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    MotoGP, il retroscena di Ciabatti: “Miller ha rifiutato un posto in Ducati”

    ROMA – Il 2023 per Jack Miller significa passaggio dalla Ducati alla KTM. L’australiano cambierà scuderia dopo cinque anni, gli ultimi due passati sulla moto ufficiale del team in compagnia di Francesco Bagnaia. A inizio 2022 la casa di Borgo Panigale ha optato per un cambio, con la scelta ricaduta su Enea Bastianini. Per Miller era stato però tenuto un posto per tornare in casa Prima Pramac Racing, ma il pilota ha rifiutato come ha confermato il direttore sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti.
    “Rifiuto comprensibile”
    Per Ciabatti una decisione comprensibile da parte di Miller. “Nel caso di Jack, avevamo altri piani per lui. Volevamo offrirgli una moto ufficiale alla Pramac, ma con solo un anno contratto. E comprensibilmente gli è stata data l’opportunità di essere un pilota ufficiale su una KTM per due anni, probabilmente anche con uno stipendio leggermente migliore. Quindi – conclude il dirigente italiano – è del tutto comprensibile che abbia rifiutato la nostra offerta”. LEGGI TUTTO

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    Dakar 2023, ecco il percorso: 8.500 km e 14 tappe nel deserto

    L’avventura tira. E tira ancora tantissimo. La 45a edizione della Dakar si svilupperà lungo un percorso di complessivi 8.500 km, di cui ben 4.500 km in prove speciali con in gara 564 equipaggi (170 rookies) in rappresentanza di 54 nazioni. Un popolo, quello della Dakar sempre in marcia.
    E quest’anno, per la quarta volta, sarà ospitato totalmente nel deserto dell’Arabia Saudita con qualche importante variante. Intanto sono più chilometri e, soprattutto, più sabbia, dove per sabbia s’intende il primo, vero attacco frontale all’Empty Quarter saudita, cioè il cuore del deserto della penisola arabica, 650.000 km di nulla assoluto. 14 tappe (1-15 gennaio), più il prologo del 31 dicembre. Quattro sono ad anello, poi c’è la tappa Marathon che ne unisce due senza possibilità di assistenza intermedia. Auguri. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Massimo Rivola parla della filosofia di Aprilia

    ROMA – Massimo Rivola ha parlato dell’ultima stagione in MotoGP, che ha visto Aprilia raggiungere un grande risultato con il quarto posto di Aleix Espargaro. Il pilota catalano era stato in lotta per il titolo fino a poche gare dalla fine. “Penso che ora siamo più veloci perché siamo solo un’azienda migliore – ha detto -. Non è un segreto che abbiamo assunto nuove persone da quando sono in azienda. Molti arrivano direttamente dall’università, ma ci sono anche profili più esperti della MotoGP e della Formula 1. La domanda è come possiamo continuare a crescere in questa direzione. Questa è la sfida”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Rivola
    L’amministratore delegato della casa di Noale, ai microfoni di “Speedweek”, ha spiegato la crescita enorme certificata nelle ultime stagioni: “Non abbiamo fatto niente di speciale. Si tratta di ricordare alle persone che se lavori sodo, puoi farcela. Aleix ha un tatuaggio che dice ‘Credi in te stesso’. Ciò riflette molto bene questa filosofia”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez tifa Messi: “Un idolo, ho guardato la finale come se giocasse mio fratello

    ROMA – Sono in tanti ad aver tifato Lionel Messi e l’Argentina anche da altre nazioni nella finale dei Mondiali 2022. Tra questi, anche alcuni nomi illustri come quello di Marc Marquez. Il pilota della MotoGP, durante un evento benefico a Barcellona, ha raccontato di aver sostenuto animatamente il numero 10 nell’atto conclusivo in Qatar: “Ero stanco delle persone che dicevano che gli mancava un Mondiale, che dicevano che non aveva una squadra. Si è visto che c’è una squadra dietro, ma penso che Messi fosse il polmone dell’Argentina e lui se lo meritava È un idolo e un riferimento per me. Al Mondiale tifavo Spagna, ma ho guardato la finale come se giocasse mio fratello, perché se lo meritava. Era l’ultima possibilità che aveva”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Marquez
    Marquez ha poi parlato in vista della prossima stagione in MotoGP: “Ho chiesto alla Honda una moto competitiva e non mi interessa com’è. Nelle ultime quattro gare del 2022 eravamo sulla strada giusta. Ho piena fiducia in Honda, se c’è un marchio che può cambiare tutto in 2-3 mesi è Honda. Vedremo a che punto saremo al primo GP di Portimao, il nostro obiettivo resta quello di vincere il Mondiale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Rivola: “Vi spiego la filosofia di Aprilia”

