+2 del 1973, che ebbe come proprietario Niki Lauda, verrà venduta mercoledì 7 dicembre 2022. La casa d’aste austriaca Dorotheum le ha dato un costo di partenza di 30.000 Euro. L’auto è stata un generoso regalo da parte del fondatore della Ferrari, Enzo Ferrari, il quale aveva deciso di donarla al pilota austriaco successivamente alla sua firma con la scuderia di Maranello. Guarda la galleryAll’asta la Ferrari di Niki Lauda
    L’auto di Niki Lauda
    Lauda, è bene ricordare, diventò campione del mondo di Formula 1 per ben 3 volte, due di queste proprio con Ferrari nel 1975 e nel 1977. L’auto che gli fu poi regalata era un modello presentato al Salone dell’Automobile di Parigi nel 1972, il cui disegno era stato commissionato da Pininfarina a Leonardo Fioravanti. Molte sono state già le offerte avanzate per accaparrarsi la GT4 2+2, e alcune proposte sono state il triplo del prezzo iniziale. La Ferrari inizialmente aveva una livrea argento ma è stata poi verniciata di color rosso dal suo proprietario. Chissà ora chi riuscirà ad aggiudicarsi l’auto del famoso Niki Lauda.
    Una Rolls-Royce da 420 mila euro: il “regalino” del rapper alla compagna LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari: Leclerc a Bologna per la premiazione Fia

    ROMA – Charles Leclerc sarà presente alla premiazione della FIA, in programma venerdì 9 dicembre a Bologna. Il monegasco della Ferrari non è certo reduce dalla stagione che desiderava, ma sarà ugualmente premiato per il secondo posto in classifica piloti dietro al campione del mondo Max Verstappen. Archiviato il 2022, poi, sarà tempo di pensare al prossimo anno e al lavoro da fare per lottare con più sicurezza per il titolo, un obiettivo rimasto vivo soltanto per metà anno.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Presente anche Mekies
    Anche Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari, sarà alla premiazione per ritirare il premio ottenuto grazie al secondo posto in classifica costruttori. Mattia Binotto, team principal dimissionario, rappresenterà invece il Cavallino al Consiglio Mondiale della Fia in programma oggi, mercoledì 7 dicembre.
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    F1 Ferrari, Sainz: “Ho copiato la guida di Leclerc”

    ROMA – “Ho dovuto reinventarmi in molti aspetti”. Carlos Sainz ha spiegato così il processo di adattamento alla F1-75, la vettura utilizzata dalla Ferrari nel Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota spagnolo, al suo secondo anno con la scuderia di Maranello, è riuscito poi a luglio a trionfare per la prima volta in carriera nel Gran Premio della Gran Bretagna. Il lavoro per sentirsi a suo agio sulla monoposto di quest’anno è però stato impegnativo: “Ho copiato qualcosa dallo stile di guida di Leclerc e ho dovuto adattare un po’ l’assetto della macchina al mio stile – le sue parole riportate da “Marca” -. Ho fatto degli errori lungo il percorso, che mi hanno fatto fare un passo indietro e poi due avanti . Ma la cosa importante è che ora sono lì”.Guarda la galleryAll’asta la Ferrari di Niki Lauda
    Ottimismo per il 2023
    Sainz ha chiuso al quinto posto il Mondiale 2022 di Formula 1, e l’obiettivo è certamente andare ben oltre il piazzamento di quest’anno. Lo spagnolo, però, guarda con grande fiducia al 2023: “Il lavoro che io e gli ingegneri abbiamo fatto quest’anno mi riempie di ottimismo e orgoglio” – ha affermato.
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    MotoGP, Quartararo bacchetta Yamaha: “Siamo rimasti al 2019”

    ROMA – “Quando guardi quanto sono migliorati gli altri sul giro dal 2019 ad oggi è frustrante. Gli altri sono migliorati enormemente, noi siamo rimasti ai livelli del 2019 o peggio, e ovviamente questo ha avuto un impatto sulle nostre possibilità di vincere il Mondiale”. Fabio Quartararo ha parlato così ai microfoni di “Speedweek” della deludente stagione appena conclusa in MotoGP. Il francese, nettamente al comando a metà 2022, ha subito un’incredibile rimonta da parte della Ducati di Pecco Bagnaia, chiudendo in seconda posizione la classifica piloti. Da parte del campione 2021 sono arrivate, fin da inizio anno, pesanti critiche all’operato della sua Yamaha per lo sviluppo della moto.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Stagione frustrante
    “Né i piloti del team clienti né il mio compagno di squadra erano competitivi, quindi non avevo riferimenti se non me stesso – ha affermato Quartararo -. Dovevo presumere che il limite della moto fosse quello che avevo raggiunto. E’ stato molto frustrante per me, perché ho dato il 100% ed eravamo così indietro. Ci sono stati momenti in cui è stato molto difficile per me affrontare la realtà. Non tanto per i risultati, quanto per me stesso: sono salito in moto con molto meno entusiasmo rispetto agli anni scorsi. Quest’anno in diverse gare sono sceso in pista senza divertirmi”. LEGGI TUTTO