    ROMA – “Penso che ora siamo più veloci perché siamo solo un’azienda migliore. Non è un segreto che abbiamo assunto nuove persone da quando sono in azienda. Molti arrivano direttamente dall’università, ma ci sono anche profili più esperti della MotoGP e della Formula 1. La domanda è come possiamo continuare a crescere in questa direzione. Questa è la sfida”. Massimo Rivola ha parlato così dell’ultima stagione in MotoGP, che ha visto Aprilia raggiungere un grande risultato con il quarto posto di Aleix Espargaro. Il pilota catalano era stato in lotta per il titolo fino a poche gare dalla fine.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Mentalità Aprilia
    L’amministratore delegato della casa di Noale, ai microfoni di “Speedweek”, ha spiegato la crescita enorme certificata nelle ultime stagioni: “Non abbiamo fatto niente di speciale. Si tratta di ricordare alle persone che se lavori sodo, puoi farcela. Aleix ha un tatuaggio che dice ‘Credi in te stesso’. Ciò riflette molto bene questa filosofia”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez su Messi: “Ho guardato la finale come se giocasse mio fratello”

    ROMA – In finale dei Mondiali 2022, a spingere l’Argentina verso la vittoria non c’erano solo i tifosi dell’Albiceleste, ma anche tutti i sostenitori di Lionel Messi. Tra questi, anche alcuni nomi illustri come quello di Marc Marquez. Il pilota della MotoGP, durante un evento benefico a Barcellona, ha raccontato di aver sostenuto animatamente il numero 10 nell’atto conclusivo in Qatar: “Ero stanco delle persone che dicevano che gli mancava un Mondiale, che dicevano che non aveva una squadra. Si è visto che c’è una squadra dietro, ma penso che Messi fosse il polmone dell’Argentina e lui se lo meritava È un idolo e un riferimento per me. Al Mondiale tifavo Spagna, ma ho guardato la finale come se giocasse mio fratello, perché se lo meritava. Era l’ultima possibilità che aveva”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Verso il 2023
    Marquez ha poi parlato in vista della prossima stagione in MotoGP: “Ho chiesto alla Honda una moto competitiva e non mi interessa com’è. Nelle ultime quattro gare del 2022 eravamo sulla strada giusta. Ho piena fiducia in Honda, se c’è un marchio che può cambiare tutto in 2-3 mesi è Honda. Vedremo a che punto saremo al primo GP di Portimao, il nostro obiettivo resta quello di vincere il Mondiale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc come Senna e Moss: è il pilota con più pole senza vincere il titolo

    ROMA – Charles Leclerc è uno dei migliori piloti in qualifica tanto che, sul giro secco, ha dimostrato di avere pochi rivali in Formula 1. Lo dimostrano le nove pole position conquistate in 22 gare nell’ultimo mondiale, così come le sette portare a casa nel 2019. Due stagioni simili, alla fine delle quali, nonostante le partenze dal palo, il monegasco non è riuscito a portare a casa il titolo mondiale. Un primato che accomuna il pilota della Rossa a due grandi del passato come Stirling Moss, il più grande pilota a non aver mai vinto un titolo in Formula 1, e Ayrton Senna.
    Il monegasco sulla scia di Moss e Senna
    Proprio Moss, nel 1959, firmò ben 4 pole in 9 appuntamenti, ma concluse solamente terzo in classifica. Stessa sorte l’anno successivo con 4 partenze dal palo e 2 successi, ma il piazzamento sarebbe rimasto il medesimo del ’59. Due stagioni da record, ma niente titolo. Una sorte che avrebbe potuto colpire anche Senna, capace nel 1985 di mettere a segno sette pole su 16 appuntamenti chiudendo però solo quarto a fine anno mentre nella stagione seguente fece ancora meglio con otto qualifiche dominate su 16 tappe, ma ancora una volta senza titolo. Nel caso del brasiliano, però, poi arrivano tre titoli, lo stesso destino al quale spera di andare incontro anche Leclerc togliendosi così di dosso un’etichetta che comincia a diventare scomoda. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia e la convivenza in Ducati: “Un bel rapporto fa la differenza”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato del percorso che ha portato alla vittoria del titolo di MotoGP 2022, il primo della sua carriera in classe regina. Nel documentario “Perfect Comb1nation” realizzato da Ducati per la conquista del Mondiale Piloti, il torinese ha evidenziato l’apporto dato dal compagno di squadra Jack Miller, passato ora in KTM. “La mia relazione con il mio compagno di squadra ha fatto tanto la differenza – ha detto -,e penso che Miller in questo senso fosse veramente bravo. Lui era molto simile a me, aveva bisogno anche lui di tutto questo”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Bagnaia
    “Penso che la serenità stia al centro di tutto – ha aggiunto Bagnaia, che dalla prossima stagione sarà affiancato da Enea Bastianini -. Nel nostro sport avere una bella atmosfera nel box e un bel rapporto con tutti può fare la differenza, specialmente in un momento di tensione”. LEGGI TUTTO